9 dicembre forconi: 11/29/17

mercoledì 29 novembre 2017

BREXIT CON BUONUSCITA – LA MAY ACCETTA DI PAGARE A BRUXELLES 50 MILIARDI PUR DI MOLLARE LA UE: NE AVEVA OFFERTI 20. JUNCKER NE VOLEVA 60

RAGGIUNTA L’INTESA SULLA VIL PECUNIA, IL NEGOZIATO PUO’ AFFRONTARE NODI COME LA FRONTIERA FRA IRLANDA E IRLANDA DEL NORD E PERIMETRO DI COMPETENZA DELLA CORTE DI GIUSTZIA EUROPEA 

Antonio Pollio Salimbeni per il Messaggero

BREXITBREXIT
Non ci sono conferme, ma il negoziato Ue-Regno Unito per il divorzio è uscito dalla palude. Tanto che ci credono perfino i mercati, con la sterlina che ieri sera ha guadagnato lo 0,7% contro l'euro e il dollaro, dopo che il giornale britannico Daily Telegraph aveva lanciato la notizia della giornata: ci sarebbe un accordo sugli obblighi finanziari del Regno Unito verso la Ue, la fattura di Brexit. Il Financial Times titola: il Regno Unito «si inchina alle richieste Ue».

Secondo fonti politiche e diplomatiche Londra riconoscerebbe passività a suo carico fino a cento miliardi di euro, che in termini di pagamenti netti scenderebbero a circa metà. Si profila una cifra dai 45 ai 55 miliardi. La premier britannica Theresa May aveva offerto 20 miliardi e la chiusura della Ue era stata totale, considerando la proposta buona solo per procedere speditamente verso una hard Brexit. Cioè una Brexit senza accordo.

Il conto netto indicato dalla Ue, mai confermato ufficialmente, indicava circa 60 miliardi per pagare tutti gli impegni assunti da Londra durante la partecipazione alla Ue che dovranno essere onorati negli anni successivi all'addio del Regno: dalla spesa per progetti Ue ai prestiti agli Stati alle pensioni dei funzionari britannici della Ue.


LE FASI

MAY JUNCKERMAY JUNCKER
Se tutto ciò sarà confermato, siamo alle ultime battute della prima fase dei negoziati. Si capirà tutto lunedì quando Theresa May incontrerà a Bruxelles il presidente della Commissione Jean Claude Juncker. Se tutto filerà liscio a metà dicembre i 27 potranno certificare che sono stati fatti «progressi sufficienti» e passare alla seconda fase del negoziato in cui si discuterà di relazioni future tra Ue e Regno Unito: commercio, mercati finanziari, ricerca. Ma tutto filerà liscio? Il negoziato è davvero in discesa? Gli interrogativi sono legittimi, perché i conti da saldare non sono l'unico scoglio da superare.

IL CONFINE

È uno scoglio non superato, e a questo punto il principale, la gestione della frontiera tra Irlanda del Nord e Repubblica d'Irlanda. Dublino chiede «garanzie scritte» che l'Irlanda del Nord non abbia regole divergenti da quelle della Ue per preservare lo spazio senza frontiera con la Repubblica d'Irlanda ai 300 punti di attraversamento tra i due Stati. L'assenza di frontiere è considerata la condizione per assicurare il rispetto dell'accordo del Venerdì Santo che ha garantito la pace dal 1999.
Per Londra è inaccettabile far arretrare di fatto la frontiera all'interno del territorio nazionale (ai punti di passaggio dall'Irlanda del Nord). May ritiene che la questione possa essere risolta solo nel quadro di un accordo sulle relazioni commerciali Ue-Regno Unito. 

Ma di questo non si parla senza accordo sulla prima parte del negoziato. Poi c'è l'ostacolo del ruolo della Corte di Giustizia Ue su cui Londra non vuol cedere. Si cerca una formula che rassicuri la Ue sul modo in cui la Corte suprema britannica «presterà la dovuta attenzione» (questa la formula accarezzata dai britannici) alle sentenze della Corte di Giustizia per l'impatto delle decisioni sui cittadini Ue residenti nel Regno.
frontiera IrlandaFRONTIERA IRLANDA

Il braccio di ferro è sulla forza del vincolo che la magistratura britannica dovrebbe rispettare. E per quel che concerne i diritti dei cittadini Ue non tutto è chiuso, resta aperto ad esempio l'aspetto dei diritti dei figli degli espatriati nel Regno Unito. Se tutto questo sarà risolto, si potrà passare alla seconda fase. Altrimenti no.

