9 dicembre forconi: 11/14/18

mercoledì 14 novembre 2018

Teheran, si affaccia lo spettro della 'iper-inflazione'

Secondo la Banca centrale il dato nel mese di ottobre ha raggiunto il 15,9%. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno l’aumento è del 36,9%. Il presidente Rouhani prova a rassicurare il Paese: “Nessun pericolo”. E per l’ufficio di Statistica il tasso a ottobre è del 2,1%. Attesa per l’entrata in vigore delle sanzioni su banche e petrolio. 


Teheran (AsiaNews/Agenzie) - Il tasso di inflazione in Iran nel mese di ottobre ha raggiunto il 15,9%, in un contesto economico di grave crisi a causa delle sanzioni commerciali degli Stati Uniti contro la Repubblica islamica. È quanto emerge dai dati pubblicati dalla Banca centrale iraniana (Cbi), secondo cui la situazione è destinata a peggiorare ancor più nelle prossime settimane in seguito all’entrata in vigore del secondo blocco di sanzioni contro il sistema bancario e il petrolio. 
Se paragonato allo stesso mese dello scorso anno il dato sull’inflazione registra una crescita del 36,9%. Un dato allarmante, che pone il rischio concreto di “super-inflazione” e potrebbe trascinare il Paese a un collasso economico simile a quello del Venezuela. 
Il presidente Hassan Rouhani cerca di rassicurare il Paese, bollando come “bugiardi” gli economisti che lanciano l’allarme sullo stato di salute della nazione. Durante una riunione in Parlamento dei giorni scorsi egli ha affermato che quanti “lanciano il pericolo di iper-inflazione o sono bugiardi o non capiscono l’economia dell’Iran”. 
Parole smentite qualche minuto più tardi dallo stesso neo-ministro dell’Economia Farhad Dejpasand, il quale ha parlato di “rischio iper-inflazione” per la Repubblica islamica. Una gaffe che egli ha quindi cercato di correggere in un secondo intervento davanti all’Assemblea, provando a rassicurare deputati e cittadini sulla solidità del sistema Paese.
Nel maggio scorso la Casa Bianca ha ordinato il ritiro dall’accordo nucleare (Jcpoa) voluto dal predecessore Barack Obama, introducendo  più dure sanzioni della storia contro Teheran. Una decisione che ha provocato un significativo calo nell’economia iraniana - confermato da studi del Fmi - e un crollo nelle vendite di petrolio, obiettivo della seconda parte delle sanzioni che saranno in vigore dal 4 novembre.
Il termine “iper-inflazione”, ha dichiarato Rouhani, “è basato su analisi economiche e politiche errate”. Egli ha quindi assicurato che verrà messo un freno all’aumento vertiginoso dei tassi. 
Il governo lancia messaggi rassicuranti e improntati all’ottimismo, ma sulla stampa nazionale iniziano a circolare con crescente frequenza i paragoni con il Venezuela, che viaggia attorno al 50-55% di inflazione. Solo negli ultimi mesi il dato in Iran è cresciuto passando dall’11,5% di agosto al 13,5% di settembre, per poi passare al 15,9% di ottobre. 
Tuttavia, vi sono altri istituti che pubblicano dati più rassicuranti, a conferma della grande confusione che regna attorno all’economia del Paese: il Centro di statistica iraniano fissa il tasso di inflazione per ottobre al 2,1%, un valore molto più basso rispetto a quello della Cbi. Al contrario, il Fondo monetario internazionale (Fmi) prevede un dato del 29,6% entro la fine dell’anno e un tasso di crescita economica di segno negativo (-1,5%).

Fonte: qui

LE 99 PIÙ DIFFUSE FAKE-NEWS SUL CIBO SMENTITE E SPIEGATE DAL VICEPRESIDENTE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZA DELL' ALIMENTAZIONE

MANGIARE LA PASTA DI SERA FA INGRASSARE? IL PESCE FA BENE ALLA MEMORIA? CIOCCOLATA E SALUMI FANNO VENIRE I BRUFOLI? 

