9 dicembre forconi: marzo 2017

venerdì 17 marzo 2017

ESPLODE UN CRATERE DELL’ETNA A 2700 METRI, 10 FERITI

NESSUNO SAREBBE IN GRAVI CONDIZIONI 

BOATI E FONTANE DI LAVA AD ALTA QUOTA - VIDEO


ETNA 4ETNA 

Dieci persone sono rimaste ferite dall'esplosione di uno dei crateri dell'Etna che è in attività. Sono stati colpiti da materiale lavico. Nessuno sarebbe in gravi condizioni. Soltanto sei saranno ricoverati negli ospedali di Catania e Acireale.

Una nuova fase eruttiva, di tipo 'stromboliano', è attiva da alcuni giorni dal nuovo cratere di Sud-Est dell'Etna.
ETNA 3ETNA 

L'attività ha subito un incremento ieri mattina, generando una colata lavica sommitale.
Il 'braccio' emerge dal versante meridionale dalla bocca eruttiva del nuovo cratere di Sud-Est, dove sono presenti 'fontane' di lava e boati.

Fonte: qui
ETNA 1ETNA 

UN POLLO IN LABORATORIO – OTTENUTA NEGLI STATES CARNE DI POLLO ED ANATRA IN PROVETTA

L’ORIGINE SONO LE CELLULE STAMINALI PRELEVATE DA UN MUSCOLO DELL’ANIMALE, COLTIVATE E TRASFORMATE IN FILAMENTI: NE SERVONO 20 MILA PER FARE UNA POLPETTA


POLLO SINTETICOPOLLO SINTETICO
Per la prima volta sono state ottenute in laboratorio carni sintetiche di pollo e di anatra. La scoperta dell’azienda americana Memphis Meats, presentata sul sito della rivista «Science», segue quella del 2013, quando fu servito il primo hamburger da carne «in provetta».

«Science» racconta anche le conseguenze legali di questa scoperta: non è ancora chiaro, infatti, come verrà regolamentato questo settore emergente e non si conosce ancora quali saranno le istituzioni che si occuperanno di sorvegliare la sicurezza questi prodotti.

FILAMENTI DI TESSUTO
polli razzolanoPOLLI RAZZOLANO
Per produrre le carni sintetiche di pollo e anatra, l’azienda californiana ha usato una tecnica simile a quella con cui l’università olandese di Maastricht aveva prodotto la carne di manzo: ha prelevato le cellule staminali dal muscolo degli animali e le ha coltivate su impalcature speciali fino a formare filamenti di tessuto sufficiente, almeno 20mila filamenti, per fare una polpetta o un hamburger.

carne di pollo sinteticaCARNE DI POLLO SINTETICA
«Il nostro obiettivo è produrre carne in un modo migliore, che sia più sostenibile per l’ambiente e credo che questo sia un importante salto tecnologico per l’umanità» ha dichiarato Uma Valeti, cofondatore di Memphis Meats. 

L’azienda si sta organizzando per avviare la produzione di carne di vari tipi e spera di portare tra circa 5 anni sugli scaffali dei supermercati polpette, hot dog, e salsicce da carne in provetta. Intanto anche altre aziende cominciano a scommettere nel campo di questi nuovi cibi e stanno sperimentando le prime produzioni in laboratorio di latte e albume d’uovo da lieviti modificati geneticamente.

Fonte: qui

martedì 14 marzo 2017

LA TURCHIA BLOCCA L’AMBASCIATORE OLANDESE E AVVERTE L’UNIONE EUROPEA: “L’ACCORDO SUI MIGRANTI E’ A RISCHIO”

E’ LA RITORSIONE DI ERDOGAN CONTRO AMSTERDAM, “COLPEVOLE” DI AVER VIETATO IL COMIZIO DI DUE MINISTRI TURCHI

Andrea Nicastro per il “Corriere della Sera”

È la Turchia ad avere il coltello dalla parte del manico. L'accordo da 2 miliardi l' anno con l' Ue per trattenere i rifugiati serve più agli europei terrorizzati che non ad Ankara. Così dopo le raffiche del presidente Erdogan contro il governo olandese («nazisti», «antidemocratici», «cani», «fascisti») è stato il «moderato» Omer Celik, ministro per i rapporti con l'Unione Europea, ad agitare lo spettro di un annullamento dell' accordo sui migranti.
erdogan al funerale delle vittime dell attentatoERDOGAN AL FUNERALE DELLE VITTIME DELL ATTENTATO

