9 dicembre forconi: 08/05/18

domenica 5 agosto 2018

UN AEREO TURISTICO D'EPOCA SI SCHIANTA SULLE ALPI SVIZZERE: 20 VITTIME

L'ESCURSIONE CON UN VELIVOLO NEL CANTONE DEI GRIGIONI 

LE IPOTESI SULLE RAGIONI DELLA TRAGEDIA, SECONDO QUANTO RIFERITO DA PILOTI ESPERTI, SI STANNO CONCENTRANDO SULL'ONDATA DI CALORE: L'ARIA CALDA È PIÙ RAREFATTA E PUÒ AVERE CONSEGUENZE SULLE PRESTAZIONI DELL'APPARECCHIO…


aereo d'epoca precipitato in svizzeraAEREO D'EPOCA PRECIPITATO IN SVIZZERA
Un aereo Juncker Ju-52, velivolo d'epoca usato per voli turistici panoramici in Svizzera, si è schiantato sul Piz Segnas, a 2.540 metri, nel cantone dei Grigioni. Ci sono almeno 20 vittime, secondo quanto riferiscono i media locali. La capacità del trimotore è di 17 posti passeggeri e 3 per l'equipaggio. Partito da Locarno in direzione Dubendorf, piccolo comune svizzero del Canton Zurigo, da dove era decollato il 3 agosto, stava rientrando.

aereo d'epoca precipitato in svizzeraAEREO D'EPOCA PRECIPITATO IN SVIZZERA
L'aereo è di proprietà della compagnia aerea svizzera con sede vicino a Zurigo, Ju-Air. L'incidente avviene a poche ora da un altro schianto sulle Alpi svizzere: un piccolo velivolo da turismo è precipitato in un bosco della Svizzera centrale poco dopo il decollo. Quattro persone della stessa famiglia, i genitori e due bambini, sono morte.

Le ipotesi sulle ragioni della tragedia, secondo quanto riferito da piloti esperti, si stanno concentrando sull'ondata di calore, particolarmente afosa. L'aria calda è più rarefatta e può avere conseguenze sulle prestazioni dell'apparecchio.

Fonte: qui
aereo d'epoca precipitato in svizzeraAEREO D'EPOCA PRECIPITATO IN SVIZZERA

Venezuela, attentato contro Maduro: presidente illeso, 7 feriti

Esplosioni durante un discorso del capo dello Stato sulla Avenida Bolivar. Catturati alcuni autori del fallito golpe



Due esplosioni hanno scosso Caracas durante un discorso di Nicolas Maduro sulla Avenida Bolivar.  Il presidente è stato oggetto di un attentato ma "è incolume", riferiscono fonti ufficiali. L'attentato "è stato realizzato con droni carichi di esplosivo" che "hanno causato il ferimento di sette persone". Effettuati alcuni arresti, mentre arriva una prima rivendicazione da verificare. Maduro accusa: Colombia responsabile dell'agguato.

"Nel momento in cui una sfilata militare stava concludendosi sull'Avenida Bolivar di Caracas - ha detto Dominguez - esattamente alle 17.41 si sono udite alcune esplosioni che si è potuto verificare riguardavano artefatti volanti di tipo drone che contenevano cariche esplosive e che sono esplosi vicino al palco presidenziale ed in alcune zone residenziali".

"Posso dire ufficialmente", ha aggiunto, che "si tratta di un attentato contro la figura del presidente Maduro che è rimasto completamente illeso ed è riunito per esaminare con i suoi collaboratori, i ministri e i vertici militari, l'accaduto". Purtroppo, ha proseguito, "le esplosioni hanno causato ferite a sette membri della Guardia nazionale bolivariana che sono stati ricoverati in ospedale".

Le due esplosioni - I media venezuelani e attivisti nei social network hanno indicato che un'esplosione è avvenuta sullo stesso palco dove si trovava Maduro, ed una seconda nella zona dove si svolgeva la parata militare. Sui social circolano anche foto che mostrano un incendio scoppiato in un palazzo, conseguenza a quanto sembra di una delle esplosioni.

