9 dicembre forconi: 01/20/17

venerdì 20 gennaio 2017

IL DISCORSO NAZIONALISTA DI TRUMP

''IL POTERE TORNA AL POPOLO AMERICANO, IL PAESE APPARTIENE A VOI. LA POLITICA DI WASHINGTON SI È ARRICCHITA MENTRE VOI SOFFRIVATE. BASTA. COMPRATE AMERICANO, ASSUMETE AMERICANI'' 

''ELIMINEREMO IL RADICALISMO ISLAMICO DALLA FACCIA DELLA TERRA'' 

IL TEAM COMUNICAZIONE DI TRUMP PRENDE POSSESSO DEL SITO DELLA CASA BIANCA E SUBITO TWITTA: ''ADDIO TTP, RINEGOZIAMO IL TRATTATO NAFTA. 25 MILIONI DI NUOVI POSTI DI LAVORO, PIL +4%'' 

VIDEO: IL DISCORSO INTEGRALE

VIDEO - IL DISCORSO INTEGRALE


1.TRUMP RINGRAZIA GLI OBAMA, 'SONO STATI MAGNIFICI'
 (ANSA) - Donald Trump dopo il giuramento aprendo il suo primo discorso da presidente degli Stati Uniti inaugurale ha ringraziato Barack e Michelle Obama: "Sono stati magnifici".
il giuramento di donald trump 4IL GIURAMENTO DI DONALD TRUMP 4

2.TRUMP, ESTABLISHMENT HA PROTETTO SE STESSO, NON I CITTADINI
 (ANSA) - "L'establishment finora ha protetto solo se stesso, non i cittadini di questo Paese": lo ha detto Donald Trump promettendo che "tutto questo ora cambierà".

3.TRUMP, GIORNO STORICO, IL POTERE TORNA AGLI AMERICANI
 (ANSA) - Donald Trump si impegna a ricostruire l'America: "Oggi è una cerimonia storica, il potere viene trasferito da Washington a voi, agli americani", ha affermato il presidente nel suo discorso inaugurale.

4.TRUMP AGLI AMERICANI, 'IL PAESE APPARTIENE A VOI'
il giuramento di donald trump 3IL GIURAMENTO DI DONALD TRUMP 3
 (ANSA) - "Questo momento è il vostro, è un momento che appartiene a voi". Così Donald Trump rivolgendosi agli americani: "Questo è il vostro giorno, gli Stati Uniti sono il vostro Paese".

5.VI RESTITUIRO' IL SOGNO AMERICANO
 (ANSA) - ''Tutte le decisioni le prenderemo nell'interesse degli americani'', ''combattero' per voi, non vi lascero''. Lo afferma Donald Trump, assicurando che sotto la sua presidenza restituira' il sogno americano agli americani.

6.DA OGGI AMERICA PER PRIMA,È MIA ALLEANZA CON VOI
 (ANSA) - Fermeremo i problemi degli Stati Uniti. E' la promessa di Donald Trump, che assicura: "Il mio giuramento è un alleanza con gli americani, guardiamo al futuro, da oggi verrà per prima solo l'America".
il giuramento di donald trump 2IL GIURAMENTO DI DONALD TRUMP 2

7.RICOSTRUIREMO IL PAESE CON MANI E LAVORO AMERICANI
 (ANSA) - "Ricostruiremo il Paese con mani americane e posti di lavoro americani": lo ha detto Donald Trump.

8.ELIMINEREMO RADICALISMO ISLAMICO DAL MONDO 
 (ANSA) - ''Cancelleremo il radicalismo islamico dalla faccia delle Terra''.

il giuramento di donald trump 14IL GIURAMENTO DI DONALD TRUMP 14
9.NIENTE PREGIUDIZI, DOBBIAMO ESSERE UNITI
 (ANSA "Non c'è spazio per pregiudizi in questo Paese: tutti dobbiamo vivere in uno spirito di unità": lo ha detto Donald Trump.

10.QUANDO SIAMO UNITI, NON CI FERMA NESSUNO
 (ANSA) - "Quando siamo uniti, nessuno ci può fermare". Lo afferma Donald Trump. "Non accetteremo più politici che si lamentano solo e non agiscono".

