9 dicembre forconi: 06/04/18

lunedì 4 giugno 2018

IN PROVINCIA DI CHIETI, UNA RAGAZZA E’ STATA STUPRATA E RICATTATA DA DUE COETANEI CHE L’HANNO TENUTA SOTTO RICATTO PER DUE ANNI

“DEVI FARE SESSO CON NOI O PUBBLICHIAMO I TUOI FILMATI HARD” 

I DUE BULLI DOVRANNO RISPONDERE DI RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ, VIOLENZA SESSUALE DI GRUPPO E CESSIONE DI DROGA

(ANSA) - Dopo oltre due anni una studentessa minorenne ha avuto il coraggio di denunciare e fare arrestare due coetanei che la costringevano ad avere rapporti sessuali con la continua minaccia di diffondere foto e video ripresi a sua insaputa. I particolari sono stati resi noti dai Carabinieri di Vasto. I due arrestati devono rispondere, tra l' altro di concorso tra loro di riduzione in schiavitù, violenza sessuale di gruppo e cessione di sostanza stupefacente.

La ragazza, oggi sedicenne - ha riferito il maggiore Amedeo Consales in una conferenza stampa convocata in mattinata alla Compagnia dei Carabinieri di Vasto - con il consiglio di un'amica, alla quale solo in parte era riuscita a raccontare del dramma che stava vivendo, si è rivolta ai carabinieri.

stupro 4STUPRO 
La mamma della vittima, come emerso, era completamente all'oscuro del dramma vissuto dalla figlia. I due minorenni sono stati condotti nell'Istituto di Casal del Marmo, a Roma, in attesa dell'interrogatorio di garanzia. I due devono rispondere anche di pornografia minorile, violenza privata, atti persecutori e di cessione di sostanza stupefacente aggravata dalla minore età di chi l'ha ricevuta.

SENZA IL SEGRETARIO GENERALE, ZAMPETTI, DEL QUIRINALE L'ESECUTIVO GRILLO-LEGHISTA NON SAREBBE MAI NATO E MATTARELLA SI SAREBBE ARRESO PRIMA

LA PATERNITÀ DI ZAMPETTI AVRÀ I SUOI RIFLESSI ANCHE NEL DISEGNARE LA TECNO-STRUTTURA CHE ACCOMPAGNERÀ IL GOVERNO E IN MOLTI CASI GOVERNERÀ NELL'OMBRA PIÙ DEI MINISTRI…

Franco Bechis per “Libero Quotidiano”

mattarella conte zampettiMATTARELLA CONTE ZAMPETTI
C'è un solo nome da fare per capire qualcosa dei roboanti tre mesi che hanno portato alla formazione del governo di Giuseppe Conte: Ugo Zampetti. Non ci fosse stato il segretario generale del Quirinale probabilmente quell' esecutivo non sarebbe mai nato, e di sicuro il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si sarebbe per carattere e per storia politica arreso assai prima. Zampetti che - come lo fu al suo tempo Gaetano Gifuni - è il più alto e potente funzionario pubblico, ha insistito fino all' ultimo, anche a costo di stravolgere ogni prassi istituzionale.

UGO ZAMPETTIUGO ZAMPETTI
Probabilmente il dream team del Quirinale avrebbe fatto a meno volentieri di portare al governo Matteo Salvini, che spaventa assai più di Luigi Di Maio e del M5S, ma non c'era altra possibilità. E chi conosce bene Zampetti racconta come il suo principio fondamentale sia quello di cercare di ricondurre ogni tentazione estrema nell' alveo parlamentare.

Operazione che con i 5 stelle aveva già avuto tentativi riusciti la scorsa legislatura, fin dal primo giorno, quando Di Maio venne eletto vicepresidente della Camera e all'epoca Zampetti era ancora segretario generale della Camera (il secondo più longevo nella storia repubblicana, visto che iniziò nel 1999 con Luciano Violante).

