9 dicembre forconi: 05/29/18

martedì 29 maggio 2018

Cottarelli verso rinuncia, prende corpo ipotesi elezioni il 29 luglio

Verso un nuovo colpo di scena nella crisi politica italiana. Carlo Cottarelli, premier incaricato, potrebbe rinunciare all’incarico e aprire la strada verso elezioni gia’ a luglio. La data del 29 luglio sarebbe quella piu’ probabile con Pd, Lega e M5S favirevoli ad accelerare i tempi. 
Nell’incontro al Quirinale, Cottarelli non avrebbe presentato la lista dei ministri e domani mattina potrebbe formalizzare la rinuncia all’incarico.
A dare adito all’ipotesi elezioni a luglio è stato nel pomeriggio Andrea Orlando, ministro della Giustizia uscente e esponente della minoranza Pd: “Il governo Cottarelli deve avere la massima neutralità e fare un passaggio breve perché ritengo che le elezioni vadano fissate il prima possibile, se possibile anche prima della pausa estiva di agosto”.
L’ipotesi lanciata dal ministro ed esponente della minoranza Pd intervenendo a La7, trova sponda anche nel leader del M5S, Luigi Di Maio. Rispondendo sulla questione voto mentre usciva dalla Camera, il leader pentastellato ha tegliato corto: “Per me va bene prima possibile”.

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Ceriscioli, Lega-M5s irresponsabili

Rinvii scadenze e ricostruzione a rischio se aumento tassi

(ANSA) - ANCONA, 29 MAG - "L'incremento dei tassi che andremo a pagare sul debito nazionale, che toglierà risorse alla gestione dello Stato" è il "regalo" lasciato da Lega e M5s, "semplicemente 'avvicinandosi' al governo, facendo una specie di recita". Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.
    "Quando si paga più sugli interessi - ha aggiunto - ci sono meno risorse per servizi, investimenti e tutto il resto. Questo - ha insistito - è il regalo fatto al nostro Paese", con effetti pesanti sulle popolazioni terremotate e sulla ricostruzione".
    "Siamo vicinissimi a scadenze che andavano rinviate, doveva essere uno dei primi atti del nuovo governo, siamo estremamente preoccupati per la possibilità di avere cittadini e imprese con il pagamento dei mutui(MINCHIATA COLOSSALE, i mutui al più solo legati all'Euribor e non c'entra nulla lo Spread) o la restituzione della busta paga pesante, nonché le agognate semplificazioni per far ripartire la ricostruzione. Si è passato sopra questo, si è passato sopra al Paese con grave irresponsabilità, l'unica caratteristica che rimane dell'impostazione giallo-verde".

Crollo Piazza Affari, Italia ostaggio della speculazione finanziaria

In una seduta volatile e estremamente negativa per la Borsa Italiana, finita sotto l’occhio vigile degli investitori internazionali, Money.it ha intervistato Biagio Milano. 

Il navigato trader ritiene che l’Italia sia stata ostaggio della speculazione e invita gli investitori alla prudenza

Crollo Piazza Affari, Italia ostaggio della speculazione finanziaria Rosso marcato oggi a Piazza Affari. Le vicende intercorse ieri fra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l’ormai ex premier incaricato Giuseppe Conte non hanno lasciato indifferenti gli investitori internazionali. Dopo una partenza del FTSE Mib in deciso rialzo, a metà mattinata Borsa Italiana ha iniziato a vedere i principali istituti di credito sospesi per eccesso di ribasso.Con lo spread BTP-Bund volato sopra i 230 punti base, massimi da fine dicembre 2013, immediata la caduta dei corsi anche degli altri titoli del paniere. A predominare tuttavia nervosismo e volatilità, con l’indice di Piazza Affari capace dapprima di ridurre le perdite dal -2,2% al -0,9%, per poi riprendere definitivamente la strada del profondo rosso. Mentre il DAX tedesco segna un calo dello 0,33%, il FTSE Mib arretra dell’1,88% a 21.978,15 punti.In uno scenario così complicato da gestire, Money.it ha intervistato Biagio Milano, stimato trader professionista con un’esperienza di oltre 20 anni sui mercati. 

