9 dicembre forconi: 08/26/18

domenica 26 agosto 2018

“POVERA ITALIA, OGGI DIFENDERE LA PATRIA E’UN REATO”

MARCELLO VENEZIANI VEDE UNA NAZIONE “SCHIACCIATA NELLA MORSA TRA EUROPA E I MIGRANTI” 

L’AVVERSARIO DA ABBATTERE E’ SALVINI: “SONO DALLA SUA PARTE GLI ITALIANI, IN MAGGIORANZA, MA NON CONTANO NULLA” 

LA PROFEZIA: “O SI ARRIVA A UNA MEDIAZIONE TRA LE PARTI OPPURE SI VA VERSO ABISSI DI GUERRA CIVILE, SCONTRI IMMANI E…”


"Povera Italia, oggi difendere la patria è un reato". Marcello Veneziani è durissimo e sul Tempo tratteggia il desolante profilo di una Nazione "schiacciata nella morsa tra l'Europa e i migranti" ma soprattutto vittima di un "cavallo di Troia che apre le porte e i porti per consentire l'invasione". L'avversario da abbattere è Matteo Salvini: "Sono dalla sua parte gli italiani, in maggioranza, ma non contano nulla".

salviniSALVINI
La Costituzione viene piegata per essere usata come arma d'offesa. "Sarebbe facile obiettare che la Carta sancisce la difesa dei confini nazionali e la tutela dei cittadini italiani, e non prevede che si possa entrare nel nostro paese clandestinamente. Ma la legalità, per certi giudici come per tanti giustizialisti, va a farsi fottere quando si tratta di migranti e di nemici politici". Il risultato è che di fronte alle immagini dei migranti sulla Diciotti, negli italiani cresce la sensazione di assedio e la paura di "importare quello stesso squallore". Restano "impotenza e assoluto sconforto.

donne diciottiDONNE DICIOTTI
Eppure sappiamo che stanno liquidando la nostra civiltà, il nostro Paese, la nostra vita, in questo delirio di autodistruzione travestito da pulsione umanitaria". "Chi invoca il senso del limite, della misura, della frontiera e della responsabilità va considerato un delinquente e se cerca di far valere le leggi e le misure, va processato per crimini contro l'umanità".

Per questo, conclude Veneziani, o si arriva a una mediazione tra le parti oppure "si va verso abissi di guerra civile, scontri immani, e la frattura tra potentati e popoli diventerà un baratro".

Fonte: qui

RIMINI – STUPRATA UNA TURISTA TEDESCA: INDAGATI DUE ALLIEVI AGENTI DI POLIZIA

IL FATTO SAREBBE ACCADUTO IN UN ALBERGO 

PER I GIOVANI DI 21 E 23 ANNI DELLA SCUOLA DI BRESCIA È STATA AVVIATA LA PROCEDURA DI SOSPENSIONE: SE RICONOSCIUTI COLPEVOLI POTREBBERO ESSERE DESTITUITI E NON PRENDERE MAI SERVIZIO 

IL COMUNE DI RIMINI SI COSTITUIRA’ PARTE CIVILE

stupro riminiSTUPRO RIMINI

Due giovani di 21 e 23 anni sono indagati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di una turista tedesca. I due ragazzi, studenti della Scuola per allievi agenti di Polizia di Brescia, sono stati identificati dalla Polizia di Stato di Rimini. Il fatto è accaduto ieri nel tardo pomeriggio nella camera di un ostello della città adriatica. Gli accertamenti della Polizia di Stato si sono prolungati fino a tarda notte alla presenza del sostituto procuratore Davide Ercolani in Questura fino alle quattro per sentire vittima e testimoni.

Procedura di sospensione
Per i due giovani è stata avviata la procedura di sospensione dalla scuola allievi agenti di polizia di Stato di Brescia. La procedura viene attivata dal direttore della scuola, e ratificata dalla direzione del personale di Roma. Qualora dovessero essere accertate le responsabilità dei due allievi, i due ragazzi potrebbero essere destituiti e non prendere mai servizio.

Il Comune: «Parte civile se confermate ipotesi
Il Comune di Rimini ha commentato la notizia spiegando che, «pur dovendo fare i conti con informazioni ancora frammentarie», l’amministrazione «auspica che sia fatta in tempi rapidi piena luce» sull’episodio, ribadisce «la totale vicinanza, solidarietà, sostegno e aiuto a ogni donna che sia oggetto e vittima di qualsiasi tipo di violenza, a partire dalla più brutale e vigliacca, quella sessuale» e precisa che «qualora i riscontri degli investigatori confermassero le prime ipotesi» il Comune «si costituirà parte civile nei confronti dei responsabili».

Fonte: qui

A RIMINI UNA TURISTA TEDESCA VIENE COSTRETTA A UN RAPPORTO DI GRUPPO DA DUE ALLIEVI DI UNA SCUOLA DI POLIZIA. 
LA QUESTURA: NON INDOSSERANNO MAI LA DIVISA. 
LORO SI DIFENDONO: ERA CONSENZIENTE
Franco Giubilei per “la Stampa”

Nuovo caso di stupro a Rimini, solo che stavolta i presunti autori sono giovani italiani che, per la scelta di vita che hanno fatto, dovrebbero dare l' esempio: a essere accusati di violenza sessuale di gruppo, invece, sono due allievi siciliani della Scuola di polizia di Brescia di 21 e 23 anni che, nel tardo pomeriggio di sabato, avrebbero abusato di una turista tedesca.

La ventenne, che ieri ha fatto ritorno in Germania insieme alle amiche, sarebbe stata violentata nella camera dell' ostello della gioventù dov' erano alloggiati gli aspiranti poliziotti e dove anche lei occupava una camera insieme con due coetanee.