ZAMPETTI MATTARELLAZAMPETTI MATTARELLA
Questa caparbietà nel domare il drago grillino ha portato più di una sbavatura istituzionale, come è accaduto prima delle elezioni quando fu Zampetti a ricevere la lista dei ministri del possibile governo a cinque stelle: lista che poi è stata sfrondata dalla necessaria alleanza con Salvini, ma che per qualche pedina si è tradotta in realtà, visto che nel vero governo sono effettivamente entrati (qualcuno in posizione diversa) lo stesso Di Maio, Conte, Adriano Bonafede, Riccardo Fraccaro, Elisabetta Trenta, Sergio Costa e Alberto Bonisoli.

ZAMPETTI UGOZAMPETTI UGO


La paternità di Zampetti avrà i suoi riflessi anche nel disegno della tecno-struttura che accompagnerà la squadra gialloverde e in molti casi governerà nell'ombra più dei titolari che non hanno esperienza ministeriale con pochissime eccezioni (Paolo Savona e Enzo Moavero).

Visto che si capiva da tempo che il M5S avrebbe fatto il salto dall'opposizione al potere, molti alti funzionari e grand commis si erano fatti sotto per tempo, collaborando in modo non sempre visibile con i grillini. Un ruolo di primo piano l'ha avuto in questa operazione l' uomo-ombra di Di Maio, quel Vincenzo Spadafora che aveva un' agenda fitta di numeri e relazioni importanti essendo saltato di volta in volta su diversi carri (da quello di Francesco Rutelli a quello di centrodestra all'epoca in cui Mara Carfagna era ministro e disegnò per lui il Garante dell'infanzia).

RIVOLUZIONE MA NON TROPPO
luigi di maio e matteo salviniLUIGI DI MAIO E MATTEO SALVINI
La filosofia «rivoluzionaria» dei grillini non è mai stata tale all'interno delle istituzioni. Anzi. La prima cosa che li ha contraddistinti già nel 2013 è stato l'armistizio siglato con la tecnostruttura. Mai una polemica sul personale della Camera, mai un attacco a questo o quel dirigente. L'esatto contrario di quel che fece Matteo Renzi. Quella rete del potere reale del palazzo, il cuore del governo oggi non è affatto ostile ai grillini, e avrebbe avuto assai più problemi con il solo Salvini. I cinque stelle non sono temuti perché - a torto o a ragione - vengono ritenuti manovrabili, sensibili ai consigli di questi signori-ombra.

Roberto Garofoli, consigliere di statoROBERTO GAROFOLI, CONSIGLIERE DI STATO
Così in queste ore proprio gli uomini più potenti di questi lustri, che hanno fatto il bello e il cattivo tempo con governi di natura assai diversa, sono tornati in campo per ambire alle stanze dei bottoni del nuovo esecutivo. Uomini come Vincenzo Fortunato, il gran mandarino del ministero dell'Economia (ma anche buon conoscitore della Giustizia, degli Esteri e delle Infrastrutture), che è riuscito ad essere di stretta fiducia di personaggi diversissimi fra loro come Giulio Tremonti, Antonio Di Pietro e Mario Monti.
VINCENZO FORTUNATO SCUOLA ECONOMIAVINCENZO FORTUNATO SCUOLA ECONOMIA



O come Roberto Garofoli, che da anni fa la spola fra palazzo Chigi e il Tesoro. O ancora Vito Cozzoli, cresciuto nella squadra degli Zampetti boys, già fedelissimo di Federica Guidi e ora sembra dello stesso Di Maio.

Ma la lista di chi ha aperto il cuore ai 5 stelle è già lunghissima (da Francesco Sylos Labini del Cnr a Roberto Moneta dell' Enea, dall' ex capo ufficio analisi dei servizi Alfredo Mantici all' ex prefetto Adriano Soi) ed è destinata ad allungarsi molto: bastava osservare la lunga fila di stellette, carabinieri e funzionari che la sera del primo giugno aspettava nei giardini del Quirinale di presentarsi al giovane vicepresidente del Consiglio che aveva appena giurato. Anche loro pronti a giurare fedeltà.

