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sabato 23 aprile 2016

Banche: Unimpresa, 70% sofferenze legate a grandi prestiti non rimborsati

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23 gennaio 2016
l rapporto dell’associazione sui 201,1 miliardi di finanziamenti non ripagati. Ad appena il 2,63% dei clienti (32.608 soggetti, sia imprese sia famiglie, su un totale di 1.240.410 clienti problematici) è riconducibile il 70,35% delle sofferenze bancarie (141,4 miliardi); 25,5 miliardi di sofferenze sono a carico di soli 579 soggetti, lo 0,05% del totale; sul 97% dei clienti (più di 1,2 milioni di soggetti), che hanno prestiti da 250 euro a 500.000 euro, pesa solo il 29% delle sofferenze (59,6 miliardi).

Longobardi: “Problema delle sofferenze da risolvere subito anche se ora emergono gli errori degli istituti che per anni hanno prestato denaro con criteri evidentemente sballati”

Le sofferenze delle banche sono legate ai grandi prestiti non rimborsati: il 70% dei finanziamenti non ripagati da famiglie e imprese si riferisce, infatti, a crediti superiori a 500.000 euro.

Sul totale delle sofferenze pari a 201,1 miliardi di euro, 141,4 miliardi sono relativi a finanziamenti oltre il mezzo milione di euro erogati ad appena 32.608 soggetti, il 2,63% dei clienti “problematici” degli istituti;

25,5 miliardi di sofferenze sono a carico di soli 579 soggetti, lo 0,05% del totale.

Lo rileva il rapporto del Centro studi di Unimpresa “Sofferenze bancarie divise per dimensione dei prestiti” secondo il quale sul 97% dei clienti (più di 1 milione di soggetti), che hanno prestiti da 250 euro a 500.000 euro, pesa solo il 29% delle sofferenze (52 miliardi).
Secondo l’analisi dell’associazione, basata su dati della Banca d’Italia aggiornati a novembre 2015, il 70,35% delle sofferenze delle banche, cioè 141,4 miliardi su 201,1 miliardi complessivi, è relativo a finanziamenti superiori a 500.000 euro. Ad appena il 2,63% dei clienti (32.608 soggetti, sia imprese sia famiglie, su un totale di 1.240.410 clienti problematici) è riconducibile il 70,35% delle sofferenze bancarie (141,4 miliardi). Nel dettaglio, 17,1 miliardi di sofferenze (8,45%) si riferiscono a finanziamenti da 500.000 euro a 1 milione, erogati a 25.973 soggetti (2,09%); 27,7 miliardi (13,83%) si riferiscono a prestiti da 1 milione fino a 2,5 milioni, concessi a 19.274 clienti (1,55%); 23,8 miliardi (11,84%) sono relativi a crediti da 2,5 milioni a 5 milioni, erogati a 7.386 clienti (0,60%); 47,2 miliardi (23,48%) si riferisce a finanziamenti da 5 milioni a 25 milioni, concessi a 5.369 soggetti (0,43%); 25,5 miliardi (12,72%) è legato a prestiti superiori a 25 milioni erogati a 579 clienti (0,05%).
Meno di un terzo delle sofferenze (29,65%), cioè 59,6 miliardi, è invece legato a finanziamenti di importo minore che vanno da 250 euro a 500.000 euro, concessi a una platea molto vasta di clienti ora in difficoltà, pari a 1.207.802 soggetti (il 97,37% del totale). Nel dettaglio, 6,5 miliardi di sofferenze (3,23%) si riferisce a finanziamenti da 250 euro a 30.000 euro erogati a 758.664 clienti (61,19%); 7,8 miliardi (3,90%) sono relativi a prestiti da 30.000 euro a 75.000 euro concessi a 161.641 soggetti (13,03%); 9,1 miliardi (4,50%) è relativo a crediti da 75.000 euro a 125.000 euro erogati a 93.168 clienti (7,51%); 20,2 miliardi (10,’8%) si riferisce a finanziamenti da 125.000 euro a 250.000 euro concessi a 119.504 soggetti (9,63%); 15,9 miliardi è legato a crediti da 250.000 euro a 500.000 euro erogati a 48.552 clienti (3,91%).
Fonte: qui