9 dicembre forconi: 04/09/18

lunedì 9 aprile 2018

CHOC IN RUSSIA: EKATERINA FEDYAEVA, 27 ANNI, VIENE RICOVERATA E MUORE IN OSPEDALE DOPO CHE LE VIENE INIETTATA FORMALDEIDE AL POSTO DI UNA NORMALE SOLUZIONE FISIOLOGICA

DOPO DUE GIORNI DI VOMITO, CONVULSIONI E DOLORI LANCINANTI, LA DONNA ENTRA IN COMA E MUORE 

LA MADRE DISPERATA SI SCAGLIA CONTRO I MEDICI: “PER 14 ORE NON HANNO FATTO NULLA PER AIUTARLA. È UN OMICIDIO”

DAGONEWS

ekaterina fedyaeva 5EKATERINA FEDYAEVA
Una sofferenza atroce, un’agonia durata ore e infine la morte. Ekaterina Fedyaeva, 27enne russa, non ce l’ha fatta: è deceduta in seguito a un tragico errore medico commesso dai dottori che le hanno iniettato nelle vene della formaldeide, sostanza usata per imbalsamare i cadaveri, al posto di una normale soluzione fisiologica.

La donna era stata ricoverata in un ospedale di Ulyanovsk, in Russia, per un intervento chirurgico di routine. L’operazione era andata a buon fine, ma durante la fase post operatoria è stato commesso il tragico errore: dopo due giorni di atroci sofferenze è entrata in coma ed è morta.
ekaterina fedyaeva 4EKATERINA FEDYAEVA

«Mia figlia è stata uccisa – ha raccontato Galina Baryshnikova, la madre di Ekaterina – Quando sono andata a trovarla dopo l’operazione aveva dolori lancinanti e vomitava. Poi ha iniziato a tremare come una foglia, l’ho coperta, ma non era freddo: aveva le convulsioni. Ho chiamato un dottore, ma nessuno veniva a vederla. Sapevano molto bene di averle iniettato veleno in corpo, ma non hanno fatto nulla per aiutarla: mi hanno solo detto di andare a casa. Volevano che tacessi mentre la formaldeide stava erodendo il suo corpo dall'interno».
ekaterina fedyaeva 2EKATERINA FEDYAEVA 

Durante la notte Ekaterina è stata ricoverata in terapia intensiva, e le sue condizioni di salute sono precipitate. «Dopo l'intervento, per 14 ore non hanno fatto nulla – ha aggiunto Galina – Quando sono tornata a parlare con i dottori, loro stavano discutendo del tragico errore, ma nessuno mi ha raccontato cosa era successo. Mi hanno detto che era in coma, che il cuore, i polmoni e il fegato avevano smesso di funzionare ed era attaccata a un polmone artificiale».
ekaterina fedyaeva 1EKATERINA FEDYAEVA 

Ekaterina è stata trasferita in una clinica regionale e lì i medici hanno rivelato a Galina e al marito Igor cosa era successo. I medici hanno tentato di salvarla, prima di farla trasportare in un ospedale di Mosca dove è morta. «Questo è un omicidio – ha concluso Galina – hanno ucciso la mia unica figlia».

VIDEO: IN CINA UN AUTOMOBILISTA SI ACCORGE DI AVER MANCATO L’USCITA IN AUTOSTRADA E INCHIODA

UN CAMION, PER EVITARLO, SI RIBALTA MENTRE UN ALTRO TIR FINISCE IN TESTACODA 

ALLA FINE PORTA A TERMINE LA SUA MANOVRA SCELLERATA E SI DILEGUA

VIDEO: IDIOTA ALLA GUIDA CAUSA MEGA INCIDENTE


incidente cina 4INCIDENTE CINA 
Incidente spettacolare sulla G25 Changchun-Shenzhen Expressway, vicino a Huzhou, in Cina, dove un automobilista ha mandato in tilt il traffico dopo una manovra azzardata: provando a prendere l’uscita che aveva mancato per un soffio, ha attraversato l’autostrada facendo schiantare due tir.

