9 dicembre forconi: 02/24/18

sabato 24 febbraio 2018

IL TRIBUNALE DI MILANO HA CONDANNATO A 7 ANNI DI CARCERE DANILO COPPOLA

L'IMMOBILIARISTA GIÀ NOTO AI TEMPO DELL'INDAGINE SUI “FURBETTI DEL QUARTIERINO”, ORA IMPUTATO PER BANCAROTTA IN RELAZIONE A UNA SERIE DI FALLIMENTI FRA CUI QUELLO DELLA PORTA VITTORIA SPA 

INTERDETTO A VITA DAI PUBBLICI UFFICI  

Condannato a risarcire oltre 150 milioni a Porta Vittoria


(ANSA) - Il tribunale di Milano ha condannato a 7 anni di carcere Danilo Coppola, l'immobiliarista già noto ai tempo dell'indagine sui 'furbetti del quartierino, tornato ad essere imputato per bancarotta in relazione a una serie di fallimenti fra cui quello della Porta Vittoria spa. I giudici, presieduti da Luisa Ponti, hanno disposto la sua interdizione perpetua dai pubblici uffici, l'inabilitazione all'esercizio di una impresa commerciale e l'incapacità a esercitare gli uffici direttivi presso ogni impresa per 10 anni.

Coppola dovrà versare alla Porta Vittoria spa, una delle parti civili, oltre 153 milioni di euro oltre agli interessi fino al giorno del saldo. Lo hanno stabilito i giudici del Tribunale di Milano che, a garanzia dei crediti risarcitori, hanno ordinato che sia mantenuto il "sequestro" di alcuni immobili già sequestrati nel settembre 2016. Ordinato anche il pagamento di una provvisionale di 50 milioni al fallimento Gruppo Immobiliare 2004 spa.

LUIGINO DI MAIO SARA’ ANCHE “NON LAUREATO” E “SENZA MESTIERE” MA NON E’ IL SOLO ...

L'AUTOGOL DI BERLUSCONI CHE RINFACCIA AL GRILLINO I SUOI “BUCHI” NEL CURRICULUM, FACENDONE PROPAGANDA, LO SA CHE I SUOI DUE PRINCIPALI ALLEATI DI OGGI HANNO GLI STESSI PROBLEMI?

GIAN ANTONIO STELLA: “GIORGIA MELONI NON È LAUREATA, NON HA MAI AVUTO UN LAVORO STABILE (BABY SITTER DA FIORELLO?) E HA UNA POLTRONA POLITICA DA QUANDO AVEVA 22 ANNI (CONSIGLIERA PROVINCIALE). 

NON È LAUREATO (14 ANNI FUORI CORSO), NON HA MAI AVUTO UN LAVORO FISSO (QUALCHE MESE IN UN FAST FOOD BURGHY?) E HA UNA POLTRONA DA QUANDO AVEVA 20 ANNI (CONSIGLIERE COMUNALE) MATTEO SALVINI. DELLA SERIE TRAVI E PAGLIUZZE”

Gian Antonio Stella per il “Corriere della Sera”

IL MEME SULLE PROMESSE ELETTORALI DI LUIGI DI MAIOIL MEME SULLE PROMESSE ELETTORALI DI LUIGI DI MAIO
«Un bel musino da televisione»: Luigi Di Maio dovrebbe tenersi stretto l' unico «elogio» di Berlusconi: il signore sì che se ne intende, di tivù. Quanto all' accusa d' essere un «faniguttùn», cioè uno sfaccendato, si consoli: a destra è in buona compagnia. Sono settimane che l'ex Cavaliere batte e ribatte: come può l'Italia finire nelle mani di uno che «non si è mai laureato» e «non ha mai lavorato un giorno in vita sua»? L'ha ripetuto anche da Lilli Gruber: il candidato grillino «è senza scuola e senza mestiere. Ha sicuramente imparato a fare politica, è un ragazzino sveglio, ha un bel musino da televisione, però ha una inconsistenza interiore che è assoluta».

