9 dicembre forconi: 07/26/18

giovedì 26 luglio 2018

SALVINI: “L’ITALIA NON HA BISOGNO DI ELEMOSINA”

SALVINI CONTRO LA COMMISSIONE EUROPEA, CHE VUOLE DARCI I MIGRANTI VERSANDO 6 MILA EURO PER OGNI RICHIEDENTE ASILO ACCOLTO 

GIUSEPPE CONTE: “NON NE ABBIAMO MAI FATTO UNA QUESTIONE DI SOLDI” 

Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera”

salviniSALVINI
«Se vogliono dare soldi a qualcun altro lo facciano, l' Italia non ha bisogno di elemosina», così Matteo Salvini boccia l' ultima proposta della Commissione europea: 6 mila euro per ogni migrante accolto.

Il ministro dell' Interno su Twitter rilancia l' hashtag #primagliitaliani e aggiunge: «L' Italia ha bisogno di dignità. Ce la stiamo riprendendo».

Anche il premier Giuseppe Conte respinge l' idea di Bruxelles: «La solidarietà europea non ha prezzo - sottolinea -. Non è mai stata questa l' impostazione italiana, noi non ne abbiamo mai fatto una questione di soldi.
SALVINI MIGRANTISALVINI MIGRANTI

Non è una logica corretta ridurre tutto allo schema "ce ne occupiamo noi - ci date i soldi" oppure "se ne occupa uno Stato singolo - si prende i soldi" con gli altri Paesi invece totalmente indifferenti a quello che succede».

Conte l' ha sempre sostenuto: chi sbarca in Italia, sbarca in Europa. Serve, innanzitutto, la condivisione dell' accoglienza.

Anche perché, avverte il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, appena tornata da un viaggio in Tunisia e Libia, «immigrazione incontrollata e terrorismo sono due facce della stessa medaglia.
GIUSEPPE CONTE TUSK MOGHERINIGIUSEPPE CONTE TUSK MOGHERINI

Sappiamo che esiste un rischio, seppur minimo, che attraverso l' immigrazione incontrollata possano arrivare jihadisti...».

Il premier Conte giudica comunque «interessanti» molti aspetti del piano presentato ieri da Bruxelles, perché vanno «incontro a quello che l' Italia aveva richiesto» nel Consiglio europeo di fine giugno, come la costituzione di una «cabina di regia» per la ripartizione tra i vari Paesi (sempre su base volontaria) dei migranti.

SALVINI FUCILESALVINI FUCILE




Nel dettaglio, la Commissione europea, nel suo «documento di discussione» che oggi finirà sul tavolo del Coreper, la riunione degli ambasciatori dei 28 Stati Ue, propone non solo incentivi di 6 mila euro per ogni richiedente asilo soccorso che venga accolto, ma anche di 10 mila euro per ogni rifugiato ricollocato, ovvero spostato dal Paese di sbarco a un altro.

Saviano vs Salvini - migrantiSAVIANO VS SALVINI - MIGRANTI
Prima di essere accolti, comunque, i migranti dovranno passare per i «centri controllati» che saranno istituiti nell' Unione. Le nuove strutture, pensate per distinguere chi ha diritto a chiedere asilo in Europa rispetto ai migranti economici da rimandare indietro, saranno affiancate da «piattaforme di sbarco» in Paesi terzi, probabilmente in Nord Africa. La Commissione sottolinea, infine, che l' Ue metterebbe a disposizione dei Paesi disposti ad aprire i loro porti alle navi di salvataggio delle «squadre di sbarco», formate da guardie di frontiera, interpreti, agenti specializzati nei rinvii di migranti irregolari ed esperti in procedure di asilo.

MIGRANTI MEDITERRANEO -JOSEPHINEMIGRANTI MEDITERRANEO -JOSEPHINE
Più volte Matteo Salvini ha però già detto di voler procedere in maniera del tutto diversa. Entro l' estate vorrebbe far approvare il decreto - i tecnici del Viminale sono al lavoro da un paio di settimane - che si basa su 2 punti fondamentali: via la protezione umanitaria (per chi non ha diritto all' asilo politico o alla protezione sussidiaria, riconosciuta a chi andrebbe incontro a pena di morte o tortura qualora tornasse nel Paese d' origine) e l' istituzione di centri di identificazione ed espulsione (Cie), uno per ogni regione.