Dopo l'attacco unità militari hanno preso posizione vicino ai punti nevralgici della zona della Avenida Bolivar.

L'attentato durante una parata militare - Al momento delle esplosioni Maduro stava tenendo un discorso in occasione dell'81esimo anniversario della creazione della Guardia nazionale. L'intervento del capo dello Stato era seguito in diretta da radio e tv, ma le trasmissioni sono state improvvisamente interrotte. Le ultime immagini hanno mostrato la fase iniziale dell'emergenza con l'intervento della sicurezza di Maduro e la rottura delle file dei militari.

Attentato rivendicato - Un piccolo gruppo quasi sconosciuto che si fa chiamare 'Soldati in T-shirt' ha rivendicato il fallito attentato contro il presidente del Venezuela Nicolas Maduro. Il gruppo ha scritto in un tweet che voleva colpire il presidente con due droni carichi di esplosivo, ma che i velivoli sono stati abbattuti dai soldati prima che potessero raggiungere il loro obiettivo.

Maduro: catturati alcuni autori attentato - Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha attribuito all'estrema destra il fallito attentato contro la sua vita. Alcuni dei responsabili sono stati catturati, ha dichiarato lo stesso capo dello Stato in un discorso alla nazione. Maduro ritiene che anche il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, sia responsabile del fallito attentato, puntando il dito contro l'estrema destra venezuelana e i"cospiratori" a Bogotà e Miami.


