9 dicembre forconi: 11/25/19

lunedì 25 novembre 2019

"NON TI PREOCCUPARE DELLA POLIZIA...NON CI FA PAURA"

OSTAGGIO DEGLI IMMIGRATI SPACCIATORI 
FUMO, COCAINA E EROINA: NON MANCA NIENTE NELL'ELENCO DELLE DROGHE VENDUTE DAI CLANDESTINI PUSHER CHE FANNO I BULLETTI SICURI CHE NESSUNO LI FERMERA': “TANTO LA POLIZIA DORME” 
PER I LORO AFFARI IL RISCHIO È MINIMO, IL PROFITTO ALTO 
LA "STANZA DEL BUCO" ALLA FORTEZZA DA BASSO…
Federico Giuliani Costanza Tosi per il Giornale

firenze droga immigrati clandestiniFIRENZE DROGA IMMIGRATI CLANDESTINI
Nel buio della notte, ai lati della strada illuminata dal via vai continuo delle macchine, decine e decine di immigrati spacciatori si appostano sul ciglio in cerca di clientela.

Sono quasi sempre in due. Oltre al pusher, un palo. Basta questo per tenere la situazione sotto controllo e assicurarsi che nessuno veda il gioco illecito. Il meccanismo è ben oliato e niente e nessuno sembra poter ostacolare o anche solo infastidire i venditori di droga, tutti stranieri, operativi 24 ore su 24 e in ogni giorno dell’anno. Ottenere droga, qualunque tipo di droga, al Parco delle Cascine di Firenze, è facilissimo. Basta avvicinarsi agli stranieri, imbastire una trattativa, accordarsi sul prezzo, consegnare i soldi e la dose è già in tasca. Fumo, cocaina e eroina: non manca niente nell'elenco delle droghe vendute dagli africani.

drogaDROGA
Alla Fortezza da Basso, nei pressi del centro storico, proprio sotto l’ingresso principale dell’edificio che ospita eventi e convegni, c’è un altro luogo chiave dello spaccio fiorentino. La chiamano "stanza del buco" ed è uno spazio oscuro delimitato da un cancello di ferro. Al di là delle grate i pusher preparano le dosi da vendere ai clienti, i quali non devono far altro che scavalcare una piccola siepe e scendere attraverso un sentiero nel luogo dove avviene lo scambio. Basta poco per accorgersene. Intorno decine di aghi e siringhe usate per una dose, in mezzo a bottiglie di alcol.

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Gli immigrati riescono a procurarsi dai fornitori cocaina, eroina e hashish. E se un cliente ha bisogno di grandi quantità non c’è nessun problema, basta saperlo prima. Magari con una chiamata. I pusher non si fanno problemi, “la polizia dorme”, dicono. Sono sicuri che nessuno li fermerà. Il rischio è minimo, il profitto alto. Molto alto. La maggior parte di loro non ha identità, sono invisibili. Entrati in Italia illegalmente con i barconi. Non hanno residenza, né domicilio. Impossibile rintracciarli. Quasi impossibile beccarli, soprattutto di notte. Sanno bene come aggirare i controlli e fregare le forze dell'ordine.

E così gli affari vanno a gonfie vele. La qualità della merce, assicurano gli immigrati, è ottima. Il ritornello che recitano è sempre il solito: la cocaina è pura, l’eroina è pura, il taglio è ridotto al minimo e il prezzo è trattabile. Ma senza esagerare. E così le mafie ingrassano, grazie alla manovalanza nera.

È emergenza droga in Toscana. Il consumo di sostanze stupefacenti ha raggiunto vette altissime e lasciato per strada diversi morti per overdose. Nella sola provincia di Firenze, da gennaio ad oggi, sono 13 i morti. Un numero altissimo. Gli immigrati spacciatori non si fanno scrupoli. Vendono la roba anche ai minorenni. L’ultimo decesso per overdose da eroina risale allo scorso 2 novembre, il cadavere di un trentottenne è stato trovato nei pressi della stazione centrale. A pochi passi dal maestoso Duomo di Firenze. E proprio l’eroina, è la droga che ha provocato più morti nel capoluogo toscano.

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Dietro le sue bellezze da cartolina, i musei e le opere d’arte, Firenze nasconde un’altra dimensione: quella di piazza di spaccio a tutti gli effetti, capace di attirare i tossicodipendenti dal resto della regione e non solo. Scordatevi nascondigli segreti, pusher acquattati dietro qualche cespuglio o imboscati in qualche vicolo secondario lontano dal centro storico. Gli spacciatori, a Firenze, sono ovunque e regnano nella più completa illegalità. Dalla stazione Santa Maria Novella al parco delle Cascine, dalla Fortezza da Basso al centro storico: ogni luogo è buono per comprare "la roba".

20 Novembre 2019

Fonte: qui

IL CONSORZIO VENEZIA NUOVA CHIEDE AL MINISTERO LA CIFRA DI 413 MILIONI (GIÀ STANZIATA DAL CIPE) RISPARMIATA SUGLI INTERESSI BANCARI 2003-2018


L’IDEA E’ USARE QUEI SOLDI PER RISOLVERE LE CRITICITÀ DELL'OPERA, CONCLUDERE I LAVORI E METTERE IN MOTO LA FASE DI AVVIAMENTO 

SE IL MOSE NON VERRÀ TERMINATO NEI TEMPI INDICATI (FINE DICEMBRE 2021) NON SARÀ PER UNA QUESTIONE ECONOMICA… 

Giuseppe Pietrobelli per il “Fatto quotidiano”

moseMOSE
Venezia Il Mose ha un "tesoretto" da 413 milioni di euro. Una cifra enorme, frutto di risparmio sugli interessi bancari pagati nell' arco di una quindicina di anni, a suo tempo stanziata dal Cipe. Adesso i commissari del Consorzio Venezia Nuova hanno chiesto al ministero delle Infrastrutture di poter entrare in possesso della somma che lo Stato ha trattenuto, non essendo stata spesa. Intendono usarla per risolvere le numerose criticità dell' opera, per concludere i lavori e mettere in moto la fase di avviamento.