NON E’ VERO CHE SOLO LA BANANA TI DA’ TANTO POTASSIO…

Cristina Marrone per il Corriere della Sera

Mangiare la pasta di sera fa ingrassare? Il pesce fa bene alla memoria? Cioccolata e salumi fanno venire l' acne? Di bufale alimentari se ne sentono parecchie e, complici i social network, l' amplificazione sembra inarrestabile. «Chiunque si sente in grado di pontificare sull' alimentazione, considerato un argomento "leggero" e presentare una esperienza personale come verità assoluta, ma è un atteggiamento totalmente antiscientifico» spiega Marcello Ticca, medico, specialista in Scienza dell' Alimentazione, vicepresidente della Società Italiana di Scienza dell' Alimentazione, che alle fake news relative al cibo ha dedicato un libro: «Miraggi alimentari, 99 idee sbagliate su cosa e come mangiamo». Se ne parlerà , fra l' altro, a nel corso di «Roma ExpoSalus and Nutrition», la manifestazione dedicata alla salute, al benessere e alla qualità della vita in programma alla Fiera di Roma dall' 8 all' 11 novembre.
Nel libro sono riportate le tante informazioni false che spingono le persone a cambiare il proprio atteggiamento alimentare. Qualche esempio? Le credenze salutiste che classificano i cibi in buoni e cibi cattivi «Non esistono, serve invece un uso corretto degli alimenti che abbiamo a disposizione», si precisa, le uova ritenute, a torto, dannose per il fegato e il colesterolo, l' atteggiamento sbagliato del voler a tutti costi togliere tutto lo zucchero dalla dieta, il credere che bere durante i pasti faccia male oppure che gli agrumi curino il raffreddore.
In alcuni casi si tratta di suggerimenti innocenti, in altri casi di promesse miracolose che rischiano di compromettere il nostro benessere e la nostra salute.
«L' unico modo per combattere a correggere i luoghi comuni è informare in modo corretto: non espongo le mie idee, ma provo a spiegare in modo semplice come stanno davvero le cose con documenti ufficiali delle autorità scientifiche, fornendo anche una serie di dati e di consigli pratici». Eccone alcuni.
pomodoroPOMODORO
Cioccolata e salumi fanno venire i brufoli 
Con buona pace degli amanti di cioccolato e salumi questi alimenti non farebbero venire i brufoli: almeno nessuno studio scientifico lo proverebbe, contrariamente a quanto sostengono le dicerie. Inoltre la cioccolata non contiene nessuna sostanza capace di influire sensibilmente sugli equilibri ormonali che provocano l' acne. Stessa cosa vale per i salumi. Certo, bisogna essere moderati nelle quantità altrimenti sono altri i problemi di salute che subentrano!
Pesce e fosforo, un aiuto per la memoria 
Prima di tutto va precisato che non è vero che il pesce sia particolarmente ricco di fosforo. Carne, legumi, formaggi, frutta secca e crostacei ne contengono quantità nettamente più elevate. Inoltre non esiste alcuna correlazione fra l' assunzione di questo minerale e il miglioramento delle capacità mnemoniche.
Le uova sono pesanti da digerire 
La critica della scarsa digeribilità delle uova è sostanzialmente infondata e immotivata. Se prendiamo come termine di confronto la velocità di svuotamento gastrico possiamo constatare che due uova crude o alla coque lasciano lo stomaco in due ore, due uova sode in tre. Per digerire una tazza di caffelatte servono un paio di ore, tre per una normale porzione di carne.
zuppe 4ZUPPE 
Insomma le uova, purché non siano cotte troppo, non presentano particolari problemi di digeribilità.
La pappa reale è ricca di nutrimenti 
La pappa reale è il nutrimento dell' ape regina: a lei fa benissimo, ma fa bene anche agli esseri umani? Questa sostanza contiene nutrienti che normalmente troviamo negli alimenti che consumiamo e non è mai stato provato scientificamente alcun particolare effetto sul nostro organismo. Inoltre conviene fare attenzione perché in Italia circolano notevoli quantità di pappa reale prodotta in Cina che costa assai meno ma è spesso fortemente contaminata da cloramfenicolo, un antibiotico vietato in Europa perché sospettato di essere genotossico, ossia capace di alterare il Dna.
patatePATATE
Sono sovrappeso perché ho le ossa pesanti 
In realtà le dimensioni dello scheletro non hanno molto a che fare con il peso: le ossa rappresentano circa 14 chili in una persona che ne pesa 70 e i valori medi oscillano tra i 10,5 ai 12,5 chili, a seconda della statura. Inoltre la variabilità tra una persona e l' altra, o fra uomo e donna, non supera i due chili. Quindi, se una persona è in sovrappeso, le ossa c' entrano poco.
Solo la banana ti dà tanto potassio 
In parte vero, la banana con i suoi 350 milligrammi di potassio ogni 100 grammi, ne è particolarmente ricca. Ma i kiwi ne contengono 400 mg, le patate 570 mg, gli spinaci 530 mg, le arachidi 680 mg e frutta come albicocche, pompelmo, pesche ne hanno fra i 250 e i 330 mg , più o meno come la banana.
zuppe 3ZUPPE 
Per una frittura leggera serve poco olio.
È un' idea sbagliata, anche se apparentemente logica. Per avere un prodotto finale che assorba meno olio e risulti più leggero il trucco è immergere l' alimento da friggere in una quantità notevole di olio che non deve superare i 180°. La crosta che si forma, oltre a rendere la frittura croccante, è impermeabile e impedisce che il cibo si impregni di olio.
Fonte: qui

