9 dicembre forconi: 10/12/16

mercoledì 12 ottobre 2016

LE TENSIONI TRA PUTIN E L’OCCIDENTE RISCHIANO DI ESPLODERE IN UN CONFLITTO ARMATO

IL CREMLINO HA INVITATO LA POPOLAZIONE A PREPARARSI ALLO SCONTRO CON I “PAESI OSTILI”, IL GOVERNATORE DI SAN PIETROBURGO 

POLTAVCHENKO HA ORDINATO DI ACCUMULARE RISERVE DI GRANO E GIA’ SI RACCOLGONO FONDI PER COSTRUIRE NUOVI RIFUGI ANTI-ATOMICI


NELLE ESERCITAZIONI BELLICHE “CAUCASO 2016”, ALLE QUALI HANNO PARTECIPATO 120 MILA UOMINI, LO STATO MAGGIORE AVREBBE SPERIMENTATO UN NUOVO SISTEMA DI GOVERNO DEL PAESE IN CASO DI CONFLITTO E I VOLI DEI TUPOLEV A RIDOSSO DELLE DIFESE NATO (GLI USA FANNO LO STESSO LUNGO LE COSTE ARTICHE) SERVONO A SAGGIARE LE DIFESE NEMICHE


PUTIN HA ANNULLATO LA VISITA A PARIGI, PREVISTA DA UN ANNO, PERCHÉ HOLLANDE LO HA ACCUSATO DI AVER COMMESSO CRIMINI DI GUERRA IN SIRIA INSIEME AD ASSAD


1 - LA RUSSIA ALLA MOBILITAZIONE ESERCITAZIONI E SCORTE DI CIBO
Fabrizio Dragosei per il “Corriere della Sera”

LO SCHIERAMENTO DELLE FORZE MILITARI DELLA RUSSIALO SCHIERAMENTO DELLE FORZE MILITARI DELLA RUSSIA

L' amministrazione del quartiere Kuzminki, nella periferia sud di Mosca, ha rotto gli indugi e ha già lanciato una raccolta di fondi tra gli abitanti per costruire un nuovo rifugio anti-atomico: «Ogni contribuente avrà un pass nominativo per entrare. Affrettatevi, i posti sono limitati». La psicosi di un possibile imminente conflitto con l'Occidente sembra essersi impadronita della Russia anche se, per fortuna, le cose non sono a questo punto, nonostante la fortissima tensione.


VLADIMIR PUTIN CON LA PISTOLA jpegVLADIMIR PUTIN CON LA PISTOLA JPEG

Vladimir Putin ha annullato ieri il suo viaggio a Parigi dopo la scaramuccia verbale con François Hollande, seguita al veto russo sulla risoluzione all' Onu riguardante la Siria. Prima Angela Merkel aveva parlato di possibili nuove sanzioni contro Mosca per il suo comportamento in Siria e nell'Europa del Nord (missili Iskander, voli continui di bombardieri). È intervenuto anche il ministro degli Esteri britannico Boris Johnson che ha usato parole forti: «La Russia deve essere indagata per crimini di guerra (accuse non basate su riscontri oggettivi, ma su chiacchiere e dicerie!) ad Aleppo e rischia di diventare una nazione-paria». 

CRIMEA - SOLDATI PRO PUTINCRIMEA - SOLDATI PRO PUTIN

Johnson ha anche chiesto alla gente di andare a manifestare davanti alle ambasciate russe nel mondo. Tutto sembra contribuire ad alimentare la tensione, l'isolamento del Cremlino e i timori più irragionevoli. In Russia questi timori sembrano diventare una vera e propria frenesia. Il governatore di San Pietroburgo Poltavchenko ha ordinato lunedì di accumulare riserve di grano.