11.MOMENTO CHIACCHIERE FINITO, È L'ORA DI AGIRE
 (ANSA) - "Il momento delle chiacchiere è finito, è l'ora di agire"
il giuramento di donald trump 12IL GIURAMENTO DI DONALD TRUMP 12

12.NON SARETE PIÙ IGNORATI,AMERICA DI NUOVO GRANDE
 (ANSA) - "A tutti gli americani ascoltatemi: non sarete più ignorati. Sarete ascoltati. Insieme - ha affermato il presidente Usa Donald Trump - renderemo l'America più sicura e di nuovo grande", ha concluso riferendosi allo slogan 'Make America Great Again' usato in campagna elettorale.

13.ESTABLISHMENT HA PROTETTO SE STESSO, NON I CITTADINI
 (ANSA) - "L'establishment finora ha protetto solo se stesso, non i cittadini di questo Paese": lo ha detto Donald Trump promettendo che "tutto questo ora cambierà".

il giuramento di donald trump 11IL GIURAMENTO DI DONALD TRUMP 11
14.TRUMP, 'COMPRATE AMERICANO, ASSUMETE AMERICANI'
 (ANSA) - "Da oggi il potere torna al popolo e ci saranno due regole da seguire: comprate americano e assumete americano": lo ha detto Donald Trump nel suo discorso inaugurale.

15.CASA BIANCA, 25 MLN NUOVI POSTI LAVORO, PIL +4%
il giuramento di donald trump 10IL GIURAMENTO DI DONALD TRUMP 10
 (ANSA) - Il piano per l'economia di Donald Trump, contenuto sul sito della Casa Bianca, prevede 25 milioni di nuovi posti di lavoro nel prossimo decennio. Le ricette individuate puntano a una crescita del 4% l'anno.

16.CASA BIANCA, ADDIO A TTP, RINEGOZIAMO NAFTA
 (ANSA) - Il sito della casa Bianca passa all'amministrazione Trump. E subito si hanno le indicazioni di quelle che potrebbero essere le prime mosse del 45mo presidente americano. "La nostra strategia parte con il ritiro dalla Trans-Pacific Partnership e dall'accertarci che gli accordi commerciali siano nell'interesse degli americani. Il presidente Trump è impegnato a rinegoziare il Nafta", l'accordo di libero scambio con Canada e Messico, e se i partner rifiutano di rinegoziare il presidente insisterà sulla "sua intenzione di lasciare l'accordo di libero scambio del Nafta".

Fonte: qui

Per la prima volta raid aerei congiunti di Russia e Turchia contro l'Isis

Centrate postazioni jihadiste ad al-Bab, cittadina a 20 km dal confine turco. Una collaborazione “inusuale” fra fronti un tempo contrapposti. Portavoce russo: Diversi mezzi coinvolti, operazioni “molto efficaci”. L’Iran contrario alla “ostile” presenza americana ai colloqui di pace di Astana. 
Istanbul (AsiaNews/Agenzie) - Mosca e Ankara hanno compiuto per la prima volta raid aerei congiunti in Siria, contro obiettivi dello Stato islamico (SI). È quanto ha riferito ieri il ministero russo della Difesa, secondo cui i caccia dei due Paesi - un tempo su fronti contrapposti e ora in prima fila nei colloqui di pace  di Astana, il 23 gennaio - hanno colpito i sobborghi della cittadina di al-Bab, nella provincia di Aleppo. Anche l’esercito turco parla di operazione “in coordinamento” con la Russia. 
Al-Bab, a circa 20 km di distanza dal confine turco, negli ultimi cinque mesi è stata epicentro di una durissima battaglia fra ribelli siriani sostenuti da Ankara, milizie dello Stato islamico e forze curde. Ad inizio settimana anche gli Stati Uniti hanno effettuato degli attacchi aerei nella zona, in collaborazione con Ankara. 
Analisti ed esperti sottolineano la “inusuale” cooperazione sul piano militare fra la Russia e la Turchia, Stato membro della Nato. Mosca ha diffuso alcune informazioni relative ai mezzi militari coinvolti nell’operazione, mentre non vi sono finora dettagli particolari in merito alla collaborazione militare fra i due Paesi. 
Fonti locali parlano di pesanti attacchi sferrati dall’esercito turco contro le milizie jihadiste ad al-Bab e alla periferia della cittadina. I raid aerei russi potrebbero, in quest’ottica, favorire l’avanzata delle truppe di terra di Ankara. 
In questo contesto di nuove alleanze e collaborazioni fra fronti un tempo opposti, resta da vedere quale ruolo intendono giocare gli Stati Uniti, che domani inaugurano in via ufficiale la presidenza di Donald Trump.
Al momento resta in dubbio la presenza americana ai colloqui di pace di Astana; l’obiettivo dell’incontro nella capitale del Kazakhstan è stabilizzare su scala nazionale la “fragile” tregua in vigore dalla mezzanotte del 30 dicembre, e favorire il dialogo politico fra i fronti contrapposti. Contro la possibile presenza degli Stati Uniti ad Astana si è schierato l’Iran che non vuole ingerenze Usa nel processo di pace. “Siamo ostili in merito a una loro presenza - ha affermato il ministro degli Esteri Javad Zarif - e non li abbiamo invitati”.
Una posizione diversa rispetto a Mosca e Ankara, che nei giorni scorsi hanno aperto - se non insistito - per una presenza della nuova amministrazione americana agli incontri. “A questo punto, dobbiamo mantenere la formazione tripartito in atto” ha sottolineato Bahram Ghasemi, portavoce del ministero iraniano degli Esteri, secondo cui “qualsiasi allargamento potrebbe aumentare il rischio di fallimento”. 

