9 dicembre forconi: 09/05/18

mercoledì 5 settembre 2018

LA RUSSIA LANCIA UNA “MASSICCIA” CAMPAGNA AEREA SULLA PROVINCIA RIBELLE DI IDLIB: OLTRE 50 RAID, L’OFFENSIVA DI TERRA POTREBBE SCATTARE NEI PROSSIMI GIORNI

L’APPELLO DI TRUMP: "IL PRESIDENTE ASSAD NON ATTACCHI SCONSIDERATAMENTE PERCHÉ CI POTREBBERO ESSERE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI MORTI” 

PER L’ONU SI RISCHIANO FINO A 700MILA SFOLLATI

Giordano Stabile per la Stampa

idlib siriaIDLIB SIRIA
La Russia ha lanciato “la più massiccia campagna aerea di quest’anno” sulla provincia ribelle di Idlib. Fonti militari vicine al governo di Damasco hanno rivelato che “almeno 10 cacciabombardieri Sukhoi” hanno compiuto oltre cinquanta raid “nelle parti meridionali e occidentali” della provincia, dove vivono circa tre milioni di persone, un terzo sfollati da altre regioni della Siria. L’aviazione russa ha colpito le cittadine di Al-Shughour, Mahambel, Basnqoul, Zayzooun, Ziyarah, Jadariyah, Kafrdeen, Al-Sahn, Saraseef. L’offensiva di terra potrebbe scattare nei prossimi giorni. 

idlib siria putin assadIDLIB SIRIA PUTIN ASSAD
L’Onu ha avvertito che la battaglia potrebbe causare migliaia di morti e fino a 700 mila sfollati. La Turchia ha inviato rinforzi alla frontiera ma non sembra intenzionata per ora a far entrare sul suo territorio altri profughi siriani. Il presidente americano Donald Trump, con un Tweet è intervenuto sulla situazione. “Il presidente Assad non attacchi sconsideratamente”, ha scritto, perché ci potrebbero essere “centinaia di migliaia di morti(centinaia di migliaia di morti??? Mah ...)”. Trump ha avvertito anche Iran e Russia. Questa mattina i ribelli avevano compiuto un blitz e ucciso due soldati con un drone armato di piccole bombe.  Fonte: qui

putin assadPUTIN ASSADidlib siriaIDLIB SIRIA

DUE SACERDOTI ARRESTATI A MIAMI PER ATTI OSCENI IN LUOGO PUBBLICO

UNO DEI DUE È STATO ACCUSATO ANCHE DI ESPOSIZIONE INDECENTE: ERA COMPLETAMENTE NUDO MENTRE STAVA...


diego berrio 1DIEGO BERRIO
Sono stati sorpresi a fare sesso in una macchina in sosta in un parcheggio di Miami Beach, in pieno giorno. Nulla di particolarmente strano, a parte gli atti osceni in luogo pubblico, se non fosse che i due focosi amanti fossero non una normale coppia ma due preti di Chicago.

edwin cortezEDWIN CORTEZ
Diego Berrio, 39 anni, ed Edwin Cortez, 30, come riporta il Mail Online, sono stati arrestati con l'accusa di comportamento osceno e lascivo. Cortez, sorpreso completamente nudo, è stato anche accusato di esposizione indecente. I due prelati intenti in un rapporto orale sono stati segnalati alla polizia da un passante. La macchina era parcheggiata vicino a un parco giochi per bambini.

il parco dove i due preti sono stati beccati a fare sessoIL PARCO DOVE I DUE PRETI SONO STATI BECCATI A FARE SESSO




La polizia arrivata sul posto ha sorpreso i due amanti in flagrante. Cortez e Berrio, che risiedono entrambi nella missione di San Juan Diego a Chicago, sono stati arrestati senza opporre resistenza. Si sono subito identificati come preti. «La loro professione è irrilevante" - ha detto il portavoce della polizia di Miami Beach - Stavano violando la legge alla luce del giorno e tutti potevano assistere a quella scena, compresi i bambini. C'è un tempo e un posto per tutto e questo certamente non era il tempo e il luogo adatto».

