9 dicembre forconi: 02/04/17

sabato 4 febbraio 2017

PREPARATE IL PORTAFOGLI (TAR-TASSATI FOEREVER) - GENTILONI, L'ENNESIMO ABUSIVO, PREPARA LA MANOVRA-BIS DA 3,4 MILIARDI CHIESTI DALLA UE


SOLO UN QUARTO ARRIVERÀ DA UNA SFORBICIATA ALLE SPESE MINISTERIALI(AHAHAHAHAH ... BEATO A CHI CI CREDE!):

IL RESTO ARRIVERA’ DA BOLLI, SIGARETTE E BENZINA
Roberto Petrini per “la Repubblica”
PADOAN GENTILONI1PADOAN GENTILONI
GLI ABUSIVI 

Comincia la caccia ai 3,4 miliardi per far fronte alla manovra bis e mettere a punto il pacchetto di provvedimenti che scatteranno in primavera, entro aprile. Occhi puntati soprattutto sull' aumento delle tasse: benzina, sigarette, alcolici, birra, bolli, imposte ipotecarie e catastali.

Nulla resta fuori dallo scrutinio dei tecnici che hanno il compito di recuperare dalle entrate 1,5 miliardi, 1 dalla lotta all' evasione e di fare 8-900 milioni di tagli(
beato a chi ci crede!!!). Dopo le precisazioni di Padoan al Senato e il via libera di Valdis Dombrovskis (vice presidente della Commissione Ue) da Malta, i motori sono accesi.

DombrovskisDOMBROVSKIS
La cifra è nota, come pure il mix di interventi. Si tratterà di un quarto di tagli alla spesa per consumi intermedi dello Stato, in pratica una sforbiciata «selettiva» alla spesa dei ministeri, per un totale di 8-900 milioni. La parte più sostanziosa riguarda tuttavia i rimanenti tre quarti della manovra, pari a circa 2,5 miliardi: 1,5 miliardo verrà dall' aumento di accise e imposte indirette e 1 miliardo dalla lotta all' evasione.

TASSETASSE
È quest' ultima la partita più difficile perché il governo deve trovare un miliardo e mezzo da tasse che incidono sostanzialmente sui consumi. Padoan ha escluso aumenti dell' Iva e tagli delle detrazioni fiscali (si potrà agire solo su alcuni crediti d' imposta), ma l' elenco delle imposte indirette è ampio e comprende anche bolli, tasse ipotecarie e catastali. Nella lista ci sarebbero anche i giochi ma ieri il sottosegretario all' Economia Pierpaolo Baretta ha escluso un ritocco delle imposte su lotto e similari.

L' altra grossa partita, esplicitamente citata dalla lettera a Bruxelles è quella delle accise: qui si va dalla benzina, al gas, agli oli minerali, alle bevande alcoliche, alla birra. In questo caso l' ipotesi più probabile che sarà attivata la clausola di salvaguardia che era stata scongiurata con la legge di Bilancio 2017: l' aumento delle accise evitato allora e che potrebbe scattare è già cifrato in 220 milioni.
SIGARETTESIGARETTE

Dalle stesse parti c' è l' aumento delle sigarette, già oggetto di proiezioni nelle agenzie del governo: l' ipotesi, per ricavare 100 milioni, è quella di un aumento della sigarette di fascia bassa (intorno ai 4-5 euro) con un ritocco di 10 centesimi a pacchetto.

Più semplice l' estensione di due strumenti di contrasto all' evasione dell' Iva. Il primo è il reverse charge, prevede che l' Iva venga versata da chi compra e non da chi vende con l' obiettivo di evitare le forniture in nero e la conseguente evasione. Il meccanismo adottato dal 2015, già funziona nel campo dell' edilizia e dell' elettronica, ora lo si vorrebbe estendere ad altri settori come la grande distribuzione: dovrà esserci l' ok di Bruxelles che già bocciò una nostra richiesta (il gettito su base annua era previsto in un miliardo).

Oggi le possibilità sono migliorante perché è in discussione una direttiva che apre la porta su base europea all' inversione dell' onere fiscale. Stesso meccanismo per lo split payment, lo Stato trattiene l' Iva dei propri fornitori tagliando ogni problema alla radice: funziona per le pubbliche amministrazioni dal marzo del 2015 e potrebbe essere esteso a tutte le società pubbliche.

