9 dicembre forconi: 10/23/18

martedì 23 ottobre 2018

TERRIBILE INCIDENTE A TAIWAN DOVE UN TRENO È DERAGLIATO PROVOCANDO ALMENO 18 MORTI E OLTRE 180 FERITI



LO SCHIANTO È STATO DOCUMENTO DA UN VIDEO IN CUI SI VEDE IL TRENO, CHE SUPERA I 150 KM/H DI VELOCITÀ, USCIRE DAI BINARI E SCHIANTARSI NEI PRESSI DI UNA FERROVIA


Simone Pierini per "www.leggo.it"

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Tragedia sui binari. Un treno è deragliato provocando almeno 18 i morti e oltre 180 feriti. Un terribile incidente documentato anche da un video dove si vede il treno, che supera i 150 km/h di velocità, uscire dai binari e schiantarsi nei dintorni della ferrovia.

Il deragliamento è avvenuto nella zona est di Taiwan. Secondo quanto riferito dai responsabili delle ferrovie taiwanesi, l'incidente è avvenuto a Suao, nella contea di Yilan. Le autorità stanno indagando sulle cause che hanno portato alla tragedia.
treno 8TRENO 

Secondo le prime informazioni si sarebbe trattato di un problema legato al sistema frenante di sicurezza che in quel momento non sarebbe stato in funzione. A rivelarlo il direttore generale della Taiwan Railways Administration. 

Il direttore generale sospetta che il conducente del treno abbia spento il sistema automatico, che applica automaticamente il freno ogni volta che un treno supera il limite di velocità. Tuttavia, nel corso dell'intervista, il signor Lu Chieh-shen ha sottolineato che era comunque troppo presto per sapere con certezza che cosa abbia causato il peggiore disastro ferroviario dell'isola in quasi tre decenni.
treno 6TRENO 

Un video pubblicato online dai media taiwanesi mostra il treno, che aveva 366 persone a bordo, che si avvicinava alla stazione Xinma ad alta velocità prima di uscire dai binari durante una curva stretta, facendo scoppiare scintille e nuvole di detriti. Quattro degli otto vagoni del treno si sono rovesciati nell'incidente.

Fonte: qui

MONTEZEMOLO VENDE LE SUE QUOTE IN NTV AGLI AMERICANI, INCASSA 250 MILIONI E NE REINVESTE UNA PARTE NELLA SOCIETÀ



IL RESTO, UN UTILE DA 192 MILIONI, VA NELLA HOLDING DI FAMIGLIA, CONTROLLATA DA UNA SOCIETÀ INGLESE, MENTRE IL 10% VIENE CONFERITO A UN TRUST (INGLESE) CON BENEFICIARIO LUDOVICA ANDREONI, LA MOGLIE DA CUI SI STA SEPARANDO

Andrea Giacobino per www.andreagiacobino.com

BOMBASSEI MONTEZEMOLO PUNZO DELLA VALLE PRESENTANO ITALO NTVBOMBASSEI MONTEZEMOLO PUNZO DELLA VALLE PRESENTANO ITALO NTV
Luca Cordero di Montezemolo è sceso dal treno di Italo (salvo risalirci subito dopo) con un tesoro di quasi 200 milioni di euro. Nei giorni scorsi, infatti, è stato approvato il bilancio 2017 di Mcg Holding, la cassaforte italiana dell’imprenditore, chiuso con un super utile di quasi 192 milioni di euro mandato interamente a riserva straordinaria e che va ad aggiungersi ai 47,3 milioni di altre riserve che sfiorano così i 240 milioni. Mcg Holding è controllata all’85% dall’inglese Gi Globinvestment (gestita da Matteo Cordero di Montezemolo, primo figlio di Luca), che ha la nuda proprietà di un altro 5% (di cui papà Luca è usufruttario) mentre il restante 10% è stato fa poco conferito al nuovo trust britannico The Playvick Discretionary di cui unico beneficiario è Ludovica Andreoni, moglie da cui Montezemolo è in fase di separazione.

