9 dicembre forconi: 08/31/18

venerdì 31 agosto 2018

PETER GOMEZ: “PENSARE CHE CON LE RIFORME TUTTO FILERÀ LISCIO È DA DEMENTI O DA BUGIARDI. CIASCUNO DI NOI SA CHE ACCANTO AI CITTADINI CHE PERCEPIRANNO IL REDDITO DI CITTADINANZA PERCHÉ IN CERCA DI UN IMPIEGO VE NE SARANNO DECINE DI MIGLIAIA CHE UN LAVORO LO HANNO GIÀ. LO STESSO PER LE TASSE”



Estratto dell’articolo di Peter Gomez per “il Fatto quotidiano”

marco travaglio peter gomezMARCO TRAVAGLIO PETER GOMEZ
(…) Ecco cosa dovrebbe fare il governo prima di varare le riforme che, secondo le promesse, ci porteranno al reddito di cittadinanza e alla flat tax: guardare il video, ormai virale in Rete, che ritrae cinquanta passeggeri della metropolitana di Napoli intenti a superare i tornelli d' ingresso dopo aver acquistato un solo biglietto.

Il filmato è istruttivo. Insegna come, in assenza di senso civico, per far pagare a tutti i trasporti pubblici siano necessari controllori agguerriti e tornelli tecnologicamente migliori, in grado di non essere bloccati dalla folla.

Dopo la visione, il premier e suoi ministri avranno certamente chiaro che prima di varare ogni taglio di tasse o sussidio è necessario stabilire come prevenire, reprimere e punire truffe e abusi.

(…) Pensare che quando e se le riforme entreranno in vigore tutto filerà liscio è da dementi o da bugiardi. Ciascuno di noi sa che accanto a milioni di cittadini che percepiranno il reddito perché effettivamente in cerca di un impiego, ve ne saranno decine di migliaia che un lavoro - loro malgrado in nero - lo hanno già.
cumana 5CUMANA

Ma nonostante questo, o proprio per questo, tenteranno di intascare il denaro ugualmente. Mentre ve ne saranno altri disposti a farsi licenziare (per poi lavorare senza contratto) pur di incamerare una sorta di doppio stipendio. Certo si tratterà di una minoranza. Ma sarà assai numerosa.

Una previsione analoga la si può fare sulle tasse.

(…) Se la situazione è questa e per decenni, anche a causa di una pressione fiscale troppo elevata, milioni di persone si sono abituate a lavorare in tutto o in parte in nero, davvero crediamo che per farle pagare basti portare il prelievo al 15 o 20 per cento?

GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINIGIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI




Ecco allora perché l' esempio della metropolitana di Napoli deve restare impresso nelle menti dei governanti. Le riforme, per essere economicamente sostenibili, devono essere precedute dalla creazione di un sistema di verifica efficace. Non servono solo nuovi controllori (come ad esempio migliaia di ispettori del lavoro), serve soprattutto una svolta tecnologica. Servono i famosi tornelli migliori.

(…) Fonte: qui

PETER GOMEZPETER GOMEZ

PUSHER GAMBIANO SCARCERATO PERCHÉ “VENDERE DROGA È LA SUA SOLA FONTE DI SOSTENTAMENTO”!!!

LA DECISIONE DEI GIUDICI DEL TRIBUNALE DEL RIESAME DI MILANO. 

L’UOMO, UN 31ENNE, ERA STATO ARRESTATO PERCHÉ BECCATO PER LA SECONDA VOLTA IN QUATTRO GIORNI A VENDERE ECSTASY, MA ORA…

Paola Fucilieri per www.ilgiornale.it

I giudici del Tribunale del riesame di Milano, concordando con l'avvocato difensore, il 18 luglio hanno fatto cadere le accuse a suo carico sentenziandone la scarcerazione per «assenza di gravi indizi».

Gli stessi indizi che, invece, il 27 giugno, dopo il giudizio per direttissima, avevano portato il gambiano 31enne Buba C. in cella a San Vittore, bollandolo come pusher recidivo e particolarmente operoso di una delle zone al momento più calde dello spaccio milanese quando, per la seconda volta in quattro giorni (la prima era stata il 23 giugno, ndr) era stato sorpreso a vendere ecstasy in via dei Transiti, periferia nord della città, dalla squadra investigava dei commissariati di polizia di «Greco Turro» e «Villa San Giovanni».
ECSTASYECSTASY

Anzi, seppur assai discutibili, nelle motivazioni al rilascio il Riesame ha voluto trovare anche alcuni «alibi» alla condizione di fuorilegge del gambiano che, già in precedenza, gli era costata, sempre a Milano, due denunce per il medesimo reato (prima di quella del 23 giugno, infatti, ce n'era stata un'altra esattamente cinque mesi prima, il 23 gennaio) e un analogo arresto datato 19 novembre 2016.