Già l' ex ministro Marco Minniti li aveva riaperti, in verità, riuscendo però a crearne solo 6 per la resistenza di sindaci e governatori, in primis della Lega.

elisabetta trenta giuseppe conteELISABETTA TRENTA GIUSEPPE CONTE
Oggi, poi, il ministro dell' Interno incontrerà pure la sindaca di Roma Virginia Raggi, all' indomani del pronunciamento della Corte europea per i diritti dell' uomo che ieri ha sospeso lo sgombero, fino a venerdì 27 luglio, del Camping River, campo nomadi in via di chiusura, chiedendo alle istituzioni di indicare soluzioni per evitare che gli ex residenti restino per strada.

«Ci mancava il buonismo della Corte europea per i diritti dei Rom», la chiosa del ministro Salvini, che sul problema nomadi a Roma (lo ha definito «un casino totale») sembra avere le idee chiarissime: «Il mio obiettivo è arrivare a zero campi rom, con le buone maniere, ma arrivare a quota zero».
MIGRANTI MEDITERRANEOMIGRANTI MEDITERRANEO

Stanno bene, i 56 migranti siriani, curdi e iracheni - 39 uomini, 6 donne e 11 bambini, tra cui un neonato - sbarcati ieri mattina in Calabria sulla spiaggia della costa jonica a Isola Capo Rizzuto (Crotone).

Dopo aver visto a poca distanza dalla riva un veliero in difficoltà i bagnini, la gente del posto e i turisti dei due villaggi sul litorale hanno deciso di soccorrerli immediatamente, mettendo in mare gommoni e pattini, raggiungendo l' imbarcazione e portando a riva tutti i migranti, che sono poi stati accolti in spiaggia con acqua, cibo e teli.

MIGRANTI MEDITERRANEOMIGRANTI MEDITERRANEO
Erano già state avvisate la Guardia costiera, il 118 e le forze dell' ordine. Poco dopo, con gli agenti di polizia, sono arrivati sul posto anche i volontari della Croce rossa e della Misericordia di Isola Capo Rizzuto.

MIGRANTIMIGRANTI







Il gruppo di migranti è stato trasferito in un Cara poco distante, per le procedure di identificazione. Il senatore del Partito democratico Ernesto Magorno, su Twitter, ha voluto rilanciare quello che era successo in spiaggia, sottolineando il fatto che nessuno avesse mostrato indifferenza né si fosse voltato dall' altra parte: «Una notizia che dona speranza dalla mia regione - ha scritto -.

In provincia di Crotone un gruppo di migranti è stato soccorso da tanta gente comune che era sulla spiaggia, ecco un pezzo di Calabria che vale, solidale e in prima linea per salvare vite umane.
#Restiamoumani».

Fonte: qui

SEMPRE PIÙ CASI DI TUMORE AL FEGATO: IL TASSO DI MORTALITÀ È AUMENTATO DEL 43% IN 15 ANNI.

E UNA DELLE CAUSE PRINCIPALI È LA DISOCCUPAZIONE, CHE HA FATTO CRESCERE GLI ALCOLISTI 

DAL 2009 A OGGI LE MORTI LEGATE A CIRROSI EPATICA SONO AUMENTATE DEL 10,9%


tumore al fegato 3TUMORE AL FEGATO
Il cancro al fegato sta diventando una delle cause di morte più diffuse nell'ambito dei tumori. Secondo un rapporto pubblicato dall'ente statunitense dei Centers for Disease Control and Prevention, il tasso di mortalità legata a questa malattia è aumentato del 43% dal 2000 al 2016. Una delle cause potrebbe essere l'aumento progressivo del tasso di alcolismo collegato anche alla crisi economica che dal 2008 ha colpito il mondo occidentale.

tumore al fegato 1TUMORE AL FEGATO 1




TUMORE AL FEGATO IN AUMENTO
La ricerca ha raccolto dati sugli adulti americani dal 2000 al 2016. I numeri parlano chiaro: durante questo periodo, il cancro del fegato è passato dalla nona principale causa di morte per tumori (nel 2000) alla sesta causa (2016). Si tratta di un'impennata molto significativa.

