9 dicembre forconi: 12/29/16

giovedì 29 dicembre 2016

PUTIN E ERDOGAN TROVANO UN ACCORDO PER LA TREGUA IN SIRIA E SPARTIRSI IL PAESE

ASSAD RESTERÀ PER QUALCHE ANNO AL COMANDO MA GIÀ SI PARLA DI UN PERMESSO DI USCITA PER LUI E LA FAMIGLIA, E DI ALMENO UN PAIO DI NOMI PER LA SUCCESSIONE 

AMERICANI E SAUDITI TAGLIATI FUORI DAI GIOCHI

Marco Ansaldo per “la Repubblica”

Una tregua. E poi un piano di spartizione del Paese. Senza i sauditi, e con gli americani fuori gioco. 

Questo è il progetto che tre grandi potenze - Russia, Turchia e Iran - decise a proporsi come vincitrici della guerra in Siria, si preparano ora a siglare su Damasco.

Potrebbe essere questione di giorni, per il cessate il fuoco, se non di ore. Ma l'accordo fra i tre Paesi, con gli americani tenuti a distanza nel momento del passaggio di poteri fra Obama e Trump, e con l' opposizione dell' Arabia Saudita che non vuole la permanenza di Assad, sancisce il tentativo di un nuovo ordine regionale e soprattutto la forza di Vladimir Putin nell' imporre una "pax" russa.
vladimir putinVLADIMIR PUTIN

Il punto di frizione -superabile però - è proprio la presenza del Presidente siriano. Tuttavia le obiezioni della Turchia, nemica acerrima di Assad, sono destinate a cadere di fronte alla concessione piena che Mosca farà ad Ankara: mano libera nel fermare militarmente i curdi nel nord della Siria e, punto ancora più rilevante, il permesso di controllare e gestire l'intero nord del Paese, dove le truppe di Ankara sono già presenti per bloccare la nascita del Rojava, cioè il Kurdistan dell' Ovest.

Con il nord assegnato alla Turchia, e la permanenza di Assad per qualche anno a Damasco (ma già si parla di un permesso di uscita per lui e la famiglia, e di almeno un paio di nomi per succedergli fra i leader come lui alawiti), Russia e Iran resterebbero come i grandi protettori di Damasco.

ALEPPO COMBATTENTI PRO ASSAD FESTEGGIANOALEPPO COMBATTENTI PRO ASSAD FESTEGGIANO
Inoltre con l'Iraq lasciato agli Usa (qui vincitori), e la Siria nelle mani di Mosca, l'Iran otterrebbe il vantaggio di mantenere un Presidente alawita a Damasco, più vicino dunque agli sciiti, senza far cadere la capitale siriana in mani sunnite, oltre a tenere aperto il corridoio che collega Teheran a Beirut permettendo così il passaggio di armi agli Hezbollah nel Libano. Uno scenario figlio di eventi nati negli ultimi giorni, secondo alcuni autorevoli analisti come ad esempio Olivier Roy.

Per il politologo e orientalista francese, il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan infatti, già campione dell' Islam sunnita, è ora divenuto l'alleato di una coalizione russo-iraniana favorevole agli sciiti. Un cambio di alleanza - spiega - che arriva crudelmente dopo l'omicidio dell' ambasciatore russo ad Ankara del 19 dicembre scorso ad opera di un misterioso poliziotto in congedo.
assad putinASSAD PUTIN

Il cessate il fuoco, sostiene la Turchia, dovrebbe escludere tutti "i gruppi terroristici".
Quelli tenuti fuori dal prossimo importante vertice che definirà la pace in Siria, ad Astana, in Kazakistan, a metà gennaio. Proprio l' individuazione delle formazioni armate sarà uno dei nodi da sciogliere.

Fonte: qui

IL 70% DEI CATTIVI DEBITORI DI MPS NON SONO ARTIGIANI O COMMERCIANTI MA RICCHI IMPRENDITORI, COME LA FAMIGLIA DE BENEDETTI (CASO SORGENIA) O I MARCEGAGLIA


CHE A MARZO HANNO RICEVUTO(DA FALLITI) UN NUOVO FINANZIAMENTO DI QUASI MEZZO MILIARDO, NONOSTANTE ABBIANO GIÀ 1,5 MILIARDI DI DEBITI


Giuliano Zulin per ''Libero Quotidiano''

titolo mps in 12 mesiTITOLO MPS IN 12 MESI
Natale è passato, ma il governo (e la Bce) si apprestano a fare un bel regalo agli italiani: una tassa di 251 euro a famiglia. L'altro ieri abbiamo scoperto che l'aumento di capitale di Montepaschi non sarà più di 5 miliardi, bensì di 8,8. Dei quali ben 6,5 saranno a carico del contribuente. Il conto dunque è presto fatto.

