9 dicembre forconi: 11/17/18

sabato 17 novembre 2018

CONTRATTI DI SPONSORIZZAZIONE GONFIATI E FONDI NERI: ECCO COME IL CIRCUS DELLA FORMULA 1 VENIVA UTILIZZATO PER RICICLARE DENARO

MOMENTI DI TERRORE PER L'INVIATO DI 'REPORT', FEDERICO RUFFO, AUTORE DELL’INCHIESTA SUI PRESUNTI RAPPORTI TRA JUVE, ULTRAS, ‘NDRANGHETA

"HANNO TENTATO DI INCENDIARE LA MIA CASA DI OSTIA. IL CANE MI HA SALVATO"
QUALCUNO HA COSPARSO DI BENZINA IL PIANERETTOLO E DISEGNATO UNA CROCE CON VERNICE ROSSA SULLA PARETE 
"PASSO POCHISSIMO TEMPO IN QUELLA CASA, NON HO IDEA DI COME ABBIANO FATTO A SAPERE CHE STAVO TORNANDO” 


federico ruffoFEDERICO RUFFO

14 Novembre 2018

Federico Ruffo, il giornalista Rai al momento impegnato nella conduzione su RaiTre di Il Posto Giusto, vittima di un'intimidazione. Stanotte, attorno alle 4.30 del mattino, qualcuno ha disegnato una croce con della vernice rossa sulla parete e cosparso di benzina il pianerottolo della villetta in cui vive Ruffo.
Quello che poteva essere un attentato alla vita del giornalista è stato sventato dall'abbaiare di un cane che ha messo in fuga gli autori del gesto.
Ruffo, che vive al primo piano di una villetta tra Ostia Antica e Acilia, si è detto decisamente sorpreso dall'atto intimidatorio: «Passo pochissimo tempo in quella casa, non ho idea di come abbiano fatto a sapere che stavo tornando». Federico Ruffo è anche autore dell'inchiesta sui presunti rapporti tra dirigenti della Juventus, ultrà e 'ndrangheta realizzata per Report nelle scorse settimane. La redazione del programma di approfondimento di Rai 3 guidata da Sigfrido Ranucci aveva già denunciato sui social di aver ricevuto minacce e intimidazioni a proposito dell'inchiesta andata in onda lo scorso 22 ottobre.

Fonte: qui

COMPRERESTE PER 225 MILA EURO UN ECOMOSTRO SULLA SPIAGGIA, IN UN’AREA A ELEVATA PERICOLOSITÀ IDROGEOLOGICO, IMPOSSIBILE DA CONDONARE?


IL SINDACO DI BAGHERIA, PATRIZIO CINQUE, E LA DEPUTATA CATERINA LICATINI, ENTRAMBI DEL M5S, LO HANNO FATTO

LO HANNO ACQUISTATO PER FARCI UN HOTEL DI LUSSO, NEL SILENZIO DEI VERTICI DEL M5S. IL GIORNO DOPO LA COMPRAVENDITA, CINQUE HA CAMBIATO IL REGOLAMENTO COMUNALE...

UN TEMPO DI MAIO SI SPERTICAVA IN ELOGI, POI HA PROVATO A PRENDERE LE DISTANZE, MA…

Gian Antonio Stella per il “Corriere della Sera”

patrizio cinquePATRIZIO CINQUE
Comprereste per 225 mila euro il rudere di un ecomostro abusivo tirato su sulla spiaggia di un'area a «elevata pericolosità» idrogeologica e impossibile da condonare? «Eccoci!», hanno risposto il sindaco grillino di Bagheria e una deputata dello stesso M5S.