Fonte: qui

LIBIA – ECCO COME LA FRANCIA VUOLE SFRUTTARE GLI SCONTRI DI TRIPOLI E ACCAPARRARSI GAS, PETROLIO E IL CONTROLLO SULLE PARTENZE DEI MIGRANTI


Gian Micalessin per “il Giornale”

libia ribelli assediano tripoli 9LIBIA RIBELLI ASSEDIANO TRIPOLI
La via italiana alla Libia è già stretta, ma la Francia di Emmanuel Macron potrebbe sfruttare gli scontri di Tripoli per trasformarla in un vicolo cieco. Di certo il «nemico» francese è stato fin qui più abile spiazzando l' Italia e presentandosi come l' ago della bilancia capace di mettere d' accordo il governo di Tripoli del premier Fayez Al Serraj e quello di Tobruk «manovrato» dal generale Khalifa Haftar.

LIBIA SERRAJ SBARCA A TRIPOLILIBIA SERRAJ SBARCA A TRIPOLI
Se gli scontri di Tripoli arrivassero a far cadere Al Serraj, Parigi avrebbe facile gioco nel proporsi come nuovo referente internazionale, guidare il Paese verso le elezioni-farsa proposte dalla Francia per il 10 dicembre e far eleggere alla presidenza un uomo del Generale.

MACRON SERRAJ HAFTARMACRON SERRAJ HAFTAR






Un giochino ardito che rischia, però, di piacere molto a un' Unione europea invelenita con l' Italia. Un giochino che mette a rischio non solo il nostro gas e il nostro petrolio, ma anche il controllo sulle partenze dei migranti garantito dalla Guardia Costiera di Tripoli.
MINNITI HAFTARMINNITI HAFTAR

Certo molti errori arrivano da lontano. Quando, nel 2015, Marco Minniti prende in mano il dossier Libia punta innanzitutto a insediare un governo «amico» in quella Tripolitania dove un esecutivo guidato da milizie jihadiste minaccia il petrolio e il gas dell' Eni e ci ricatta con i migranti.

Da quella scelta derivano molte leggerezze. La prima è lo sbilanciamento verso Serraj, che nella fase di formazione del governo di Accordo Nazionale, a fine 2015, sfocia in aperta ostilità verso Haftar spingendolo nelle braccia di Parigi.

libia ribelli assediano tripoli 8LIBIA RIBELLI ASSEDIANO TRIPOLI
E quando Minniti si decide a fargli visita nel settembre 2017 è tardi per rimediare. La seconda nefasta eredità è lo sciame di milizie jihadiste, o para-criminali, a cui dobbiamo affidarci per garantire la sopravvivenza dell' inconsistente Serraj. Milizie come la Settima Brigata di Tarhouna vendutasi, secondo molte voci, agli interessi di Haftar.

libia ribelli assediano tripoli 2LIBIA RIBELLI ASSEDIANO TRIPOLI
Un terzo danno collaterale deriva dalla prolungata concentrazione nelle mani di Minniti di un dossier Libia che andava almeno condiviso con la Farnesina. Da qui, anche, la farraginosità dell' attuale esecutivo nel ricomporre il puzzle. Una farraginosità testimoniata dalle visite a Tripoli di Matteo Salvini, del ministro della Difesa Elisabetta Trenta e del titolare degli Esteri Enzo Moavero Milanesi. Tre visite in un mese (26 giugno-25 luglio) che non hanno chiarito chi gestisca il dossier.

