9 dicembre forconi: 10/29/18

lunedì 29 ottobre 2018

NASCE LA CHIESA SOVRANISTA


IL CARDINAL BURKE, GRANDE OPPOSITORE DI BERGOGLIO, E STEVE BANNON LANCIANO IN ITALIA CORSI PER POLITICI CATTOLICI CONSERVATORI 

IL PORPORATO DELL’ALA PIU’ TRADIZIONALISTA DELLA CHIESA (AMICO DI QUEL MONSIGNOR VIGANO’ CHE CHIESE LE DIMISSIONI DEL PAPA) HA INCONTRATO SALVINI…

Fabio Marchese Ragona per il Giornale

bergoglioBERGOGLIO
Mentre in Vaticano si svolgeva l' ultima sessione del Sinodo sui giovani presieduta da Papa Francesco, a poche centinaia di metri da quell' aula, affollata da cardinali e vescovi provenienti da tutto il mondo, il cardinale americano Raymond Leo Burke, esponente di spicco dell' ala più tradizionalista della Chiesa, incontrava per la seconda volta, pubblicamente, il vicepremier e ministro dell' Interno, Matteo Salvini.

L' occasione questa volta è stata la consegna del Premio Internazionale Giuseppe Sciacca, organizzata dall' omonima fondazione all' interno dell' auditorium della Pontificia Università Urbaniana. Della Fondazione Sciacca, che si occupa principalmente di sostegno alle famiglie indigenti, il porporato statunitense è Presidente d' Onore, mentre Matteo Salvini è presidente del Comitato Scientifico (il sottosegretario Giorgetti è invece il vice presidente).

salviniSALVINI
Tra Salvini e il porporato, da molti considerato uno dei grandi oppositori di Papa Bergoglio (fu uno dei quattro firmatari dei famosi «Dubia» su Amoris Laetitia) ci sono stretti contatti da diverso tempo. E non solo grazie alla fondazione benefica. Burke è considerato una guida dall' ultradestra cattolica americana, la stessa che da qualche mese ha preso ancor di più sotto la sua ala protettiva monsignor Carlo Maria Viganò, l' ex nunzio apostolico negli Stati Uniti che con il suo memorandum ha chiesto le dimissioni del Papa e che oggi vive proprio negli Stati Uniti, dove riceve sostegno dagli oppositori più strenui del pontificato di Bergoglio.

matteo salvini all ambasciata americanaMATTEO SALVINI ALL AMBASCIATA AMERICANA
Viganò non ha mai incontrato pubblicamente Matteo Salvini. Lo ha fatto invece il cardinale che si era già intrattenuto qualche minuto con il leader della Lega a margine della festa della Polizia a Roma, lo scorso giugno. Anche in quel caso, i media a stelle e strisce (e non solo) avevano puntato i riflettori su quell' incontro tra l' esponente sovranista e il cardinale tradizionalista, entrambi critici di Papa Francesco.

Dopotutto non è un mistero che Burke alla Lega piaccia.

Lo ha detto Salvini e ancora con più fermezza lo ha detto il ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana, che in un' intervista aveva precisato: «A Papa Bergoglio preferisco il cardinale Burke».

La sottile linea che collega Salvini a Burke è completata però anche da un altro personaggio, molto vicino alle posizioni del ministro dell' Interno: Steve Bannon, l' ex capo stratega di Donald Trump.

Bannon - che ha reclutato Salvini all' interno del suo «The Movement» in vista delle prossime elezioni europee per creare un fronte sovranista in grado di riunire tutti i populisti d' Europa e che aveva «benedetto» le nozze Lega-Cinque Stelle -, è molto legato anche al cardinale Burke.