Vogliono farci un resort deluxe «per rilanciare il turismo». Il caso, però, rischia di fare il botto. Anche per gli imbarazzati silenzi di chi aveva parlato di «un modello Bagheria». Luigi Di Maio, già alle prese col contestato condono di Ischia, dirà che sì, un tempo si spinse in grandi elogi («Patrizio Cinque ci piace molto e gode della stima incondizionata del Movimento. Un esempio di come si possa prendere un Comune pieno di debiti e portarlo tra mille difficoltà alla normalità») ma aggiungerà d' aver già preso le distanze mesi fa dopo aver scoperto che quel sindaco aveva davvero la casa di famiglia abusiva e non condonata («ha pure querelato!») come lui pensava.

l'ecomostro comprato dal sindaco di bagheria ph marco valleL'ECOMOSTRO COMPRATO DAL SINDACO DI BAGHERIA
È vero. Il guaio è che a dispetto della scomunica formale alla vigilia del voto del 4 marzo («Non è un sindaco del Movimento»), Patrizio Cinque risulta ancora del M5S perfino sul sito ufficiale del Comune. Come grillini sono tutti (tutti) i membri della giunta. E grillini i 15 consiglieri comunali (tre sono stati persi per strada) che reggono la maggioranza. Senza alcun anatema dall' alto, pur essendo Palermo e la sede del Consiglio regionale a una ventina di minuti d' auto.

caterina licatiniCATERINA LICATINI




Ma partiamo dall' inizio. Cioè dal 5 maggio 2017 quando il primo cittadino della città un tempo celebre per le splendide ville barocche ora assediate da immonde porcherie cementizie, nomina alla municipalizzata comunale, la «Amb», una fedelissima: Caterina Licatini.

luigi di maio patrizio cinqueLUIGI DI MAIO PATRIZIO CINQUE
Così fedele che non solo si batterà l' anno dopo per farla eleggere per il M5S alla Camera (insieme con un' altra grillina bagherese, Vittoria Casa, oggi silente) ma la coinvolge dieci giorni dopo, cioè lunedì 15 maggio (col di lei marito, l' architetto Liborio Toia), nella fondazione di una società, la «Nuova Poseidonia srl», con sede a Bagheria in via Zara 26. Un edificio a sua volta almeno parzialmente abusivo (dove risulta stare un bed&breakfast: «Zara») e coinvolto in un' altra richiesta di condono.

Due giorni dopo, mercoledì 17 maggio, la neonata società del sindaco e della deputata, con l' aggiunta di un paio di soci, è già pronta a partecipare a un' asta andata deserta tre volte (la prima con base di partenza a due milioni di euro) per l' acquisto di quello che un tempo era il ristorante «New Orleans». Una sala da matrimoni e ricevimenti costruita a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta direttamente sugli scogli e la spiaggia del Sarello.
l'ecomostro comprato dal sindaco di bagheria 1L'ECOMOSTRO COMPRATO DAL SINDACO DI BAGHERIA

Una mostruosità in cemento armato «ingentilita» da un salone vista mare con le colonnine e gli affreschi (horror) e via via ingrandita con l' aggiunta di un terzo e poi un quarto piano abusivi. Prezzo d' acquisto del rudere, paragonabile solo a schifezze come l' hotel Alimuri di Vico Equense e come quello destinato con le regole di oggi a esser abbattuto con la dinamite, 225 mila euro. Soldi che poteva sborsare solo chi fosse stato convinto di poter davvero sistemare le cose buttando giù qualche metro cubo e irridendo alle normative vigenti, alle denunce ambientaliste, agli interventi della magistratura.

caterina licatini 2CATERINA LICATINI
Ma c' è di più. Il 18 maggio 2017 e cioè il giorno dopo aver comprato coi soci l' ex «matrimonificio» (il giorno dopo!), il giovane e disinvolto sindaco propone alla giunta di Bagheria da lui guidata un nuovo regolamento per l' acquisizione degli immobili abusivi. Regolamento che «interpreta», diciamo così, l' uso delle ruspe contro le costruzioni illegali già condannate da sentenze passate in giudicato. E riconosce agli abusivi il diritto di abitazione (che di fatto sospende le ruspe) finché il Comune non avrà i soldi (mai, con l' aria che tira) per pagare i caterpillar. E le abitazioni costruite entro i 150 metri dal mare? Dentro anche quelle.

