L’EPISODIO NON E’ UN CASO ISOLATO MA I RAGAZZI SI GIUSTIFICANO: “LE VETTURE SONO TROPPO PIENE E CI SONO CENTINAIA DI PERSONE CHE A QUELL’ORA DEVONO TORNARE A CASA…”
Camilla Mozzetti per “il Messaggero”
Il primo è saltato dentro in un batter baleno, il secondo, imitandolo, si è prima arrampicato con un piede nel vano scoperto del serbatoio per il rifornimento, spingendosi poi con le braccia nel finestrino aperto. Intorno, i tanti compagni dell' istituto Aeronautico De Pinedo-Colonna che, armati di smartphone, hanno immortalato l' impresa accompagnandola da fragorose risate.
Preso d' assalto un bus dell' Atac della linea scolastica 765. In sostanza, nonostante il pullman fosse fermo con le porte aperte e molti studenti erano lì, in procinto di salire attraverso gli ordinari accessi, altri due per evitare la fila hanno pensato bene di salire sul mezzo gettandosi dentro al finestrino.
L' episodio è avvenuto ieri all' uscita da scuola, una volta terminate le lezioni, ma non sarebbe un caso isolato. Già in passato, infatti, come raccontano molti giovani dell' istituto superiore episodi analoghi si sono succeduti con un ritmo più o meno costante.
LA GIUSTIFICAZIONE
Secondo i ragazzi il motivo è solo uno: le vetture troppo spesso piene, non permetterebbero a tutti di salire a bordo, dal momento che la linea scolastica non trasporta solo gli studenti del De Pinedo ma anche quelli dei licei scientifici Peano e Primo Levi. Centinaia di giovani in sostanza che tutti insieme in un determinato orario si troverebbero a dover correre pur di accaparrarsi un posto senza dover aspettare la prossima corsa.
Che si fa allora con la paura di restare a piedi? Si prende e si salta, sperando di trovare un finestrino aperto.
LA CONDANNA
Atac una volta presa visione del video con le gesta dei due studenti che in poco tempo è diventato virale sui social , ha bollato l' episodio come l' ennesimo atto vandalico che si consuma sui bus. «Un comportamento scorretto e pertanto si invitano i passeggeri a usare i mezzi pubblici secondo quanto previsto dalle norme in vigore».
Tenendo a specificare, inoltre, come la linea del bus scolastico effettua ogni giorno dalle 13.20 circa alle 14.30 almeno otto corse da capolinea a capolinea (ovvero dalla stazione Laurentina a via di Grotte d' Arcaccio). Insomma, secondo l' azienda di via Prenestina il servizio non è in affanno. Sul caso interviene anche l' assessore ai Trasporti Linda Meleo che, con indignazione, parla di «comportamento da condannare».
LE CONSEGUENZE
Nella pratica tuttavia i ragazzi alla fine dovrebbero comunque passarla liscia e farla franca. La scuola da parte sua non è chiamata ad adottare nessun tipo di provvedimento giacché l' atto dei ragazzi si è verificato all' esterno dell' edificio e al termine dell' attività didattica. La stessa azienda pubblica dei trasporti non pare propensa ad avviare nessun tipo di accertamento in quanto il gesto seppur contrario al comune senso civile non ha provocato danni al mezzo.
Fonte: qui
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