9 dicembre forconi: 11/28/17

martedì 28 novembre 2017

NELLA “CIVILISSIMA” MILANO UN CLIENTE LITIGA COL TASSISTA E GLI STACCA UN ORECCHIO A MORSI (E GLI ROMPE IL NASO)

LA VITTIMA, 48 ANNI, E’ IN OSPEDALE AL “NIGUARDA” 

L’AGGRESSORE È ITALIANO E HA 29 ANNI - VIDEO DELL'AGGRESSIONE 




MILANO - LITE TRA UN TASSISTA E UN CLIENTEMILANO - LITE TRA UN TASSISTA E UN CLIENTE
Una lite furibonda tra un tassista e il suo cliente. È avvenuta martedì mattina alle 7 e 17 in via Roberto Lepetit, zona Stazione Centrale. Secondo gli operatori del 118 il passeggero ha «staccato a morsi e rotto il naso» al conducente dell’auto bianca dopo un litigio molto accesso. I due, entrambi italiani, sono in ospedale: il tassista, 48 anni, è stato portato in ospedale al Niguarda in codice giallo, mentre, il cliente, 29 anni, è stato visitato in codice verde, al Fatebenefratelli. Indagini della polizia sulla dinamica dell’aggressione e sul motivo che l’ha scatenata.

Fonte: qui

GUIDO RUOTOLO RICOSTRUISCE LA CAPORETTO DEI SOCCORSI DI RIGOPIANO, MINUTO PER MINUTO.

‘CHE CASINO, LA PREFETTA È UN'IMPIEGATUCCIA DI CAMPAGNA

72 ORE CHE DEVASTARONO L’ABRUZZO TRA TEMPESTA DI NEVE E TERREMOTO - LA TELEFONATA: ‘GENTE SOTTO UNA SLAVINA? NON CE NE FREGA NIENTE. ANZI SÌ, INTERVENITE’
La lotta di potere per le turbine e l’assurdo pasticcio dei politici poche ore prima della strage di Rigopiano. La telefonata choc: “Gente sotto una slavina? Non ce ne frega niente. Anzi sì, intervenite”



Guido Ruotolo per http://notizie.tiscali.it

Questa è la cronaca di quelle 72 ore da dimenticare in cui gli uomini delle istituzioni regionali e delle amministrazioni comunali diedero vita alla Caporetto dei soccorsi durante la tempesta di neve, il terremoto, le slavine che tra il 15 e il 18 gennaio scorso si abbatterono sull’Abruzzo.

Ore 7.58
LUCIANO DALFONSOLUCIANO DALFONSO
Claudio Ruffini - ex numero uno dello staff del Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha la responsabilità della distribuzione dei mezzi di soccorso (dagli spalaneve alle turbine) - viene chiamato dal consigliere provinciale di Teramo, Mauro Giovanni Scarpantoni, che gli chiede le turbine per svuotare le strade dalla neve, aggiungendo che loro ne hanno 8 ma che ne servono altre perché la neve è alta già un metro. Ruffini risponde che non può occuparsene lui e che deve chiamare Anas e presidente delle province di L’Aquila e Ascoli Piceno.

Ore 8.07
Ruffini chiama il capo compartimento Anas Abruzzo, Antonio Marasco, che conferma di aver mandato una turbina ad Atri per l’ospedale, e chiede di conoscere la situazione e le esigenze complessive. Ruffini dice di aver bisogno di due, tre turbine almeno per aprire le strade principali. A quel punto Marasco suggerisce di coinvolgere anche l’Anas del Lazio.
Claudio RuffiniCLAUDIO RUFFINI
Ore 8.11
Ruffini chiama il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso spiegandogli la situazione: «Mo’ ci penso io», risponde il governatore che chiede di farsi dire dove l’Anas del Lazio dovrà portare le sue turbine.

Ore 8.53
Il sindaco di Crognoleto, Giuseppe D’Alonzo, chiama il responsabile dei mezzi spazzaneve e gli fa presente che questa volta «la situazione va malissimo», che il presidente della Regione non gli risponde a telefono, che aveva parlato con il capo dipartimento dell’Anas per non far chiudere a valle la statale. E dice che hanno problemi con la rete idrica e telefonica e non riescono «più a contattare le persone delle frazioni dei paesi».
Ore 9.39
Il capo dipartimento Anas comunica a Ruffini che una turbina è ad Atri e che sta liberando anche 20 km di provinciale per salire al paese.

Ore 12.16
LUCIANO DALFONSOLUCIANO DALFONSO
Ruffini chiede al presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, dove dovrebbero andare le turbine in arrivo. Di Sabatino risponde che «due arrivano da Anas e una da (Autostrade). Una deve fare la zona Bellante Mosciano, l’altra deve fare Atri, la terza Basciano Bisenti. Ruffini dice che quella della autostrada la potevano mandare ad Atri e che ora lo dirà a Marrone. Di Sabatino ribatte che, secondo lui, chi arriva prima va ad Atri ed il resto di conseguenza».

