PIÙ DI 500 PERSONE AL LAVORO PER SPEGNERE LE FIAMME, MA IL VENTO RENDE INUTILI LE OPERAZIONI
LA PROCURA HA APERTO UN’INCHIESTA: SI PENSA CHE L’ORIGINE DELL'INCENDIO SIA DOLOSA
Il Monte Serra brucia: un inferno di fuoco, un incendio di probabile origine dolosa che ha creato il caos in provincia di Pisa: settecento sfollati, danni per almeno 4 milioni di euro, i boschi del monte completamente distrutti e centinaia di uomini tra vigili del fuoco e volontari al lavoro.
E' stata quella di ieri un'alba tragica per Calci, Vicopisano e diverse frazioni della zona sud ai piedi del monte. L'incendio è iniziato nella serata di lunedì intorno alle 22 e dopo quasi un giorno viene ancora alimentato dal nemico principale in queste situazioni: il vento che spira fortissimo in Toscana.
E' grazie al vento che le fiamme si sono propagate in pochi minuti e hanno ingoiato ettari su ettari, distruggento un polmone verde fatto anche di vigne, oliveti, campi coltivati. E minacciando diverse case. Il presidente della Regione Enrico Rossi ha firmato lo stato di emergenza.
GLI SFOLLATI - Settecento persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni. La situazione viene gestita dal Comune di Calci, che nella notte tra lunedì e martedì ha aperto le strutture sportive per accogliere le persone che non sapevano dove andare: queste ultime sono una trentina, tutti gli altri sono riusciti a trovare sistemazioni da parenti e amici. La palestra polivalente di Calci è stata attrezzata comunque con letti da campo dalle società di volontariato.
AEROPORTO CHIUSO - L'aeroporto di Pisa è stato chiuso al traffico passeggeri fino alle 19.40. Questo per permettere ai velivoli antincendio di svolgere il loro lavoro senza intoppi. L'aeroporto fornisce informazioni ai passeggeri rimasti a terra.
CHI E' STATO? SCATTA L'INCHIESTA - La procura di Pisa ha aperto un'inchiesta sul disastro del Monte Serra. La procura lavora "all'ipotesi di reato di incendio doloso sulla base di alcuni indizi che ora dovranno essere confermati eventualmente dal lavoro investigativo". Lo ha spiegato il Procuratore di Pisa, Alessandro Crini. "Primo fra tutti -ha aggiunto Crini- il fatto che le fiamme si siano sviluppate di notte e in una serata sostanzialmente molto fresca".
SEICENTO ETTARI IN FUMO - Una porzione vastissima di bosco del Monte Serra è andata in fumo. Le zone già spente mostrano un paesaggio lunare. Non è rimasto più niente se non qualche arbusto annerito. Il fuoco è iniziato sopra Calci, raggiungendo poi la frazione di Montemagno e "scavallando" verso Vicopisano, dove anche qui circa duecento persone hanno dovuto lasciare le loro abitazioni.
LE FASI DI SPEGNIMENTO - E' difficilissimo riuscire a spegnere le fiamme in una zona così vasta. Le squadre di volontari e vigili del fuoco stanno sfruttando il calo dell'intensità del vento del pomeriggio di martedì, ma in serata le fiamme dovrebbero riprendere particolare vigore. Sono intervenuti sia elicotteri che Canadari che fanno continuamente la spola con il mare.
GLI UOMINI IN CAMPO - Solo i volontari addetti allo spegnimento dell'incendio sono 250, più i vigili del fuoco arrivati da tutti i comandi della Toscana ma anche dall'Emilia e dalla Lombardia. Ci sono quindi nella zona del Monte Serra non meno di 500 persone.
MANCA L'ACQUA IN ALCUNE ZONE - Acque Spa comunica, in una nota, che "a causa dei danni all'infrastruttura idrica provocati dall'incendio sul Monte Serra martedì 25 settembre, si sono verificati abbassamenti di pressione e mancanze d'acqua a Montemagno nel Comune di Calci". L'interruzione idrica interessa anche le località Ronchi, Spariti e Fontana Diana. "Al momento - si legge ancora nella nota - i nostri tecnici non possono intervenire per ragioni di sicurezza. Non appena l'area tornerà agibile, si recheranno sul posto per verificare l'entità dei guasti e programmare gli interventi di riparazione.
CONSIGLIO REGIONALE SOSPESO - La seduta del Consiglio regionale ieri è stata sospesa intorno alle 17.10 per consentire ai consiglieri di recarsi a Calci (Pisa) l'incontro con il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, e del sottosegretario all'Interno, Stefano Candiani. La proposta, avanzata dal capogruppo Pd, Leonardo Marras, è stata accolta dopo un breve dibattito e il presidente dell'Assemblea Eugenio Giani ha sciolto la seduta. I lavori del Consiglio riprenderanno questa mattina.
Fonte: qui
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