Fonte: qui

Two Knockout Blows to US Imperialism: De-Dollarization and Hypersonic Weapons


The transition phase we are going through, passing from a unipolar global order to a multipolar one, calls for careful observation. It is important to analyze the actions taken by two world powers, China and Russia, in defending and consolidating their sovereignty over the long term. Observing decisions taken by these two countries in recent years, we can discern a twofold strategy. One is economic, the other purely military. In both cases we observe strong cooperation between Moscow and Beijing. The merit of this alliance is paradoxically attributed to the attitude of various US administrations, from George Bush Senior through to Obama. The special relationship between Moscow and Beijing has been forged by a shared experience of Washington’s pressure over the last 25 years. Their shared mission now seems to be to contain the US’s declining imperial power and to shepherd the world from a unipolar world order, with Washington at the center of international relations, to a multipolar world order, with at least three global powers playing a major role in international relations.
The Sino-Russian strategy has shown itself over the last two decades to consist of two parts: economic clout on the one hand, and military strength on the other, the latter to ward off reckless American behavior. Both Eurasian powers have their respective strengths and weaknesses in this regard. If Russia’s economy can hardly be compared to China’s, China plays second fiddle to Russia’s conventional and nuclear deterrents, and is quite some way behind Moscow in terms of hypersonic weapons. The cooperation between Moscow and Beijing aims to synergize their respective strengths.
Economic sovereignty
Both de-dollarization and the development of hypersonic weapons serve the purpose of defending both countries’ sovereignty. Economic sovereignty entails, among other things, elimination of dependence on the US dollar, the abandonment of an international banking system based on the SWIFT payment system, the inclusion and increase in the share of the yuan in the basket of international currencies, the reduction of dollar-denominated public debt, the constant accumulation of gold, and, of course, the elimination of any residual debt with international institutions that are part of the world governance model controlled and manipulated by Washington for its own interests.
Beijing, rather than seeking to replace the central role of the United States, seeks instead to expand its influence in existing organizations like the International Monetary Fund (IMF), the Bank for International Settlements (BIS), the World Bank, and the World Trade Organization (WTO).
From an economic point of view, the international order is very similar to a duopoly rather than anything multipolar, without forgetting that the European Union has an important role to play should it regain some form of sovereignty by freeing itself from dependence on Washington. For Moscow and Beijing, reducing public debt is one of the best ways of achieving strong economic sovereignty. The Russian Federation has reduced its public debt in relation to GDP from 92% at the beginning of 2000 to 12.9% today. The People’s Republic of China, over 20 years, has increased its public debt from 20% of GDP to around 48%. Compared to the public debt of European countries (Italy and Greece are over 120%, France 100%, the EU average is 85%), Japan (240%) and the United States (110%), Beijing and Moscow have paid particular attention to keeping their accounts in order. Another important strategy involves the steady accumulation of gold in the reserves of these two countries.
China and Russia are once again trending in an opposite direction to that of the West. Since 2005, Russia and China have accumulated huge amounts of gold, with the clear intention of diversifying their reserves. Both Moscow and Beijing are among the top 10 countries in terms of gold reserves, with an exponential increase over recent years.
Thanks to a limited public debt, huge quantities of gold, and a progressive reduction in the amount of US government bonds held, Moscow and Beijing have embarked on the path of full economic sovereignty, independent of the US dollar system and strongly protecting themselves against any future financial crises. In this respect, the creation of international financial bodies, to be added to those already existing, has the clear purpose of diluting Washington’s institutional influence over the economic affairs of the world.
A decided acceleration in this general direction was made following the exclusion of the Islamic Republic of Iran from the SWIFT system, a ringing alarm bell for the Eurasian duo. Despite their reduction of public debt and significant de-dollarization, both countries remain dependent on, and therefore vulnerable to, an economic and financial system that orbits around Washington and London. The workaround has therefore been to create two alternative bank-payment systems to SWIFT. In the case of Russia, there is the so-called system for the transfer of financial messages (SPFS), and in China, the Cross-Border Inter-Bank Payments System (CIPS). Initially conceived as a fallback in the event of exclusion from the SWIFT system, the SPFS and CIPS projects currently strongly intertwine with the energy agreements reached in 2015. Moscow’s selling of liquid natural gas (LNG) to Beijing takes place through an international payment system based on Chinese renminbi that is immediately converted into gold thanks through the innovative mechanism inaugurated at the Shanghai Gold Exchange. It is not excluded that these operations could not directly occur through the SPFS or CIPS systems in the future. Never mind the petrodollar system that is one of the main problems that China and Russia face when dealing with the international financial system. Efforts to progressively switch from USD to Yuan in paying oil commodities have been in place for years especially by Beijing.
This is an example of how countries like Russia and China have found ways of circumventing the means used to limit their sovereignty. The inclusion of the yuan in the IMF basket of world reserve currencies is associated with the Chinese strategy of supporting the renminbi for export, reducing the share of the US dollar. The strategy adopted by Moscow and Beijing seems to leave Washington unable to stop the protective measures of these two Eurasian powers.