Ore 12.50
Ruffini viene chiamato dal sindaco di Valle Castellana che gli riferisce di essere in situazione critica: ci sono dei Vigili del fuoco bloccati a Rocca Santa Maria nonché «tre strade provinciali sono bloccate dalle slavine (elenca quattro distinti eventi valanghivi precisandone le località) e dice di aver avvisato la prefettura e chiesto mezzi a Renzo di Sabatino (presidente provincia Teramo, ndr). Ruffini suggerisce di rivolgersi personalmente alla provincia di Ascoli Piceno, e di rivolgersi a Silvio Liberatore eventualmente».
Ore 13.03
vittime del rigopianoVITTIME DEL RIGOPIANO
Ruffini e Renzo Di Sabatino parlano delle problematiche di Valle Castellana. Di Sabatino si lamenta della prefettura di Teramo e della sua inefficienza. Parlano delle turbine in arrivo, Ruffini gli dice di fare due accessi ad Atri a quelle delle autostrade. Di Sabatino dice che ad Atri già sta operando una dell’Anas nel frattempo sopraggiunta e che ne sta arrivando una seconda. Discutono di aver dato disposizioni confliggenti (di fatto si stanno per ritrovare così 4 turbine ad Atri) e di Sabatino dice con tono nervoso “dimmi tu dove le devo mandare”».

Ore 13.06
Silvio Liberatore dice a Ruffini che sta predisponendo una nota per attivare l’esercito (spiega che lo deve fare il Prefetto di Teramo e che lo stanno sollecitando in tal senso). Ruffini chiede di Valle Castellana, Liberatore  dice che solo una turbina può liberare la strada e chiede se qualcuno la stia inviando.

Ore 13.16
valanga al rigopianoVALANGA AL RIGOPIANO
Ruffini viene chiamato da Marianna Di Stefano, segretaria di D’Alfonso, che lo avvisa di avere in linea Igino Lai, direttore di esercizio di Strada dei Parchi, e che D’Alfonso ha detto di aver già parlato con Cesare Ramadori (a.d. di Strada dei Parchi) per farsi dare una fresa che garantisca un accesso ad Atri da Nord. Ruffini, inizialmente perplesso, dice di passargli la telefonata: Lai dice che Ramadori ha detto di chiamarlo, Ruffini dice che gli serve una fresa per Atri, Lai dice che le frese “servono a loro” e che hanno gravi criticità sul Gran Sasso e che se ne dà una a loro poi resta in difficoltà, e che Ramadori aveva detto che invece gli serviva una “lama sgombraneve a spinta” (spazzaneve). Ruffini dice che si informa se va bene e che lo farà chiamare da Monica Di Mattia della provincia di Teramo.

Ore 14.16
Sindaco di Cermignano chiama Ruffini, precisando che lo chiama da un telefono fisso in quanto la rete cellulare non funziona più. Spiega che il comune è senza corrente e non riescono a tenere pulite le strade con i mezzi che hanno a disposizione. Ruffini dice che hanno chiesto una turbina all’autostrada (senza precisare che non è previsto l’impiego in quel comune) e che non ci si può fare molto. Sindaco richiede l’intervento dell’esercito, Ruffini dice che lo deve richiedere la Prefettura e di rivolgersi pertanto al Prefetto anche se “c’è una prefetta che a me sembra più una impiegatuccia di campagna …  completamente assente” e chiude dicendo “speriamo, che ti devo dire”».

Ore 18.32
IL SALVATAGGIO DI UNA DONNA A RIGOPIANOIL SALVATAGGIO DI UNA DONNA A RIGOPIANO
Monica Di Mattia  conferma a Ruffini l’avvenuto arrivo delle varie turbine attese e specifica che di una ne hanno perse le tracce da quando un poliziotto vi è salito a bordo e non si è capito dove sia andata. A domanda di Ruffini, Monica dice che a Valle Castellana non sono arrivati e che stanno operando principalmente a servizio di Terna per far riattivare l’energia elettrica ove possibile.
18.01.2017
Claudio Ruffini si è recato in ufficio a Pescara, presso la sede di Viale Bovio, ove è giunto alle ore 9.00 circa

Ore 9.53
Ruffini riceve il seguente sms dal sindaco di Notaresco: “Presidente, non mi altero mai. Sono 4 giorni che siamo soli. Stiamo investendo migliaia di euro con 11 mezzi nostri per pulire le provinciale più Sp553 (ex statale) che sta franando. Per vostre mancanze sto lasciando le mie zone isolate. Con me c'è il comandante dei carabinieri. Mi alternerò. Vi sto scrivendo dentro la ruspa con me presente il comandante dei carabinieri”.
Ore 10.25
Ruffini (a Pescara) è a telefono con Silvia Aloisio (che si trova a L’Aquila) e stanno parlando di questioni d’ufficio quando viene registrata la prima scossa di terremoto (ore 10.25.50 a L’Aquila).
Ore 10.42
valanga di neve su un hotel a rigopiano 1VALANGA DI NEVE SU UN HOTEL A RIGOPIANO
Ruffini chiama il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e gli passa Luciano D’Alfonso, che gli chiede notizie su Campotosto e Capitignano (epicentro sisma). Pietrucci dice di essere sul posto. D’Alfonso chiede se ci siano stati crolli, Pietrucci dice di non saperlo e che farà sapere, e spiega che la necessità è di avere turbine per aprire le strade, e aggiunge di aver già parlato con Marasco il quale ha detto di avere pochi mezzi a disposizione (rispetto alle esigenze). D’Alfonso dice che ha bisogno di informazioni certe sulla situazione della diga di Campotosto. Pietrucci dice che per questa ed altre informazioni farà sapere appena possibile.