COSI’ NACQUE IL DERIVATO SANTORINI

L'INCHIESTA DI 'BLOOMBERG': UN’OPERAZIONE DI INGEGNERIA FINANZIARIA MESSA IN PIEDI DA DEUTSCHE BANK CHE PERMISE ALL’EPOCA DI CAMUFFARE UN BUCO DI SIENA DA 367 MILIONI 

LA BANCA TEDESCA HA PAGATO 7,2 MILIARDI DI MULTA AGLI USA PER I MUTUI SUBPRIME


Flavia Provenzani per Forexinfo.it


La vera storia di come la Deutsche Bank, con Michele Faissola come protagonista principale, abbia fatto sparire 367 milioni di euro di buco dai bilanci di Monte dei Paschi di Siena. Forexinfo.it riporta l’inchiesta e i contenuti esclusivi apparsi oggi sul portale Bloomberg Business Week che svela dettagli non ancora trapelati fino ad oggi.
montepaschi mussariMONTEPASCHI MUSSARI

IL PIANO DI FAISSOLA PER AIUTARE MPS, CLIENTE DI DEUTSCHE BANK

Ad inizio dicembre 2008, la maggior parte delle banche del mondo erano ancora in pieno panico da crisi finanziaria. La Lehman Brothers era crollata. La Merrill Lynch era stata venduta. Citigroup ed altri istituti finanziari avevano richiesto dei salvataggi da miliardi di dollari per sopravvivere. Ma non tutte le banche erano in caduta libera. Nel pomeriggio del primo dicembre di quell’anno, presso la sede di Londra di Deutsche Bank, un gruppo di banchieri dell’apparentemente solida potenza tedesca da 2 trilioni di euro si riunisce per prendere in considerazione una proposta di Michele Faissola.

Rampollo di una famiglia di banchieri italiani, Faissola era a capo dell’unità global rates della Deutsche, divisione che crea e vende strumenti finanziari legati ai tassi di interesse. Aveva studiato i problemi di uno dei clienti della Deutsche, l’italiana Monte dei Paschi di Siena, che, con la crisi che imperversava, era in rosso di €367 milioni su un singolo investimento. Perdere tutti quei soldi era un male, ma dover includere nel rapporto pubblico di fine anno della banca, come previsto dalla legge italiana, era molto peggio.
MARIO DRAGHI GIUSEPPE MUSSARIMARIO DRAGHI GIUSEPPE MUSSARI

Monte dei Paschi è la banca più antica del mondo, operativo dal 1472, non molto tempo dopo l’invenzione della stampa, quando la Morte Nera era ancora un ricordo vivente. Se gli investitori avessero scoperto l’entità delle perdite di MPS con la crisi del credito del 2008, le conseguenze sarebbero state gravi e imprevedibili: un sell off sulla banca, un cambio di gestione o peggio.

