domenica 6 novembre 2016
LE NAVI DI PUTIN SONO IN SIRIA CARICHE DI MISSILI PER L'ULTIMO ASSALTO AD ALEPPO, ROCCAFORTE DEI RIBELLI ANTI-ASSAD
OBAMA E PUTIN AVEVANO HANNO CONCORDATO DUE TREGUE MA NON HANNO RETTO: ORA SCATTA L’INFERNO
UNA PERSONA È STATA BLOCCATA E ARRESTATA DA AGENTI DI POLIZIA E UOMINI DEI SERVIZI SEGRETI AL COMIZIO DI DONALD TRUMP A RENO, IN NEVADA
VIDEO - POCHI ISTANTI PRIMA IL CANDIDATO ALLA CASA BIANCA ERA STATO TRASCINATO VIA DAL PALCO DAGLI AGENTI CHE VIGILANO SULLA SUA SICUREZZA
Una persona è stata bloccata a terra ed arrestata da agenti di polizia e uomini del Secret Service al comizio di Donald Trump a Reno, in Nevada. Pochi istanti prima il candidato alla Casa Bianca era stato letteralmente trascinato via dal palco dagli agenti che vigilano sulla sua sicurezza. Le immagini mostrano un giovane portato via al centro di un capannello di poliziotti, alcuni dei quali in assetto anti sommossa.
Mentre Trump stava parlando un improvviso trambusto in sala, proprio sotto il palco. Poi le immagini mostrano arrivare due agenti del Secret Service, afferrare concitatamente il candidato alla Casa Bianca e portarlo via di corsa dietro le quinte. Non è ancora chiaro cosa sia successo. Dopo alcuni minuti Trump è tornato davanti ai suoi fan e ha ripreso l'intervento affermando:"Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile per noi. Ma non ci fermeranno mai".
Donald Trump junior ha ritwittato sul suo account Twitter alcuni messaggi in cui si parla di "tentativo di assassinio".
Il Secret Service ha però diffuso una dichiarazione in cui afferma come nessuna arma da fuoco sia stata trovata sul posto. "Improvvisamente in individuo non identificato di fronte al palco ha gridato 'gun' - si spiega - e alcuni agenti immediatamente lo hanno catturato. Dopo in controllo sull'uomo e nell'area circostante non è stata trovata alcuna arma".
Fonte: qui
WIKILEAKS SVELA CHE UN ANNO FA JOHN PODESTA, MANAGER DELLA CAMPAGNA ELETTORALE DELLA CLINTON, FU INVITATO DA MARINA ABRAMOVIC A UNA SERATA “SPIRIT COOKING”
LO SPIRIT COOKING, UNA PERFORMANCE OCCULTISTA DOVE SI UTILIZZA ANCHE SANGUE D’ANIMALE PER SCRIVERE SUI MURI ED ENTRARE IN CONTATTO CON GLI SPIRITI (VIDEO)
Glauco Maggi per “Libero quotidiano”
La «Cena degli Spiriti» di un anno fa, che aleggia oggi sulla campagna di Hillary grazie a Julian Assange, introduce una scabrosa nota di mistero nella storia della sfida presidenziale del 2016. La succulenta rivelazione del party, offerta sempre da WikiLeaks, riguarda un invito che John Podesta, manager della Clinton oggi ed ex capo staff di Bill Clinton presidente negli Anni Novanta, aveva ricevuto per email il 28 giugno 2015, tramite suo fratello Tony, dall' artista Marina Abramovic.
Famosa per le sue performance masochiste, estrema frontiera dell' astratto concettuale, Marina aveva scritto: «Non vedo l'ora di averti allo Spirit Cooking a casa mia. Pensi di potermi dire se tuo fratello John si unisce alla compagnia?». Tony non perse tempo a girare l'invito a John: «Se sei a New York giovedì 8 luglio Marina vuole che tu venga alla sua cena».
Il piatto forte non era riportato nelle email, ma gli eruditi dell' occulto sanno che lo Spirit Cooking, un «sacramento» della religione di Thelema fondata da Aleister Crowley, usa tutti ingredienti naturali per il suo «menu»: sangue da mestruazioni, latte dal seno, urina e sperma, impastati da Marina in una performance horror che, alla fine, produce un «quadro».
L'accostamento privato, provato da WikiLeaks, del clan Clinton alla Abramovic ha dato a quest' ultima un ritorno di popolarità: su Internet si rivedono le sue esibizioni, da quella in cui si pugnala le mani con un coltello a quando posa con la testa di un caprone insanguinato, la rappresentazione del simbolo occulto Baphomet. Quanto ai Podesta, solo mercoledì prossimo si saprà se il bizzarro Spirit Cooking (il nome formale della cena) con l'amica «strega» ha portato buono o se era stata invece una Cena delle Beffe per il clan Clinton.
