MERCOLEDÌ 17 FEBBRAIO 2016, Fonte: Elaborazioni su dati Istat
Nel 2015 la produzione industriale destagionalizzata è aumentata dello 0,8% rispetto al 2014. Nell’ultimo trimestre dell’anno si nota tuttavia un certo affaticamento, diminuendo dello 0,7% annualizzato rispetto al trimestre precedente.
Il settore che ha sostenuto l’attività produttiva è stato quello dei beni strumentali, che nell’anno appena concluso è aumentato del 3,2%, trainato soprattutto dai mezzi di trasporto (+16,5), senza i quali si dovrebbe registrare un calo in media annua della produzione dei beni strumentali dello 0,7.
Sono state le immatricolazioni di auto nuove (+15,8%) il propulsore della crescita produttiva. Ciò ha favorito, per il settore dei beni strumentali nel suo complesso, il tono sostenuto delle importazioni, cresciute quasi dell’8%. Insignificante è invece stato l’apporto delle esportazioni, che si limitano ad un aumento di mezzo punto percentuale.
Nel settore dei beni di consumo sia le esportazioni (+1% nel 2015) che la domanda interna fanno fatica a sostenere la produzione industriale, che rimane invariata rispetto al 2014. Il dinamismo della domanda interna è desunto dalla crescita delle importazioni, che crescono del 2,6%.
La produzione industriale congiunta dei beni di consumo e di investimento del 2015 aumenta del 1,7%, ma la produzione di beni intermedi e di energia non riesce a cogliere questa modesta opportunità ed arretra dello 0,4%.
Sono pertanto le importazioni a coprire il fabbisogno realizzando una crescita del 6%.
Se poi si tiene conto che le esportazioni di beni intermedi ed energia sono aumentate del 2,4% senza riuscire a risollevare la produzione interna complessiva del settore se ne deduce la forte carenza sofferta dal nostro paese nella lavorazione e nella trasformazione dei prodotti manufatti.
E’ il risultato della crisi iniziata nel 2007, che ha spazzato via quasi un quarto della produzione industriale.
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