Raggiunto telefonicamente, ha bollato le scelte del Presidente della Repubblica come “inaccettabili e che ledono uno dei principi portanti delle democrazie occidentali, la sovranità popolare”.

Per Milano le spiegazioni addotte dal Presidente Mattarella circa il rifiuto della nomina dell’economista Paolo Savona al Ministero dell’Economia sono “inaccettabili e banali”. 

Ritengo le motivazioni del rifiuto di Mattarella una presa in giro verso tutti e credo che l’Italia sia stata una volta ancora ostaggio della mera speculazione finanziaria, che non ha consentito ai veri interessi del popolo italiano di manifestarsi in un Governo eletto”, ha motivato il suo punto di vista Milano.

Lo spauracchio spread e la bugia agli italiani

Secondo Sergio Mattarella la nomina di Paolo Savona al Dicastero dell’economia avrebbe potuto provocare l’uscita dell’Italia dall’area euro. A nulla sono serviti i molteplici chiarimenti con cui lo stesso Savona, ma anche i due leader del Governo M5S-Lega che lo avevano indicato, Di Maio e Salvini, avevano detto che la posizione del futuro Ministro sarebbe stata critica nei confronti dell’Europa, ma non contraria alla moneta unica.

“Ritengo che Mattarella, nel dire di voler difendere il risparmio degli italiani abbia mentito. Tutti sappiamo che non è lo spread BTP-Bund a guidare l’aumento delle rate dei mutui degli italiani bensì il tasso Euribor”, ha incalzato Milano ricordando come i valori di questo tasso oggi non si siano mosse rispetto ai giorni scorsi.
In un Paese di risparmiatori come l’Italia, secondo Milano anche qualora dovesse verificarsi un aumento delle rate sui mutui pagati dagli italiani, “la parte di incremento effettivamente dovuta all’attuale crisi istituzionale sarebbe così irrisoria che non potrebbe esser classificata come attacco ai risparmiatori”.
Un uomo di mercato che negli anni ha vissuto molti fatti storici corre velocemente ai parallelismi. 
Ecco che dunque guardando sia all’Italia che all’estero per Milano l’attuale situazione “sembra creata ad hoc dai mercati per il classico ricatto speculativo, come avvenuto prima dell’elezioni di Donald Trump alla Casa Bianca o prima ancora in Italia quando il Governo Monti rimpiazzò Berlusconi”.

Dove andrà Piazza Affari?

Per ora il movimento di Piazza Affari e dello spread tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi dà ragione allo scenario delineato da Biagio Milano. I movimenti dei listini di Borsa Italiana, le quotazioni dei titoli bancari, quelle dei BTP a breve e a lungo appaiono come dei veri voti real-time degli investitori internazionali ad ogni rumor sulle possibili evoluzioni politiche. “Il mercato italiano è in una delicata fase di transizione”, ha chiosato Milano, ammonendo gli investitori a “essere prudenti nelle prossime settimane anche qualora si dovessero vedere dei movimenti calmierati sui mercati”.

A sostenere la prudenza verso il mercato azionario tricolore anche un’analisi grafica. “Dal punto di vista tecnico ritengo che la tendenza rialzista del FTSE Mib sia terminata già da qualche mese, così nel medio termine potremmo vedere il nostro indice scendere verso i 20.900-21.100 punti”, ha condiviso la sua analisi con i lettori di Money.it il trader. Dopo i cali delle ultime sedute, l’indice guida di Piazza Affari potrebbe lasciare sul terreno un ulteriore 5% se l’Italia dovesse rimanere ancora sotto l’occhio vigile degli investitori internazionali.
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Non Penserete mica che lo Show Sarà Gratis, Vero?