Basta dividere 6,5 miliardi per quasi 26 milioni di famiglie e spunta fuori l' obolo per Siena: 251 euro, appunto. Le associazioni dei consumatori hanno dato altri numeri, prendendo a riferimento tutta la dote del cosiddetto decreto salva-risparmio, 20 miliardi, votato a tempo di record dal Parlamento (dieci minuti esatti): 330 euro a italiano, compresi neonati e ultracentenari, che fanno 774 euro a famiglia. Che sberla, eh...
RENZI MPSRENZI MPS

Però quello che fa più arrabbiare è il caso Mps. Innanzitutto per un motivo politico: fino a fine novembre la banca più antica del mondo teneva botta, ma dopo il referendum è scattata la fuga di correntisti e risparmiatori per timori di un crac. Da qui l' allargarsi del buco e la richiesta della Bce di iniettare più soldi nelle casse malandate di Siena.

Eppure l'idea di fare le pulizie finali dalle sofferenze nei bilanci è di fine luglio. Perché si sono sprecati cinque mesi? Lo capiamo il motivo: il governo Renzi non voleva usare denari pubblici per salvare l'istituto che fu del Pd. Va bene, ma quei 3,8 miliardi aggiuntivi? In fondo sono soldi nostri, no? È come aver buttato al vento il gettito della tassa sulla prima casa...

MPSMPS
Quello che però fa veramente incazzare è anche la gestione allegra di Siena nel concedere prestiti. Ci hanno spiegato che le banche sono in crisi perché da otto anni il Pil è agonizzante, per cui molti finanziamenti alle imprese si sono trasformati in sofferenze. Giusto, peccato che, a un'analisi sommaria, si scopra che il 70% dei cattivi debitori del Monte non siano l' artigiano o il commerciante travolti dalla crisi.

carlo de benedettiCARLO DE BENEDETTI
No, precisamente il 69,7% dei crediti in sofferenza erano prestiti a ricchi. Neanche 10mila clienti in tutto. In particolare le pratiche con importi compresi tra uno e tre milioni rappresentano il 24,3% delle sofferenze per un valore di quasi 2,5 miliardi, mentre quelle superiori ai tre milioni sono il 32,4%, per un valore di oltre 3 miliardi.

LA LISTA
Chi sono questi signori? Qui sta il vero mistero di Mps. Perché tutta questa fretta nello statalizzare la banca? Forse per non far vedere chi sono i signori che hanno tirato il pacco alla banca? La lista dei cattivi pagatori è il vero tesoro, forse ormai l'unico, dell'istituto. E chi la conserva tiene per le palle tutti i potenti d'Italia, perché è quasi inevitabile che imprenditori, politici e vip abbiano avuto rapporti con il terzo istituto del Paese...

sorgeniaSORGENIA
Noi sappiamo alcuni nomi, quelli che si possono ricostruire dai vecchi comunicati di Mps. E già ci bastano per farci salire la pressione. Tipo la famiglia De Benedetti. Ricordate Sorgenia? A un certo momento il gruppo energetico non stava più in piedi, oberato da 600 milioni di perdite. Le banche che avevano finanziato le attività della società chiedevano di rientrare dei loro prestiti, ma dalle parti dell'Ingegnere non ne hanno voluto sapere di metter mano al portafogli. Così Mps e le sue sorelle hanno dovuto convertire i crediti in azioni, mettendosi poi a gestire l'azienda.

emma marcegagliaEMMA MARCEGAGLIA
E poi c' è la storia del gruppo Marcegaglia. La società attiva nell' acciaio di proprietà di Antonio ed Emma Marcegaglia. A marzo hanno ricevuto un nuovo finanziamento di quasi mezzo miliardo, nonostante abbiano già 1,5 miliardi di debiti. Soldi che sulla carta serviranno ad agevolare i piani di sviluppo del gruppo. Anche qui, ci ha messo del suo Mps. Sette anni durerà il prestito. Quando la liquidità di Siena è appena di quattro mesi, come certificato dalla Bce.

IL CAVALLO DI TROIKA
Ecco il terzo motivo per non stare sereni, dopo il varo del decreto salva-risparmi. La Banca centrale europea, insieme all'Unione Europea, ormai decideranno il nostro futuro più di quanto non lo facciano già. La questione è semplice: la Ue è anche disponibile a concederci un aumento di 20 miliardi del debito pubblico per mettere in sicurezza le banche, anche se nei trattati dovremmo invece diminuirlo...