Fonte: qui

ROMA - HAI UNA STANZA VUOTA? PRENDI UN MIGRANTE, INCASSI MILLE EURO AL MESE. PAGA LO STATO

L’OFFERTA DELLA RAGGI PER DISTRIBUIRE I PROFUGHI NEI QUARTIERI DI ROMA: OGNI FAMIGLIA RICEVERA’ 35 EURO AL GIORNO 

SUBITO 50 TRASFERITI AD OSTIA 

Pier Francesco Borgia per “il Giornale”

migrantiMIGRANTI
Cambia la mappa della «Roma accogliente». Il Campidoglio ridisegna, zona per zona, le aree dove ospitare i migranti. Ma non solo. Lancia anche proposte che faranno discutere. Come quella avanzata dall' assessore Laura Baldassarre in un' intervista al Messaggero: «Daremo mille euro al mese alle famiglie romane disponibili a ospitare un rifugiato».

Un' idea non nuova. Viene tecnicamente chiamata «accoglienza diffusa». E si mette in pratica attraverso dei bandi pubblicati dagli enti locali. In questo caso, però, è la cifra che salta subito agli occhi. Un' idea «folle» tuona il Secolo d' Italia (giornale on line). In pratica si arriva a quella cifra moltiplicando per trenta i 35 euro al giorno che vengono dati dallo Stato alle cooperative e agli enti di assistenza che si occupano al momento di ospitare i migranti. È un modello che sta funzionando nei Paesi del nord Europa, sostiene l' assessore capitolino.

LAURA BALDASSARRELAURA BALDASSARRE
Un modello che, però, su larga scala - come è quella che misura le grandezze di metropoli come Roma - è stato rodato solo a Milano. Insomma la novità è la partecipazione diretta delle famiglie romane al piano di accoglienza del Comune. Un piano che si pone in linea - spiega lo stesso assessore - con le direttive espresse dalle circolari che attuano il decreto Minniti. Una novità che è tutta da vagliare. Bisogna infatti vedere chi parteciperà.

La Baldassarre ha spiegato, sempre nel corso dell' intervista, che l' amministrazione capitolina non lascerà sole le famiglie, ma che il piano prevede un lavoro concertato insieme ai centri di assistenza e con il «supporto del mondo associativo». E intanto la prossima settimana la giunta regionale (a guida Pd) discuterà una delibera con la quale procedere a un aumento di 750mila euro dello stanziamento per le strutture atte a ospitare i rifugiati.

raggi di pilloRAGGI DI PILLO
L'«accoglienza diffusa» è un modo, almeno dal punto di vista dell' amministrazione guidata da Virginia Raggi, di spalmare ancor più omogeneamente i migranti all' interno della città. Anche in zone centrali come Flaminio e Parioli, a esempio, potrebbero trovarsi famiglie disposte a ospitare migranti. Intanto il Campidoglio ha diffuso la nuova mappa delle strutture ideate per dare alloggio ai richiedenti asilo. Come già nel triennio 2014-2016, il quartiere Parioli non ospiterà migranti. Il numero complessivo, poi, dovrebbe diminuire da 2.396 a 1.655 alla fine del 2019.

Non erano poi molti i municipi risparmiati dall' accoglienza nel passato triennio. Oltre ai Parioli erano soltanto in tre. E tra questi c' era Ostia. E guarda caso, a pochi giorni dal voto nel decimo Municipio (un voto che ha visto vincere la grillina Giuliana Di Pillo al ballottaggio contro la candidata di Fdi Monica Picca), arriva questa mappa che spiega come il municipio di Ostia-Acilia sia l' unico ad andare controtendenza e a passare da zero a 50 «ospiti». E viene spontaneo a Luca Marsella, già candidato di CasaPound per il voto a Ostia, vedere in questa tempistica un fatto tutt' altro che casuale.

«Passate le elezioni i grillini calano la maschera - commenta - La Raggi è pronta a dare mille euro (dei nostri soldi) al mese a chi ospita un immigrato e presto aprirà un centro d' accoglienza ad Acilia. A difendere gli italiani c' è soltanto CasaPound». «Alla faccia delle famiglie romane in difficoltà! - gli fa eco Barbara Saltamartini, vice capogruppo alla Camera della Lega - Una decisione folle che conferma quanto la Raggi non abbia proprio compreso in che condizioni stanno i romani».