Ore 10.43
Ruffini chiama Silvio Liberatore e gli chiede informazioni sul sisma (magnitudo ed epicentro). Chiede se siano pervenute segnalazioni di crolli o riguardanti la diga di Campotosto. Liberatore dice che ha assunto l’iniziativa di predisporre una lettera per convocare il Comitato Operativo Regionale. Testualmente: “Io adesso, non so se lo sai, sto facendo una nota per il Presidente per convocare - perchè qua Claudio qua le cose non funzionano più - il Comitato Operativo Regionale per le emergenze, cioè è la struttura che prende in mano l'emergenza quando è di carattere Regionale, con il presidente che lo presiede, con tutti gli enti competenti con potere di decisione.. sto facendo la lettera, ho chiamato Mazzocca e Mazzocca ne ha parlato con il Presidente (in sottofondo si sente D'Alfonso chiedere a Ruffini "chi è" e Ruffini rispondere "è Liberatore .. dice che deve mandare la lettera per istituire il comitato regionale.." e poi rivolto a Liberatore dice "Mandala che la firma subito il Presidente") .. Liberatore aggiunge: "questa lo presiede lui che poi penso delegherà Mazzocca, ma qua dobbiamo fare un tavolo perchè sennò qua ci scappa il morto e poi.. dove ci sta l'ENEL con quello che decide, l'ANAS con.." Ruffini lo blocca e dice di prepararla subito.
HOTEL RIGOPIANO SOCCORSIHOTEL RIGOPIANO SOCCORSI

Ore 10.47
Ruffini chiama Antonio Iovino (responsabile del Servizio programmazione attività di Protezione Civile della Regione Abruzzo) e gli chiede dove sia, Iovino dice che si trova a Roma per una riunione. Ruffini passa il telefono a D’Alfonso che ordina a Iovino di fare immediato rientro e che vuole “un report con tutte le situazioni”. Iovino dice di aver parlato con i sindaci della zona di Montereale e “c’è un problema che solo Marasco ci può risolvere: ci serve una turbina che deve liberare le strade provinciali.. almeno questo fallo tu e io consegno le carte e sto ripartendo” D’Alfonso dice che provvederà subito a chiamare Marasco.
Ore 10.56
Pietrucci chiama Ruffini e gli dice che la situazione è grave a Capitignano e Montereale e di riferire a D’Alfonso servono turbine ed esercito e che c’è una situazione critica dovuta alla neve ed al panico nella popolazione.

Ore 11.15 vengono registrare ulteriori due scosse di terremoto nell’aquilano.
Ore 11.24
Pietrucci chiama Ruffini e chiede che gli venga passato D’Alfonso. Ruffini risponde che è impossibilitato in quanto impegnato con altra telefonata. Pietrucci dice di riferire che in occasione delle ultime scosse ci sono stati certamente crolli e ribadisce la richiesta di turbine per liberare le strade e di militari dell’esercito. Ruffini assicura che D’Alfonso ha già parlato con Armani di ANAS e che questi
Ha già disposto l’invio di turbine nella zona.

Ore 11.57
Ruffini chiama Antonio Di Marco (Presidente della Provincia di Pescara) e gli dice che deve mettere a disposizione la sala giunta per le 15.30 perché il Presidente (D’Alfonso) coordinerà il Comitato per l’emergenza regionale. Di Marco dice che va bene e che se serve mette a disposizione la Sala dei marmi, Ruffini dice che hanno già scritto sala giunta (nella convocazione). Di Marco aggiunge “Tieni conto che abbiamo problemi molto seri, abbiamo bisogno di turbine, siamo bloccati”. Ruffini dice “Lo so, ma questa è la riunione per questi motivi qua.”
SOCCORRITORI HOTEL RIGOPIANOSOCCORRITORI HOTEL RIGOPIANO
Ore 12.02
Pietrucci richiama Ruffini e gli dice che la situazione nell’Alta Valle dell’Aterno è disastrosa e spiega di crolli e di blocchi stradali, dicendo di trovarsi insieme a Marasco e ribadendo di informare il Presidente.

Ore 12.21
Ruffini chiama Antonio De Crescentis (Presidente Provincia L’Aquila) e gli chiede se può fornire un autista per guidare una turbina. De Crescentis dice che non ha autisti a sufficienza neanche per i propri mezzi. Ruffini chiede l’indicazione di privati disponibili. Si risentiranno.
Ore 12.24
Ruffini chiama Renzo Di Sabatini (Presidente Provincia Teramo) – Durante gli squilli, Ruffini dice a D’Alfonso “Di Marco ha detto che l’autista a costo di prenderlo dal privato lo trova..” – Risponde Di Sabatino e gli chiede autisti per turbine che stanno procurando tramite Strada dei Parchi. Parlano della situazione del Teramano. Ruffini passa il proprio telefono a D’Alfonso e si ripetono le informazioni. Di Sabatino richiede l’intervento dell’esercito e dice “la prefetta non è in grado di gestire la situazione”. D’Alfonso  e Di Sabatini parlano di alcune criticità a Atri, Civitella, Castelnuovo, Cellino Attanasio, nella Valfino, Bellante, Isola del Gran Sasso, Rocca Santa Maria e Valle Castellana. D’Alfonso richiede un “quadro veritiero” così da poter inviare l’esercito.
HOTEL RIGOPIANOHOTEL RIGOPIANO

