9 dicembre forconi: 10/04/16

martedì 4 ottobre 2016

IL PENOSO ACCORDO DI CGIL CISL UIL CON RENZI. LA FORNERO NON SI TOCCA E I PENSIONATI PAGANO COI LORO TAGLI LE NUOVE MISURE

La sostanza dell’accordo è che la Fornero non si tocca. Il catastrofico innalzamento dell’età pensionabile resta tutto a fare i suoi danni alla condizione di lavoro e alla occupazione. Si potrà andare in pensione prima solo se si vincerà la lotteria dei lavori usuranti. Pochi saranno scelti tra coloro che hanno già 41 anni di contributi. Oppure se le aziende ti manderanno via come esubero. Oppure se ti indebiterai per 20 anni con quel raggiro usuraio che è l’APE.
Il solo risultato che viene sbandierato è la quattordicesima aumentata o elargita per la prima volta a circa tre milioni di pensionati con i redditi più bassi. A parte il fatto che gli aumenti non sono quelli vantati dalla propaganda, ma molto inferiori e legati al reddito complessivo del pensionato, c’è da chiarire che i soldi per questo piccolo risultato vengono direttamente dai tagli di tutte le altre pensioni per tutti gli altri pensionati.
L’ ultimo comma del verbale firmato da Cgil Cisl Uil rinvia al 2019 la questione del taglio delle indicizzazioni delle pensioni. Come tanti ricordano nel 2012 Elsa Fornero si era commossa in pubblico mentre annunciava che avrebbe bloccato la rivalutazione delle pensioni rispetto all’inflazione. Nel 2014 la Corte Costituzinale ha dichiarato incostituzionle questa misura. Il governo però, come da abitudine, non ha rispettato la sentenza e ha dato solo piccole mance a una platea ridotta di pensionati. Sono in corso molte cause e diversi giudici hanno già rinviato di nuovo il contenzioso alla Corte. Ora governo e Cgil CIsl UIl concordano che se ne riparli nel 2019, nel frattempo milioni di pensionati continueranno a perdere soldi. Per un ammontare calcolato a suo tempo dallo stesso governo in almeno 10 miliardi. Ora siccome tutta la manovra pensionistica, secondo Poletti, costa 6 miliardi si può ben affermare che il bancomat pensionati ha permesso al governo di farsi bello prima del referendum e di intascare 4 miliardi di resto….
Il governo ormai lo conosciamo con i suoi trucchi. La cosa che davvero ci indigna è il degrado di Cgil Cisl Uil, che hanno abbandonato la loro già moderatissima piattaforma per fare da stampella a Renzi. E alla Fornero.

Fonte: L’Antidiplomatico

P.S  Pensioni: dall'Ape a Quota 41, le novità in arrivo
Anche i leader dei sindacati hanno espresso le loro posizioni dichiarandosi soddisfatti dell'intesa raggiunta. “La prima cosa importante - ha sottolineato il leader della Cgil Susanna Camusso - è che sono stati vincolati sei miliardi per tre anni al capitolo previdenza". "Finalmente si danno risposte ai pensionati e ai pensionandi - ha detto il segretario generale Ivan Pedretti dalla sua pagina facebook al termine dell'incontro con il governo - con interventi sulla quattordicesima, sulla no tax area, sui lavori usuranti, sui lavoratori precoci e sulle ricongiunzioni onerose".
Ecco cosa prevede l'accordo per  i pensionandiPiù flessibilità in uscita dal lavorocon l'Ape, l'Anticipo pensionistico introdotto in via sperimentale per due anni. La formula è quello del prestito previdenziale, la misura è rivolta ai lavoratori ai cui mancano sino a 3 anni e 7 mesi per raggiungere i requisiti previsti dalla legge Fornero per l'accesso alla pensione di anzianità. L'Ape social consentirà invece l'uscita anticipata gratuitamente per le categorie più disagiate. Per la riunificazione dei contributi pensionistici versati in più casse previdenziali non si pagherà più niente, le ricongiunzioni pensionistiche saranno gratuite non più onerose. Allargate le maglie dei lavori usuranti, adesso la platea sarà più ampia ma verrà definita da esecutivo e parti sociali nei prossimi giorni. In ogni caso potrà accedere al pensionamento anticipato di un anno o un anno e mezzo anche i lavoratori che hanno svolto lavori usuranti per un minimo di sette anni negli ultimi dieci anni di attività lavorativa. Capitolo lavoratori precoci.  Chi ha versato almeno un anno di contributi anno prima di aver compiuto 19 anni, è disoccupato e senza il sostegno alcun ammortizzatore sociale, o che si trova in gravi condizioni di salute tali da determinare disabilità o lavoratori impegnati in lavori gravosi, potranno accedere al pensionamento con 41 anni di anzianità contributiva. Ecco dunque la Quota 41 ma non per tutti. In ogni caso, la platea dei beneficiari della formula Quota 41 sarà nei prossimi giorni oggetto di nuovi approfondimenti.
Queste le misure per i pensionandi, ecco invece quali sono quelle per i pensionati. Bonus quattordicesima sulle pensioni minime: cresceranno gli assegni dei pensionati con un reddito mensile sino a 750 euro, riceveranno la 14esima pure i pensionati con un reddito sino a 1.000 euro mensili, per loro è la prima volta. Infine si amplia la no tax area pensionati: quelli che hanno redditi sino a 8.100 euro annui non pagheranno più tasse, né quelle locali né quelle nazionali. Questa la riforma pensioni targata Renzi che vedrà la luce con la prossima legge di Bilancio che sarà approvata a metà ottobre.