«Dovremmo rivedere quell' intesa e lasciar passare la gente via terra», ha detto. Si calcola che oggi in Turchia ci siano 3 milioni di rifugiati e molti altri si muoverebbero se solo Recep Tayyip Erdogan decidesse di aprire le frontiere con la Siria. L'ha ribadito anche il vicepremier, Numan Kurtulmus, portavoce del governo, aggravando la minaccia: «Facciamo esattamente quello che ci hanno fatto. Non permetteremo agli aerei dei diplomatici o inviati olandesi di atterrare in Turchia o di sorvolare il nostro spazio aereo».
ERDOGANERDOGAN

Dunque l' ambasciatore dell' Aia in missione all'estero non potrà rientrare. La baruffa diplomatica esplosa sabato per l' irrituale divieto di comizio in terra olandese nei confronti di due ministri turchi resta aperta, sull' orlo della rottura, ma nel frattempo sembra abbia già raggiunto gli effetti sperati dai suoi protagonisti.
Geert WildersGEERT WILDERS

Molti analisti ritengono che sia Erdogan sia i suoi più visibili bersagli nei Paesi Bassi, il premier Mark Rutte e il leader anti Islam Geert Wilders, hanno guadagnato consensi. Per i due rivali l'ultimo sondaggio parla di un aumento nelle intenzioni di voto di 5 punti a testa. Il premier uscente sarebbe in testa con il 20%, secondo lo xenofobo con il 16.

Parole grosse e alta tensione sarebbero servite anche a Erdogan grazie alla determinazione esibita nella difesa dei diritti del Paese. Sabato Erdogan aveva inviato i suoi ministri a promuovere presso i turchi in Olanda il referendum che dovrebbe garantirgli almeno altri 10 anni di potere, ma sapeva bene di disturbare un Paese in campagna elettorale. Eppure l'ha fatto.

il leader della destra olandese Gert WildersIL LEADER DELLA DESTRA OLANDESE GERT WILDERS
«La lite con i Paesi Bassi ha dato al referendum di Erdogan quell'iniezione di entusiasmo che gli mancava», ha scritto il quotidiano turco Hurriyet. Con il voto di mercoledì sempre più vicino, ieri sera è andato in tv il primo e unico faccia a faccia tra i due principali sfidanti: Rutte vs Wilders. «Siamo ai quarti di finale contro il populismo - è stato l'appello del premier liberal conservatore -. Poi toccherà alla Francia in semifinale e alla Germania in finale evitare il caos che si sono procurati gli inglesi con la Brexit». «Dobbiamo riguadagnare il controllo della nostra terra - ha ribattuto Wilders -. Ci libereremo tanto degli islamici come dell' Europa».

Fonte: qui

Fmi: debito globale a livelli paurosi

Alcuni Paesi Euro vulnerabili a normalizzazione monetaria

(ANSA) - ROMA, 13 MAR - Il debito globale ha raggiunto "livelli piuttosto paurosi". Lo ha detto il capo economista del Fondo Monetario Internazionale, Maurice Obstfeld, in un discorso a Berlino, secondo quanto riferisce Bloomberg, sottolineando che alcuni Paesi dell'Eurozona "sono vulnerabili ad una normalizzazione della politica monetaria" dopo che non sono riusciti a ridurre il debito in una fase di tassi in calo.

Il 15 marzo la trumponomic potrebbe disintegrarsi

Non ci sarà abrogazione e sostituzione dell’Obamacure. Né alcun taglio delle tasse. Né stimolo per le infrastrutture. Ci sarà solo un gigantesco bagno di sangue fiscale sul tetto del debito“. (1) Queste sono le parole di David Stockman, ex-direttore del budget della Casa Bianca di Reagan, che insiste sul fatto che un bagno di sangue nel mercato è imminente, mentre la vacanza sull’ascesa del debito finirà il 15 marzo 2017. “Ci sarà la sospensione del governo“, ha detto Stockman alla CNBC. “E’ del tutto inaspettato, imprevisto a Wall Street, e spaventerà tutti“. (2) Il 15 marzo è anche il giorno della riunione del Federal Open Market Committee, durante cui si prevede di rialzare i tassi; le elezioni olandesi saranno lo stesso giorno. Sarà l’inizio della grande crisi finanziaria? L’ultima sospensione del limite del debito fu decisa nell’ottobre 2015. Sei anni fa, nell’estate 2011, dopo l’accordo sul tetto del debito raggiunto da Obama, l’agenzia di rating Standard&Poor declassò i titoli di Stato degli Stati Uniti da AAA a AA+. (3)