Peter Schiff: "The Truth Is We Don't Have A Booming Economy"

Peter Schiff doesn’t mince words when he declared the precarious state the United States economy has found itself in. As SHTFplan.com's Mac Slavo notes, Schiff says “the truth is we don’t have a booming economy,” and he’s not the only one who has noticed.
October was the worst month for global equities in more than six years. Globally, stock markets lost 7.5%, their worst month since May 2012. Even with the late rally, it was the biggest monthly decline in the Nasdaq since 2008.
“All of the bulls were out in force on the financial networks claiming that the correction is over. Everybody was confident that the lows are in, that the big back-to-back rally is proof and you better buy now, otherwise you’re going to miss the rally, and this is the typical correction and now it has run its course. And you know what? If this really was the end of the correction, most likely there wouldn’t be so many people that were so confident that it’s over. You’d have a lot more fear, especially on Halloween. The fact that there is no fear, to me, shows that it’s more likely that this is not the end of the correction, but the beginning of the bear market and that this rally is a correction.” –Peter Schiff via Seeking Alpha

Schiff is well-known for predicting the 2008 financial crisis, but that becomes slightly more real when hearing him say that the job market if a gigantic bubble. Schiff says that jobs are just one more bubble that’s about to burst.

Two hundred thousand jobs a month in an economy the size of ours, especially given how few people, or what a large percentage of the workforce is not working, we should be creating a lot more than 200,000 jobs per month. But we’re not.”
Even though wages are rising for people that have jobs, the cost of living is rising faster. But the cost of servicing their debt is rising even faster than that.”
As far as the job growth goes, the mainstream keeps pointing to it as a sign of a booming economy. But as Peter pointed out, we’re borrowing a tremendous amount of money to get this jobs growth.
Clearly, if we’re running record budget deficits, and record trade deficits, and everybody is levered up, you know, spending all of that borrowed money creates some jobs. But those jobs are not sustainable because the debt is not sustainable. The consumption based on debt is not sustainable.”
Increasing prices is a direct result of a decade of Federal Reserve easy money policy, Schiff accurately says. Over the last 10 years, the Fed has printed trillions of dollars out of thin air.
The point is we’re running record trade deficits. We’re running huge government budget deficits. The GOP cut income taxes. We’re giving everybody money to spend, so people are spending.
And in the short-run, yes, you can goose up the economy and you can create some unsustainable jobs. But just because we have these jobs today doesn’t mean these jobs are going to be here tomorrow.”
And remember, Schiff concludes: "that every boom has been followed by a bust.”
Fonte: qui

Manovra italiana sotto attacco

Dopo Austria e Olanda, la Ue tuona: "Controproducente per l'economia". Critiche anche dalla Bce e dalla Bundesbank