BANNON BURKEBANNON BURKE
Dal 2014, l' ideologo trumpiano collabora con l' Istituto «Dignitatis Humanae», un think tank conservatore cattolico, presieduto proprio dal porporato tradizionalista. Il debutto della sua collaborazione con l' istituto era stato via Skype, quando Bannon era intervenuto a un convegno in Vaticano per esporre le sue teorie. Il suo intervento aveva colpito talmente nel segno che un banner pubblicitario con la foto di Bannon e l' audio del suo intervento è ancora in bella vista sul sito del think tank.

carlo maria viganoCARLO MARIA VIGANO



Ma la corrispondenza di vedute non finisce qui. L' ex guru di Donald Trump, attraverso «Dignitatis Humanae», ha già in programma per il nuovo anno, d' accordo con il cardinale Burke, di promuovere dei corsi di leadership per politici cattolici conservatori. Il «laboratorio sovranista» verrà ospitato presso la Certosa di Trisulti, un monastero di Collepardo, in provincia di Frosinone. Già con l' elezione di Donald Trump a presidente Usa, si era attivata in Vaticano una linea di comunicazione tra il tycoon e una «talpa» in tonaca per sostenere la fronda anti-Bergoglio; un canale che non si è mai chiuso e che adesso con le nuove manovre politiche italiane potrebbe rafforzarsi.

Fonte: qui

IN INDONESIA, UN AEREO DELLA “LION AIR” È PRECIPITATO IN MARE CON 188 PERSONE A BORDO. NON C'È NESSUN SUPERSTITE


13 MINUTI DOPO IL DECOLLO DA GIACARTA IL BOEING SI È SCHIANTATO IN ACQUA. NELL’AREA EMERGONO SMARTPHONE LIBRI, PARTI DELLA FUSOLIERA E UNA LUNGA CHIAZZA DI BENZINA 

L’AEREO ERA NUOVO ED ERA IN UTILIZZO SOLO DA UN PAIO DI MESI 




aereo precipita in indonesia con 190 persone a bordo 9AEREO PRECIPITA IN INDONESIA CON 190 PERSONE A BORDO

Un aereo della compagnia indonesiana Lion Air è caduto in mare con circa 190 persone a bordo. I contatti con il velivolo erano stati persi poco dopo il decollo da Giacarta. La tv indonesiana ha trasmesso immagini di una lunga chiazza di benzina nella zona in cui l'aereo è precipitato e un campo di detriti in mare.

aereo precipita in indonesia con 190 persone a bordo 8AEREO PRECIPITA IN INDONESIA CON 190 PERSONE A BORDO









L'agenzia indonesiana per la gestione dei disastri Bnpb ha pubblicato su Twitter foto di detriti tra cui smartphone, libri, borse e parti della fusoliera dell'aereo raccolti dalle navi di ricerca e soccorso che si sono riversate nell'area. E' stato inoltre specificato che sul volo c'erano 181 passeggeri, tra cui tre bambini, e sette membri dell'equipaggio.

bhavye suneja, uno dei piloti del boeing precipitato in indonesiaBHAVYE SUNEJA, UNO DEI PILOTI DEL BOEING PRECIPITATO IN INDONESIA
"L'aereo si è schiantato nell'acqua a circa 30-40 metri di profondità" ha detto un portavoce dell'Agenzia incaricata delle ricerche. "Stiamo ancora cercando i resti dell'apparecchio". L'aereo aveva richiesto alla Torre di controllo di poter tornare indietro a Giacarta, poco prima che si interrompessero i contatti verso le 6:30 (00:30 in Italia). Il volo era diretto a Pangkal Pinang, una città nell'isola di Bangka, al largo di Sumatra.
aereo precipita in indonesia con 190 persone a bordo 7AEREO PRECIPITA IN INDONESIA CON 190 PERSONE A BORDO










L'aereo era nuovo - Il sito di monitoraggio aereo Flightradar24 ha fatto sapere che il Boeing 737 Max 8 della Lion Air era nuovo ed era stato utilizzato solo per un paio di mesi. Il velivolo era stato registrato come PK-LQP e consegnato ad agosto. Il portavoce del Boeing, Paul Lewis, afferma che la società sta "monitorando attentamente la situazione" ma non ha fornito dettagli sull'aeromobile in questione.
aereo precipita in indonesia con 190 persone a bordo 6AEREO PRECIPITA IN INDONESIA CON 190 PERSONE A BORDO