Secondo Stockman, vi è la grande opportunità che presidente e Congresso raggiungano un accordo sul debito a 20 trilioni di dollari (106% del PIL). Quindi “il Tesoro avrà circa 200 miliardi di dollari in contanti. Bruciamo contanti al ritmo di 75 miliardi di dollari al mese. Entro l’estate, il contante sarà finito. Allora saremo nella madre di tutte le crisi sul tetto del debito. Tutto si fermerà. Credo che avremo la sospensione del governo“. (4) Ovviamente, questo significherebbe alcun stimolo, ma tagli fiscali. Con i tassi d’interesse più elevati del previsto, gli Stati Uniti si ritroveranno con una politica monetaria restrittiva e una fiscale restrittiva: la peggiore combinazione possibile per uccidere l’economia. La decisione della FED arriverebbe (come sempre) troppo tardi e causerà la prossima crisi, che sfocerebbe nella recessione negli Stati Uniti.

La Trumponomic finirà prima ancora d’iniziare, a meno che il Congresso annunci l’eterna vacanza sul limite del debito.Riferimenti
1, 4. Stockman: Dopo il 15 marzo tutto si fermerebbe, Zerohedge 27/02/2017 .
2. Wall Street travisa Trump, e un bagno di sangue sul mercato è imminente: Stockman, CNBC 05/03/2017.
3. Ricordate il tetto del debito? Eccolo di nuovo, CNBC 2017/02/17 .
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

domenica 12 marzo 2017

LA MINACCIA DI ERDOGAN AL DIVIETO DELL’EUROPA DEL NORD DI FAR CAMPAGNA ELETTORALE IN CASA LORO

LIQUIDATO TEDESCHI, AUSTRIACI E OLANDESI COME "RESIDUI DEL NAZISMO E FASCISTI", HA AGGIUNTO: "POTETE VIETARE AL NOSTRO MINISTRO DEGLI ESTERI DI VOLARE. ORA VEDREMO COME FARANNO I VOLI DALL'OLANDA AD ATTERRARE IN TURCHIA"


Repubblica.it

erdogan merkelERDOGAN MERKEL
L'Olanda ha cancellato il volo del ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu, che voleva recarsi a Rotterdam per un comizio pro-Erdogan, malgrado il divieto di tali iniziative deciso dalle autorità olandesi. Decisione che era già stata presa da autorità locali anche in Austria e Germania per "motivi di sicurezza".

Il ministro degli esteri turco Mevlut CavusogluIL MINISTRO DEGLI ESTERI TURCO MEVLUT CAVUSOGLU
La polizia olandese ha poi fermato a Rotterdam la ministra della Famiglia della Turchia, Fatma Betul Sayan Kaya, che dopo il caso Cavusoglu aveva deciso di spostarsi dalla Germania in Olanda viaggiando via terra. E dopo i fatti di sabato, la ministra  è stata scortata in nottata dalle autorità olandesi verso il confine con la Germania in una maniera che, secondo la stessa ministra, "calpesta tutti i valori democratici e umani".

La Nos, la tv pubblica olandese, ha mandato in onda immagini esclusive della ministra turca al momento del suo 'fermo' a Rotterdam, verosimilmente nei pressi del consolato turco della città. In inglese, una persona che si presenta a nome del borgomastro della città, con attorno una decina di poliziotti, chiede alla ministra nome, indirizzo e data di nascita "perché la dobbiamo identificare". Il filmato, di 42 secondi, si interrompe in quel punto. "L'Olanda sta violando tutte le leggi internazionali, convenzioni e i diritti umani rifiutandomi l'ingresso del Consolato turco a Rotterdam", ha scritto poco dopo su Twitter Fatma Betül Sayan Kaya.

PROTESTE ANTI ERDOGAN A BERLINOPROTESTE ANTI ERDOGAN A BERLINO
Un braccio di ferro durissimo, che fa salire di ora in ora i livelli di tensione tra Turchia e Paesi Bassi. Cavusoglu avrebbe dovuto parlare per convincere la comunità turca residente nei Paesi Bassi a votare 'sì' al referendum costituzionale con cui la Turchia è chiamata, il prossimo 16 aprile, a decidere di fatto il passaggio al sistema presidenziale.