LUCA DI MONTEZEMOLO SULLA MOTRICE ITALOLUCA DI MONTEZEMOLO SULLA MOTRICE ITALO
Da cosa deriva il super profitto? Dall’operazione varata poche settimane fa che ha visto la fusione in Mcg Holding delle due controllate Mdp Holding Uno e Mdp Holding Quattro che detenevano rispettivamente il 9,3% e il 2,8% titoli di Ntv, venduta al fondo Global Infrastructure Partners, che ha corrisposto 251 milioni per le quote di Montezemolo

L’imprenditore è però poi risalito su Italo, diventandone presidente perché dopo l’entrata del fondo Gip assieme agli altri soci di Ntv Flavio Cattaneo, Giovanni Punzo, Isabella Seragnoli, Alberto Bombassei e il fondo Peninsula hanno reinvestito nella società veicolo acquirente di Italo, Gip Neptune, sottoscrivendo un aumento di capitale per un totale di 150 milioni, pari al 7,74% del capitale sociale.

Fonte: qui

LA COMMISSIONE UE RESPINGE LA MANOVRA ITALIANA: MAI SUCCESSO NELLA STORIA DELL’UE.


MOSCOVICI E DOMBROVSKIS CHIEDONO UNA CORREZIONE ENTRO 3 SETTIMANE 

SALVINI: “ANDREMO AVANTI”, CONTE: “NON C’È ALCUN PIANO B”, E LO SPREAD RISALE A 310 PUNTI 

MA PER UNA PROCEDURA D’INFRAZIONE I TEMPI SONO LUNGHI E LA DECISIONE ARRIVEREBBE A RIDOSSO DELLE EUROPEE (CHE SI TRASFORMEREBBERO IN UNA PRATERIA PER I GIALLOVERDI DI VOTI). ECCO COSA SUCCEDERÀ…

LA UE BOCCIA LA MANOVRA. «NUOVA BOZZA ENTRO TRE SETTIMANE»

TRIA E MOSCOVICITRIA E MOSCOVICI
La Commissione Ue ha deciso di respingere il Documento programmatico di bilancio italiano e di chiederne uno nuovo, che dovrà essere inviato entro tre settimane a Bruxelles. La decisione assunta nella riunione odierna della Commissione a Strasburgo non giunge inattesa, ma «È una mossa senza precedenti. È la prima volta che lo facciamo», ha detto una fonte.

La Commissione chiede dunque di sottomettere di nuovo il documento programmatico di bilancio.
Una conferenza stampa del vice-presidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, e del commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, per annunciare la decisione è prevista alle 15.30.

Lo spread su
CONTE DI MAIO SALVINICONTE DI MAIO SALVINI
Dopo la notizia dell’ufficializzazione della bocciatura della manovra, lo spread tra Btp e Bund è risalito a 310 punti base, come in avvio di seduta.

«No piano B»
Il governo è pronto ad attuare una nuova tornata di tagli alla spesa «se necessario». Lo ha spiegato il premier Giuseppe Conte ad un’intervista a Bloomberg, definendo il deficit al 2,4% il tetto massimo entro cui agire nel 2019. E su questo «non c’è alcun piano B», ha ribadito una volta di più il premier. «Siamo pronti ad operare una spending review se necessario», ha detto parlando della manovra per il prossimo anno.
DombrovskisDOMBROVSKIS

Salvini: «Andremo avanti»
Dichiarazioni di Matteo Salvini avevano preceduto l’(attesa) bocciatura: «Spero che non sia così, altri Paesi hanno fatto di peggio. Ma se sarà così noi andremo avanti, io non tolgo un euro per i giovani, per cancellare la Fornero, per i disabili», aveva detto il ministro dell’interno in visita istituzionale a Bucarest.

«L’unico organismo che può migliorare la manovra italiana è il parlamento italiano», ha aggiunto, rispondendo alle domande dei cronisti sulle critiche di Bruxelles. «La manovra - ha aggiunto - punta su lavoro, crescita, diritto alla pensione, diritto alla salute, non toglieremo un solo centesimo dalle tasche degli italiani. Ascoltiamo tutti ma non torniamo indietro».
LA LETTERA IN RISPOSTA A MOSCOVICI DI TRIALA LETTERA IN RISPOSTA A MOSCOVICI DI TRIA

Il vice premier si è detto disponibile ad incontrare «anche domani il presidente della commissione Ue «e spiegargli la manovra» ma ha anche ribadito che «nessuno toglierà un euro dalle tasche degli italiani».