Fonte: qui

IL 29ENNE MALIANO SACKO SOUMALYA È STATO ASSASSINATO A FUCILATE IN CALABRIA, NEL VIBONESE, MENTRE RACCOGLIEVA LAMIERE IN UN’EX FABBRICA CON ALTRI DUE MIGRANTI

FACEVA PARTE DELL’UNIONE SINDACALE DI BASE E DIFENDEVA I BRACCIANTI SFRUTTATI 

ORA SI TEME UNA NUOVA ROSARNO…

Gaetano Mazzuca per la Stampa

sacko soumalya 2SACKO SOUMALYA 
Raccoglieva lamiere in un' ex fabbrica divenuta discarica per costruire le nuove "case" dei suoi compagni. Non poteva immaginare che avrebbe pagato con la vita per quei pezzi di ferro vecchio. Sacko Soumalya, di 29 anni, originario del Mali, è morto così centrato alla testa da un colpo di fucile.

La disperata corsa verso l' ospedale di Reggio Calabria non è servita a salvargli la vita. I carabinieri coordinati dalla Procura di Vibo Valentia avrebbero una pista ben precisa da seguire e non si esclude che già nelle prossime ore possano chiudere il cerchio sul responsabile che la sera del 2 giugno ha sparato quattro colpi uccidendo il 29enne maliano e ferendo alla gamba Drame Madiheri, 39 anni.
sacko soumalya 1SACKO SOUMALYA 

Il luogo del delitto

Da alcuni giorni, si apprende da fonti investigative, erano arrivate segnalazioni per la continua presenza di migranti nell' ex stabilimento "La Fornace" di San Calogero.
Dopo l' ultimo drammatico incendio nella tendopoli di San Ferdinando, costato la vita alla nigeriana Becky Moses, i migranti avevano iniziato a utilizzare quelle lamiere abbandonate per costruire le loro baracche.

ubs reggio calabriaUBS REGGIO CALABRIA
Un via vai che potrebbe aver "infastidito" qualcuno che la sera del 2 giugno ha deciso di dare una drammatica "lezione". Un contributo decisivo potrebbe arrivare dalla testimonianza degli altri due giovani africani sopravvissuti.

«Servivano delle lamiere - ha raccontato Drame agli inquirenti - e così siamo partiti a piedi dalla tendopoli». Un' ora di cammino per raggiungere quella struttura abbandonata che, una decina d' anni fa, fu sequestrata perché nel suo sottosuolo sarebbero state stoccate illecitamente oltre 135 mila tonnellate di rifiuti pericolosi e tossici.

L' impegno nel sindacato
tendopoli san ferdinandoTENDOPOLI SAN FERDINANDO
I ragazzi avevano iniziato ad accatastare le lamiere quando hanno sentito il rumore di una macchina che si fermava a poca distanza: «Qualcuno - ha raccontato il maliano ferito - è arrivato a bordo di una Fiat Panda vecchio modello e ci ha sparato addosso, Sacko è caduto colpito alla testa. Io ho sentito un bruciore alla gamba.

Ho visto quell' uomo, bianco, con il fucile. Ha esploso quattro colpi dall' alto verso il basso». Sacko Soumalya li aveva solo accompagnati, lui infatti viveva nel nuovo campo allestito dalla prefettura.
tendopoli rosarnoTENDOPOLI ROSARNO

Tra le migliaia di ragazzi che vivono tra le baracche e le tende di San Ferdinando lo conoscevano tutti perché ormai da tempo era un punto di riferimento per i raccoglitori di agrumi nella piana di Gioia Tauro, in prima fila nelle lotte con l' unione sindacale di base.