LIBIA SCONTRI TRIPOLILIBIA SCONTRI TRIPOLI
In questo vuoto di potere e politiche hanno lavorato alla grande il ministro degli Esteri francesi Jean-Yves Le Drian, vero pro-console libico di Macron, e un' intelligence di Parigi attivissima nel recuperare al carro di Haftar le milizie rimaste al palo nella spartizione di quei proventi che Serraj deve «obtorto collo» suddividere per non farsi defenestrare. Ma il governo giallo-verde è stato lentissimo anche nello sfruttare il regalo di un Trump che durante la visita del nostro premier Giuseppe Conte alla Casa Bianca confermò l' Italia nel ruolo di principale referente degli Stati Uniti sul fronte libico.
Jean-Yves Le DrianJEAN-YVES LE DRIAN

Dopo quell' investitura, invece di avviare un' immediata azione politica e bloccare i piani elettorali francesi abbiamo puntato tutto sulla Conferenza internazionale di Sciacca. Un appuntamento cruciale, vista la partecipazione del segretario agli Esteri Usa Mike Pompeo e dell' omologo russo Sergey Lavrov, ma previsto solo per novembre quando Serraj potrebbe esser già caduto.
libia ribelli assediano tripoli 3LIBIA RIBELLI ASSEDIANO TRIPOLI


A questo vuoto politico s' è aggiunta la sapiente delegittimazione dell' ambasciatore a Tripoli Giuseppe Perrone dichiarato persona «non grata» da Tobruk per aver criticato il piano elettorale di Parigi. Una delegittimazione non priva di riflessi pratici.

GIUSEPPE PERRONEGIUSEPPE PERRONE








Perrone, infatti, risulta «in vacanza» proprio mentre l' Italia e Tripoli avrebbero più bisogno di lui. A questo punto uscire dall' impasse non è facile. Se l' Europa è lontana, ancor più lontano è ormai un Trump troppo assillato dalla sua stessa stabilità per dedicarsi a una Libia marginale negli interessi americani.

Se in qualcuno possiamo sperare gli unici sono, forse, l' Egitto e la Russia. Sono i migliori alleati di Haftar assieme a Macron. Ma sono i primi a voler ridimensionare il peso di una Francia che nel 2011 ha portato al disastro la Libia.

Fonte: qui

Libia, Onu: raggiunto accordo per il cessate il fuoco

Concordato fra gruppi armati implicati nei combattimenti. I media libici parlano di una fuga di migranti da Tripoli

L'Onu ha annunciato su Twitter il raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco tra le milizie libiche che si stanno scontrando a Tripoli. "Tutte le parti firmatarie si impegnano a trovare una soluzione politica, alla cessazione delle ostilità e alla creazione di un meccanismo che controlli il cessate il fuoco", si afferma in un testo di accordo in sette punti rilanciato dall'account Twitter del sito libico Al Ahrar.

Secondo un ultimo bilancio, in nove giorni di combattimenti le vittime sarebbero almeno 61 e i feriti 159, ci sarebbero inoltre 12 persone che risultano "scomparse". "Se tutte le parti daranno prova di un vero e totale rispetto del cessate il fuoco, le Nazioni unite terranno un'altra riunione per esaminare i preparativi di sicurezza della capitale": è quanto scritto nel testo di intesa rilanciato dai siti Al-Ahrar e Alwasat. L'incontro si è svolto a Zauia (Zawiya), ha precisato Alwasat citando un componente del consiglio dei dignitari della città situata una quarantina di chilometri in linea d'aria a ovest di Tripoli.


Media: centinaia migranti in fuga da centro a Tripoli 
Centinaia di migranti africani sarebbero fuggiti da un centro di detenzione nei pressi dell'aeroporto di Tripoli, approfittando del caos di queste ore. Ne dà notizia il sito della Reuters, citando fonti umanitarie secondo cui fino a 1.800 persone potrebbero aver abbandonato la struttura. Un video postato sui social media mostra lunghe file di africani, alcuni con buste di plastica in mano, incamminarsi via dal centro vicino all'ex aeroporto internazionale. Fonti del governo libico hanno però negato.