Come si vede dalle immagini di una telecamera di sicurezza, l’uomo alla guida della macchina bianca inchioda in mezzo all’autostrada e inizia a sterzare per dirigersi verso l’uscita senza considerare che sta sopraggiungendo un tir: il camionista, per evitare la vettura, sterza bruscamente sulla destra finendo per ribaltarsi sulla corsia d’emergenza.
incidente cina 1INCIDENTE CINA 

Poco dopo l’autista di un altro mezzo pesante inchioda finendo in testacoda. L’automobilista, alla fine, si limita a proseguire la sua manovra pericolosa, prima di dileguarsi. L’incidente è avvenuto lo scorso 14 marzo a mezzogiorno e, secondo l'ispettore della polizia stradale Zheng, è stato solo un miracolo che non ci siano stati morti. 

BOMBE SULLA SIRIA: DOPO L’ATTACCO COL GAS, UN RAID COLPISCE LA BASE AEREA VICINO A HOMS, FACENDO ALMENO 12 MORTI.

GLI USA: ‘NON SIAMO STATI NOI’. INFATTI SAREBBE STATO ISRAELE, IN UNO DEI SUOI ATTACCHI PERIODICI CONTRO LE BASI IRANIANE E DI HEZBOLLAH IN SIRIA. I RAZZI SONO STATI AVVISTATI SOPRA IL LIBANO 

IRAN E ASSAD DENUNCIANO: ‘L’ATTACCO COL GAS È UN COMPLOTTO PER FAR INTERVENIRE GLI AMERICANI’

SIRIA: MEDIA, 12 UCCISI IN ATTACCO BASE AEREA VICINO HOMS
(ANSAmed) - Almeno 12 militari, tra cui soldati iraniani, sono stati uccisi nei raid missilistici compiuti nella notte contro una base aerea nella Siria centrale e da alcune fonti attribuito a Israele. Secondo media panarabi degli Emirati Arabi Uniti (Sawt ad Dar), dell'Arabia Saudita (Ikhbariya) e dell'Iran e degli Hezbollah (al Mayadin), l'attacco avvenuto alla base Tayfur vicino Homs non è da collegarsi al presunto attacco chimico di sabato a est di Damasco e in cui sono morte circa 70 persone. Ma, secondo le stesse fonti, sarebbe uno dei raid periodici condotti da Israele contro basi iraniane e di Hezbollah in Siria.


1. MISSILI ISRAELIANI SULLA SIRIA
Giordano Stabile per www.lastampa.it

Un raid ha colpito questa notte la base aerea siriana T4, a 60 chilometri da Palmira. Fonti militari siriane, anche se non ancora in forma ufficiale, hanno confermato l’attacco e riportato che “quattordici soldati sono rimasti uccisi e una trentina feriti”. L’attacco sarebbe stato condotto da missili da crociera e Damasco sostiene di averne abbattuto “almeno otto”. Alcuni però hanno oltrepassato le difese anti-aeree attorno alla base e colpito un hangar in cemento armato dove erano posti al riparo droni militari d’osservazione. L’hangar è stato completamente distrutto.
missili verso la siria sopra il libanoMISSILI VERSO LA SIRIA SOPRA IL LIBANO

Droni iraniani 

La tv di Stato ha accusato gli Stati Uniti di aver compiuto “l’aggressione con numerosi raid”. Il Pentagono ha negato di aver condotto “attacchi, al momento”. Ieri Washington aveva minacciato rappresaglie dopo la strage di civili con armi chimiche a Douma. L’attacco di questa notte è invece con tutta probabilità una azione israeliana tesa a contrastare le attività iraniane in Siria.

Israele non ha finora né confermato né smentito. In passato lo Stato ebraico ha colpito decine di volte in Siria installazioni militari usate anche dai Pasdaran e convogli di armi dirette a Hezbollah. La base T4 era già stata bombardata un raid il 7 febbraio scorso, dopo l’incursione di un drone di fabbricazione iraniana sul Golan. Uno degli otto F-16 impegnati nella missione era stato poi abbattuto da un sistema anti-aereo S-200 siriano.

Raid anche a Gaza 

bombe su homsBOMBE SU HOMS
Israele ha invece confermato un pesante raid compiuto questa notte sulla Striscia di Gaza, dopo un tentativo di infiltrazione di militanti di Hamas “con ordigni esplosivi”. L’aviazione ha distrutto un compound a uso militare nel Nord della Striscia. L’esercito ha ribadito che “non permetterà l’uso cinico di civili come scudi umani per coprire attività terroristiche contro i cittadini israeliani e risponderà con la massima severità a ogni tentativo”.