La notizia è nuova, visto che è stata scritta per la prima volta nel bilancio d' esercizio 2018, firmato a settembre dai commissari Francesco Ossola e Giuseppe Fiengo. E dimostra che i soldi per finire il Mose ci sono tutti. Perchè oltre ai 413 milioni ora oggetto di una trattativa (ma è prevedibile un braccio di ferro) con il ministero, il programma finanziario già prevedeva lo stanziamento (dal 2017 al 2024, in tranches diverse) degli ultimi 221 milioni per arrivare a quota 5 miliardi 493 milioni di euro, la somma ufficiale, il costo, "chiuso" di tutta l' opera. Se il Mose non verrà terminato nei tempi indicati (fine dicembre 2021) non sarà, quindi, per una questione economica.

Da quale cilindro escono quei 413 milioni di euro ancora virtuali? I commissari Cvn hanno avviato l' istruttoria per ottenere dal Mit "l' utilizzo di somme residuali derivanti da contributi pluriennali a suo tempo già assegnate dal Cipe al Sistema Mose: tali somme, attualizzate, ammonterebbero a circa 413 milioni di euro".

DENTRO IL MOSE DI VENEZIADENTRO IL MOSE DI VENEZIA
Come è possibile che una cifra del genere sia stata stanziata e non spesa? Dal 2003 al 2018 il Cipe aveva previsto lo stanziamento pluriennale di contributi per 3 miliardi 390 milioni di euro. Una cifra spalmata in 15 anni. Il che ha comportato problemi di liquidità e di anticipi, risolti con affidamenti da parte di Cassa Depositi e Prestiti, Banca Europea per gli Investimenti bancari e Dexia, un gruppo finanziario franco-belga. Il volume degli investimenti (quota capitale) era previsto in 2 miliardi 547 milioni di euro, gli interessi in 842 milioni di euro.

Questo dimostra come il Mose si sia rivelato un affare non solo per le imprese costruttrici, ma anche per chi ha concesso mutui o prestiti. La realtà è stata però meno onerosa dei preventivi. In questo arco di tempo gli interessi pagati sono stati molto inferiori, raggiungendo quota 323 milioni. E quindi si è determinata una differenza pari a 520 milioni di euro. Il tesoro è questo. Nel bilancio i commissari indicano 413 milioni perchè anche in questo caso c' è un' incidenza della quota interessi.
IL MOSE DI VENEZIAIL MOSE DI VENEZIA

La scoperta dei soldi tenuti nelle pieghe dei bilanci dello Stato non altera il monte totale del costo del Mose. Ma come verranno spesi quando Cvn riuscirà a incassarli? La risposta è contenuta nel bilancio 2018. "Nel corso degli ultimi anni sono state evidenziate criticità che richiedono la realizzazione di interventi di sistemazione, adeguamento, riprogettazione e rifacimento, oltre alla manutenzione delle parti realizzate". I capitoli sono diversi. Si va dalla ruggine riscontrata sulle cerniere delle paratoie, ai sedimenti portati dalle maree che hanno impedito la sollevazione totale delle dighe mobili. Dall' adeguamento di una nave per la posa delle paratoie, all' umidità nei locali subacquei e nelle gallerie per mancanza degli impianti di condizionamento. Naturalmente, le cause alle imprese negligenti dovranno accertare il diritto ad eventuali rivalse.

"Nell' ambito delle finalità dell' atto di completamento sottoscritto nel 2017 e del piano a finire da esso delineato, il Provveditorato e gli amministratori straordinari hanno individuato una serie di attività e di interventi strettamente correlati con il completamento dell' opera che richiederebbero immediata copertura finanziaria".

IL MOSE DI VENEZIAIL MOSE DI VENEZIA
Per ultimare il Mose manca circa il 6% dei lavori. Come ha spiegato l' ingegnere Alberto Scotti, il progettista, la quota è costituita in parte da impiantistica elettromeccanica. Su questo fronte si sta operando con gli appalti messi in gara, anche per ordine dell' Unione Europea che a suo tempo aveva contestato (per mancanza di concorrenza) l' affidamento diretto alle tre imprese principali del Mose, Mantovani, Condotte e Fincosit, uscite di scena per gli scandali e per crisi gestionali.

Ma c' è una buona parte (valore 300 milioni di euro) che, avvalendosi dell' affidamento diretto, nel dicembre 2018 i commissari hanno assegnato a due consorzi composti da ditte locali, soprattutto venete, che già avevano una quota parte in Cvn. Si tratta di Kostruttiva (sorta sulle ceneri della coop rossa Coveco, coinvolta nello scandalo e rinnovatasi) e di San Marco. Ad entrambi progettazioni e realizzazioni per circa 150 milioni.
PORTO DI MALAMOCCO MOSEPORTO DI MALAMOCCO MOSE
"A noi spettano opere edili e compensazione ambientale. - spiega Devis Rizzo, presidente di Kostruttiva - Il commissariamento è stato un punto di svolta, una cesura rispetto alle condotte illecite, un presidio di legalità a fronte della 'cupola' che agiva in precedenza". Un esempio? "Siamo tornati alle marginalità lecite, che sugli appalti pubblici sono del 4-5%. Le grandi aziende del Cvn guadagnavano anche il 40-50, con fatture false e bilanci fasulli".

E la politica? "Dovrebbe approfittare del tempo che manca all' ultimazione del Mose per progettare, con la stessa logica di rigore e trasparenza, la fase di gestione futura su cui ci sono già tanti appetiti". Infatti si calcola che far funzionare il Mose possa costare 100 milioni di euro all' anno.

Fonte: qui

“DOBBIAMO SOLO SCEGLIERE SE ESSERE SPIATI DAGLI STATUNITENSI O DAI CINESI”

IN AUDIZIONE ALLA CAMERA IL PRESIDENTE DI AGCOM ANGELO MARCELLO CARDANI HA DEFINITO LA SICUREZZA DEL 5G COME “UN PROBLEMA INSOLUBILE” 
MA FARE DI CINA E STATI UNITI UN UNICO FASCIO QUANDO SI PARLA DI INFRASTRUTTURE SENSIBILI È UN AZZARDO. SOPRATTUTTO PERCHÉ PECHINO È UN REGIME AUTORITARIO E GLI USA SONO UNA DEMOCRAZIA. 
Mattia Soldi per www.formiche.net