In practice, we are already beginning to see the effects of this alternative economic world order. The sanctions imposed by Washington and her satraps on Moscow and Tehran are easily circumvented by Russia and Iran, with exchanges denominated in currencies other than the dollar (often gold), or simply through bartering.
China and Russia, with strongly diversified economies, with treasuries chock full of gold, and with minimal public debt, leave very little room for international speculators to have an effect on their domestic economies with actions that amount to financial terrorism.
Being able to minimize the impacts and risks of a new financial crisis, or resist the threats and blackmail of the international bodies steered largely by Washington and London, are the key means of being able to chart an economically independent course and ensure national sovereignty.
The military is the definitive guarantor of sovereignty
Without a clear and inviolable military sovereignty, the economic measures implemented can become ineffective in the event of war. For this reason, China and Russia continue to implement nuclear-weapons strategies, the ultimate and definitive deterrent. Moscow is at least equal to Washington in this regard, just as Beijing is at least equal to Washington in the economic field. China and the United States have an interconnected economy, but in the event of total war, Washington would suffer the greatest damage. The transfer to China of almost all American industry has a cost, and in the case of a complete rupture in relations between the two countries, Washington is well aware of its economic vulnerability to China.
In military terms, the strategy for ensuring territorial sovereignty focuses on certain key areas, namely the defense of airspace and maritime borders, and the ability to discourage any nuclear attack by guaranteeing a second-strike capability.
I have written about this in the past, noting that Russia and China have implemented complex and advanced systems in recent years to close the technological gap with the West, Moscow being at least equal to Washington in this regard, and sharing with Beijing some of its most important innovations. The sale of S-400s to China paves the way for a future joint defense of Eurasian airspace. As the process of union and cooperation between the two countries increases, their respective militaries will have the task of discouraging outside attempts to destabilize the region. This is the reason why the United States sees the sale of the S-400 systems (to Turkey, for example) as a red line not to be crossed. The ability to prevent access to one’s airspace upsets one of Washington’s principal doctrines of war. Without air supremacy and the ability to operate in an uncontested airspace, the American way of war is severely hobbled, it becoming practically impossible for the United States to impose its will militarily.
The second military focus for the Eurasians concerns the defense of their maritime borders, reflecting Moscow and Beijing’s need to keep the US Navy a good distance from their shores. The development of anti-ship weapons has been a priority for Beijing in recent years, as has been the development of islets in the South China Sea to ensure a constant protection of its borders, given the aggressive presence of the US Navy. Beijing aims to create areas of denial for the US military. Initially keeping US forces about 180 miles from their coast, the future intention is to push them even further back, to a distance of about 700 miles, thus obtaining an effective anti-access/area denial (A2/AD) space that prevents any amphibious assault or a maritime blockade of China’s sea lines of communication.
In the same way that de-dollarization represents an economic nuclear weapon in the hands of Russia and China, the development of hypersonic weapons is the linchpin of the Sino-Russian alliance’s ability to defend its territorial sovereignty. I wrote two very detailed articles on these amazing weapons, and so did my colleagues at the Strategic Culture Foundation. It is an exciting topic because for the first time in years, Washington has faced the accomplished fact of its geopolitical adversary’s impressive technological progress. Hypersonic weapons have no present weaknesses, and Moscow is the only country in the world capable of producing and using them. With this new capability, the range of action of the Russian Federation reaches unprecedented levels.
Hypersonic weapons have the crucial advantage of being able to hit mobile or fixed targets with unprecedented speed and power. The ability to obliterate in a matter of minutes a US Navy carrier group or ABM systems in Romania and Poland undoubtedly has a sobering effect on the US military. This is to leave aside the fact that the future S-500 system will have anti-satellite capabilities as well as ballistic-missile defense, and the new SS-28 Sarmat will not be able to be stopped by any current or future ABM system.
With the use of hypersonic weapons (some already operational) and the sophisticated S-400 and S-500 systems, US naval and air power is being strongly challenged. With nuclear weapons, even the Russian first- and second-strike capabilities become impossible for the US to overcome.
It is only a matter of time before hypersonic technology is brought to bear by the People’s Republic of China, probably with Moscow’s crucial assistance. The level of mutual trust and cooperation has never been so high between the two countries, and it is natural for them to collaborate militarily and economically, spurred by their common opponent.
Conclusion
The challenge for Russia and China is complex and ongoing. The transition from a unipolar to a multipolar world order is occurring as we speak, enabled by economic and military sovereignty. The challenge for these two Eurasian countries will be to increase their military and economic power, and correct the obvious imbalances in the current world order, without destroying it.
If this strategy proves successful, it will only be natural to start offering other countries the opportunity to hop onto the Eurasian train, enabling those willing to shift their military, economic and diplomatic leaning from the Atlantic to the Eurasian world. Given the momentous significance of India and Pakistan’s accession to the Shanghai Cooperation Organization as permanent members, it would seem that Moscow and Beijing are on track to eliminating the central role of the United States in international relations in favor of a multilateralism that will benefit everyone.
*
Federico Pieraccini is an independent freelance writer specialized in international affairs, conflicts, politics and strategies. He is a frequent contributor to Global Research.
Featured image is from the author.