Fonte: qui

SCATTA IL PIANO MINNITI: PRIMO BLITZ ANTI-CLAN A OSTIA: ARRESTI PER DROGA E ARMI NEL FORTINO DEGLI SPADA

353 PERSONE IDENTIFICATE 

LE FORZE DELL'ORDINE ANCHE NELLE ABITAZIONI DEI CASAMONICA: A PIAZZA GASPARRI LE CENTRALI DELLO SPACCIO 

Mirko Polisano per il Messaggero - Roma
ostia blitz anticlanOSTIA BLITZ ANTICLAN

L'OPERAZIONE Nuova Ostia si è svegliata con il rumore degli elicotteri e i blindati in mezzo alle strade. Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e vigili urbani hanno accerchiato il fortino dei clan e perquisito i palazzi della droga. Dopo la scia di sangue degli ultimi giorni, è scattato il piano del ministro dell' Interno. In campo, oltre 250 uomini in assetto anti sommossa che hanno circondato piazza Gasparri e le vie limitrofe, roccaforte degli Spada.

I FATTI In particolare, accerchiato il palazzo di Roberto, il reggente del clan - secono i pm- e attualmente rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo dopo aver aggredito con una testata il giornalista della troupe di Nemo. Tra statue di leoni e di cavalli, simbolo della potenza dell' organizzazione criminale, gli agenti della squadra mobile e del commissariato del Lido hanno effettuato i controlli nell' abitazione che il Comune di Roma assegnò a Rosaria Spada. All' interno, è stato individuato il nipote Walter Casamonica che di fatto viveva lì ed è stato portato in commissariato per l' identificazione. Rischia una denuncia per occupazione abusiva. Nel giardino dell' appartamento, poi, era stato costruito una veranda completamente abusiva.

ostia blitz anticlanOSTIA BLITZ ANTICLAN
I CITOFONI E sui citofoni compare una sfilza di nomi che da queste parti sono impronunciabili: Spada e Casamonica. Una palazzina comunale è tutta per loro. Questi palazzi vista mare sono delle vere e proprie centrali dello spaccio di droga. Dai sottoscala alle terrazze condominiali, dove dagli anni' 80 si ricorrono guardie e ladri. Al civico 27 di piazza Gasparri è stato individuato un vero bunker. In ogni angolo della palazzina sono state piazzate delle telecamere che portavano dagli scantinati al quinto piano. Servivano per monitorare chi entrava per acquistare la droga. In un appartamento è stata scoperta una vera cabina di regina con schermi da tutte le angolazioni. Succede a Ostia come nei palazzoni di Scampia.

Le forze dell' ordine hanno sequestrato tutto il materiale. Passati al setaccio anche cantine e garage, i covi da sempre della mala del mare di Roma. Le pistole (alcune giocattolo) erano conservate in scatoloni e utilizzate per le rapine. «Non finirà qui- rassicura il colonnello Pasqualino Toscani, comandante del gruppo Carabinieri Ostia- non è una prova di forza né un intervento spot, ma in maniera massiccia saremo sempre più presenti per fronteggiare il crimine organizzato».
ostia blitz anticlanOSTIA BLITZ ANTICLAN

Il bilancio della Prefettura parla di 353 persone identificate, 276 mezzi controllati e 4 persone arrestate per detenzione di armi e sostanze stupefacenti (Tra queste Luciana Medici, trovata in possesso di 40 grammi di droga e Luigi Fresta, trovato con 5 grammi di cocaina e con in tasca un coltello serramanico). La risposta dello Stato è stata comunque quella di un duro colpo al fiorente mercato della droga che tra queste palazzine e strade non ha mai incontrato grandi ostacoli.

I PRESIDI I posti di blocco sono durati per tutta la giornata. Fino a sera tardi il lungomare di Ponente è stato presidiato da pattuglie di polizia, carabinieri e guardia di finanza che mitra alla mano hanno ispezionato chi entrava e usciva da Nuova Ostia che continua a confermarsi tra le più importanti piazze di spaccio della Capitale.

ostia blitz anticlanOSTIA BLITZ ANTICLAN
La geografia dello spazio è visibilmente organizzata. Ogni zona di questo quadrilatero ha il suo capo che oltre ai pali si serve di tanta e altra manovalanza. Come quelli che mettono a disposizione le case «d' appoggio», garage o box dove lontano da occhi indiscreti si confezionano dosi in quantità industriale. Oppure di gente che fa la sentinella notturna, la «vedetta». «Finalmente si vedono le sirene da queste parti», commenta un negoziante. Adesso la speranza è che non torni tutto come prima.