Una svolta autoritaria voluta dal presidente Recep Tayyip Erdogan, che, dopo la cancellazione del volo di Cavusoglu, ha reagito come aveva fatto con i tedeschi, definendo anche gli olandesi "residui del nazismo e fascisti". "Potete vietare al nostro ministro degli Esteri di volare - ha detto Erdogan - . Ora vedremo come faranno i voli dall'Olanda ad atterrare in Turchia".
Kebab turco in germaniaKEBAB TURCO IN GERMANIA

In serata, mentre il ministro Cavusoglu raggiungeva la Francia, dove domani terrà un comizio a Metz, in Olanda centinaia di turchi inscenavano la protesta davanti al loro consolato a Rotterdam. Intanto ad Ankara le autorità decidevano la chiusura dell'ambasciata olandese, del consolato e anche della residenza dell'ambasciatore. "Per ragioni di sicurezza" spiegano dal ministero degli Esteri turco. Aggiungendo: "Vogliamo che l'ambasciatore olandese", in partenza, "non torni per un po' di tempo". La polizia è successivamente intervenuta e ha disperso l'assembramento.

FAN DI ERDOGAN A BERLINOFAN DI ERDOGAN A BERLINO
A quanto pare la decisione di cancellare il volo per Rotterdam era già era nell'aria, tanto che il ministro Cavusoglu questa mattina aveva dichiarato che Ankara è pronta a "infliggere durissime sanzioni all'Olanda in caso cancellino il volo". Cavusoglu, sempre stamani, ha attaccato l'Europa rispondendo a una domanda sulla visita a Mosca di Erdogan e sui rapporti tra Russia e Turchia: "La Russia, a differenza dell'Occidente, mantiene la parola data". "È uno scandalo" ha tuonato Cavosoglu, quando si è vista negata la possibilità di raggiungere Rotterdam.

Geert WildersGEERT WILDERS
Il ministro degli esteri olandese Bert Koenders aveva ribadito venerdì che il viaggio di Cavusoglu era "indesiderato" e che nessuna accoglienza ufficiale sarebbe stata prevista nel caso il ministro turco si fosse recato a Rotterdam nonostante il veto dell'Aia. Ma ancora stamane Cavusoglu aveva ribadito che si sarebbe recato in Olanda "nonostante tutti gli ostacoli". Un botta-e-risposta non privo di sarcasmo visto che, ad un certo punto, venerdì il premier olandese, Mark Rutte, aveva dichiarato che Cavusoglu è "benvenuto" nel caso voglia "visitare musei e vedere tulipani, ma non gli sarà consentito tenere comizi". Lo stesso Rutte, ha replicato alle affermazioni di Erdogan, dicendo: "Con il paragone del nazismo il limite è stato ampiamente superato". Il premier turco Binali Yildirim ha rincarato la dose, affermando che dopo la decisione di negare il permesso all'aereo "non si può considerare l'Olanda come un alleato", nonostante i due paesi facciano entrambi parte della Nato.
MARK RUTTEMARK RUTTE

"Le autorità turche avevano minacciato pubblicamente con sanzioni. Era impossibile la ricerca di una soluzione ragionevole", si legge in un comunicato diffuso dal governo all'Aia. "Per questo l'Olanda ha negato il permesso di atterraggio" al volo del ministro turco.  "Il Governo olandese non ha obiezioni a incontri nel nostro Paese per informare sui temi del referendum, ma questo non deve contribuire ad alimentare tensioni nella nostra società. Chi vuole organizzare incontri deve aderire alle istruzioni delle autorità competenti, in modo che l'ordine pubblico e la sicurezza possano essere garantiti".

supporter turchi di erdogan a berlinoSUPPORTER TURCHI DI ERDOGAN A BERLINOGEERT WILDERS jpegGEERT WILDERS JPEG
In Olanda le polemiche sono esplose dopo che l'ultradestra xenofoba di Gert Wilders aveva chiesto che fosse emesso un veto formale nei riguardi di tutti gli esponenti del governo turco, chiedendone l'arresto nel caso si fossero recati nel Paese e facendone un cavallo di battaglia della campagna elettorale che si concluderà con le elezioni previste in Olanda il prossimo 15 marzo e in cui il partito xenofobo risulta secondo. A Wilders, Cavusoglu ha risposto paragonando le sue parole a quelle dei nazisti. Relativamente all'episodio della cancellazione del volo Wilders ha detto: "A tutti i turchi in Olanda che sono d'accordo con Erdogan: andate in Turchia e non tornate MAI più!!", ha scritto su Twitter. 

