9 dicembre forconi: 10/25/18

giovedì 25 ottobre 2018

LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI HA CONDANNATO L’ITALIA PER LA LA DECISIONE DI APPLICARE IL REGIME DI CARCERE DURO DEL 41BIS A BERNARDO PROVENZANO, ANCHE NEI SUOI ULTIMI MESI DI VITA



LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI HA CONDANNATO L’ITALIA, UDITE UDITE, PER LA LA DECISIONE DI APPLICARE IL REGIME DI CARCERE DURO DEL 41BIS A BERNARDO PROVENZANO, ANCHE NEI SUOI ULTIMI MESI DI VITA 

PER I GIUDICI DI STRASBURGO, AVREMMO SOTTOPOSTO IL BOSS MAFIOSO A “TRATTAMENTI INUMANI E DEGRADANTI” 

E ORA CHI GLIELO VA A SPIEGARE AI PARENTI DELLE VITTIME DI COSA NOSTRA? 


IL CIMITERO DI CORLEONE - LA TOMBA DI BERNARDO PROVENZANOIL CIMITERO DI CORLEONE - LA TOMBA DI BERNARDO PROVENZANO
La Corte europea dei diritti umani ha condannato l'Italia per la decisione di continuare ad applicare il regime di carcere duro del 41bis a Bernardo Provenzano, nel periodo che va dal 23 marzo 2016 alla morte del boss mafioso, il 13 luglio dello stesso anno. Secondo i giudici, il ministero della Giustizia italiano ha violato l’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, sottoponendo Provenzano a trattamenti inumani e degradanti. Allo stesso tempo, la Corte di Strasburgo ha affermato che la decisione di continuare la detenzione del boss non ha leso i suoi diritti.

Il ricorso dei familiari nel 2013
BERNARDO PROVENZANOBERNARDO PROVENZANO
La Corte aveva avviato l’esame del ricorso, presentato dalla famiglia di Provenzano nel 2013, proprio nei giorni della sua morte. Nell’appellarsi a Strasburgo, i familiari del boss sostenevano che la sua detenzione, e in particolare il regime a cui era sottoposto, fossero incompatibili con il suo stato di salute. Nel 2013, però, la Corte di Strasburgo ha respinto la richiesta dell'avvocato di Provenzano, Rosalba Di Gregorio, di esigere dal governo italiano l'immediata scarcerazione del boss.

Fonte: qui

GLI ITALIANI HANNO RIPRESO LA VALIGIA DI CARTONE



NEGLI ULTIMI DODICI ANNI GLI ITALIANI CHE EMIGRANO SONO AUMENTATI DEL 64,7%

NON SOLO GIOVANI, ANCHE PERSONE MATURE E INTERE FAMIGLIE 

LA CRESCITE PIÙ SOSTANZIOSA 

CON PICCHI DEL 78% PER GLI ULTRA 85ENNI 

RIGUARDA LE PERSONE DAI 50 ANNI IN SU…

Luca Liverani per “Avvenire”

Fanno le valigie per cercare una vita migliore. E sono sempre di più: giovani, intere famiglie con bambini, ma anche uomini e donne maturi. Negli ultimi dodici anni sono aumentati del 64,7 %. Sono gli italiani.

emigrazione italianiEMIGRAZIONE ITALIANI
Dal 2006 al 2018 la mobilità dei nostri connazionali è passata da 3,1 milioni di iscritti all' Anagrafe degli italiani residenti all' estero a 5, 1 milioni. Solo l' anno scorso i nuovi iscritti all' Aire sono stati 243 mila, di cui oltre la metà, 128.193 proprio per espatrio. Emigranti, insomma. L' Italia del Terzo millennio - seconda patria per oltre 5 milioni di stranieri regolari - continua, sorprendentemente, a essere allo stesso tempo terra di emigrazione.

A registrare una tendenza in costante aumento è il XIII Rapporto Italiani nel mondo curato dalla fondazione Cei Migrantes e presentato a Roma dal presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, dal presidente di Migrantes, il vescovo Guerino Di Tora e dal direttore, don Giovanni De Robertis, con la partecipazione del sottosegretario agli esteri Ricardo Merlo, che ha la delega agli italiani nel mondo.

emigrazione italianiEMIGRAZIONE ITALIANI
Al 1° gennaio 2018 dunque gli iscritti totali all' Aire risultano 5.114.469, l' 8,5 % dei quasi 60,5 milioni di residenti totali in Italia. Non tutti - va precisato - sono emigranti: nel 2017 la percentuale di iscritti all' Aire per 'espatrio' è stata infatti pari al 52%. Seguono con un 39,5% i figli di cittadini italiani all' estero, il 6,3% per reiscrizione da irreperibilità, il 3,7% per acquisizione di cittadinanza (solitamente figli di oriundi che ottengono il secondo passaporto) e l' 1 per cento circa per trasferimento dall' Aire di altro Comune.