Fonte: qui

GLI EX DELLA BANDA MAGLIANA DICHIARANO GUERRA AI CLAN 

NELLE INDAGINI SULLE SPARATORIE DEL LITORALE TORNANO VECCHI GRUPPI CRIMINALI 

LE FAMIGLIE SPADA E FASCIANI ATTACCATE ANCHE DA UOMINI LEGATI A COSA NOSTRA

Alessia Marani e Sara Menafra  per Il Messaggero

Riprendere terreno, a tutti i costi, correndo il rischio di scatenare telecamere e retate come quella interforze partita ieri mattina e che ha tutta l' aria di non essere una mossa isolata. Sono gli investigatori che conoscono la criminalità lidense da anni a consigliare di guardare ai fatti di queste ore, la gambizzazione di Alessio Ferreri, nipote di Terenzio Fasciani e l' assalto alle abitazioni di due appartenenti della famiglia Spada a Nuova Ostia, come a una lunga catena di vendette e ritorsioni. Una guerra di clan che riparte dalla voglia di rivincita di quei rivoli della Banda della Magliana che con usura, estorsioni e narcotraffico fanno affari - e a volte scatenano conflitti - con i ranghi più alti delle organizzazioni mafiose.

CATENA DI SANGUE Ma c' è un episodio non troppo lontano nel tempo, secondo gli investigatori, da cui ripartire. Spada e Fasciani sono riusciti ad allargare il proprio potere nella zona quando Giovanni Galleoni, detto Baficchio, viene ammazzato nel del 2011 mentre segue i lavori di un locale che vuole aprire in via Forni (Nuova Ostia) e Massimo Cardoni gambizzato (alcuni anni dopo);
ostia macchina bruciataOSTIA MACCHINA BRUCIATA
contemporaneamente gli interessi della famiglia Triassi (considerata mandataria dei clan agrigentini sul litorale romano, sebbene assolta a Roma dall' accusa di mafia) vengono fortemente indeboliti a suon di aggressioni e pistole. Ma oggi, quella stessa nuova alleanza scricchiola: Roberto Spada, il boxeur protagonista della testata ad un inviato di Rai 2 è in carcere di alta sorveglianza, a Tolmezzo. Il fratello, Romoletto, capo della famiglia nuovamente sotto indagine per mafia è stato recentemente condannato a 10 anni per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Dopo la sentenza della Cassazione, il clan Fasciani dovrà affrontare un nuovo processo di appello e rispondere ancora dell' accusa di mafia, inizialmente cancellata in secondo grado. Una situazione di debolezza che, secondo alcuni analisti, Roberto Spada aveva già in mente quando venti giorni fa ha aggredito il giornalista Daniele Piervincenzi stando ben attento a che lo inquadrasse la telecamera e un piccolo pubblico lo applaudisse entusiasta.

ostia far westOSTIA FAR WEST
Una parte di questa storia, che ora potrebbe vedere un nuovo capitolo, è stata raccontata da Tamara Ianni, testimone di giustizia insieme al marito, Michael Cardoni, legato ai Baficchio: «Almeno fino al 2011, Galleoni Giovanni, zio di mio marito e alleato di Paolo Frau della Banda della Magliana, rivestiva un ruolo di vertice nell' ambito della malavita di Ostia. In data 22/11/2011 insieme al suo amico Antonini Francesco, Sorcanera fu ucciso. I mandanti sono stati gli Spada. Quando è morto Giovanni Galleoni gli Spada hanno fatto in modo che in piazza Gasparri venissero fatti esplodere fuochi pirotecnici per festeggiare la cosiddetta pax mafiosa, una situazione che tutti gli abitanti del quartiere hanno riconosciuto essere più tranquilla».

spadaSPADA
Paoletto Frau, considerato il luogotenente del boss della Magliana Danilo Abbruciati venne ammazzato sotto casa nel 2002, in pieno giorno. Due sicari in moto si avvicinano, lo chiamano per nome e gli sparano. Aveva appena preso la gestione di un parcheggio, intendeva allargare il giro degli affari, lui che era in contatto con pezzi di mala ostiense trapiantati in Sudamerica.

Un omicidio ancora oggi insoluto: sui poliziotti che indagavano piombarono false denunce che li misero fuorigioco. Chi allora come oggi ha armato la mano di sicari che dettano la loro legge a suon di piombo? Il doppio avvertimento è stato recapitato.

CARMINE FASCIANICARMINE FASCIANI
Chi si è mosso lo ha fatto dimostrando una forza logistica capace di sfidare i riflettori puntati su Ostia. Per gli investigatori quei gruppi che hanno saputo abbassare la testa al momento opportuno, potrebbero avere deciso di rialzarla per riprendersi spazi lasciati liberi, con il beneplacito di Cosa Nostra, i cui interessi su Roma a volte mutuano quelli dei napoletani.