È così che l'africano - respinto dalla Svizzera come clandestino e fotosegnalato per la prima volta in Italia due anni fa a Como, con precedenti penali per spaccio, altre due denunce tra quest'anno e il 2017 rispettivamente per falsa attestazione sull'identità personale e per ricettazione - secondo i giudici milanesi che decidono per il rilascio dei detenuti, farebbe lo spacciatore perché, scrivono, non avendo «(...) alcun provento derivante da attività lavorativa, lo spaccio appare l'unico modo per mantenersi».
SPACCIOSPACCIO

E non è tutto. I giudici del Tribunale del riesame ammettono che ci sia «un concreto e attuale pericolo di reiterazione di analoghi reati, tenuto conto dei precedenti specifici, l'ultimo dei quali risale a pochi giorni prima dell'arresto» (e qui elencano anche le denunce che avevano già colpito Buba C.).

Così concludono: «Posto che il reato è stato commesso a Milano» e che le impronte sono tutte relative «a fatti commessi in questa città, va applicato il divieto di dimora nei territori del Comune di Milano, onde ad allontanare il ricorrente dal contesto territoriale in cui ha operato». 

Come se davvero fossero così ingenui da poter anche lontanamente sperare che un tipo del genere si possa fare degli scrupoli a tornare in un luogo che gli è stato precluso.
SPACCIO 1SPACCIO 

La parte più grave però è sicuramente la seguente. I giudici del Riesame accolgono il ricorso perché, anche se in direttissima si è deciso che Buba C. doveva andare in carcere, il tribunale ordinario a loro parere avrebbe ragionato in maniera errata.

«Il dato ponderale» (cioè le 5 pastiglie di ecstasy, ndr) - infatti per questi magistrati - è molto contenuto». Scordando come anche una sola pastiglia di questa sostanza psicoattiva possa significare morte sicura.

Infine concludono le loro motivazioni al rilascio del gambiano cantandosela e suonandosela. «I limiti di pena previsti dall'articolo 73, comma 5 della legge 309 del 1990 (che parla proprio di reati di lieve entità, ndr) non consentono la custodia cautelare in carcere» scrivono i giudici.

Che tradotto significa: «poiché per noi del Riesame si tratta proprio di un reato da nulla, il gambiano, come dice la legge a proposto dei crimini irrilevanti, in carcere non ci può stare». Ora un dato: solo le squadre investigative dei commissariati «Greco Turro» e «Villa San Giovanni» e nel solo nel mese di giugno in via dei Transiti hanno arrestato un gruppo di 10 gambiani, un sudanese e un giovane del Mali. Tutti pusher tra i 20 e i 25 anni. E, guarda un po', tutti richiedenti asilo.

Fonte: qui

IN COREA È STATA AMPUTATA LA MANO AD UN UOMO CHE AVEVA MANGIATO PESCE CRUDO AL RISTORANTE


I MEDICI HANNO TENTATO DI DRENARE LE VESCICHE, GRANDI COME UNA PALLINA DA GOLF, CHE SI ERANO FORMATE DOPO L’INFEZIONE 

DOPO 25 GIORNI DI SOFFERENZE HANNO DECISO DI…

Cristina Marrone per www.corriere.it

VIBRIOSIVIBRIOSI
Un uomo sudcoreano di 71 anni ha contratto una grave infezione batterica dopo aver mangiato sushi al ristorante. Dodici ore dopo la cena la sua mano sinistra si è gonfiata e sono comparse vesciche e lividi: le sue condizioni si sono aggravate a tal punto che i medici hanno dovuto amputargli la mano per salvargli la vita.

L’infezione
La storia è riportata sul New England Journal Medicine. I medici hanno prima tentato di drenare le vesciche e hanno rimosso il tessuto infetto e l’uomo è stato sottoposto a terapia antibiotica ma le ulcere molto dolorose si sono ulteriormente estese arrivando a misurare quanto una pallina da golf.

sushiSUSHI
I medici dell’ospedale di Jeonju, a circa 190 chilometri a sud di Seoul, hanno diagnosticato un’infezione chiamata vibriosi, causata dal batterio Vibrio vulnificus, che si contrae proprio mangiando pesce crudo non controllato.

Le condizioni dell’uomo, con febbre molto alta, si sono aggravate molto rapidamente perché era affetto da diabete, ipertensione e gravi problemi renali, tanto che era in dialisi.