Dall' Italia dunque continuano a partire soprattutto i giovani (37,4%) e i giovani adulti (25,0%). Ma c' è un importante cambiamento: le crescite più sostanziose - con picchi del 78% per gli ultra 85enni - sono dai 50 anni in su.

emigrazione italiani 3EMIGRAZIONE ITALIANI 
Più della metà, il 54,1%, sceglie l' Europa, mentre il continente americano registra il 40,3% degli iscritti, soprattutto nell' America centrale e meridionale con un 40,3%. 

Le realtà nazionali più numerose sono l' Argentina (819.899) e la Germania (743.799), la Svizzera (614.545), seguita dal Regno Unito e dalla Francia (412.263), che nell' ultimo anno è stata superata dal Brasile (415.933).

Da segnalare che con oltre 6mila arrivi in meno, il Regno Unito registra un decremento del 25,2%, probabile conseguenza della Brexit. Il Portogallo, invece, registra la crescita più significativa (+140,4%). Evidente anche la crescita del Brasile (+32,0%) e quelle della Spagna (+28,6%) e dell' Irlanda (+24,0%).

EMIGRAZIONEEMIGRAZIONE
E da dove partono? Sorprendentemente la prima regione di partenza è la ricca ed efficiente Lombardia (21.980) seguita da Emilia-Romagna (12.912), Veneto (11.132), Sicilia (10.649) e Puglia (8.816). Nel 2017 gli italiani sono partiti da 107 province e sono andati in 193 località del mondo. In testa Milano, seguono Roma, Genova, Torino e Napoli. Tutte grandi aree metropolitane che ospitano importanti università e multinazionali.
In questo caso si tratta soprattutto della 'fuga di cervelli', categoria che comunque non esaurisce tutte le motivazioni dell' emigrazione...

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Rapallo, cisterna con infiammabili esce da binari

Incidente tra le case di Rapallo, ferrovia danneggiata

Ansa - Un carro cisterna della compagnia francese Captrain che trasportava cloroformio(sostanza tossica e cancerogena) è uscito dai binari nei pressi della stazione di Rapallo, in un tratto dove la ferrovia corre in mezzo ai palazzi della città. E' accaduto la scorsa notte. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i tecnici di Trenitalia. Sono ancora da accertare le cause dell'uscita dai binari. Il convoglio era partito da Rosignano Solvay (Livorno) ed era diretto ad Alessandria. Appurato che il carro cisterna non aveva subito perdite, i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l'area. Da Rosignano spiegano che il cloroformio non è infiammabile se non miscelato con altre sostanze che possono prendere fuoco. Poco prima delle 8 è stato rimesso sui binari e sistemato nella stazione di Santa Margherita. Il tratto di linea ferroviaria dove è avvenuto l'incidente è stato danneggiato.

    L'asse su cui poggiano le ruote del carro cisterna ha corso lungo le traversine deteriorandole. La circolazione ferroviaria prosegue su un solo binario a senso alternato. Cancellati 4 Intercity da e per Milano, i treni viaggiano con 20 minuti di ritardo.

DUE SENEGALESI, IRREGOLARI IN ITALIA, ARRESTATI PER L’OMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI: MAMADOU GARA DI 26 ANNI E BRIAN MINTEH DI 43


(ANSA) - Due persone sono state fermate dalla squadra mobile di Roma e del commissariato San Lorenzo in relazione all'omicidio di Desiree, la ragazza di 16 anni trovata morta la scorsa settimana. Si tratta di due senegalesi, irregolari in Italia, Mamadou Gara di 26 anni e Brian Minteh di 43. Entrambi sono ritenuti responsabili, in concorso con altre persone in via di identificazione, di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti e omicidio volontario.

OMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - MAMADOU GARA UNO DEI SENEGALESI ARRESTATIOMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - MAMADOU GARA UNO DEI SENEGALESI ARRESTATI
Ieri la polizia ha ascoltato in Questura, fino a tarda sera, alcuni testimoni che il giorno della morte di Desirée e nei giorni precedenti hanno frequentato lo stabile abbandonato di via dei Lucani, nel cuore di San Lorenzo, dove è stata trovata morta la 16enne. Le indagini si sono concentrate su sei persone in particolare, tra le quali anche i due senegalesi fermati oggi, che sono stati sentiti ieri dagli agenti della squadra mobile.

Fonte: qui







DESIREE: POLIZIA FERMA DUE PERSONE. ENTRAMBI SENEGALESI, IRREGOLARI IN ITALIA
(ANSA) - Due persone sono state fermate dalla squadra mobile di Roma e del commissariato San Lorenzo in relazione all'omicidio di Desiree, la ragazza di 16 anni trovata morta la scorsa settimana. Si tratta di due senegalesi, irregolari in Italia, Mamadou Gara di 26 anni e Brian Minteh di 43. Entrambi sono ritenuti responsabili, in concorso con altre persone in via di identificazione, di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti e omicidio volontario.
desiree mariottini 7DESIREE MARIOTTINI

Ieri la polizia ha ascoltato in Questura, fino a tarda sera, alcuni testimoni che il giorno della morte di Desirée e nei giorni precedenti hanno frequentato lo stabile abbandonato di via dei Lucani, nel cuore di San Lorenzo, dove è stata trovata morta la 16enne. Le indagini si sono concentrate su sei persone in particolare, tra le quali anche i due senegalesi fermati oggi, che sono stati sentiti ieri dagli agenti della squadra mobile.
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DESIREE: INDAGINI, DROGATA E ABUSATA DA NON COSCIENTE
 (ANSA) - Desiree è stata drogata e poi abusata sessualmente quando era in uno stato di incoscienza. A confermarlo sono le indagini condotte dalla squadra mobile di Roma e dal commissariato San Lorenzo, che portato al fermo di due dei presunti responsabili della morte della 16enne. L'attività, svolta sotto il coordinamento della Procura, ha accertato che i fermati, insieme con altre persone, hanno somministrato stupefacenti alla minore il pomeriggio del 18 ottobre in modo da ridurla in stato di incoscienza e ne hanno abusato sessualmente, causando la morte avvenuta nella notte del 19 ottobre.
desiree mariottini 4DESIREE MARIOTTINI

DESIRÈE: SALVINI DOPO I FERMI, 'I VERMI PAGHERANNO'
(ANSA) - "Due immigrati clandestini fermati stanotte per lo stupro e la morte di Desirée, altri due ricercati. Grazie alle Forze dell’Ordine, farò di tutto perché i vermi colpevoli di questo orrore paghino fino in fondo, senza sconti, la loro infamia”. Lo dichiara il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

DESIRÈE: CACCIA A COMPLICI, SI CERCANO ALTRI 2
 (ANSA) - E' caccia ai complici dei due senegalesi fermati per lo stupro e l'omicidio di Desiree Mariottini. Gli investigatori della Squadra Mobile di Roma stanno cercando almeno altre due persone che sarebbero coinvolte nella morte della ragazza. Il branco è stato identificato dopo una serie di testimonianze e rilievi effettuati nello stabile dove è stato trovato il corpo.
desiree mariottini 3DESIREE MARIOTTINI

DESIREE: NON COSCIENTE PER ORE, ABUSATA PIÙ VOLTE
(ANSA) - Desirèe sarebbe stata non cosciente per ore a causa di un mix micidiale di droghe e poi abusata più volte da più persone. E' questa l'ipotesi investigativa sulla 16enne trovata morta la notte del 19 ottobre. A quanto ricostruito, la 16enne avrebbe assunto droga già nel pomeriggio del 18 e avrebbe perso coscienza per poi morire nella notte. In quel lasso di tempo, mentre dallo stato di incoscienza si passava alla morte, si sarebbero consumati gli abusi.

Fonte: qui



VALERIO VELTRONI, FRATELLO DI WALTER E AMMINISTRATORE DEL PALAZZO IN CUI È MORTA DESIRÉE: ''NON È UN CASO SE UN'INTERA VIA AL CENTRO DI UNA CITTÀ DIVENTI UNA ZONA FRANCA. I BUCHI NERI O SI BONIFICANO O SI ALLARGANO''. 