Fonte: qui

GERMANIA CHOC! UN UBRIACO ACCOLTELLA IL SINDACO PRO MIGRANTI: ACCOGLIEVA PIU’ RIFUGIATI DI QUELLI STABILITI

IL BORGOMASTRO E’ STATO DIMESSO DOPO POCHE ORE 
LA MERKEL SI E’ DETTA “INORRIDITA”
IL PRECEDENTE DI 2 ANNI FA A COLONIA QUANDO LA SINDACA FU ASSALITA DA UN ESTREMISTA DI DESTRA
Danilo Taino per il Corriere della Sera

hollstein 1HOLLSTEIN 1
È un sindaco conosciuto, Andreas Hollstein. È a capo dell' amministrazione di una cittadina di 17 mila abitanti, Altena, nel Nord Reno-Vestfalia, ed è salito alle cronache quasi nazionali perché, pur essendo un conservatore, ha deciso che sul territorio che amministra possono arrivare più rifugiati di quelli assegnatigli dal governo centrale. È probabilmente questa la ragione per la quale, lunedì sera, è stato assalito da un uomo armato di coltello che lo ha ferito al collo.

Niente di grave: il sindaco è stato dimesso dopo poche ore e ieri mattina ha tenuto una conferenza stampa.

L' aggressione, che la polizia ritiene essere come minimo ispirata da ragioni politiche o ideologiche, ha fatto notizia non solo per il fatto in sé ma anche perché due anni fa, nella non lontana Colonia, la sindaca Henriette Reker fu assalita con un coltello da un estremista di destra. Con il risultato di ferite gravi. È che la questione dell' immigrazione rimane un tema che divide in Germania: Hollstein ha raccontato ieri che riceve regolarmente minacce per le sue decisioni di apertura ai profughi e che qualcuno si è anche complimentato con il suo aggressore.

hollstein merkelHOLLSTEIN MERKEL
Verso le 20, il sindaco - 54 anni, membro della Cdu di Angela Merkel - era in una rivendita di kebab quando un uomo gli si è avvicinato e gli ha chiesto se fosse lui il borgomastro della città. Dopodiché l' individuo l' ha assalito con un coltello. Pronta la reazione dei presenti, compreso il proprietario del negozio, che lo hanno fermato. L' individuo era ubriaco, ha scritto la stampa locale, ed è stato arrestato: si tratta di una persona di 56 anni della quale la polizia non ha voluto dire di più. I politici locali, a cominciare dal governatore del Nord Reno-Vestfalia Armin Laschet, anch' egli cristiano-democratico, hanno comunque sostenuto che l' aggressione ha una base politico-ideologica. Merkel ha commentato, via Twitter, attraverso il suo portavoce: «Sono inorridita dall' attacco con il coltello contro il sindaco Andreas Hollstein - e molto sollevata dal fatto che sia già tornato dalla sua famiglia. Grazie a chi lo ha aiutato».

Ringraziamento che lo stesso borgomastro ha fatto al proprietario della rivendita di kebab, Demir Abdullah, con un mazzo di fiori, ieri mattina. Altena - che fino al 2015 aveva abitanti in calo e ora li vede crescere - ha accettato di dare ospitalità a 370 rifugiati, cento in più rispetto alla quota assegnata dall' amministrazione centrale. Parecchi cittadini hanno ospitato i profughi nelle loro case e hanno organizzato corsi di tedesco per aiutarli nell' integrazione. Lo scorso marzo, la città ha ricevuto un riconoscimento (diecimila euro) in una cerimonia alla quale ha partecipato Merkel.

Fonte: qui

“FORSE È IMPLOSO” - PER LA MARINA ARGENTINA IL SOTTOMARINO SCOMPARSO AVREBBE AVUTO UN CORTO CIRCUITO DOPO CHE L’ACQUA DI MARE E’ FINITA NEL SISTEMA DI VENTILAZIONE

SONO PASSATI PIU’ DI 10 GIORNI E ORMAI SEMBRA IMPOSSIBILE TROVARE IN VITA I 44 MEMBRI DELL’EQUIPAGGIO 

ECCO L’ULTIMO MESSAGGIO DEL COMANDANTE

Raffaella Cagnazzo per Corriere.it

L ultimo messaggio inviato dall Ara San JuanL ULTIMO MESSAGGIO INVIATO DALL ARA SAN JUAN
Acqua di mare nel sistema di ventilazione e un cortocircuito in conseguenza: sarebbe questo, un problema elettrico, ad aver compromesso il funzionamento dell’ARA San Juan, il sottomarino argentino scomparso dal 15 novembre nell’Atlantico meridionale. È il canale A24 Vivo a rivelare la notizia, poi confermata dal portavoce della Marina militare argentina, Enrique Balbi.