CRIMEA - SOLDATI PRO PUTINCRIMEA - SOLDATI PRO PUTIN

Le autorità cittadine dovranno essere in gradi di assicurare a ogni abitante 300 grammi di pane al dì per 20 giorni. La settimana scorsa in scuole, uffici e fabbriche di tutto il Paese ci sono state speciali esercitazioni condotte dalla Protezione civile: cosa fare in caso di attacco, dove si trovano i rifugi contro i bombardamenti, eccetera. Nel manifesto affisso per le vie del quartiere Kizminki, si parla esplicitamente di una «attesa aggressione nucleare da parte di Paesi ostili (Usa e loro satelliti)».


vladimir putin soldati lapVLADIMIR PUTIN SOLDATI LAP

Ieri diversi siti Internet hanno riportato un ordine emesso dal Cremlino e indirizzato a parlamentari e funzionari statali (anche a livello regionale): far rientrare al più presto i parenti che si dovessero trovare all'estero. Il portavoce di Putin non ha smentito la notizia, ma si è limitato a dire di non saperne nulla.


PUTIN ASSISTE ALLE ESERCITAZIONI MILITARIPUTIN ASSISTE ALLE ESERCITAZIONI MILITARI

Nelle esercitazioni belliche «Caucaso 2016», alle quali hanno partecipato 120 mila uomini, lo Stato Maggiore avrebbe sperimentato un nuovo sistema di governo del Paese in caso di conflitto. Secondo il quotidiano Izvestiya , le funzioni dei governatori, di tutti gli enti locali, del ministero dell' Interno, dei servizi segreti e della Protezione Civile passerebbero immediatamente ai capi dei quattro distretti militari in cui è diviso il Paese.

ESERCITAZIONE MILITARE RUSSAESERCITAZIONE MILITARE RUSSA

La Russia si prepara allo scontro? 

I voli dei Tupolev a ridosso delle difese Nato (gli Usa fanno lo stesso lungo le coste artiche) servono a saggiare le difese nemiche? Anche se lo scenario potrebbe sembrare questo, la realtà sarebbe ben diversa. Putin mostra i muscoli, sostengono diversi commentatori, e per farlo ricorda ai suoi avversari come la Russia sia in grado di affrontare dall'oggi al domani anche le eventualità più apocalittiche. Con lo stesso spirito di sacrificio mostrato durante la Grande guerra patriottica, come chiamano qui la Seconda guerra mondiale.


ESERCITAZIONE MILITARE RUSSAESERCITAZIONE MILITARE RUSSA

Ma è un gioco che potrebbe finire male, ammonisce Aleksej Venediktov, direttore della radio indipendente Eco di Mosca: «Installiamo missili contraerei nelle basi in Siria… per chi? 

Non contro l'Isis che non ha aerei. 

Si tratta di un movimento verso un conflitto che potrebbe iniziare anche casualmente». La Russia si ritrova nuovamente da sola, dopo il riavvicinamento all'Europa che sembrava prossimo. 

«I rapporti con l'Occidente peggiorano continuamente - spiega ancora Venediktov -. E non siamo arrivati alla fine».


2 - GELO FRANCIA-RUSSIA SULLA SIRIA PUTIN CANCELLA LA VISITA A PARIGI
Leonardo Martinelli per “la Stampa”

HOLLANDE E PUTINHOLLANDE E PUTIN

Si respira una strana aria di guerra fredda tra Russia e Francia. Il presidente Vladimir Putin era atteso a Parigi il 19 ottobre, una visita decisa da almeno un anno. Doveva inaugurare la trionfante cattedrale russa ortodossa: nuova di zecca, con le sue cupole luccicanti e la vista sulla torre Eiffel. E poi si sarebbe incontrato a tu per tu con François Hollande, per discutere soprattutto di Siria.


Vladimir, però, non verrà: l'ha fatto sapere ieri, all'improvviso, bruscamente. Senza troppe spiegazioni. Ma è chiaro che a innervosirlo sono state le prese di posizione del suo omologo francese, che ha parlato esplicitamente di «crimini di guerra»(affermazioni, come al solto, fondate su nessuna prova) commessi dal regime di Bashar al-Assad ad Aleppo con il sostegno dell' aviazione russa.

