9 dicembre forconi: agosto 2020

martedì 11 agosto 2020

PD, relazione di Emanuele Fiano: "Per un nuovo ordine mondiale"

 La relazione di Emanuele Fiano alla Direzione del 26 giugno 2020


Uno sguardo politico che si riprometta oggi di analizzare nel quadro internazionale, il ruolo del nostro paese ed il posizionamento del nostro Partito, non può in alcun modo prescindere da ciò che nel mondo è accaduto in questo 2020.  Questo non perché la vicenda Covid, abbia rivoluzionato di già gli assetti globali nello scacchiere internazionale, o non perché si siano fermati o riaccesi conflitti locali o regionali in ragione della Pandemia, o neanche perché siano cambiati gli equilibri di forza tra i grandi protagonisti; quanto piuttosto perché l’umanità intera, ha potuto toccare con mano le molte fragilità che percorrono l’intero globo; fragilità è termine che richiama bisogno di protezione, che se da un lato ricorda il Protezionismo, di cui parleremo, non va assolutamente confuso con questo, quella diposizione umana pretende da noi centralità nel nostro agire, come domanda sociale, a cui rispondere non solo con scelte di tipo assistenziale ovviamente, ma con un modello di sviluppo di crescita complessiva; fragilità dunque che rischiano di cambiare quegli assetti come in parte sta già avvenendo; fragilità imputabili ai diversi modelli sociali e sanitari, ovvero risultanti dalla resistenza di molti sistemi e leadership alla razionalità scientifica, oppure derivanti dalla percezione concreta della dimensione che il rischio assume nella nostra vita quotidiana, qualora essa non sia improntata, anche, ad una profonda rivisitazione degli stili di vita, dei modelli di sviluppo e delle forme di relazione con l’evoluzione ambientale. Dunque possiamo dire che nello scenario mondiale, la forza della Pandemia ha portato alla consapevolezza di una grande fragilità del mondo, ad una grande richiesta di protezione e ad una grande necessità di sviluppo complessivo.

 

Questa crisi ha quindi anche una sua dimensione antropologica; l’epidemia che ha minacciato la vita e la salute di miliardi di persone, che ha rivoluzionato le abitudini e lo stile dei rapporti sociali, che ha cambiato non in modo passeggero anche le forme del lavoro e dunque anche in parte la natura e la qualità dei diritti da difendere, muterà in senso permanente le forme del nostro stare nel mondo. E, oltre a questo, la sua dimensione economica è risultata particolare: questa volta, rispetto al 2008 per esempio, la crisi colpisce non già solo la dimensione finanziaria quanto piuttosto proprio l’economia reale, modificando quindi nel concreto modelli di vita personale e delle comunità, da quelle piccole a quelle nazionali e sovranazionali. Tanto per fare un esempio, non sarebbe infatti forse arrivato questo cambiamento delle politiche economiche europee senza lo scoppio tragico della Pandemia.   Qui una fragilità si è trasformata in forza.

 

Purtuttavia, vi sono, di fronte a questa drammatica cartina di tornasole globale, a questa registrazione del cambiamento che stiamo attraversando, immani emergenze che disegnano invece aspetti non mutati nello scenario mondiale.

Non sono certamente mutati gli effetti di una globalizzazione economica che ha sì meritatamente salvato dalla povertà masse ingenti di popolazione in questi anni, un miliardo di persone si dice, in specie in alcuni grandi paesi, dato che noi non vogliamo affatto dimenticare, ma il risultato di una crescita affidata alla sola competizione totale, continua a risultare drammatico sia per la crescita della diseguaglianza sociale, che della diseguaglianza per aree geografiche, anche per gli effetti della mancanza di regole globali, come ancora per la spinta al protezionismo di intere nazioni. Di questo, peraltro, il conflitto commerciale e non solo, tra Usa e Cina è certamente la punta più avanzata e preoccupante.

Nondimeno lo sono le tendenze fortissime di molti paesi europei al protezionismo dei dazi e delle dogane, la resistenza alle storiche novità delle politiche economiche europee, la volontà di riesumare muri e confini fisici e immateriali.

 

Possiamo dire anche, quindi, che l’esplosione della Pandemia, ed il suo andamento peculiare, nazione per nazione, sia servita da riscontro del tasso di coincidenza tra livello dei diritti umani e democratici in un paese, e capacità di gestione di grandi emergenze sociali. Ancora adesso mentre ne parliamo, la differente capacità di risposta complessiva di sistemi a Democrazia incerta o a rischio, risulta eloquentemente minore rispetto ai paesi governati in piena democrazia. Grandi paesi i cui regimi mostrano limiti evidenti e gravissimi nella difesa della democrazia e dei diritti sono oggi messi in ginocchio dalla diffusione endemica nel loro paese. Nuovo spunto per una riflessione generale sullo stato di salute della Democrazia nel mondo, anche alla prova della Pandemia globale che ci ha colpiti.