L’acqua marina sarebbe entrata nello snorkel del sottomarino, il sistema di ventilazione che emerge in superficie per consentire la ricarica delle batterie in immersione, e avrebbe causato un cortocircuito. Il messaggio, ha svelato la tv argentina, è stato ricevuto da una radiofrequenza alle 8.52 del 15 novembre, firmato dal comandante della flotta sottomarina e diretto al capo di addestramento.

ARA SAN JUAN SOTTOMARINOARA SAN JUAN SOTTOMARINO
Un’ora e 22 minuti dopo l’ultima comunicazione ufficiale del sottomarino, avvenuta alle 7.30 di quel giorno. Il portavoce della Marina ha poi spiegato che il cortocircuito avrebbe causato un incendio: «Un incendio o del fumo senza fiamme che ha consumato ossigeno.

Forse si può parlare di una implosione». Balbi ha spiegato che il comandante aveva spiegato tramite telefono satellitare che il problema era stato circoscritto: «Dovevano isolare le batterie e continuare a navigare sott’acqua fino a Mar del Plata usando un altro circuito di batterie».

sottomarino argentino scomparsoSOTTOMARINO ARGENTINO SCOMPARSO
Ma qualcosa è andato storto. Per cercare il sottomarino, partito dal porto di Ushuaia in direzione di Mar del Plata, è salpata la nave norvegese Sophie Siem con a bordo il mini sottomarino statunitense che potrebbe essere in grado di ritrovare quelli che ormai si ritiene siano i resti dell’Ara San Juan: il mini sottomarino americano è teleguidato, può immergersi fino a 600 metri ed è in grado di trasportare 16 persone oltre ai due operatori. Anche se sono ormai perse le speranze di trovare in vita i 44 membri dell’equipaggio.

Fonte: qui

BITCOIN HA TOCCATO QUOTA 10MILA DOLLARI DURANTE IL BLACK FRIDAY

STA FACENDO TREMARE BANCHE CENTRALI E INVESTITORI, TANTO CHE ORA CI PROVERANNO CON I COMPUTER QUANTISTICI A METTERE FINE AL SUCCESSO SFRENATO DELLA MONETA SENZA REGOLATORI: OGNI TECNOLOGIA A UN CERTO PUNTO VIENE SUPERATA…

1. BITCOIN SALE ALLE STELLE QUASI $ 10000 DURANTE IL BLACK-FRIDAY
Daniele Massari per GamesVillage.

la blockchainLA BLOCKCHAIN
Il Bitcoin, la criptovaluta più popolare nonché quella di maggior valor valore ha avuto un rialzo significativo durante il fine settimana. Mentre gli acquirenti erano indaffarati a comprare oggetti scontati, gli investitori puntavano denaro nella valuta del futuro. 
La popolarità della criptovaluta e la fiducia che le persone hanno in essa crescono di giorno in giorno e, di conseguenza, il valore di queste monete continua a salire a nuove vette. In primavera, Bitcoin ed Ethereum hanno iniziato a salire di valore a ritmi sostenuti. Infatti, l’aumento del valore di Ethereum ha stimolato un rapido afflusso di nuovi minatori che hanno monopolizzato l’offerta mondiale di schede grafiche e influenzato negativamente i prezzi e disponibilità per un paio di mesi.

Non si può più estrarre Bitcoin con le schede grafiche, quindi non ha influito sul mercato delle GPU. Tuttavia, il valore di Bitcoin è aumentato in rapida successione per tutto l’anno. Negli ultimi 365 giorni, il valore di Bitcoin è aumentato in modo quasi del tutto insospettabile dell’1,224%.
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All’inizio del 2017, il Bitcoin era scambiato per circa $ 700 a unità. All’inizio di maggio il prezzo era raddoppiato e alla fine del mese era quasi nuovamente raddoppiato. Il prezzo del Bitcoin ha continuato a salire ad un ritmo costante durante l’estate, e il 1 ° settembre ha quasi superato la barriera dei $ 5000. Ora, solo 12 settimane dopo che Bitcoin raggiunto quasi $ 5,000 e quattro settimane dopo aver superato $ 7,000, la criptovaluta è sul punto di superare $ 10,000 per moneta.

Per la settimana che ha preceduto il Thanksgiving day, il valore di Bitcoin è rimasto invariato, fermo a circa $ 8,200. Ma durante la notte prima del Black Friday, il prezzo ha iniziato a salire rapidamente, e domenica mattina era più di $ 9,000. La mattina del 27 Novembre ha toccato il picco di $ 9,782.

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Il Bitcoin non è l’unica criptovaluta in aumento. Anche Etherum sta facendo molto parlare di sé. A giugno, il prezzo di Ethereum ha raggiunto il picco a $ 378, solo per ridiscendere a $ 163 a metà luglio. Alla fine di agosto, Ethereum è salito di nuovo a $ 389 e poi è sceso sotto i $ 300. Nello scorso fine settimana, Ethereum ha superato la barriera dei $ 400 e si è attestato a $ 480.