Appello Italia, Francia, Gb e Usa al dialogo 
Un appello al rispetto del cessate il fuoco in Libia è stato lanciato da Italia, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti a "tutte le parti in causa" in una nota congiunta dei rispettivi governi in cui, oltre a sottolineare il risultato raggiunto, si auspica la riconciliazione e la ripresa di un processo politico di pace a guida libica. "I governi di Francia, Italia, Regno Unito e Stati Uniti salutano il risultato della mediazione raggiunto dalla missione di supporto dell'Onu mirata a una de-escalation delle violenze a Tripoli e nei dintorni, e ad assicurare la protezione dei civili". 
Fonte: tgcom24

VIETATO FERMARSI IN STRADA A MANGIARE LA FOCACCIA: FIRENZE MULTA I TURISTI

L’ORDINANZA DEL SINDACO NARDELLA, SANZIONI DA 150 FINO A 500 EURO: "NON E' UNA MISURA PUNITIVA MA UN DETERRENTE" 

Massimo Vanni per la Repubblica

focaccia firenzeFOCACCIA FIRENZE
Circolare, signori. Con la focaccia in mano si può solo circolare. È vietato mangiare sedendosi sul bordo del marciapiede. È vietato sedersi sull' ingresso dei negozi.
Ed è vietato mangiare perfino in piedi « soffermandosi » in strada.

Nella centralissima via de' Neri e nella piazza dell' uscita degli Uffizi, subito dietro Palazzo Vecchio. Per fermare il mangificio che ogni giorno richiama centinaia di turisti nella strada dell' Antico Vinaio, venditore di focacce ripiene con quattro locali dopo essere diventato campione mondiale di TripAdvisor, il sindaco di Firenze Dario Nardella firma un' ordinanza che, fino al 6 gennaio prossimo, vieta di consumare sul posto la focaccia: «Non una misura punitiva ma un deterrente».

I divieti, che valgono per il pranzo, dalle 12 alle 15, e per la cena, dalle 18 alle 22, entrano in vigore oggi. E sarà compito della polizia municipale, che avrà un presidio fisso in via de' Neri, far rispettare il diktat: «Vietato consumare alimenti soffermandosi e trattenendosi, anche singolarmente, sui marciapiedi, sulle soglie di negozi e abitazioni», si legge nel testo firmato ieri dal sindaco Nardella. E per chi si rifiuterà di allontanarsi con la focaccia alla finocchiona in mano, scatterà una sanzione da 150 a 500 euro.
focaccia firenzeFOCACCIA FIRENZE

Conciliabile con un importo ridotto entro 60 giorni nella misura di 167 euro, fa sapere Palazzo Vecchio.

Come avvertire le centinaia di turisti che si attengono ogni giorno ai suggerimenti dei social? Palazzo Vecchio ha stampato apposite locandine in italiano e in inglese, con la parola "Forbidden", cioè " Vietato" in evidenza. E da oggi saranno distribuite a tutte le attività commerciali con la vetrina affacciata sulla fetta di centro Unesco vietato, con l' obbligo di renderlo «visibile».

L' assedio dei turisti nella strada del rivenditore di focacce va avanti da anni. E ogni giorno la folla in coda davanti al Vinaio finisce per ostruire il passaggio dei fiorentini: «I clienti hanno iniziato a fermarsi all' esterno delle attività e a consumare gli alimenti, invadendo i marciapiedi nonché le soglie di negozi e abitazioni » , si dice del resto nel testo dell' ordinanza. E quando, il 20 agosto scorso, è scoppiata una rissa tra il titolare di un negozio di articoli in pelle e una famiglia spagnola che stava consumando il panino sulla soglia dell' esercizio, Palazzo Vecchio si è deciso ad intervenire.
focaccia firenzeFOCACCIA FIRENZE

Le tensioni che si creano, si spiega oggi dal Comune, sono il frutto della « grave situazione di sottrazione dell' area al libero utilizzo ». E in nome del decoro è arrivata l' ordinanza.