Offensiva a Douma 

A Gaza sono attese altre manifestazioni al confine venerdì prossimo, ma ora l’attenzione è tutta sulla Siria, dove nei prossimi giorni potrebbero scattare massicci raid americani. L’esercito sta rafforzando le difese, soprattutto con sistemi anti-aerei Pantsir S-1 a medio raggio, arrivati a decine dalla Russia negli ultimi mesi, mentre l’esercito sta accelerando le operazioni per la riconquista completa di Douma, ultima sacca di resistenza ribelle. Nella notte fra ieri e oggi, i ribelli di Jaysh al-Islam hanno acconsentito al rilascio di centinaia di prigionieri, militari e civili, dalla prigione al centro della città.

Scambio di prigionieri 

duma siriaDUMA SIRIA

Si tratta per lo più di sciiti, alcuni catturati nella città di Adra nel dicembre del 2013. Il governo di Bashar al-Assad ha offerto in cambio il trasferimento nella provincia di Idlib, sotto controllo turco, dei combattenti che decideranno di arrendersi. Le trattative sono ancora in corso ma circa 120 pullman sono stati concentrati al check-point di Muhayam al-Wafedin, all’ingresso del corridoio umanitario istituito dai russi per le evacuazioni di feriti, civili e miliziani.

2. SIRIA, GAS CONTRO I CIVILI NEI RIFUGI LA CASA BIANCA: PAGHERETE TUTTO
Guido Olimpio per il Corriere della Sera

Anche stavolta sono state immagini sconvolgenti a colpire Donald Trump. I volti di donne e bambini «gasati» da un attacco chimico nella zona di Douma, area a est di Damasco e parte di Ghouta orientale, sacca ormai finita nelle mani del regime. Ma - secondo gli oppositori - sarebbero stati proprio i lealisti a lanciare, sabato, cilindri dai quali è uscita una sostanza asfissiante. Una cinquantina le vittime, forse cento, dozzine di intossicati.

BAMBINI DOPO L ATTACCO CON ARMI CHIMICHE IN SIRIABAMBINI DOPO L ATTACCO CON ARMI CHIMICHE IN SIRIA
Sono trascorse diverse ore prima che, domenica mattina, il presidente americano usasse Twitter per sparare la sua bordata. In una serie di messaggi ha definito Assad «un animale», ha denunciato - cosa rara - l' appoggio di Putin (e di Teheran) ai lealisti, ha criticato Obama per l' inazione e ha chiaramente detto che i colpevoli di tutto questo «pagheranno un grosso prezzo». Espressione che lascia pensare ad una rappresaglia militare, una ripetizione di quanto avvenne il 7 aprile di un anno fa quando il Pentagono lanciò 59 missili da crociera contro target dei filo-Assad. Blitz di facciata e dagli esiti modesti. Però, come si dice in queste situazioni, «tutte le opzioni sono sul tavolo».

Un concetto sottolineato da uno dei consiglieri presidenziali, Thomas Bossert. Lo stato maggiore avrebbe già presentato alla Casa Bianca una serie di obiettivi. Parigi si è accodata: pronti a prenderci le nostre responsabilità. E ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu, appoggiata in serata dagli Usa.

I moniti della Casa Bianca hanno trovato repliche immediate da parte di Mosca: «Un intervento sulla base di falsi pretesti in Siria dove opera nostro personale è assolutamente inaccettabile e può innescare conseguenze gravissime». Il messaggio con una doppia valutazione. La prima è quella di smentire qualsiasi responsabilità, la seconda di alludere ad una possibile reazione in un conflitto che ormai non è più civile ma internazionale, dove grandi giochi si mescolano, a volte, a interessi più particolari. Le basi russe sono state messe in allarme mentre caccia si sono levati in volo pronti a intercettare eventuali intrusi.
BAMBINI DOPO L ATTACCO CON ARMI CHIMICHE IN SIRIABAMBINI DOPO L ATTACCO CON ARMI CHIMICHE IN SIRIA

E si torna così di nuovo all' origine dello scontro, una situazione peraltro già vista. In questi anni Assad è stato più volte chiamato in causa perché ritenuto responsabile di uso di gas per piegare i ribelli. Damasco e Mosca, insieme al loro coro, hanno sempre negato usando una formula nota: stiamo vincendo la guerra, non ne abbiamo bisogno, sarebbe controproducente e sciocco.

