Al di la degli obbiettivi raggiunti sia sul campo che politicamente. Ne esiste un altro piuttosto prosaico e semplice che giustifica la mossa del Cremlino di ritirare gran parte del contingente in Siria.
I costi di una guerra su vasta scala.
La situazione sul campo per ora è abbastanza chiara:
Senza copertura aerea turca e tagliati i rifornimenti di armi (specialmente dalla Turchia) i cosidetti “terroristi moderati” sono spacciati ed anzi pronti ad arrendersi e consegnare le armi (se non possono scappare in Turchia appunto).
Nei prossimi mesi il lavoro veramente sporco, sul campo sarà fatto dall’esercito di Damasco ammodernato e rifornito di armi Russe e con l’aiuto di milizie Iraniane (magari in “pensione” o “licenza” …..dove l’abbiamo già visto questo film?)