L’aggravamento
VIBRIOSI 1VIBRIOSI




Nonostante gli sforzi, 25 giorni dopo il pasto incriminato, i medici hanno dovuto amputare l’avambraccio allo sfortunato paziente per fermare la decomposizione dei tessuti. Le condizioni dell’uomo si sono aggravate rapidamente perché affetto da diabete, patologia che fa aumentare il rischio di complicazioni da ulcere della pelle.

La maggior parte delle persone che contrae infezioni batteriche mangiando pesce crudo contaminato (sushi, ostriche, crostacei) si riprende con una terapia antibiotica in qualche giorno, senza ulteriori complicazioni.

Ma l’uomo sudcoreano aveva già un sistema immunitario compromesso per le sue patologie ed è questo il motivo per cui ha sviluppato una complicazione così seria.
MANGIA SEMPRE SUSHI E SI RITROVA UN VERME DI DUE METRI NELL INTESTINOMANGIA SEMPRE SUSHI E SI RITROVA UN VERME DI DUE METRI NELL'INTESTINO

La procedura di abbattimento del sushi
C’è anche da sottolineare che per quanto riguarda il sushi in Italia, così come in Europa, è obbligatorio il processo di abbattimento: il pesce viene congelato a temperatura di almeno -20° per un tempo non inferiore a 24 ore.

sushiSUSHI








L’abbattitore professionale deve essere presente in tutti i ristoranti che servono pesce crudo: la procedura uccide i parassiti e blocca la proliferazione dei batteri (un solo batterio non è in genere dannoso per la salute, quel che fa male è la carica batterica).
IL SUSHI RIPRENDE VITAIL SUSHI RIPRENDE VITA

Nella catena del freddo il pesce dovrebbe essere sempre abbattuto da fresco per evitare la presenza di batteri. Ad ogni modo i batteriologi sono sempre stati chiari: «Per essere sicuri al 100% pesce e carne non dovrebbero essere consumati crudi».

Fonte: qui

SMARTPHONE: ECCO QUELLI CHE EMETTONO LE ONDE ELETTROMAGNETICHE PIÙ FORTI

L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ HA INSERITO LE RADIAZIONI DEI CELLULARI TRA I POSSIBILI EFFETTI “CANCEROGENI”
Paolo Travisi per il Messaggero
smartphoneSMARTPHONE
La comunità scientifica internazionale è divisa sui possibili effetti cancerogeni dei telefoni cellulari. Alcuni ricercatori sostengono che l'esposizione prolungata alle onde elettromagnetiche emesse dagli smartphone, potrebbe causare il cancro al cervello o al nervo acustico dell'orecchio. Ma nonostante la pubblicazione di studi realizzati sui topi, una vera evidenza scientifica sugli effetti cancerogeni nocivi nei confronti degli esseri umani ancora non esiste.

Eppure l'Organizzazione mondiale della Sanità ha inserito le radiazioni dei cellulari, tra i “cancerogeni possibili”. Un punto su cui tutti sono concordi è limitarne l'utilizzo a contatto diretto con l'orecchio, usando il più possibile l'auricolare. A tal proposito esiste un'unità di misura, il Sar, che serve a misurare la quantità di radofrequenze assorbite dal corpo umano, quando si usa un cellulare, ma anche quando lo teniamo in tasca o nelle vicinanze (per esempio di notte sul comodino).

smartphoneSMARTPHONE
Quantità per cui l'UE ha stabilito un limite massimo per ogni device, pari a 2 watt per kg, limitando dunque un possibile (ed ancora sconosciuto) effetto nocivo sulla nostra salute. A tal riguardo il portale tedesco Statista ha pubblicato la classifica degli smartphone attualmente in commercio, con i relativi valori Sar, che potremmo chiamare tasso di assorbimento specifico. Questi dati, in realtà, devono essere chiaramente evidenziati dalle case produttrici, esposti sulle confezioni dei loro device e sui siti ufficiali. Ai primi posti svettano gli smartphone interamente prodotti in Cina.

Xiaomi Mi A1
OnePlus 5T
smartphoneSMARTPHONE
Huawei Mate 9
Huawei P9 Plus
Huawei GX8
Huawei P9
Huawei Nova Plus
OnePus 5
Huawei P9 Lite
iPhone 7
Sony Xperia XZ1 Compact
OnePlus 6
iPhone 8
Xiaomi Redmi Note 5
ZTE Axon 7 Mini

Ma come si può vedere nella lista dei valori Sar più alti ci sono anche due iPhone di ultima generazione. Statista pubblica inoltre anche una seconda lista, dove invece sono evidenziati i modelli con un tasso di assorbimento specifico più basso. E tra questi ci sono molti prodotti di casa Samsung, qualche ZTE e Motorola, ma nessuno smartphone di casa Apple.

Fonte: qui