Si è aperta la più violenta, pericolosa, eversiva campagna elettorale della storia dai tempi di Mussolini. In campo oltre ai partiti italiani, con tutta la forza possibile troveremo sia i poteri deboli e marci italiani che quelli forti internazionali, non solo europei.
In Italia nei prossimi mesi sarà guerra per procura, un campo di battaglia per determinare soprattutto le sorti e la forza dell’Europa e dell’Euro come valuta di riserva internazionale.
Al di la delle buone (o cattive) intenzioni di Di Maio, Salvini, Martina, Berlusconi, Meloni da qui a Settembre ( e Dio non voglia che il genio del Quirinale non abbia l’idea di andare oltre) le condizioni finanziarie italiane saranno messe a durissima prova così come le sue banche marce, piene di titoli dello stato.
Piaccia o non piaccia l’Italia ha un debito pubblico enorme e banche sovra esposte alla carta straccia di stato, la propaganda di questi mesi (anni) ha persino negato che “il debito” sia una debolezza, che “il debito” esista e anzi che il debito e il deficit sono forza.
Vi avviso, non è così. Potete illudervi, ripetere a cazzo le fantasie di professori in malafede (o malati di mente) ma alla fine, in questi pochi mesi la pagherete tutti.
La pagherete perché le guerre hanno un costo, e il prezzo più alto lo paga chi vive sul campo.
Quella stronza della realtà adesso comincerà a bussare alla vostra porta e dovrete fare delle scelte. Come sempre, in tutto il mondo, in qualsiasi società è una questione di Demos, ci vuole coraggio e determinazione collettiva.
Avete queste qualità? Perché questo Show non Sarà Gratis.
P.S. non è una questione di colpe, per quello che vale penso che Mattarella abbia fatto un errore tragico e arrogante e penso che dovrebbe richiamare subito Conte, Salvini e Di Maio, fare partire il governo con Savona Ministro dell’Economia e poi dimettersi. Ma non è questo il punto.
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IN BULGARIA È EMERSO UN GIGANTESCO ARCO DI TRIONFO ROMANO

L’INCREDIBILE SCOPERTA DEI RICERCATORI A PLOVDIV, L’ANTICA FILIPPOPOLI, CHE NEL 2019 SARÀ CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA DEL 2019 (INSIEME A MATERA) 

L’ARCO RAGGIUNGEVA I 7 METRI DI LARGHEZZA E CHIUNQUE ENTRASSE IN CITTÀ DOVEVA…

Noemi Penna per www.lastampa.it

plovdiv bulgaria 4PLOVDIV BULGARIA 
Capitale storica della Tracia, crocevia di culture e da sempre punto di riferimento per le sue millenarie vicende storiche. E' Plovdiv, Filippopoli, la seconda città della Bulgaria che nel 2019 sarà, insieme alla nostra Matera, Capitale europea della cultura. Un luogo che non ti aspetti, il cui centro cittadino si è sviluppato intorno agli imponenti scavi che hanno riportato alla luce le sue fondamenta romane. 

Si può camminare sull'antico stadio che si trova nella centralissima piazza Dzumaja, utilizzato per i giochi di Kendrijski e Alessandria, in onore del dio Apollo e Alessandro Magno.

plovdiv bulgaria 5PLOVDIV BULGARIA 
Ci si può accomodare sulle scalinate dell'imponente teatro romano, eretto tra il 114 e il 117, la cui cavea era in grado di accogliere 7000 spettatori. E ora si possono ammirare anche quelle che sono le fondamenta di un enorme arco di trionfo. 

La scoperta è stata fatta nei giorni scorsi non lontano della chiesa di Santa Margherita di Antiochia, dove gli archeologi hanno rinvenuto anche un'iscrizione romana che glorifica l'imperatore Diocleziano all'indomani dell'introduzione della Tetrarchia, risalente al 303 dopo Cristo. 
plovdiv bulgaria 3PLOVDIV BULGARIA 

Sotto la guida dell'archeologa Elena Bozhinova del Museo archeologico di Plovdiv e della professoressa Kamen Stanev del Cyril e Methodius Scientific Center, i ricercatori hanno riportato alla luce blocchi di 3-4 tonnellate per due metri d'altezza che stavano alla base dell'arco di trionfo, crollato probabilmente in seguito ad un terremoto.

