9 dicembre forconi: 01/16/19

mercoledì 16 gennaio 2019

PURGHE A 5 STELLE - DOPO GLI SCIENZIATI, SI SCATENA LA CACCIA AI GIORNALISTI NEMICI


LA PROPOGANDA GRILLINA FA FLOP DA TUTTE LE PARTI.
PER ARGINARE IL CROLLO DI CONSENSI, IL PARA-GURU CASALINO CHIEDE “REPORT” SULL' INFORMAZIONE LOCALE PER APPUNTARE I MINUTI CHE I TG REGIONALI (RAI MA ANCHE LE EMITTENTI LOCALI) RISERVANO ALLE BATTAGLIE DEI CONSIGLIERI GRILLINI 

MA CON QUALI FINALITÀ?

Pasquale Napolitano per “il Giornale”

Non c' è la firma di Rocco Casalino. Ma è impensabile che il portavoce del premier Giuseppe Conte, guru della comunicazione dei Cinque stelle, non sia stato informato di un' iniziativa che rischia di aprire un nuovo conflitto tra politica e informazione. La smania di controllare, silenziare, addomesticare la stampa avrebbe spinto l' ufficio nazionale comunicazione del M5s a predisporre una schedatura di tg regionali, quotidiani e giornalisti locali. Stavolta, gli scienziati del Consiglio superiore della Sanità, finiti nel dossier del ministro della Salute Giulia Grillo per le presunte simpatie politiche, non c' entrano nulla. Ma il metodo appare identico: far sentire il fiato sul collo all' informazione.

giuseppe conte con rocco casalino alla conferenza stampaGIUSEPPE CONTE CON ROCCO CASALINO ALLA CONFERENZA STAMPA
Nei giorni post Befana, la struttura comunicazione dei pentastellati avrebbe spedito un messaggio, un ordine, una chiamata alle armi, nella chat degli uffici stampa dei gruppi regionali dei Cinque stelle, chiedendo un report dettagliato sullo spazio che tv e giornali riservano a iniziative politiche ed istituzionali degli eletti del M5s. Per comprendere lo scopo dell' operazione è opportuno entrare nel variegato e infinito mondo della comunicazione stellata. I consiglieri regionali del M5s hanno un ufficio stampa, al cui vertice c' è un responsabile: esiste poi una chat su whatsapp tra tutti i responsabili degli uffici stampa. Un sistema per controllare dall' alto (Rocco Casalino) dichiarazioni pubbliche, articoli e iniziative.
luigi di maio casaleggio di battista casalinoLUIGI DI MAIO CASALEGGIO DI BATTISTA CASALINO

Utile soprattutto a coordinare le campagne mediatiche e social contro gli avversari politici. Dal vertice parte l' ordine: a cascata tutti gli eletti grillini rilanciano un messaggio politico mettendo nel mirino il nemico di turno. Hanno fatto scuola le campagne mediatiche contro i ministri Maria Elena Boschi, Josefa Idem e Federica Guidi. È il meccanismo per raccogliere consensi(con slogan vuoti!), legittimare una battaglia o far veicolare un messaggio del Capo. Una micidiale artiglieria, che i Cinque stelle hanno usato quando sedevano tra i banchi dell' opposizione.

Dal 4 marzo, con la vittoria alle elezioni e l' approdo al governo di Luigi di Maio e dei ministri grillini, la comunicazione, targata Casalino, sta provando a fare un salto di qualità. L' obiettivo sarebbe quello di contenere il dissenso e la delusione degli elettori dopo i primi impegni disattesi.

In cosa consisterebbe il salto?
ROCCO CASALINOROCCO CASALINO
L' ufficio centrale avrebbe chiesto agli uffici stampa locali (regionali e comunali) di relazione sull' atteggiamento della informazione rispetto alla nuova forza di governo. Va chiarito come sia l' esecutivo a nominare vertici e direttori Rai. E gestisce, direttamente da Palazzo Chigi, i fondi per i quotidiani locali. In cosa consisterebbe la relazione? Una richiesta molta dettagliata: un documento sul quale appuntare i minuti che i tg regionali (Rai ma anche le emittenti locali) riservano alle battaglie dei consiglieri grillini. Per accertare se le tv locali diano l' adeguato spazio alle battaglie politiche dei grillini che, a differenza del governo centrale, sono all' opposizione nelle Regioni guidate da centrodestra e centrosinistra. Minuti e altro: se i tg raccolgono e mandano in onda le dichiarazioni degli esponenti politici locali. C' è poi la sessione conferenze stampa.
Chi sono i giornalisti che seguono quelle dei grillini. E chi le snobba. E soprattutto in che modo viene poi rilanciata la notizia.

