È LA GRAN FREGATURA CHE HANNO RIFILATO GLI ARABI ALLA COMPAGNIA ITALIANA, CHE AVEVA I SUOI SLOT MA LI HA VENDUTI ALLA SOCIETÀ DEGLI EMIRATI.
E ORA GLI PAGA PURE L’AFFITTO
IN TEORIA POTREBBE RICOMPRARLI, MA…
Leonard Berberi per www.corriere.it
Per volare a Londra Heathrow, uno degli aeroporti più importanti e intasati del mondo, Alitalia paga Etihad 10.290 euro al giorno di affitto degli slot. Le fasce orarie di decollo e atterraggio consentono al vettore tricolore di operare dieci collegamenti quotidiani (in entrambe le direzioni): 6 da/per Roma Fiumicino, 4 da/per Milano Linate. È quanto emerge da un’inchiesta del Corriere della Sera incrociando i documenti ufficiali, gli accordi privati e le comunicazioni agli enti regolatori del Regno Unito. Nel complesso dal 2017 Alitalia spende soltanto per questa voce 3,76 milioni l’anno. Soldi che avrebbe potuto risparmiare se non avesse venduto l’asset alla società degli Emirati Arabi Uniti. Vendita, è bene precisarlo, non effettuata dagli attuali commissari straordinari.
Un aeroporto prezioso
Alitalia utilizza a Londra Heathrow 68 slot settimanali, tra arrivi e partenze, nel periodo estivo e 65 in quello invernale. Per la stagione estiva 2020 — che nel trasporto aereo parte alla fine di marzo e si conclude gli ultimi giorni di ottobre — ne ha chiesti altri 16 per operare ulteriori otto voli settimanali ampliando così l’offerta ai passeggeri, stando ai documenti ufficiali che il Corriere ha potuto consultare. Ma quella richiesta non è stata soddisfatta.
Non soltanto perché il principale scalo londinese è al 99% della sua capacità, ma anche perché ci sono solo due modi per ottenere gli slot in quella struttura: o facendoseli dare da altre compagnie (dietro compenso o semplice scambio) oppure partecipando a una sorta di lotteria. Quest’ultima premia pochi e di solito chi nell’aeroporto non ci vola ancora. Per l’estate 2020, per esempio, a vincere è stata la low cost Norwegian Air, ma non l’americana JetBlue che intende avviare le rotte transatlantiche.
La vendita nel 2016
Al netto dei 16 slot ulteriori non ottenuti, Alitalia dovrà continuare a pagare Etihad (che fino a maggio 2017 aveva il 49% del vettore italiano) per volare a Heathrow, sborsando qualcosa come 1.059 euro per ogni aereo in arrivo o in partenza. A meno che i commissari straordinari dell’azienda non decidano di ricomprare quei diritti, cosa che sarebbe permessa dall’accordo tra le due compagnie. Su questi slot negli anni si è molto discusso. A partire dal valore della transazione. Secondo i documenti depositati dai commissari straordinari un paio d’anni fa queste bande orarie vendute a Etihad hanno generato una plusvalenza di 39 milioni di euro che sono entrati nelle casse di Alitalia nel secondo semestre del 2016.
L’affitto mensile
Ma una volta venduti subito dopo Alitalia questi slot li ha «ripresi in affitto a un canone di 313 mila euro al mese», contabilizzava la terna di allora composta da Luigi Gubitosi (poi sostituito da Daniele Discepolo), Enrico Laghi e Stefano Paleari. Dal Regno Unito le comunicazioni ufficiali consultate dal Corriere confermano che la vendita degli slot per il Terminal 4 è avvenuta in due fasi: la prima — il 25 agosto 2016 — per le fasce di decollo e atterraggio per la successiva stagione invernale (fine ottobre-fine marzo), la seconda — il 7 dicembre dello stesso anno — per quelle della stagione estiva. Gli aeroporti italiani coinvolti, si legge, sono Fiumicino e Linate. Negli stessi giorni — il 25 agosto e il 7 dicembre — quegli slot sono stati dati ad Alitalia in leasing.
Quanto valgono oggi
Al momento della pubblicazione dell’articolo Alitalia non aveva ancora risposto alle richieste del Corriere. Nei documenti britannici non viene indicata la cifra di vendita che stando a una delle relazioni dei commissari hanno comportato per Alitalia introiti per 39 milioni di euro. Ma quanto valgono davvero quegli slot? Un’analisi della società specializzata internazionale Iba calcola che il loro prezzo a Heathrow dipende molto dal collocamento orario.
Per esempio lo slot delle 6 del mattino oggi sul mercato vale circa 1,9 milioni di euro, mentre il massimo lo si raggiunge per quello di mezzogiorno con 3 milioni. Quelli di Alitalia sono alle 6:45, 7:25, 16, 16:55, 18, 18:50, 19:10, 20, 20:45, 23:05. E così sulla base delle valutazioni di Iba il Corriere stima che gli slot oggi noleggiati dal vettore tricolore hanno un valore di mercato complessivo di 23,7 milioni di euro. Quando — e se — verrà aggiunta la terza pista quel dato è destinato a scendere.
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