Fonte: qui

Sisma, scosse di terremoto nelle province di Macerata e Perugia

Le scosse più forti sono state quelle di magnitudo 4 e 4.4 avvenute alle 4:47 e alle 5:10 con epicentro a Monte Cavallo, in provincia di Macerata

03 Febbraio 2017

Uno sciame sismico ha investito nella notte il Centro Italia. Le scosse più forti sono state quelle di magnitudo 4 e 4.4 avvenute alle 4:47 e alle 5:10 con epicentro a Monte Cavallo, in provincia di Macerata.

Una scossa di magnitudo 3.1 è stata registrata alle 5:12 con stesso epicentro e ipocentro a soli 4 km di profondità e un'altra di magnitudo 3.8 alle 6:40. Non si segnalano al momento nuovi crolli. Forte è stato lo spavento in tutto il territorio. 

Molte persone a Camerino e nelle zone limitrofe si sono riversate in strada. 

Le scosse sono state avvertite anche nell’Ascolano, anche se in misura minore. Intanto la Giunta regionale abruzzese ha approvato questa sera lo schema di protocollo d'intesa tra la Regione Lazio e la Regione Abruzzo inerente le agevolazioni per la mobilità pubblica a seguito del sisma del 24 agosto 2016. Secondo quanto ha riferito lo stesso presidente D'Alfonso, gli interventi previsti nell'accordo riguardano la possibilità di viaggiare sulla rete del trasporto pubblico del Comune dell'Aquila presso il quale sono temporaneamente alloggiate le persone colpite dal sisma e residenti nei comuni laziali, tramite la totale esenzione del pagamento del biglietto di trasporto. Inoltre, l'accordo prevede la possibilità di usufruire della intensificazione dei trasporti della rete laziale lungo la direttrice L'Aquila-Amatrice. 

Entrambi gli interventi previsti sono a carico della Regione Lazio.

Fonte: qui

P.S. stanotte, 04 Febbraio 2017, nuova scossa di terremoto al 4,2 della scala Richter località Fiastra(MC)


Lecco, poliziotto insegue i ladri e muore nell'inseguimento

A Lecco ha perso la vita l'agente scelto Francesco Pischedda, morto mentre inseguiva un furgone di malviventi all'altezza del paese di Colico


Un inseguimento finito in tragedia. Così si è consumata la vicenda di Francesco Pischedda, poliziotto di origini sarde, che è morto ieri sera a Colico, in provincia di Lecco, mentre inseguiva un furgone sospetto che non si era fermato all'alt.L'agente scelto, in polizia da sette anni, era in servizio su una volante quando insieme ai colleghi ha avvistato un veicolo sospetto. Dopo che il furgone non si è fermato all'alt, è iniziato un inseguimento protrattosi per diversi chilometri. Ad un tratto il mezzo inseguito ha urtato un jersey ed è finito in mezzo alla strada. Gli occupanti ne hanno abbandonato l'abitacolo e si sono dati alla fuga a piedi.

L'agente Pischedda, prontamente lanciatosi all'inseguimento, è riuscito a raggiungere uno dei fuggiaschi, intraprendendo una furibonda colluttazione, nel corso della quale è precipitato in una scarpata. La caduta, però, gli ha provocato gravi lesioni e ferite, per le conseguenze delle quali è poi spirato all'ospedale Alessandro Manzoni di Lecco.

Il malvivente, un 25enne moldavo, è rimasto gravemente ferito nel corso della lotta e della caduta che ne è seguita. La polizia però è tuttora sulle tracce di due fuggitivi.

Fonte: qui

Mogherini: "Fermare gli arrivi di migranti è solo un'illusione"

L'affondo della Mogherini: "È impossibile fermare i flussi, bisogna lavorare sulle due frontiere libiche, in mare e nel deserto. Trump? Non è una minaccia"
L'immigrazione "non si può fermare"(COME AL SOLITO RACCONTA BALLE!). E questo non è un male, assicura Federica Mogherini, perché "senza migranti la nostra economia sarebbe paralizzata(ALTRA CAZZATA COLOSSALE!), la nostra demografia ci porterebbe al collasso, le nostre società crollerebbero(ALTRA BALLA!)".