Intanto, i due contendenti passano le ultime tre giornate tra comizi negli Stati chiave e gli aggiornamenti dei sondaggi minuto per minuto. Trump ha anche finalmente ottenuto un riconoscimento ufficiale dal partito Repubblicano, che gli ha concesso lo spazio radiofonico del sabato, con il quale il partito di opposizione replica al discorso settimanale del presidente. Il magnate ha dichiarato di voler «eleggere una maggioranza repubblicana al Congresso» , suggellando così la pace con i vertici del Gop, per «cambiare questo sistema degradato e rendere di nuovo grande l' America, per tutti».
Da diversi giorni Donald è passato a condurre in dversi Stati e pure in Arizona: ha 4 punti di margine e la Corte Suprema è intervenuta per vietare il voto anticipato, dando uno schiaffo ai Dem che puntano molto sui volontari che fanno il porta a porta prima dell' 8 novembre. Secondo la media Rcp nazionale, Hillary è avanti di 1,7 punti nel testa a testa, e di 2 punti nella corsa a quattro (con il libertario e la verde), ma il maggior distacco è del Los Angeles Times, 5 punti pro Trump. In 37 milioni, fino a venerdì, avevano già riconsegnato le schede, che saranno aperte però solo martedì.
Anche Wall Street sta dicendo la sua, ed è pro Trump con le nove sedute negative consecutive che non si vedevano dal 1980: quando la Borsa va male, di solito perde il partito al potere e vince il nuovo. Così, gli indicatori di mercato danno l' 86% di chance al Gop.
Fonte: qui
P.S. Grazie a Wikileaks si è potuto apprendere che il capo della sua campagna elettorale, John Podesta, riceve inviti a cena da Marina Abramovic, “artista” nota per la sua, diciamo così, eccentricità.
Podesta è stato invitato ad una “Spirit Cooking” a casa della Abramovic, ovvero ad una cena che si svolge sulla base di un rituale disgustoso elaborato da Alesteir Crowley, il padre del satanismo.
Podesta è stato invitato ad una “Spirit Cooking” a casa della Abramovic, ovvero ad una cena che si svolge sulla base di un rituale disgustoso elaborato da Alesteir Crowley, il padre del satanismo.
Amico di Assange rivela la “gola profonda” di WikiLeaks su email staff di Hillary Clinton
Una fonte nella stanza dei bottoni a Washington è responsabile di aver fornito la corrispondenza elettronica di John Podesta, il direttore della campagna elettorale di Hillary Clinton del Partito Democratico, la Russia non c'entra nulla.
Lo ha detto in un'intervista con Sputnik Craig Murray, ex ambasciatore britannico in Uzbekistan e rappresentante del Partito Nazionale di Scozia e amico molto vicino del fondatore di WikiLeaks Julian Assange.
"La fonte che ha rivelato queste mail non ha alcun legame con la Russia. Sono venuto a conoscenza dell'identità di questa persona quando ero a Washington un paio di mesi fa ed avevo presieduto la giuria per il premio intitolato Sam Adams assegnato agli informatori", — ha dichiarato Murray.
"La gola profonda che ha rivelato queste mail frequenta i circoli di potere a Washington. Se volete sapere di chi si tratta, andate a cercarla lì, ma non in Russia", — ha aggiunto.
Ai primi di ottobre durante una videoconferenza con Berlino Assange aveva promesso entro la fine dell'anno di pubblicare "informazioni sensibili" sui governi di 3 Paesi e sulle elezioni americane.
Martedì ha pubblicato la 25esima parte della corrispondenza riservata di Podesta.
Questa estate si è saputo della violazione degli hacker del sistema informatico del Partito Democratico degli Stati Uniti. La presidente della direzione dei Democratici Debbie Wasserman Schultz si è dimessa dopo le rivelazioni di WikiLeaks sui dettagli scandalosi della corrispondenza dell'apparato del partito; era stato sostenuto che i dati erano stati trasferiti dall'hacker con il nickname Guccifer 2.0. I pirati informatici erano riusciti a penetrare nei sistemi delle organizzazioni del Partito Democratico responsabili per le elezioni e le primarie.
E' stato inoltre riferito che gli hacker sarebbero entrati in possesso dei dati del passaporto della first lady Michelle Obama. I rappresentanti del Partito Democratico e della Clinton hanno denunciato il coinvolgimento in questi attacchi della Russia, che aveva l'obiettivo di influenzare i risultati delle elezioni presidenziali.
Tuttavia le accuse non sono state supportate da nessuna prova oggettiva.
Il presidente russo Vladimir Putin, parlando delle accuse contro Mosca sugli attacchi hacker, ha affermato che i dati pubblicati non giovano gli interessi della Russia e l'isteria attorno a questa vicenda serve a distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dal loro contenuto.
Il presidente russo Vladimir Putin, parlando delle accuse contro Mosca sugli attacchi hacker, ha affermato che i dati pubblicati non giovano gli interessi della Russia e l'isteria attorno a questa vicenda serve a distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dal loro contenuto.
Fonte: sputniknews.com
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