Litecoin ha anche raggiunto un nuovo traguardo nella scorsa settimana, quando ha superato la soglia degli $ 80 e ha raggiunto un picco di $ 94.


2. I COMPUTER QUANTISTICI SEGNERANNO LA FINE DEI BITCOIN?
Marco Morrone per everyeye.it

L'incredibile capacità di calcolo dei computer quantistici è davvero una minaccia per la sicurezza dei Bitcoin? Analizziamo i possibili rischi.

i computer quantistici e la menteI COMPUTER QUANTISTICI E LA MENTE
Bitcoin, la regina indiscussa delle criptovalute, continua la sua incredibile scalata e ogni settimana raggiunge nuovi impressionanti traguardi, macinando record su record. Scambiata un anno fa per poco più di 740 dollari, ha recentemente superato i 9000 dollari, grazie all'entusiasmo scaturito dalla possibilità che il noto sito di e-commerce Amazon apra le porte ai pagamenti tramite criptovalute e all'introduzione di asset relativi alla criptovaluta disponibili sulla borsa merci di Chicago.

Nonostante i principali esponenti finanziari, tra cui si è recentemente aggiunto anche Jim Rogers, noto creatore del Rogers International Commodities Index (RICI), continuino a mettere in guardia gli investitori paragonando il boom delle criptovalute alla bolla della dotcom, Bitcoin è continuamente acquistata o come investimento o per la privacy e la sicurezza che garantisce.

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Cavallo di battaglia della criptovaluta, infatti, è proprio la sicurezza, che si fonda su due importanti peculiarità che prevengono furti e contraffazioni. Entrambe queste caratteristiche sono basate su protocolli crittografici estremamente difficili da rompere e superare. Sfruttano infatti complesse funzioni matematiche, come la fattorizzazione, che per un normale computer risultano essere ostacoli difficilmente superabili.
Tuttavia, grande interesse è sorto attorno ai computer quantistici che negli ultimi anni sono andati incontro a un enorme sviluppo. Queste macchine, che utilizzano gli stati quantistici al posto dei tradizionali bit di valore 0 o 1, sono in grado di risolvere problemi estremamente complessi e potrebbero essere una minaccia per la sicurezza dei Bitcoin.

La minaccia alle chiavi

BitcoinBITCOIN
La prima funzionalità che rischia di essere bypassata è quella relativa alle chiavi. Ciascun wallet Bitcoin, infatti, oltre a essere individuato da un indirizzo, contiene anche una o più chiavi private che sono salvate all'interno del file relativo al wallet. Le chiavi sono stringhe di 256 bit, contenenti numeri e caratteri, matematicamente derivate da tutti gli indirizzi Bitcoin generati dal wallet utilizzando un forte processo di crittografia che non può essere decodificato ripercorrendolo al contrario. Attraverso le chiavi private si ottiene il permesso di spendere le proprie monete virtuali, perciò devono essere conservate con attenzione e in sicurezza. 

Poiché le chiavi vengono generate attraverso un sistema di crittografia duale, possedendo un wallet si ha a disposizione anche una chiave pubblica, matematicamente legata a quella privata attraverso una tecnologia nota come "elliptic curve signature scheme", che può essere utilizzata per garantire pubblicamente di essere in possesso della chiave privata, senza doverla rivelare.

In questo modo colui che riceve la criptovaluta può verificare che il mittente possiede effettivamente la chiave privata e quindi ha il diritto di spendere i Bitcoin presenti su quel determinato indirizzo. Nuovamente la chiave pubblica può essere facilmente generata da quella privata, ma il processo inverso richiederebbe un tempo spaventoso anche per il computer più potente tuttora in commercio.

BITCOINBITCOIN
È qui che entrano in gioco i computer quantistici. Utilizzando questi ultimi infatti esiste la possibilità di bypassare l'intero sistema di sicurezza, poiché potrebbero essere in grado di calcolare la chiave privata partendo da quella pubblica. Finalmente questi dubbi hanno ottenuto una risposta grazie al lavoro di Divesh Aggarwal che ha studiato le possibili minacce poste dai computer quantistici nei confronti dei Bitcoin. L'esito è preoccupante: il rischio è reale. Il parere di Divesh, infatti, è che i sistemi crittografici basati sulle curve ellittiche, usati anche dalla regina delle criptovalute, siano in estremo pericolo poiché verranno rotti dai computer quantistici prima del 2027.