Altre statistiche rivelano che le zone più colpite sono le grandi città (Washington in testa), che gli uomini hanno un tasso di mortalità più alto di 2-2,5 volte quello delle donne. E che la fascia d'età in cui i tassi di morte per cancro sono più aumentati è quella degli adulti da 55 a 64 anni: si nota come fra 2000 e 2013 sia salito del 109 per cento, per poi rimanere stabile fra 2013 e 2016.
tumore al fegato 2TUMORE AL FEGATO

L'ALCOL CAUSA DI MORTE
Secondo lo studio, i fattori di rischio per il cancro del fegato comprendono l'infezione cronica a causa del virus dell'epatite B o dell'epatite C, così come la cirrosi, le malattie epatiche ereditarie, l'obesità e l'eccessivo consumo di alcol.

tumore al fegatoTUMORE AL FEGATO




Lo studio mette sorprendentemente in collegamento il tumore al fegato alla crisi economica, citando un'analisi condotta dalla University of Michigan e dall'Ann Arbor Healthcare System e pubblicato sul British Medical Journal.

Qui i ricercatori hanno analizzato un database dei certificati di morte in Usa fra 2009 e 2016, scoprendo un aumento del 65% di morti provocate direttamente da cirrosi epatica e un raddoppio dei numeri nelle morti per tumore al fegato.

COSA C'ENTRA LA CRISI FINANZIARIA
dolore al fegatoDOLORE AL FEGATO



Una delle cause principali sarebbe la crisi finanziaria che è scoppiata negli Usa nel 2008. In sostanza lo scoppio della bolla dei mutui subprime aveva portato a ondate di licenziamenti in diversi settori (finanza, economia, edilizia fra gli altri) e conseguente disoccupazione, che ha fatto crescere i tassi di alcolismo.

Dal 2009 si è registrata una crescita media del 10.9% annuo di morti legate a cirrosi fra la popolazione giovane (25-34 anni). Questi decessi erano dovuti ai danni provocati dall'alcol al fegato.

Fonte: qui
trapianto di fegato 1TRAPIANTO DI FEGATO

PARLA L’UOMO CHE HA SORPRESO IL PRETE DI CALENZANO, IN PROVINCIA DI FIRENZE, IN AUTO CON UNA BIMBA DI 10 ANNI

“LA BAMBINA AVEVA I PANTALONI E LA MAGLIETTA ABBASSATI” 

“TUTTI I VICINI LO VOLEVANO LINCIARE” 

IL SACERDOTE HA CERCATO DI SCAPPARE


"Ho visto un prete uscire dalla casa dei vicini, dopo un po' non l'ho visto tornare e ho pensato di andare a controllare. Ho notato la bambina in macchina con lui e con il mio babbo siamo intervenuti".

Simone, operatore sanitario che preferisce rimanere anonimo, è l'uomo che ha sorpreso il sacerdote di Calenzano accusato di violenza sessuale aggravata in macchina con una bimba di 10 anni. "La piccola aveva i pantaloni e la maglietta tirati giù e noi - racconta - abbiamo bloccato il prete".

Simone smentisce le voci di colluttazione "nonostante tutti i vicini lo volessero linciare". Il sacerdote non avrebbe detto alcunché né cercato di scappare. "Ha guardato verso l'infinito - aggiunge Simone - e ha pianto senza cambiare espressione".

La bambina "ha avuto un attacco di isteria e spavento" ma "abbiamo cercato di tranquillizzarla creando una situazione per fargli affrontare quei terribili momenti".