«Non voglio alimentare tensioni - ci dice Peppe Marra del sindacato Usb rimasto nella tendopoli per tutta la giornata - ma credo che nessuno avrebbe sparato se fossero stati tre ragazzi bianchi».

tendopoli migrantiTENDOPOLI MIGRANTI
Per oggi il sindacato di cui faceva parte Soumalya ha convocato lo sciopero generale. Nessuno dei braccianti dell' Usb si presenterà nei campi.

Per le 10 si riuniranno in una grande assemblea per decidere le iniziative da intraprendere. Sacko era amico anche di don Pino De Masi, referente di Libera per la Piana di Gioia Tauro: «È morto - ha commentato il parroco - perché nei nostri territori qualcuno ha deciso così. In questa terra si muore non solo di 'ndrangheta, di tumore e di malasanità, ma anche di razzismo».

sacko soumalyaSACKO SOUMALYA
Già dalle ore immediatamente successive alla morte del giovane maliano il comitato provinciale per l' ordine e la sicurezza ha deciso di aumentare il livello di guardia sulla tendopoli.

Si temono tensioni come quelle che poi sfociarono, nel 2010, nella rivolta di Rosarno quando i ragazzi africani utilizzati per la raccolta nei campi occuparono le strade del paese dopo che qualcuno aveva sparato contro un giovane con un fucile ad aria compressa.

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Francia, aperta inchiesta sul braccio destro di Macron: corruzione

La procura nazionale finanziaria francese ha annunciato l'apertura di un'inchiesta nei confronti di Alexis Kohler, braccio destro di Emmanuel Macron e segretario generale dell'Eliseo. Denunciato per conflitto di interessi e corruzione passiva, il caso di Kohler è ora in mano alla brigata di repressione della delinquenza finanziaria della prefettura di Parigi. Nel mirino i suoi legami familiari con l'armatore MSC.

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Paura per Giulia Bongiorno, aggredita in centro a Roma

Lo spavento per Giulia Bongiorno è stato forte, ma l'intervento delle Volanti ha evitato il peggio. Intervenuta in soccorso di una donna nelle vie centrali di Roma, domenica pomeriggio, alle 17:45, il neo ministro della P.A. si è ritrovata minacciata da uno straniero con l'accento inglese, svestito.
Il Messaggero riporta che Bongiorno camminava senza scorta, con il figlio, per via della Mercede, a due passi dal Parlamento e da Piazza di Spagna. Vede uno straniero che non sembra in sè, che avvicina e aggredisce una donna di circa 40 anni. L'uomo ripete parole sconclusionate in inglese, poi si cala i pantaloni. Il ministro interviene, cercando di allontanare l'uomo, venendo a sua volta avvicinata e minacciata. Partono le telefonate alle forze dell'ordine, la via è comunque trafficata. Dopo poco arrivano le volanti e tutto finisce per il meglio.
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Pensioni, Di Maio: "Quota 100 per superare la Fornero. Via spesometro"

Il neo ministro di Sviluppo economico e Lavoro snocciola i prossimi obiettivi. "Jobs Act da rivedere". 

E promette: "Sarò un servitore dello Stato". 

Salvini: "Per i clandestini è finita la pacchia". 




Selfie per Luigi Di Maio alla parata per la Festa della Repubblica (Lapresse)

Selfie per Luigi Di Maio alla parata per la Festa della Repubblica (Lapresse)

2 giugno, bagno di folla per Conte. Applausi a Mattarella

Pensioni, oltre 400mila pagate da 38 anni. Ecco gli importi medi

Roma, 3 giugno 2018 - Le pensioni liquidate dal 1980, e quindi ancora in essere da oltre 38 anni, sono 406.942. Una cifra monstre, che fa riferimento ai versamenti per vecchiaia, anzianità e superstiti, mentre sono escluse invalidità e assegni sociali, e che mostra quali sono le pensioni con un vantaggio significativo rispetto ai contributi versati.  Decine di migliaia di questi ex lavoratori vivono in pensione dal doppio del tempo che hanno lavorato. C'è gente che riceve l'assegno da oltre 40 anni, avendo versato contributi per 20 anni (o meno). ll dato riferito all'inizio del 2018 arriva dagli Osservatori statistici dell'Inps che calcolano invece in oltre 1,7 milioni gli assegni che durano da oltre 30 anni (quindi liquidati dal 1988 o prima). 