LA SOLUZIONE “MIRACOLOSA” DELLA DEUSCHE BANK PER MPS

Nel corso della riunione della Deutsche, il team di Faissola dice di aver messo a punto una soluzione miracolosa: un nuovo trade che avrebbe fatto scomparire la perdita di MPS. I banchieri riuniti nella stanza avevano già visto qualche gioco di prestigio finanziario prima di quel momento, ma la manovra che lo staff di Faissola stava proponendo era a dir poco audace. Faissola descrive un trade semplice e in due parti. Per la metà della transazione, MPS si sarebbe mantenuta sul terreno sicuro, facendo soldi scommettendo con la Deutsche Bank e utilizzando le vincite per estinguere le sue perdite da trading del 2008.
VIGNI MUSSARIVIGNI MUSSARI

Naturalmente, la Deutsche non dà via i soldi gratis: così, per la seconda metà della transazione, la banca italiana avrebbe dovuto scommettere su un qualcosa su cui fosse sicuro perdere. Ma, mentre la prima operazione sarebbe stata immediata, la seconda si sarebbe svolta lentamente, nel corso di molti anni. Non ci sarebbe stato più alcun bisogno di riportare quei 367 milioni di euro di buco. Ad ascoltare quella proposta di salvataggio di MPS quel giorno era la commissione per la valutazione del rischio dei mercati globali della Deutsche, un gruppo di alto livello che esamina le transazioni considerando le implicazioni a livello legale, normativo e reputazionale.

Per almeno un membro della commissione, le possibilità palesata da Faissola sembrava meravigliosa. «È fantastico», commenta Jeremy Bailey, presidente europeo del sistema bancario globale della Deutsche, secondo fonti interne. «Ci si può assicurare un profitto e diffondere le perdite nel corso del tempo? Dobbiamo farlo per Deutsche Bank». Ivor Dunbar, il presidente della riunione, frenò l’entusiasmo di Bailey. «Non stiamo discutendo del [nostro] bilancio qui». (Bailey, attraverso un portavoce, nega di aver fatto queste osservazioni).
Michele FaissolaMICHELE FAISSOLA

Nonostante alcune opposizioni, alla fine della riunione durata 90 minuti Faissola ottiene il via libera a procedere al progetto su Monte Paschi, mettendo in moto uno scandalo che ha portato scaturito in un processo penale attualmente in corso a Milano. Il giudice accusa la Deutsche Bank e cinque ex dirigenti, tra cui Faissola e Dunbar, di aver aiutato MPS a falsificare i conti del 2008. Nessuno dei top manager della Deutsche al momento è stato accusato di illecito. Faissola ha rifiutato di commentare la ricostruzione della vicenda pubblicata da Bloomberg, così come la stessa MPS e la Deutshe.

DEUTSCHE BANK: LA SITUAZIONE 8 ANNI DOPO

Otto anni dopo la crisi finanziaria, la posta in gioco non potrebbe essere più alta. La Deutsche è la banca più grande banca della Germania, il che la rendere la banca più importante in Europa, e il processo sul Monte Paschi è un promemoria della qualità delle sue operazioni, che l’ha portata ad avere un capitale appena sufficiente per soddisfare gli standard di settore.

Al momento la Deutsche sta affrontando anche le indagini per stabilire se effettivamente ha aiutato dei clienti a riciclare miliardi e miliardi dalla Russia. Questo mese la banca ha accettato di pagare 7,2 miliardi di dollari per risolvere l’accusa degli Stati Uniti per avere venduto mutui subprime, ammettendo così di aver fuorviato gli investitori. La Deutsche ha pagato più di $9 miliardi tra varie multe e conguagli per evasione fiscale, con violazioni in Iran, Libia, Siria, Myanmar e Sudan, considerando a parte la questione Libor.

L’affare tra Monte Paschi e Deutsche Bank è un caso esemplare di come la Deutsche si approcciasse ai derivati e ad una contabilità discutibile, e la lentezza delle operazioni tra le autorità di regolamentazione hanno talmente assottigliato la fiducia del mercato che ad oggi nessuno sa con esattezza quanto il gigante tedesco sia sull’orlo del precipizio.

CASO DEUTSCHE-MPS: DETTAGLI ESCLUSIVI DAL REPORT DELLA BAFIN

Ciò che è accaduto ai tempi di quella riunione di dicembre 2008 a Londra è la chiave dell’accusa alla banca italiana. L’autorità di regolamentazione finanziaria tedesca, nota come BaFin, ha cercato di andare a fondo alla questione avviando un’indagine indipendente nel gennaio 2014.
DEUTSCHE BANKDEUTSCHE BANK

Il report che segue non è mai stato reso pubblico, ma Bloomberg Businessweek ha ottenuto una copia che mostra la BaFin chiedere a Faissola cosa è successo quel pomeriggio a Londra. Anche altri partecipanti all’affare hanno riportato dettagli e dialoghi, dice il report, ma Faissola ha mostrato la presenza di un vuoto all’interno dell’evento che ha contribuito a creare. Broeksmit, l’unico che veramente si era opposto all’affare, non è stato intervistato: il 26 gennaio 2014, il giorno prima dell’inizio dell’indagine, il suo corpo è stato trovato nella sua casa di Londra pendere da un guinzaglio da cane.

