LA DONNA E’ STATA AGGREDITA, IN PIENO GIORNO, ACCANTO ALLE MURA DEL CIMITERO DEL VERANO DA UN NORDAFRICANO CHE E’ ANCORA RICERCATO DALLA POLIZIA...
E COSA FA IL COMUNE? VIETA IL CONSUMO IN STRADA DI ALCOLICI DOPO LE 21...
Rinaldo Frignani per www.corriere.it
San Lorenzo, terra di nessuno. Rione sempre più pericoloso, soprattutto per donne e ragazze sole. La tragedia di Desirée Mariottini, la sedicenne stuprata e uccisa nel palazzo diroccato in via dei Lucani, ha alzato il velo su altri gravissimi episodi accaduti nella zona, «il triangolo delle Bermuda», come lo chiamano i residenti. Ed è emersa così un’altra storia di violenza sessuale.
Il 6 ottobre scorso una trentenne inglese, a Roma per seguire alcuni corsi per diventare insegnante, ha denunciato ai carabinieri di essere stata violentata da un nordafricano nei pressi del muro di cinta del cimitero monumentale del Verano. A pochi passi c’è un accampamento con roulotte più volte sgomberato, ma poi sempre riformato.
Allo stupro, avvenuto in pieno giorno, ha assistito un abitante della zona che, avendo capito cosa stava accadendo fra le auto parcheggiate, si è avvicinato. A quel punto un nordafricano, che fino a qualche istante prima teneva bloccata una donna, si è ricomposto ed è fuggito, non prima di aver tentato di giustificarsi. «È la mia fidanzata», ha detto.
Ma non era vero. La giovane, terrorizzata, è stata presa in consegna dai carabinieri che l’hanno accompagnata al policlinico Umberto I. È scattato il «codice rosa», il protocollo antiviolenza in casi come questi, e la trentenne ha poi presentato denuncia. Le indagini dei militari dell’Arma sono scattate subito e in poche ore gli investigatori avrebbero identificato l’aggressore che tuttavia da quel giorno è irreperibile. Non è ancora chiaro come lui e la vittima si siano conosciuti e quando.
Paura, degrado, infiltrazioni della malavita organizzata. Lo stupro e la morte di Desirée in via dei Lucani ha spinto la sindaca Virginia Raggi a vietare il consumo di alcolici in strada dopo le 21, limitarne la vendita da parte dei «negozietti» e intensificare i controlli «con l’aiuto della polizia».
In quel «triangolo» accade di tutto secondo i residenti di via dei Lucani. Affari sporchi legati alla droga che si allungano fino a piazza Bologna e alla stazione Termini. A confermarlo è la Tunda Orange Immobiliare, di cui è amministratore unico Valerio Veltroni, fratello maggiore dell’ex sindaco Walter, proprietaria dell’immobile dove è morta Desirée, affidato dal 2015 a un custode giudiziario.
«La società - scrivono in una nota i vertici dell’azienda - non ha la disponibilità né l’accesso all’immobile. Dal 17 settembre 2016 fino al settembre 2018, le forze di polizia hanno effettuato almeno 7 interventi di sgombero o di individuazione e di arresto di persone irregolari che occupavano o compivano atti delittuosi nello spazio di via dei Lucani 22.
Nel maggio di quest’anno la società aveva richiesto al custode di poter accedere all’area per effettuare gli interventi di messa in sicurezza degli spazi, rilevando, anche a seguito delle riunioni sollecitate dalla stessa società e ottenute in sede di II Municipio, un importante problema di ordine pubblico». E ancora: «Negli ultimi quattro anni, analizzando la serie impressionante di fatti delittuosi non casuali, è evidente che ci troviamo di fronte a un tentativo da parte di delinquenti organizzati di assumere il controllo di un territorio».
Fonte: qui
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