Ore 13.09
Ruffini chiama Carlo Giovani e gli dice che il Presidente intende procedere con la richiesta di stato di emergenza e chiede “cosa deve chiedere ai comuni”. Carlo Giovani risponde che non bisogna chiedere nulla ai comuni, ma le uniche informazioni sono detenute dalla sala operativa ovvero Silvio Liberatore. Ruffini obietta che il Presidente ha detto che vuole chiedere direttamente ai comuni, Carlo Giovani ribadisce più volte che contattare i comuni è addirittura impossibile in quanto diversi di questi sono isolati e bisogna contattare la sala operativa. RUFFINI chiede quali dati debbano chiedere ai comuni, Carlo Giovani ribadisce che gli unici dati li può fornire la sala operativa, affermazione alla quale Ruffini ribatte spazientito “ma se il Presidente vuole assumere questa iniziativa, tu non puoi… lascia perdere la sala operativa.. ” In seguito Ruffini chiede i riferimenti normativi per richiedere lo stato d’emergenza. Ruffini in seguito specifica che la dichiarazione di stato d’emergenza dovrà essere pronta nei prossimi due o tre giorni, non subito. In seguito Carlo Giovani dice che le sole informazioni sono in possesso della Sala Operativa e che non è assolutamente opportuno, al momento, contattare i comuni e aggiunge testualmente “Però, Claudio, sarebbe stato opportuno che il Presidente venisse qui a L’Aquila a fare questa riunione di oggi pomeriggio, qui a L’Aquila.. anzi, no opportuno, assolutamente obbligatorio perché le uniche informazioni che arrivano in maniera disordinatissima dappertutto stanno alla sala operativa, Silvio non verrà a Pescara.. Silvio non verrà a Pescara e non avremo le informazioni che ci servono…“ Ruffini ribatte “Il Presidente ha deciso così … Viene Iovino che si tiene in contatto con coso.. capisci.. “. Carlo Giovani chiude dicendo “Vabbè, non mi riesco a spiegare”.
valanga di neve su un hotel a rigopiano 11VALANGA DI NEVE SU UN HOTEL A RIGOPIANO

Ore 13.44
Ruffini e Silvio Liberatore parlano della slavina caduta a Ortolano. Silvio Liberatore dice di aver inviato il soccorso alpino di essere in videoconferenza con “il dipartimento” (nazionale). Ruffini, agitato, dice “lascia perdere la videoconferenza.. dovete salvare le vite umane”. Liberatore ribatte “E quello stiamo facendo! Stiamo organizzando le squadre con loro!”.
Ore 13.51
Silvio Liberatore invia il seguente sms a Ruffini “Squadre Alpini partite o in partenza : 1 squadra di Latina verso Penne, 1 squadra di Rieti verso Campotosto , Montereale, Ortolano, 1 squadra da Roma verso Prefettura Aquila.
valanga di neve su un hotel a rigopiano 13VALANGA DI NEVE SU UN HOTEL A RIGOPIANO
Ore 15.01
Ilario Lacchetta, sindaco di Farindola, chiama Claudio Ruffini che non risponde né richiamerà.

Ore 15.21
Ruffini inoltra il seguente sms a Antonio De Crescentis, Renzo Di Sabatino, Antonio Di Marco, Mario Pupillo  (rispettivamente presidenti delle province di L’Aquila, Teramo, Pescara, Chieti). “Mi puoi inviare x sms il numero delle frese a turbina in azione sulle strade. Oltre alle frese quali e quanti mezzi sono in azione? Infine quante turbine occorrerebbero ulteriormente?”.
Ore 15.45
Ruffini chiama tale Falone al quale si presenta come “il segretario di D’Alfonso ” e chiede dove si trovi, questo risponde “A Farindola.” Ruffini chiede “A Farindola? Ma non sta andando alla Valle del Salto?” e questi risponde “No, non ancora. Ci andrò domani”. Ruffini dice di attendere perché lo richiamerà subito.

Ore 16.10
valanga di neve su un hotel a rigopiano 15VALANGA DI NEVE SU UN HOTEL A RIGOPIANO
viene chiamato dal consigliere regionale Lorenzo Sospiri il quale dice “Mi ha detto D’Alfonso che tu coordini i mezzi che lui ha ottenuto, turbine dall’Anas e dall’autostrade.. che programmi hai fatto con questi mezzi perché io ho due paesi che..” Ruffini risponde che “uno va nella Valfino ed uno nell’area vestina”. Sospiri chiede espressamente il programma del mezzo destinato all’area vestina, Ruffini dice che è a disposizione a Valle del Salto e ancora nessuno è andato a prenderlo e poi verrà coordinato da Di Marco, presidente della Provincia. Sospiri dice “Ha capito che là c’è gente che non risponde più nella case, non sappiamo se è viva o morta”. Ruffini risponde che non è solo lì il problema e che se vuole gli passa il Presidente. Sospiri ribatte “Ma se ho appena finito di parlare con il presidente che mi ha detto di chiamare te” e Ruffini dice “So che deve andare nell’area vestina ma io non conosco le strade della zona di Pescara” e di risentirsi tra un’ora circa. Sospiri chiude dicendo “La gente sta morendo e voi non vi rendete conto”.