conte casalino 1CONTE CASALINO 1
Se viene assegnato un taglio positivo oppure relegata tra le brevi. Il lavoro deve essere esteso anche ai quotidiani locali: quali sono gli «amici», che sostengono le battaglie dei grillini. Chi i filogovernativi nella politica regionale. Si tratta, ovviamente, di una schedatura che al Nord ha creato malumori tra i comunicatori grillini. Ma con quali finalità? Capire come rodare la macchina comunicazione dei grillini? Oppure far partire le purghe contro i giornalisti nemici? È chiaro che il M5s avverta le pressioni in vista del voto per le Europee. Le difficoltà di un governo, incapace di rispettare gli impegni. E potrebbe essere una mossa per arginare il crollo di consensi.

Fonte: qui

BREXIT, VOTO O RINVIO A LUGLIO, GLI SCENARI PER LONDRA DOPO LA BOCCIATURA DELL’ACCORDO


 

LA PREMIER PUNTA A FAR SLITTARE L' USCITA DALLA UE A LUGLIO 
SUL TAVOLO ANCHE L'OPZIONE DI UN SECONDO REFERENDUM ED ELEZIONI POLITICHE PER AZZERARE LA BREXIT (IL LEADER LABURISTA CORBYN HA PRESENTATO UNA MOZIONE DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DELLA MAY)
Marco Ventura per “il Messaggero”
THERESA MAYTHERESA MAY

I Beatles l' avrebbero chiamata The long and winding road. Una strada lunga e tortuosa. Soprattutto, una strada che potrebbe rivelarsi un vicolo cieco, con l' unica uscita di una Brexit senza accordo. No deal. È la strada che si appresta a percorrere Theresa May dopo la bocciatura, ieri sera, del complesso accordo con l' Unione europea sull' abbandono dell' Unione il 29 marzo. Gli scenari che si aprono sono disparati e nessuno più prevedibile degli altri. Forse il meno improbabile è il congelamento del termine del prossimo marzo fino a luglio, per un surplus di trattativa che richiede però il passaggio delle forche caudine della sfiducia presentata (per il voto oggi) dal leader dell' opposizione, il laburista Jeremy Corbyn.

la camera dei comuni boccia l'accordo sulla brexit 2LA CAMERA DEI COMUNI BOCCIA L'ACCORDO SULLA BREXIT




LA SCADENZA Se Westminster mandasse a casa la May si dovrebbe sciogliere il Parlamento e se in due settimane non sarà possibile formare un nuovo esecutivo con un leader Tory diverso da Theresa, entro 25 giorni si dovrebbero indire le elezioni e si avvicinerebbe drammaticamente il termine del No Deal a fine marzo. Perché la scadenza venga congelata, occorre non solo il favore del Regno Unito, cioè del Parlamento, ma anche l' assenso dei 27 membri superstiti della Ue.
CORBYN DA' DELLA STUPIDA A THERESA MAYCORBYN DA' DELLA STUPIDA A THERESA MAY



Se invece oggi la mozione di sfiducia laburista non passerà (e l' opposizione di Corbyn mancherà l' obiettivo principale, irrigidendosi in una opposizione ancora più pervicace), la May potrebbe tentare la carta disperata messa a disposizione da una risoluzione non a caso adottata la scorsa settimana dalla Camera dei Comuni, che concede al governo tre giorni lavorativi di tempo, fino a lunedì, per presentare al Parlamento un nuovo Piano.
manifestazioni contro la brexit 1MANIFESTAZIONI CONTRO LA BREXIT 1
Ma più che l' incertezza sulla reazione del resto della Ue di fronte al rigetto dell' accordo, pesano le divisioni delle (e dentro) le forze politiche britanniche. Possibile che passi in soli tre giorni un compromesso che in tutti questi mesi non è stato possibile definire secondo una ricetta per Westminster commestibile?

Del resto, l' Unione Europea dovrebbe a sua volta ottenere da una riapertura del negoziato qualcosa che Londra non è in grado di offrire: restare nel mercato interno o nell' unione doganale, rinunciando a riprendere la sovranità sull' immigrazione dai Paesi Ue e poter fare autonomamente una politica commerciale svincolata da regole e vincoli comunitari.
BATTIBECCO TRA THERESA MAY E JUNCKERBATTIBECCO TRA THERESA MAY E JUNCKER

LE ALTERNATIVE Certo, se passa la mozione di sfiducia di Corbyn, o se la May non sarà in grado, confermata alla guida dell' esecutivo, di mettere le mani in tre giorni a un' ipotesi appetibile per Bruxelles (e puntare poi a dilatare i tempi del negoziato col rinvio a luglio), c' è sempre l' eventualità del No Deal, nessun accordo, che secondo gli osservatori avrebbe effetti drammatici sia sul Regno Unito, sia sulla Ue.

