9 dicembre forconi: 04/07/18

sabato 7 aprile 2018

VALANGA A PILA (AO), IN VALLE D'AOSTA: MORTI 2 SCIATORI, ALTRI 2 ESTRATTI VIVI

TESTIMONI PRESENTI SUL POSTO HANNO RIFERITO AI SOCCORRITORI DI AVER VISTO "DIVERSE PERSONE TRAVOLTE" 


pila soccorsiPILA SOCCORSI
Una valanga è caduta nella tarda mattinata di oggi al Colle Chamolé, poco oltre gli impianti di risalita di Pila, località sciistica a monte di Aosta, travolgendo diverse persone. Due sono state estratte in stato di grave ipotermia e trasportate in elicottero all'Ospedale Parini di Aosta.

I soccorritori hanno poi estratto un terzo scialpinista in gravissime condizioni: è morto prima di raggiungere l'ospedale. Un altro ancora è stato trascinato sulla superficie del lago Chamolé, gelato, lo strato di ghiaccio si è rotto e lo sciatore sembra essere stato inghiottito dalle acque.

Un gruppo di sommozzatori si è immerso e sta scandagliando il fondo per cercarne il corpo. Stanno continuando le ricerche per capire se altri scialpinisti si trovino ancora sotto la neve. Sono almeno cinque gli sciatori travolti dalla valanga, di una fila di diciannove che stava salendo verso il rifugio Arbolle. Il gruppo fa parte di una scuola di scialpinismo di una sezione del Cai dell'Appennino romagnolo, impegnato in un corso di perfezionamento. La valanga, che si è staccato con un fronte di circa trecento metri, ha travolto la coda del gruppo.
pila valangaPILA VALANGA

Testimoni presenti sul posto hanno riferito ai soccorritori di aver visto "diverse persone travolte". Le operazioni di ricerca sono condotte dal soccorso alpino valdostano con l'impiego di due elicotteri, guide tecniche di soccorso e unità cinofile.

Nel fine settimana la zona è frequentata da numerosi scialpinisti, anche per la sua vicinanza alla stazione di arrivo della seggiovia di Chamolé. I pendii però, piuttosto ripidi nei pressi del passo, sono conosciuti come valangosi, soprattutto in periodi di neve abbonante come questo.

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GERMANIA - UN FURGONE PIOMBA SULLA FOLLA A MÜNSTER – CI SONO ALMENO 3 MORTI E 30 FERITI

L’AUTISTA SI SAREBBE UCCISO 

PER LE AUTORITA’ POTREBBE ESSERE UN ATTACCO TERRORISTICO


munster furgone sulla follaMUNSTER FURGONE SULLA FOLLA
Un furgone si è schiantato su alcuni passanti nella città di Münster, in Germania, provocando morti e feriti. Per le autorità potrebbe essere un attacco terroristico. È avvenuto nei pressi della piazza Kiepenkerl, nella città vecchia. Tra le vittime potrebbe esserci anche il guidatore. La polizia ha isolato la zona e invita tutti a non avvicinarsi, vista anche la situazione molto confusa.

L'attentato è avvenuto nei pressi della piazza Kiepenkerl, nella città vecchia. Il mezzo usato per l'attacco si è scagliato contro i tavoli all'aperto del ristorante Kiepenkerl, nel centro storico della città, travolgendo i clienti seduti. Tra le vittime c'è anche il guidatore - al momento si pensa che abbia agito da solo - che ha lanciato il veicolo contro la folla, che si è ucciso sparandosi alla testa. La polizia ha isolato la zona e invitato tutti a non avvicinarsi. Gli agenti hanno chiesto l'intervento degli artificieri perché temono che a bordo del furgone ci siano esplosivi.

Nel dicembre 2016, un camion era piombato sulla folla in un mercatino di Natale di Berlino, uccidendo 12 persone tra cui una giovane italiana. L'attentatore, Anis Amri, fu poi ucciso dalla Polizia italiana a Sesto San Giovanni.

Germania, furgone su folla a Münster. La testimonianza di un ristoratore: "C'erano almeno 200 persone"


Fonti della Farnesina riferiscono che sono in corso le verifiche per accertare l'eventuale coinvolgimento di connazionali nell'attacco. Angela Merkel ha espresso il suo cordoglio per le vittime.

Germania, furgone sulla folla. Mastrobuoni: "Città simbolo del cristianesimo"


Furgone contro folla, media Germania: conducente con problemi psichici 
Sarebbe un tedesco, nato nel 1969 e con problemi psichici, l'uomo al volante del furgone che ha travolto la folla nel centro di Munster, provocando 3 morti e 20 feriti, di cui 6 gravi. 
Lo riferisce il quotidiano Sueddeutsche Zeitung. La casa dell'uomo è sottoposta a perquisizione da parte della polizia. Gli agenti temono che l'appartamento possa contenere esplosivi.
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FRANCIA: BLOCCATO L’INVIO DI MILITARI ITALIANI IN NIGER ED IN TUNISIA

BLOCCATI NEL DESERTO 40 SOLDATI: ERANO GIA’ NELLA BASE DI NIAMEY PER ORGANIZZARE L’ARRIVO DI ALTRI 400 FANTI. 