© SE Poligrafici(wc)|ANSA

Prima del 1980, l'età alla decorrenza delle pensioni liquidate per la gestione dei dipendenti pubblici era di 49 anni per la vecchiaia e di 45,7 per i trattamenti di anzianità contributiva. Per i superstiti 'da assicurato' era di 41,1 anni mentre per i superstiti da pensionato era di 45 anni. Naturalmente la cifra media risente del fatto che sono passati moltissimi anni e quindi le persone rimanenti con pensioni così "vecchie" sono quelle che sono andate a riposo prima e dopo 38 anni sono ancora in vita. Per i pensionati del settore privato l'età è un pò più alta per i trattamenti di vecchiaia (compresa l'anzianità) con 54,5 anni, mentre è più bassa per i superstiti con appena 40,2 anni al momento della liquidazione della pensione.
Il dato dei pubblici risente chiaramente delle pensioni "baby" e quindi delle uscite dal lavoro con 20 anni di contributi o meno (14 anni sei mesi e un giorno per le donne con figli).

GLI IMPORTI - Se per le pensioni del settore privato l'importo medio degli assegni liquidati prima del 1980 è largamente inferiore a mille euro al mese (818 euro mensili i trattamenti di vecchiaia, 529 euro quelli ai superstiti) per le  pensioni del settore pubblico l'importo medio supera i 1.650 euro mensili per i trattamenti di vecchiaia e i 1.466 euro per quelli di anzianità. Per le pensioni ai superstiti da assicurato risalenti a prima del 1980 la pensione media ammonta a 1.134 euro mentre gli assegni ai superstiti da pensionato valgono 1.200 euro al mese in media. Fonte: qui

Crolla la falesia tra Numana e Sirolo, panico tra i bagnanti. Nessun ferito

Numana (Ancona), 3 giugno 2018 - Crolla la falesia fra Numana e Sirolo. La frana di una porzione di roccia del Conero ha riguardato un tratto già interdetto proprio per il rischio frane. 
Non ci sono state persone coinvolte, come accertato dall'equipaggio di una motovedetta della Guardia costiera intervenuta sul posto. Molta paura tra i bagnanti della vicina spiaggia dei Frati, che hanno sentito un forte boato e assistito alla caduta dei frammenti roccia, mentre si alzava un polverone. Le spiagge non sono state evacuate.

© SE Poligrafici(wc)|SANTINI-SILVIA|ce825ed300c0ab0e31e0ed6328d77e4b

Dalla Capitaneria di Porto solo la raccomandazione a rispettare le ordinanze e a non entrare nelle aree interdette. Fonte: qui

Stop ai droni killer, Google rompe il contratto con il Pentagono e svela la nuova arma militare Usa

«Quei robot possono uccidere». Dipendenti e ricercatori di Google lo hanno ripetuto per settimane, e in oltre 4.000, nello scorso mese di aprile hanno firmato una lettera aperta al Ceo Sundar Pichai per chiedere di fermare il progetto Maven: un programma che sfrutta la piattaforma di intelligenza artificiale per analizzare le immagini catturate dai droni del Pentagono. Una ventina tra tecnici e manager si sono addirittura licenziati, e alla fine la decisione: il contratto da 9 milioni di dollari con il Dipartimento alla difesa è rotto. L'immagine di una Silicon Valley pacifica e anti-militarista è salva.
Stop ai droni "che possono uccidere". Google rompe il contratto con il Pentagono e svela la nuova arma militare Usa
© Google Stop ai droni "che possono uccidere". Google rompe il contratto con il Pentagono e svela la nuova arma militare Usa