Austria, Olanda, Bce, Bundesbank e naturalmente Ue. Tutti contro la manovra economica.
L'attacco al governo gialloverde ora diventa trasversale. Il 21 novembre, come anticipato oggi dal Giornale, verrà infatti avviata la procedura di infrazione contro l'Italia per aver violato le regole di riduzione del debito. "A Bruxelles continuano a mandare le letterine - mette le mani avanti Matteo Salvini - se proveranno a mettere sanzioni contro il popolo italiano, hanno capito male".
Gli attacchi però non si placano. "L'Italia deve scegliere se conformarsi alle regole fiscali europee o affrontare maggiori costi di indebitamento, in quanto la Bce non si affretterà a soccorrere un singolo membro della zona euro", ha affermato Klaas Knot, governatore della Banca centrale olandese, parlando alla Cnbc, come riporta Reuters. Knot, che è considerato un falco in seno al consiglio direttivo della Bce, ha detto che "è piuttosto pertinente sostenere che l'Italia debba essere effettivamnte conforme alla regole", anche perché "in caso contrario, il risultato sarà un aumento dello spread". Il governatore centrale ammente che "ci sono rischi al ribasso per la regione", tra cui lo scontro tra Italia e Ue sulla manovra, la Brexit e lo scontro commerciale Usa-Cina, "ma l'impatto non è tale da indurci a cambiare radicalmente le nostre prospettive" della politica monetaria.
Critiche anche dal presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, che in un discorso a Berlino ha avvertito: "Il governo italiano è legittimato ad amentare la spesa pubblica, ma a condizione che non ne derivi un onere più elevato sul debito. È perfettamente legittimo che un nuovo governo stabilisca nuove priorità politiche ma nella misura in cui queste sono associate a spese aggiuntive, sarebbe consigliabile ridurre altre spese o aumentare le entrate".
La Commissione Ue si rifatta sentire. Il vicepresidente della Commissione responsabile per l'Euro, Valdis Dombrovskis, nella prima reazione ufficiale dell'esecutivo comunitario dopo l'invio da parte del governo di una versione rivista del documento programmatico di bilancio ha dichiarato: "La decisione del governo italiano di non modificare il piano di bilancio è controproducente per l'economia italiana. Già ora, in percentuale, gli interessi sul debito pubblico sono una volta e mezzo più alti di un anno fa. L'impatto è evidente anche nella disponibilità di finanziamenti e nel costo del credito per l'economia reale, che sta iniziando a danneggiare gli investimenti".
Oggi sono arrivate anche le prime richieste da parte degli Stati membri perché venga inflitta una severa punizione all'Italia. La voce più forte in questo contesto è quella che arriva dall'Olanda. "È poco sorprendente ma molto deludente il fatto che l’Italia non abbia rivisto il proprio bilancio. Le finanze pubbliche dell’Italia sono fuori controllo e i piani del governo italiano non portano una robusta crescita economica. Questo bilancio non soddisfa gli accordi che abbiamo stipulato in Europa. Ho grandi preoccupazioni al riguardo, spetta ora alla Commissione europea prendere ulteriori provvedimenti", ha affermato il ministro delle Finanze, Wopke Hoekstra. Anche l'Austria è salita sul carro di Bruxelles e il ministro delle Finanze, Hartwig Loeger ha tuonato: "L'Italia rischia di diventare un successore del modello greco. Se l'Italia non rivedrà la propria manovra, ha spiegato il ministro, Vienna è pronta a chiedere e sostenere la procedura della Commissione Europea".
Fonte: qui
P.S. non prendiamo lezioni da paesi quali la Francia, Germania o Olanda che hanno sistemi bancari decotti ed insolventi da almeno 10 anni, ma vengono tenuti in vita artificiosamente dalla BCE, clicca qui ad esempio. 

P.P.S. Già vi abbiamo salvato nel 2012-13 con i fondi salva cessi bancari nord-europei, EFSF-ESM.