A PIETRASANTA BRUCIA UN CAPANNONE DI MATERIALI PLASTICI E EDILI


ALLARME IN TUTTA LA ZONA 

LE RACCOMANDAZIONI DELLA ASL RIGUARDANO GLI ABITANTI DEI COMUNI DI CAMAIORE, VIAREGGIO, FORTE DEI MARMI, SERAVEZZA E STAZZEMA: "NON SOSTATE IN LUOGO APERTO, CHIUDETE PORTE E FINESTRE E SPEGNETE I CONDIZIONATORI”

Gerardo Adinolfi per firenze.repubblica.it

Brucia un capannone pieno di plastica, legno, materiali edili e vernici. E l'sos, da Pietrasanta, si diffonde in tutta la Versilia. L'Usl Toscana Nord-ovest ha infatti dato ai comuni di Pietrasanta, Camaiore, Viareggio, Forte dei Marmi, Seravezza e Stazzema l'avvertimento di "non sostare in luogo aperto, di chiudere porte e finestre e disattivare gli impianti di ricambio d'aria, e di non raccogliere frutta e ortaggi vincolando il consumo all'accurato lavaggio con acqua corrente potabile".

versilia pietrasantaVERSILIA PIETRASANTA
La nube nera che dalle 13 del pomeriggio si è alzata dal Pollino, località del comune in provincia di Lucca, è visibile infatti anche dalle spiagge del litorale di Viareggio. Tanti i bagnanti che hanno preso d'assalto le pagine Facebook dei comuni per chiedere se fosse opportuno rimanere in spiaggia o tornare a casa. Nel grosso incendio non ci sono né feriti né intossicati, ma le fiamme hanno bruciato più della metà del capannone.

4 Agosto 2018

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UN MAROCCHINO VIOLENTA UNA MINORENNE IN UN PARCO DI RHO

SI SONO CONOSCIUTI IN UN LOCALE E HANNO BEVUTO TUTTA LA SERA INSIEME, POI ALL’ALBA LUI L’HA AGGREDITA E STUPRATA, PRIMA DI RUBARLE L’IPHONE PER IMPEDIRLE DI CHIAMARE I SOCCORSI

Cristina Bassi per “il Giornale”

stuproSTUPRO
Avevano trascorso la serata insieme nei locali, una normale uscita tra un ragazzo e una ragazza poco più che adolescenti.

Poi però lui è diventato violento. Ha approfittato della notte, dell'isolamento di un parco e della fiducia della sua nuova amica. L'ha violentata e picchiata. La vittima è una ragazza di 17 anni, studentessa delle superiori.

È successo pochi giorni fa in un giardino pubblico di Rho, cittadina dell'hinterland di Milano. I carabinieri, dopo una ricerca durata poche ore, hanno arrestato per l'aggressione un 19enne marocchino.

milano stuproMILANO STUPRO
E hanno ricostruito i fatti grazie soprattutto al racconto della giovanissima. Nella serata di domenica la minorenne, un'italiana che frequenta un istituto superiore della città, è uscita con gli amici. In uno dei locali che ha visitato ha conosciuto il ragazzo straniero di due anni più grande.

Deve essere scattata una simpatia, perché lei si è fidata subito. I due hanno girato per bar e chioschi per alcune ore, bevendo insieme probabilmente. Di sicuro il giovane ha bevuto parecchi alcolici.

All'alba di lunedì la coppia ha deciso di andare al parco di via Mazzo, nelle vicinanze non c'era nessuno. Qui il 19enne, ormai ubriaco, ha improvvisamente aggredito la sua vittima. L'ha colta di sorpresa, l'ha buttata a terra e si è buttato sopra di lei. Ne ha abusato sessualmente, la giovane ha provato a opporre resistenza e a divincolarsi con tutte le forze.
vittime di stuproVITTIME DI STUPRO

Ma è stata riempita di calci e pugni. Prima di scappare lo stupratore le ha strappato il cellulare, un iPhone 5, per impedirle di chiamare aiuto e per evitare l'arresto.
La minorenne, in forte stato di choc, ha chiesto aiuto ai carabinieri della Compagnia di Rho.

Ha raccontato quello che aveva subito ai militari, che hanno raccolto la sua testimonianza e poi l'hanno accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale locale. Dopo le prime medicazioni l'hanno portata al Servizio violenza sessuale della clinica Mangiagalli di Milano per gli accertamenti medici che vengono svolti in queste situazioni.

violenza sessuale minori stuproVIOLENZA SESSUALE MINORI STUPRO
I primi esiti hanno confermato i fatti denunciati dalla 17enne. La vittima ha anche dato una descrizione piuttosto precisa del suo aguzzino. Sulla base dell'identikit e di altre indagini i militari sono riusciti a identificare il marocchino.