A VIA DEI LUCANI CI SONO 88 APPARTAMENTI, DOPO LE OCCUPAZIONI I RESIDENTI SONO IN FUGA E AFFITTANO A PREZZI STRACCIATI

Estratti dall'articolo di Flavia Perina per La Stampa


VIA DEI LUCANIVIA DEI LUCANI
[…] via dei Lucani […] è il posto dove si possono tenere prigioniere per ore un paio di ragazze, drogarle, stuprarle in gruppo, lasciarne una moribonda dentro un falansterio, uscire e andarsene sicuri che nessuno denuncerà. È la via che conta, sempre negli stessi 300 metri, 88 appartamenti offerti in affitto a prezzi stracciati dai residenti in fuga. È il tratto in cui, solo nel 2018, si sono registrati una dozzina di fatti di sangue, compresa la gambizzazione del figlio del titolare di un' antica fabbrica di ombrelli, che pochi giorni dopo ha chiuso l' attività e amen.

LA BARACCOPOLI DI VIA DEI LUCANILA BARACCOPOLI DI VIA DEI LUCANI
«Non può essere un evento fortuito, non è possibile che un' intera via al centro della Capitale diventi zona franca, all' improvviso, solo per una catena di casualità» dice Valerio Veltroni, amministratore della Tundra Orange Immobiliare, proprietaria del civico 22 in cui è morta Desirée Mariottini. Il ministro dell' Interno Matteo Salvini ieri lo ha chiamato in causa, quasi a suggerire una responsabilità dei proprietari nel collasso dell' area. In realtà, chi vive in via dei Lucani sospetta altro. Le connessioni tra le bande autoctone dello spaccio e gli ultimi arrivati, gli stranieri, sono chiare a tutti.

valerio veltroniVALERIO VELTRONI
[...] tutto è precipitato in fretta, dal 2015, quando all' improvviso gruppi di occupanti apparentemente occasionali si sono impadroniti dei cantieri. Stranieri africani, sbandati, spacciatori, con una singolare resistenza agli sgomberi, pure ripetutamente eseguiti dal commissariato di zona.

Li buttavano fuori, tornavano il giorno dopo. […] I residenti, dopo aver presentato decine di denunce, raccontano episodi con il sapore dell' avvertimento mafioso. […]

«Perché chi governa non capisce che questi sono buchi neri che, se non si bonificano, si allargano?» si chiede Valerio Veltroni. [...]


CHIARA, AMICA DI DESIREE, RIVELA: “L'HO ACCOMPAGNATA UN PAIO DI VOLTE A ROMA, SUA MADRE VOLEVA A TUTTI I COSTI CHE RECUPERASSE IL TELEFONINO CHE LEI AVEVA CEDUTO A QUEI RAGAZZI DI SAN LORENZO MA QUELLI NON NE VOLEVANO SAPERE” 

I PUSHER AVREBBERO ACCETTATO LO SMARTPHONE IN CAMBIO DI DROGA… 

LO STRAZIO DELLA MADRE: “DESIREE NON SI DROGAVA, NON ANDAVA MAI A ROMA DA SOLA” 

Il PADRE, GIANLUCA ZUNCHEDDU, HA UN PASSATO TURBOLENTO, È STATO ARRESTATO PER DROGA E ATTUALMENTE È AI DOMICILIARI...

LO STRAZIO DELLA MAMMA: NON SI DROGAVA MA NEGLI ULTIMI TEMPI ERA CAMBIATA
Monica Forlivesi e Claudia Paoletti per “il Messaggero”
salvini depone una rosa per desiree, la 16enne morta a san lorenzo 7SALVINI DEPONE UNA ROSA PER DESIREE, LA 16ENNE MORTA A SAN LORENZO 

«L'ultima a parlare con Desy è stata la nonna». E' piegata su se stessa Barbara Mariottini, l' orrore di via dei Lucani le ha portato via sua figlia, la sua bambina di 16 anni, capelli colorati in un corpo ancora bambino. Piange, solo l'abbraccio della piccola Dalia, la sorellina di 5 anni di Desirée, riesce a darle conforto. Piange in continuazione, ripete come una litania: «Quando torna? Non è vero quello che dicono, non è vero. Rivoglio la mia bambina».

la morte di desiree mariottini via dei lucaniLA MORTE DI DESIREE MARIOTTINI VIA DEI LUCANI
Non riesce a parlare. L'avvocato Valerio Masci è al suo fianco, è con lei dal momento della scomparsa. «Mercoledì sera (il 17 ottobre, ndr) erano le otto - il racconto di Barbara Mariottini - forse poco più tardi, Desirée ha chiamato la nonna con un numero privato, una cosa strana, non lo faceva mai. Ha detto che aveva perso i mezzi e che restava a dormire da un' amica. Ma la nonna si è insospettita: dove sei? da dove chiami? Desy non ha risposto, ha riagganciato dopo un frettoloso ciao ciao».