In un'intervista con il Corriere della Sera, l'Alto Commissario Ue per la Politica Estera fa un giro d'orizzonte sulla situazione politica e diplomatica mondiale, a partire dal delicatissimo scacchiere mediterraneo. In attesa del vertice informale dei capi di Stato e di governo della Ue, in programma per oggi a Malta, l'ex ministro degli Esteri spiega che i flussi migratori in partenza dal Maghreb verso le coste italiane e maltesi si possono controllare sia con l'azione in mare - "l'addestramento della guardia costiera è iniziato a settembre, ma molte vite vanno perdute perché le nostre navi non hanno accesso alle acque libiche" - ma anche con il rafforzamento dei confini meridionali della Libia - "abbiamo lavorto in particolare con il Niger, creando posti di lavoro per aiutare i migranti a tornare al loro Paese" .

Il rebus Libia

Strettamente legata alla questione migratoria è quella della crisi libica: il Paese nordafricano è descritto dalla Mogherini come "profondamente diviso". "Ma la Libia può e deve restare unita, è un Paese strategico - prosegue - Certo, né Tripoli né Tobruk possono governare da soli."

Il nodo Trump

Sulle complesse relazioni con la nuova amministrazione Usa, il capo della diplomazia europea non sembra darsi troppi pensieri: "L'America non è una minaccia, i nostri rapporti sono più profondi e più antichi di qualsiasi amministrazione. La crisi interna è loro, non nostra", aggiunge la Mogherini ricordando che la politica americana deve ancora definirsi e che il congresso repubblicano incalzava Obama perché troppo morbido con la Russia.

I rapporti con Putin

E proprio per quanto riguarda le relazioni con il Cremlino, l'Alto Commissario esprime dubbi sulla reale forza della Russia, che descrive come "dinamica in politica internazionale e sul piano militare, ma minata internamente dalla crisi economica." L'Europa, ricorda, ha lavorato bene con Mosca per dossier delicati come quello riguardante il nucleare iraniano, mentre su altri tavoli gli aspetti di frizione sono più forti.

La crisi d'identità della Ue

Il nodo che è forse più spinoso è però quello relativo all'immagine che l'Europa ha di sè e che la Mogherini descrive usando la metafora di una "meravigliosa sedicenne che si guarda allo specchio e si vede brutta".
"I nostri partner internazionali - ragiona l'Alto commissario - continuano a dirmi che noi europei non ci rendiamo conto della nostra potenza. Siamo noi a non capire la nostra forza. Il mondo guarda a noi come partner affidabile pr quanto riguarda commercio libero ed equo, diritti umani, multilateralismo, sostegno all'Onu, diplomazia, cambiamenti climatici.... La nostra salute fisica è perfetta, ma siamo labili di nervi."

Fonte: qui

Ora Trump mette tutti spalle al muro


Strapazza l'Australia e minaccia il Messico. Ma alleggerisce le sanzioni alla Russia

Da Il Giornale

murales muro con il messicoMURALES MURO CON IL MESSICO
Prima minaccia il presidente messicano Enrique Pena Nieto di inviare le truppe americane se il suo governo non fermerà i bad hombres, poi strapazza l'alleato australiano Malcolm Turnbull: telefonate al vetriolo quelle di Donald Trump con alcuni leader stranieri, che hanno scatenato non poche polemiche.

Con l'omologo messicano il tycoon doveva ricomporre i disaccordi sul muro anti-clandestini e invece, dalla trascrizione della chiamata di venerdì scorso pubblicata da alcuni media Usa, è emerso tutt'altro. «Avete un sacco di bad hombres (persone cattive), non state facendo abbastanza per fermarli - avrebbe detto il re del mattone - Penso che i vostri soldati abbiano paura. I nostri no, potrei inviarli laggiù per occuparsi della questione».
MESSICO - POLIZIOTTI TORTURATI E DECAPITATIMESSICO - POLIZIOTTI TORTURATI E DECAPITATI

Il ministero degli Esteri messicano ha smentito la frase, ma fonti della Casa Bianca - secondo l'Associated Press - hanno confermato le parole di Trump, precisando però che si trattava di una minaccia «scherzosa», nell'ambito di un discorso sul rafforzamento della cooperazione sul fronte della lotta ai cartelli della droga.

donald trump muro con il messico 5DONALD TRUMP MURO CON IL MESSICO 
Non è andata meglio la chiamata con il premier australiano, uno dei più fedeli alleati degli Usa, accusato di voler esportare terroristi in America, come gli attentatori della maratona di Boston. Una fonte dell'amministrazione Trump ha raccontato al Washington Post che «The Donald» ha reagito quando Turnbull ha chiesto di rispettare l'accordo di accogliere negli Stati Uniti 1.250 rifugiati, al momento nelle carceri australiane.