«Non è una misura punitiva ma un deterrente concreto. I turisti, se si comportano da noi come farebbero a casa loro, sono e saranno sempre nostri graditi ospiti, soprattutto se vogliono gustarsi le nostre specialità gastronomiche. Solo chi ama Firenze merita Firenze » , dice Nardella. I commercianti hanno accolto i divieti con favore: « Ci auguriamo solo che non vengano fatte multe ma si agiti solo uno spauracchio», dicono.

4 Settembre 2018

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ROMA: SI STACCANO FRAMMENTI DELLE MURA DEL PASSETTO DI BORGO TRA CASTEL SANT'ANGELO E IL VATICANO



Distacco di frammenti questa mattina dalle mura del Passetto di Borgo, passaggio pedonale sopraelevato che collega il Vaticano con Castel Sant'Angelo. È successo poco prima delle 8.30 in via di Borgo Sant'Angelo 23, all'altezza del palazzo della Rai.

Sono intervenuti i pompieri e la polizia locale Roma Capitale che ha chiuso al traffico veicolare e pedonale il tratto da vicolo Campanile a vicolo dell'Erba. Successivamente l'area è stata riaperta al transito dei veicoli ma è rimasta interdetta al transito pedonale.

frammenti mura passetto borgoFRAMMENTI MURA PASSETTO BORGO
A quanto riferito dai pompieri, il distacco ha interessato parti di tufo. I vigili del fuoco hanno rimosso alcune parti in "imminente pericolo di caduta" e successivamente a scopo precauzionale hanno interdetto l'area sottostante al passaggio pedonale.

4 Settembre 2018

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LE ORGANIZZAZIONI DEI LAVORATORI HANNO PERSO MEZZO MILIONE D’ISCRITTI IN 2 ANNI.

PEGGIO DI TUTTI LA CGIL, CHE CON LA SEGRETERIA CAMUSSO È CALATA DI 285MILA ISCRITTI

susanna camusso con mr leather italySUSANNA CAMUSSO CON MR LEATHER ITALY
La fuga dai lavoratori dai sindacati prosegue senza sosta e negli ultimi 2 anni le organizzazioni dei lavoratori hanno perso quasi mezzo milione di iscritti. È quanto emerge dall'indagine dell'Istituto Demoskopika, su dati forniti dagli stessi sindacati, secondo cui è la Cgil a registrare il maggiore decremento con un calo di ben 285 mila iscritti, seguita dalla Cisl con meno 188 mila tesserati.
susanna camusso al corteo antifascista a romaSUSANNA CAMUSSO AL CORTEO ANTIFASCISTA A ROMA
In controtendenza la Uil con circa 26 mila iscritti in più nell'arco temporale osservato. Nel dettaglio da fine 2015 a fine 2017, i tesserati hanno subito una contrazione di 447 mila persone, di cui ben 293 mila residenti (il 70%) nelle realtà regionali del Mezzogiorno.
APPEAL SINDACALE, LE  REGIONI A CONFRONTO
fuga dal sindacato 2FUGA DAL SINDACATO 2
L'indagine va oltre o semplici numeri forniti dai sindacati ma mette insieme da un lato il dato degli iscritti e dall'altro la partecipazione alle attività dei sindacati per definire appunto il tasso di "appeal sindacale".
Piemonte, Valle d'Aosta e Campania si collocano in coda alla graduatoria delle regioni "più sfiduciate" dalle organizzazioni sindacali. Al contrario, sul podio delle regioni a maggiore appeal sindacale si posizionano Basilicata, Toscana e Sicilia.