LE RICERCHE
la morte di desiree mariottini via dei lucaniLA MORTE DI DESIREE MARIOTTINI VIA DEI LUCANI
La famiglia si preoccupa subito e cerca di rintracciarla, inutilmente. La ragazza aveva detto alla nonna che la mattina dopo si sarebbe andata a iscrivere a scuola, al liceo Artistico di Latina. Ma la mattina dopo non è tornata a casa, continuano le ricerche e nel pomeriggio viene denunciata la scomparsa. Poche ore dopo, la notizia che uccide tutte le speranze, Desirée è stata trovata senza vita in quello stabile maledetto. Il regno dello spaccio.

Ma la mamma continua a ripetere: «Non faceva uso di droghe». Però c'è un episodio avvenuto pochi giorni prima che desta sospetto. «Un paio di settimane fa due ragazze - è la spiegazione che la mamma e l' avvocato forniscono - sono state fermate a Latina dai carabinieri perché trovate in possesso di due pasticche di Rivotril, uno psicofarmaco. I militari gli hanno chiesto da chi le avessero preso e loro hanno fatto il nome di Desirée. Era lì anche lei, alle autolinee di Latina, è stata perquisita, non aveva nulla, né addosso, né nello zaino, né pasticche, né soldi».

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Come si spiega la famiglia il fatto che Desirée fosse nella Capitale? «E' stata una grande sorpresa per tutti» ammette l' avvocato. La madre assicura che «non ci era mai stata da sola, speriamo che abbiamo acquisito i video delle telecamere delle stazioni di Cisterna e Termini, almeno possiamo capire con chi era. Desy frequentava Cisterna, Latina, a volte Sezze... Quella mattina doveva essere a Latina, iscriversi al liceo Artistico, non si era trovata bene all'Agrario lo scorso anno, e poi era bravissima a dipingere, aveva una buona mano, ha anche vinto un premio».

Di quella notte a Roma Barbara Mariottini non sa praticamente nulla, ha rivisto la sua bambina solo il giorno dopo, per il riconoscimento, dove è andata insieme all' avvocato Masci. «Abbiamo visto solo il volto, pulito, sereno, sembrava stesse dormendo. Non aveva tumefazioni e, a quanto pare, nemmeno segni di violenza esterni sul corpo. Era vestita, aveva la borsa ma non il tablet e nemmeno il cellulare».
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Sono momenti strazianti. La memoria della mamma va indietro, agli ultimi mesi, soprattutto nell' ultimo periodo si era preoccupata, Desirée non era più la stessa, non era più puntuale come prima, non aveva voglia di studiare, tanto che la decisione di iscriversi all' Artistico era stata accolta con enorme sollievo da tutta la famiglia visto che l'anno scolastico è iniziato da oltre un mese.

Il padre di Desirée, Gianluca Zuncheddu, ha un passato turbolento, è stato arrestato per droga e attualmente è ai domiciliari. Non si dà pace. Vive nel quartiere San Valentino a poca distanza dalle abitazioni dei Mariottini. La madre e i nonni di Desirée da due giorni sono barricati in casa, non credono alle cose che hanno letto sui giornali. «Non sappiamo niente - conferma l' avvocato - neppure se ci sia stata violenza.

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Ci dicono che Desirée è stata trovata vestita, non mancava nessun indumento, era rannicchiata su un materassino come se stesse dormendo. Mancavano solo tablet e cellulare. Aspettiamo che venga depositato il referto del medico legale, siamo convinti che la Procura stia lavorando egregiamente e che ci saranno a breve delle novità».