Fonte: qui

“FACEVA ESORCISMI A PAGAMENTO E GUARDAVA NELLE SCOLLATURE” 

PARLA UNA DONNA CHE HA CONOSCIUTO IL PRETE PEDOFILO DON PAOLO GLAENTZER: “RICORDO UN EPISODIO IN PARTICOLARE CHE HA GETTATO UN' OMBRA ASSAI PESANTE SUL GIUDIZIO RIGUARDO QUELL'UOMO. IO E QUESTA MIA AMICA, UNA DONNA PIUTTOSTO ATTRAENTE, STAVAMO DISCUTENDO CON IL PRETE, QUANDO HO SORPRESO IL…”

Guido Guerrera per “Libero Quotidiano”

DON PAOLO GLAENTZERDON PAOLO GLAENTZER
«Sì lo conosco per averlo incontrato alcune volte, ma l'impatto immediato non è stato gradevole. Il suo aspetto trasandato, quello di una persona che alla pulizia tiene poco mi ha subito impressione». Anna, nome convenzionale che useremo per tutelare la sua privacy, parla così di don Paolo, il sacerdote della parrocchia di Sommaia, località di Calenzano non distante da Firenze, indagato per atti di pedofilia.

«Ci sono andata in compagnia di un' amica che ritengo fosse soggiogata dal religioso. Quando me lo presentò era come in estasi, "uomo eccezionale, di grande carisma. Ed è così vicino a Dio". Io invece ero rimasta perplessa perché avevo notato dei particolari che mal si addicevano a un uomo di chiesa, idee che nel tempo si sarebbero rafforzate».

Don Paolo Glaentzer - L auto su cui ha molestato una bambina di dieci anniDON PAOLO GLAENTZER - L AUTO SU CUI HA MOLESTATO UNA BAMBINA DI DIECI ANNI
In questi giorni il sacerdote si difende invocando nientemeno che la presenza del Maligno: il diavolo in persona lo avrebbe indotto in tentazione trascinandolo sulla strada dell' abiezione. Sembra di essere nel bel mezzo di quelle fosche atmosfere in odor di medioevo evocate dalla penna di Eco o dal cinema di Avati in cui l' odore di zolfo aleggia attorno a delitti atroci le cui matrici vanno cercate solo negli angoli più perversi del cuore degli uomini.

LA CHIESA SAPEVA?
«A proposito del diavolo - prosegue Anna - so che don Paolo era solito riunire delle persone su cui praticava esorcismi. Non so se fosse abilitato dalla Chiesa a farlo, ho visto invece che intascava dei soldi e una volta mi capitò di assistere a un episodio involontariamente comico: mentre con una mano stava benedicendo gli astanti, con l' altra si era messo a contare delle banconote che gli avevano lasciato in offerta, impappinandosi».
Don Paolo GlaentzerDON PAOLO GLAENTZER

Anna, ricorda qualche episodio in particolare? «Sì, uno in particolare che ha gettato un' ombra assai pesante sul giudizio riguardo quell' uomo. Io e questa mia amica, una donna piuttosto attraente, stavamo discutendo con il prete, quando ho sorpreso il suo sguardo tuffato nella scollatura della camicetta che si era un po' aperta. Poi si era avvicinato con fare molto suadente a lei e sfiorandole la spalla con la mano si era lanciato in apprezzamenti che ho giudicato sinceramente inopportuni e un tantino audaci: "ma che bella camicetta che indossa, come le sta bene molto femminile". Il tono della voce vibrante di sottile desiderio era evidente, era quello di un uomo qualsiasi».

Esorcismi, a pagamento, e sempre a detta di Anna, fonte attendibile, anche la presenza di un sedicente "guaritore" vicino al sacerdote. «Ha nei suoi confronti una ammirazione sconfinata. Per lui don Paolo è Dio in terra, perché gli ha permesso di avvicinarsi alla fede e di scoprire in sé doti paranormali. L' ho visto diverse volte "operare" vicino alla chiesa che frequenta assai spesso».
don paolo glaentzerDON PAOLO GLAENTZER

Insomma Anna è una voce tra le tante utili a tracciare un identikit dell' oscura figura del sacerdote di Sommaia, è la voce di una donna intelligente e attenta che forse rappresenta l' estrema, ideale sintesi di tutte le donne che proprio in questo momento esigono che venga fatta chiarezza in nome della piccola vera vittima di questa turpe faccenda.