luigi di maio stewardLUIGI DI MAIO STEWARD
Ora, che Di Maio dopo il liceo classico si sia iscritto a Ingegneria e poi a Legge senza arrivare al «pezzo di carta» («sto scrivendo la tesi», disse nel 2014 per precisare più avanti «non mi sono laureato perché come vicepresidente alla Camera non avrei mai approfittato del ruolo per andare a far gli esami») è vero. Come è vero che non ha mai avuto un lavoro stabile e a volte faceva lo steward allo stadio San Paolo: «Non mi vergogno. Ero in tribuna autorità, accoglievo i Vip».
SALVINI BERLUSCONI MELONISALVINI BERLUSCONI MELONI

È vero anche che, nonostante tra i non laureati si trovino Benedetto Croce o Steve Jobs, Salvatore Quasimodo o Guglielmo Marconi (16 pergamene ad honorem!), ha sempre colpito il confronto tra la quota di laureati in vari Parlamenti occidentali e nel nostro.

Dove in un passato non lontano fecero i ministri anche persone con la terza media. Ma quando l'anziano leader della destra rinfaccia al candidato del M5S quei due «buchi» nel curriculum, facendone strumento di propaganda, dovrebbe ricordare che non solo ha accusato per anni vari alleati d' essere mestieranti dediti solo alla politica (vedi Bossi) ma che i suoi due principali appoggi di oggi hanno esattamente gli stessi «buchi».

SALVINI MELONI BERLUSCONISALVINI MELONI BERLUSCONI
Non è laureata, non ha mai avuto un lavoro stabile (baby sitter da Fiorello?) e ha una poltrona politica da quando aveva 22 anni (consigliera provinciale) Giorgia Meloni. E non è laureato (14 anni fuori corso), non ha mai avuto un lavoro fisso (qualche mese in un fast food Burghy?) e ha una poltrona politica da quando aveva 20 anni (consigliere comunale) Matteo Salvini. Della serie travi e pagliuzze.

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MATTARELLA FARÀ DI TUTTO PER NON ANDARE ENTRO IL 2018 DI NUOVO ALLE URNE: TUTTI PRONTI ALL'AMMUCCHIATA

DAGOREPORT

Il segretario generale del Quirinale Zampetti ha avuto colloqui con i vari sondaggisti e, visti i numeri, Mattarella per il dopo voto ha deciso un approccio a geometria variabile, a secondo dell’evoluzione e delle dinamiche dei partiti. Il suo orientamento prevalente sarà identico a quello di Giorgio Napolitano: fare di tutto per non andare entro il 2018 di nuovo alle urne. Per la felicità di Juncker, il suo intento è quello di far coagulare una maggioranza politica su tre temi: Europa, immigrazione e disoccupazione.

renzi grasso mattarellaRENZI GRASSO MATTARELLA
In caso di grossa coalizione Mattarella tentenna per il reincarico a Gentiloni, perché Er Moviola ci sta mettendo troppo la faccia da stracchino nella campagna elettorale per avere poi una politica di neutralità.

I sondaggisti sono tutti d’accordo che il 4 marzo può accadere di tutto, di più. Ad esempio, un noto sondaggista dà addirittura il Centrodestra vincente. Perché in alcuni collegi uninominali succede che LEU di Grasso-Bersani-D’Alema farà perdere il PD, col risultato che Berlusconi e compagni conquisteranno più seggi.

BERLUSCONI GENTILONIBERLUSCONI GENTILONI


Ma Berlusconi non sarebbe per nulla contento del successo eventuale del Centrodestra con un Tajani a Palazzo Chigi. Preferisce in sé un Gentiloni con cui negoziare a piacimento i propri affari, evitando il bazooka mediatico del conflitto d’interessi. Last but not least, chi mai riuscirebbe a esaudire le sue mille promesse tele-elettorali?