patrizio cinque 2PATRIZIO CINQUE 2




Ma come: Cinque non aveva già sbattuto il naso nel febbraio 2016, oltre un anno prima, contro una polemica rovente a proposito della casa di famiglia denunciata da Le Iene come abusiva? Non aveva già assaggiato la collera online degli stessi grillini indignati per la superficialità offensiva con cui aveva dichiarato che la casa era «sanata» fino a dover ammettere dopo un servizio di Piazzapulita («Ero convinto che l' iter fosse concluso, ma in realtà non è così») di avere raccontato a tutti una «inesattezza»? E tutto questo dopo tanti annunci di immediate demolizioni?

patrizio cinque luigi di maio giancarlo cancelleriPATRIZIO CINQUE LUIGI DI MAIO GIANCARLO CANCELLERI
Fatto sta che quattro mesi dopo, il 19 settembre 2017, la Regione dice che no, non va bene: il regolamento in alcune parti è «in netto contrasto con le leggi vigenti». Finché il nuovo segretario generale del Comune, Maria Daniela Amato, nella convinzione di potere un giorno o l' altro essere censurata, annulla tutto «in autotutela».

patrizio cinque 1PATRIZIO CINQUE







È il 12 ottobre scorso, un mese fa. Nel frattempo, c' è chi ha notato il gironzolare di qualche tecnico con il metro in mano intorno al rudere. Come mai questo movimento? Girano voci... Finché Angelo Bonelli, leader dei Verdi italiani, chiede ai suoi di fare una visura camerale, raccoglie materiale e denuncia tutto in Procura: l' ecomostro appartiene a quel sindaco e quella deputata di cui dicevamo.

l'ecomostro comprato dal sindaco di bagheriaL'ECOMOSTRO COMPRATO DAL SINDACO DI BAGHERIA
Sui quotidiani locali e sull' edizione palermitana di Repubblica grazie ai servizi di Antonio Fraschilla, scoppia un putiferio. Che però fatica, nonostante le denunce di vari esponenti democratici come Orazio Amenta, a detonare come meriterebbe sulle prime pagine. Finché, in coincidenza con la tragedia di Casteldaccia e i funerali dei nove poveretti sepolti dal fango nella villa abusiva, salta fuori una novità sconcertante.
caterina licatini 1CATERINA LICATINI






La spiaggia di Sarello su cui incombe ciò che resta del vecchio New Orleans, che dista non più di cinque chilometri proprio da Casteldaccia, è catalogata nella Carta della Pericolosità del Piano di bacino (siamo sempre nei dintorni del Milicia) come a «elevata pericolosità idrogeologica». E meno male che ci vogliono rilanciare il turismo il sindaco di Bagheria e la deputata grillina. Piazzata, pura coincidenza, alla Commissione ambiente...

Fonte: qui

ECCO TUTTI I PREGI E I DIFETTI DELLA SIGARETTA ELETTRONICA

ELIMINA LA TOSSICA COMBUSTIONE. 

