L’UOMO E’ RICOVERATO IN GRAVI CONDIZIONI
L’INCIDENTE SARA’ OGGETTO DI INCHIESTA FORSE ANCHE DELLA PROCURA MILITARE DI UN ALTRO PAESE EUROPEO PERCHÉ L'ELICOTTERO POTREBBE APPARTENERE A UNA FORZA ARMATA STRANIERA...
Emanuele Rossi per www.ilmessaggero.it
Risucchiato e scaraventato a terra da un elicottero militare, un cinquantenne romano kitesurfer è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Gemelli. Ferito sul litorale di Ladispoli anche un altro uomo. Il potente velivolo non è nemmeno tornato indietro dopo aver innescato quel turbine devastante. Il pilota potrebbe non essersene accorto, ma non i colleghi ai comandi di altri elicotteri che volavano "in contatto visivo" nella stessa zona.
Un incidente gravissimo e senza precedenti non solo in Italia che sarà oggetto di inchieste della Procura di Civitavecchia e della Procura militare. E forse anche della Procura militare di un altro paese europeo perché l'elicottero “pirata”, che non fa parte dell'Aeronautica militare italiana, potrebbe appartenere a una forza armata straniera.
Tutto è accaduto in pochi istanti ieri verso le 15 a Torre Flavia, Ladispoli, zona da anni amata dai kitesurfer, lo sport che permette ai surfisti di compiere anche evoluzione aeree grazie a un piccolo paracadute, una "vela" a cui sono uniti tramite funi e un'imbragatura. In condizioni meteo avverse non mancano gli incidenti in questa disciplina, ma mai si era mai registrato un episodio come quello di Ladispoli.
L'uomo ferito è un romano di 50 anni, Alessandro Ognibene, residente a Casal Lumbroso, trasportato in gravi condizioni al Policlinico Gemelli con l'eliambulanza (un elicotterocausa l'incidente, un altro incidente interviene in soccorso) dopo essere stato inghiottito dal vortice d'aria creato dalle eliche e poi sbalzato a terra dall'alto sotto gli occhi della moglie e di villeggianti. È rimasta lievemente ferita al piede una guardia giurata che si trovava in spiaggia. Intervenuti il 118, i carabinieri e la guardia costiera. Ognibene ha diversi traumi e un ematoma al torace.
IL GIALLO
«Era un elicottero militare e l'elica ha aspirato il kitesurfer che neanche si trovava ancora in acqua» ha raccontato ai carabinieri uno dei testimoni. «Ho anche le foto degli elicotteri che sono passati a neanche 100 metri. Quello dell'incidente se n'è andato via, il surfista ha riscontrato un'emorragia interna. Quest'area è inaccessibile da anni persino per le ambulanze, l'elisoccorso è arrivato dopo un'ora. Ci sono nomi e cognomi dei responsabili» sostiene Santino Esigibili titolare di un'ex area camping.
È un giallo quanto accaduto di fronte al sito protetto della Palude di Torre Flavia sul quale ora dovranno fare luce gli uomini della Capitaneria di porto e i carabinieri di Ladispoli coordinati dalla compagnia di Civitavecchia. La vela del 50enne è stata sequestrata. Da diversi giorni i cittadini di Ladispoli e Cerveteri lamentavano la presenza di mezzi in addestramento sulle città. Esercitazioni interforze di squadre speciali degli incursori che farebbero riferimento alla sede dell'aeroporto di Furbara. Voli radenti come emerso dalle foto pubblicate sui social da centinaia di cittadini con elicotteri minacciosi a bassa quota anche sopra ai tetti. Da quel che si è appreso in questi giorni è in corso un'esercitazione interforze (ovvero che coinvolge più "armi" della Difesa italiana) e internazionale che fa riferimento alla base di Furbara, a un passo dal luogo dov'è avvenuto l'incidente.
«Sembra un film sulla guerra del Vietnam, volano troppo bassi e vicino alle case» si sfoga Elena Giacobbe, residente a Cerveteri. Quello coinvolto nell'incidente di ieri non risulta essere dell'Aeronautica militare italiana.
Fra i vari modelli che fanno parte dell'esercitazione ci sono anche Augusta Westland Aw 139, fra i modelli più presenti nelle forze armate dei paesi della Nato, che non si esclude possa essere l'elicottero che ha fatto sbalzare il surfista.
Ma solo le attività investigative di carabinieri e guardia costiera, e della procura militare, potranno stabilirlo con certezza. Polemiche sull'area di Torre Flavia. «Noi cerchiamo con ogni mezzo di difendere il nostro simbolo ma da tempo elicotteri sorvolano la Palude a bassa quota: è pericoloso per l'ecosistema» commenta Corrado Battisti, il responsabile del sito naturale per conto di Città Metropolitana. Fari puntati anche sulla fruizione delle spiagge. «Già durante l'estate un'ambulanza ha avuto ostacoli per entrare e salvare una persona. Non si può lasciare Torre Flavia senza servizi e assistenza. È l'unica strada percorribile per i disabili per raggiungere il mare e la natura del sito storico di Ladispoli. La Regione ci dica come rendere accessibile l'area» critica Giovanni Ardita, consigliere comunale di Ladispoli di Fdi.
Nello storica base di Furbara, una delle più antiche in Italia, costruita nel 1915 e fino al Ventennio dotata solo di pista erbosa poi dismessa, sono acquartierati gli Incursori dell'Aeronautica militare del 17° stormo, truppe d'elite della nostra Difesa, che non risultano comunque coinvolti nella vicenda di ieri. Lo scalo di Furbara è in grado di accogliere l'attività solo di elicotteri.
Fonte: qui
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