Il ministero dei Trasporti indonesiano ha dichiarato che l'aereo si è schiantato 13 minuti dopo il decollo dalla capitale, avvenuto verso le 6:20. I dati del sito di monitoraggio aereo FlightAware mostrano che il velivolo aveva raggiunto un'altitudine di soli 5.200 piedi (1.580 metri). Si tratta del peggior disastro aereo in Indonesia da quando un volo AirAsia da Surabaya a Singapore precipitò in mare nel dicembre 2014, uccidendo tutti i 162 a bordo. Le compagnie aeree indonesiane erano state escluse nel 2007 dalle rotte verso l'Europa a causa di problemi di sicurezza, anche se a molte è stato permesso di riprendere i servizi nel decennio successivo. Il divieto è stato completamente revocato nel giugno di quest'anno.
aereo precipita in indonesia con 190 persone a bordo 5AEREO PRECIPITA IN INDONESIA CON 190 PERSONE A BORDO







Per Australia Lion Air off limits - Il governo australiano ha vietato a tutti i propri dipendenti di volare con la compagnia indonesiana Lion Air finché non sarà fatta luce sulla sciagura. Il divieto, riporta il "Guardian", vale anche per i dipendenti delle società che lavorano in appalto per il governo di Canberra.

Fonte: qui

"Delinquency Is At Crisis Levels" - Student Loan Bubble Is About To Pop

According to a new Bloomberg Report, the student debt crisis is about to take a turn for the worse, as the next generation of millennial graduates could be trapped in insurmountable debts. 
Over the last decade, the federal student loan segment experienced an explosion in growth. 
As the cost of college soars, the result is a widening default crisis that even Fed Chairman Jerome Powell recently warned: Burgeoning levels of student loan debt could slow down economic growth over time. 
Millennials have frantically tapped into student loans, up almost 157% in cumulative growth over the decade. By comparison, Bloomberg notes that auto debt has grown by 52% while mortgage and credit card debt fell by 1%. Student Loans Owned and Securitized, Outstanding has breached the $1.5 trillion level under the Trump administration, making it the second largest household debt segment among all Americans, after mortgages. 
Analysts warn that a perfect storm in the student loan bubble is brewing. They say student loans are being issued at unprecedented rates as millennials are conditioned to believe that higher education is the only way to get ahead. This comes at a time when tuition at both private and public institutions is at record levels, and interest rates on loans are surging to fresh cycle highs. 
As the storm clouds gather, the next generation of graduates could default on their loans at even higher rates than today, which would ultimately form a turning point in the bubble and usher in a winter cycle. 
"Students aren't only facing increasing costs of college tuition; they're facing increasing costs of borrowing to afford that degree," said John Hupalo, founder and chief executive of Invite Education. "That double whammy doesn't bode well for students paying off loans." 
Bloomberg Global data analysis of federal loans shows student debt has the highest 90+ day delinquency rate of all household debt. 
Americans who attended for-profit universities and community colleges make up 70% of all defaults, said Judith Scott-Clayton, a Columbia University associate professor of economics. She said that poor working class folk were suckered into worthless degrees, with the promise of a better job, but it only left them with high debt loads. 
Scott-Clayton notes that delinquencies skyrocketed in 2011 to 2012 academic year, reaching almost 12%. This year, the rate remains near cycle highs, which she attributes to social and institutional factors rather than average debt levels. "Delinquency is at crisis levels for borrowers, particular for borrowers of color, borrowers who have gone to a for-profit and borrowers who didn't ultimately obtain a degree." 
