9 dicembre forconi: 12/06/17

mercoledì 6 dicembre 2017

DA ROMA LADRONA A PADANIA MAGNONA ...

PURE ALEMANNO MIGRA VERSO LA LEGA: ‘ORA SONO SOVRANISTI. E FRATELLI D’ITALIA È UN PARTITO PERSONALE’ 

IN DIREZIONE SALVINI SI INTRAVVEDONO ANCHE LE SAGOME DI STORACE, MENIA E NANIA: ‘È LA LEGA CHE TOGLIE LA PAROLA NORD E INTRODUCE IL CONCETTO DI SOVRANITÀ’

Giuseppe Alberto Falci per il ‘Corriere della Sera

PRANZO DELLA PAJATA CON BOSSI E ALEMANNOPRANZO DELLA PAJATA CON BOSSI E ALEMANNO
I reduci di An hanno trovato una casa: la Lega di Matteo Salvini. Se Barbara Saltamartini è stata la prima a sposare il Carroccio aderendo al gruppo parlamentare già nel marzo del 2015, oggi è il turno di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, tra i fondatori di An e con un passato da militante storico del Movimento sociale italiano. Da mesi Alemanno, scomparso dai radar dopo l' esperienza capitolina e le vicende di Mafia Capitale, guida il Movimento nazionale per la sovranità e osserva a distanza, e con interesse, le mosse del leader del Carroccio. Al punto da affermare oggi parole di questo tenore: «Salvini? Ha dimostrato coraggio e visione politica».

Correva il 20 giugno del 2011 quando l' ex sindaco di Roma e Salvini duellavano sul trasferimento dei ministeri al Nord e si scambiavano accuse verbali al vetriolo.
Un' eternità. Oggi sembra tornata la pax e Alemanno dissimula così i diverbi del passato: «Quella era una Lega secessionista. Oggi è sovranista».

ALEMANNO STORACEALEMANNO STORACE
Ma non ci sarebbe solo Alemanno. Ad essere sedotto dal verbo salviniano si vede anche la sagoma di Francesco Storace, ex ministro della Salute con il governo Berlusconi. Anche quest' ultimo guarda con crescente interesse alle politiche leghiste.

Storace non parla, ma non smentisce l' avvicinamento che sta scuotendo la galassia degli ex aennini. Tutti sanno infatti che una parte degli ex An, dopo la fine di alleanza nazionale, è confluita in Fratelli d' Italia, il partito di Giorgia Meloni. Tuttavia i «nuovi» leghisti accusano la Meloni di non essere «inclusiva» ma «esclusiva».
Alemanno infatti lo dice senza mezze misure: «Fratelli d' Italia è un partito personalistico». Ma si fanno altri nomi.

Giorgio Magliocca Alemanno e StoraceGIORGIO MAGLIOCCA ALEMANNO E STORACE
Un simbolo degli ex An è certamente Roberto Menia, triestino, promotore della legge che il 10 febbraio celebra l' eccidio delle foibe. Anche Menia è sulla stessa lunghezza d' onda di Alemanno: «Nel derby che ci sarà nel centrodestra tra i due pretendenti, ovvero Salvini e Berlusconi, non ho dubbi a scegliere quello che rappresenta il fronte sovranista che è innovativo, non è un dejavù, e dice parole chiare contro l' immigrazione selvaggia e la sostituzione etnica». Il motivo vero, spiega Menia, è «che Salvini ha creato una lega nazionale e non secessionista e che interpreta pensieri comuni della stragrande maggioranza degli italiani del centrodestra».

Ma c' è anche il Sud in questa migrazione degli ex An.

barbara saltamartiniBARBARA SALTAMARTINI
Domenico Nania, messinese e vice presidente del Senato nella passata legislatura, si definisce il «garante» della conversione al verbo salviniano. Salvo poi metterla così: «Non so se è la Lega di Salvini che si è convertita alle nostre tematiche o siamo noi ad avvicinarci alla Lega».

Eppoi aggiunge con un pizzico di malizia: «È la Lega che toglie la parola Nord e introduce il concetto di sovranità». Del resto, anche Matteo Salvini, recentemente arrivato a Canicattì, in provincia di Agrigento, ha chiesto a un ex segretario del Msi di pronunciare il discorso in memoria dei giudici Livatino e Saitta. Per molti fu quello l' inizio dell' avvicinamento .