GLI ITALIANI PAGANO 600 EURO DI TASSE IN PIU' RISPETTO ALLA MEDIA UE

TRA LE NAZIONI PIÙ IMPORTANTI SOLO FRANCIA, BELGIO E  SVEZIA HANNO REGISTRATO UNA PRESSIONE FISCALE SUPERIORE ALLA NOSTRA 

IN ATTESA DELLA FLAT TAX NEL 2019 C'E' IL RISCHIO CHE LE TASSE LOCALI TORNINO AD AUMENTARE…

Se l’anno scorso avessimo avuto la stessa pressione fiscale della media Ue, ciascun italiano, compresi neonati e ultracentenari, avrebbe risparmiato quasi 600 euro. A dirlo è l’Ufficio studi della Cgia che ha messo a confronto la pressione fiscale registrata nel 2017 nei principali Paesi europei e, successivamente, ha calcolato il differenziale di tassazione pro capite esistente tra gli italiani e i cittadini dei principali paesi dell’Unione.
Dai dati emerge che tra le nazioni più importanti solo in Francia, in Belgio e in Svezia hanno pagato più di noi, rispettivamente 1.765, 1.196 e 712 euro. Ad eccezione dell’Austria che nel 2017 ha registrato il nostro stesso carico fiscale, tutti gli altri, invece, hanno avuto una pressione fiscale inferiore alla nostra; si tratta di un carico che ha assicurato un risparmio di tassazione pro capite rispetto ai cittadini italiani pari a 541 euro in Germania, a 996 euro in Olanda, a 1.964 euro nel Regno Unito e a 2.164 euro in Spagna. 
Rispetto alla media dell’Unione europea, pertanto, nel 2017 ogni italiano ha ipoteticamente versato al fisco 598 euro in più.
In attesa della riduzione del peso fiscale, grazie all’estensione a tutti i contribuenti dell’applicazione della flat tax, nel 2019 corriamo il rischio che le tasse locali tornino ad aumentare. La manovra, infatti, non ha confermato i blocchi delle imposte territoriali introdotte nel 2015, pertanto è probabile che Sindaci e Governatori rivedano all’insù le addizionali Irpef e le aliquote dell’Irap, dell’Imu e della Tasi sulle seconde case e i capannoni. Se ciò si verificasse sarebbe una vera e propria iattura per i bilanci delle famiglie e delle imprese”, denuncia il coordinatore dell’Ufficio studi, Paolo Zabeo.
''Con tante tasse e con una platea di servizi erogati dal pubblico che negli ultimi anni è diminuita sia in qualità sia in quantità - segnala il segretario della Cgia Renato Mason - si sono sacrificati i consumi e gli investimenti. Inoltre, è diventato sempre più difficile fare impresa, creare lavoro e redistribuire ricchezza. Alle piccole e piccolissime imprese, in particolar modo, il calo dei consumi delle famiglie ha creato non pochi problemi finanziari, costringendo molte partite Iva a chiudere i battenti''.

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E in questi ultimi anni la crisi ha colpito indistintamente tutti i ceti sociali, anche se le famiglie del cosiddetto popolo delle partite Iva hanno registrato, statisticamente, i risultati più negativi. Il ceto medio produttivo, insomma, ha pagato più degli altri gli effetti della crisi e ancora oggi fatica ad agganciare la ripresa.
Oltre all'eccessivo peso delle tasse è altrettanto evidente per Cgia che l'efficienza e la qualità della nostra Pubblica amministrazione "sono un grosso problema". Una situazione che emerge anche dai risultati dell'ultima indagine condotta dalla Commissione Europea sulla qualità della Pubblica Amministrazione a livello territoriale. Rispetto ai 192 territori interessati dall'analisi realizzata nel 2017, le principali regioni del Centro-Sud d'Italia compaiono per 8 volte nel rank dei peggiori 20, con la Calabria che si classifica addirittura al 190° posto.
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Il risultato finale, conclude Cgia, è un indicatore che varia tra 100, ottenuto dalla regione finlandese Åland (1° posto). Sebbene sia relegato al 118° posto a livello europeo, il Trentino Alto Adige (indice pari a 41,4) è la realtà territoriale più virtuosa d'Italia; seguono, a pari merito, altre due regioni del Nordest: l'Emilia Romagna e il Veneto (indice pari a 39,4) che si collocano rispettivamente al 127° e al 128° posto della graduatoria generale. Subito sotto troviamo la Lombardia (38,9) che è al 131° posto e il Friuli Venezia Giulia (38,7) che si attesta al 133° gradino della classifica stilata dalla Commissione Europea. Male in particolar modo le regioni del Mezzogiorno dove si registrano le performance più preoccupanti. Se la Campania (indice pari a 8,4) è al 186° posto, l'Abruzzo (6,2) è al 189° e la Calabria, il territorio in cui la Pa funziona peggio tra tutte le nostre 20 realtà regionali, è addirittura al 190° gradino della graduatoria generale, con un indice di soli 1,8 punti (vedi Tab. 2).
TASSETASSE
Tornando alla stima delle pressione fiscale la Cgia avverte come il dato della pressione fiscale italiana relativa al 2017 non tenga conto dell'effetto del cosiddetto ''Bonus Renzi''. L'anno scorso, infatti, gli 80 euro ''concessi'' ai lavoratori dipendenti con retribuzioni medio-basse sono costati alle casse dello Stato 9,5 miliardi di euro. Un importo contabilizzato nel bilancio della nostra Amministrazione pubblica come spesa aggiuntiva. Pertanto, conclude, se si ricalcola la pressione fiscale considerando questi 9,5mld di euro che praticamente sono un taglio delle tasse, anche se contabilmente vanno ad aumentare le uscite, la pressione fiscale scende al 41,6 %.
Fonte: qui