L'ASSALTO
L'abitazione dei Mariottini ieri è stata presa d'assalto dai cronisti. La nonna Patrizia, dipendente del Ministero di Giustizia, alla notizia della morte della nipote ha accusato un malore, distrutto anche il nonno, Ottavio Mariottini, una vita spesa nel sindacato. L'unico a parlare, con un filo di voce, è suo fratello Armando, lo zio di Barbara: «Sono così addolorato da non avere più le forze. Se i fatti saranno confermati auguro a quei balordi la galera eterna. E spero che chi ha visto parli, non si può vivere con il rimorso di non aver aiutato la giustizia a far luce sulla morte di una ragazzina, di un angelo. Il mio angelo»

UN'ADOLESCENTE TIMIDA CHE SI SOGNAVA ARTISTA. L'AMICA: POTEVO SALVARLA
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Fabrizio Caccia e Fulvio Fiano per “il Corriere della Sera”

Desirée che vive quasi senza genitori ed esplora, arrangiandosi come può, la sua età delicata. Desirée che è affidata alla nonna, alla quale però mente nella sua ultima notte. Desirée che amava l'arte e i quadri e oggi è un rimpianto per chi si chiede se quello poteva salvarla. A Cisterna c' è un' altra ragazza di 16 anni che sta molto male e si imbottisce di pillole per dormire, si chiama Chiara ed era la sua amica del cuore.

Da qualche giorno discute con la madre Liliana, che insiste per evitarle altra sofferenza, perché lei invece vorrebbe assolutamente parlare con gli inquirenti: «Capisci, mamma, io li ho visti in faccia!». La ragazzina racconta di aver accompagnato Desirée un paio di volte a Roma negli ultimi tempi e sempre per lo stesso motivo: «Sua madre voleva a tutti i costi che recuperasse il telefonino che lei aveva ceduto a quei ragazzi di San Lorenzo - dice Chiara - ma quelli non ne volevano sapere».

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Sono i presunti carnefici, i pusher che avrebbero accettato lo smartphone in cambio di droga. «Io li ho visti in faccia - ne è certa la ragazza - e ho sempre impedito a Desirée di entrare in quel posto. Perciò adesso vivo con un senso di colpa tremendo, perché anche quella notte lei mi telefonò ma io non le risposi. Magari l' avrei salvata». La mamma di Chiara, però, pensa che se sua figlia fosse entrata pure lei nel rudere di San Lorenzo, a quest' ora forse sarebbe qui a piangerla.

Barbara, la madre di Desirée, dipendente della Regione Lazio, è invece da giorni al centro di molte voci su una situazione famigliare difficile. «Sono state dette tante cose ingiuste su di noi - ribatte la donna - . Eravamo molto unite e lei circondata da affetto». Martedì Barbara ha raccontato sua figlia ai magistrati e ora chiede il silenzio come tutti i famigliari. «Desirée era una ragazza solare, un' artista, un animo sensibile» ripete a chi le è vicino. Ha 35 anni, la signora, e quella sera discusse con la figlia. «Dicono che abbiamo litigato, ma non è una lite se una mamma chiede: "dove vai, a che ora torni, avverti nonna?"».
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La nonna è Patrizia, 64 anni, dirigente amministrativa del tribunale di Latina, che col marito Ottavio aveva in affidamento Desirée dopo la separazione dei suoi genitori. È l' ultima ad averla sentita. Una telefonata da un numero privato che la mette subito in allerta. «Desirée mi ha detto che andava da un' amica, mi sono un po' arrabbiata perché lo scoprivo solo in quel momento. E mi sono inquietata perché non usava il suo cellulare».

La signora Patrizia riaggancia e prova a rintracciare lo smartphone dal tablet.
Nessun segnale e parte la ricerca nelle vie di Cisterna e poi di Latina, perché Roma non è un' ipotesi. «Non potevo immaginare che sarebbe successa questa tragedia», dice ora in lacrime. Da agosto Desirée era in cura al Sert. Ai primi di ottobre, quando due ragazze della cittadina pontina vengono fermate con alcune pasticche di Rivotril, indicano lei come la persona che gliele ha cedute.

desiree mariottiniDESIREE' MARIOTTINI
La 16enne viene perquisita e ne esce pulita. Parte però la segnalazione ai servizi sociali anche per la difficile situazione famigliare. «Una spacciatrice? Falso. Così come è falso che prendesse psicofarmaci», assicura Valerio Masci, avvocato della madre.
In via Procida, quartiere popolare di San Valentino, intorno alla casa dei nonni materni tutti hanno un ricordo delicatissimo di questa ragazza che il papà, Gianluca Zuncheddu, cercava disperatamente di salvare da quando, un anno fa, l' aveva vista frequentare cattive compagnie tra la stazione ferroviaria di Cisterna e quella dei pullman a Latina.

