9 dicembre forconi: LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI HA CONDANNATO L’ITALIA PER LA LA DECISIONE DI APPLICARE IL REGIME DI CARCERE DURO DEL 41BIS A BERNARDO PROVENZANO, ANCHE NEI SUOI ULTIMI MESI DI VITA

giovedì 25 ottobre 2018

LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI HA CONDANNATO L’ITALIA PER LA LA DECISIONE DI APPLICARE IL REGIME DI CARCERE DURO DEL 41BIS A BERNARDO PROVENZANO, ANCHE NEI SUOI ULTIMI MESI DI VITA



LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI HA CONDANNATO L’ITALIA, UDITE UDITE, PER LA LA DECISIONE DI APPLICARE IL REGIME DI CARCERE DURO DEL 41BIS A BERNARDO PROVENZANO, ANCHE NEI SUOI ULTIMI MESI DI VITA 

PER I GIUDICI DI STRASBURGO, AVREMMO SOTTOPOSTO IL BOSS MAFIOSO A “TRATTAMENTI INUMANI E DEGRADANTI” 

E ORA CHI GLIELO VA A SPIEGARE AI PARENTI DELLE VITTIME DI COSA NOSTRA? 


IL CIMITERO DI CORLEONE - LA TOMBA DI BERNARDO PROVENZANOIL CIMITERO DI CORLEONE - LA TOMBA DI BERNARDO PROVENZANO
La Corte europea dei diritti umani ha condannato l'Italia per la decisione di continuare ad applicare il regime di carcere duro del 41bis a Bernardo Provenzano, nel periodo che va dal 23 marzo 2016 alla morte del boss mafioso, il 13 luglio dello stesso anno. Secondo i giudici, il ministero della Giustizia italiano ha violato l’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, sottoponendo Provenzano a trattamenti inumani e degradanti. Allo stesso tempo, la Corte di Strasburgo ha affermato che la decisione di continuare la detenzione del boss non ha leso i suoi diritti.

Il ricorso dei familiari nel 2013
BERNARDO PROVENZANOBERNARDO PROVENZANO
La Corte aveva avviato l’esame del ricorso, presentato dalla famiglia di Provenzano nel 2013, proprio nei giorni della sua morte. Nell’appellarsi a Strasburgo, i familiari del boss sostenevano che la sua detenzione, e in particolare il regime a cui era sottoposto, fossero incompatibili con il suo stato di salute. Nel 2013, però, la Corte di Strasburgo ha respinto la richiesta dell'avvocato di Provenzano, Rosalba Di Gregorio, di esigere dal governo italiano l'immediata scarcerazione del boss.

Fonte: qui

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