Fonte: qui

sabato 11 marzo 2017

I MARINES SONO ENTRATI NEL NORD DELLA SIRIA PER SFERRARE L’ATTACCO FINALE A RAQQA, CAPITALE DELL’ISIS, INSIEME A TRUPPE FILO-ASSAD E RUSSE

CON LA PERDITA DI TRE QUARTI DI MOSUL, IL CALIFFATO HA PERSO IL GROSSO DEL SUO POTERE IN MEDIORIENTE

Giordano Stabile per www.lastampa.it

I Marines americani sono arrivati nel Nord della Siria per partecipare all’attacco finale a Raqqa, capitale del Califfato, nelle “prossime settimane”. Il dispiegamento è stato confermato a media statunitensi da ufficiali voluti rimanere anonimi. Il Corpo dei Marines non ha voluto commentare, per ragioni diplomatiche, e non ha voluto rivelare l’esatta dislocazione delle forze. 

I reparti sono dotati di artiglieria pesante, come quelli dispiegati a Sud di Mosul, a Makhmour, nelle fasi preliminari dell’offensiva sulla roccaforte dell’Isis in Iraq. L’artiglieria, probabilmente pezzi da 155 millimetri, servirà a distruggere le postazioni fortificate degli islamisti nel perimetro esterno di Raqqa, in modo da consentire alle forze curdo-arabe, Syrian democratic forces (Sdf), di avanzare verso il centro. Le Sdf si trovano in alcuni punti a soli 15 chilometri dal centro e a ridosso della linea fortificata.
marines americani in siriaMARINES AMERICANI IN SIRIA

L’uso dei Marines è il primo segno del nuovo piano, più “muscolare”, voluto dall’Amministrazione Trump nell’offensiva contro il Califfato. Lo spostamento dei reparti di artiglieria, già presenti nella regione, non richiedeva un’approvazione diretta del presidente o del Segretario alla Difesa James Mattis, ma comunque la Casa Bianca e il Pentagono hanno esaminato la mossa.
marines americani in siriaMARINES AMERICANI IN SIRIA

L’offensiva di Raqqa segue quella già in atto e forse giunta alle battute finale di Mosul. Qui il capo dell’Isis Abu Bakr Al Baghdadi, secondo quanto riferiscono alcune fonti del comando americano, sarebbe andato via lasciando ad altri il compito di resistere all’offensiva delle truppe irachene.

Con la perdita di tre quarti di Mosul, Raqqa, 500 mila abitanti prima della guerra, resta l’unica grande città nelle mani dello Stato islamico. Le Sdf dispongono di 30-40 mila uomini, per tre quarti guerriglieri curdi dello Ypg, un movimento che la Turchia considera “terrorista”. L’attacco finale a Raqqa è stato presumibilmente discusso in un vertice di due giorni fa ad Antalya, in Turchia, fra i capi di Stato maggiore turco, russo e americano. 

Fonte: qui

raqqa distrutta dai bombardamentiRAQQA DISTRUTTA DAI BOMBARDAMENTI

DA OGGI È OPERATIVA LA FLAT TAX DA 100MILA EURO PER I RICCONI CHE SPOSTANO LA RESIDENZA IN ITALIA

PUNTA A FARE CONCORRENZA A PAESI COME SPAGNA E REGNO UNITO CHE COSÌ HANNO ATTRATTO EMIRI, CALCIATORI, CANTANTI


8 Marzo 2017

Il fisco italiano strizza l’occhio agli stranieri ricchi. Da oggi chi ha da molti anni una residenza estera e si sposta in Italia può scegliere di attivare la «flat tax sui Paperoni», una tassa fissa da 100.000 euro l’anno. La norma è operativa da oggi con le istruzioni e una apposita check list messe a punto dall’Agenzia delle Entrate. La novità, secondo alcune stime, potrebbe interessare subito un migliaio di soggetti e punta a fare concorrenza a Paesi come Spagna e Gran Bretagna (ora interessata dalla Brexit) che così hanno attratto emiri, calciatori, cantanti.

L’agevolazione, prevista dalla ultima Legge di Bilancio, riguarderà solo chi è residente all’estero da almeno 9 periodi d’imposta negli ultimi 10 anni ed è facilmente attivabile: punta quindi agli stranieri e tiene fuori coloro che in questi anni si sono trasferiti dall’Italia all’estero. La convenienza, ovviamente, c’è soprattutto per coloro che hanno grossi patrimoni e redditi. Ma anche per chi ha famiglie numerose con guadagni a molti zeri: insieme al contribuente-Paperone infatti potranno beneficiare del fisco-forfait anche i familiari, pagando un ulteriore `gettone´ al fisco da 25.000 euro.
Renzi PadoanRENZI PADOAN