MA MOLTI SUOI CONSUMATORI CONTINUANO A FUMARE ANCHE QUELLE TRADIZIONALI

MELANIA RIZZOLI per Libero Quotidiano
Dal 2015 ad oggi più di sei milioni di fumatori al mondo si sono convertiti alle sigarette elettroniche, cioè oltre 10mila persone al giorno hanno buttato le bionde nel cestino dei ricordi per passare ai prodotti di nuova generazione, ovvero agli "smoke free".
Le sigarette elettroniche, inventate nel 2003 dal farmacista cinese Hon Link, sono considerate il modo migliore per smettere di fumare - o meglio, per continuare a fumare riducendo i danni del fumo causati dalla combustione - ed oggi ci sono diversi dispositivi che hanno all' interno un mini stik che scalda il tabacco, invece di bruciarlo, oppure sono dotati di una cartuccia con liquido contenente nicotina, che quando attivati producono fumo-vapore ad ogni inalazione.
sigaretta elettronica xSIGARETTA ELETTRONICA X
Il prodotto più famoso si chiama Iqos, la nuova tecnologia prodotta dalla Philip Morris International, una sfida senza precedenti, un investimento della multinazionale ed un valore aggiunto sociale per ridurre le patologie del fumo, se si pensa ad un' azienda che per più di cento anni ha prodotto sigarette, e che ora si pone il tema di introdurre dispositivi che riducono il danno sanitario provocato dai loro stessi prodotti.
LA PIÙ DIFFUSA Ma la più desiderata tra le sigarette elettroniche, che sta spopolando tra i giovani americani e a fine mese arriverà in Italia, si chiama Juul, è prodotta dalla Juul Labs, un' azienda che controlla il 72% del mercato statunitense, ha l' aspetto e le dimensioni di una chiavetta usb, lunga appena 9 centimetri, uno stick piatto che alloggia all' interno una ricarica prevista in quattro gusti diversi - menta glaciale, mix frutta, creme brulée e tabacco Virginia - e che emette una nuvola di vapore talmente piccola da dissolversi subito. I ragazzi la fumano in classe negli zaini, la adorano per il design e la usano dicendo di fare "juuling", un termine intraducibile in italiano, che però non significa né fumare né svapare, ed è percepita come un modo per abbassare o annullare la pericolosità del fumo, nonostante le ricariche contengano nicotina.
Iniziare a fumare è semplice, ma smettere non lo è affatto, perché la nicotina provoca dipendenza, è una sorta di droga inalatoria che produce astinenza, e le case produttrici sanno che interrompere la produzione di sigarette è per loro una strada non praticabile, anche perché non è vietando una cosa che il comportamento della persona cambia, ma può cambiare in presenza di alternative, e le sigarette elettroniche sono oggi considerate il modo migliore per ridurre o eliminare il vizio, preferibile a cerotti o gomme alla nicotina.
Ma questi prodotti funzionano e sono davvero innocui? Oggi ne esistono centinaia di tipologie, e comunque tutte escludono la combustione delle normali sigarette, non hanno bisogno di accendino per essere attivate, e sia il vapore che il fumo emesso non contengono tutte le sostanze tossiche e cancerogene che sono invece presenti nella cenere del fumo di sigaretta.
Quindi obiettivamente sono molto meno pericolose, ma non è ancora possibile definirle innocue, perché a tutt' oggi non esistono studi che valutino la sicurezza a lungo termine per la salute umana, e molti specialistici sostengono che, in mancanza di dati scientifici certi, non ci sia alcuna ragione di considerare questa tipologia di sigarette un' alternativa sicura rispetto alla tradizionali.
Uno studio effettuato all' University di Georgetown rivela che, se ogni anno il 10% dei fumatori americani passasse ai dispositivi elettronici, in 10 anni si allungherebbe la vita di 6,6milioni di persone, ed il 26% di chi ha iniziato a fumare le elettroniche, dichiara di aver drasticamente diminuito il consumo di sigarette tradizionali, mentre il 14,4% invece, grazie ad esse, ha effettivamente smesso di fumare. Perché l' obiettivo di questi dispositivi è esattamente questo, ovvero disincentivare milioni di persone dal vizio del tabagismo, ma soprattutto attrarre quella popolazione che non intende smettere di fumare, ma vuole ridurre il danno relativo.
All' inizio, prima di abituarsi alle sigarette elettroniche, il rischio è che si diventi fumatori duali, ovvero che si fumi sia sigarette elettroniche alternate a quelle tradizionali, non diminuendo in tal modo il livello di nicotina assunto, ma il vantaggio, se così si può chiamare, è che l' uso di tali dispositivi è consentito, tranne se altrimenti specificato, in ambienti chiusi, come per esempio i ristoranti, perché non c' è ancora una legge che lo regoli. Inoltre le sigarette elettroniche non bruciano, non producono cenere e quindi non sporcano, si possono appoggiare su tovaglie o lenzuola senza pericolo di incendi, e non producendo il fumo da combustione, non lasciano odori sgradevoli nell' ambiente.
MERCATO IN CRESCITA 
Negli Stati Uniti sono 40 milioni gli americani che fumano, ed il mercato delle sigarette classiche vale ancora 120 miliardi di dollari, ma secondo uno studio di "Wells Fargo" il mercato delle elettroniche è in rapida espansione, e quest' anno arriverà a 5,5 miliardi di dollari, in aumento del 25% rispetto allo scorso anno. In Italia ci sono 11,7 milioni di fumatori, il 22,3% della popolazione, ed il 65% di questi prova a smettere senza riuscirci, spaventati dalle statistiche di mortalità nel nostro Paese, che annoverano 70mila decessi all' anno per patologie legate al fumo.
SIGARETTA ELETTRONICASIGARETTA ELETTRONICA
Sempre in Italia, i fumatori di sigarette elettroniche sono in pochi anni arrivati alla cifra di un milione e mezzo, il 67,8% dei quali però sono tuttora fumatori duali - cioè utilizzano la sigaretta elettronica continuando però a fumare anche quelle normali.
Chi ha abbandonato le sigarette sa che questo prodotto ha cambiato molto la loro vita, perché hanno mantenuto il gusto di fumare, le caratteristiche sensoriali e la ritualità del gesto, ma hanno ridotto di molto il rischio di danno polmonare, ed anche perché questa alternativa non provoca lo stato d' ansia e di irritabilità di chi ha smesso di fumare di recente.
SCHEMA DI FUNZIONAMENTO DI UNA SIGARETTA ELETTRONICASCHEMA DI FUNZIONAMENTO DI UNA SIGARETTA ELETTRONICA
La produzione dei dispositivi elettronici è conforme alle linee guida della Food and Drug Administration statunitense, e l' aerosol che producono contiene ufficialmente una riduzione media del 90% dei livelli di sostanze nocive rispetto al fumo delle sigarette tradizionali.
Fonte: qui