Hupalo said: "There's a systemic problem in the student loan market that doesn't exist in the other asset classes...Students need to get a job that allows them to pay off their debt. The delinquency rate will rise as long as students aren't graduating with degrees that pay back that cost." Those most at risk of delinquency tend to be, college dropouts and for-profit graduates, who struggle to find good jobs that allow them to pay off their balance. 
To make matters worse, the Federal Reserve continues to reduce its balance sheet, known as quantitative tightening, along with hiking the federal funds rate, now at 2.25%, which has forced borrowing costs higher in the last several years. 
Undergraduates have seen interest on direct subsidized, and unsubsidized loans breach 5% in 2018 -- this is the highest rate in almost a decade, according to the US Department of Education. 
"If you're in an interest-based plan, you can see costs go up, which worries me for students who are in school and have seen debt go up before they've even finished," Scott-Clayton said.
In the next economic downturn, which could be late 2019 or sometime in 2020, the student debt bubble could experience a surge in delinquencies.  
Earlier this year, Powell warned Congress of the bubble risks: 
"You do stand to see longer-term negative effects on people who can't pay off their student loans. It hurts their credit rating, it impacts the entire half of their economic life," Powell testified before the Senate Banking Committee in March. "As this goes on and as student loans continue to grow and become larger and larger, then it absolutely could hold back growth."
2018 has been a rough year for millennials, as they struggle to pay back their debt obligations. Student debt has prevented some from having children, owning a home, or even believing in the American dream. 16% of millennials age 25 to 35 lived with their parents in 2017, up 4% from a decade prior, according to Bloomberg Intelligence. 
"You have a whole generation of people that have a significant amount of student loans and its crimping demand for other goods and services," said Ira Jersey, the chief US interest rate strategist for Bloomberg Intelligence. "As people live with their parents or cohabit with a non-partner, millions of houses and apartments aren't being purchased. Neither is WiFi or that extra sofa. We think this is having a significant impact on the economy."
While Wall Street and the Trump administration tout news of a roaring economy and low unemployment, the risks of the student loan bubble imploding in the next economic downturn could start in the second half of 2019. 
A real economic barometer of millennials' financial health is to monitor the student loan delinquency rate, which, as of today, shows it is near cycle highs. A sign that storm clouds are gathering. 
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Heavily indebted millennials might have a shot at paying off their student debt via a new game show on TruTV called “Paid Off.” Contestants must have lots of student loans and could have the chance to answer trivia questions – and if they win, the game show will pay off their student debt. Fonte: Z.H.

Il liberista Bolsonaro è il nuovo presidente del Brasile


Jair Bolsonaro è il nuovo presidente del Brasile. Il candidato, 63 anni, di estrema destra, è stato eletto ieri alla presidente del paese carioca dopo essersi imposto con il 56% dei voti sull’avversario Fernando Haddad, candidato del Partito dei Lavoratori. 

Bolsonaro, che si era avvicinato alla vittoria già al primo turno delle elezioni del 7 ottobre scorso con il 46% dei voti, ha portato avanti una campagna contro la corruzione e la criminalità.

Fonte: qui

IL POPOLO INIZIA A SCENDERE IN PIAZZA CONTRO IL MOVIMENTO 5 STELLE


DALLA RETROMARCIA SULLA TAP AL DISASTRO DI ROMA 

LA RAGGI SU FACEBOOK MINIMIZZA LA MANIFESTAZIONE DEL CAMPIDOGLIO: “QUELLI SONO DEL PD E SONO RICONOSCIBILISSIMI: SIGNORE CON BORSE DA MILLE EURO COME FOSSERO MAGLIETTE DEL CHE” 

MA LA BASE SI SENTE TRADITA…

GASDOTTO, ALTA VELOCITÀ, RAGGI GRILLINI IN PIAZZA CONTRO I 5S
Massimiliano Scafi per “il Giornale”