E non appena termineranno i lavori, il sito archeologico sarà visitabile proprio come tutti gli altri della città, probabilmente in tempo per il lungo calendario di eventi previsti per il 2019. 
plovdiv bulgaria 2PLOVDIV BULGARIA 

Si pensa che l'arco potesse raggiungere i 7 metri di larghezza e che chiunque entrasse dalla porta orientale di Filippopoli, diretto verso il teatro romano, dovesse passarci sotto.

Una sontuosa opera andata perduta per sempre, che rende l'idea dell'importanza, e dello splendore, di questa antica città romana già riconosciuta dall'Unesco Patrimonio dell'umanità. 

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UN FORTE STRESS EMOTIVO PUÒ PROVOCARE I SINTOMI DI UN INFARTO E NON ESSERLO - LA SINDROME TAKOTSUBO DETTA ANCHE SINDROME DA CREPACUORE COLPISCE MOLTO PIÙ SPESSO LE DONNE CHE GLI UOMINI.

E NON È VERO CHE È BENIGNA, COME SI PENSAVA FINO A POCO TEMPO FA. PUÒ ESSERE INVECE PERICOLOSA COME L’INFARTO

Giulia Gandolfi per www.pensallasalute.com

Un forte stress emotivo può provocare i sintomi di un infarto e non esserlo. La sindrome Takotsubo detta anche sindrome da crepacuore colpisce molto più spesso le donne che gli uomini. Non è vero che è benigna, come si pensava fino a poco tempo fa. Può essere invece pericolosa come l’infarto.

Ne abbiamo parlato con Paolo Camici, Professore Ordinario di Cardiologia, dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

crepacuore 8CREPACUORE 
Sembra che la sindrome da crepacuore o Takotsubo colpisca prevalentemente le donne.

È vero. La prevalenza femminile è molto alta: oltre l’80% delle persone colpite da sindrome di Takotsubo sono donne. Addirittura, secondo un importante studio internazionale in cui sono stati coinvolti 1750 pazienti (pubblicato nel 2015 dal "New England Journal of Medicine")il rapporto donna-uomo è di 9 a 1.
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Come per la malattia coronarica classica, il rischio aumenta dopo la menopausa. Sembra infatti che, anche la sindrome di Takotsubo sia in qualche modo legata alla carenza di estrogeni che hanno un effetto protettivo sui vasi e sul circolo coronarico.

Che cosa distingue questa patologia dall’infarto del miocardio?
Solitamente, l’infarto (sindrome coronarica acuta) è causato da un trombo in una arteria coronarica. Nella sindrome di Takotsubo non è così. Anche se la sintomatologia è la stessa (dolore al petto, affanno improvviso) e l’elettrocardiogramma presenta delle alterazioni simili a quelle dell’infarto, alla coronarografia le arterie risultano stranamente normali nella maggior parte dei casi.

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Inoltre, il cuore presenta un aspetto particolare nella parte apicale del ventricolo sinistro, un fenomeno detto "apical balooning". La punta del ventricolo sinistro non si contrae, si estroflette addirittura in sistole facendo assumere al cuore una forma che ricorda un vaso usato come trappola per i polpi dai pescatori giapponesi, il "tako-tsubo". Sono stati infatti proprio i Giapponesi a descrivere per primi, negli anni 90, questa sindrome.
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Quali possono essere le cause scatenanti?
I pazienti colpiti da sindrome di Takotsubo sono spesso stati sottoposti a forti stress emotivi, ma anche fisici. Per esempio, tornando al Giappone, dove la patologia è stata evidenziata per la prima volta, è stato osservato che l’incidenza di questa patologia aumentava particolarmente dopo i terremoti.