Tuttavia, esistono già nel mondo della crittografia alcuni schemi a doppia chiave in grado di resistere ai computer quantici, quindi sarebbe sufficiente aggiornare il protocollo Bitcoin per renderlo sicuro, ma attualmente non è previsto alcun piano da intraprendere in questa direzione. Si potrebbe a lungo discutere sulla deadline individuata da Divesh Aggarwal e argomentare su come quest'ultima risulti ancora molto lontana. Tuttavia il pericolo non deve passare inosservato. Immaginiamo che questo scenario si applichi a una moneta reale. Se per esempio si scoprisse che entro dieci anni tutte le transazioni in euro potrebbero essere controllate e falsificate a piacere da un super computer, il mercato risulterebbe particolarmente scosso e si correrebbe immediatamente ai ripari cercando al più presto una soluzione efficace.

L'attacco 51%
La seconda caratteristica messa a rischio è alla base del concetto di blockchain, quindi è necessaria una rapida spiegazione. Le transazioni Bitcoin sono conservate in un libro mastro pubblico, distribuito su una rete di computer, sul quale circa ogni dieci minuti vengono registrate tutte le operazioni effettuate. Ciascuna raccolta di transazioni costituisce un blocco e, oltre a tutti i dati riguardanti queste ultime, in ogni blocco è contenuto un codice crittografico denominato hash, il cui ruolo è quello di identificare univocamente il blocco precedente, il quale a sua volta conterrà l'hash del blocco ancora prima e così via

Nasce in questo modo una catena unidirezionale di blocchi: la blockchain appunto.

bitcoinBITCOIN
Ciascun blocco, inoltre, contiene un numero detto nonce che una volta combinato matematicamente con il contenuto del blocco deve restituire un determinato valore target. In questo modo è sufficiente controllare il nonce e il contenuto del blocco per verificare la validità di ciascun blocco prima di integrarlo nella catena. Tuttavia generare il nonce non è affatto immediato, ma richiede una notevole quantità di tempo, soprattutto se si effettua l'operazione con un tradizionale computer casalingo. L'unico metodo per trovare il nonce corretto, infatti, è il brute force, ossia tentare manualmente uno dopo l'altro tutti i nonce possibili finché non si trova quello corretto.

Questo processo è detto mining e molto spesso viene effettuato mettendo insieme la potenza di diversi computer per dividersi poi la ricompensa data in cambio della creazione di un nuovo blocco. A questo punto il "block", dopo essere stato convalidato, viene integrato all'interno della catena per raccogliere una collezione di nuove transazioni e il lavoro di mining passa al blocco successivo.

funerali pagati con i bitcoinFUNERALI PAGATI CON I BITCOIN
L'intero sistema appena spiegato ha un punto debole: il cosiddetto Attacco 51%. Ipoteticamente se un gruppo di miners dovesse riuscire a ottenere oltre il 50% della potenza di calcolo dell'intero network Bitcoin, potrebbe interferire con il processo di registrazione dei nuovi blocchi. Potrebbe gestire l'ecosistema della criptovaluta nella sua integrità, impedendo ad altri miners di completare nuovi blocchi e diventando l'unica potenza in grado di effettuare l'operazione di mining e quindi di ottenerne la ricompensa. Potrebbe anche impedire la registrazione di nuove transazioni, ottenendo così il privilegio di bloccare le operazioni effettuate da determinati utenti, se non da tutti.

Infine, per questo gruppo di miners sarebbe possibile inviare una transazione per poi cancellarla, facendo figurare di essere ancora in possesso dei coins appena spesi. Questa pratica è detta double-spending e la blockchain è pensata appositamente per evitarla in condizioni regolari. Ha quindi creato grande preoccupazione nella community delle criptovalute la possibilità che i computer quantistici vengano utilizzati per effettuare il mining, sfruttando l'incredibile potere computazionale di questa tipologia di macchine per riuscire a controllare il 51% della potenza complessiva.

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Nel suo studio, Aggarwal ha controllato l'eventualità di quest'ultimo scenario, analizzando la velocità di clock dei computer quantici e proiettando la differenza con i tradizionali computer nei prossimi dieci anni. Fortunatamente in questo caso la conclusione è stata diversa rispetto a quella precedente e regala un respiro di sollievo alla community dei miners. Secondo Aggarwal, infatti, il sistema di proof-of-work utilizzato da Bitcoin è resistente alla possibile crescita dei computer quantistici, in particolare grazie all'utilizzo dei circuiti ASIC, già trattati in un altro articolo che, essendo specificamente pensati per la risoluzione dei problemi matematici legati al mining, possono tenere testa ai ben più complessi computer quantici.

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