La BaFin ha interrogato Faissola il 28 agosto 2014. L’uomo ha riferito di non riuscire a ricordare i dettagli del periodo in cui venne chiuso l’affare Santorini. Faissola non ricorda neanche di aver detto agli avvocati della Deutsche nel 2012 che l’operazione avrebbe imbellettato i dati finanziari di Monte Paschi, come riferito invece da un’altra fonte.

Faissola ha spostato la colpa su Mps e difeso il suo ruolo. "Nessuno avrebbe potuto prevedere che il top management di una banca europea superiore, completamente regolamentata, con consulenti credibili e revisori dei conti, avesse presumibilmente dei ’criminali’ sul tavolo", ha detto ai revisori della BaFin. Faissola ha lasciato la Deutsche Bank nel 2015.

BaFinBAFIN
Il 1° ottobre 2016, un giudice di Milano ha emesso un atto d’accusa nella vicenda Santorini. Il processo, che ha avuto inizio con una prima udienza nel mese di dicembre, si prevede continui per tutto il 2017. I dubbi sulla salute finanziaria della Deutsche Bank sono diminuiti, ma il titolo è ancora in calo dell’80 per cento rispetto ai massimi del 2007 e con il peso delle spese legali, la gestione non può escludere la necessità di raccogliere nuovo capitale.

COME NASCE AL RELAZIONE TRA DEUSCHE BANK E MPS

Dopo scandali e lutti, la Deutsche aveva bisogno di rinnovarsi, e Faissola rappresentava la nuova generazione su cui puntare nell’investment banking. Nato nel 1968 a Sanremo, suo zio è stato presidente dell’associazione bancaria italiana. Durante il periodo passato alla divisione tassi globali della Deutsche a Londra, Faissola ha costruito la sua fortuna, a volte guadagnando decine di milioni di sterline l’anno. Richiamava la gelosia dei suoi colleghi inglesi perché, come straniero, poteva evitare legalmente di pagare la tassa sui bonus.

Nei primi anni 2000, i banchieri della Deutsche inseguivano nuove fonti di ricchezza in tutto il mondo, gettandosi in aree inesplorate. A partire dal 2005, i trader della Deutsche in Europa, Nord America e Asia hanno manipolato i tassi di interesse di riferimento per beneficiare delle proprie scommesse sui derivati, accusati lo scorso anno dal tribunale federale di New York City. I trader sui derivati più bravi alla Deutsche hanno guadagnato bonus di quasi 90 milioni di sterline solo nel 2008. Anche i banchieri della Deutsche hanno visto aumentare i loro bonus grazie alla creazione e alla vendita dei titoli legati ad ipoteca che sono stati venduti ai clienti come investimenti di alta qualità, ma che in realtà si facevano carico di mutui su immobili destinati a non essere pagati. Per i clienti, la Deutsche Bank era diventata la banca a cui rivolgersi quando si voleva rischio e complessità.
L'iceberg della Monte dei Paschi di SienaL'ICEBERG DELLA MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Nel maggio 2002, Monte dei Paschi ha chiesto alla Deutsche Bank di venderle qualcosa di complesso. MPS si era recentemente quotata alla Borsa Italiana ed era sotto pressione affinché crescesse. Era proprietaria di parte di un’altra banca conosciuta oggi come Intesa Sanpaolo e voleva convertire po’ di quella quota in denaro per delle acquisizioni, pur continuano a beneficiare dell’aumento di valore delle quote di banca Intesa.

Era esattamente il tipo di prodotto finanziario su misura con cui la Deutsche stava diventando ricca. Così, le due banche hanno creato una joint venture denominata Santorini Investments - praticamente una scommessa su derivati sotto forma di società. L’investimento avrebbe tratto profitto se le azioni Intesa fossero salite e avrebbe perso valore se fossero scese. Poco dopo Monte Paschi sarebbe diventata socio unico.