Lo hanno rintracciato nel primo pomeriggio di lunedì. Il giovane si trovava in un bar di corso Europa, sempre a Rho. È stato bloccato e perquisito: addosso aveva ancora il telefonino sottratto alla ragazza.

È stato quindi fermato dai militari con le accuse di rapina e violenza sessuale. Il 19enne ha regolare permesso di soggiorno e ha precedenti per furto e vandalismo. Non per stupro o molestie a sfondo sessuale.
VIOLENZA SESSUALEVIOLENZA SESSUALE

Non risulta che abbia un lavoro né un'abitazione fissa, pare che si faccia ospitare da alcuni conoscenti. È stato portato nel carcere di San Vittore, dove il gip ha già convalidato il suo arresto e la misura della custodia cautelare.

«Non possiamo accettare - interviene il deputato della Lega Paolo Grimoldi - che chi in Italia viene accolto e regolarizzato con il permesso di soggiorno poi commetta reati efferati e raccapriccianti, con la beffa di non poter neppure essere espulso. Dobbiamo rivedere la normativa vigente».

3 Agosto 2018

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LA CREDIBILITA' DI MACRON CROLLA PER IL CASO BENALLA

L’EX BODYGUARD CARO AL CUORE DEL PRESIDENTE FRANCESE ERA ISCRITTO A UN SITO DI INCONTRI GALANTI DOVE USAVA FOTO CHE IMBARAZZANO LA FRANCIA 

BENALLA POTREBBE AVER MESSO A RISCHIO LA SICUREZZA DEL CAPO DELLO STATO? SE I VIAGGI UFFICIALI DI MACRON SONO INFATTI PUBBLICI, NON LO SONO LE ATTIVITÀ PRIVATE. 

LA GEOLOCALIZZAZIONE È MOLTO FACILE, SU TINDER…

Francesco De Remigis per il Giornale

Le rivelazioni su Alexandre Benalla si susseguono. Dopo le ombre sul ruolo svolto come consigliere all'Eliseo, ecco quelle sulla gestione della sua vita privata, che finisce per coinvolgere pubblicamente anche il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.

Il 26enne, rivela il settimanale francese Closer, era iscritto a Tinder, la popolare applicazione per incontri. Nulla di male, si direbbe. Se non fosse che alcune foto caricate sul proprio profilo lo ritraggono a un passo dal presidente per farsi bello agli occhi delle potenziali spasimanti.

Mostrarsi accanto all'uomo più potente di Francia può generare un'attenzione particolare. E, magari, una richiesta per un'uscita. Così facendo Benalla viene ora accusato di essersi esposto, oltre al cattivo gusto di utilizzare la posizione lavorativa per guadagnare credito agli occhi di donne interessate a una relazione, al pericolo di geolocalizzazione. Per immaginare un incontro, infatti, Tinder richiede di specificare la posizione in cui ci si trova in quell'istante.

macron benallaMACRON BENALLA
Nelle foto pubblicate ieri da Closer, che hanno ormai qualche mese, Benalla non appare con il suo vero nome, ma sotto lo pseudonimo di «Marte». Un alias che evoca il pianeta rosso, quello che nel sistema solare precede Giove. Un modo per rivendicare «un posto chiave nella galassia della macronia», scrive la rivista, visto che Macron è noto anche come Jupiter. Ma per le giovani che non hanno familiarità con l'astronomia, Benalla appare prima da solo, in abito scuro e atteggiamento rigoroso. Scorrendo le foto eccolo però circondato dai grandi del mondo: con Emmanuel Macron, poi vicino a Donald Trump.