HOLLANDE E PUTIN A MOSCAHOLLANDE E PUTIN A MOSCA

Da giorni il clima si faceva sempre più teso fra Parigi e Mosca. E i francesi ricercavano un modo per chiudere la porta, ma non del tutto. «Né rottura, né compiacenza» era l'obiettivo sintetizzato lunedì da Jean-Marc Ayrault, ministro degli Esteri francese, che riteneva comunque la «Russia un partner, non un rivale» e il dialogo necessario anche per risolvere il dilemma ucraino. Anzi, proprio il 19 sera era prevista, sulla strada del ritorno, una cena a Berlino che avrebbe coinvolto Putin, Hollande, Angela Merkel e il presidente ucraino Petro Poroshenko.


Non ci sarà niente di tutto questo: la goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata la decisione di Hollande di ricevere Putin ma di non accompagnarlo all'inaugurazione della cattedrale (proprio della serie «né rottura, né compiacenza»). 


Con una buona dose d'ironia, Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, ha precisato che «il presidente russo è disposto ad andare a Parigi, quando Hollande si sentirà più a suo agio».

PUTIN E HOLLANDE 546PUTIN E HOLLANDE 546

Dinanzi al Consiglio d'Europa, a Strasburgo, ieri il presidente francese ha subito risposto a distanza a quello russo, affermando: «Sono pronto a incontrare in qualsiasi momento Vladimir Putin, se questo servirà a far avanzare la causa della pace. Il dialogo è necessario con la Russia, ma deve essere fermo, trasparente, franco».

In un'intervista trasmessa lunedì sul canale Tmc, Hollande aveva manifestato i suoi dubbi a incontrarlo proprio in ragione dei «crimini di guerra» commessi dal regime di Assad ad Aleppo con la complicità dei caccia di Mosca.

putin assadPUTIN ASSAD
Sabato, al Consiglio di sicurezza dell' Onu, proprio la Russia aveva imposto il veto a una risoluzione della Francia che chiedeva il cessate il fuoco nella città del Nord della Siria, martoriata dai bombardamenti. «Le principali vittime - ha aggiunto ieri Hollande - sono le popolazioni civili: sono loro che muoiono sotto le bombe».

«La Siria rappresenta una sfida per la comunità internazionale: può ritrovare lì il suo onore risolvendo il problema. Oppure resterà solo la vergogna di vedere così tanti siriani abbandonare le proprie case e tante famiglie massacrate dal terrorismo».

ESERCITAZIONE MILITARE RUSSAESERCITAZIONE MILITARE RUSSA
Intanto, proprio ieri i bombardamenti dei russi si sono intensificati nella parte Est di Aleppo, ancora in mano ai ribelli anti-regime e dove vivono almeno 250mila persone, nonostante l' offensiva lanciata lo scorso 22 settembre da Assad, con l' aiuto di Putin. Secondo i dati forniti ieri dall' Onu, 376 persone sarebbero già morte e 1266 ferite sotto i bombardamenti. Nell' intervista a Tmc Hollande aveva parlato degli aerei russi, che prendevano di mira gli ospedali civili «e quelli che commettono questi atti - aveva precisato - dovrebbero assumerne la responsabilità, anche dinanzi la Corte penale internazionale».
PUTIN ASSADPUTIN ASSAD

Va detto che a Parigi non tutti la pensano allo stesso modo: Putin può contare su fedeli alleati, nel vasto e complesso mondo della destra, da Marine Le Pen fino a François Fillon, l'ex premier, e a Thierry Mariani, deputato dei Repubblicani (lo stesso partito di Nicolas Sarkozy), che ieri ha liquidato Hollande dicendo che «si mette sullo stesso piano di un lacchè qualsiasi della politica degli americani».