Lo switch ha fatto sì che nel 2008, quando i titoli bancari crollavano a causa della crisi finanziaria mondiale, MPS si prendesse tutte le perdite, che saliranno da €180 milioni all’inizio di ottobre fino a oltre 300 milioni di nelle settimane successive. Le azioni proprie di MPS erano a circa la metà del loro valore dall’inizio dell’anno. Se Monte Paschi avesse incluso la perdita della Santorini Investment nel suo report annuale, le conseguenze sarebbero state disastrose. La Banca d’Italia avrebbe potuto in consegna la sua amministrazione o forzare un piano di salvataggio che avrebbe strappato il controllo della banca ai suoi proprietari.
DEUTSCHE BANKDEUTSCHE BANK

Mentre le perdite crescevano, i dirigenti della Deutsche sapevano che il tempo stava per scadere per MPS e bisognava trovare una soluzione. Ed è così che arriva un secondo accordo in aiuto alla banca toscana, che fosse anche una nuova fonte di commissioni per il team di Faissola. Il 3 novembre la Deutsche presenta a MPS un trade dal profitto e dalla perdita sicura a cavallo con il nuovo anno. Ogni polo della scommessa, semplicemente, puntava su un indice che era l’esatto inverso dell’altro. In sostanza, la posizione aveva poco di economico e speculativo, ma era una soluzione contabile.

Le autorità sono molto attente a queste pratiche, e c’è voluto quasi un mese alla Deutsche per alterare l’accordo in modo che contenesse una piccola quantità di rischio effettivo. I banchieri ci sono riusciti mixando due trigger legati ai tassi di interesse - prezzi erano da calcolare in base ad una formula che avrebbe determinato quanti soldi i partecipanti al trade dovevano pagare o ricevere gli uni gli altri.

PALIO DI SIENAPALIO DI SIENA
Ma questo creava una lieve possibilità che Monte Paschi potesse vincere a entrambi i lati della scommessa. Per attenuare questo potenziale di perdita per la Deutsche - fino a 500 milioni di euro - la banca tedesca ha aggiunto un terzo trigger. Come sottostante ai complessi diagrammi dei tassi, dei pagamenti, e dai trigger si trovava la risorsa su cui le transazioni dovevano essere basate: circa 2 miliardi di euro in titoli di Stato italiani.

Per dimostrare “l’innocenza” della transazione, MPS avrebbe dovuto comprare i bond e consegnarli alla Deutsche come garanzia. La Deutsche, per difendere la propria contabilità, li avrebbe venduti per raccogliere capitale liquido che sarebbe stata dato di nuovo a Monte Paschi per pagare la perdita di Santorini. E MPS avrebbe riacquistato le obbligazioni da una terza banca che, a sua volta, le aveva acquistate dalla Deutsche.

L’accordo ha permesso a MPS di guadagnare immediatamente €364,1 milioni di euro, neutralizzando la perdita sui derivati di Intesa. La Deutsche è stata ricompensata con circa 60 milioni di euro in commissione secondo i documenti analizzati da Bloomberg Businessweek.

david rossi mussariDAVID ROSSI MUSSARI
Deutsche ha beneficiato anche del modo in cui ha riportato sui suoi bilanci le transazioni in oggetto. La banca decise che tutte le manovre che si auto-annullano non avevano bisogno di apparire sul bilancio. La Deutsche Bank ha iniziato ad applicare questa pratica per le operazioni in tutto il mondo, per un totale di oltre 10 miliardi di dollari che non sono mai passati per i suoi contabili, rendendo la banca d’apparenza più piccola e meno rischiosa di quanto in realtà fosse.

Ma poi un anonimo ha contattato le autorità italiane e la Federal Reserve degli Stati Uniti raccontando della Santorini, e sono iniziate le indagini nel 2011. Contemporaneamente, il caso Santorini esplodeva in Italia come scandalo nazionale. Nel gennaio 2013, Bloomberg News riportò che i dirigenti Paschi avevano usato l’accordo per oscurare impropriamente le perdite causando l’avvio di indagini penali e un crollo delle azioni della banca che, a febbraio 2013, portarono alla necessità di un piano di salvataggio del governo da 4,07 miliardi di euro.
la morte di david rossi mps 1LA MORTE DI DAVID ROSSI MPS 1

Tra i legati alla vicenda c’era David Rossi, a capo delle comunicazioni di Monte Paschi. Verso le 21:00 del 6 marzo, un impiegato della banca nota l’assenza di Rossi dal suo ufficio al quarto piano. Una finestra era stata lasciata aperta. Le autorità trovarono il corpo di Rossi nel cortile sottostante. 51 anni, non era propriamente oggetto di richiesta di informazioni, ma la sua casa era stata perquisita due settimane prima dalla polizia. La sua morte è stata in un primo momento definita come suicidio, ma in seguito è stata aperta l’inchiesta sulla base di alcune prove presentate dalla moglie.