LA GUARDIA DI FINANZA ARRESTA 24 PERSONE IN UN’OPERAZIONE CONTRO LA ‘NDRANGHETA.


TRA QUESTI C’È ANCHE L’EX DEPUTATO DI FORZA ITALIA GIUSEPPE GALATI (ORA AI DOMICILIARI) 

SECONDO L’ACCUSA AVREBBE ASSUNTO UN CONSIDEREVOLE NUMERO DI COLLABORATORI A SOLI “FINI CLIENTELARI” 

SOTTOSEGRETARIO CON BERLUSCONI, "WHY NOT" E IL PASSAGGIO CON "ALA"

'Ndrangheta: 24 persone arrestate, c'è anche l'ex deputato Giuseppe Galati

giuseppe galati 4GIUSEPPE GALATI 
L'ex deputato Giuseppe Galati, del centrodestra, è stato arrestato e posto ai domiciliari nell'ambito di un'operazione contro la 'ndrangheta condotta dalla Guardia di finanza. Insieme a Galati, nell'operazione denominata "Quinta bolgia", sono state arrestate altre 23 persone. Dodici sono state condotte in carcere, mentre per le altre 12, tra cui Galati, sono stati disposti i domiciliari. E' stato eseguito anche un sequestro di beni per dieci milioni di euro.

L'ex parlamentare Giuseppe (detto "Pino") Galati era stato eletto prima con l'Udc e poi passato con Forza Italia e, successivamente, con Ala. Alle ultime elezioni politiche del marzo scorso Galati si era candidato al Senato con la lista "Noi con l'Italia", ma non era stato eletto.

Nei confronti delle 24 persone coinvolte nell'operazione la Guardia di finanza ha eseguito ordinanze di custodia cautelare emesse da Gip distrettuale di Catanzaro su richiesta della Dda del capoluogo calabrese, diretta da Nicola Gratteri.
guardia di finanza 1GUARDIA DI FINANZA 

Giuseppe Galati nel 2016 era rimasto coinvolto in un'altra inchiesta sulla 'ndrangheta coordinata dalla Dda di Reggio Calabria. In quel caso la Procura distrettuale aveva chiesto l'arresto di Galati, all'epoca in carica, per corruzione aggravata dalle modalità mafiose, ma il gip non l'accolse perché non ritenne sussistesse un quadro indiziario grave. La posizione di Galati, a conclusione dell'inchiesta, denominata Alchemia, fu poi archiviata dal gup di Reggio Calabria su richiesta della stessa Procura.