LA COMMISSIONE EUROPEA RESPINGE LA MANOVRA ITALIANA: NON ERA MAI SUCCESSO

La Commissione europea respinge la manovra italiana, cosa mai accaduta finora nell’Unione. L’Esecutivo comunitario non ha ritenuto sufficiente la risposta italiana alla lettera in cui chiedeva dettagli sulla legge di bilancio e ha dato al governo italiano tre settimane di tempo (fino al 13 novembre) per cambiarlo, pena l’avvio di una procedura per deficit (o debito eccessivo) che può portare in ultima analisi fino all’adozione di sanzioni economiche nei confronti dell’Italia per non aver rispettato le regole europee.
SALVINI DI MAIO CONTESALVINI DI MAIO CONTE

Uno scenario per nulla rassicurante, specie in vista del prossimo esame delle agenzie di rating, quello di venerdì, con il giudizio di Standard and Poor's sul debito italiano. La «deviazione senza precedenti» denunciata nella prima lettera inviata da Bruxelles al Tesoro non è stata finora corretta da Roma, ferma nell’obiettivo di portare il disavanzo di bilancio al 2,4% del Pil nel 2019,

Molte volte Bruxelles ha già concesso flessibilità all'Italia, adattando le regole del Patto fino a provocare l'irritazione di molti membri della zona euro. Ora, quegli stessi membri, da Nord a Sud, le chiedono di essere inflessibile e di non concedere più sconti soprattutto a un Governo che mette apertamente in discussione le regole comuni. Il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, assieme al suo ministro delle Finanze, ricordano i timori degli altri partner dell'Eurozona: una violazione delle regole, se restasse impunita, spingerebbe altri Paesi a fare altrettanto. Perciò “la Commissione europea deve respingere la manovra” italiana.

GIUSEPPE CONTE COME ARLECCHINO SERVO DI DUE PADRONI LUIGI DI MAIO E MATTEO SALVINI THE ECONOMISTGIUSEPPE CONTE COME ARLECCHINO SERVO DI DUE PADRONI LUIGI DI MAIO E MATTEO SALVINI THE ECONOMIST
Vista l'intransigenza italiana, Bruxelles intende dare un segnale chiaro con una mossa che finora non ha precedenti: la possibilità di rigettare la manovra è stata introdotta nel 2013, ma non era mai stata usata fino ad oggi. Così come non è mai stata aperta una procedura per debito eccessivo. E anche su questo l'Italia rischia di fare da apripista se non correggerà i saldi.

SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZASALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA







L'arma che ha in mano la Commissione, cioè la procedura per deficit, è però piuttosto a lungo termine: pur volendo accelerare i tempi, le tappe per arrivare alla procedura sono molteplici, vanno validate tutte dall'Ecofin, che si riunisce soltanto una volta al mese, e quelle per arrivare alle sanzioni sono ancora di più. Tutto il procedimento, insomma, non durerebbe meno di 5-6 mesi. La decisione finale andrebbe quindi presa praticamente a ridosso delle europee.

Fonte: qui

P.S. L'Unione Europea è morta e sepolta!

VIDEO: PARLA A 'LE IENE' L'EX MOGLIE DI UN CARABINERE A PROCESSO PER IL CASO CUCCHI: ''HA CERCATO DI SPARARSI, MI MINACCIAVA DI MORTE. IO AVEVO PAURA A PARLARE, HO DUE BAMBINI''



''SI VANTAVA: 'QUANTE GLIENE ABBIAMO DATE A QUEL DROGATO DI MERDA''' 

INDAGATO UN ALTRO CARABINIERE: HA AMMESSO DI AVER MODIFICATO IL VERBALE SULLA SALUTE DI CUCCHI, DOPO ORDINI DALL'ALTO
CUCCHI: INCHIESTA SU FALSO, INDAGATO ALTRO CC

 (ANSA) - C'è un nuovo indagato nel nuovo filone di inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi in cui si procede per falso. Si tratta del maggiore Luciano Soligo, allora comandante della compagnia Talenti Montesacro. Nell'indagine sono già indagati per falso ideologico il luogotenente Massimiliano Colombo (comandante della Stazione Tor Sapienza) e il carabiniere scelto Francesco Di Sano che nel corso del processo a carico di altri cinque carabinieri ha dichiarato di aver dovuto, dopo un ordine gerarchico, modificare il verbale sullo stato di salute di Cucchi.