INDIGNAZIONE
Intanto don Paolo Glaentzer si trova ai domiciliari in una casa del fratello nel piccolo centro di Fabbriche di Casabasciana, una frazione di Bagni di Lucca, cosa che ha suscitato l' indignazione dei cittadini entrati in rivolta. Con una raccolta di firme si chiede l' immediata espulsione del religioso settantenne che, ricordiamolo, davanti al magistrato ha confessato la sua relazione con la minorenne. A quanto pare tutto il comprensorio lucchese è orientato a rifiutare la permanenza del pedofilo, «preoccupazione tanto più giustificata», viene detto, «a causa della presenza di alcune scuole primarie nella zona».
Don Paolo GlaentzerDON PAOLO GLAENTZER

La voce dei cittadini dell' area lucchese suona perciò alta: «La Curia si occupi subito di una sistemazione idonea al prete pedofilo, in attesa di una sentenza definitiva. Qui non può stare». Una volta terminata la raccolta, le firme verranno recapitate al vescovo di Lucca e al sindaco di Bagni di Lucca. Gli abitanti non demordono e sono pronti perfino a scendere in piazza per far valere i loro propositi. Intanto la ragazzina e i fratelli sono stati tolti alla famiglia.

Fonte: qui

Vaccino GARDASIL: Una decisione storica

Il Tribunale federale del Canada decide di divulgare dati di test clinici a ricercatori statunitensi

CBC News (1), insieme al British Medical Journal (2) riportano che il professor Peter Doshi ha vinto un'importante vittoria legale sulle società farmaceutiche che cercano di nascondere i dati delle sperimentazioni cliniche al pubblico, affermando che si tratta di "accordi riservati" per 5 prodotti farmaceutici.

Doshi ha fatto causa a Health Canada affinché fornisse i dati sulle sperimentazioni cliniche presentate dai produttori di vaccini contro l'HPV,Gardasil 9 e Cervarix, nonché farmaci antivirali contro l'influenza come Tamiflu e Relenza.

Un giudice della Corte Federale del Canada ha ordinato ad Health Canada (il Ministero della Sanità) affinché divulgasse i dati degli studi clinici sui prodotti farmaceutici sopra elencati, minando in tal modo i tentativi del governo canadese di mantenere tali informazioni riservate. Come spesso succede, questa storica decisione canadese è stata completamente censurata nei media "mainstream" sponsorizzati da compagnie americane.



Tutto questo fa parte di una brillante strategia legale del Dr. Doshi e dei suoi avvocati, in quanto hanno avuto poche o nessuna possibilità di ottenere questi dati di studi clinici da un tribunale negli Stati Uniti, dove le compagnie farmaceutiche godono dell'immunità legale contro la maggior parte dei procedimenti giudiziari. L'importanza di ricevere questi dati, specialmente sul vaccino Gardasil di Merck, non può essere sottovalutata.



L'intera procedura di approvazione medica per l'introduzione del vaccino per il Papillomavirus (HPV) nel mercato statunitense è piena di scandali e insabbiamenti che hanno portato problemi di salute e decessi di molte giovani, specialmente giovani donne di età compresa tra i 12 e i 26 anni, molte delle quali non possono più avere figli, in seguito alla somministrazione del vaccino che le ha rese sterili.



"Spero che il mio caso stabilisca un precedente e consenta anche a ricercatori, medici e pubblico di accedere facilmente ai dati degli studi clinici", ha affermato il dott. Doshi in una e-mail inviata a CBC News.
"I legislatori non dovrebbero avere il monopolio sulla valutazione dei rischi e dei benefici dei farmaci. Né dovrebbero impedire agli altri di fare lo stesso attraverso accordi di riservatezza".