FORTE CALO PER LA PARTECIPAZIONE
fuga dal sindacato 1FUGA DAL SINDACATO 
Il drastico calo degli iscritti fa il paio con la decisa flessione anche la partecpazione. Circa 574 mila italiani over 13 anni, pari soltanto all'1,2% della popolazione di riferimento hanno dichiarato di aver svolto attività sociale gratuita per un sindacato nel 2016 con un decremento di oltre 9 punti percentuali rispetto all'anno precedente, viene sottolineato nel rapporto che, analizzando il periodo 2015-2017, ha tracciato una classifica delle regioni in relazione all'attrattività delle principali organizzazioni dei lavoratori sul territorio.
manifestazione cgilMANIFESTAZIONE CGIL
Due gli indicatori utilizzati: gli iscritti ai sindacati di Cgil, Cisl, Uil e le persone di 14 anni e più che hanno svolto attività gratuita per un sindacato. Fonte: qui
fuga dal sindacato 4FUGA DAL SINDACATO fuga dal sindacato 5FUGA DAL SINDACATO fuga dal sindacato 3FUGA DAL SINDACATO 

ING - MULTA DA 675 MILIONI PER IL COLOSSO BANCARIO, CON LA BANCA CENTRALE OLANDESE CHE HA RISCONTRATO 'GRAVI CARENZE' NELLA LOTTA ALLE ATTIVITÀ CRIMINALI E AL RICICLAGGIO

ALCUNI ALTI DIRIGENTI SONO STATI COLPITI CON LA SOSPENSIONE O LA DURISSIMA SANZIONE DELLA ''SOSPENSIONE DEL BONUS''


ralph hamersRALPH HAMERS
Le accuse erano di riciclaggio e corruzione. A fronte degli addebiti il gruppo finanziario Ing ha accettato di pagare una multa di 675 milioni di euro alle autorità olandesi, che indagavano dallo scorso anno, e di restituirne altri 100 ottenuti illegittimamente, riconoscendo “gravi carenze” nella verifica delle attività criminali e di riciclaggio nel periodo 2010-2016.

Ing ha anche collaborato con la Banca centrale dei Paesi Bassi in un’indagine interna, individuando “gravi carenze” nella gestione dei file, nelle tardive comunicazioni commerciali, nella classificazione dei clienti e nell’assegnazione errata di rischio. Ralph Hamers, ceo di Ing, ha riconosciuto “la piena responsabilità della banca” per non avere soddisfatto i “più alti requisiti” di prevenzione del crimine nelle attività fra il 2010 e il 2016.

ing banca olandeseING BANCA OLANDESE
“Le carenze individuate non sono attribuibili ad alcune persone individuali, ma piuttosto a carenze collettive a tutti i livelli di gestione“, ammette la banca in una nota. “Ad essere inadeguate sono cioè le funzioni aziendali, di conformità e di controllo”. Le autorità olandesi – spiega il gruppo – hanno calcolato l’importo della multa sulla base della “capacità finanziaria” di Ing e la cifra esprime “la gravità, l’estensione e la durata delle carenze individuate, ma anche il fatto che non è stato possibile determinare l’importo preciso dei conti bancari di Ing che sono stati effettivamente utilizzati in modo improprio”.

La restituzione dei 100 milioni, invece, rappresenta la somma che il gruppo avrebbe dovuto impiegare per pagare il personale per l’attuazione e l’esecuzione di procedure preventive.

Il gruppo aggiunge che dalle indagini non si sono riscontrate prove o indicazioni di dipendenti che abbiano collaborato attivamente con clienti che hanno utilizzato o potrebbero aver utilizzato servizi bancari per potenziali attività criminali, o che da questi abbiano ottenuto vantaggi personali. In ogni caso, Ing comunica di aver intrapreso misure verso alcuni alti dirigenti. Tra queste si menzionano la sospensione e il ritiro dei bonus. “Ing si rammarica sinceramente che queste carenze abbiano consentito ai clienti di utilizzare abusivamente i conti di Ing Paesi Bassi”, conclude il comunicato.
ing banca olandeseING BANCA OLANDESE

Le indagini, ricorda Bloomberg, erano partite sul ruolo della banca in diverse vicende fra cui pagamenti sospetti dalla compagnia delle tlc russa Vimpelcom (ora Veon, già azionista di Wind Tre) a una società posseduta da un componente del governo dell’Uzbekistan. VimpelcoM era stata condannata nel 2016 dalle autorità Usa per corruzione a causa della sua controllata in Uzbekistan. La multa peserà interamente sui risultati del terzo trimestre cui saranno aggiunti circa 100 milioni di costi per le procedure e le misure attuate dal gruppo per fare fronte alla vicenda.