ICI DEL VATICANO – UN MILIARDO E LA PACE (FISCALE) È FATTA


IL GOVERNO AL LAVORO PER CHIUDERE IL CONTENZIOSO SULLE IMPOSTE NON PAGATE DALLA CHIESA: SI PENSA A UNA SANATORIA NELLA QUALE SI RINUNCIA A SANZIONI E INTERESSI 

IL SEGRETARIO GENERALE DELLA CEI STEFANO RUSSO: “4,8 MILIARDI DI ARRETRATI? LA CIFRA NON È ATTENDIBILE"


papa francescoPAPA FRANCESCO
Pace (fiscale) in terra agli uomini di buona volontà. Il governo studia il modo per incassare dal Vaticano l’Ici non versata dalla Chiesa e chiudere il contenzioso aperto dalla Corte di Giustizia europea una settimana fa.

Per i giudici l’Italia non può non reclamare l’imposta non versata durante il periodo 2006-2011, ma bisogna pure evitare lo scontro con le gerarchie vaticane. Qual è la soluzione?

Una sanatoria nella quale si rinuncia a sanzioni e interessi. Un miliardo e si chiude il contenzioso. I grillini parlano di trattenere l’8x1000 fino all’estinzione del debito (che ammonta a circa 5 miliardi). Ma significherebbe cercare uno scontro inutile, visto che dal Vaticano si mostrano stranamente dialoganti. In attesa della discussione formale che potrebbe essere chiesta dalla Commissione europea, a Palazzo Chigi si caldeggia un accordo soft, che metta d’accordo tutti.

«ARRETRATO DA 4,8 MILIARDI? CIFRA INATTENDIBILE»
Carlo Marroni per “il Sole 24 Ore”

GIUSEPPE CONTE E L IMMAGINE DI PADRE PIOGIUSEPPE CONTE E L'IMMAGINE DI PADRE PIO
«Una pace fiscale sul tema Ici? Non lo sappiamo di certo, lo apprendo da notizie di stampa. Dopo la sentenza della Corte di Giustizia dobbiamo avere ancora contatti con il Governo. Quello che si legge su possibili ripercussioni sono solo delle ipotesi. Credo che su questo siamo davvero in una fase prematura».

