AMBASCIATORE USA, 'ITALIA QUINTESSENZA DELLA DEMOCRAZIA'
GIANCARLO GIORGETTI E L AMBASCIATORE USA LEWIS EISENBERG A VILLA TAVERNA
"L'attuale governo in Italia è la quintessenza della democrazia in azione". Lo ha detto, in un forum all'ANSA, l'ambasciatore Usa a Roma Lewis Eisenberg. "Al di là di come ognuno di noi la pensi le ultime elezioni in Italia hanno dimostrato che il popolo ha parlato. Questa è la democrazia", ha sottolineato il diplomatico americano, secondo il quale, nell'incontro a Washington tra il presidente americano Donald Trump e il premier Giuseppe Conte è emersa "una chimica e una comprensione reciproca evidente". "Usa e Italia hanno in comune l'impegno per la democrazia", ha detto il diplomatico Usa sottolineando "le forti relazioni bilaterali tra i due Paesi".
EISENBERG
Eisenberg ha rimarcato il "ruolo strategico" dell'Italia nell'azione diplomatica per riportare la stabilità in Libia", aggiungendo però di non sapere se il presidente Donald Trump parteciperà alla conferenza organizzata dall'Italia il 12 e 13 novembre a Palermo. "Lo spero - ha commentato - ma non ho alcuna idea sui suoi programmi, e dove possa apparire".
TRUMP STA CON L' ITALIA CONTRO L'UE
MAURIZIO BELPIETRO INTERVISTATO
Allora, vediamo di fare chiarezza su un po' di balle che vengono propagandate in questi giorni a proposito della manovra del governo. Cominciamo dallo spread. Fa ridere e anche un po' di pena leggere e ascoltare alcuni commentatori che si sbracciano a spiegarci gli effetti nefasti dello spread.
I suddetti ci intrattengono sostenendo l'inesistenza di complotti contro il nostro Paese, insistendo sulla normale reazione dei mercati i quali, spaventati di fronte alle decisioni della maggioranza pentaleghista, avrebbero deciso di voltare le spalle ai nostri titoli di Stato. Peccato che a negare il complotto siano gli stessi che per anni ci hanno riempito la testa con il complotto dello spread, ovvero con il golpe contro il governo Berlusconi.
MERKEL SARKOZY PAPANDREOU
Per difendere il Cavaliere hanno scritto alcune enciclopedie allo scopo di sostenere che il differenziale fra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi fosse un falso problema. Anzi, un artifizio malvagio escogitato da Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, che avrebbero ordinato alle loro banche di non comprare più titoli di stato italiani per fare fuori il beneamato Cav.
Come da strumento del diavolo lo spread si sia all' improvviso trasformato in un messaggio benedetto da Dio, che dovrebbe indurre Luigi Di Maio e Matteo Salvini a rinsavire, non è ben chiaro. Se lo spread era brutto, sporco e cattivo perché aveva indotto Berlusconi alle dimissioni, com' è che all' improvviso è diventato invece bello e buono, e dovrebbe indurre i gialloblù a fare le valigie, o per lo meno a fare marcia indietro? La spiegazione resta un mistero, affidata alle capriole politiche oltre che a quelle giornalistiche.
DI MAIO SALVINI
E ora veniamo ai miliardi bruciati in Borsa, che secondo alcuni sarebbero 30. In realtà non è successo nulla di tutto ciò e chi scrive queste cose dimostra di non capire nulla di come funzioni il mercato. A Piazza Affari non c' è stato nessun falò, semplicemente le azioni hanno perso valore. Se tutti i detentori dei titoli oggetto di flessione avessero venduto, certamente l' investimento avrebbe registrato una perdita di 30 miliardi e dunque si potrebbe parlare di soldi bruciati.
Però così non è stato, perché al momento del calo non tutti, ma solo una piccola parte dei possessori di azioni ha deciso di vendere. Gli altri hanno tenuto le azioni nel loro portafogli e per loro non è cambiato nulla. Fra un giorno o fra un anno la quotazione potrebbe essere tornata dove stava oppure addirittura salita. E in questo caso che diremmo?
LEW EISENBERG
Che i miliardi, da bruciati, sono improvvisamente riapparsi come l' Araba Fenice?
Lo stesso discorso vale per chi scrive che da venerdì scorso si sono persi 5,7 miliardi per il rialzo dello spread. La verità è che lo Stato non ha perso niente, perché da venerdì a oggi non ci sono state nuove emissioni e dunque non c' è stato rialzo dei tassi d' interesse sui titoli di stato. Lo spread registra l' andamento sul mercato, non quello che lo Stato deve pagare. I 6 miliardi sono semmai il costo che l' Italia dovrebbe sopportare se per tutto l' anno prossimo fosse costretta a finanziarsi sul mercato con un tasso che tenga conto di uno spread a 300 punti. Ma questa è altra cosa rispetto a dire che in tre giorni si sono persi 5,7 miliardi.
MOSCOVICI
E adesso arriviamo al deficit, ossia a quella percentuale che fa tanto agitare l' Europa.
Bruxelles era disposta a tollerare un deficit allo 1,9 per cento, ma non può sopportarlo al 2,4 per cento, perché - questo dicono i soloni che pontificano in tv - significa che il nostro Paese rischia la bancarotta.
Bene e allora cerchiamo di capire di che cosa si tratti. L' Italia nel 2017 ha fatturato 1.716 miliardi e il deficit al 1,9 significherebbe una spesa oltre le entrate di 32,6 miliardi di euro. Nel caso in cui il deficit salisse al 2,4 per cento la spesa salirebbe a quota 41,2 miliardi.
Secondo i soloni da salotto (tv), ciò significa che un Paese che abbia 1.716 miliardi rischia il fallimento perché spende 8,5 miliardi in più.
Gli stessi economisti da telecomando, però si sono leggermente distratti, perché non ricordano che da quando è iniziata la stagione dei governi che rispettano le regole e si inginocchiano a Bruxelles, il debito pubblico, quello che preoccupa tanto l' investitore di Detroit che tutela le pensioni americane, è aumentato di 407 miliardi.
JUNCKER ORA LEGALE
Già, perché nell' ottobre del 2011, quando salì lo spread e Berlusconi scese dalla poltrona di Palazzo Chigi, il debito era a quota 1.916 miliardi e ad agosto scorso - fonte Banca d' Italia - aveva raggiunto i 2.323 miliardi. Conclusione: ma quante balle ci raccontano in tv e sui giornali?
P.s. Ieri il fallito ministro dell' Economia francese che ha trovato una seconda occupazione come commissario europeo, tal Moscovici, ha detto che in Italia c' è un governo xenofobo. L' ambasciatore americano in Italia, ossia la voce di Trump, ha invece dichiarato che il governo Conte è «la quintessenza della democrazia in azione». Giudicate voi chi abbia ragione e chi invece tema di perdere la cadrega alle prossime elezioni europee.