Due euro al rotolo. Magari è un po' ruvida ma non costa troppo la carta igienica con la faccia di Luigi Di Maio stampata sopra. L' hanno messa in vendita a Napoli, dove il vicepremier è di casa e dove abili commercianti hanno fiutato che forse sta cambiando il vento. A Genova gli sfollati del Ponte Morandi, molti dei quali hanno votato Cinque stelle, hanno già organizzato proteste e manifestazioni contro i ritardi negli aiuti e nella ricostruzione.

roma dice basta la manifestazione al campidoglio contro la raggi 7ROMA DICE BASTA LA MANIFESTAZIONE AL CAMPIDOGLIO CONTRO LA RAGGI 
E al Campidoglio «Roma dice basta»: ottomila persone comuni, gente che non ha mai partecipato a un corteo, esasperate per la «non amministrazione» di Virgy, occupano la piazza michelangiolesca. Li hanno messi insieme sei donne con un passaparola su Facebook. Non hanno bandiere di partito, solo un grande striscione. «Raggi, una buca ti inghiottirà».

DI MAIO RAGGI LOMBARDIDI MAIO RAGGI LOMBARDI






Va ancora peggio in Puglia, altra ex isola felice del movimento, dove i grillini della base sfilano contro i grillini del governo. Era già successo a Taranto per il «cedimento» sull' Ilva, adesso accade a Melendugno dopo il dietro-front sul gasdotto. Social network ricolmi di indignazione, attivisti che bruciano le schede elettorali, sindaci che si rivoltano, tre deputati che si ribellano alla scelta di Conte e Di Maio.

appendinoAPPENDINO
«E questo sarebbe il governo del cambiamento - si legge in un posto del comitato no-Tap - Non potete nascondervi dicendo che le autorizzazioni date sono legittime, di fatto, scaricando le responsabilità ad altri. Se avete le palle come le stelle rimettete il vostro mandato! DIMETTETEVI TUTTI!». Appuntamento stamattina davanti alla Torre di San Foca, nel punto in cui approderà il terminale del metanodotto. Di Maio sostiene di aver scoperto solo ora l' esistenza delle penali, però i no-Tap si sentono comunque «traditi» per il mancato rispetto delle «promesse pre-elettorali».

Problemi per i 5s pure a Torino. La battaglia contro la Tav appare ormai persa ma il consiglio comunale si arrocca e domani voterà un ordine del giorno per bloccare il completamento dell' opera. «Siamo contrari da sempre - spiega la sindaca Chiara Appendino - ora la decisione spetta al governo».

Dunque, Cinque stelle in grande difficoltà, dopo questa serie di sconfitte in casa. «È finita la stagione della crescita - commenta Antonio Tajani - . I due partiti al governo stanno perdendo consensi, questo vuol dire che inizia ad esserci malcontento. Infatti cominciano ad esserci manifestazioni a Genova contro l' ignavia e la perdita di tempo, e anche altrove».
roma dice basta la manifestazione al campidoglio contro la raggi 9ROMA DICE BASTA LA MANIFESTAZIONE AL CAMPIDOGLIO CONTRO LA RAGGI 

Come a Roma, appunto. «Quelli sono del Pd - scrive la sindaca su Facebook - non società civile. E sono riconoscibilissimi: signore con borse firmate da mille euro indossate come fossero magliette di Che Guevara». Eppure la gente raccolta da Francesca, Martina e le altre e che si affolla attorno alla statua di Marco Aurelio non sembra fatta di pericolosi rivoluzionari. Ci sono Carlo Calenda, Beatrice Lorenzin e Massimo Ghini, ma anche chi due anni e mezzo fa ha votato Raggi. Come Andrea, 43 anni, che tiene uno striscione con scritto «Che schiava di Roma Iddio la creò». Spiega: «Io Virginia l' ho scelta al ballottaggio, sono di centrodestra. Ammetto l' errore. Perché sono qui?
roma dice basta la manifestazione al campidoglio contro la raggi 6ROMA DICE BASTA LA MANIFESTAZIONE AL CAMPIDOGLIO CONTRO LA RAGGI
Perché la buca non è di destra e non è di sinistra. Perché il lampione che non funziona idem. E stesso dicasi per la disabilità». Finisce all' una. Piazza pulita e prossimo appuntamento «in periferia».