Angelo Marcello CardaniANGELO MARCELLO CARDANI
“Dobbiamo solo scegliere se essere spiati dagli statunitensi o dai cinesi”. A dirlo è il presidente di Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) Angelo Marcello Cardani. In un’audizione alla commissione Trasporti della Camera, l’ex braccio destro di Mario Monti alla Commissione Ue, ormai in scadenza di mandato alla guida dell’autorità, ha risposto così ai parlamentari che gli chiedevano come risolvere il problema della sicurezza della rete 5G. “Credo che sia un problema sostanzialmente insolubile” ha chiosato. Dopotutto, è la sua tesi, meglio rassegnarsi all’idea di essere spiati. Che sia la Cina o gli Stati Uniti cambia poco, in fondo, “questo è un mercato internazionale e il nostro Paese non ha le capacità di farsi isola e operare da solo”.
huawei a shenzhen 1HUAWEI A SHENZHEN 

Parole che sorprendono soprattutto perché provengono da un’autorità pubblica. Fare di Cina e Stati Uniti un unico fascio quando si parla di infrastrutture sensibili è un azzardo. L’invito ad accettare pacificamente di venire controllati dall’estero da chi ricopre il ruolo di “garante delle comunicazioni” è poi il colmo.
LA GUERRA DI DONALD TRUMP A HUAWEILA GUERRA DI DONALD TRUMP A HUAWEI

L’Agcom è membro di primo piano dell’Erga (European Regulators Group for Audiovisual Media Services), il gruppo che consiglia la Commissione Ue sulle direttive in materia. La quale Commissione ha da poco pubblicato un esaustivo rapporto su sicurezza e 5G sottoscritto da 28 Paesi Ue in cui la differenza fra “essere spiati dagli statunitensi o dai cinesi” è spiegata alla perfezione, col tono diplomatico che conviene a un simile documento.
zte huaweiZTE HUAWEI

luigi di maio xi jinpingLUIGI DI MAIO XI JINPING
Rompendo mesi di indugi, l’organo esecutivo dell’Ue ha messo in guardia gli Stati membri dall’affidare la rete 5G ad aziende che presentino “un forte legame” con Stati “dove non ci sono controlli legislativi o democratici né altri equilibri”, perché il rischio, tanto più se si mette in mano la banda larga a un singolo fornitore, è quello di finire sotto “una prolungata pressione di mercato, che sia dovuta a un fallimento commerciale, o a una fusione o acquisizione forzata o alla sottoposizione a sanzioni”. Riferimenti, hanno concluso schiere di analisti che hanno visionato il documento, certamente indirizzati al governo cinese, il cui modus operandi coincide in pieno con quello descritto.
xi jinpingXI JINPING

angelo maria cardaniANGELO MARIA CARDANI
“I servizi inglesi ritengono di potersi fidare” ha aggiunto Cardani in audizione, con un rimando non velato al via libera del Regno Unito alla partecipazione di Huawei e altre aziende cinesi ai bandi per costruire la rete 5G. Peccato che Londra si occupi da dieci anni del dossier, tanto che oltremanica Huawei è stata costretta a mettere in piedi il Cyber Security Evaluation Center dove lavora a stretto giro con tecnici del governo e con gli stessi Servizi.

conte xi jinpingCONTE XI JINPING
I Servizi italiani, invece, l’allerta cinese sulla sicurezza del 5G l’hanno lanciata da anni. E, a giudicare dai rapporti del Dis (Dipartimento per l’informazione e la sicurezza) susseguitesi nell’ultimo decennio, essere “spiati dai cinesi o dagli statunitensi” non è esattamente la stessa cosa. Tant’è che i campanelli d’allarme degli 007 italiani sono sempre suonati nei confronti di Huawei, azienda ritenuta alle dipendenze del governo comunista cinese e accusata da decine di report dei servizi di intelligence occidentali di spionaggio industriale. Quando l’Agcom mette sullo stesso piano Cina e Stati Uniti è bene ricordare che è un’autorità indipendente, dalla Commissione Ue, e anche dal Dis. Ma non dal buonsenso.

Fonte: qui

150 anni di espansione del credito bancario stanno per concludersi ... con un collasso delle attività!

La formalizzazione legale della creazione del credito bancario iniziò con l'Inghilterra Charter Charter Act del 1844. Ha portato a un ciclo regolare di espansione e collasso del credito bancario in essere.
Attribuito erroneamente agli affari, l'origine del ciclo di boom e bust si trova nel credito bancario. La politica monetaria si è evoluta con tentativi di controllare il ciclo con un ulteriore intervento, portando all'abbandono del denaro solido.
Oggi affrontiamo l'inflazione monetaria infinita come soluzione finale a 150 anni di fallimenti monetari. Il prossimo crollo sistemico e monetario segnerà probabilmente la fine dei cicli di espansione del credito bancario come lo conosciamo e il crollo finale delle valute legali.
Questo articolo si basa su un discorso che ho tenuto lunedì al Ludwig von Mises Institute Europe di Bruxelles.

Introduzione

Per poter comprendere le sfide finanziarie e bancarie che ci aspettano, questo articolo fornisce un background storico e tecnico. Ma dobbiamo prima ottenere una definizione importante, e questa è la causa del ciclo periodico di boom e bust. Il ciclo dell'attività economica non è un ciclo economico o commerciale, ma un ciclo creditizio. È causata dal sistema bancario a riserva frazionaria e dalle banche che prestano denaro. Si osserva quindi l'effetto sugli affari, ma non è la causa sottostante.

Il sistema bancario moderno ha le sue radici nell'Inghilterra Charter Charter Act del 1844, che ha portato alla pratica di prestare denaro in esistenza, comunemente descritta come banca di riserva frazionariaIl sistema bancario a riserva frazionaria è definito come la concessione di prestiti e l'assunzione di depositi dei clienti in quantità che sono multipli del capitale proprio della banca. La giurisprudenza sulla scia della legge del 1844, tenendo conto più dello status quo come precedente stabilito rispetto ai fondamenti della legge sulla proprietà, ha stabilito che i depositi irregolari (depositi per custodia) non erano diversi da un prestito. La sentenza del giudice Lord Cottenham in  Foley v. Hill  (1848) 2 HLC 28 è una decisione giudiziaria relativa alla natura fondamentale di una banca che ha ritenuto che:
“Il denaro messo in custodia dal banchiere è a tutti gli effetti, il denaro del banchiere, a che fare con esso a suo piacimento. È colpevole di nessuna violazione della fiducia nell'impiegarlo. Non risponde al preside se lo mette in pericolo, se si impegna in speculazioni casuali ... ".
Questa fu senza dubbio la sentenza più importante degli ultimi due secoli sul denaro. Oggi non sappiamo nient'altro che un sistema bancario a riserva frazionaria legalmente confermato. Tuttavia, nei secoli precedenti la legge del 1844 esistevano banche sane o oneste con banche che fungevano da custodi e qualsiasi corruzione dello stato di custodia era considerata fraudolenta.
Questa decisione ha plasmato le attività bancarie globali fino ad oggi. Ha creato un difetto fondamentale nel sistema di moneta sonante sostenuto dall'oro, in base al quale la Banca d'Inghilterra, come prototipo di banca centrale, poteva emettere solo sterline extra sostenute interamente dall'oro. Nel frattempo, una banca commerciale potrebbe prestare denaro in esistenza, il cui prelievo ha creato i saldi dei depositi. La creazione di questi depositi a livello di sistema ha comportato la facile riconciliazione di eventuali eccessi e carenze tra le banche attraverso i prestiti interbancari.