L'ex moglie del carabiniere:'si vantava di aver picchiato Cucchi'


CUCCHI, L'EX MOGLIE DEL CARABINIERE D’ALESSANDRO A LE IENE: «MI DISSE: "QUANTE GLIENE ABBIAMO DATO A QUEL DROGATO DI MERDA"»
Simone Pierini per www.leggo.it

ilaria stefano cucchiILARIA STEFANO CUCCHI
Su Italia Uno a Le Iene Pablo Trincia ha intervistato Anna Carino, l’ex moglie di un altro imputato per il pestaggio di Stefano Cucchi, il carabiniere Raffaele D’Alessandro. La donna rivela le frasi choc pronunciate dall'uomo dopo aver visto il servizio al telegiornale nel 2009. «"Eh, c'ero anch'io quella sera là, quante gliene abbiamo date, era solo un drogato di merda". Questa frase l'ha sempre detta».


Secondo il racconto dell'ex moglie, Raffaele D'Alessandro ne aveva anche per la sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, questi giorni vittima anche di minacce su Facebook. «Insultava anche la sorella "sta puttana". Si arrabbiava, gli dava fastidio che la sorella cercava di capire...»

Poi il giorno che vide la foto di Stefano Cucchi. «Sì, l'ho vista. Mi ha fatto un bruttissimo effetto. Non volevo credere che realmente lui, mio marito, l'aveva ridotto in quel modo». In apertura di servizio Pablo Trincia riporta anche il pensiero del carabiniere: «Se mi congedano vado a fare le rapine».
ANNA CARINO EX MOGLIE DI RAFFAELE D ALESSANDRO -4ANNA CARINO EX MOGLIE DI RAFFAELE D'ALESSANDRO

«Si sentiva Rambo - prosegue l'ex moglie di D'Alessandro - io ero spaventata. Non sapevo cosa pensare e cosa dire. Lo raccontava così divertito, col sorriso. Come non avesse fatto nulla di male. Ma era preoccupato, dopo una lettera ha chiamato qualcuno e parlava di Stefano Cucchi. Fin quando sono stata con lui non mi è mai passato per la testa di parlare. Avevo paura di rimanere da sola con due bambini. Non mi ha fatto mai lavorare. Ogni volta che uscivo al supermercato mi chiedeva con chi hai parlato, chi ti ha salutato...».

ANNA CARINO EX MOGLIE DI RAFFAELE D ALESSANDRO -5ANNA CARINO EX MOGLIE DI RAFFAELE D'ALESSANDRO
«Si dava testate sul muro, ha cercato di spararsi - racconta - quando l'ho lasciato dalle 7 del mattino alle 8 di sera mi tempestava di telefonate. Mi minacciava, mi diceva "ti ammazzo"»Nel servizio viene trasmessa anche un'intercettazione telefonica tra i due con la ragazza che parlava dei racconti di quella notte e D'Alessandro che negava con forza, urlando: «tu sei una puttana, che vuoi da me? Ma che vuoi da me?». 

«Io vedevo la sofferenza della famiglia di questo ragazzo (Cucchi, ndr.)- conclude l'ex moglie - ho tenuto dentro questo segreto per tanto tempo. Aveva paura di essere accusata. Poi ho deciso di parlare, ho cercato Ilaria e le ho chiesto scusa. Mi ha detto “grazie, ti capisco”. Vorrei che quella famiglia trovasse un po’ di pace e che la verità venga fuori».

Fonte: qui

TRAGEDIA DI PIAZZA SAN CARLO, OGGI L’UDIENZA PRELIMINARE PER LA SINDACA DI TORINO E ALTRE 14 PERSONE: LE ACCUSE SONO OMICIDIO COLPOSO, LESIONI AGGRAVATE COLPOSE E DISASTRO