I Tip-Tap di Raggi e Di Maio non gasano più la base dei 5 stelle
Francesco Damato per www.startmag.it

In ritardo rispetto all’ultima notte di San Lorenzo, il 10 agosto scorso, e in grande anticipo rispetto alla prossima, le stelle del movimento grillino sono cadute sulla cittadina pugliese di Melendugno. Dove gli ormai ex elettori del partito di Grillo sono in rivolta contro l’annuncio del governo che ha confermato la realizzazione del gasdotto Tap, con l’approdo sulla spiaggia locale di Santa Foca.

LE DIFFICOLTA’ DI MAIO SU TAP E MELENDUGNO
no tap 1NO TAP 
Difficilmente il vice presidente pentastellato del Consiglio Luigi Di Maio potrà tornare a Melendugno e lasciarsi riprendere festosamente col sindaco Marco Poti, come fece in campagna elettorale, quando si impegnò contro il gasdotto e procurò al suo partito il 65 per cento dei voti. Tanto meno lo potrà fare dopo essersi unito al presidente del Consiglio Giuseppe Conte spiegando che sono in gioco una ventina di miliardi di euro come penale, ma è stato smentito immediatamente dal suo predecessore al Ministero dello Sviluppo Economico, il piddino Carlo Calenda.

marco poti' sindaco di melendugnoMARCO POTI' SINDACO DI MELENDUGNO
Che, ben al corrente della pratica, chiamiamola così, ha precisato che non è questione di penale, ma di scelta economica e politica: economica per i vantaggi che potranno derivarne ai nostri approvvigionamenti energetici e politici per i rapporti internazionali, in particolare con gli Stati Uniti d’America. Dove alla Tap tengono moltissimo. Del presidente Donald Trump i grillini non possono compiacersi solo quando rilascia dichiarazioni o fa emettere comunicati a sostegno del governo di Giuseppe Conte: “Giuseppi”, come lo chiama l’inquilino della Casa Bianca.

IL VIAGGIO DI MATTARELLA PRO GASDOTTO
LUIGI DI MAIO E GIUSEPPE CONTELUIGI DI MAIO E GIUSEPPE CONTE
Non a caso, del resto, è recente il viaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella terra di sostanziale partenza del gasdotto, in Azerbaigian, a cavallo tra Asia e Europa: un viaggio di conferma esplicita, fra l’altro, dell’impegno italiano per la realizzazione del progetto internazionale del gasdotto.

FRA ILVA, TAP E TAV
Già costretto dalla realtà a seguire il predecessore Calenda nella gestione dell’affare Ilva a Taranto, Di Maio ha dovuto seguirlo quindi anche nella gestione della Tap, magari ripromettendosi una rivincita -non so ancora, francamente, con quale esito- dall’altra parte della penisola, al confine con la Francia, dove si gioca la partita della Tav, la linea ferroviaria commerciale ad alta velocità proveniente da Lione.

IL CAPITOLO DRAGHI
La conclusione, almeno per ora, della disputa sul gasdotto transadriatico ha creato nel vocabolario politico un altro verbo, sinonimo di toppare: quello di tappare. I grillini hanno tappato. E nel momento peggiore, quando già Di Maio -sempre lui- li aveva esposti su un fronte che li ha completamente isolati, e divisi: l’attacco al governatore italiano della Banca Centrale Europea Mario Draghi. Che è stato accusato dal vice presidente pentastellato del Consiglio di avvelenare il confronto, chiamiamolo così, in corso fra Roma e Bruxelles, cioè l’Unione Europea, sulla manovra finanziaria in deficit varata dal governo, e sul bilancio del 2019 che ne seguirà.