Ad annunciare l’arrivo della nuova normativa è un comunicato dell’Agenzia delle Entrate che parla del nuovo regime sostitutivo sui redditi all’estero. «L’opzione, introdotta con la Legge di bilancio 2017, prevede il pagamento di un’imposta forfettaria di 100mila euro per ciascun periodo d’imposta per cui viene esercitata - spiega l’Agenzia guidata da Rossella Orlandi - al fine di attrarre ed incentivare il trasferimento della residenza nel nostro Paese degli High net worth individual, ossia delle persone con un alto patrimonio.
AGENZIA DELLE ENTRATEAGENZIA DELLE ENTRATE

Con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate è stato anche approvato il modello di check list da allegare all’istanza di interpello che consente una valutazione preventiva dell’amministrazione finanziaria sull’ammissibilità al regime di favore». Aderire al forfait per Paperoni sarà facile.

Basta barrare l’apposita casella nella dichiarazione dei redditi. Ma per chi vuole avere certezze di rientrare nei criteri previsti può utilizzare la check list delle Entrate anche per presentare una specifica istanza preventiva di interpello alla Direzione Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate. La richiesta - spiega il comunicato delle Entrate - può essere consegnata a mano, tramite raccomandata con avviso di ricevimento oppure telematicamente, utilizzando la posta elettronica certificata.

i ricchi preferiscono la aviazione privataI RICCHI PREFERISCONO LA AVIAZIONE PRIVATA
Nell’istanza il contribuente, oltre ai dati anagrafici, dovrà indicare lo «status di non residente in Italia per un tempo almeno pari a nove periodi di imposta nel corso dei dieci precedenti l’inizio di validità dell’opzione», «la giurisdizione o le giurisdizioni in cui ha avuto l’ultima residenza fiscale prima dell’esercizio di validità dell’opzione» e «gli Stati o territori esteri per i quali intende esercitare la facoltà di non avvalersi dell’applicazione dell’imposta sostitutiva». L’opzione può anche essere estesa - ricorda l’Agenzia delle Entrate - ai familiari in possesso dei requisiti, attraverso una specifica indicazione nella dichiarazione dei redditi riferita al periodo d’imposta in cui il familiare trasferisce la residenza fiscale in Italia o in quella successiva.
FORBES 400 MILIARDARI 2016FORBES 400 MILIARDARI 2016

In questo caso, l’imposta sostitutiva è pari a 25mila euro per ciascuno dei familiari ai quali sono estesi gli effetti della stessa opzione. Le istruzioni delle Entrate spiegano che l’opzione deve essere esercitata entro i termini di presentazione delle dichiarazioni de redditi e la domanda può essere presentata anche se non sono ancora decorsi i termini per radicare la residenza fiscale in Italia.

il miliardario russo abramovicIL MILIARDARIO RUSSO ABRAMOVIC
L’opzione si intende tacitamente rinnovata di anno in anno, mentre gli effetti cessano, in ogni caso, decorsi quindici anni dal primo periodo d’imposta di validità. 

Il versamento dell’imposta sostitutiva, nella misura di 100mila euro, deve essere effettuato in un’unica soluzione, per ciascun periodo di imposta di efficacia del regime, entro la data prevista per il versamento del saldo delle imposte sui redditi.

Fonte: qui

Il caso del ristoratore di Lodi ha riacceso il dibattito. Ma come funziona la normativa sulla legittima difesa in Italia? Quand'è che è legittimo ricorrere alle armi?

Dopo la vicenda del ristoratore di Casaletto Lodigiano, in provincia di Lodi, che ha ucciso a colpi di arma da fuoco  un uomo sorpreso a rubare questa notte nel locale, nel paese si è tornati a parlare di legittima difesa.  

Ma come funziona la normativa in Italia? Quand'è che è legittimo ricorrere alle armi?

La legittima difesa è disciplinata dall'articolo 52 del codice penale che dice che "non è punibile chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa". In linea di massima perché si configuri la legittima difesa bisogna che ci sia la "necessità" (dunque non si configura legittima difesa nel caso in cui, ad esempio, l’aggressore sia in fuga), l’attualità del pericolo (che deve essere "presente o incombente") e la "proporzionalità all’offesa".


Sempre secondo l'articolo 52 del codice penale, il rapporto di proporzione è specificato dai casi previsti dall’articolo 614, primo e secondo comma (violazione di domicilio), e sussiste se "taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere:
   a) la propria o la altrui incolumità:
   b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d’aggressione. La disposizione di cui al secondo comma si applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all’interno di ogni altro luogo ove venga esercitata un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale".

