9 dicembre forconi: 09/16/17

sabato 16 settembre 2017

L’AUTO BLU DI DE LUCA (CON LUI A BORDO) TAMPONA UNA RAGAZZA IN SCOOTER A SALERNO

VICIENZ’, IL TERRORE DELLA STRADA - LA SUA VETTURA VIAGGIAVA CONTROMANO! 
IL M5S LO ACCUSA: “QUESTO PRESIDENTE SI CREDE AL DI SOPRA DELLA LEGGE: E’ UN PERICOLO PER LA CAMPANIA”

L’auto blu del governatore Vincenzo De Luca tampona uno scooter con a bordo una ragazza. La vettura viaggiava contromano in zona Carnine a Salerno, all’incrocio tra via Negri e via Lanzalone. E’ bastato pochissimo per l’incidente: lo scooter scurto che si ribalta, la ragazza finisce a terra e poi in ospedale. Per fortuna non è grave, ma è stata sottoposta ad accertamenti.

Il governatore era a bordo della vettura, guidata dal suo autista. Qualche anno fa, proprio su quella strada, De Luca fece apporre — rispetto al senso unico — un cartello con su scritto «eccetto forze di polizia». L’auto blu del governatore è guidata da un vigilie urbano: è da considerarsi auto delle forze di polizia?

vincenzo DE LUCAVINCENZO DE LUCA
«Da sempre denunciamo che questo presidente che si crede al di sopra della legge è un pericolo per la Campania — scrive Valeria Ciarambino (M5S, su suo profilo Facebook —. Oggi purtroppo ne abbiamo avuto l’ennesima prova, con una giovane che ha rischiato di rimanere uccisa dall’auto di De Luca che percorreva una strada contromano. Chi rappresenta le istituzioni dovrebbe essere un esempio inappuntabile di rispetto della legalità.

E invece in Campania siamo governati da chi si mette costantemente la legge e le istituzioni sotto i piedi. Oggi purtroppo il disprezzo per la legge di quest’uomo arrogante e senza etica ha portato una ragazza in ospedale. Non è la prima volta che il presidente non rispetta il codice della strada: già a febbraio 2015 Le Iene lo avevano beccato a percorrere un divieto d’accesso solo per risparmiare qualche minuto sul percorso verso casa. La misura è davvero colma: De Luca dimostra ogni giorno di più la sua indegnità. Speriamo che la ragazza investita possa rimettersi presto».

Fonte: qui
VINCENZO DE LUCAVINCENZO DE LUCA

ECCO IL ‘COMPAGNO DIBBA’ ALLA FESTA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA, NEL LONTANO SETTEMBRE 2004, MENTRE ASCOLTAVA RAPITO SANDRO CURZI, CARLO FRECCERO E MICHELE SANTORO

DI BATTISTA, CHE DICHIARÒ ‘VOTAVO PD E ANCHE PIÙ A SINISTRA’, ALL’EPOCA AVEVA 26 ANNI E INDOSSAVA UNA ELOQUENTE MAGLIETTA ‘MCSHIT’ 
FOTO DI LUCIANO DI BACCO
Foto di Luciano Di Bacco


ALESSANDRO DI BATTISTA CURZI SANTOROALESSANDRO DI BATTISTA CURZI SANTORO
Alessandro Di Battista: ecco perché ha smesso di votare Pd
“Smisi di votare Pd (e surrogati vari) quando mi resi conto che si occupava dei problemi interni e non di quelli dei cittadini che sosteneva di rappresentare – così nella giornata di oggi #Alessandro Di Battista ha scritto sul suo profilo Facebook – È cambiato qualcosa? Parlano della politica che parla della politica e che parla della politica”.

alessandro di battista

Alessandro Di Battista: ecco perché ha smesso di votare Pd

Il deputato pentastellato già durante un “Faccia a faccia” con Gianni Minoli aveva ribadito la distanza tra la sua “carriera” politica e le scelte elettorali precedenti alla candidatura con i 5 stelle. Tra Renzi e Berlusconi, quest’ultimo è il “meno peggio” diceva qualche tempo fa davanti alle telecamere di La7 . “Ho sempre votato a sinistra – aggiungeva nella stessa occasione – ma chi ha fatto veri attentati da macelleria sociale dei diritti dei lavoratori è stata la falsa sinistra più che Berlusconi”.
In un’intervista ormai rimasta famosa rilasciata a Franco Bechis di Libero, oltre a svelare il “fascismo” del padre, Alessandro Di Battista aveva dichiarato di aver votato anche Rifondazione Comunista. Non solo Pd, quindi. Ciò lo collocherebbe, detto semplicemente, a “sinistra”. Tuttavia, non è mai stato chiaro sul punto come si vede sul video pubblicato di seguito.

“CAPITAN ULTIMO” – SERGIO DI CAPRIO DICE: “NON HO MAI PARLATO DI MATTEO RENZI NÉ CON LA DOTTORESSA MUSTI NÉ CON ALTRI”

“SONO VITTIMA DI UN LINCIAGGIO MEDIATICO” “NON HO ESULTATO PER L’ARRESTO DI RIINA. NOI NON USIAMO IL POPOLO PER I NOSTRI FINI, O PER AVERE DEI VOTI, LO SERVIAMO E BASTA". 
Da Ansa

"Non ho mai svolto indagini per fini politici". Il colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo che arrestò Totò Riina, risponde così - interpellato dall' ANSA - a quella che definisce una "campagna di linciaggio mediatico". A proposito del procuratore Musti afferma di non averla "mai forzata in nessuna cosa" e di aver sempre svolto "le indagini che ci ha ordinato con lealtà e umiltà".

ARRESTO DI TOTO RIINAARRESTO DI TOTO RIINA
"Non ho mai parlato di Matteo Renzi né con la dottoressa Musti né con altri", aggiunge. Il colonnello De Caprio, che parla di una campagna di linciaggio mediatico nei suoi confronti portata avanti "con insinuazioni e falsità da alcuni organi di disinformazione funzionali alle lobby che da anni cercano di sfruttare il popolo italiano" - sottolinea di non aver mai "svolto indagini al di fuori dei fatti che emergevano direttamente ed esclusivamente dalle persone indagate".
LUCIA MUSTILUCIA MUSTI

Non ho mai avuto esaltazioni o esagitazioni - spiega all'ANSA - a seguito delle indagini da me svolte neanche quando abbiamo arrestato Riina, non abbiamo mai esultato, non abbiamo esploso colpi in aria, non abbiamo fatto caroselli per le strade, mai festeggiato, perché la lotta anticrimine appartiene solo al popolo e noi non usiamo il popolo per i nostri fini, o per avere dei voti, lo serviamo e basta".

capitano ultimoCAPITANO ULTIMO
"Contrariamente a quanto riportato dalla stampa - prosegue il Capitano Ultimo - non ho mai spinto la dottoressa Musti a compiere azioni illegali e non l' ho mai forzata in nessuna cosa. Abbiamo sempre eseguito le indagini che ha richiesto e ordinato, con lealtà, umiltà e nei limiti delle nostre possibilità umane e professionali. Non ho mai parlato di Matteo Renzi né con la dottoressa Musti né con altri". "Ho dato mandato al mio avvocato Francesco Romito, di agire nelle sedi competenti - conclude il colonnello De Caprio - contro le persone e gli organi di stampa che mi attribuiscono cose che non ho mai detto e azioni che non ho mai compiuto".

Fonte: qui