9 dicembre forconi: Pm Zuccaro: “Ong parte di un sistema profondamente sbagliato”

lunedì 18 giugno 2018

Pm Zuccaro: “Ong parte di un sistema profondamente sbagliato”

Tra i più molesti si sono segnalati il solito Orfini, che ha addirittura definito sconcertanti le parole del Pm Zuccaro, trasformandosi nel suo giudice
Se il magistrato dice la verità allora deve cambiare mestiere 
Sui migranti il pm Zuccaro afferma che le Ong favoriscono i traffici della criminalità e la sinistra pro-invasione insorge contro di lui
Dagli al magistrato. Quando dice cose scomode, che non rispondano al politicamente corretto di certa sinistra ancora intronata dalla botta del 4 marzo.
Mentre il giornalume nostrano crocifigge Salvini con la vergognosa copertina dell’Espresso, il pm Carmelo Zuccaro di Catania ha destato clamore accusando le Ong di favorire i traffici senza scrupoli della criminalità che fa affari sui migranti.
E per la sua analisi del fenomeno, che viene da anni di indagini, Zuccaro si è beccato i soliti fischi rossi. Ma non sembra particolarmente impressionato… Anche perchè le cose dette paiono assolutamente sensate: ”A mio avviso gli hotspot devono operare sulla terraferma.
Entrare sulle navi umanitarie vuol dire entrare nell’inferno libico: costringere persone che hanno diritto alla protezione ad attraversare il deserto e poi consegnarsi nelle mani dei trafficanti che li considerano veri e propri ostaggi”. Trafficanti che ne ricavano forza e, finora, potere di ricatto; poi in Italia è arrivato un nuovo ministro dell’interno a non farsi condizionare.
Come dal Viminale, pure Zuccaro ha messo sotto accusa la politica egoista di Malta, “perché il centro di soccorso italiano in mare interviene in un’area che è stata estesa a circa 1,5 milioni di chilometri quadrati, a causa del disimpegno delle autorità della Valletta, che pure dovrebbero presidiare un’area di non modesta estensione lungo la rotta del mare Mediterraneo centrale, ma che, sistematicamente, rifiutano l’utilizzo dei loro porti per l’approdo”.
A parlare sono i numeri: “Dagli atti ufficiali – ha precisato Zuccaro – l’area Sar (area ricerca e soccorso) italiana è di 500mila chilometri quadrati, e non è direttamente confinante con le acque territoriali libiche. Tra le due aree si interpone la Sar maltese, che è di 250mila chilometri quadrati, dove l’autorità di soccorso di Malta si rifiuta sistematicamente di intervenire alle richieste di aiuto”.
Ma quel che più urta la sinistra è il richiamo del magistrato alla realtà delle risposte politiche perché è da esse che dipende il gran numero di sbarchi verso un paese, in questo caso l’Italia.
“Se le autorita’ italiane rinunciano al controllo del flusso migratorio – ha aggiunto Zuccaro – se le misure adottate non vengono coerentemente applicate da tutte le componenti del sistema Italia, allora il fenomeno sarà esclusivamente governato dalle organizzazioni criminali che operano in Libia in un regime di monopolio”.
Ovviamente, la visione del magistrato corredata dai dati di fatto ha scatenato Pd e soci, che si sono lasciati andare a giudizi francamente irrispettosi.
Tra i più molesti si sono segnalati il solito Orfini, che ha addirittura definito sconcertanti le parole del Pm Zuccaro, trasformandosi nel suo giudice; e l’immancabile Civati, che ha esortato il pm a cambiare mestiere, facendo l’opinionista. Non vogliono sentire ragioni, vogliono l’Italia invasa.
E come fanno a replicare a una frase così vera?: “Le persone che hanno gia’ realizzato enormi guadagni dal traffico di migranti, attraverso una rete di collusione, riescono a corrompere chi deve vigilare sulle raffinerie libiche e fanno uscire petrolio di contrabbando.
Queste persone si stanno spostando e estendono le loro attivita’ illecite ad altri traffici. Hanno sempre piu’ denaro con cui corrompono e reclutano sempre piu’ persone, con cui si dotano di armi sempre piu’ micidiali. E riescono a infiltrare nel governo funzionari…
Negli ultimi tempi vi sembra che sia rafforzato il governo in carica in Libia o le organizzazioni criminali?”. 
Sì, compagni, facciamogli cambiare mestiere… Fonte: IL GIORNALE D’ITALIA

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