BENALLA BRIGITTE E MACRONBENALLA BRIGITTE E MACRON
«Marte. Uomo, 26 anni. Parigi». Descrizione minimale sul suo profilo come ce ne sono a centinaia nella capitale francese. Finché una ragazza riceve pochi mesi fa un «Super Like» (il massimo apprezzamento via Tinder) proprio dall'ex bodyguard dell'Eliseo. Incuriosita dalle foto, la giovane donna chiede di saperne di più, senza molto successo. Nel frattempo Le Monde, il 18 luglio scorso, pubblica il video con le violenze del 1 maggio che vede protagonista Benalla e tiene Macron sulla graticola da 18 giorni.

benalla makao e macronBENALLA MAKAO E MACRON
Non si sa se l'ex bodyguard utilizzi ancora Tinder (Closer lo conferma fino al 2017), ma la storia aggiunge una domanda all'entourage del presidente: Benalla potrebbe aver messo a rischio la sicurezza del capo dello Stato? Se i viaggi ufficiali di Macron sono infatti pubblici, non lo sono le attività private. La geolocalizzazione è molto facile, su Tinder. In caso di «abbinamento», vale a dire quando i proprietari di due profili si sono reciprocamente apprezzati, è possibile accedere alla distanza approssimativa tra i due individui. Ed anche se in molti ricorrono a una manipolazione del Gps solo per il gusto di «giocare», con coordinate fittizie che simulino una posizione, resta l'interrogativo sul modo in cui Benalla abbia usato l'app. Che si tratti della ricerca di un'avventura o dell'anima gemella, la tendenza è di aprire Tinder più volte al giorno per curare le proprie «storie». Così facendo, si trasmette la posizione molte volte.

Il 61% dei francesi pensava già che il presidente dovesse spiegarsi davanti alla commissione d'inchiesta parlamentare. Dopo quest'ultimo scoop, la Francia si divide: alcuni si chiedono se non sia eccessiva l'invasione nella privacy di Benalla. Altri insistono nel dire che la vita di un individuo al centro del potere, che partecipa alla vita pubblica e alla sicurezza privata di Macron (come Benalla ha più volte specificato), sia invece di interesse collettivo per motivi di sicurezza.

Fonte: qui

LAUDA FUORI DAL COMA: RESPIRA DA SOLO

FONTI MEDICHE A SITO AUSTRIACO: “MOLTO SODDISFATTI DEL DECORSO” DOPO IL TRAPIANTO DI POLMONE AL QUALE L’EX PILOTA E’ STATO SOTTOPOSTO GIOVEDI’ SCORSO


niki lauda 4NIKI LAUDA
Migliorano le condizioni di Niki Lauda, dopo il trapianto di polmone al quale è stato sottoposto giovedì scorso. Secondo quanto riporta il sito austriaco Oe24.at, che cita fonti dell'ospedale Allgemeinen Krankenhaus di Vienna, il tre volte campione del mondo di F1 oggi è stato risvegliato dal coma indotto, respira autonomamente ed è cosciente.

"Siamo molto soddisfatti del decorso operatorio - le parole del prof. Walter Klepetko, capo del dipartimento clinico di chirurgia toracica -. Prima dell'intervento, le condizioni del signor Lauda erano estremamente critiche, i polmoni erano fortemente danneggiati e, negli ultimi sette giorni, era stato tenuto in vita da un pompa cuore-polmoni. Ci vorrà del tempo, resterà ricoverato alcune settimane, ma siamo ottimisti".
   
MEDICI ESCLUDONO LEGAME CON INCIDENTE AL NURBURGRING
niki laudaNIKI LAUDA

Restano gravi ma stabili le condizioni di Niki Lauda, il 69enne tre volte campione del mondo di Formula 1 ricoverato nel reparto di rianimazione di un ospedale di Vienna dopo aver subito il trapianto di un polmone. Sulle sue condizioni vige il massimo riserbo, ma i medici spiegano che "serve tempo, solo quello potrà dirci se Lauda recupererà appieno". Intanto, sempre i medici hanno escluso che possa esserci una relazione tra il polmone sostituito e l'incidente del Nurburgring. Sono passati troppi anni e comunque nelle settimane successive al trapianto, l'ex pilota aveva sofferto di una fortissima polmonite, dalla quale non riusciva a riprendersi. Fonte: qui