Al punto che il presidente del Consiglio Europeo, il polacco Donald Tusk, in un tweet azzarda: «Se un accordo è impossibile, e nessuno vuole un No Deal, chi avrà alla fine il coraggio di dire qual è l' unica soluzione positiva?».

Ovvia allusione alla ripetizione del referendum o, più precisamente, a un secondo referendum.
la camera dei comuni boccia l'accordo sulla brexitLA CAMERA DEI COMUNI BOCCIA L'ACCORDO SULLA BREXIT

Che però oggi è ancora più difficile di ieri, perché sull' intesa si è espresso il Parlamento, quindi la proclamazione di una nuova consultazione sarebbe non soltanto un sottile tradimento della prima, ma anche una sconfessione dell' assemblea rappresentativa.
Inoltre, perché si possa indire una seconda consultazione referendaria occorrerebbe che il Labour ne accettasse l' idea, e non perseguisse al contrario l' abbattimento del governo Tory e il ritorno alle urne.

C' è pure un' ipotesi improbabile, ma sulla carta possibile, per cui bocciata la mozione di sfiducia, riscontrata l' impossibilità di fare un nuovo accordo, lo stesso governo della May comunichi l' uscita dall' Unione nel termine previsto del 29 marzo, senza neppure metterla ai voti. Westminster dovrebbe prenderne atto e la strada lunga e tortuosa si schianterebbe contro un muro.

Fonte: qui

Tre italiani rifugiati nelle sede dell'Onu a Gaza

"Tre uomini della sicurezza italiana(carabinieri)" sono attualmente rifugiati nella sede dell'Onu a Gaza, che è circondata dalle forze di sicurezza di Hamas. Lo ha riferito la Radio militare israeliana, secondo cui Hamas ha "dubbi sulla loro identità e sospetta che siano delle forze speciali israeliane sotto mentite spoglie".

© Fornito da RAI COM SPA (Articles)

Secondo la Radio,"sono stati inviati dal Consolato italiano a Gerusalemme e mentre erano a Gaza si sono rifiutati di fermarsi a un posto di blocco di Hamas, trovando poi rifugio nella sede dell'Onu".
Una dinamica confermata da Hamas, citata dal sito Arabi21: l'auto su cui viaggiavano i tre italiani "non si è fermata nella serata di lunedì a un posto di blocco a Gaza e ne è scaturito un inseguimento con spari". Sempre secondo Hamas, "gli uomini a bordo dell'auto avevano armi automatiche con loro". Fonte: qui

LIBERI I TRE CARABINIERI ITALIANI BLOCCATI NELLA SEDE ONU A GAZA 
HAMAS HA TOLTO L'ASSEDIO DOPO AVER ACCERTATO LA LORO IDENTITÀ: IN UN PRIMO TEMPO SOSPETTAVANO CHE FOSSERO ELEMENTI DI UN'UNITÀ SPECIALE ISRAELIANA
Da ansa.it
carabinieriCARABINIERI

I tre carabinieri italiani sono appena usciti da Gaza passando dal valico di Erez con Israele. Lo dicono fonti locali dopo che la vicenda si era sbloccata. I militari si erano rifugiati nella sede dell'Onu a Gaza. Hamas aveva tolto l'assedio dopo aver accertato la loro identità di italiani e non di israeliani come sospettato in precedenza. 

I carabinieri in forza al Consolato generale italiano di Gerusalemme - secondo quanto si è appreso - si sono diretti verso il valico dopo aver lasciato il compound dell'Onu, nel centro di Gaza. Lì si erano rifugiati a seguito dell'incidente con le forze di sicurezza della Striscia che avevano messo sotto stretto controllo il luogo. I tre - secondo le informazioni - mentre erano a Gaza, a bordo di un veicolo armati, "si erano rifiutati di fermarsi ad un posto di blocco di Hamas, trovando poi rifugio nella sede dell'Onu".

gazaGAZA
Già la notte scorsa, tuttavia, notizie riportavano che la vicenda si era sbloccata e che era stata accertata l'identità degli italiani scambiati in un primo momento - secondo le informazioni - per elementi di un'unità speciale israeliana. Questa mattina il ministero dell'interno di Hamas ha comunicato ufficialmente che "le indagini hanno permesso di accertare l'identità dei tre italiani e la sicurezza delle procedure del loro ingresso a Gaza". Il ministero ha poi sottolineato "l'efficace cooperazione" con l'inviato Onu Nikolai Mladenov, dell'Unesco a Gaza, del Consolato generale italiano e dell'ambasciatore del Qatar Mohammed Al Emadi.

Fonte: qui