l'edificio occupato dove e' morta la 16enne desiree 9L'EDIFICIO OCCUPATO DOVE E' MORTA LA 16ENNE DESIREE'
«Ragazzi di colore avevano cominciato a farle provare qualche cannetta», racconta Jennifer, una ragazza del vicinato. Anche per questo peggiorano i rapporti tra madre e padre. E l' uomo (che ha una nuova compagna), viene denunciato per stalking con l' imposizione di non avvicinarsi. Poi finisce ai domiciliari. Desirée ne soffre in silenzio, come pure si tiene dentro il disagio per la lieve malformazione a una gamba che la fa sentire «diversa» dalle amiche. Frequentava l' istituto agrario ma pensava d' iscriversi all' artistico. «Era chiusa, timidissima - conclude Jennifer - e il suo amore più grande è stato sicuramente quello per la sorellina, Dalila, che ha solo 4 anni e non credo sappia che ora Desirée non c' è più».

Fonte: qui

SAN LORENZO SENZA PACE - A POCHE CENTINAIA DI METRI DA DOVE E’ STATA UCCISA DESIREE MARIOTTINI, UNA 30ENNE INGLESE E’ STATA STUPRATA IL 6 OTTOBRE SCORSO


LA DONNA E’ STATA AGGREDITA, IN PIENO GIORNO, ACCANTO ALLE MURA DEL CIMITERO DEL VERANO DA UN NORDAFRICANO CHE E’ ANCORA RICERCATO DALLA POLIZIA... 

E COSA FA IL COMUNE? VIETA IL CONSUMO IN STRADA DI ALCOLICI DOPO LE 21...

Rinaldo Frignani per www.corriere.it

San Lorenzo, terra di nessuno. Rione sempre più pericoloso, soprattutto per donne e ragazze sole. La tragedia di Desirée Mariottini, la sedicenne stuprata e uccisa nel palazzo diroccato in via dei Lucani, ha alzato il velo su altri gravissimi episodi accaduti nella zona, «il triangolo delle Bermuda», come lo chiamano i residenti. Ed è emersa così un’altra storia di violenza sessuale.

VERANO - VIOLENZA SESSUALE SU UNA 30ENNE BRITANNICAVERANO - VIOLENZA SESSUALE SU UNA 30ENNE BRITANNICA
Il 6 ottobre scorso una trentenne inglese, a Roma per seguire alcuni corsi per diventare insegnante, ha denunciato ai carabinieri di essere stata violentata da un nordafricano nei pressi del muro di cinta del cimitero monumentale del Verano. A pochi passi c’è un accampamento con roulotte più volte sgomberato, ma poi sempre riformato.

Allo stupro, avvenuto in pieno giorno, ha assistito un abitante della zona che, avendo capito cosa stava accadendo fra le auto parcheggiate, si è avvicinato. A quel punto un nordafricano, che fino a qualche istante prima teneva bloccata una donna, si è ricomposto ed è fuggito, non prima di aver tentato di giustificarsi. «È la mia fidanzata», ha detto.

stuproSTUPRO
Ma non era vero. La giovane, terrorizzata, è stata presa in consegna dai carabinieri che l’hanno accompagnata al policlinico Umberto I. È scattato il «codice rosa», il protocollo antiviolenza in casi come questi, e la trentenne ha poi presentato denuncia. Le indagini dei militari dell’Arma sono scattate subito e in poche ore gli investigatori avrebbero identificato l’aggressore che tuttavia da quel giorno è irreperibile. Non è ancora chiaro come lui e la vittima si siano conosciuti e quando.

Paura, degrado, infiltrazioni della malavita organizzata. Lo stupro e la morte di Desirée in via dei Lucani ha spinto la sindaca Virginia Raggi a vietare il consumo di alcolici in strada dopo le 21, limitarne la vendita da parte dei «negozietti» e intensificare i controlli «con l’aiuto della polizia».
DESIREE MARIOTTINIDESIREE MARIOTTINI

In quel «triangolo» accade di tutto secondo i residenti di via dei Lucani. Affari sporchi legati alla droga che si allungano fino a piazza Bologna e alla stazione Termini. A confermarlo è la Tunda Orange Immobiliare, di cui è amministratore unico Valerio Veltroni, fratello maggiore dell’ex sindaco Walter, proprietaria dell’immobile dove è morta Desirée, affidato dal 2015 a un custode giudiziario.

«La società - scrivono in una nota i vertici dell’azienda - non ha la disponibilità né l’accesso all’immobile. Dal 17 settembre 2016 fino al settembre 2018, le forze di polizia hanno effettuato almeno 7 interventi di sgombero o di individuazione e di arresto di persone irregolari che occupavano o compivano atti delittuosi nello spazio di via dei Lucani 22.

OMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - BRIAN MINTEH UNO DEI SENEGALESI ARRESTATIOMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - BRIAN MINTEH UNO DEI SENEGALESI ARRESTATI
Nel maggio di quest’anno la società aveva richiesto al custode di poter accedere all’area per effettuare gli interventi di messa in sicurezza degli spazi, rilevando, anche a seguito delle riunioni sollecitate dalla stessa società e ottenute in sede di II Municipio, un importante problema di ordine pubblico». E ancora: «Negli ultimi quattro anni, analizzando la serie impressionante di fatti delittuosi non casuali, è evidente che ci troviamo di fronte a un tentativo da parte di delinquenti organizzati di assumere il controllo di un territorio».

Fonte: qui

MOSCOVICI E OETTINGER DENUNCIATI IN PROCURA A ROMA!



DUE GIORNALISTI, FRANCESCO PALESE E LORENZO LO BASSO, HANNO PRESENTATO DENUNCIA PER AVER TURBATO I MERCATI CON LE LORO DICHIARAZIONI: “HANNO INCISO IN MODO SIGNIFICATIVO SULLA FIDUCIA E L’AFFIDAMENTO CHE IL PUBBLICO PONE DELLA STABILITÀ PATRIMONIALE DI BANCHE E GRUPPI BANCARI, ALTERANDO CONTESTUALMENTE IL VALORE DELLO SPREAD ITALIANO”

(AGENPARL) – Una denuncia contro i commissari europei Pierre Moscovici e Guenther Oettinger per manipolazione del mercato in relazione alle loro dichiarazioni sulla manovra del Governo italiano. E’ stata presentata ieri mattina presso la Procura della Repubblica di Roma da due giornalisti Francesco Palese e Lorenzo Lo Basso.

PIERRE MOSCOVICIPIERRE MOSCOVICI
“Nelle ultime settimane – si legge nella denuncia – alcune dichiarazioni dei commissari europei Pierre Moscovici e Guenther Oettinger hanno pesantemente turbato i mercati italiani. Dichiarazioni rese alla stampa (non quindi comunicazioni ufficiali come il loro ruolo istituzionale imporrebbe) a mercati aperti che hanno manifestamente modificato l’andamento degli stessi, incidendo in modo significativo sulla fiducia e l’affidamento che il pubblico pone della stabilità patrimoniale di banche e gruppi bancari, alterando contestualmente il valore dello spread italiano.

Tali dichiarazioni sono state rese PRIMA che detti commissari ricevessero l’intera documentazione da parte del Governo italiano, avvenuta in data 16/10/2018 con il Documento programmatico di bilancio. In tal modo hanno diffuso notizie false e posto in essere operazioni simulate sulle conseguenze per l’Italia da tale manovra di bilancio provocando l’alterazione del prezzo di strumenti finanziari (violazione art. 185 TUF E ART. 501 C.P.) Lo Spread, che incide sui risparmiatori italiani, è infatti cominciato a salire. Si consideri che a fine Settembre era sul livello di 240 punti mentre è cominciato a salire vertiginosamente unitamente alle dichiarazioni dei due funzionari.

GUNTHER OETTINGERGUNTHER OETTINGER
Nella denuncia vengono citate le dichiarazioni di Moscovici dello scorso 28 Settembre alla tv francese Bfm, riprese dalle agenzie di stampa italiane alle ore 10. “Fare rilancio economico – disse Moscovici – quando uno è indebitato si ritorce sempre contro chi lo fa, ed è sempre il popolo che paga alla fine”. Quel giorno lo spread, partito a 236, arrivò a toccare i 282 punti per poi chiudere a 267.

E ancora le dichiarazioni sempre di Moscovici del primo Ottobre parlando con i giornalisti in Lussemburgo. ‘Il 2,4% – affermò il commissario – una deviazione molto molto ampia”. Dopo queste affermazioni lo spread chiuse a 282 punti, partendo da 267.

E infine le dichiarazioni del 17 Ottobre di Oettinger allo Spiegel on line: “La commissione Ue rigetterà la manovra del bilancio italiano”. La lettera ufficiale della Commissione – si fa notare nella denuncia – sarà recapitata al Governo italiano in serata (a mercati chiusi) ma Oettinger avverte la necessità di anticiparne i contenuti nel primo pomeriggio ad un giornale tedesco on-line!” Lo spread passò da 292 a 308 punti”.

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