Ore 16.26
Sellecchia dice che ha trovato anche il secondo autista e chiede dove deve operare, Ruffini risponde che è la zona “Farindola. Montebello e Villa Celiera”. Sellecchia dice che gli stanno arrivando due frese da Campobasso fornite dal nazionale per andare a controllare la diga di Campotosto, ma lì in realtà ci sono già mezzi e quindi avrebbe pensato di dirottarli altrove. Ruffini dice che allora le due frese in arrivo da Campobasso ne deve portare una “per Pescara” ed un’altra su Teramo e, al tempo stesso, gli deve comunque trovare i due autisti per le due di Strada dei Parchi per mandarle entrambe nel teramano. Sellecchia obietta che devono pensare anche alle zone colpite dal terremoto e che, una volta liberata l’area del cratere, manderebbe i mezzi nella zona di Farindola . Ruffini dice che gli farà sapere.
valanga di neve su un hotel a rigopiano 18VALANGA DI NEVE SU UN HOTEL A RIGOPIANO

Ore 20.20
Sellecchia chiama Ruffini e gli passa Marasco che dice di aver preso i mezzi di Strada dei Parchi dicendo che sono inutili al momento perché sono mezzi utili a fare gli allargamenti. Marasco spiega più volte che il mezzo non è idoneo alle attuali emergenze. Marasco dice che servono frese frontali grandi. Ruffini dà la colpa a Sellecchia per il fraintendimento. Marasco ribadisce che i mezzi in questione non servono a nulla  e servono solo a impegnare operatori ed esorta a chiedere una fresa frontale grande. Marasco poi esorta a precettare le officine meccaniche a L’Aquila per farle stare aperte notte e giorno per riparare i mezzi guasti.
Ore 20.26
Ruffini chiama Igino Lai e si lamenta perché hanno dato due mezze frese e non frese frontali. Lai dice che questi aveva a disposizione da dare e che erano a disposizione dalla mattina e l’obiezione, se fatta per tempo, avrebbe sortito altro effetto avendo avuto tutto il tempo di trovare il mezzo richiesto. Inoltre, Lai dice che la fresa inviata il giorno precedente ad Atri era una fresa frontale e l’avevano fatta tornare indietro proprio perché troppo grande. Lai ribadisce che i mezzi erano pronti dalla mattina e si stanno ponendo il problema solo adesso e che avrebbero fatto in tempo a modificare i mezzi secondo le esigenze.

Ore 23.31
Ruffini chiama Sandro Sellecchia e dice che il mezzo “deve andare nel Valfino, lo decide D’Alfonso e nessun’altro”. Sellecchia dice “Abbiamo avuto un’emergenza, c’è gente sotto a una slavina” Ruffini risponde “Non se ne frega niente D’Alfonso, queste sono le disposizioni. E’ un problema di D’Alfonso, non è un problema vostro.. ”. Sellecchia dice che ha avute disposizioni da Marasco. Ruffini dice “D’Alfonso domani va a Roma e trasferisce Marasco”. Sellecchia comunica che delle due frese attese da Campobasso ne è stata mandata solo una, e ribadisce che a Ortolano c’è una slavina con delle persone rimaste sotto e stavano andando a liberare la strada lì. Ruffini dice “Io non ne voglio sapere perché adesso D’Afonso darà da matto”. Sellecchia dice che sono stati inviati dal Prefetto, Ruffini dice che D’Alfonso conta più del Prefetto e poi dice “credo che la situazione si farà difficile per Marasco”.

Ore 23.35
Ruffini chiama D’Alfonso dice che da Campobasso è arrivata una sola turbina e “hanno deciso Marasco e company di portarla su Ortolano perchè dice che c’è stata una slavina .. dice che c’è stata una slavina che ha coperto una casa ma credo che problemi di persone, di vite umane, non ce ne stanno.. mi sembra… non lo so esattamente…” D’Alfonso vuole sapere cosa abbia detto Marasco circa il fatto che “decide D’Alfonso” e poi dice che adesso chiamerà Marasco.
Ore 23.56
valanga di neve su un hotel a rigopiano 19VALANGA DI NEVE SU UN HOTEL A RIGOPIANO
D’Alfonso chiede la turbina che doveva andare nella zona vestina dove si trovi. Ruffini dice che era la seconda che doveva arrivare da Campobasso e non è arrivata, poi chiarisce cosa è successo con Strada dei Parchi e che alle 11 dovrebbe essere arrivata una a Città Sant’Angelo. Dice di mandarla nell’area vestina.

Ore 08.02
Luciano D’Alfonso chiama “Ruffini e gli chiede di alcuni mezzi (turbine) impiegati nel territorio della provincia di Pescara. Insistendo più volte, esorta Ruffini a “risalire” a dove stia operando il mezzo e a chi “abbia messo becco” sul suo impiego.
Ore 08.39
Ruffini invia il seguente sms a Luciano D’Alfonso: “Il mezzo che ieri sera è arrivato dalla Soc Autostrade è stato inviato su disposizione del geometra Della Rovere della Provincia nella zona di Penne a liberare un dializzato (zona Villa Degna). L'operaio della Provincia Iannascoli con cui ho parlato e sta sul posto dice che adesso andranno nella zona di Farindola, Montebello ecc.”.
D’Alfonso risponde con un sms dal testo “A Penne anche deve andare”.

Ore 08.58
VALANGA A RIGOPIANOVALANGA A RIGOPIANO
Luciano D’Alfonso chiede a Ruffini di riassumergli le informazioni sul mezzo impiegato da Iannascoli. D’Alfonso chiede dove si trovino gli altri mezzi forniti dalle autostrade. Parlano della situazione di Civitella del Tronto (preme a D’Alfonso e Ruffinj spiega che le esigenze di quel comune non sono risolvibili con i mezzi a disposizione). Si sente squillare un cellulare e D’Alfonso dice a Ruffini di attendere. Si sente D’Alfonso rispondere “Si Vasco, dimmi Vasco…si, si adesso sto costruendo un comunicato che poi faccio firmare e condividere dai sindaci ma non ci sono problemi, dimmi… si… si, si.. ho già detto al Presidente della provincia ed al sindaco.. si si… va bene… no, io ho già stoppato, il presidente della provincia mi ha detto va bene, il sindaco di Farindola mi ha detto va bene.. va bene.. ok.. va bene..” Riprende conversazione con Ruffini e parlano delle turbine in arrivo a Teramo e Ruffini non sa se siano arrivate o meno. D’Alfonso dice che la priorità è liberare la strada d’accesso al centro storico di Civitella.