La giurisprudenza ha sempre considerato che "la consistenza dell'interesse leso (la vita o l'incolumità della persona) sia enormemente più rilevante, sul piano della gerarchia dei valori costituzionali, di quello difeso (il patrimonio), ed il danno inflitto (morte o lesione personale) abbia un'intensità di gran lunga superiore a quella del danno minacciato (sottrazione della cosa)". Insomma: l'incolumità di un ladro "valeva" più del suo bottino. 

Nel 2006, durante il governo Berlusconi è stato aggiunto il secondo comma, con la legge 59. Secondo questa modifica, il rapporto di proporzione esiste sempre se qualcuno che si trova in casa propria o nel posto dove lavora "usa un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo" per difendere non solo la "propria o altrui incolumità", ma anche i beni "propri o altrui". In molti hanno giudicato questo cambiamento  molto pericoloso: alcuni giuristi hanno parlato di una "vera e propria licenza di uccidere, che legittima di fatto il farsi giustizia da soli e crea un’area riservata in cui il potere giudiziario deve abdicare al suo controllo ex lege".

È chiaro, comunque, che per usare un'arma nei casi in cui è consentito dalla legge – cioè per legittima difesa – sia necessaria una licenza, che viene rilasciata dai prefetti ed è subordinata alla dimostrazione di "un grave e fondato pericolo per la propria incolumità", in ragione della propria attività professionale o di una particolare condizione personale. Solo in questo modo si è autorizzati a "trasportare e detenere" tutte le armi da sparo e a "portare" quelle corte comuni. Discorso diverso per il porto di fucile, licenza rilasciata per la difesa "solo in particolari condizioni di rischio" o in casi specifici.

venerdì 10 marzo 2017

Il più grande trafficante della storia, Pablo Escobar, lavorava per la CIA

Il figlio di Escobar: “I segreti che mio padre non mi ha mai raccontato” 
Ciò che si scopre nel mio libro è che mio padre lavorava per la CIA, vendendo cocaina i cui proventi servivano a finanziare la lotta anticomunista in tutto il Centroamerica. Questo fatto colloca la figura di mio padre in un contesto storico differente, dove alcuni pezzi si iniziano a incastrare” 
ha rivelato il figlio del più famoso e potente narcotrafficante della storia mondiale, Pablo Escobar, noto e reso popolare da serie televisive e film come “El patrón del mal” (Il padrone del male), in un’intervista esclusiva rilasciata per presentare il suo nuovo libro “Pablo Escobar, in fraganti”, dove racconta i brutali omicidi commessi da suo padre in Colombia, inclusi magistrati, agenti di polizia e politici che lottavano contro il crimine organizzato di quel paese e contro la corruzione.
Juan Pablo Escobar, conosciuto con il nome di Juan Sebastián Marroquín fino al 2009, quando decise di pubblicare il suo primo libro su suo padre, leader del cartello di Medellín di Colombia, ed il mafioso più importante di Sudamerica, legato alla mafia siciliana e calabrese negli anni 80, ha asserito che suo padre lavorava per la CIA, finanziando la “lotta anticomunista” in Centroamerica di questo organismo.



In un servizio di 30 minuti, Escobar ha raccontato al giornalista argentino Luis Novaresio i contenuti più salienti del suo nuovo libro, distruggendo l’immagine mitica di quel “narcos” che i mezzi di comunicazione hanno creato, per avvicinare il pubblico ad un’immagine più reale della mafia, i cartelli, il narcotraffico e gli Stati come soci in affari delle organizzazioni criminali.
Con voce ferma e serena per tutta la durata dell’intervista, il figlio del narcotrafficante colombiano ha esordito parlando della fondatezza della sua testimonianza: “Io credo che alcuni capitoli di questo libro dimostrino che la paura della morte mi importa poco. Perché credo che ci siano cose più importanti, come avvicinarci alla verità delle realtà che si cela dietro gli sporchi affari del narcotraffico e della corruzione che li rendono possibili”.
“Io devo più rispetto e più amore ai miei nemici che alla mia famiglia”, ha sottolineato in riferimento agli scontri verificatisi dopo la morte di suo padre e che ancora avvengono in Colombia. Ciò dimostra che le teste cambiano, ma l’affare rimane.