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Lo stress ovvero una situazione di allarme che l’individuo non sa gestire o a cui non riesce a reagire, comporta un’attivazione della corteccia cerebrale e del nostro sistema nervoso autonomo, in particolare della branca simpatica. Vengono liberati cortisolo e altri particolari ormoni chiamati catecolamine.

Sono proprio le catecolamine che, liberate in quantità 100 volte superiori ai valori normali, hanno un effetto tossico sul muscolo cardiaco e danno al ventricolo sinistro questo tipico aspetto a pallone che si evidenzia nella sindrome di Takotsubo.
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Ma le catecolamine sono doppiamente nocive perché, oltre a essere tossiche per il cuore, possono anche produrre una vasocostrizione delle coronarie e del microcircolo (quei piccoli vasi che scorrono dentro la parete del ventricolo) con conseguente ischemia. In sostanza, l’effetto è simile all’infarto anche se le cause non sono le stesse.

Rispetto all’infarto, si tratta di una patologia benigna?
All’inizio si pensava che lo fosse ma purtroppo non è così. La sindrome di Takotsubo non è meno pericolosa dell’infarto. La mortalità acuta di questi pazienti e anche quella cronica a un anno non sono molto differenti dall’infarto tradizionale.

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Lo sottolineo nel mio articolo “Pathophysiology of Takotsubo Syndrome”, pubblicato nel 2017 su "Circulation": come per l’infarto, la sindrome di Takotsubo comporta una prognosi negativa con una mortalità del 4-5% nella fase acuta. La benignità di questa sindrome è da sfatare.

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Cottarelli, un fantoccio di cartapesta ...