Il segretario generale della Cei, il vescovo Stefano Russo, in una pausa dell' assemblea straordinaria della Conferenza episcopale in corso dentro il Vaticano commenta le voci su un' ipotesi di "sanatoria" allo studio relativa al pagamento dell' Ici arretrata per gli anni 2006-2011 da parte di enti legati al no profit, tra cui quindi la Chiesa. Ipotesi che tra l' altro non trova conferma in ambienti di governo. La questione deve ancora essere affrontata dall' esecutivo di concerto con la Commissione Ue.

stefano russoSTEFANO RUSSO
La sentenza della Corte deve passare alla Commissione e poi arrivare sul tavolo del governo. Un iter tortuoso, che sarà dura arrivi in fondo. Ma le somme in ballo sono grosse, girano 4,8 miliardi «Non mi sento di avallare assolutamente questa cifra. Tra l' altro bisogna ricordare, e farlo con molta chiarezza: le attività potenzialmente coinvolte sono davvero molte e vanno da quelle della scuola alla sanità, dalla cultura all' assistenza, e non sono tutte della Chiesa, ma riguardano tutto il mondo no profit».

piazza san pietroPIAZZA SAN PIETRO
Ma su questo punto la linea del Papa è molto chiara: chi sfrutta i beni della chiesa per fini commerciali deve pagare. «E noi siamo del tutto d' accordo, è un nostro principio basilare quello che tutte le attività della Chiesa devono essere improntate alla massima trasparenza e correttezza. E guardi che nella stragrande maggioranza dei casi è così, da molto tempo».

GIUSEPPE CONTE CON I FRATI A SAN GIOVANNI ROTONDOGIUSEPPE CONTE CON I FRATI A SAN GIOVANNI ROTONDO
Forse dal 2012, anno del decreto Monti. Fino ad allora probabilmente non era così. «Se c' erano delle zone di opacità questo era anche da attribuire alla legge sull' Ici, che lasciava questi spazi. Con l' introduzione dell' Imu questo non è certamente più possibile, non solo per gli enti ecclesiastici ma per tutto il no profit.

stefano russo 1STEFANO RUSSO 







La nuova legge riconosce l' esenzione del pagamento dell' imposta immobiliare alle attività che offrono dei veri servizi sociali che, ribadisco, sono erogate anche da soggetti non legati alla Chiesa cattolica. Questo mette in chiaro, mi sembra che non si tratta affatto di un privilegio» Se non ci sarà questa "pace fiscale", un po’ sul modello della manovra, cosa potrebbe accadere in concreto?

CORTE DI GIUSTIZIA UECORTE DI GIUSTIZIA UE




«Ricordo che la sentenza della Corte afferma che la Commissione Ue, perchè il tema riguarda l' esecutivivo di Bruxelles, avrebbe dovuto verificare il maniera più puntuale la non possibilità per l' Italia di poter arrivare a riscuotere le cifre eventualmente dovute per i cinque anni, quindi 2006-2011. A questo punto non sappiamo quali passi saranno adottati. Ma noi siamo chiari: chi svolge attività commerciale deve pagare».

Serve quindi che vi sia chiarezza sulla natura e le modalità delle attività che si svolgono.
«Lo diciamo da molto, è necessario distinguere bene. Una diversa interpretazione oltre ad essere sbagliata comprometterebbe una serie di servizi per l' intera collettività».

DIABETE: UN MILIONE DI ITALIANI NON SA DI AVERLO


È ALLARME IN TUTTO IL MONDO PER LA MALATTIA CHE, SECONDO LE PROIEZIONI, COLPIRÀ 552 MILIONI DI PERSONE NEL 2030 

NON SOLO ANZIANI TRA I 4 MILIONI DI PAZIENTI ITALIANI: SONO INFATTI IN AUMENTO I CASI DI DIABETE DI TIPO 2 IN ADOLESCENTI E GIOVANI 

I FATTORI DI RISCHIO

Valentina Arcovio per ''Il Messaggero''

Non bisogna avere i capelli bianchi per ammalarsi di diabete. Oggi non più. Negli ultimi anni, infatti, si è registrato un aumento della prevalenza del diabete di tipo 2 tra adolescenti e giovani adulti (dai 30 ai 45 anni) un po' in tutto il mondo.

Quindi, si rivolge anche a loro quest' anno la Giornata mondiale del diabete, che si celebra ufficialmente oggi. Il perché il diabete colpisca sempre più giovani ancora non è molto chiaro, ma gli scienziati concordano nel ritenere che c' è un legame con i crescenti tassi di obesità infantile e, quindi, con una maggiore esposizione ai fattori di rischio fin da piccoli. Anzi, addirittura prima di nascere.
aghi diabete 5AGHI DIABETE

«E' stato ampiamente dimostrato che le donne incinte che si espongono a fattori di rischio come obesità, fumo, inattività fisica, stress e così via possono provocare alterazioni epigenetiche nel Dna del nascituro che lo espongono a un maggior rischio di ammalarsi di diabete da adulto. Cibi da fast food e una vita sedentaria predispongono alla malattia», spiega Vincenzo Lionetti, esperto di nutrizione della Scuola Superiore Sant' Anna di Pisa.