Il pensiero di gruppo dei banchieri e il ciclo del credito

Mentre una singola banca potrebbe espandere il proprio bilancio, le implicazioni di tutte le banche che fanno lo stesso potrebbero essere sfuggite ai primi pionieri bancari operanti ai sensi della legge del 1844. Pertanto, quando i loro bilanci si sono espansi in un multiplo del capitale proprio della banca, c'erano poche preoccupazioni. Dopotutto, finché una banca prestasse attenzione alla sua reputazione, avrebbe sempre accesso al mercato interbancario informale. E fintanto che può richiamare i suoi prestiti con breve preavviso, la discrepanza di durata tra il finanziamento tramite depositi in contanti e il suo portafoglio prestiti sarebbe ridotta al minimo.
Dalla Bank Charter Act, l'esperienza ha dimostrato che l'espansione del credito bancario porta a un ciclo di espansione del credito, sovraespansione e quindi improvvisa contrazione. La portata dei prestiti bancari è stata determinata dalla sua direzione, con i finanziatori che tendono a essere influenzati tanto dalla loro stessa psicologia della folla quanto da una visione olistica del rischio. Naturalmente, l'espansione del credito bancario gonfia l'attività economica, diffondendo una calda sensazione di miglioramento delle prospettive economiche e di ritorno ad aumentare ulteriormente la fiducia dei banchieri. Sembra quindi sicuro e ragionevole intraprendere attività di prestito ancora più senza aumentare il capitale della banca.
Con i profitti in rapido aumento a causa del fatto che i prestiti sono un multiplo del capitale proprio della banca, i banchieri fiduciosi iniziano a pensare in modo strategico. Riducono i loro margini di prestito per attrarre le attività che ritengono importanti per il futuro a lungo termine della loro banca, sapendo di poter espandere ulteriormente il credito in un contesto di miglioramento delle condizioni economiche per compensare margini inferiori. Cominciano a proteggere i margini prendendo in prestito dai depositanti e offrendo prestiti alle imprese, raccogliendo i benefici di una pendenza crescente nella curva dei rendimenti.
La disponibilità di finanziamenti a basso costo incoraggia a sua volta le imprese a migliorare i propri profitti aumentando il rapporto tra debito e capitale proprio nelle loro attività e finanziando l'espansione delle attività attraverso il debito. Ormai è probabile che una banca stia rastrellando interessi netti sulle attività di prestito pari a otto o dieci volte il proprio capitale. Ciò significa che un margine di interesse del 2% netto è un rendimento del 20% per gli azionisti della banca.
Non c'è niente come un successo redditizio per aumentare la fiducia, e il confine tra esso e l'eccesso di fiducia è naturalmente sfocato dall'arroganza. La psicologia della folla alimentata da un'attività bancaria di successo porta a una disponibilità di credito troppo grande perché i mutuatari decenti possano avvalersi, quindi inevitabilmente l'espansione del credito diventa un'opportunità di finanziamento per proposte di prestito scarsamente ponderate.
Avendo fornito un credito eccessivo al mercato, le banche iniziano a espandere i propri interessi in altre direzioni. Finanziano le imprese all'estero, ignari del fatto che hanno meno controllo sulle garanzie e sui ricorsi legali in generale. Si espandono entrando in altre linee di attività bancaria, assumendo le loro competenze in quanto i banchieri possono essere estesi in modo proficuo a quelle altre linee di business. Un esempio quasi contemporaneo è stata la fallita espansione di Deutsche Bank nell'investment banking globale e nella negoziazione principale di titoli e materie prime estere. E chi può dimenticare l'offerta della Royal Bank of Scotland per ABN-Amro, proprio mentre il ciclo del credito ha raggiunto il picco prima dell'ultima crisi del credito.
Nel momento in cui i loro bilanci si sono espansi a molti multipli del loro capitale, la folla bancaria si trova quindi con margini di prestito troppo bassi per compensare il rischio. I crediti inesigibili derivanti dalle loro decisioni di prestito più aggressive iniziano a materializzarsi. Una banca che inizia ad attirare le sue corna, poiché percepisce che è fuori da un arto, può probabilmente essere alterata dal sistema. Ma altri banchieri si fermeranno e penseranno ai propri rischi, tenendo presente che gli ingranaggi operativi funzionano in due modi.
Può essere contrassegnato da un evento inaspettato o da una perdita apparente di slancio rialzista. Con i crediti in sofferenza che iniziano ad avere un impatto, il pensiero di gruppo evita rapidamente che i banchieri siano avidi di più affari e ne abbiano paura. Inizialmente, le banche smettono di offrire credito circolante, la struttura di scoperto che lubrifica l'attività commerciale. Ma le decisioni di prestito precedenti iniziano ad essere esposte a cattive condizioni quando viene disattivata la presa di credito e gli investimenti in paesi stranieri iniziano a riflettere i loro veri rischi. I prestiti nel mercato interbancario si prosciugano per le banche con scarsa o marginale reputazione e le banche iniziano a segnalare perdite. L'avidità si trasforma rapidamente in paura.
Il ciclo di espansione del credito bancario discende quindi in una crisi dei prestiti con un numero crescente di banche esposte a aver assunto prestiti in sofferenza e diventando insolventi. Ne consegue un crollo dell'attività commerciale. Con spaventosa rapidità, tutta la speranza e l'hype creati dall'espansione monetaria vengono distrutti dalla sua contrazione.
Prima che la banca centrale si evolvesse in qualità di rappresentante e regolatore delle banche autorizzate, il ciclo del credito sopra descritto ha fornito alcuni esempi classici. Overend Gurney era la più grande casa di sconto del mondo, commerciando in cambiali prima di fare investimenti a lungo termine e diventare illiquido. Quando il boom della ferrovia vacillò nel 1866, crollò. Il tasso bancario è salito al 10% e si sono registrati fallimenti diffusi. Poi ci fu la crisi di Baring nel 1890. Scarsi investimenti in Argentina portarono al quasi fallimento della banca. L'economia argentina è crollata, così come il brasiliano che aveva la sua bolla di credito. Questa volta, un consorzio di altre banche ha salvato Barings. Nathan Rothschild ha osservato che se Barings non fosse stato salvato, l'intero sistema bancario di Londra sarebbe crollato.
Out of Barings nasce dall'azione di una banca centrale che funge da prestatore di ultima istanza, notoriamente prevista e promossa da Walter Bagehot.
Nel diciannovesimo secolo divenne chiaro che la psicologia della folla nelle banche, l'equilibrio tra avidità e paura sui prestiti, guidava un ciclo ripetitivo di boom creditizio e crollo. Con il passare del tempo i banchieri recuperando il loro equilibrio dal precedente crollo hanno dimenticato le sue lezioni e hanno fatto di nuovo rima gli stessi errori. Gli analisti che promuovono le teorie sui cicli di borsa e sui cicli di attività economica non devono cercare ulteriormente la causa sottostante.
In assenza di espansione del credito, le imprese andrebbero e vengono in modo casuale. L'espansione coordinata del credito ha cambiato tutto ciò, con le imprese raggruppate in essere create allo stesso tempo, e poi tutte fallendo allo stesso tempo. Il processo di distruzione creativa è passato dall'inosservata evoluzione del mercato a diventare un evento violento periodico. Le istituzioni monetarie ignorano ancora i benefici degli eventi casuali. Al contrario, raddoppiano, coordinando i loro interventi su scala globale con l'inevitabile conseguenza di rendere il ciclo del credito ancora più pronunciato.
È un grave errore chiamare questo ciclo ripetitivo un ciclo economico. Ciò implica che dipende dal fallimento dei mercati liberi, del capitalismo, quando in realtà è interamente dovuto all'inflazione monetaria e creditizia autorizzata e promossa da governi e banche centrali.