Fonte: qui

ARGENTINA: “I 44 A BORDO DEL SOTTOMARINO SONO TUTTI MORTI'

LA PRIMA AMMISSIONE DEL GOVERNO ARGENTINO, IL MINISTRO DELLA DIFESA: ”NON CI SONO CONDIZIONI PERCHÉ SIANO IN VITA”  

(ANSA) - Il governo argentino ha ammesso, per la prima volta, che i 44 membri a bordo dell'Ara San Juan - il sottomarino sparito 20 giorni fa - sono morti. Il ministro della Difesa, Oscar Aguad ha detto in tv che la missione 'search and rescue', chiusa giovedì scorso, "si apre quando ci sono dispersi in mare e si conclude quando sono salvati o non ci sono più le condizioni perché siano in vita.

Secondo la Marina le condizioni ambientali e il tempo trascorso sono incompatibili con l'esistenza della vita umana". 'Quindi sono tutti morti?' gli è stato chiesto: "Esattamente" ha riposto il ministro.

Fonte: qui

ARA SAN JUAN SOTTOMARINOARA SAN JUAN SOTTOMARINO

LA ZAVORRA DELLA BREXIT - PUR DI CHIUDERE L’INTESA CON BRUXELLES, LA MAY PRONTA A CEDERE L’IRLANDA DEL NORD

L’ULSTER BLOCCA L’IPOTESI E IL NEGOZIATO CON LA UE TORNA IN ALTO MARE 

IN REALTA’ LO SCONTRO CON JUNCKER RIGUARDA I SOLDI CHE LONDRA DEVE ALLA COMMISSIONE 
Erica Orsini per “il Giornale”

MAY JUNCKERMAY JUNCKER
Questa Brexit, ma che fatica. Si è concluso con un nulla di fatto ieri, l' interminabile pranzo di mediazione tra il premier britannico Theresa May e il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker. Al mattino alcuni quotidiani come il Times davano l' accordo per «molto vicino» e invece è stato ancora un buco nell' acqua.

May e Juncker parlano di progressi fatti, ma ammettono «le differenze», sottolineano che «non si tratta di un fallimento, ma di certo non è neppure una vittoria». Ieri notizie e smentite si sono rincorse senza tregua, accompagnate da polemiche e dichiarazioni pubbliche.

Veniamo alla cronaca: nel primo pomeriggio la Bbc racconta di aver appreso che il governo britannico, pur di passare alla fase due dei negoziati, avrebbe ceduto sulla «questione irlandese», concedendo all' Irlanda del Nord di rimanere nel mercato unico e nell' unione doganale.

brexit IrlandaBREXIT IRLANDA
Sebbene la giornalista rimarchi di non aver visto nessun documento d' intenti siglato da Londra e Bruxelles in vista del meeting europeo della settimana prossima, la notizia suscita reazioni immediate. Il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon dichiara che - se le cose stanno così - non si vede il motivo per cui anche la Scozia (dove due anni fa vinse il Remain) non possa chiedere di avere la stessa deroga. Della medesima opinione anche il sindaco di Londra, il laburista Sadiq Khan convinto da sempre che Brexit sarebbe una iattura per la capitale.

E mentre Theresa May fa sapere che parlerà più tardi, in una conferenza stampa congiunta insieme a Juncker, i Democratici Unionisti che sostengono il governo la precedono sui teleschermi e dichiarano che mai e poi mai il loro partito accetterà che il Nord Irlanda prenda una strada diversa da quella del resto del Regno Unito. A sentire quanto scoperto in serata dalla Bbc, sarebbe stata proprio la posizione degli Unionisti ad affondare le trattative.

londonderryLONDONDERRY
La May le avrebbe interrotte per chiamare la leader del Dup, Arlene Foster. «Nel corso della chiamata la Foster avrebbe chiaramente precisato le proprie preoccupazioni riguardo ad un accordo che facesse speciali concessioni al governo di Dublino», ha rivelato la Bbc.

Alla fine la tanto attesa conferenza stampa congiunta si è risolta in un discorso brevissimo che nulla ha aggiunto a quanto già si sapeva o si immaginava. E cioè che la situazione è ben lungi dall' essersi sbloccata.

THERESA MAYTHERESA MAY
«Sono stati fatti dei progressi - ha dichiarato May - ma rimangono delle differenze su un paio di questioni». Se si pensa che le questioni più importanti da risolvere prima del 14 dicembre sono tre (il costo del divorzio, i diritti dei cittadini europei residenti e il confine con l' Irlanda) e che sulle prime due ancora non è trapelato nulla di concreto, fate un po' voi.

Intanto domani torna in aula la legge che dovrebbe regolare l' uscita dall' Unione e il Parlamento si prepara a votare l' emendamento presentato da laburisti, liberaldemocratici e da un gruppo di conservatori dissidenti, che chiede che sia il Parlamento a dire la parola finale sull' eventuale accordo raggiunto tra il governo e Bruxelles. Ammesso che mai ci si arrivi.

Fonte: qui