Fonte: qui


Il Grande Cetriolo Sommerso: i derivati IRS in pancia ai comuni


Le amministrazioni locali grazie a due interventi legislativi degli anni ’90, hanno iniziato a rivolgersi al mercato privato dei capitali per il reperimento delle risorse indispensabili per il finanziamento degli investimenti: la Legge 403/90 e la Legge 724/94 (Legge Finanziaria 1995) (http://www.entilocali.provincia.le.it/contabilita/doc/int_0008.doc)
Cessava il monopolio della Cassa Depositi e Prestiti quale unico istituto finanziatore istituzionale: agli enti locali veniva consentito di rivolgersi sul mercato dei prodotti finanziari degli istituti di credito, senza necessità di dover preventivamente accedere alle offerte dell’istituto pubblico.
Le banche hanno venduto agli enti pubblici italiani l’Interest Rate Swap (IRS), uno strumento che “avrebbe dovuto garantire” agli enti locali una copertura nell’eventualità di un aumento dei tassi d’interesse in correlazione ad operazioni di finanziamento a medio-lungo termine.
Questi derivati hanno funzionato poco o male, in molti casi hanno appesantito i bilanci degli enti territoriali.
I derivati IRS, nati come strumenti di copertura dal rischio di aumento dei tassi d’interesse, si sono trasformati in micidiali trappole per i bilanci di un gran numero di nostre imprese ed enti pubblici. Il meccanismo alla base dell’IRS prevede due parti, la banca ed il cliente, questi si obbligano tra loro ad effettuarsi dei versamenti periodici in relazione al futuro andamento dell’indice di un determinato tasso di interesse.