Versione rilanciata anche per l' ultimo episodio. Tanto più che Jaish al Islam, la fazione di insorti che teneva le ultime trincee nel settore, ha accettato di sgomberare il campo. Ma gli oppositori al dittatore hanno ribattuto affermando che il bombardamento con il gas, avvenuto vicino ad un rifugio, doveva servire proprio per piegare le ultime resistenze e avvertire gli avversari sulle conseguenze. O persino sfidare gli Stati Uniti nell' anniversario del blitz.

Da qui l' uso di proiettili speciali - tirati da elicotteri - che avrebbero investito i civili.


bashar al assadBASHAR AL ASSAD
Attacco documentato con foto raccapriccianti che mostrano minori morenti e persone soccorse con l' ossigeno. La prova, affermano i ribelli, dell' ennesima strage. Ricostruzione capovolta dalle fonti ufficiali che da tempo sostengono che si stesse preparando una provocazione proprio in questa regione per spingere i riluttanti Usa a intervenire. Un «complotto» denunciato anche dall' Iran.
Cercare la verità in questi casi è difficile e ad ogni modo per i contendenti è un aspetto relativo. Perché in Siria si muore comunque, anche senza il ricorso ad armi proibite.
Molti dei protagonisti sono processabili per crimini di guerra.


TRUMP PREPARA I RAID
Paolo Mastrolilli per la Stampa

trump netanyahuTRUMP NETANYAHU
«Ci sarà un grosso prezzo da pagare».
Commentando così l' attacco a Douma via Twitter, il presidente Trump ha lasciato intendere di essere pronto a ripetere il raid con cui proprio un anno fa aveva punito Assad, per l' aggressione lanciata a Khan Sheikhoun. Il consigliere per la homeland security Bossert, ha detto che «tutte le opzioni sono sul tavolo».

Trump ha criticato la nuova strage di prima mattina: «Molti morti, incluse donne e bambini, nello scriteriato attacco chimico in Siria. L' area dell' atrocità è sotto assedio e completamente circondata dall' esercito siriano, rendendola totalmente inaccessibile al mondo esterno».

Subito dopo ha fatto un atto di accusa, puntando per la prima volta il dito direttamente contro il Cremlino: «Il presidente Putin, la Russia e l' Iran sono responsabili per il sostegno all' animale Assad». Quindi ha lanciato il suo avvertimento, e le sue richieste operative: «Grande prezzo da pagare.

Aprire immediatamente l' area per aiuti medici e verifica. Un altro disastro umanitario per nessuna ragione. Roba da malati!». Con un secondo tweet, il capo della Casa Bianca ha criticato il predecessore Obama, accusandolo di non aver agito quando Assad aveva usato per la prima volta le armi chimiche nell' agosto del 2013, aprendo così la porta alle stragi successive, l' Isis, l' intervento russo, l' emergenza rifugiati.
vladimir putin con hassan rohaniVLADIMIR PUTIN CON HASSAN ROHANI
Lo sfogo di Trump è importante per almeno due motivi.
Primo, in occasione del precedente attacco chimico aveva risposto bombardando la Siria, e questa azione si potrebbe ripetere ora, appena l' intelligence gli darà la conferma della responsabilità di Assad.

Secondo, la settimana scorsa il presidente aveva detto di volersi ritirare dal paese, forse anche per proteggere i circa 2.000 soldati americani schierati sul terreno da eventuali rappresaglie, in caso di altre missioni punitive. Quindi aveva dato al Pentagono sei mesi di tempo per completare la distruzione dell' Isis, e poi prepararsi a chiudere l' intervento. Ora questo nuovo attacco chimico potrebbe costringerlo a cambiare i piani.
Fra le opzioni sul tavolo e di cui potrebbe discutere già oggi con i suoi consiglieri, c' è anche l' ipotesi di un attacco congiunto con i francesi. Macron è stato fra i leader occidentali il più determinato nel porre Assad dinanzi all' eventualità di azioni militari in caso di ricorso ad armi chimiche.