La decisione del Giudice della Corte Federale del Canada, Sébastien Grammond, che ha descritto la posizione di Health Canada come "irragionevole", è stata accolta da altri esperti legali in Canada, secondo CBC News.



La Corte ha chiarito che era nell'interesse pubblico avere accesso a tali informazioni affinché i ricercatori indipendenti potessero monitorarle. Questo accesso alle informazioni pertanto supera di gran lunga qualsiasi interesse a proteggere gli interessi commerciali", ha affermato Matthew Herder, direttore del Dalhousie Health Law Institute, Università di Halifax.



Herder, che ha studiato il caso da vicino, ha detto che spera che questa decisione coraggiosa porterebbe i ricercatori, anche al di fuori del Canada, a iniziare a chiedere dati su altri farmaci attualmente sul mercato.



Il dott. Peter Doshi ha criticato pubblicamente le compagnie farmaceutiche e le politiche governative che fuorviano il pubblico in merito alla sicurezza dei farmaci nascondendo i dati degli studi clinici disponibili su medicinali disponibili al pubblico e ai ricercatori indipendenti.

Il dott. Doshi è riuscito a spingere le più grandi aziende farmaceutiche del mondo ad aprire i loro file in modo che i vantaggi e i potenziali svantaggi di questi farmaci che il pubblico impiega ogni giorno, siano finalmente compresi meglio.

Con un gruppo di ricercatori e attivisti provenienti da tutto il mondo, il dott. Doshi sta cercando di portare alla luce i dati delle sperimentazioni cliniche, si tratta di studi complessi che durano per anni e che spesso coinvolgono migliaia di pazienti in molti paesi, per rendere finalmente questi dati pubblici.


Nel sistema attuale, dicono gli attivisti, ci sono solo pochi dettagli di studi clinici pubblicati su riviste mediche, spesso anche da autori con legami finanziari con le società per le quali scrivono gli articoli. Sembra ovvio che questi dati sono insufficienti e fuorvianti.



Questa decisione in Canada rappresenta una grande vittoria per il Dott. Doshi e dovrebbe portare a una maggiore trasparenza negli studi clinici sui farmaci e potenzialmente consentire il perseguimento di società farmaceutiche non etiche che commercializzando farmaci. prodotti pericolosi come il vaccino antinfluenzale annuale e i vaccini HPV.



Fonte: qui



Riferimenti:

LE STORIE DEI TRE MIGRANTI CHE, A MILANO, MODENA E RAVENNA, SI SONO CALATI LE MUTANDE E HANNO INIZIATO A SMANACCIARSI IN PUBBLICO


FOTOGRAFA LE PARTI INTIME DELLE DONNE, SI MASTURBA DAVANTI AGLI OSPITI: MOLESTATI I CLIENTI DI DUE HOTEL

ESIBIZIONISTA DI COLORE SI MASTURBA IN PUBBLICOESIBIZIONISTA DI COLORE SI MASTURBA IN PUBBLICO
Molestati i clienti di due alberghi milanesi. Un cittadino bulgaro di 38 anni e un suo connazionale di 33 anni sono stati denunciati, racconta Milano Today, per atti osceni in luogo pubblico a Milano dalla polizia. Il primo è stato sorpreso nella serata di domenica con i pantaloni abbassati mentre si masturbava davanti a un hotel in via Giuseppe Pecchio, zona Loreto.

Il secondo è stato sorpreso in mattinata mentre cercava di scattare fotografie alle parti intime delle clienti con la gonna che sostavano nella hall di un altro albergo milanese in via Desiderio, zona Lambrate. In seguito, quando i carabinieri hanno cercato di identificarlo, li ha aggrediti con calci e pugni.

A lanciare l'allarme era stato il personale dell'albergo e sul posto sono intervenuti gli agenti della Compagnia Duomo. Appena l'uomo ha visto i poliziotti arrivare, si è scagliato contro di loro e ha cercato di colpirli. Uno di loro ha riportato alcune escoriazioni giudicate guaribili in sette giorni dai medici del pronto soccorso.