Il Commander in Chief avrebbe definito l'intesa «la peggiore di sempre», troncando bruscamente la chiamata dopo 25 minuti invece dei 60 previsti. «Dobbiamo essere trattati in maniera giusta dai nostri alleati - ha detto Trump durante un incontro alla Casa Bianca - Rispetto l'Australia, ma abbiamo un problema». Mentre poco prima, su Twitter, ha scritto: «Potete crederci? L'amministrazione Obama si è detta d'accordo nel prendere migliaia di immigrati illegali dall'Australia. Perche? Studierò questa stupida intesa».
primo ministro malcolm turnbull alla parata lgbt australianaPRIMO MINISTRO MALCOLM TURNBULL ALLA PARATA LGBT AUSTRALIANA

Parlando al National Prayer Breakfast, invece, ha spiegato che "il mondo è in pericolo, e io voglio sistemare le cose. Ha promesso di sviluppare un sistema in grado di garantire che le persone in arrivo nel Paese «abbraccino pienamente i nostri valori e respingano ogni forma di oppressione e discriminazione». «Vogliamo persone che amino noi e i nostri valori, non che li odino - ha aggiunto, ribadendo come - a libertà religiosa è sacra e ogni americano ha il diritto di professare la fede in cui crede». Trump ha spiegato che tutte le nazioni hanno il dovere di fronteggiare la violenza contro i cristiani da parte dell'Isis, quindi ha citato anche i musulmani pacifici brutalizzati dal Califfato.
lgbt prideLGBT PRIDE

Intanto, il Dipartimento del Tesoro americano ha aperto alla Russia, consentendo alcune attività con Mosca e riducendo alcune misure introdotte da Obama dopo le interferenze nelle elezioni. Ma «non si tratta di un allentamento» delle sanzioni, ha spiegato Trump, e il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, ha sottolineato che è «una pratica comune». All'interno dell'amministrazione Usa starebbe anche circolando una bozza di decreto sulla libertà religiosa, che secondo i media prevedrebbe un potenziale indebolimento della protezione della comunità Lgbt dalle discriminazioni.
caitlyn e comunita lgbtCAITLYN E COMUNITA LGBT

Il documento affermerebbe che «gli americani e le organizzazioni religiose non saranno costretti a partecipare ad attività che violano la loro coscienza, e rimarranno liberi di esprimere i propri punti di vista senza trattamenti sfavorevoli da parte il governo federale». Quindi, la misura potrebbe permettere a dipendenti e collaboratori federali di rifiutare diversi servizi in base all'orientamento sessuale.

bandiera lgbtBANDIERA LGBT
Una portavoce della Casa Bianca, però, ha detto che non c'è in programma di firmare nulla del genere. Sempre in tema di libertà religiosa, invece, il presidente ha promesso di «distruggere completamente» il Johnson Amendment, che vieta alle chiese di fare attività politica togliendo loro, in tal caso, le esenzioni fiscali.

Donbass, accuse tra Kiev e Mosca
Da Il Giornale

Non si fermano gli scontri sulla linea di contatto che divide esercito ucraino e ribelli filorussi. E nel Donbass sono tornati anche i carri armati. Siamo dinanzi all’escalation più significativa del conflitto, dal febbraio del 2015, quando sono stati firmati gli accordi di Minsk, che fissano le condizioni per il cessate il fuoco e il ritiro delle armi pesanti dal fronte. La situazione, dopo un periodo di calma seguita all’ultima tregua concordata lo scorso 21 dicembre, si è inasprita negli ultimi giorni, in particolare nella zona industriale nei pressi di Avdiivka e Yasenovataya.
      
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E Kiev si mostra ormai decisa ad usare il pugno duro con i separatisti. Ieri, il corrispondente della Bbc da Avdiivka, Tom Burridge, aveva pubblicato su Twitter un video in cui comparivano due carri armati dell’esercito ucraino e militari ucraini in stato d’allerta. Le immagini dei tank arrivati ad Avdiivka hanno subito fatto il giro del web e a darne notizia era stata anche l’agenzia di stampa russaRia Novosti. L’Osce, però, ha preferito non commentare e per il portavoce delle forze di sicurezza ucraine per il Donbass, Leonid Matjuhin, ad Avdiivka non c’è nessun carro armato.