LO STOP E' ARRIVATO DAL NIGER, MA PARE CHE DIETRO CI SIA PARIGI: L'ACCORDO FU SOTTOSCRITTO DA GENTILONI, CHE ORA E' MENO DI UN'ANATRA ZOPPA...

Fiorenza Sarzanini per il Corriere della Sera

base Legione NigerBASE LEGIONE NIGER
La partenza era prevista per giugno. Ma la missione dei soldati italiani in Niger, già approvata dal Parlamento nel gennaio scorso, è sospesa. Troppe resistenze a livello locale hanno convinto il presidente nigerino Mahamadou Issoufou a chiedere al nostro governo un rallentamento nelle procedure di invio del contingente, che di fatto si traduce in uno stop.

Bloccata anche la partenza dei militari per la Tunisia: la richiesta di 60 uomini era stata fatta dalla Nato, ma in questo caso il premier Yussef al-Shed ha fatto sapere che sarebbe stato meglio evitare di darle seguito e tutto si è fermato. Resta dunque da risolvere il problema del reparto che era stato mandato a Niamey per la pianificazione logistica: 40 persone che il governo potrebbe decidere di far rientrare visto che al momento restano confinate nella base statunitense in attesa di nuove disposizioni.

base Legione straniera NigerBASE LEGIONE STRANIERA NIGER
Era stato il titolare della Difesa nigerino Kalla Moutari a sottoscrivere un «accordo di collaborazione» con la collega Roberta Pinotti il 26 settembre 2017. Il 1 novembre 2017 e il 15 gennaio 2018 aveva invece spedito due lettere con la richiesta di un contingente «per l' addestramento per il controllo dei confini». Istanza accolta a Montecitorio il 17 gennaio quando sono state prorogate e rifinanziate tutte le missioni all' estero. In realtà già dieci giorni dopo la radio francese Rfi rilancia le perplessità del ministero degli Esteri nigerino con una fonte che sottolinea il fatto di «non essere stati consultati» e soprattutto «non siamo d' accordo».

base legione Niger1BASE LEGIONE NIGER1
Circola l' ipotesi che sia stato il governo di Parigi a fare pressioni affinché il nostro Paese rimanesse fuori dalla Coalizione già presente con Stati Uniti e Germania. E prende corpo il 10 marzo scorso quando il ministro dell' Interno, Mohamed Bazoum, definisce la missione «inconcepibile» spiegando che l' unica possibilità è «l' invio di alcuni esperti, senza ruoli operativi». Una dichiarazione che convince il ministro degli Esteri Angelino Alfano a frenare: «Il dispiegamento della missione non può che avvenire su richiesta delle autorità nigerine e sulla base di consenso per rispettare profondamente la sovranità del Niger. Sono ovvietà, ma nell' ambito del diritto internazionale è fisiologico che sia così».

migranti NigerMIGRANTI NIGER
Nei giorni successivi ci sono numerosi contatti a livello governativo ed è lo stesso presidente nigerino a sottolineare le difficoltà di accogliere i soldati. Adesso bisognerà quindi stabilire il ruolo dei 40 militari già partiti nelle scorse settimane, che non hanno più compiti operativi. E non è escluso che si decida di farli rientrare in Italia, sia pur scaglionati, visto che in questa situazione non possono nemmeno uscire dalla base statunitense a Niamey dove sono ospitati e dove hanno allestito il quartier generale.

Pinotti e GrazianoPINOTTI E GRAZIANO
Il decreto approvato per «fornire supporto alle attività di sorveglianza delle frontiere e del territorio» prevedeva l' invio di «120 unità nel primo semestre e fino a un massimo di 470 unità entro la fine del 2018». Costo dell' operazione: «40 milioni e 482 mila euro». Soldi che a questo punto potrebbero essere destinati ad altri impieghi. Sospeso anche l' esborso dei circa 5 milioni che Montecitorio aveva destinato alla missione in Tunisia. In questo caso si trattava di partecipare con 60 soldati alla missione Nato per «supportare le forze di sicurezza tunisine nella costituzione e messa in funzione del Comando Joint e sviluppare e rafforzare le attività di pianificazione e condotta di operazioni interforze, specialmente nel controllo delle frontiere e nella lotta al terrorismo».