L'ascesa delle banche centrali

A seguito della crisi di Barings nel 1890, il concetto di prestatore di ultima istanza fu ampiamente considerato una soluzione agli estremi dei mercati liberi. Inizialmente, ciò significava che la banca nominata dal governo per rappresentarla nei mercati finanziari e per supervisionare l'offerta di banconote assunse il ruolo di coordinare il salvataggio di una banca in difficoltà, al fine di impedire che diventasse una vera e propria finanza crisi. Quando si applicava il gold standard, questa era la limitazione pratica del ruolo di una banca centrale.
Questa era la situazione generale prima della prima guerra mondiale. In effetti, anche sotto il gold standard vi è stata un'inflazione significativa di moneta base in background. Tra il 1850 e il 1914 le scorte di oro fuori terra sono aumentate da circa 5.000 tonnellate a quasi 24.000 tonnellate. Non tutto è andato in oro monetario, ma l'importo che è stato deciso è stato deciso dagli attori economici che hanno usato il denaro, non dai pianificatori monetari come nel caso di oggi.
Fu in questo contesto che la Federal Reserve Bank americana fu fondata nel dicembre 1913. Dopo la prima guerra mondiale, divenne una potente istituzione sotto la guida di Benjamin Strong. Quei primi anni del dopoguerra furono periodi turbolenti: a causa dei finanziamenti inflazionistici durante la guerra, i prezzi all'ingrosso erano raddoppiati negli Stati Uniti tra il 1914-1920, mentre quelli del Regno Unito erano triplicati. Ciò è stato seguito da una crisi postbellica e dalla metà del 1921 la disoccupazione nel Regno Unito è salita al 25%. Negli Stati Uniti, le tariffe Fordney-McCumber del 1922 vietarono ai debitori europei di commerciare con l'America, necessari per pagare i loro debiti in dollari. Un certo numero di paesi discese nell'iperinflazione e il piano Dawes progettato per salvare gli europei seguì nel 1924.
Mentre l'America era rimasta su un gold standard, la Gran Bretagna l'aveva sospesa, riprendendola solo nel 1925. Mentre i politici decisero la politica generale, fu lasciata ai banchieri centrali come Strong alla Fed e Montague Norman alla Bank of England per gestire il fallout. La loro relazione è stata la prova più tangibile delle banche centrali che hanno iniziato a cooperare tra loro nell'interesse della reciproca stabilità finanziaria.
Con il sostegno di ampie riserve auree, Strong era un sostenitore del target dei prezzi attraverso la gestione dell'offerta di moneta, in particolare in seguito alla crisi del 1920-21. Le sue politiche inflazionistiche aiutarono la gestione del tasso di cambio della sterlina inglese, sostenendo la sterlina che a quel tempo non era sostenuta dall'oro. Strong ha anche tentato di sviluppare un mercato di sconto negli Stati Uniti, che ha gonfiato ulteriormente i mercati del credito. In un modo e nell'altro, con la Fed che seguiva politiche monetarie espansive e banchieri commerciali che acquisivano maggiore fiducia nelle prospettive di prestito, l'inflazione monetaria ha alimentato ciò che divenne noto come i ruggenti anni Venti.
Ciò si arrestò bruscamente nell'ottobre del 1929, quando il ciclo del credito si volse e il mercato azionario si schiantò. Dall'alto verso il basso, quel mese ha visto il Dow scendere del 35%. L'innesco è stato il Congresso che ha approvato lo Smoot-Hawley Tariff Act il 30 ottobre, ampiamente riconosciuto all'epoca come una nota suicida per l'economia e i mercati, aumentando le tariffe commerciali a una media del 60% dalla media Fordney-McCumber del 38% . Il presidente Hoover lo firmò in legge il giugno seguente e alla metà del 1932 Wall Street era sceso dell'89%.
Con un segnale così chiaro per i banchieri, non sorprende che abbiano attirato i loro corni, contraendo credito, facendo fallire indiscriminatamente i loro clienti. Tutta l'espansione del credito bancario dal 1920 fu invertita nel 1934. Le piccole banche fallirono a migliaia, sopraffatte dai crediti in sofferenza, in particolare nel settore agricolo, nonché dalla perdita di fiducia dei loro depositanti.
La depressione degli anni '30 ha oscurato la politica nelle economie capitaliste per i successivi quarant'anni. Invece di apprendere le lezioni della distruzione esercitata attraverso cicli di credito bancario, gli economisti raddoppiarono sostenendo che l'inflazione monetaria e creditizia era la soluzione. Per aiutare il sentimento economico a riprendersi, Keynes ha favorito la spesa in deficit da parte dei governi per colmare la debolezza. Ha raccomandato di allontanarsi dal fatto che i risparmiatori siano i fornitori di capitale per gli investimenti, con lo stato che assume un ruolo più attivo nella gestione dell'economia attraverso la spesa per deficit e l'inflazione monetaria.
La stampa di denaro, in particolare di dollari, continuò sotto le sembianze della convertibilità dell'oro durante il sistema postbellico di Bretton Woods. L'America aveva enormi riserve auree; nel 1957 erano oltre 20.000 tonnellate, un terzo delle scorte d'oro fuori terra stimate a quel tempo. Sembrava sicuro finanziare prima le guerre coreane e poi quelle del Vietnam stampando dollari per l'esportazione. Non sorprende che ciò portò al fallimento del pool d'oro di Londra alla fine degli anni '60 e il presidente Nixon sospese la foglia di fico della convertibilità del dollaro in oro nell'agosto 1971.
Una volta che il dollaro è stato liberato dalla disciplina dell'oro, il ciclo ripetuto del credito bancario è stato aumentato dall'inflazione illimitata della moneta di base, un processo che è continuato fino ad oggi.