COSA SUCCEDE A ROMA
VIRGINIA RAGGI SCOSCIATAVIRGINIA RAGGI SCOSCIATA
La ciliegina sulla torta della crisi politica del movimento 5 stelle l’hanno messa i romani con la manifestazione di protesta sulla piazza michelangiolesca del Campidoglio per il degrado della Capitale dopo due anni di amministrazione grillina.

INCOGNITA RAGGI NELLA CAPITALE
La sindaca Virginia Raggi, reduce da un incontro di incoraggiamento col presidente della Camera e suo collega di partito Roberto Fico, ha liquidato i dimostranti, fra i quali sono stati ripresi e intervistati elettori dichiaratamente delusi delle 5 stelle, come “nostalgici di Mafia Capitale”. Qualcuno forse le spiegherà volenterosamente nel suo stesso partito, preoccupato anche dell’esito del processo in corso contro di lei sul terreno delle nomine capitoline, che ha esagerato. E che sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

Fonte: qui


DIMETTETEVI. 

IN PUGLIA I MANIFESTANTI “NO TAP” BRUCIANO LE TESSERE ELETTORALI E LE FOTO DEI PARLAMENTARI 5 STELLE ELETTI IN SALENTO 

LA RABBIA DEL POPOLO DOPO LA RETROMARCIA DEL GOVERNO SUL GASDOTTO: “QUESTO MERITATE, QUESTO MERITATE, IL FUOCO” 

NEL MIRINO SOPRATTUTTO IL MINISTRO DEL SUD BARBARA LEZZI, CHE IN CAMPAGNA ELETTORALE AVEVA PROMESSO LO STOP AL “TAP”

I MANIFESTANTI NO TAP BRUCIANO LE FOTO DEI POLITICI M5S: 'DIMETTETEVI'

Da www.ilmessaggero.it

no tap bruciano le foto dei parlamentari m5s 7NO TAP BRUCIANO LE FOTO DEI PARLAMENTARI M5S
Alcuni attivisti che partecipano alla manifestazione No Tap a San Foca di Melendugno (Lecce) hanno bruciato le proprie tessere elettorali e le foto che ritraevano i volti dei parlamentari del M5S eletti in Salento, compresa quella del ministro del Sud, Barbara Lezzi, e il simbolo del Movimento pentastellato.

Lo hanno fatto perché - hanno spiegato - si sentono traditi da coloro che aveva promesso in campagna elettorale che il gasdotto Tap sarebbe stato bloccato in due settimane, invece il governo Conte ha ora avallato la costruzione dell'opera.

no tap bruciano le foto dei parlamentari m5s 3NO TAP BRUCIANO LE FOTO DEI PARLAMENTARI M5S
Secondo i dati forniti dalle forze dell'ordine presenti a San Foca, i partecipanti alla manifestazione sarebbero circa 300. Secondo il portavoce dei No Tap, Gianluca Maggiore, sul lungomare della marina di Melendugno sono accorse circa 500 persone. Maggiore ha lanciato ai mille diportisti che hanno le imbarcazioni ormeggiate nel porto della marina, un appello a «sostenere la lotta del movimento contro la realizzazione del gasdotto» che collegherà il Mar Caspio all'Italia con approdo su una spiaggia di San Foca di Melendugno.

BARBARA LEZZI 1BARBARA LEZZI





«Barbara Lezzi, vattene dal Salento»; «questo meritate, questo meritate, il fuoco»: hanno urlato gli attivisti No Tap a San Foca mentre bruciavano la bandiera con il simbolo del M5S. Obiettivo principale dei manifestanti è la ministra salentina Barbara Lezzi, con delega al Sud, che durante la campagna elettorale ha promesso che i pentastellati, una volta al governo, avrebbero fermato la costruzione del gasdotto Tap, invece nei giorni scorsi il governo ha dato il via libera definitivo all'opera.

Fonte: qui
no tapNO TAP