IL 3 GIUGNO 2017 IL CAOS SCATENATO DAVANTI AL MAXI-SCHERMO PROVOCÒ LA MORTE DI ERIKA PIOLETTI E 1500 FERITI

Andrea Giambartolomei per Il Fatto Quotidiano
Omicidio colposo, lesioni aggravate colpose e disastro.
A partire da oggi, la sindaca Chiara Appendino e altre quattordici persone dovranno difendersi da queste accuse per evitare il processo. Nei loro confronti la procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio per gli incidenti avvenuti in piazza San Carlo il 3 giugno 2017, quando di fronte al maxischermo con la finale di Champions League, Juventus-Real Madrid, ondate di panico provocarono più di 1.500 feriti e una vittima, Erika Pioletti, deceduta in ospedale dodici giorni dopo i fatti. Sarà certamente un momento difficile per la sindaca dei Cinque stelle.
TORINO PIAZZA SAN CARLO 5TORINO PIAZZA SAN CARLO 
Alcuni avvocati delle tantissime persone offese che si costituiranno parte civile nel processo sono pronti a chiedere al giudice di riconoscere il Comune di Torino come responsabile civile: questo significa che, se mai si dovesse arrivare alla condanna di amministratori, funzionari e dipendenti, la Città dovrà risarcire le parti civili e ci sono 396 feriti che hanno sporto querela. Dopodiché, quando il Comune avrà pagato, la procura della Corte dei conti potrà avviare un procedimento per rivalersi sugli amministratori e quindi anche su Appendino.
Su un altro fronte circa cinquecento persone hanno chiesto un indennizzo direttamente alla Città, ma le compagnie assicurative hanno chiesto all' amministrazione di congelare tutte le trattative per i risarcimenti in corso al momento perché ritengono che l' esito del processo sia molto incerto. Una stima attendibile dei risarcimenti ancora non c' è, ma si ipotizzano diversi milioni di euro da pagare.(...)

Fonte: qui
chiara appendinoCHIARA APPENDINOTORINO PIAZZA SAN CARLO 2TORINO PIAZZA SAN CARLO TORINO PIAZZA SAN CARLOTORINO PIAZZA SAN CARLOTORINO PIAZZA SAN CARLO 1TORINO PIAZZA SAN CARLO TORINO PIAZZA SAN CARLO 4TORINO PIAZZA SAN CARLO 

GILBERTO BENETTON È MORTO A 77 ANNI DOPO UNA LUNGA MALATTIA, L’ANIMA FINANZIARIA DEL GRUPPO BENETTON


Laura Galvagni e Marigia Mangano www.ilsole24ore.com

gilberto benettonGILBERTO BENETTON
È morto Gilberto Benetton, l’anima finanziaria della famiglia trevigiana. Gilberto, 77 anni, è sempre stata l'anima finanziaria della famiglia. Se Carlo e Giuliana erano i tecnici e Luciano il creativo, è stato lui quello che con il supporto del manager più fidato, Gianni Mion, ha creato l'impero da 10 miliardi che ha dato lustro internazionale alla dinastia. Sulla scorta di un piano di diversificazione iniziato a fine anni'80 con l'acquisto della Sme, da cui è nata Autogrill, e poi autostrade, aeroporti, immobili e partecipazioni finanziarie.

luciano giuliana gilberto benettonLUCIANO GIULIANA GILBERTO BENETTON
«Sono nato con il portafoglio in mano», diceva di sé quasi a giustificare la sua vocazione per la gestione dei conti. Passione che si sposava con una propensione al lavoro quasi maniacale. Non ha mai mancato un appuntamento in ufficio e ha sempre lamentato di non poter lavorare più il sabato e la domenica: «Le nuove generazioni al limite chiedono di essere impegnate un giorno in meno piuttosto che uno in più», diceva. Incarnando così di fatto lo stereotipo del classico imprenditore del Nord Est, con i quali in realtà si è sempre mischiato relativamente. I salotti, che pure doveva frequentare, non li ha mai amati piuttosto ha sposato fin da subito la filosofia casa-lavoro.

luciano giuliana gilberto benettonLUCIANO GIULIANA GILBERTO BENETTON






Amante del golf e come unico lusso una barca da 50 metri, sposato con la signora Lalla e con due figlie, Sabrina e Barbara, Gilberto negli ultimi mesi appariva assai provato dagli eventi che nel pieno dell'estate hanno travolto la famiglia. Prima la morte dell'amatissimo fratello Carlo e poi la tragedia del Ponte Morandi. Due colpi inaspettati e giunti quando l'imprenditore pensava di aver toccato l'apice della propria ascesa, complice la maxi operazione Atlantia-Abertis e che hanno messo a dura prova un fisico già provato dalla malattia.
FAMIGLIA BENETTONFAMIGLIA BENETTONgilberto benettonGILBERTO BENETTON














Secondogenito di quattro fratelli è rimasto orfano assai giovane al punto che si è trovato a dover abbandonare gli studi presto, ad appena 14 anni. Ed è stato, peraltro, in famiglia quello che ha compiuto il percorso più lungo a scuola. La ricetta del successo, ha sempre ripetuto, è stata quella di saper dedicare la vita al lavoro e di costruire una perfetta suddivisione dei ruoli con gli altri fratelli. Ma soprattutto decisiva è stata la fiducia incondizionata che li ha sempre legati. Pochi i dissidi interni, uno su tutti l'investimento poco felice in Telecom che lui stesso definì «l’investimento peggiore».
gilberto benettonGILBERTO BENETTON

Appassionato di sport ha “regalato” alla città di Treviso il centro sportivo La Ghirada e tanti anni di impegno nel basket, nel rugby e nella pallavolo. Convinto che la crescita delle nuove generazioni passasse anche dai campi di allenamento.