La posizione attuale

Dalla svolta del millennio ci sono state due crisi globali del credito bancario: la prima è stata la deflazione della bolla dot-com nel 2001-02, e la seconda la crisi finanziaria del 2008-09 che ha spazzato via Lehman. Da questi eventi è emerso che il dibattito sul rischio morale è stato risolto a favore non solo delle banche, ma anche delle valutazioni delle grandi imprese e dei mercati azionari. Inoltre, i deficit di bilancio dell'America stavano diventando una caratteristica permanente.
Il ritmo ciclico dell'espansione e della crisi del credito bancario si stava verificando in un contesto di aumento del trasferimento di ricchezza dal settore produttivo mediante un'inflazione monetaria sottostante. I beneficiari sono stati il ​​governo e la finanza non produttiva, nonché grandi speculatori sotto forma di hedge funds. Le prove di questo trasferimento di ricchezza attraverso l'effetto sul livello generale dei prezzi al consumo sono state sempre più soppresse con il metodo statistico. Mentre l'indicatore ufficiale dell'inflazione dei prezzi al consumo è stato ancorato tra l'uno o il due per cento, gli analisti indipendenti (Shadowstats e Chapwood Index) ritengono che il dato reale sia più vicino al dieci per cento.
Stando così le cose, l'uso di un deflatore dei prezzi realistico ci dice che l'economia americana, e presumibilmente altri, negli ultimi anni si sono contratte in termini reali. Inoltre, il PIL, nominale o reale, è un indicatore spaventoso del progresso economico, non essendo altro che una misurazione delle quantità crescenti di denaro divertente del governo che gonfia l'economia. Non ci dice come vengono utilizzati quei soldi e i benefici che ne derivano, né il grado di distorsione dei prezzi che genera.
È difficile evitare di concludere che manipolare le statistiche per nascondere le prove sia l'ultimo lancio dei dadi in valuta fiat, proprio come l'imperatore Diocleziano fece crollare l'economia romana sopprimendo le prove dell'aumento dei prezzi attraverso il suo editto sui prezzi massimi nel 301 d.C.
Questo ci porta alla posizione attuale, che sta diventando sempre più al limite di un'altra crisi ciclica. In tal caso, segna la fine di un periodo di espansione monetaria e creditizia molto maggiore rispetto ai cicli precedenti, in coincidenza con un sosia di Smoot-Hawley nella guerra commerciale tra le due maggiori economie globali.
I seguenti fattori di quadro generale sono rilevanti ai tempi probabili per una crisi del credito:
  • Il debito globale si è accumulato a circa 255 trilioni di dollari, in aumento rispetto ai circa 173 trilioni di dollari al momento della crisi di Lehman. Una proporzione allarmante è improduttiva, essendo governo, indebitamento dei consumatori e finanziamenti per la speculazione finanziaria, oltre che dovuta da attività non redditizie.
  • Con i pagamenti del debito annuo che già rappresentano la maggior parte del deficit del bilancio degli Stati Uniti e che il deficit si sta allargando, qualsiasi aumento dei tassi di interesse in dollari sarebbe rovinoso per le finanze del governo federale. I governi della zona euro si trovano in una posizione finanziaria altrettanto precaria. I governi sono intrappolati in una classica trappola del debito.
  • Si stima che $ 17 trilioni di obbligazioni globali abbiano un rendimento negativo, che non ha precedenti. Si tratta di una distorsione del mercato così estrema che non può essere normalizzata senza interruzioni finanziarie diffuse e distruzione del debitore. Non c'è uscita da questa condizione.
  • La crisi del mercato dei pronti contro termine a New York indica che il sistema bancario è in terapia intensiva. L'inizio coincise con il completamento della vendita della concessionaria principale di Deutsche Bank a BNP. Sarebbe comprensibile se grandi depositi non riuscissero a trasferirsi con l'azienda e andassero invece dai concorrenti. Il problema è continuato, indicando che il pensiero di gruppo dei banchieri senior sta già passando dall'avidità alla paura.
  • L'esposizione bancaria degli Stati Uniti alle obbligazioni di prestito garantite e il mercato dei prestiti con leva, composto principalmente da prestiti spazzatura e obbligazioni, è l'equivalente della maggior parte della somma stimata di $ 1,9 trilioni di capitale bancario. Conferma la tesi di questo articolo secondo cui il livello di ignoranza sul rischio bancario è in fase avanzata per il ciclo del credito bancario e probabilmente sarà catastrofico.
  • I prezzi delle azioni di Deutsche Bank e Commerzbank indicano che non sono solo insolventi, ma dovranno essere salvati - e presto. Le banche in altre giurisdizioni dell'Eurozona si trovano in una situazione simile. Tuttavia, tutti i paesi dell'Eurozona hanno approvato le leggi sul bail-in e non prevedono di salvare le singole banche. Il risultato è al primo segno di un bail-in preso in considerazione, molto probabilmente verrà attivato un volo di grandi depositi e il crollo dei prezzi delle obbligazioni bancarie per tutti gli emittenti dell'Eurozona. Il margine di errore nella gestione delle crisi da parte delle banche centrali è notevolmente maggiore rispetto al momento della crisi di Lehman undici anni fa.