Fonte: qui
hotel rigopiano 4HOTEL RIGOPIANO 

Blain: "The High-Yield Market Is Where The Bond Supernova Will Erupt"

It’s a US holiday and markets will be thin through today. To show my solidarity with our American cousins, I’m off for a proper lunch with clients in the West End and Malbec rules* will probably apply.
What happened in China this morning? Stocks down sharply (the steepest decline this year), on the back of rising inflation worries. Dong! – that strikes a chord. It seems yesterday’s Porridge – dealing with the threat of an inflation shock – was perfectly timed. Suddenly everyone is waking up to the I-threat. 
China is in sharp focus – bond yields keep climbing despite the PBOC injecting liquidity. My colleague Ara Levonian downstairs on the BGC floor points out we’ve got over $1 trillion of Chinese corporate debt coming up for refinancing next year. Put all the clues together: an inflationary environment, supply-side policies driving up wages and inflation, rising rates, and a large number of highly geared companies facing rate risk?
Do you think it might end up messy? (Messy? Yes, but terminal probably not.. the Chinese can press the money spigot again and again.)
And how different is the US? That’s why I’m watching the high-yield market – that’s where the bond supernova is going to erupt. Just like the next Icelandic volcano we can feel the high-yield market spluttering beneath our feet as an ominous cloud of steam rises above the glacier….
I wonder if I should send the Fed a “No-S*it Sherlock” award for pointing out in the FOMC minutes that signals confirmed a “potential build-up of financial imbalances”. A December hike is pretty much nailed on.
On the inflation theme, I got an absolutely classic email y’day from a reader whom I don’t actually know, but had picked up my comments on some financial wire. Thank’s Geoff! His thesis is the global authorities have been spinning us a line when it comes to inflation – pointing out in 1971 it would have taken a low wage worker 2 hours and 10 mins to afford a ticket to the then new Disneyland. Disney prices have experienced 8% y-o-y inflation since the park opened. The same ticket will now require 7 hours and 20 mins work – and they are still playing that damn tune. (The lyrics would almost be profound if the tune wasn’t so inane!)
Geoff went on to point out: “The Indians shamefacedly admit their inflation is 9-13% - they are the only honest country on the planet!”
Meanwhile, in a galaxy far far away…
The big talking point on the UK budget was housing – and the laudable efforts of the government to try to solve the housing problem. There are actually a whole series of problems including supply and affordability.
I suspect cutting stamp duty to help first time buyers will simply drive up prices in the starter home sector. And £300k is still a hell-of-an-ask for millennials looking to get on the housing ladder. Unless Daddy is very successful banker or you just inherited some dosh – where is average millennial going to find a £60k deposit?
Alongside the “Help to Buy” schemes, is it time to tweak property lending rules at the banks perhaps? Some of the decision making in property lending defies belief. I have a chum who has been paying her mortgage off without any stress after she and her partner split a few years back. After completing all the legals and getting everything signed, she’s gone to her bank to put the mortgage in her sole name. The bank told her she had to remortgage –so she applied and guess what – despite having no arrears and a good credit score, the bank have turned her down. What is she now supposed to do? It’s just stoopid.
We speak to a large number of property professionals. Knight Frank is part of our parent company group. Developers, specialised commercial and resi lenders, real money property teams, housing associations and builders are all on our regular call list. The real issue most of them reference when discussing the UK housing market and the dearth of new builds are the blockages in the system – especially the planning process.
Every single professional I’ve spoken to in the UK housing sector complains about the planning process – not necessarily that it’s too restrictive, but that it’s just too damn slow and not-fit-for-purpose.
I’ve some experience in this – we submitted plans to our council for pre-planning advice three months ago, and our architect got told this week the team still hadn’t had time to consider them. We’re hoping to develop our home because the stamp duty we’d have to pay to buy a step-up property is just stupid money!
No comment tomorrow – I’m speaking at a breakfast organised by Heriot-Watt University – which spent the early 80’s attempting to educate me. I’m looking forward to it immensely. I shall be reminding the audience of the very first thing Professor Keith Lumsden said at my very first economics lecture in 1980: “Economics is the study of horror comics, switchblade knives and pornographic literature.”  Dang, but he was right!
Fonte: qui

Cina. Ceec, un nome da imparare. Dazi ridotti dal 17.3% al 7.7%.

Tutte le notizie possono essere commentate da differenti punti di vista, ciascuno dei quali mette in particolare risalto uno dei tanti aspetti.

Tra di questi, uno è costantemente sorvolato e sottotaciuto dai media occidentali: argomento particolarmente scomodo, ma non per questo inesistente.

Mentre l’Occidente sta dibattendosi in una crisi politica di severa portata, che raggiunge il suo massimo espressivo nella impossibilità di formare governi coesi e determinati, con movimenti e partiti minoritari che si rifiutano di accettare il ruolo di essere minoranze, mentre l’Occidente disperde l’opinione pubblica su temi etici e morali di dubbia consistenza ed utilità, mentre l’Occidente constata la evanescenza delle proprie teorie economiche non più, e vistosamente, in grado di gestire i tempi correnti, la Cina e la Russia stanno sviluppando un piano politico ed economico volto a formare un nuovo baricentro euroasiatico.