I due ventenni, denunciati a piede libero, sono già tornati a Brescia dove di certo li aspetta un provvedimento disciplinare severo, in attesa che le indagini accertino le loro responsabilità penali: la sospensione e, con buona probabilità, l' espulsione. In ogni caso, fanno sapere dalla questura di Rimini, è praticamente escluso che indosseranno mai la divisa della polizia di Stato.

L' incontro
La vittima è una studentessa che si trovava in vacanza a Rimini da una settimana con due amiche. La conoscenza con i due italiani è nata all' interno dell' ostello in cui le ragazze tedesche avevano preso una stanza vicina a quella dei giovani allievi.

Fonti di polizia rivelano che i primi contatti fra i due gruppi ci sono stati venerdì, quando la pioggia battente ha trattenuto gli ospiti dentro la struttura.

Sempre il maltempo, sabato pomeriggio, ha favorito un nuovo incontro, stavolta nella camera degli allievi: le tre ragazze ci sono andate e hanno bevuto qualcosa insieme agli altri, passando il tempo a chiacchierare, poi due di loro sono rientrate nella loro stanza, lasciando la ventenne da sola coi due amici, sicuramente senza immaginare che cosa stava per capitarle.

Quando è riuscita a uscire, la ragazza ha raccontato alle amiche di essere stata costretta a un rapporto sessuale di gruppo e ha chiesto aiuto al responsabile della struttura, che ha chiamato la polizia. Secondo gli investigatori non era ubriaca, ma saranno le analisi del sangue a chiarire questo aspetto.

Verso le 18 gli agenti della squadra mobile di Rimini sono intervenuti per identificare i due giovani, seguiti dagli esperti della scientifica che hanno esaminato la stanza. Gli inquirenti, coordinati dal pm Davide Ercolani, hanno lavorato fino a tarda notte per ricostruire la dinamica dell' aggressione: dopo aver ascoltato le tre amiche e aver avviato gli accertamenti medico-legali sui reperti, sono scattate le denunce per violenza sessuale.

La vittima è stata accompagnata subito al pronto soccorso, dove i medici hanno trovato riscontri al suo racconto. Gli indagati pare sostengano che la ragazza fosse consenziente, ma secondo fonti investigative il quadro delle accuse a loro carico è «abbastanza chiaro».

Nei confronti dei due allievi il direttore della Scuola agenti di polizia di Brescia ha già avviato la procedura di sospensione, ratificata dalla direzione del personale a Roma. Se le loro responsabilità saranno confermate, saranno espulsi dalla scuola e non prenderanno mai servizio.

Il Comune di Rimini ha espresso solidarietà alla vittima e si costituirà parte civile nell' eventuale processo. 

Fonte: qui

SALVINI: "POSSONO ARRESTARMI MA NON FERMERANNO IL CAMBIAMENTO"

SALVINI INDAGATO PER IL CASO DEI MIGRANTI SULLA NAVE DICIOTTI AL CONTRATTACCO: "E' UNA VERGOGNA, PER IL CROLLO DEL PONTE DI GENOVA NON C'E' ALCUN INDAGATO E INDAGANO UN MINISTRO..." 

E POI ANNUNCIA: "IL CASO DICIOTTI E' RISOLTO. SBARCO IMMINENTE. I MIGRANTI SARANNO ACCOLTI ANCHE DALLA CHIESA"

MATTEO SALVINIMATTEO SALVINI
Matteo Salvini è indagato per il caso dei migranti sulla nave Diciotti. «La Procura di Agrigento, al termine dell’attività istruttoria compiuta a Roma, ha deciso di passare a noti il fascicolo, iscrivendo due indagati, un ministro e un capo di gabinetto, e trasmettendo doverosamente i relativi atti alla competente Procura di Palermo per il successivo inoltro al tribunale dei ministri del capoluogo». Lo comunica in una nota la Procura di Agrigento, che sta indagando sul caso dei migranti bloccati a bordo della nave Diciotti. I reati contestati sono sequestro di persona, abuso d’ufficio e arresto illegale. «Possono arrestarmi ma non fermeranno il cambiamento», ha replicato in serata Salvini parlando da un comizio a Pinzolo, in Trentino. 

LE PAROLE DI SALVINI A PINZOLO
Da www.ilmessaggero.it
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Così il vicepremier Matteo Salvini parlando del caso Diciotti dalla festa della Lega di Pinzolo. «Gli immigrati della Diciotti sbarcheranno nelle prossime ore, ho ritenuto di farli sbarcare, vi dirò dove andranno. 
Chiedo di ridiscutere i miliardi che l'Italia manda a Bruxelles, è giunto il momento di tagliare i finanziamenti a un ente inutile».





Tagliare le spese burocratiche ed improduttive!
«Dalla prossima nave può fare marcia indietro e tornare - aggiunge Salvini -, mi possono indagare anche per questo ma il limite è stato raggiunto». E ancora: «Alcuni immigrati vanno in Albania, il governo albanese si è dimostrato migliore di quello francese. E io dico grazie agli albanesi e vergogna ai francesi. La restante parte dei migranti andrà in uno-due altri Paesi ma la maggioranza, e ci ho lavorato personalmente mentre gli altri insultavano, sarà ospitata a cura dei vescovi della Chiesa italiana».

«Ho saputo dieci minuti fa che sono sotto inchiesta per sequestro di persona», ma «è difficile fermarci». «Possono arrestare me ma non la voglia di cambiamento di 60 milioni di italiani».  E aggiunge: «È incredibile vivere in un Paese dove dieci giorni fa è crollato un ponte sotto il quale sono morte 43 persone e non c'è un indagato e indagano un ministro che difende i confini del Paese. È una vergogna».

Fonte: qui