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6 MORTI E 164 FERITI PER IL PASSAGGIO DEL TIFONE JEBI IN GIAPPONE: È IL PIÙ FORTE DEGLI ULTIMI 25 ANNI

EVACUATI UN MILIONE DI CITTADINI NELLE PREFETTURE DI KOBE E OSAKA, LE AUTORITÀ TEMONO FRANE E ALLUVIONI OLTRE AI DANNI PROVOCATI DALLE MAREE 

UNA PETROLIERA VA A SBATTERE CONTRO UN PONTE, CROLLA IL TETTO DELLA STAZIONE DI KYOTO



tifone jebi 3TIFONE JEBI

tifone jebi 9TIFONE JEBI 
Sono almeno 6 i morti accertati e 164 feriti il primo bilancio del passaggio del tifone Jebi in Giappone, definito dai meteorologi giapponesi il più forte degli ultimi 25 anni. Lo rende noto l'agenzia di stampa giapponese Kyodo.
Almeno un milione di cittadini, soprattutto nelle prefetture di Kobe e Osaka, sono interessati dall'ordine di evacuazione per il passaggio del tifone Jebi, che ha toccato per la prima volta la costa occidentale giapponese, nella prefettura di Tokushima sull'isola di Shikoku.
tifone jebi 8TIFONE JEBI 
Le autorità temono soprattutto frane e alluvioni, oltre a danni provocanti dall'innalzamento della marea, con le onde piu' alte che si siano registrate nel Paese dal 1961.

tifone jebi 7TIFONE JEBI 
Tra i primi danni, a Osaka, una petroliera da quasi tremila tonnellate, ancorata al porto, è andata a sbattere contro il ponte che connette la città all'aeroporto Kansai, che sorge su un'isola artificiale e che è stato chiuso per gli allagamenti.
tifone jebi 6TIFONE JEBI 
La strada di collegamento dell'aeroporto all'isola ha riportato danni ed è stata chiusa al traffico, mentre la nave era vuota e gli undici membri dell'equipaggio non hanno riportato ferite, secondo quanto riferito dalla Guardia Costiera.
tifone jebi 5TIFONE JEBI 
Almeno 750 voli sono stati cancellati, e il percorso dello Shinkansen, il treno-proiettile giapponese, è stato sospeso tra Hiroshima e Tokyo. La capitale non dovrebbe risentire del passaggio del tifone, anche se sono previsti forti venti e piogge a partire dalla serata di oggi, con il rischio di allagamenti e smottamenti. Diversi disagi al trasporto ferroviario sono stati registrati anche in altre parti del Paese.
tifone jebi 4TIFONE JEBI 
Jebi ha toccato il suolo giapponese intorno a mezzogiorno di oggi (ora locale), con venti al suo interno che superavano i duecento chilometri all'ora, procedendo in direzione nord e arrivando a lambire al città di Kobe, due ore più tardi.
tifone jebi 30TIFONE JEBI 30
Il tifone è diretto verso il Mar del Giappone, spostandosi a una velocità di 65 chilometri orari, con venti al suo interno che toccano i 180 chilometri all'ora. Alcuni abitanti di Kobe hanno lamentato su Twitter che le raffiche erano così forti da avere scosso le loro abitazioni.
Il governo ha chiesto "tutte le misure possibili" per limitare i danni del tifone, e ha messo a punto una task force per fronteggiare le emergenze. Nella scorsa estate, la parte occidentale del Giappone è stata colpita da forti tifoni che hanno provocato circa 220 vittime. 

4 Settembre 2018

Fonte: qui
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