L'ex parlamentare, in qualità di presidente della fondazione Calabresi nel mondo, ente in house della regione Calabria sottoposto a procedura di liquidazione, è attualmente indagato in un procedimento avviato dalla Procura della Repubblica di Catanzaro.

giuseppe galatiGIUSEPPE GALATI
Secondo l'accusa Galati avrebbe assunto un considerevole numero di collaboratori a soli "fini clientelari" come ha scritto il gip in un provvedimento di sequestro di beni per un valore di oltre 140 mila euro, "per mantenere ed incrementare il proprio bacino elettorale" simulando il loro impiego nella struttura operativa interna, la cui nomina era affidata alla scelta fiduciaria del presidente, ma impiegandoli in realtà in progetti finanziati con fondi comunitari.


Chi è Giuseppe Galati, l'ex deputato arrestato in Calabria

Più volte parlamentare e per due volte sottosegretario nel secondo e terzo governo Berlusconi, Giuseppe “Pino” Galati, classe 1961, è stato arrestato e messo ai domiciliari lunedì 12 novembre 2018 nell’ambito di una operazione contro la 'ndrangheta condotta dalla Dda di Catanzaro e ribattezzata “Quinta Bolgia”. In totale, sono state arrestate 24 persone ed è stato disposto un sequestro per beni del valore di 10 milioni di euro.

La carriera politica
giuseppe galati 3GIUSEPPE GALATI 
Avvocato e giornalista pubblicista originario di Catanzaro, l’esponente politico ha mosso i primi passi da giovanissimo nelle file della Democrazia Cristiana, ma dopo Tangentopoli è approdato nei centristi (Ccd-Udc), diventando deputato nel 1996. Galati è stato parlamentare per cinque mandati consecutivi: nel 2001 è eletto con il cosiddetto Biancofiore, nel 2006 ancora con l’Udc, nel 2008 e nel 2013 con il Popolo delle Libertà. Nel secondo e terzo governo Berlusconi, è stato sottosegretario alle Attività produttive. Galati è passato poi ad Ala di Denis Verdini e a marzo 2018 si è candidato al Senato con Noi con l’Italia: non è stato rieletto per pochi voti.

I primi guai giudiziari

giuseppe galati 2GIUSEPPE GALATI 
I primi guai giudiziari per Galati sono arrivati nel 2011, con il processo per la presunta sottrazione delle inchieste "Why not" e "Poseidone" all'allora pm di Catanzaro Luigi de Magistris. Nel 2016, il tribunale di Salerno ha assolto Galati, riconoscendo che "il fatto non sussiste" e respingendo quindi l'ipotesi di un complotto ai danni dell'attuale sindaco di Napoli. I pm avevano chiesto due anni e sei mesi di reclusione.

Archiviazione nell’indagine Alchemia

Sempre nel 2016, dopo un’inchiesta della Dda di Reggio Calabria, gli inquirenti hanno chiesto l’arresto del politico catanzarese per corruzione aggravata dalle modalità mafiose, ma il gip non ha accolto la richiesta perché non ha ritenuto che sussistesse un quadro indiziario grave. L’indagine, denominata "Alchemia", è sfociata per lui in una archiviazione del giudice su richiesta della stessa procura.

Indagato nell’inchiesta sulla fondazione Calabresi nel mondo
giuseppe galati 1GIUSEPPE GALATI 
Un’altra inchiesta della procura di Catanzaro, nel 2018, lo vede tuttora indagato. Riguarda la fondazione Calabresi nel mondo, ente in house della regione Calabria da lui fondato e di cui è stato presidente, posto successivamente sotto liquidazione. Secondo l'accusa, Galati avrebbe assunto un considerevole numero di collaboratori a soli "fini clientelari" come ha scritto il gip in un provvedimento di sequestro di beni per un valore di oltre 140 mila euro, "per mantenere ed incrementare il proprio bacino elettorale" simulando il loro impiego nella struttura operativa interna, la cui nomina era affidata alla scelta fiduciaria del presidente, ma impiegandoli in realtà in progetti finanziati con fondi comunitari.

12 Novembre 2018

Fonte: qui


E' LEGITTIMO DESTITUIRE IL MAGISTRATO CHE ACCETTA FAVORI DA IMPUTATI IN PROCESSI PENDENTI NELLA PROPRIA SEDE GIUDIZIARIA

“LA DEMOLIZIONE DI PONTE MORANDI COMINCERÀ IL 15 DICEMBRE”