Le ragioni che spingono Trump ad agire sono chiare. Dopo il raid dell' anno scorso, le dichiarazioni di ieri via Twitter, il rimprovero ad Obama di non aver fatto rispettare la linea rossa proclamata nel 2013, non agire stavolta darebbe un segnale di debolezza alla Russia, all' Iran, e anche alla Corea del Nord, con cui sta cercando di negoziare la fine del programma nucleare da una posizione di forza.

il presidente iraniano rohani si gode l iran ai mondialiIL PRESIDENTE IRANIANO ROHANI SI GODE L IRAN AI MONDIALI
I rischi invece stanno nella reazione di Mosca, che aveva definito inaccettabile il bombardamento punitivo del 7 aprile 2017; nella possibilità che i soldati americani diventino oggetto di rappresaglie; e nella prospettiva di essere poi trascinato verso un coinvolgimento più massiccio in Siria, proprio mentre si stava preparando a riportare le truppe a casa, come vorrebbero i suoi elettori. Da questo punto di vista sarà decisivo il responso dell' intelligence Usa, perché sul fronte favorevole a Damasco c' è anche chi accusa gli stessi ribelli di aver colpito Douma, proprio per spingere Trump a cambiare idea sul ritiro. Se i servizi segreti forniranno conferme indiscutibili, per il presidente diventerà difficile non agire.


Oggi fra l' altro John Bolton prenderà servizio come consigliere per la Sicurezza nazionale. Una delle ragioni per cui il Pentagono non era favorevole al ritiro immediato dalla Siria stava non solo nella necessità di completare la missione contro l' Isis, ma anche di non lasciare il paese alla Russia e all' Iran. Bolton è noto per aver sostenuto la necessità di favorire un cambio di regime a Teheran, e quindi potrebbe usare l' attacco di Douma per convincere il presidente a restare in Siria per contrastare i piani egemonici iraniani.

Fonte: qui

VITTORIO FELTRI: “OGNI NEGOZIATO E’ DESTINATO A FALLIRE”

FELTRI LANCIA LA SUA PROFEZIA SULLE TRATTATIVE PER FORMARE UN GOVERNO: “LA SITUAZIONE È TALE DA NON CONSENTIRE UNA VIA DI USCITA. 

LA CASTA SI È INCARTATA VOLONTARIAMENTE E, INVECE DI DARSI UNA REGOLATA, SI SMARRISCE IN UN DEDALO DI CHIACCHIERE NOIOSE E IMPRODUCENTI. LA COMMEDIA FINIRÀ MALE. SIAMO IN UN CUL DE SAC”

Vittorio Feltri per “Libero Quotidiano”

Il Centrodestra si riunisce ad Arcore per stabilire una linea comune. Che pensavamo esistesse già da tempo. Invece scopriamo che i tre partiti devono ancora trovare una quadra. Cosa che ci stupisce. Dopo mesi e mesi di discussioni, incontri, polemiche, non sappiamo ancora se Berlusconi, Salvini e la Meloni siano d'accordo o no. Osiamo sperare che il terzetto sia in grado di trovare una intesa, ma per fare che cosa? Questo è il mistero.

SALVINI - DI MAIO - BERLUSCONI - RENZISALVINI - DI MAIO - BERLUSCONI - RENZI
Lo schieramento di cui Matteo è il leader, avendo ottenuto più voti dei soci, complessivamente è depositario del 37 per cento dei consensi, 4 punti in più rispetto al bottino del Movimento 5 Stelle, ma non basta per vantare una maggioranza sufficiente a esprimere un qualsivoglia governo. E allora che senso ha continuare a menare il can per l'aia?

Comunque si giri la frittata, i numeri non cambiano e la soluzione del problema esecutivo non c'è. I capi del Centrodestra possono incontrarsi cento volte, però se non hanno i suffragi per menare il torrone perdono tempo. Con chi hanno l'opportunità di allearsi? Non con il Pd, dato che Salvini rifiuta contatti del primo, del secondo e del terzo tipo con i democratici.

GRILLO SALVINI RENZI BERLUSCONIGRILLO SALVINI RENZI BERLUSCONI
Non con i grillini, poiché tra Di Maio e il Cavaliere non corre buon sangue. Hanno posizioni inconciliabili. Quindi il nulla di fatto è scontato. L'unica coalizione teoricamente - aritmeticamente - capace di stare in piedi è quella tra pentastellati e dem. Però in sostanza è improbabile, perché i renziani sono ostili a simile apparentamento.

luigi di maio salviniLUIGI DI MAIO SALVINI



La situazione è tale da non consentire una via di uscita. Cosicché ribadiamo il concetto che nei giorni scorsi abbiamo spesso manifestato: in questa fase di caos politico non si fa che blaterare senza un minimo di costrutto. Ogni negoziato è destinato a fallire. E gli italiani nauseati cambiano canale o voltano pagina. Hanno ragione. La casta si è incartata volontariamente e, invece di darsi una regolata, si smarrisce in un dedalo di chiacchiere noiose e improducenti. La commedia finirà male. Pochi o nessuno si rendono conto che siamo in un cul de sac.