LA RISPOSTA ALLA LETTERA UE DI TRIA: ''DAL COMMISSARIO UE PREGIUDIZIO INACCETTABILE. SE CI SARÀ LA BOCCIATURA DELLA MANOVRA VALUTEREMO, MA NON ESPONE A RISCHI LA STABILITÀ FINANZIARIA DEL PAESE''


TRIA DICE PRATICAMENTE LE STESSE COSE, E MENTRE PARLANO LO SPREAD SCENDE UN POCHINO E LA BORSA DI MILANO RESTA IN POSITIVO 

BORSA: EUROPA CONFERMA RIALZO, MILANO +0,7%
giuseppe conte a 'italia a 5 stelle' 7GIUSEPPE CONTE A 'ITALIA A 5 STELLE'
 (ANSA) - Le Borse europee si confermano in positivo a metà seduta con l'indice d'area Stoxx 600 che sale di mezzo punto con acquisti in particolare su industriali e manifattura. Londra segna un +0,67% mentre prosegue il lavoro tra Buxelles e la Gran Bretagna per un accordo sulla Brexit. Sale anche Francoforte (+0,63%) mentre è più cauta Parigi (+0,37%). Resta nervosa Milano che come dalle attese degli analisti ha assorbito il downgrade di Moody's (+0,71% Ftse Mib a 19.206 punti) mentre il Tesoro ha inviato all'Ue la lettera di risposta sulla manovra economica in cui vengono ribaditi gli obiettivi di deficit e di debito.

Lo spread fra Btp e Bund che nel corso della mattina ha superato i 300 punti, è stabile in area 295 punti base. Sul fronte dei cambi l'euro è in calo a 1,1499 sul dollaro. A Piazza Affari resta l'evidenza di Fca (5,52%) con la cessione di Magneti Marelli a Calsonic Kansei e di Ferragamo (+8,7) sui massimi da due anni.


ANSA

giovanni triaGIOVANNI TRIA
"Nella lettera all'Ue vogliamo spiegare la nostra manovra. Già in questa lettera abbiamo spiegato perché l'abbiamo impostata in questi termini, abbiamo spiegato la direzione della nostra politica economica, gli obiettivi che intendiamo raggiungere. Ma siamo disponibili a metterci a un tavolo per proseguire una interlocuzione con la Commissione europea". Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrando la stampa estera. "Abbiamo ribadito nella lettera che è stata spedita poco fa che noi siamo assolutamente in Europa, vogliamo dialogare con le istituzioni Ue, vogliamo che quest'interlocuzione si svolga nello spirito di un dialogo costruttivo, non mettiamo in discussione i ruolo della commissione Ue".

"Se un commissario Ue prima di leggere la manovra e prima che arrivi la lettera dell'Ue mi dice che questa manovra verrà rigettata, io dico che che è un pregiudizio e che è inaccettabile che provenga da chi rappresenta un'istituzione" come l'Ue, ha detto ancora Conte facendo probabile riferimento alle parole dei giorni scorsi del commissario al Bilancio Oettinger. Chi dalla commissione Ue "ha anticipato il giudizio" sulla manovra dell'Italia "ha precisato essere la sua un'opinione personale, ma quando si rappresenta una istituzione le opinioni personali non devono essere espresse. Se arriverà una bocciatura, ci siederemo a un tavolo e valuteremo insieme"
GIUSEPPE CONTE PAOLO SAVONAGIUSEPPE CONTE PAOLO SAVONA

"Il 2,4% è tetto massimo che ci siamo impegnati solennemente a rispettare, anzi nella programmazione triennale abbiamo previsto di andare all'1,8% nel 2022. Siamo anche disponibili a valutare un contenimento nel corso di attuazione della manovra". "Il grande problema con l'Europa è di chi programma la crescita allo "zero virgola", noi la programmiamo all'1,5%. Ma abbiamo tante riforme strutturali da fare, alcune le abbiamo già fatte e le altre le realizzeremo per incidere lì dove dobbiamo crescere". Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrando la stampa estera. "Quando io riuscirò con la cabina di regia a spendere i fondi Ue non spesi, vedrete che la crescita volerà. Quando avrò fatto la semplificazione volerà".