RAGGI E APPENDINO IN CAMPIDOGLIORAGGI E APPENDINO IN CAMPIDOGLIO





Il Movimento 5 Stelle è impermeabile, a quanto dicono i sondaggisti, dallo scandalo del “furbetti del bonifico” che non è percepito dalle gente come corruzione, solo una marachella che rimane all’interno del regolamento dei 5Stelle. Inoltre la vispa Raggi è stata archiviata e il bilancio della gelida Appendino è stato applaudito dalla Corte dei Conti per il suo rigore. Ma in queste ora un nuovo caso è scoppiato tra i pentastellati: l’espulsione di Caiata, il presidente del Potenza Calcio, accusato di riciclaggio.

Fonte: qui

ANBANG VIENE MESSO SOTTO IL CONTROLLO DEL GOVERNO CINESE

PECHINO PRENDE IL CONTROLLO DEL TERZO GRUPPO ASSICURATIVO DEL PAESE, A RISCHIO CRAC DOPO L’ARRESTO DELL’EX PATRON PER ‘REATI ECONOMICI’ 

WU XIAOHUI, COCCO DEL GOVERNO GRAZIE AL MATRIMONIO CON LA NIPOTE DI DENG XIAOPING, AVEVA COMPRATO PURE IL WALDORF ASTORIA
Alessandra Capozzi per www.ilsole24ore.com

Wu Xiaohui di Anbang con Stephen Schwarzman di BlackstoneWU XIAOHUI DI ANBANG CON STEPHEN SCHWARZMAN DI BLACKSTONE
Pechino non vuole rischiare il collasso di Anbang Insurance Group, il gruppo assicurativo cinese proprietario, tra l’altro dell’iconico hotel Waldorf Astoria di New York. Così le autorità cinesi hanno deciso di assumere il controllo diretto da subito, e per un anno , del terzo assicuratore del paese che rischia l’insolvenza per sospette attività illegali dopo che l'ex patron è stato perseguito per «reati economici» . E, quindi anche il controllo del lussuoso hotel newyorkese.

Niente nazionalizzazione del capitale
Wu Xiaohui ANBANGWU XIAOHUI ANBANG
La China Insurance Regulatory Commission (Circ), la Commissione cinese di vigilanza sulle attività delle assicurazioni, attraverso una nota, ha annunciato che assumerà, per un anno, la gestione del gruppo precisando che il controllo non è accompagnato da una nazionalizzazione del capitale, dal momento che Anbang continuerà a operare come un gruppo privato. Anbang ha violato i regolamenti assicurativi «seriamente» mettendo in pericolo la sua capacità di rimborsare i propri debiti, ha affermato la Commissione che assicura come «i diritti legittimi e gli interessi dei clienti assicurativi e degli stakeholder saranno protetti in modo efficace».

il waldorf astoriaIL WALDORF ASTORIA
Nel 2014 comprò il Waldorf Astoria per la cifra record di 1,95 miliardi $
Fondato nel 2004 da Wu Xiaohui che vantava legami «politici» con la famiglia del leader riformista Deng Xiaoping di cui ha sposato la nipote Zhuo Ran, Anbang è passato da semplice assicuratore immobiliare ad essere un colosso finanziario che ha investito molto all'estero. In particolare il gruppo è finito sotto i riflettori nel 2014 comprando il Waldorf Astoria per la cifra record di 1,95 miliardi di dollari e negli ultimi anni ha aumentato il numero di acquisizioni di gruppi assicurativi esteri: il sudcoreano Tong Yang Life, il Vivat dei Paesi Bassi e il belga Fidea.

Anbang è il primo gruppo cinese a diventare oggetto di una misura così radicale dopo che lo scorso anno Pechino ha ordinato a diverse importanti compagnie del paese di ridurre gli investimenti stranieri. Se il gigante Wanda ha ottemperato vendendo per miliardi di dollari gli asset nel settore del turismo, Anbang aveva in qualche modo fatto resistenza, dichiarando a luglio di non avere piani di vendita dei suoi investimenti. Tuttavia il gruppo aveva dovuto annunciare a metà giugno 2017 le dimissioni del suo emblematico patron, Wu Xiaohui, ufficialmente «per motivi personali» . La stampa cinese aveva quindi denunciato il suo arresto che non è mai stato confermato ufficialmente.

Fonte: qui