GENTILONI MACRONGENTILONI MACRON
Il governo di Tunisi ha avuto numerosi contatti con i colleghi italiani spiegando che la presenza dei militari non appariva necessaria, soprattutto tenendo conto degli equilibri interni e della situazione locale. E così si è deciso di soprassedere. Lasciando al prossimo governo l' onere di decidere come e dove impiegare i contingenti.

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VIDEO: LE ‘IENE’ FANNO INCONTRARE LA FIGLIA DI DAVID ROSSI CON L’ESCORT DEI FESTINI SENESI, CHE RICONOSCE MOLTI VOLTI DEI PARTECIPANTI: MAGISTRATI, IMPRENDITORI, MANAGER DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA, GIORNALISTI

NON SOLO: MONTELEONE SCOPRE ANCHE UNA DELLE VILLE IN CUI SI TENEVANO LE ORGE CHE SERVIVANO A TENERE IN PUGNO E FAR TACERE UN INTERO SISTEMA DI POTERE

Le 'Iene': l'escort dei festini senesi incontra la figlia di David Rossi



Silvana Palazzo per www.ilsussidiario.net

Carolina Orlandi, figlia di David Rossi, ha incontrato l’uomo che avrebbe partecipato ai festini a luci rosse vicino Siena. Sotto la supervisione della Iena Antonino Monteleone, la figlia dell’ex responsabile della comunicazione Mps si è confrontata con l’escort che ha confermato di essersi prostituto in quei festini.

caterina orlandi figlia di david rossi incontra l escort dei festini di sienaCATERINA ORLANDI FIGLIA DI DAVID ROSSI INCONTRA L ESCORT DEI FESTINI DI SIENA
La Orlandi gli ha mostrato alcune foto di personaggi di primo piano che sono stati riconosciuti come partecipanti ai festini, ma ha soprattutto chiesto se David Rossi avesse mai partecipato a quegli eventi, scenario escluso dall’escort. Il 26enne ha però aggiunto che dopo la morte di David Rossi tutti erano molto più agitati. La Iena ha poi individuato la villa che sarebbe stata teatro degli incontri, nei dintorni di Monteriggioni, grazie alle indicazioni del testimone in videochiamata, ma parlare con i responsabili della struttura è stata un’impresa vana.


LA FIGLIA DI DAVID ROSSI INCONTRA L'ESCORT DEI FESTINI A LUCI ROSSE
Le Iene continua a trattare il caso relativo alla morte di David Rossi, nonostante il servizio di domenica 25 marzo sia diventato un caso giudiziario e politico. Il programma di Italia 1 continua le sue verifiche dopo aver intervistato un escort che ha raccontato di aver partecipato a festini a luci rosse nel Senese con ospiti di alto profilo, tra cui politici e magistrati di alto livello che avrebbero potuto condizionare le indagini sulla morte del capo dell’area comunicazione di Mps.
caterina orlandi figlia di david rossi incontra l escort dei festini di sienaCATERINA ORLANDI FIGLIA DI DAVID ROSSI INCONTRA L ESCORT DEI FESTINI DI SIENA

La Iena Antonino Monteleone ha fatto incontrare l’escort con Carolina Orlandi, figlia acquista di David Rossi. Ma Le Iene per il servizio che verrà trasmesso nella puntata di oggi, mercoledì 5 aprile 2018, ha sentito anche la mamma di Carolina, Antonella Tognazzi, compagna di David Rossi. Per la nuova puntata è stata effettuata anche una ricerca di una delle ville dove sarebbero stati organizzati i festini, nei dintorni di Monteriggioni. Cosa hanno scoperto Le Iene?

DAVID ROSSI, MPS: LE ULTIME TAPPE
caterina orlandi figlia di david rossi incontra l escort dei festini di sienaCATERINA ORLANDI FIGLIA DI DAVID ROSSI INCONTRA L'ESCORT DEI FESTINI DI SIENA
Il caso David Rossi continua a far discutere. Ieri a Le Iene è stata notificata una nuova querela dai magistrati di Siena. Già pochi giorni dopo la messa in onda dell’ultimo servizio, il materiale era stato acquisito dalla procura di Genova, che peraltro aveva inserito nel registro degli indagati l’ex sindaco senese Pierluigi Piccini e gli autori del programma di Italia 1. La procura di Genova aveva aperto due indagini, una per abuso d’ufficio e una per diffamazione.

Anche il Csm però dopo l’ultimo servizio de Le Iene sta indagando sul caso. Dei presunti festini a luci rosse nel Senese e del loro possibile collegamento con la morte di David Rossi si sta occupando in particolare la prima commissione del Csm con un’indagine conoscitiva sulle vicende oggetto dell’inchiesta de Le Iene. A proposito del racconto dell’escort, il programma sul suo sito ha scritto: «Non abbiamo rivelato i nomi di un racconto comunque clamoroso, che abbiamo cercato più volte di mettere in discussione, anche con quanto vedrete in onda stasera».

Fonte: qui