In Donbass continuano le violenze

Da entrambi i lati del fronte però, si continua a morire, e continuano a cadere i missili Uragan, i Grad, e i proiettili di artiglieria pesante, vietati dagli accordi di Minsk. Ad Avdiivka, che si trova sotto controllo delle forze armate ucraine, più di 17mila persone, tra cui 2.500 bambini, sono rimasti al gelo senza riscaldamento, elettricità e acqua, a causa degli scontri di questi giorni. E dall’altra parte del fronte, a Donetsk, la situazione non è migliore. Ieri notte, nel centro della città, un civile è morto e altri sono rimasti feriti dopo un bombardamento con missili Uragan, mentre le autorità separatiste di Makiivka, hanno comunicato il ferimento, sempre nella giornata di ieri, di altri due civili.
“A seguito del bombardamento ucraino nel distretto di Chervonogvardeskij, 76 appartamenti sono stati lasciati senza gas”, ha poi riferito il rappresentante dell’amministrazione di Makiivka, denunciando diversi bombardamenti su abitazioni civili nei villaggi circostanti. Le vittime civili e militari dall’inizio dell’escalation, nella notte fra domenica e lunedì, sono ormai decine. “L’esercito ucraino ha pesantemente bombardato nella notte le aree dove vivono anche donne e bambini”, ha detto poco fa la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, accusando le forze armate ucraine di violare la Convenzione di Ginevra, con i bombardamenti sui civili.

Proteste anti-russe a Kiev

Tra Kiev e Mosca, del resto, lo scambio, durissimo, di accuse, dura ormai da giorni. Ieri, nella capitale ucraina, decine di attivisti dei partiti nazionalisti hanno tappezzato le sedi dell’istituto di credito russo Sberbank chiedendone la chiusura. “Attenzione, questa è la banca di un Paese aggressore, sarà chiusa, ritirate i vostri soldi urgentemente”, hanno scritto gli attivisti sui manifestini affissi sulla sede di Sberbank nel centro di Kiev. Negli ultimi giorni il governo ucraino ha puntato più volte il dito contro Mosca, accusandola di aver provocato la recente escalation. 
Ieri, il presidente russo Vladimir Putin, da Budapest, ha accusato a sua volta Kiev di aver riacceso le ostilità per “sfuggire all’attuazione degli accordi di Minsk” e per “ottenere finanziamenti” dalla comunità internazionale.
      
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A denunciare le responsabilità di Kiev sul mancato rispetto degli accordi siglati nella capitale bielorussa, è stato anche l’ambasciatore russo all’Onu, Vitalij Churkin, mentre la missione permanente di Mosca presso l’Alleanza Atlantica ha chiesto alla Nato di fare pressione sulle autorità ucraine per “l’attuazione piena e incondizionata degli accordi Minsk, la fine delle provocazioni nel Donbass e il rispetto dei termini degli accordi di cessate il fuoco attualmente in vigore”.

Gli Usa condannano le “azioni aggressive della Russia”

Ad accusare, invece, la Russia della nuova escalation della guerra in Donbass, è stata, invece, la nuova ambasciatrice degli Stati Uniti all’Onu, Nikki Haley. “Ritengo spiacevole che, in occasione della mia prima apparizione qui, io debba condannare le azioni aggressive della Russia”, ha detto la Haley, attribuendo alla Russia la responsabilità dell’intensificarsi delle violenze e chiedendo la fine dei combattimenti. Il senatore repubblicano John McCain, presidente della commissione servizi armati del Senato, ha chiesto, poi, al presidente Usa Donald Trump, di stanziare nuovi aiuti in favore di Kiev per aiutare l’Ucraina a difendersi “alla luce degli ultimi attacchi russi e della prospettiva della futura aggressione contro Kiev”. Una nota positiva, infine, arriva dalla riunione di ieri, a Minsk, del Gruppo di contatto trilaterale per la ricomposizione delle ostilità nel Donbass, durante la quale i rappresentanti di Osce, Ucraina e Russia, hanno redatto un documento comune che chiede l’immediato cessate il fuoco ed il ritiro delle armi pesanti dalla linea del fronte.