Molte quindi le possibili considerazioni.

In primo luogo, mentre in passato l’Occidente rendeva conto di gran parte dell’economia mondiale, al momento attuale le nazioni del G-7 generano circa il trenta per cento del pil mondiale. Il sistema economico occidentale non ha quindi dimensioni e forza per condizionare il resto del mondo, mentre questo ultimo ha dimensioni e forza per condizionare l’Occidente. La conseguenza è lapalissiana: l’Occidente non è più libero di scegliersi le strade da percorrere e le modalità di azione: o si adegua, oppure soccombe.

In secondo luogo, l’Unione Europea ha iniziato a frantumarsi. Se i partiti bollati come ‘populisti’ non hanno ancora conquistato dei governi europei, con la loro stessa presenza ne condizionano indirizzi ed azioni. La crisi politica francese ed austriaca, spagnola ed italiana, nonché quella tedesca paralizzano l’Unione Europea. Paralisi politica che si riverbera severamente sulla attività della Banca Centrale, proprio nel momento di inizio del tapering.

In terzo luogo, fino a quando aveva un qualche potere, Frau Merkel ed i suoi alleati europei si erano posti per motivazioni ideologiche in posizioni conflittuali con i paesi del Visegrad e, più generalmente parlando, con quelli dell’est europeo, Russia compresa. In alcune dichiarazioni, la dirigenza dell’Unione si era anche sbilanciata al punto di voler imporre al Visegrad sanzioni. Alla luce dell’attuale crisi queste posizioni sembrerebbero essere non più a lungo sostenibili.

In quarto luogo, come prima ricordato, l’Unione Europea non è più libera di decidere ciò che vuole. La Cina, assieme alla Russia, ha sviluppato il Ceec, China and Central and Eastern European Countries, nel cui ambito si muove con saggi criteri paritetici, senza esercitare la minima pressione sulle situazioni interne dei paesi membri. Una unione economica di sedici paesi. Molto significativo l’esame del sito di questa nuova organizzazione. Le fotografie prese ad icona dei singoli stati, per Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceka, Estonia, Ungheria, Lettonia, Macedonia, Polonia, Serbia, e Slovenia sono chiese, fatto del tutto impensabile invece nell’Unione Europea.

In quinto luogo, appaiono evidenti almeno due aspetti dell’interna questione. Come detto prima, la Cina non interferisce in nulla nei problemi interni dei paesi partner, ma investe cifre colossali in infrastrutture di trasporti ed utilities che nell’ambito del progetto Belt and Road superano abbondantemente i millecinquecento miliardi di dollari. Queste due considerazioni evidenziano il netto contrasto con il modo di agire dell’Unione Europea, che devolve la quasi totalità del proprio bilancio in welfare oppure in imprese ideologiche avulse dalle esigenze correnti dei mercati.

In sesto luogo, i numeri parlano chiaro. I paesi dell’est europeo stanno ricevendo più fondi dalla Cina che non dall’Unione Europea, che, anzi, fa persino pesare quel poco che concede. È evidente che alla fine queste nazioni saranno anche costrette a rivedere il proprio schieramento in seno alla Nato, con tutte le sequenziali conseguenze.

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Dazi doganali ridotti dal 17.3% al 7.7%?

Sicuramente questa manovra faciliterà le esportazioni verso la Cina, anche se nel contempo ne consoliderà la leadership. Ma altrettanto sequenzialmente evidenzia come un miglioramento del sistema economico occidentale dipenda più dalla Cina e dalla Russia che non dall’Occidente.


→ XinuaNet. 2017-11-26. China to cut tariffs on consumer goods

BEIJING, Nov. 24 (Xinhua) — China will further reduce tariffs on consumer goods, including food and infant formula, in the third cut since 2015.

Effective next month, the average import tax on some food, health products, medicine, daily chemicals, clothing, footwear, and other products will drop to 7.7 percent from 17.3 percent, the Ministry of Finance (MOF) said Friday in an online statement.

Some types of baby milk powder and diapers will have zero tariffs, according to an MOF list.


→ XinuaNet. 2017-03-05. China collects over 400 bln yuan in taxes from major FTZs

BEIJING, March 5 (Xinhua) — China collected 409 billion yuan (59.3 billion U.S. dollars) in taxes in four major free trade zones (FTZs) last year, data from the State Administration of Taxation (SAT) showed.

The tax revenue growth was driven by fast development, reasonable industrial structure and strong innovation in the Shanghai, Tianjin, Fujian and Guangdong FTZs.

Nearly 90 percent of the tax revenue came from the modern services sector, while high-end manufacturing witnessed strong growth in tax revenue, SAT data showed.

SAT data showed tax receipts from car manufacturing had annual growth of 44 percent last year, 34 percentage points higher than the national average.

Internet, software and information technology services posted stellar growth in tax revenues. The Guangdong FTZ, supported by tech-hub Shenzhen, saw tax revenues from the two sectors increase 470 percent and 390 percent respectively year on year.

FTZs are part of government efforts to test reform policies, including interest rate liberalization and fewer investment restrictions to better integrate the economy with international practice.

China launched its first FTZ in Shanghai in 2013. In late 2014, Tianjin, Fujian and Guangdong were allowed to set up a second group of FTZs. Another seven were approved in August 2016 in a bid to replicate the success of previous trials.