L'imminente crisi del credito potrebbe ripetersi tra il 1929 e il 1932

Un'estrema quantità di creazione monetaria negli ultimi dieci anni e la guerra commerciale USA-Cina negli ultimi due ricorda orribilmente la fine del 1929, quando la combinazione della fine del ciclo del credito e l'escalation del protezionismo commerciale si combinarono per provocare una distruzione finanziaria in un scala globale. Siamo di fronte a una possibile ripetizione dell'esperienza del 1929-32 e della depressione che ne seguì. L'espansione a lungo termine del commercio globale si è già fermata. L'impatto secondario su economie come quella tedesca è fuori discussione.
Anche se nelle prossime settimane verrà concordato un arresto alla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, la crisi è stata innescata e le nostre prove empiriche suggeriscono che peggiorerà. Sembra che sia improbabile che prevalga il buonsenso sulle politiche commerciali, poiché il conflitto è molto più profondo del semplice commercio, con i disordini di Hong Kong come parte del quadro generale.
I cinesi credono che l'America abbia destabilizzato Hong Kong con buone ragioni: il Ministero del Tesoro USA è diventato dipendente dal ricevere la parte del leone dei flussi di portafoglio internazionali per sostenere il dollaro e finanziare il deficit di bilancio degli Stati Uniti, e le richieste di investimento della Cina rappresentano una minaccia. Con l'egemonia del dollaro sotto attacco e la Cina alla ricerca di quegli stessi flussi di portafoglio per investire nei propri progetti infrastrutturali attraverso il collegamento Shanghai Connect di Hong Kong, Hong Kong ha dovuto essere destabilizzata.
Per questa e altre ragioni, le tariffe commerciali sono solo parte di una più ampia guerra finanziaria, che è sempre più probabile che aumenti ulteriormente anziché ridursi. Con le sue politiche commerciali fallite gravemente, il presidente Trump è ora sotto pressione con il tempo che sta per scadere in vista delle elezioni tra un anno. È minacciato di impeachment dal Congresso sull'affare ucraino e la sua popolarità prima di un anno elettorale rimane modesta. Ha persino fatto appello a Jay Powell, presidente della Fed, per introdurre tassi di interesse negativi per dare impulso all'economia. È improbabile arretrare sulla Cina, perché sarebbe un fallimento della politica presidenziale.

Come sarà la crisi in via di sviluppo?

Chiaramente, le banche centrali risponderanno alla prossima crisi del credito con un'espansione ancora maggiore della quantità di denaro rispetto al momento della crisi di Lehman undici anni fa. Le conseguenze di questa inflazione monetaria sembrano certamente determinare un tasso di perdita di potere d'acquisto ancora maggiore per le valute legali rispetto a quanto attualmente indicato da valutazioni indipendenti dell'inflazione dei prezzi.
È probabile che l'inflazione monetaria sia diretta a risolvere due grandi problemi: fornire una rete di sicurezza per le banche e le grandi imprese, nonché finanziare i disavanzi pubblici in aumento. Pertanto, la quantità di allentamento quantitativo, che sarà fondamentale per il raggiungimento di questi obiettivi, aumenterà vertiginosamente.
L'effetto sui mercati differirà dall'essere una ripetizione dell'esempio del 1929-32 sotto un aspetto chiave. Novanta anni fa, le due principali valute, il dollaro e la sterlina, erano su uno standard di cambio dell'oro, il che significava che durante la crisi i prezzi delle attività e delle materie prime erano effettivamente misurati in oro. Oggi non vi è alcun supporto in oro e i prezzi saranno misurati in quantità crescenti di valuta fiat.
I prezzi misurati in valuta fiat saranno determinati in ultima analisi dal corso della politica monetaria. Ma in termini reali, la prospettiva è di ripetere le condizioni che hanno afflitto mercati ed economie durante e dopo l'incidente di Wall Street del 1929. Un'ulteriore differenza rispetto agli anni della depressione è che oggi i governi occidentali hanno ampi obblighi legali di fornire benessere ai loro cittadini, il cui costo sta aumentando in termini reali. Aggiungete a ciò il costo dell'aumento della disoccupazione e un calo delle entrate fiscali e possiamo vedere che i deficit e i debiti del governo aumenteranno rapidamente anche in una recessione moderata.
Questo ci porta a un ulteriore problema, che potrebbe essere evidente in una fase secondaria della crisi del credito. Dato che diventa evidente che il potere d'acquisto delle valute legali viene indebolito a un tasso impossibile da nascondere con il metodo statistico, il valore attualizzato della moneta futura riflesso nelle sue preferenze temporali aumenterà indipendentemente dalla politica dei tassi di interesse. Di conseguenza, i mutuatari dovranno far fronte all'aumento dei tassi di interesse per compensare sia la crescente preferenza temporale sia il rischio di prestito aggiuntivo affrontato da prestiti a diverse classi di mutuatari.
Oltre a chiudere praticamente tutto il finanziamento del debito per le imprese e i consumatori sempre più indebitati, ciò causerà il caos con i governi abituati a indebitarsi a tassi di interesse soppressi o persino negativi. I prezzi per le obbligazioni esistenti crolleranno e le banche caricate con debito pubblico per beneficiare delle normative di Basilea troveranno che il loro capitale snello, se ne rimane, verrà rapidamente eroso.
Il mondo delle valute legali si trova non meno del suo ultimo hurrah. In effetti, alcuni dei banchieri centrali più previdenti sembrano preoccupati che l'attuale sistema stia per finire, con il dollaro come valuta di riserva mondiale non più adatta a questo scopo. Vogliono trovare un modo per ripristinare tutto, esplorare soluzioni come la digitalizzazione della valuta attraverso blockchain, eliminare i contanti e trovare altre strade per cercare di controllare i capricci dei mercati liberi.
Nessuno di loro funzionerà, perché anche una nuova forma di denaro sarà richiesta per salvare le finanze del governo e prevenire il fallimento finanziario ed economico attraverso l'inflazione. Il ritmo accelerato della creazione monetaria per affrontare questi problemi rimarrà l'unico problema centrale al fallimento di un sistema di credito e creazione monetaria: l'impossibilità di risolvere la trappola del debito che ci ha assaliti tutti.
Proprio come la Germania ha scoperto nel 1923, l'inflazione monetaria come mezzo per finanziare il governo e altre passività economiche è un processo che sfugge rapidamente al suo controllo. Alla fine, le persone comprendono la frode di svalutazione e iniziano a smaltire la valuta fiat il più rapidamente possibile. Quindi non ha valore.
La fine del regime di valuta fiat è destinata a porre fine ai cicli ripetuti di credito bancario legittimati dal 1844. Il socialismo del denaro attraverso la svalutazione inflazionistica sarà esposto come una frode perpetrata sulla gente comune.
Hai l'oro?
Autore di Alasdair Macleod tramite GoldMoney.com