Questo è il fantoccio che doveva esorcizzare i mercati, che infatti sono immediatamente crollati!
Porta chiusa e tre commessi di Montecitorio a sorvegliare. Per diverse ore Carlo Cottarelli ha lavorato in solitudine nella Sala dei Busti: computer davanti per scrivere il discorso sul quale chiederà la fiducia delle Camere e attaccato al telefono in una frenetica girandola di chiamate per formare la squadra del nuovo governo. "Non posso dire niente", ha ripetuto per tutta la giornata dopo aver ricevuto l'incarico dal Capo dello Stato(su suggerimento di Mario Draghi e Ignazio Visco, ovvero quelli che conoscono i mercanti ...) , Sergio Mattarella. La delicatezza del momento ha il suo peso, la ricerca dei ministri porta con sé non poche difficoltà in un quadro politico così tormentato che con ogni probabilità vedrà nascere un esecutivo senza la fiducia del Parlamento.
La giornata del premier incaricato inizia molto presto. Cottarelli arriva in treno da Milano con una valigia e uno zainetto in spalla. I cronisti lo fermano ma Carlo Cottarelli è di pochissime parole: "Sto andando al Quirinale". Null'altro. Il riserbo è la sua dote. Camicia azzurra e abito scuro, giunge a Roma, sale a bordo di un taxi e si dirige verso il Colle più alto. Il colloquio con il Presidente dura un'ora e mezza. Subito dopo, uscito dalla Sala alla Vetrata, spiega le sue intenzioni: governo in tempi brevi, e gestione "prudente dei conti" in cima all'agenda. Si lascia scappare un "ma sì" a chi gli chiede se è andata bene.
Poi si reca dal presidente della Camera Roberto Fico, come da prassi, e al termine del colloquio fa pochi passi e si chiude nella sala dei Busti. Niente consultazioni con i partiti, Cottarelli punta direttamente alla presentazione della lista dei ministri al Quirinale e alla richiesta della fiducia al Parlamento. Ma formare la squadra non è facile. Non è facile trovare chi si immola per un governo che con ogni probabilità avrà una breve durata. L'obiettivo è arrivare alla legge di Bilancio ma se l'esecutivo non otterrà la fiducia "si dimetterà immediatamente".
Tenere i conti in ordine è l'obiettivo che Cottarelli si è prefissato ed è per questo che, da ciò che trapela, il premier terrà per sé l'interim all'Economia. Altrimenti restano forti le chance di Salvatore Rossi, direttore Generale di Banca d'Italia (in lizza, ma meno quotato ci sarebbe anche l'ex rettore della Bocconi Guido Tabellini). Tra i papabili per i dicasteri economici si fa il nome anche di Lucrezia Reichlin, docente di Economia alla London Business School, e di Enrico Giovannini. C'è anche chi fa il nome dell'attuale presidente dell'Inps, Tito Boeri. Comunque sia i futuri ministri dovranno garantire che non si candideranno. Per il dicastero dell'Interno si parla di Giampiero Massolo, ex segretario generale alla Farnesina, ai vertici dei Servizi e oggi presidente di Fincantieri.
Tra i nomi che circolano in queste ore c'è quello di Paola Severino come ministro della Giustizia, ruolo già ricoperto nel governo Monti. Vi è una legge che porta il suo nome ed è quella sull'ineleggibilità alle cariche parlamentari per chi ha subito una condanna superiore a 2 anni. In alternativa si fa il nome di Marta Cartabia, vicepresidente della Consulta.
Nel toto-ministri per le Infrastrutture circola anche il nome del magistrato anti-camorra Raffaele Cantone, presidente dell'Anac, l'Autorità nazionale anticorruzione. Ma dall'entourage fanno sapere che il magistrato non ha ricevuto alcuna chiamata dal premier incaricato e osservano che il suo mandato come presidente Anac scade nel 2020.
Dal mattino si parla con insistenza del prefetto di lungo corso Francesco Paolo Tronca, cui potrebbe essere affidato il ministero dell'interno, l'anti-Salvini per eccellenza. Tra i papabili per il nuovo governo c'è anche Alessandro Pajno, Giurista, palermitano, 69 anni. L'attuale presidente del Consiglio ha lavorato già nei governi D'Alema e Prodi. Ha ricoperto numerosi incarichi nel corso della sua carriera: da Procuratore dello Stato, Avvocato dello Stato e Consigliere di Stato. È stato, tra le altre cose, consigliere giuridico e capo gabinetto del ministro Mattarella e capo di gabinetto dei ministri Jervolino (Pubblica Istruzione) e Ciampi (Tesoro) durante il governo D'Alema. Un altro nome in pista pe il ministero degli Esteri è quello di Elisabetta Belloni. È la prima donna ad essere stata nominata, nell'aprile 2016, segretario generale della Farnesina. In alternativa viene citato Pasquale Terracciano, ora ambasciatore a Londra. Infine, Enzo Moavero Milanesi, già apparso nella rosa dei nomi possibili per l'esecutivo M5s-Lega, potrebbe tornare ad assumere le deleghe agli Affari europei.

Martedì Cottarelli dovrebbe tornare al Colle per sciogliere la riserva con la lista dei ministri. Prima però lavorerà ancora per qualche ora nella stanza dei Busti. La stessa in cui il suo diretto predecessore Giuseppe Conte ha svolto le consultazioni. In questo caso poco fortunate. Per Cottarelli si vedrà.

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Tragedia di Francavilla, nell’auto di Filippone cocaina e una sostanza non identificata

Un bicchiere di plastica con 50 grammi di una polvere biancastra che, ad un prima analisi, è risultata contenere cocaina ma anche una sostanza diversa, oltre una siringa usata, al cui interno erano presenti un paio di gocce di una sostanza da identificare, sono stati trovati nell’auto di Fausto Filippone che il 20 maggio ha gettato la figlia di 10 anni da un viadotto dell’A14, a Francavilla, lanciandosi anche lui nel vuoto dopo alcune ore. Nella mattinata, in precedenza, aveva ucciso la moglie.

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Francavilla, a Filippone concesso il porto dʼarmi 5 giorni prima della tragedia (Mediaset)