Fonte: qui

Il processo sull'hotel Rigopiano, da casolare a resort di lusso. Politici arrestati per corruzione e poi assolti

Processo concluso lo scorso novembre: il pm sostenne la corruzione per l'ampliamento della struttura oggi colpita dalla slavina. 


Per i giudici di primo grado il fatto non sussiste, ora i reati sono prescritti


Il sospetto di un abuso edilizio e un processo per corruzione conclusosi con l'assoluzione di tutti gli imputati perché "il fatto non sussiste": è questo il prequel della tragedia che si è verificata alle pendici del Gran Sasso, a causa di una slavina abbattutasi sull'hotel Rigopiano, nel comune di Farindola. 

La vicenda ha inizio nel 2008 con una delibera comunale "sospetta" e prosegue con l'inchiesta del pm della procura di Pescara Gennaro Varone che, sulla base di intercettazioni telefoniche nell'ambito di un'indagine denominata Vestina - poi condensata in un processo -, ipotizzava un passaggio di denaro e posti di lavoro in cambio di un voto favorevole per sanare l'occupazione abusiva del suolo pubblico.

La presunta corruzione e l'assoluzione dell'ex sindaco


Il presunto abuso riguardava proprio l'ampliamento della struttura, che in origine era un casolare adibito ad albergo, per la realizzazione dell'attuale hotel a quattro stelle, gestito dalla società Del Rosso e in seguito ceduto alla Gran Sasso Resort. A processo, nel 2013, finirono sette persone tra cui l'ex sindaco del paesino in provincia di Pescara, Massimiliano Giancaterino, e il suo successore alla guida del comune Antonello De Vico all'epoca consigliere comunale. Inoltre rimasero coinvolti i due ex assessori Ezio Marzola e Walter Colangeli, l’ex consigliere Andrea Fusaro e gli imprenditori Paolo Marco e Roberto Del Rosso. 
Il fatto oggetto del processo, come detto, risale al 2008. Secondo l'accusa, l'allora sindaco, assessori e consiglieri avevano votato a favore della delibera comunale del 30 settembre di quell'anno finalizzata a "sanare l’occupazione abusiva di suolo pubblico da parte della società Del Rosso", è scritto in un articolo del Centro di pescara dell'epoca, in una zona fino ad allora adibita a pascolo del bestiame e compresa in un'area naturalistica protetta. Scrive Lacerba (giornale locale di Penne), citando la procura, che "l'autorizzazione a sanatoria si basava sul presupposto che detta occupazione non costituisse abuso edilizio per mancata, definitiva trasformazione del suolo". Secondo quanto sosteneva il pm, Giancaterino e De Vico in cambio della delibera avrebbero incassato la "promessa di un versamento di denaro destinato al finanziamento del partito" di appartenenza (il Pd) e, in particolare, il secondo avrebbe ottenuto "il pagamento di 26.250 euro" che, dice ancora l’accusa, andava ad "adempimento parziale di un debito pregresso ma inquadrabile nel rapporto corruttivo".

"Soldi per il partito e assunzioni nel resort"


Il pm sosteneva inoltre che come merce di scambio per quella delibera favorevole, i consiglieri e gli assessori del tempo avessero ottenuto dai titolare della società Del Rosso anche "assunzioni preferenziali per i propri protetti". L'ex sindaco di Farindola nel corso del processo aveva sempre respinto l'accusa di corruzione, ottenendo ragione dal giudice che lo scorso novembre ha emesso la sentenza di assoluzione "perché il fatto non sussiste". Il reato era comunque prescritto già nell'aprile del 2016, ragion per cui questa sentenza non potrà essere appellata. Le motivazioni della sentenza non sono state ancora depositate.

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Debito: Corte britannica obbliga l'Ucraina a risarcire la Russia di 3 miliardi di dollari

L'alta corte di Londra ha preso in considerare l'azione legale della Russia contro l'Ucraina per un debito che ammonta a tre miliardi di dollari. I fondi stanziati all'amministrazione di Nicolaij Azarov alla fine del 2013 erano destinati a dipendenti pubblici e pensionati. Il prestito invece ha poi effettivamente salvato il Paese dal default.