È stata dunque una vera e propria rivolta interna a provocare il passo indietro dei vertici di Google, che ancora negli ultimi giorni rassicuravano sul carattere assolutamente inoffensivo del controverso progetto, promettendo comunque un codice etico per l'uso dell'intelligenza artificiale in campo militare. Ma alla fine Big G si è dovuta arrendere all'evidenza: grazie al programma di intelligenza artificiale TensorFlow è possibile il riconoscimento automatico dei potenziali obiettivi dei droni utilizzati in missioni militari o di anti-terrorismo. E, si sottolineava nella lettera-appello inviata a Pichai, Google non dovrebbe occuparsi della guerra e non è nata per uccidere.
Così, alla sua scadenza il prossimo anno, il contratto col Pentagono non verrà rinnovato, come annunciato dalla responsabile di Google Cloud, Diane Greene. I vertici del colosso di Mountain View hanno raccolto la preoccupazione di chi vedeva nel progetto Maven anche un primo passo verso l'uso della nascente tecnologia sull'intelligenza artificiale nella realizzazione di una nuova generazione di armi. Del resto non è un segreto che il segretario alla difesa Usa, l'ex generale James Mattis, sia da tempo in pressing sui big dell'alta tecnologia proprio per avere il loro aiuto nel perseguire una delle priorità della strategia del Pentagono nell'era Trump: mettere l'intelligenza artificiale al centro dello sviluppo di nuovi armamenti. Tanto che in corso di realizzazione è un vero e proprio Joint Artificial Intelligence Center. Ma - come sottolineano diversi commentatori - il caso di Google e del progetto Maven dimostra come i lavoratori del settore tecnologico se uniti possano ancora dire la propria e cambiare il corso egli eventi.
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Erutta vulcano in Guatemala, 6 morti

(ANSA-AP) - CITTÀ DEL GUATEMALA, 4 GIU - Almeno sei persone sono rimaste uccise e 20 ferite dall'eruzione del Vulcano del Fuego a sud-ovest di Guatemala City, capitale del Guatemala. Ne danno notizia le autorità.
Erutta vulcano in Guatemala, 6 morti
© ANSA Erutta vulcano in Guatemala, 6 morti

Imprecisato il numero di persone che manca all'appello. Circa 300 gli abitanti dei villaggi vicini che sono stati evacuati: la cenere rovente ha ricoperto le case di San Pedro Yepocapa e Sangre de Cristo, mentre una colonna di fumo rovente si innalza fino a circa quattro miglia nel cielo.
Cenere è caduta anche sulla capitale, che si trova a circa 44 km dal luogo dell'eruzione. Si tratta della seconda eruzione del 2018. Il Vulcano del Fuego è uno dei più attivi dell'America Centrale. Fonte: qui

Fisco, giugno mese delle tasse: all'erario 53 miliardi di euro

Entro il 30 giugno - tra le ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori, la Tasi/Imu, l'Iva, l'Ires, l'Irpef riconducibile alle partite Iva, l'Irap, la Tari e tutta una serie di altre imposte minori - le famiglie, le imprese e i lavoratori autonomi dovranno versare 53,3 miliardi di euro di tasse. E' quanto stima la Cgia di Mestre che sottolinea come l'Italia abbia un carico tributario e contributivo tra i più elevati d'Europa.
La Cgia evidenzia anche quanto sia "estremamente difficile" in Italia pagare le tasse. "La complessità e la farraginosità del sistema tributario spesso mette in seria difficoltà perfino gli addetti ai lavori, come i commercialisti, le associazioni di categoria o i Caf. Figuriamoci gli imprenditori, in particolar modo quelli di piccola dimensione, che nelle prossime settimane saranno costretti a recuperare le risorse economiche per onorare questo impegno in una fase molto delicata in cui le banche continuano a concedere il credito con il contagocce", afferma il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo.
Fonte: qui