Fonte: qui

For The First Time Ever, Younger Americans Are Less Optimistic Than Their Parents

Superficially, last week's University of Michigan consumer confidence report could not have been better: rising above 101, it was the highest number since 2004 (even if it was driven entirely by rising optimism from poorer households, while those in the top third have started to lose faith in Trumponomics). However, less noted among the various survey questions was one troubling finding: for the first time in history, Americans younger than 35 are less optimistic, - and have less confidence in the economy - than older Americans, those aged 55 and over, which includes their parents.
As the Deutsche Bank chart below shows, this has never happened in the 60 years the University of Michigan has been collecting data.
This stark reversal in outlooks is hardly a surprise: as MartkWatch notes

Meanwhile, spending "only" 30% of their income on rent or a mortgage, a golden rule for decades, is near-impossible for most young Americans.
While many are quick to blame "selfish" Boomers for creating the perfect storm for their offspring and future generations, Americans appear - at least on paper- to be concerned about the economic prospects of those who come after them, even if the numbers don't look good.
As MarketWatch reminds us, a 2017 Pew study found that just 37% of Americans believe today’s children will grow up to be better off financially than their parents: roughly 49% of 18- to 29-year-olds believe that the next generation will be worse off, while more than half,
“The U.S. may be one of the richest countries in the world, with one of the highest per capita gross domestic products among major nations, but Americans are fairly pessimistic about economic prospects for their country’s children,” said the Pew study author, Bruce Stokes.
And while an economic depression has yet to be observed, the signs are unmistakable: for the first time in more than 130 years, Americans aged 18 to 34 were more likely to live with their parents than with a spouse or partner in their own household, partly due to millennials getting married later in life and spiraling student debt.
It's not just doom and gloom, and record interest-bearing liabilities: Millennials also have assets. A recent BofA report found that nearly half (47%) of working millennials have $15,000 or more in savings and 16% have $100,000 or more in savings. On the other hand, the definition of assets was a little "loose":  BofA asked about the
Speaking to MarketWatch, Peter Schiff had a far bleaker take. Schiff said the middle class has been gutted by over-regulation, an escalating cost of living and stagnant wages. “Families are smaller,” he told MarketWatch
He's right of course, but as usual the time to panic will come only after the next event, which will be either an economic depression, or a stock market crash, both of which would be for the ages.
Fonte: qui

È morto il ciclista Michael Goolaerts, aveva 23 anni

Aveva avuto un arresto cardiaco domenica durante la Parigi-Roubaix: è morto nella notte in ospedale


Michael Goolaerts, ciclista belga di 23 anni, è morto domenica sera a Lille, dove si trovava ricoverato dal primo pomeriggio per l’arresto cardiaco avuto durante la Parigi-Roubaix, una delle più importanti e prestigiose corse del ciclismo su strada. La morte è stata comunicata poco prima di mezzanotte dalla sua squadra, la Veranda’s Willems-Crelan.
Goolaerts era stato trovato disteso a terra dopo essere caduto dalla bici per il malore a circa 150 chilometri dell’arrivo, nei pressi di Viesly. Era stato soccorso rapidamente e rianimato sul posto dai medici, intubato e trasportato d’urgenza in elicottero in un ospedale di Lille. Nel tragitto verso l’ospedale avrebbe perso conoscenza più volte. Le sue condizioni non sono mai migliorate e nel corso della giornata né la sua squadra né l’ospedale avevano fornito informazioni sul suo stato di salute.
Michael Goolaerts a terra soccorso dai medici durante la Parigi-Roubaix (DAVID STOCKMAN/AFP/Getty Images)
Il vincitore della Parigi-Roubaix, lo slovacco Peter Sagan, al termine della corsa aveva scritto un tweet per esprimere la proprio vicinanza a Goolaerts, e come lui hanno poi fatto molti altri corridori impegnati domenica nella gara.
Goolaerts era nato a Lier, nelle Fiandre, il 24 luglio 1994 ed era cresciuto nelle squadre ciclistiche giovanili della Veranda’s Willems e della Lotto-Soudal, entrambe belghe. Era professionista dal 2016 e i suoi migliori risultati li aveva ottenuti in alcune corse minori del Nord Europa.
Fonte: qui