L'ALLARME 

Non dovrebbero stupirci i numeri di questa gigantesca epidemia globale. Secondo le stime dell' International Diabetes Federation, nel 2017 si contavano nel mondo circa 425 milioni di pazienti, con una prevalenza in crescita vertiginosa: le proiezioni per il 2030 parlano, infatti, di 552 milioni di malati.

La Società italiana di diabetologia (Sid) stima che nel nostro paese ci siano circa 4 milioni di persone con diabete, a cui bisogna aggiungere un altro milione che ancora non sa di essere malato. Quest' ultimi sono i cosiddetti pazienti invisibili, che non vengono trattati nei centri specializzati. Non basta. Si devono aggiungere altri 7 milioni di italiani in condizione di pre-diabete, vicini quindi alla completa manifestazione della malattia.

«I pazienti che presentano forme iniziali di diabete - spiega Raffaele Scalpone, medico diabetologo, responsabile del servizio di diabetologia presso l' Istituto Neurotraumatologico Italiano e presidente dell' Associazione italiana per la difesa degli interessi dei diabetici - sono affidati al medico di base, malati invisibili che dovrebbero avere a disposizione centri e medici specializzati in grado di attuare strategie preventive della patologia diabetica».
aghi diabete 3AGHI DIABETE 

Perché se è vero che nei centri diabetologici italiani, stando all' Associazione medici diabetologi (Amd), un paziente su due accede al massimo livello di qualità delle cure, c' è una buona parte della popolazione che ne viene esclusa. Il problema del diabete è più urgente nelle città, dove ne soffrono 2 persone su 3.

Le città, afferma Andrea Lenzi, presidente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie e presidente dell' Health City Institute, «stanno diventando patogene, qualcosa che non avremmo immaginato fino a 30 anni fa. Per combattere il diabete nelle città bisogna promuovere azioni alleandosi con sindaci e istituzioni». Azioni urgenti di contrasti sono necessarie, avvertono gli esperti, anche alla luce dei costi dell' epidemia.

A questo punto, rileva il presidente eletto Sid Agostino Consoli, «è necessario che tutta la popolazione e tutte le famiglie vengano coinvolte in una incessante opera di aumento della consapevolezza». Per questo, la Società di diabetologia ha deciso di indire un concorso fotografico #MoveAndTheCity che viaggerà su Instagram e sugli altri canali social della Sid.

Oggetto: raccontare con una foto in che modo l' intera famiglia si tiene in movimento. Correre al parco, andare in bicicletta al lavoro, raggiungere a piedi le proprie mete. Per partecipare, basta scattare una foto che racconti in che modo la propria famiglia si tiene in movimento in città, postarla su Instagram con l' hashtag #MoveAndTheCity e scrivere nella didascalia cosa rappresenta il concetto del tenersi in forma in famiglia, anche in città. Il concorso si concluderà il 16 febbraio 2019. Il vincitore verrà premiato con una Fotocamera Sony Alpha 7RII.
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LA TERAPIA 

Presto, grazie all' utilizzo dei Big Data e all' Intelligenza artificiale, ad esempio, si potrà prevedere l' insorgenza del diabete e così potrà curare la malattia in modo sempre più personalizzato. C' è chi, invece, guarda con interesse a una nuova terapia dietologica, ovvero una particolare dieta chetogenica che sembra in grado di far regredire il diabete di tipo 2.
diabeteDIABETE

La Giornata di oggi è principalmente dedicata alla prevenzione. Molte le iniziative. In serata, precisamente alle 19, l' Ospedale Fatebenefratelli di Roma si illuminerà di blu per dare il via nella regione Lazio alle iniziative promosse dalla Società italiana di diabetologia.

Fonte: qui