FORMIGINE, MOSTRA I GENITALI A COMMESSA TIGOTÀ: DENUNCIATO

E' stato denunciato per atti osceni ed in stato di libertà il cittadino ghanese di 32 anni che l'altro ieri, dopo essere entrato nel negozio Tigotà di via Marconi a Formigine ha mostrato i genitali ad una commessa. Gli addetti del negozio hanno subito dato l'allarme che ha richiamato i militari sul posto che hanno proceduto all'identificazione e alla denunca dell'uomo.

Nell'ambito dei controlli sul territorio, i militari dell'Arma dei Carabinieri hanno bloccato e denunciato, a Sestola, l'attività di due villeggianti di 32 e 39 anni, entrambi residenti in provincia di Alessandria, che durante le loro vacanze nella rinnomata località montana modenese spacciavano droga. I Carabinieri li hanno fermati a bordo di una Fiat Punto con 50 grammi di hashish e alcuni grammi di marijuana, oltre ad un bilancino di precisione

SI MASTURBAVA IN PUBBLICO ARRESTATO 34ENNE TUNISINO

La Polizia di Stato ha denunciato A.K. cittadino tunisino 34enne, senza fissa dimora, per il reato di atti osceni aggravati e ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato.

Nella serata di ieri, personale della Sezione Volanti della Questura di Ravenna, nel corso dei servizi di controllo del territorio è intervenuta in via Tommaso Gulli dove una cittadina, al Numero Unico di Emergenza, aveva segnalato la presenza di un uomo in strada -davanti ad un negozio etnico di generi alimentari ancora aperto al pubblico- che dopo essersi calato i pantaloncini si stava masturbando.

In particolare gli agenti della Volante accertavano che, effettivamente, l’uomo poco prima, davanti alle vetrine del negozio -quando all’interno dello stesso era presente la figlia del titolare di anni quattro- aveva iniziato a masturbarsi e, nonostante le urla di richiamo di una donna, aveva proseguito nella sua esibizione sino all’arrivo dei poliziotti.

L’uomo, già conosciuto dagli agenti per i suoi numerosi precedenti penali e di Polizia per reati contro la persona, il patrimonio, resistenza a P.U e in materia di sostanze stupefacenti, è stato condotto in Questura dove è stato denunciato a piede libero per i reati di atti osceni aggravati e ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato; veniva inoltre sanzionato amministrativamente perché risultato manifestamente ubriaco.

Fonte: qui

UN GENDARME SCAMBIA FROOME PER UN CICLISTA AMATORE E LO BUTTA GIÙ

DOPO IL TIFOSO CHE HA FATTO CADERE NIBALI, LO SPRAY CONTRO I CONTADINI, IL PUGNO DI MOSCON E GLI SPUTI AI CORRIDORI, NON FINISCE LA GALLERIA DI EPISODI AI LIMITI DELL'ASSURDO ALLA 'GRANDE BOUCLE' - VIDEO



G.B. per La Stampa
froome gendarmeFROOME GENDARME

È davvero un Tour da incubo. Dopo la caduta di Nibali provocata da un tifoso e le cariche della Gendarmerie ai contadini con lo spray al peperoncino al posto del manganello, ancora un episodio disdicevole, ai limiti dell' assurdo.

Protagonisti un poliziotto avventato - altro che zelante... - e il povero Chris Froome. Il campione inglese, dopo la batosta della tappa e l' addio ad ogni velleità di rimonta in classifica, è stato vittima di una grave disavventura quando, mentre stava raggiungendo in bici il bus del Team Sky con un addetto alla sicurezza, è stato strattonato e scaraventato a terra da un poliziotto che l' aveva scambiato per un ciclista amatore.
froome gendarmeFROOME GENDARME

Poliziotto che solo dopo le proteste di Froome ha capito di averla fatta grossa in una giornata che, invece, si era aperta con molta curiosità per l' annunciata partenza in griglia della tappa.

Fonte: qui
tour contadini lacrimogeniTOUR CONTADINI LACRIMOGENI