I droni statunitensi catturano filmati delle forze pro-turche impegnate in scioccanti crimini di guerra

Completamente prevedibile, un nuovo rapporto sul  Wall Street Journal  ha scoperto che le forze siriane appoggiate dai turchi che attualmente combattono i gruppi curdi appoggiati dagli Stati Uniti come parte dell'operazione "Primavera della pace" sono colpevoli di crimini di guerra, tra cui esecuzioni sommarie di civili curdi . 
"Il mese scorso funzionari militari statunitensi hanno guardato i feed di droni dal vivo che sembravano mostrare pistoleri arabi sostenuti dalla Turchia che prendevano di mira i civili durante il loro assalto ai combattenti curdi nella Siria nord-orientale, attacchi che gli americani hanno riferito ai loro comandanti come possibili crimini di guerra, secondo i funzionari attuali e precedenti degli Stati Uniti familiarità con gli incidenti ", riferisce il WSJ. 
Ciò che il rapporto non menziona, tuttavia, è la palesemente ovvia e rilevante storia recente che i militanti islamisti che compiono tali atrocità sono gli stessi militanti che alcuni anni fa furono finanziati, armati e addestrati dalla CIA e dal Pentagono .
Air Force Global Hawk reconnaissance drone file image
La forza di invasione di terra per procura di Erdogan nota come Esercito siriano libero ( TFSA ) sostenuto dalla Turchia , più comunemente chiamato esercito nazionale siriano, è stata persino filmata di recente schierando missili TOW forniti dalla CIA contro le forze democratiche siriane a guida curda (SDF), come abbiamo precedentemente dettagliato .
È stato anche  ben documentato  che le forze di invasione turche dell'esercito nazionale siriano sono raggruppate con ex jihadisti dell'ISIS, di Nusrah e dell'FSA ... che hanno chiaramente portato  con sé i loro  giocattoli della CIA .
E oh, il Pentagono ora vuole che tu sappia che i funzionari statunitensi si sono improvvisamente resi conto dei loro crimini di guerra , nonostante gli stessi gruppi abbiano perpetrato simili crimini contro i civili siriani per anni mentre combattevano le forze pro-Assad. 
Incontra l'ex FSA sostenuta dagli USA, ora sostenuta dalla Turchia, che sta commettendo gli stessi crimini di guerra in Siria da anni. 
Washington "non lo tollererà" ora che i jihadisti dell'FSA non stanno più giocando a "Team America" secondo il rapporto del WSJ :
"Gli Stati Uniti non lo tollereranno, e abbiamo chiarito questa posizione ai turchi", ha detto.
Alcuni militari statunitensi che hanno visto il filmato sui droni americani hanno detto che il video, combinato con i primi rapporti militari interni, ha sollevato forti preoccupazioni per apparenti crimini di guerra, secondo diversi ufficiali militari statunitensi.
Funzionari militari statunitensi hanno riferito di presunti crimini di guerra nella catena di comando , come richiesto dai regolamenti del Pentagono, hanno detto i funzionari. Le relazioni sono state accolte con scetticismo.
"Sono stati contrassegnati dagli operatori per la catena di comando di un possibile crimine di guerra che non erano determinati a essere la prova definitiva dei crimini di guerra e apparivano inconcludenti in seguito a un'ulteriore revisione", ha detto un funzionario militare degli Stati Uniti.
Tra i filmati sui droni c'è un "caso ben definito di prigionieri con le mani legate sparate" , e un altro include l'assassinio di un politico curdo su un'autostrada.
Gli stessi gruppi che attualmente commettono crimini di guerra sono stati visti con le armi anticarro fornite dalla CIA nelle ultime settimane:
TFSA hitting a YPG/SDF vehicle (Humvee?) with a likely originally US-supplied BGM-71 TOW ATGM.

Rather rare to get footage from this side.

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Il segretario alla Difesa Mark Esper ha affermato di aver sollevato il problema con le sue controparti turche. Questo dopo diversi video sui social media, iniziati settimane fa, ha rivelato crimini di guerra netti e esecuzioni di prigionieri curdi da parte di gruppi sostenuti dalla Turchia. 
Del nuovo filmato sui droni, il WSJ descrive un altro incidente come segue :
Il video mostra un SUV che guida lungo l'autostrada e si ferma vicino a un furgone parcheggiato lungo la strada, hanno detto funzionari militari che hanno visto il video e descritto il filmato. Mostra anche che una persona esce dal SUV e sale nel furgone. Alcuni funzionari militari statunitensi hanno riferito che il filmato sui droni mostrava forze sostenute dai turchi che uccidevano un civile curdo.
"Un giorno, quando la storia diplomatica è scritta, la gente si chiederà cosa sia successo qui e perché i funzionari non abbiano fatto di più per fermarlo", ha affermato William Roebuck, il più alto diplomatico del Dipartimento di Stato in Siria, in una  nota interna caotica a  cui era trapelato la stampa. 
Ma alla domanda "cosa è successo qui" è facile rispondere : per anni gli Stati Uniti hanno lavorato a stretto contatto con la Turchia, alleata della NATO e altre potenze regionali come l'Arabia Saudita, il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti per rovesciare il governo siriano. Gli alleati anti-Assad usarono jihadisti induriti dalla battaglia per condurre la guerra in Siria, che commise innumerevoli atrocità civili e che ora hanno semplicemente cambiato le bande per lavorare direttamente sotto Erdogan. 

Il Pentagono e i media tradizionali stanno solo ora tardivamente scoprendo quanto siano terrificanti questi proxy jihadisti, dimenticando convenientemente il ruolo degli Stati Uniti nella creazione di questi mostri Frankenstein in primo luogo. Fonte: qui