"Non dobbiamo girare attorno al fatto che questa esperienza di governo è sorretta da due forze chiamate sovraniste e descritte come anti-sistema. Questo non significa che sono forze politiche che vogliono scardinare il rule of law ma che mettono e metteranno in discussione molte leggi. Noi non vogliamo un'anarchia ma siamo qui per rinnovare il sistema, è un punto che va inteso sennò non riuscirete a cogliere la nostra esperienza. La nostra è una rivoluzione gentile" afferma il premier Giuseppe Conte..
tria moscovici 4TRIA MOSCOVICI 

Conte torna anche sulla storia della 'manina'. "Ho ritenuto opportuno e necessario il nuovo Cdm sul decreto fiscale per verificare che il testo traducesse puntualmente l'accordo. Così abbiamo fatto in piena trasparenza, verificando meglio i testi, ripassando l'accordo raggiunto e confezionando un testo che traduce fedelmente i termini dell'accordo". Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrando la stampa estera.

"Sul decreto fiscale c'è stata la necessità di ritornare in Consiglio dei ministri perché come potete immaginare la legislazione fiscale è molto complessa, vi posso assicurare che è molto complesso scrivere le norme e interpretarle", aggiunge. "C'era una bozza per la dichiarazione integrativa che era giunta nel corso del Cdm, scritta in fretta e personalmente a me recapitata, era sorto qualche dubbio tecnico e interpretativo e c'è stata qualche incomprensione".

La risposta di Tria - La manovra "non espone a rischi la stabilità finanziaria dell'Italia né degli altri paesi dell'Unione europea". Lo scrive il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, nella lettera di risposta inviata a Valdis Dombroviskis e Pierre Moscovici dopo i rilievi di Bruxelles. "Riteniamo infatti che il rafforzamento dell'economia italiana sia anche nell'interesse dell'intera economia europea", si legge nella missiva

Qualora i rapporti deficit/Pil e debito/Pil non dovessero evolvere in linea con quanto programmato, il Governo si impegna a intervenire adottando tutte le necessarie misure affinché gli obiettivi indicati siano rigorosamente rispettati".

tria moscovici 2TRIA MOSCOVICI 
Il governo italiano, per quanto riguarda il deficit strutturale "è cosciente di aver scelto un'impostazione della politica di bilancio non in linea con le norme applicative del Patto di Stabilita e Crescita. E' stata una decisione difficile ma necessaria alla luce del persistente ritardo nel recuperare i livelli di Pil pre-crisi e delle drammatiche condizioni in cui si trovano gli strati più svantaggiati della società italiana". Lo scrive il ministro dell'Economia, Giovanni Tria rispondendo ai rilievi Ue sulla manovra.

"Ad oggi il dibattito pubblico sulla legge di bilancio si è limitato alla consistenza dei numeri e degli indicatori e non ha ancora fatto emergere le riforme strutturali che formeranno parte integrante" della manovra e dei collegati "che avranno un impatto significativo sulla percezione e sui comportamenti dei cittadini, delle imprese e degli investitori". Lo scrive il ministro dell'Economia Giovanni Tria nella lettera inviata a Bruxelles per rispondere ai rilievi Ue sulla manovra, sottolineando in particolare le "misure volte a creare un ambiente favorevole agli investimenti"
juncker dombrovskisJUNCKER DOMBROVSKIS


Conferenza stampa anche per il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Quelle in Trentino Alto Adige, ha detto, "sono le prime elezioni vere dopo 4 mesi di massacro mediatico". "A Trento e Bolzano c'è gente che sa far di conto " e quindi il risultato del Carroccio "vuol dire che è soddisfatta di quello che la Lega ha fatto nei primi quattro mesi". Poi dice: "Con Luigi Di Maio non ho mai litigato. Ci vediamo a cena nelle prossime ore". E sulla manovra: "stiamo rispondendo alla commissione Ue e in termini garbati, dialoganti e costruttive. Se ci sono proposte sono le benvenute ma è chiaro che la manovra la fa il governo e i capisaldi non si toccano. Non recediamo di un millimetro".

Fonte: qui