Spesso le banche hanno venduto dei prodotti IRS di scarsa utilità, in molte occasioni si sono rivelati essere molto dannosi. Sono stati artatamente congegnati dalle banche al fine di addossare sulle spalle delle imprese e delle pubbliche amministrazioni le conseguenze di un momento di tassi d’interesse bassi. La formula maggiormente utilizzata fu “la banca vince se i tassi calano”. Bene cosa è successo? I tassi sono calati e gli italiani hanno pagano e continuano a pagare centinaia di milioni di perdite su questi contratti.
In molti casi questi derivati sono stati imposti dal funzionario di banca come condizione per ottenere l’erogazione di un finanziamento, quindi numerose imprese ed enti, non solo non sono stati coperti dal rischio, ma si sono trovati a dover pagare alle banche i normali interessi sui finanziamenti e le gabelle derivate dallo swap. (l’hanno presa “in quel posto” due volte senza vaselina)
Allora prendiamo l’assessore al bilancio “bravo a falsificare i bilanci con accreditate capacità” o “bravo a obbedire a dovere”. Compito principale di qualsiasi assessore al bilancio è scrivere e riscrivere “la bestia” ovvero il bilancio del comune finché non emerge quello che la giunta “vuole che venga fuori” ma soprattutto “che NON venga fuori quello che NON vuole”. Un lavoro stressante perché:
  1. – le leggi che regolano la stesura dei bilanci pubblici sono criptiche, contorte e note solo a pochi iniziati
  2. – l’assessore già di suo spesso non ne capisce un emerito c***o
Nel caso di giunta di centro-destra l’assessore di fresca nomina si portava dentro all’amministrazione i suoi fornitori preferiti: le banche. La preferenza ricadeva su quelle con cui aveva contratto pesanti debiti non pagati o quelle con cui aveva intenzione di contrarre debiti. La giunta di centro-sinistra invece utilizzava le banche indicate dal partito.
Molti comuni italiani hanno in pancia moltissimi di questi investimenti. Questi contratti finanziari, stipulati dalle massime ed esperte autorità italiane, fanno guadagnare i banchieri statunitensi e tedeschi a nostro discapito.
Circa 900 enti locali italiani e molte imprese pubbliche italiane hanno acquistato derivati sul tasso con questa mirabolante clausola e pagano queste perdite dagli anni ’90.
Parliamo di interessi che mediamente si aggirano attorno al 7% – 8% sul prestito sottostante, ma le amministrazioni che hanno voluto estinguere in anticipo per fuggire dal mercato dei contratti derivati, hanno dovuto pagare penali per decine di miliardi di euro.
Molti dei derivati sul tasso li hanno piazzati in Italia: Deutsche Bank, Morgan Stanley, Merryl Linch e Barclays.
– La Provincia di Brescia si è trovata un con un nuovo rosso da -5,39 milioni, a fine 2015 la perdita totale ha toccato quota 25,43 milioni, tutto merito dei derivati: 104,8 milioni con Dexia, 55,8 con Deutsche, scadenza nel 2036! La provincia vorrebbe chiuderli portando gli istituti in Tribunale, cercando di raggiungere un accordo extra giudiziale.
– Il comune di Prato si è liberato dei contratti con Dexia perché non rispettavano il diritto di recesso, per gli altri enti pubblici sono state batoste.
– A ottobre 2014 la Provincia di Pisa ha perso la battaglia in Cassazione ed è stata obbligata a onorare il contratto versando 400mila euro di spese legali all’istituto emittente.
– La Provincia di Crotone a maggio 2014 ha sborsato 340mila sterline di spese legali.
– Milano dopo il processo tra il Comune e quattro banche (Jp Morgan, Ups, Depfa e Deutsche), l’ente pubblico ha raggiunto un accordo con gli istituti chiudendo i contratti anticipatamente.
– Nel 2002 il Comune di Roma ha chiuso dei contratti derivati favorevoli dove stava guadagnando (avrebbe continuato a guadagnare perché questo era un derivato con clausola “banca perde se tasso cala”). Nel 2003 stipula nove derivati con la clausola “banca vince se tasso cala”. Ovviamente la perdita subita dal Comune di Roma tra il 2003 e il 2007 è stata pesante, ma la devastazione finale è arrivata quando ha pagato per uscire dai contratti derivati.
– Ad aprile 2015 Bloomberg ha calcolato che nel periodo 2011 – 2014, la Francia ha guadato oltre 2,7 miliardi, Grecia e Belgio hanno ottenuto benefici per circa 1 miliardo, l’Italia ha avuto un risultato negativo per 16,95 miliardi, la Germania ha registrato perdite per 950 milioni.
Tutta la storia, punto per punto, la spiega molto bene l’avvocato Marco della Luna nell’articolohttp://marcodellaluna.info/sito/2016/09/11/riforme-proibite-i-veti-di-washington-e-berlino/
Le casse comunali si sono negli anni svuotate, in Italia sono molti i comuni e gli enti pubblici che non hanno i mezzi per estinguere questi contratti. E chi paga sarà il popolo italiano per molto tempo.
La cosa sconcertante è che un ente pubblico “magheggi” nel gioco d’azzardo della finanza con i soldi dei contribuenti, investendo in strumenti speculativi.
Si è dovuto attendere la legge Finanziaria per il 2009 (Legge 22 dicembre 2008, n. 203, art. 3) perché finalmente fosse introdotto per gli enti locali un primo divieto transitorio di stipulare contratti derivati: tale restrizione è poi divenuta definitiva soltanto con l’approvazione dell’ultima legge di stabilità per l’anno 2014 (Art. 1, comma 572, legge n. 147 del 24 dicembre 2013).
Le Procure che stanno indagando sui derivati sono sempre più scomode e non hanno nessun tipo di appoggio. Con l’apertura dei contenziosi giudiziari tra banche ed enti locali, è emerso che molti derivati presentavano spesso uno squilibrio strutturale: sin dall’inizio erano sfavorevoli per la Pubblica Amministrazione e le commissioni erano state nascoste ad arte.
derivati sono una meravigliosa arma di distruzione economica di massa a causa della loro enorme diffusione, tuttavia rimangono un argomento tabù sui media italiani.
Fonte: qui