In ogni aneddoto e testimonianza di Juan Pablo Escobar emerge un chiaro rifiuto verso l’attività mafiosa di suo padre ed il suo dolore per i familiari delle vittime dei suoi brutali crimini. Non lo indica come unico colpevole, ma accusa anche certi organismi di sicurezza come la DEA, la CIA e funzionari principalmente statunitensi, senza i quali Pablo Escobar non sarebbe mai riuscito a consolidare il suo potere mafioso.

“Quando scoppiò lo scandalo Iran-Contras, vi era coinvolto il colonnello Oliver North dell’esercito nordamericano e, dietro di lui, c’era la CIA, il cui capo era George Bush, padre. Dopo diventò vicepresidente dell’amministrazione Reagan e incaricato della lotta antidroga. Lo stesso personaggio i cui impiegati stavano lavorando con mio padre per vendere droga e portarla negli Stati Uniti, con il beneplacito di molti, ha affermato il figlio di Pablo Escobar."Sono tutti punti interrogativi che chiaramente iniziano a trovare risposta e ci rivelano una realtà dietro il commercio del narcotraffico molto diversa da quella che sogniamo. Perché fino ad ora ci hanno detto: 'i narcos latinoamericani hanno la capacità di eludere tutti i controlli', ma questo non è eludere i controlli, questo è comprare i controlli, avere in mano i controlli ed avere come soci gli addetti ai controlli", ha aggiunto Escobar parlando della complicità del potere politico e della sicurezza.   
“Faccio un esempio concreto. È il caso dei fratelli Rodríguez Orejuela, boss del cartello di Cali che si alleano con la DEA per combattere contro mio padre, fino a che finalmente escono dalla circolazione ed un anno dopo tutto il cartello è completamente smantellato. Due  personaggi estradati negli USA che finirono negoziando con loro, senza dover consegnare nessuno, semplicemente consegnando denaro a patto che la sua famiglia non fosse inserita nella lista Clinton. Diedero 2.000 milioni di dollari, due persone. Quella somma va moltiplicata per tutti i narcos di cui non abbiamo neanche idea della loro esistenza. In sintesi, funziona così: lasciali crescere, aiutali a prosperare e quando diventano molto ricchi prendiamo i loro soldi", ha spiegato il figlio del mafioso colombiano.  
"Tutti i paesi del mondo mi hanno concesso il visto ad eccezione degli USA. Il grande paradosso è che continuano a dare il visto ai narcos. Quindi forse non ho quel requisito", ha denunciato Pablo Escobar figlio facendo capire lo stretto legame tra il governo statunitense ed il narcotraffico del Sud-America, e ha chiarito: 
"Mio padre è stato un ingranaggio del grande commercio del narcotraffico universale. Quando non gli è più stato utile, hanno dato l’ordine di ammazzarlo. (…) È stato uno dei tanti patroni del male. E credo che questo libro mostra molti modelli, perché c'è sempre un pesce più grande”.
14 febbraio 2017

di Matías Guffanti

Fonte: qui

It Took $4 In New Debt To Create $1 In GDP

Bill Gross' letter discussing the credit deluge hitting the US came out at a convenient time: just as the Federal Reserve released its latest Flow of Funds report, which while most track to show the change in average household net worth - which is almost entirely a function of the stock market - we find it far more valuable for its nuanced information on the breakdown of US debt. And while it showed that in the fourth quarter, the net worth of US residents, mostly the wealthy ones as the bulk of financial assets is held by a small fraction of the total population, rose by $2 trillion to $92 trillion mostly as a result of a $1.5 increase in financial assets....
... we were more interest in the aggregate picture.
It wasn't pretty.
As a reminder, according to the latest BEA revision, nominal 2016 GDP was $18.86 trillion, an increase of $632 billion from 2015; the question is how much credit had to be created to generate this growth. Well, according to the Z.1, total credit rose to a new record high $66.1 trillion. This was an increase of $2.511 trillion in the past year. It means that in 2016, it "cost" $4 in new debt to generate just $1 in new economic growth!

And here are the two other key charts: the first, showing total credit (debt and loans) vs GDP growth since 1950. The trend is hardly anyone's friend, except for those who create the debt out of thin air to pocket the ever lower cash flows associated with it (and await the next inevitable bailout):
More importantly, on a leverage ratio basis, the US economy is now at a level of 350% total credit/GDP, a level which has been relatively flat since it peaked at 380% just before the crash. One way to read this chart perhaps is that the "carrying debt capacity" of the US economy is roughly 380% at which point something "unexpected" happens. At the current rate of surging credit relative to slowing GDP, and especially if Trump's fiscal plans call for trillions in new debt, the economy should get there, once again, very soon.
Fonte: zerohedge

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