Ora l'Ucraina insiste ribadendo che quei soldi erano una "tangente" per il presidente Viktor Yanukovich. Di questa istruttoria legale si è occupato il corrispondente di RT a Kiev.
La Russia aveva stanziato 3 miliardi di dollari per aiutare l'Ucraina nel mese di dicembre 2013, quando nelle strade di Kiev si era già radunata "Maidan", non contenta del rifiuto del presidente di firmare l'accordo sulla zona di libero scambio con l'Unione Europea. Durante un collegamento da Rostov sul Don, l'ex presidente spiegava che quel contratto era svantaggioso per l'economia ucraina. A dicembre 2013, il governo di Azarov fu costretto ad affrontare il deficit di bilancio e il risultato fu che lo Stato era impossibilitato a pagare salari, stipendi, pensioni ai suoi cittadini.
Le relazioni tra l'Ucraina e i creditori occidentali erano diventate fredde e, quindi, il prestito per un importo di 15 miliardi di dollari lo coprì la Russia, con una prima tranche di 3 miliardi di dollari nel mese di dicembre. Furono emessi degli eurobond la secondo regolamentazione inglese, riacquistati dalla Russia. Questi finanziamenti stanziati dal Fondo nazionale avevano un periodo di validità di due anni e, come garanzia, erano state impegnate tutte le imprese statali più grandi del Paese.
A febbraio 2014, dopo la morte di oltre 100 persone nel centro della Capitale ucraina, Viktor Yanukovich è stato costretto a fuggire in Russia. Le indagini sono ancora in corso e la collaborazione tra Kiev e Mosca è in fase di stallo.
Nel 2015 il ministero delle Finanze, guidato da Natalia Jaresko, ha iniziato i colloqui con i titolari delle obbligazioni sovrane ucraine, del valore di circa 15 miliardi di dollari. La Jaresko è riuscita a negoziare con i detentori del pacchetto obbligazionario più cospicuo, cioè il fondo di investimento Franklin Templeton, riducendo la somma totale del 20%, ma anche spostando la scadenza dei pagamenti dal 2019 al 2027.
"Il ministero delle Finanze segnala con soddisfazione il completamento della ristrutturazione del debito dello Stato, garantito da 13 emissioni obbligazionarie di prestiti pubblici e prestiti garantiti dalle obbligazioni statali" ha detto la portavoce del ministero ucraino delle Finanze. La Russia aveva offerto le stesse condizioni. Ma le parti non sono riuscite a trovare un accordo, così il ministro delle finanze russo Anton Siluanov è tornato più volte a sottolineare che l'Ucraina deve rispettare gli impegni presi.
A metà dicembre 2015 è diventato chiaro che l'Ucraina non ha intenzione di ripagare il debito. Il governo di Arsenij Yatsenyuk ha introdotto una moratoria sul pagamento del debito della Russia, dopo il Paese ha dichiarato default tecnico. Ma questo non ha fermato il Fondo Monetario internazionale, che ha continuato la collaborazione con l'Ucraina.
A febbraio dello scorso anno la Russia ha chiesto all'Alta corte di Londra di obbligare l'Ucraina a restituire i fondi ma ad affrontare questo problema si comincia solo ora. In che modo intende far valere i propri interessi l'Ucraina? Il ministero delle Finanze mantiene riserbo, non chiarisce. Ma in precedenza il presidente Poroshenko ha dichiarato che l'attenzione sarà focalizzata sul fatto che i 3 miliardi erano una "tangente" di Viktor Yanukovich, una sorta di pagamento speciale per la mancata firma dell'accordo sulla zona di libero scambio con l'Unione Europea.
"I fondi stanziati per il governo di Nykolaj Azarov erano davvero destinati alla soluzione dei problemi interni e non sono stati rubati. Le probabilità di perdere, dato che le obbligazioni sono state emesse con tutti i requisiti richiesti dalla legge inglese, sono piuttosto alte" dice la fonte di RT nel governo ucraino.
Ha anche aggiunto che il Paese ha intenzione di ritardare il caso. L'Ucraina ricorrerà in appello, se l'Alta corte di Londra la costringerà a pagare i 3 miliardi di dollari di debito alla Russia, ha dichiarato in un'intervista all'agenzia Reuters, il ministro delle finanze Oleksandr Daniluk.
La regolarizzazione di una tale controversia di solito può durare fino a cinque anni.
Fonte: qui