
CHI EBBE IL SUO PRIMO INCARICO NEL CDA DI PUBLIACQUA, CHE GESTISCE I TUBI SCOPPIATI A FIRENZE? MARIA ELENA BOSCHI!
IL PRESIDENTE ERA ERASMO D'ANGELIS, DALL''UNITÀ' A PALAZZO CHIGI. L'AD? IRACE, CHE MARINO IMPOSE ALL'ACEA - ORA LA GUIDA FILIPPO VANNONI, CONSULENTE DEL GOVERNO E MARITO DI LUCIA DE SIERVO, EX CAPO DI GABINETTO DI RENZI, SORELLA DEL RENZIANO LUIGI. ECC ECC.
Nardella: “Publiacqua deve spiegazioni a me e ai cittadini". Basta che alza il telefono o si guarda intorno a cena: l'azienda è da sempre inzeppata di renzianissimi della prima, seconda e ultima ora...
"Bollette  care e rete idrica dissestata”. A poche ore dall’apertura della  voragine sul Lungarno a Firenze provocata da un guasto a due tubature  dell’acquedotto, sotto accusa è finita la partecipata comunale  Publiacqua. “Gestione criminale”, ha attaccato la deputata M5s Federica Daga. L’azienda,  a cui anche il sindaco PD Dario Nardella ha chiesto spiegazioni, ha  detto di aver registrato due allarmi, uno dopo mezzanotte e uno alle  6.15 di questa mattina e di essere intervenuta tempestivamente: “Le  cause della rottura possono essere diverse, stiamo facendo tutte le  verifiche necessarie”, hanno fatto sapere.
Nella società per il 60 per cento pubblica negli ultimi anni sono passati, anche per volontà del presidente del Consiglio (ex sindaco di Firenze ed ex presidente della Provincia), alcuni dei personaggi più noti della galassia renziana: il primo incarico dell’attuale ministra per le Riforme Maria Elena Boschi è stato proprio nel cda di Publiacqua; il presidente dal 2009 al 2012 è stato Erasmo D’Angelis, poi sottosegretario alle Infrastrutture a Palazzo Chigi nel governo Letta e per un periodo direttore de l’Unità; alla guida attualmente c’è Filippo Vannoni, consulente del governo per le politiche economiche, ma anche marito dell’ex dirigente del comune di Firenze ed ex capo di gabinetto di Renzi sindaco Lucia De Siervo.
Ma non solo: l’ex amministratore delegato è Alberto Irace, manager che il leader Pd già aveva voluto nel consiglio d’amministrazione della romana Acea; l’attuale ad è invece Alessandro Carfì, marito ai Alessandra Cattoi che fu portavoce del sindaco di Roma Ignazio Marino ed ex assessore alla scuola della stessa giunta.
M5s: “Perdite riscontrate da tempo. Gestione criminale”
Ad attaccare la gestione renziana sono ora i 5 stelle: “Il crollo di Lungarno”, ha continuato Daga, “alza  il sipario sulla criminale gestione della risorsa idrica a Firenze di  cui Renzi si è fatto promotore e che Nardella sta proseguendo.  Publiacqua ha sempre giustificato il costo esorbitante delle bollette  dell’acqua (402 euro a famiglia nel 2015, l’ottava città più cara d’Italia) con l’enorme mole di investimenti sulla rete (50 euro a utente l’anno, contro una media nazionale di 27 euro).
Le bugie hanno le gambe corte. E le voragini. Il danno per Firenze è incalcolabile”.
Il collega grillino Alfonso Bonafede ha concluso: “Non  ci venissero a raccontare che questo disastro è frutto di una rottura  notturna della tubazione. Le perdite erano riscontrate da tempo. In  attesa di conoscere le responsabilità, sottolineiamo però che vogliamo  sapere come sono stati investiti i soldi del gestore è un colabrodo”. A Firenze, hanno spiegato infine Daga e Bonafede, “c’è  un reticolo idrico fatto da 225 km di tubi in amianto, mentre quelli  che non sono in amianto determinano perdite d’acqua fino al 51%. Acqua  che i cittadini pagano lo stesso ma che poi finisce per erodere il  terreno e determinare, come in questo caso, crolli e cedimenti un po’ su  tutto il territorio”.
Nardella:  “Publiacqua deve spiegazioni a me e ai cittadini” - Intanto il primo  cittadino dem Nardella, intervista dal Tgr della Toscana si è rivolto  proprio a Publiacqua e ai suoi tecnici per avere “risposte” su cosa sia  accaduto tra il primo e il secondo guasto alle tubature dell’acquedotto.  “Non solo aspettano i cittadini ma aspetto io come sindaco informazioni  che Publiacqua deve dare”, ha detto.
Nardella  rispondendo a una domanda sull’allagamento verificatosi intorno a  mezzanotte e mezzo, e alle lamentele di alcuni cittadini su mancati  interventi il sindaco ha detto che i “soccorsi sono stati tempestivi”,  che la segnalazione è arrivata per prima alla centrale del 113 che poi  ha allertato vigili fuoco e polizia municipale, intervenuti sul posto. La  strada, ha spiegato ancora il sindaco, è stata chiusa e sono state  spostate anche 12 auto. Da capire, ha aggiunto, cosa sia successo tra il  primo e il secondo guasto dell’acquedotto, e su questo Publiacqua deve  “dare risposte”.
Il sindaco ha poi definito “doverosi gli accertamenti della magistratura”, che sulla voragine ha aperto un’inchiesta. Ancora, alla domanda se teme possibili ripercussioni per l’economia  della città, li ha esclusi spiegando che il danno riguarda un’area  circoscritta. Di sicuro però, ha aggiunto, “la rete idrica va tenuta  sotto controllo e va ricostruita la dinamica di quanto accaduto”.
Publiacqua:  “Rotti due tubi, sotto esame le cause del crollo” - Sono due i tubi  dell’acqua che si sono rotti, il primo dei quali ha provocato  l’allagamento ripreso anche in video girati da passanti dopo la  mezzanotte, il secondo che ha interessato quella che viene definita la  ‘dorsale’ della riva sinistra dell’Arno. Ma su quale sia stata la causa  che ha determinato poi la voragine sono in corso verifiche.
E’ quanto ha spiegato Alessandro Carfì, ad di Publiacqua. “Per  capire meglio dobbiamo verificare le condizioni dell’asfalto e della  tubatura. In questo momento possiamo solo dire che le cause possibili  possono essere diverse. Potrebbe essere anche un flusso d’acqua arrivato  da un canale”. 
Carfì ha anche spiegato che il tubo principale che si è rotto “aveva 60 anni circa e rientrava tra quelli già inseriti nel piano di sostituzione programmati dalla società”.
Su  quanto accaduto stanotte, Publiacqua ha specificato di aver registrato a  mezzanotte e mezzo “un calo di pressione grazie a un meccanismo di  monitoraggio telemetrico”, che “interessava il tubo passante: le squadre  di Publiacqua sono intervenute dopo la rilevazione. Nello stesso  momento cittadini hanno informato sulla fuoriuscita di acqua il 113, che  ha avvertito le altre forze dell’ordine. Dopo l’intervento non è stato  registrato alcun calo di pressione. Alle 6.15 è scattato un  secondo allarme” con conseguente nuovo intervento, tuttora in corso.  Publiacqua in precedenza aveva anche spiegato che dopo la perdita  d’acqua intorno a mezzanotte e mezzo, è stata eseguita “tra le 1 e le 4″  la chiusura della tubazione interessata.
Fonte: qui
 








 
