9 dicembre forconi: 12/07/19

sabato 7 dicembre 2019

Protesta Forconi, via a maxi-processo


A Torino 45 imputati. Teste, situazione incandescente

(ANSA) - TORINO, 20 SET - A quasi sei anni dai fatti contestati è cominciato a Torino un maxi-processo per le manifestazioni di protesta popolare organizzate dal movimento dei Forconi nel dicembre del 2013. La causa si riferisce, in particolare, i blocchi stradali che per tre giorni si susseguirono a Pinerolo e nel circondario. Gli imputati sono 45 e rispondono di interruzione di pubblico servizio (per gli stop imposti agli autobus di linea) in relazione alla violenza privata. Il primo dei testimoni ascoltati dai giudici, un automobilista, ha comunque precisato che i dimostranti non gli fecero perdere più di cinque minuti e che il ritardo non ebbe gravi conseguenze perché stava tornando a casa dal lavoro.

    Le manifestazioni dei Forconi si tennero in diverse località italiane. A Torino ci furono incidenti in piazza Castello, davanti al palazzo della Regione Piemonte.

   "Dal punto di vista dell'ordine pubblico era una situazione abbastanza incandescente". Così un maresciallo dei carabinieri, Mauro Paletto, ha illustrato al tribunale di Torino il clima vissuto durante i giorni delle proteste dei Forconi tra il 9 e l'11 dicembre 2013 nella zona di Pinerolo. Il sottufficiale ha testimoniato oggi all'apertura del maxi-processo a 45 persone imputate per i blocchi stradali che mandarono in tilt la circolazione. La comandante dei vigili urbani di Pinerolo, Ermenegilda Aloi, ha raccontato che, insieme al sindaco, tentò di convincere uno dei promotori a desistere. Il comandante della stazione dei carabinieri di Luserna San Giovanni, Nunzio Raia, ha riferito dei problemi subiti dai camionisti che dovevano entrare o uscire dall'area industriale del paese e un suo collega, l'ex comandante di Fenestrelle Filippo Ferraioli, ha aggiunto: "Tutte le persone della vallata avevano difficoltà a scendere. Una donna presentò una querela perché la sua automobile fu presa a calci".

UNA RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE: SANZIONI PER CHI INTRAPRENDE CAUSE TEMERARIE, MENO NORME E POCHE REGOLE CHE VALGONO PER TUTTI I GRADI.

PER LE NOTIFICHE BASTERÀ LA PEC. SARÀ TUTTO DIGITALIZZATO

Francesca Chiri per l'ANSA

giuseppe conte alfonso bonafedeGIUSEPPE CONTE ALFONSO BONAFEDE
Dimezzare i tempi dei processi civili: in attesa che si trovi una quadra nella maggioranza sulla riforma del processo penale e sull'avvio della prescrizione, il governo vara il nuovo processo civile. Una riforma, assicura il guardasigilli Alfonso Bonafede, considerata "prioritaria dal 90% degli italiani". Meno norme e poche regole che valgono per tutti i gradi del processo è la filosofia della riforma che punta ad incidere sulla disciplina del contenzioso civile, nell'ottica della "semplificazione, della speditezza e della razionalizzazione delle procedure" salvaguardando allo stesso tempo il rispetto delle garanzie del contraddittorio.

 "Attrarremo più investitori" assicura il premier Giuseppe Conte che assieme al ministro della Giustizia scende in sala stampa per rassicurare anche sulle tensioni in corso nella maggioranza sulla prescrizione e ribadire: "assicureremo la ragionevole durata dei processi ma" la norma sulla prescrizione "in vigore dal 1 gennaio va mantenuta". "Siamo al lavoro e sono sicuro che raggiungeremo un'intesa per poter garantire la ragionevole durata dei processi" ripete Bonafede.

alfonso bonafede.ALFONSO BONAFEDE.
Che insiste però su un punto imprescindibile: "non e' possibile pensare che dopo la sentenza di primo grado non ci sia una risposta dello Stato, che sia di assoluzione o di condanna". Quanto invece alla riforma del civile, il ministro ha spiegato che si passa "da tre riti ad un rito" e che ci sarà un solo atto introduttivo: il ricorso. Anche il perimetro della causa verrà " definito 10 giorni prima che le parti compaiano davanti al giudice". Inoltre verranno eliminati i tempi morti, con la riduzione del numero delle udienze e l'eliminazione dell'udienza di precisazione delle conclusioni.

Ridotti anche i casi in cui il tribunale giudicherà in composizione collegiale, modello che verrà applicato anche al rito collegiale e a quello d'appello. La riforma elimina il rito Fornero nel diritto del lavoro ("una pagine triste della storia politica e giudiziaria", spiega Bonafede) e particolare attenzione viene riservata dal testo al procedimento per lo scioglimento delle comunioni, che risulta oggi tra quelli con durata più elevata.

tribunale civile romaTRIBUNALE CIVILE ROMA
E sempre per smaltire gli arretrati e facilitare il lavoro dei giudici ci saranno "sanzioni" per chi intraprende cause temerarie. Infine ci sarà il divieto per l'ufficiale giudiziario di fare la notifica cartacea se il destinatario ha un indirizzo Pec o se ha un indirizzo digitale. Sara' tutto digitalizzato, e sulla digitalizzazione verrà fatto un vero investimento. Insomma, conclude il Guardasigilli, "nel codice di procedura civile ci saranno meno regole valide per tutti i processi".

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