IL TITOLO MPS MONTEPASCHI DA LUGLIO 2015 A GENNAIO 2016IL TITOLO MPS MONTEPASCHI DA LUGLIO 2015 A GENNAIO 2016
Perché? Beh, ci penserà Bruxelles a far rispettare le regole del Fiscal Compact, cioè diminuire il debito un tot all' anno, nelle prossime leggi di bilancio. Come dire: aumenti il debito? Va bene, taglierai di più la spesa. Oppure aumenterai le tasse, tipo quella di successione che è troppo bassa rispetto alla media Ue (sostengono sempre gli eurocrati), o quella sulla casa (ricordate i mugugni dopo che Renzi cancellò la Tasi?). In ogni caso il conto arriverà a noi.

Tutti capiscono che non si possono far saltare le banche, perché non sono imprese come le altre, però è da incoscienti perdere tempo per poi farsi dettare gli interventi da Bruxelles o da Francoforte. 

Dopo non lamentiamoci se nel 2018 la gente voterà "Forconi". 

Il cosiddetto populismo non nasce sugli alberi(ma nasce dai ladri, corrotti ed usurpatori al potere!!!): è figlio del dilettantismo di chi ha gestito l' Italia fino ad ora.

Fonte: qui

Global Debt Sales Hit A Record $6.6 Trillion In 2016

Earlier in 2016, the US Investment Grade bond market passed an key milestone when some time around August, the total amount of high grade debt outstanding hit $6 trillion, tripling from $2 trillion at the time of the financial crisis. Most, if not all, of the new funding was used to buyback stock. 


And now, as we come to the end of 2016, another $6 trillion number makes a dramatic appearance, this time in a slightly different metric: according to Dealogic, global debt sales hit a record in 2016, led by corporations rushing to load up on cheap borrowing costs, now threatened by Trump’s vague policies to boost the US economy. As the FT reported, courtesy of record low rates throughout most of 2016, overall debt issuance in the year rose to just over $6.6 trillion, breaking the previous annual record set in 2006.Corporates “took advantage of low rates,” said Monica Erickson, portfolio manager with DoubleLine Capital. “The cost of capital is low so it makes sense for them to come to market.” Companies accounted for more than half of the $6.62 trillion of debt issued, underlining the extent to which negative interest-rate policies adopted by the European Central Bank and the Bank of Japan encouraged the corporate world to increase its leverage. The problem: rates are now rising rapidly.

Corporate bond sales - both investment grade and junk - climbed 8% year on year to $3.6tn, led by blockbuster $10bn-plus deals to finance large mergers and acquisitions.

The remaining debt included sovereign bonds sold through bank syndication, US and international agencies, mortgage-backed securities and covered bonds. The figures exclude sovereign debt sold at regular auction.
However, the annual bond issuance record may remain untouched for a while: the recent Trumpflation rally has accelerated the move higher in interest rates that some investors fear will make debt burdens harder to bear in 2017. It will certainly make new issuance more expensive for corporate Treasurers and CFOs.
Cited by the FT, Pimco's Scott Mather said that “the low cost of financing with record-low interest rates simply made building up leverage tempting. This happens every economic cycle, but what makes this one special is the added incentive to issue debt at very low interest rates. It sows the seeds of the next downturn or the next credit event.”
As the following chart shows, eight of the 10 largest bond sales underwritten by banks this year were from companies, including offerings from brewer Anheuser-Busch InBev, PC manufacturer Dell and Microsoft.
To be sure, 2016 was a "special" year with the universe of negative-yielding bonds touching $14tn at one point, forcing asset managers to "stomach lower returns."
It wasn't just corporations, however, rushing to load up on debt: the year’s debt sales were buoyed by China and Japan-based issuers, up 23 and 30 per cent respectively, from a year earlier.
Investors say they expect 2016 is likely to prove a high-water mark for debt issuance in this cycle, with the Fed forecast to raise rates further and question marks growing over the future of bond-buying programs from the BoJ and the ECB.
For a world drowning in debt, where by some estimates total debt/GDP is now around 225% (after clocking in at 199% in Q2 2014 per "that" McKinsey study)...
... any slowdown in debt issuance, or any roadblocks to the rolling over of tens of trillions in short-term debt, could prove calamitous. which is also why many market watchers are convinced that after a spike in yields in the next few months, fears of the next recession will sent yields to even lower, all time lows.

Fonte: qui

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