OBAMA ROMPE LE RELAZIONI BILATERALI CON LA RUSSIA PER LA GESTIONE DELLA GUERRA IN SIRIA

PUTIN RILANCIA E BLOCCA L'ACCORDO SUL DISARMO NUCLEARE 

I RAPPORTI TRA LE DUE SUPERPOTENZE NON SONO MAI STATE COSÌ IN BASSO DALLA FINE DELL’URSS

Paolo Mastrolilli per “La Stampa”

PUTIN OBAMA 1PUTIN OBAMA 
Da una parte, gli Stati Uniti interrompono le relazioni bilaterali con la Russia sulla Siria; dall' altra, Mosca risponde bloccando l'applicazione di un accordo per il disarmo nucleare con Washington, alzando subito il livello dello scontro per riportarlo su toni da Guerra fredda. Non c'è più alcun dubbio che i rapporti tra le due ex superpotenze sono al livello più basso dalla fine dell'Urss.

Nei giorni scorsi John Kerry aveva minacciato di fermare le comunicazioni dirette, se il Cremlino non avesse fermato l'offensiva su Aleppo e applicato l'accordo sulla tregua raggiunto a Ginevra. Le operazioni militari però vanno avanti, e quindi ieri Washington ha confermato lo stop delle relazioni: «La pazienza di tutti con la Russia sulla Siria è finita», ha detto il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest. Washington si spinge anche oltre e fa sapere che Obama «valuterà una serie di opzioni nei prossimi giorni, compresa la possibilità di sanzioni contro la Russia».
PUTIN E OBAMAPUTIN E OBAMA
Vladimir Putin però non è rimasto impressionato da un provvedimento - la rottura della collaborazione - che ormai dava per scontato. Anzi, ha rilanciato, firmando un decreto con cui ha bloccato l'applicazione di un accordo con Washington sul disarmo nucleare, perché gli Usa hanno provocato una «minaccia alla stabilità strategica, come risultato di azioni non amichevoli».

L'intesa, firmata nel 2000 e confermata nel 2010, prevedeva l' eliminazione di 34 tonnellate ciascuno di plutonio utilizzabile per la costruzione di armi. La mossa di Mosca dimostra che Putin non è intimorito dai passi di Obama, e anzi lo sfida, alzando la posta fino a minacciare l'equilibrio nucleare.

PUTIN E OBAMAPUTIN E OBAMA
Non c'è dubbio che questa escalation non si fermerà, almeno fino all'8 novembre, quando conosceremo il nome del nuovo presidente americano. Trump, forse aiutato dalle incursioni digitali degli hacker russi, ha già detto di ammirare Putin e di voler fare la pace. Clinton invece si presenta come la prosecuzione della linea attuale, forse più muscolosa, e la sua elezione costringerebbe Mosca a decidere se metterla alla prova, oppure tornare a discutere per trovare un nuovo equilibrio.

Fonte: qui

Peter Ramsauer: "questa decisione di Washington ha tutte le caratteristiche di una guerra economica contro la Germania"

Diversi e importanti politici tedeschi hanno accusato formalmente gli Stati Uniti di condurre una guerra economica contro la Germania, nello specifico attraverso la maxi multa richiesta a Deutsche Bank. Lo riporta il Financial Times.

Questa misura viene considerata in Germania come una vendetta per le recenti sanzioni imposte dall'Unione europea alla Apple.

Lo scorso settembre è stato annunciato che il Dipartimento di Giustizia statunitense richiederà alla Deutsche Bank il pagamento di una multa di 14.000 milioni di dollari per commercializzato titoli spazzatura negli anni prima dello scoppio della crisi finanziaria del 2008.

Secondo il presidente del comitato economico del Parlamento tedesco, Peter Ramsauer, questa decisione di Washington "ha tutte le caratteristiche di una guerra economica." Inoltre il deputato sostiene che la nazione americana ha una "lunga tradizione" di guerre commerciali "a beneficio della loro economia" con "pretese esorbitanti e nocivi", come nel caso della banca tedesca.

Queste dichiarazioni sono state rilanciate anche da Markus Ferber, membro del Parlamento europeo della CSU, l'alleato bavarese del cristiano democratica dell'Unione (CDU) Angela Merkel, per i quali l'importo dell'ammenda e la tempistica dagli Stati Uniti suggeriscono che si tratta di un "occhio per occhio", di una vendetta dalla recente decisione dell'Unione europea nei confronti di Apple. Bruxelles lo scorso agosto ha ordinato alla società statunitense il pagamento di 14.500 milioni di dollari in tasse arretrate. 

La Commissione europea ha stabilito che i benefici fiscali illegali concessi da Dublino per anni hanno permesso ad Apple di pagare tasse infinitamente inferiori rispetto ad altre società.

Fonte: lantidiplomatico