→ XinuaNet. 2017-11-26. Chinese premier leaves for Hungary visit, SCO meeting in Russia.

«BEIJING, Nov. 26 (Xinhua) — Chinese Premier Li Keqiang left Beijing on Sunday morning for an official visit to Hungary and the sixth meeting of heads of government of China-Central and Eastern European Countries in Budapest.

Li will also attend the 16th meeting of the Council of Heads of Government (Prime Ministers) of the Shanghai Cooperation Organization in the Russian city of Sochi from Nov. 30 to Dec. 1.»


→ XinuaNet. 2017-11-26. Premier Li vows to bring China-CEEC cooperation, China-Hungary ties to new high

«BUDAPEST, Nov. 26 (Xinhua) — Chinese Premier Li Keqiang has vowed to bring cooperation between China and the 16 Central and Eastern European countries (CEEC) and relations between China and Hungary to a higher level.

Li made the statement in an article published on the newspaper The Hungarian Times before attending the sixth meeting of heads of government of China and the CEEC on Nov. 26-29 in Budapest and paying an official visit to Hungary. Full Story»

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BUDAPEST, Nov. 26 (Xinhua) — Chinese Premier Li Keqiang has vowed to bring cooperation between China and the 16 Central and Eastern European countries (CEEC) and relations between China and Hungary to a higher level.

Li made the statement in an article published on the newspaper The Hungarian Times before attending the sixth meeting of heads of government of China and the CEEC on Nov. 26-29 in Budapest and paying an official visit to Hungary.

“This is an important meeting held at the fifth anniversary of the launching of China-CEEC cooperation (16+1 cooperation). I’m looking forward to the meeting and the visit,” Li said.

Noting that Chinese President Xi Jinping announced in May the establishment of a comprehensive strategic partnership between the two countries, Li said he is full of confidence about China-Hungary relations and the prospect of China-CEEC cooperation.

The premier recalled that the first China-CEEC economic and trade forum was held in Budapest in 2011 and, a year later, the 17 countries established a new trans-regional cooperation platform, called the 16+1 cooperation.

Over the five years, the 16+1 cooperation has been growing and the mechanism improving, bringing about remarkable progress to cooperation in all fields, Li said.

Political mutual trust between China and the CEEC countries has been deepened, with the two sides having established cooperation mechanisms in about 20 areas, he said.

Economic cooperation has been growing steadily, with bilateral trade increasing to 58.7 billion U.S. dollars in 2016 from 43.9 billion dollars in 2010 and the completion of a number of landmark infrastructure projects, said the premier.

People-to-people exchanges have been strengthened in the fields of education, culture, health, tourism, media, think tank, political party and youth, and at local levels, he said.

After a great start, the 16+1 cooperation demands a new direction and new momentum, the premier said, adding that he will work with CEEC leaders to review what the two sides have achieved in the five years and draw a blueprint for the future.

On China-Hungary ties, Li said both countries are beneficiaries and supporters of economic globalization, and it is in line with the fundamental interests of the two countries to stick to trade and investment liberalization and facilitation.

Speaking highly of the strategic alignment of the China-proposed Belt and Road Initiative with Hungary’s Eastern Opening policy, Li said the Belt and Road Initiative and 16+1 cooperation have put the two countries’ economic and trade cooperation on a fast lane, with progress made in the areas of investment, finance, agriculture, scientific and technological innovation and small and medium-sized enterprises.

China and Hungary have also made strides in people-to-people exchange and cooperation in the areas of culture, education, sports, tourism and traditional Chinese medicine, he said.

Both sides hold that China-Hungary ties have entered the best period in history, Li said.

The 19th National Congress of the Communist Party of China has set out a grand blueprint and action guideline for future development of China, said Li, adding that a more open and prosperous China will surely bring more and greater opportunities to all countries in the world including Hungary.


→ XinuaNet. 2017-11-26. Commentary: Less anxious, more active EU needed in China-CEE cooperation

«BUDAPEST, Nov. 26 (Xinhua) — As Chinese Premier Li Keqiang heads to Budapest on Sunday for the sixth meeting of heads of government of China-Central and Eastern European (CEE) Countries, the once lagging behind part of Europe gets another chance to showcase its new title — the fastest growing region in Europe.

Data from the European Union (EU) lists Romania (8.6 percent in Q3, 2017), Latvia (6.2 percent), Poland and Czech Republic (both 5.0 percent) as top four fastest growing economies in the Union, which happen to be members of the China-CEE cooperation framework and take the lion’s share of China’s investment in the region.»


→ XinuaNet. 2017-11-26. Transport most promising field of cooperation between Poland, CEEC, China: Polish PM.

WARSAW, Oct. 25 (Xinhua) — Polish Prime Minister Beata Szydlo on Wednesday said transport is “one of the most promising fields of cooperation between Poland, the whole Central and Eastern Europe, and China.”

She made the statement as ministers of transport from China and Central and Eastern European Countries (CEEC) met here on Wednesday for the second CEEC-China Transport Ministers’ Meeting, which aims to improve cooperation in the area of transport.

During the opening ceremony, Szydlo said Poland has plans to develop the country’s transport infrastructure, including road, rail, air, sea links and inland waterways.

He Jianzhong, vice-minister of transport of China, said that China is willing to work with CEEC to promote the integration of Eurasian transport, accelerate interconnection of infrastructure and work together for a new chapter in China-CEEC transport cooperation.

Fonte: qui