In generale è sicuramente possibile dire che oltre alla débâcle, drammatica, che attraversano molti singoli paesi, anche diverse istituzioni internazionali e sovranazionali, hanno mostrato i limiti della loro capacità di governo globale. Ma ne parlerò dopo.

 

Abbiamo consegnato un documento del nostro gruppo di lavoro al Segretario (Piero Fassino, Enzo Amendola, Marina Sereni, Lia Quartapelle, Alessandro Alfieri, Andrea Romano, Brando Benifei, Simona Bonafè, Piero De Luca , Gianni Pittella e Luciano Vecchi), dove per esteso vi sono l’insieme di queste brevi considerazioni.

Aggiungo, che la svolta che l’Europa sta percorrendo e per la quale vorrei ringraziare certamente tutti i membri del nostro Governo che si occupano di politica estera ed in particolare Enzo Amendola e Marina Sereni, nonché ovviamente il Commissario europeo Gentiloni, e anche, certamente per i temi che tratteremo, il Ministro Guerini, il cambiamento storico che essa potrebbe introdurre, rafforzando l’Unione, la sua coesione e la sua prospettiva economica, la sua politica sociale, il suo ruolo di baluardo democratico, possono riaffermarne il ruolo mondiale, di cui il multilateralismo ha grande bisogno.

 

La nostra posizione, saldamente ancorata all’Alleanza atlantica e al multilateralismo, come ad una visione aperta dei mercati, dell’economia e del libero scambio, tradizionalmente condivisa dai paesi del G8, così come dal complesso dei paesi europei, non è più per molte forze politiche, oggi alla guida o all’opposizione in molti paesi occidentali, la cifra della loro impostazione politica.

Populismo, sovranismo, nazionalismo, egoismo, protezionismo, costituiscono un asse di riferimento politico-culturale, che va dagli Usa di Trump all’Ungheria di Orban, e anche l’Italia che disegnerebbero Salvini e Meloni, qualora al governo, rischierebbe una virata radicale in quella direzione. Non va per questo sottovalutato il lavoro che dobbiamo contribuire a compiere perché all’interno del PSE e anche dell’Alleanza progressista mondiale, la nostra linea saldamente europeista e per una nuova Europa, divenga quella comune. A noi ha fatto molta impressione scoprire come Partiti fratelli, appartenenti al PSE, alla guida di paesi cosiddetti frugali, o comunque esistenti in quei paesi, abbiano assunto le posizioni più ostili alla realizzazione del Recovery Fund. Il che dimostra che per quei partiti fratelli conti di più l’appartenenza nazionale piuttosto che l’ideale comune europeo. Una contraddizione in seno all’ide di progresso a cui noi apparteniamo.

Più in generale il nostro Partito dovrà favorire un’iniziativa politica affinché il PSE esca dalla pura dimensione federativa per assumere quella di vero e proprio Partito sovranazionale, asse portante di una nuova Europa. Ulteriore sforzo andrà fatto, affinché il PSE sia capace di allargare il campo delle proprie alleanze a forze diverse dello schieramento progressista, come gli ambientalisti o altro.

 

Ho scelto delle parole chiave per sintetizzare i punti salienti delle nostre posizioni.

Per la prima parola, metterei al primo posto della nostra scelta di politica internazionale, che è anche carta d’identità del nostro stare nel mondo, l’idea di una visione multilaterale che serva a rafforzare il profilo del nuovo ordine mondiale a cui aspiriamo. C’è una necessità straordinaria di una visione globale e multilaterale del nuovo ordine mondiale; particolarismi, nazionalismo e debolezze, come anche quelle che l’Europa ha mostrato purtroppo negli ultimi anni, fino alla svolta di questi mesi, hanno contribuito ad una paralisi di questa visione multilaterale, con una pericolosa tendenza ad un neo bipolarismo tra Usa e Cina, che mostra di per se i suoi limiti, ma che ha in più nella Presidenza Usa, una costante ritrosia ad ogni forma di condivisione mondiale delle scelte.

Non possiamo dimenticare qui la decisione perlomeno annunciata da Trump di sospendere i finanziamenti all’OMS, ( peraltro dopo molte altre parole sugli accordi o sugli organismi internazionali) e anche dopo aver all’inizio sostenuto che OMS faceva allarmismo, annuncio di Trump che pur se connesso ad una iniziale giusta critica sui ritardi di azione di quella organizzazione e di comunicazione da parte della Cina, porterebbe con sé conseguenze gravi sul piano della condivisione mondiale delle politiche sanitarie.

 

L’occasione di questo spunto è utile anche per dire la nostra opinione sull’altro gigante mondiale, la Cina: Il gigante cinese ha lanciato da anni una offensiva geopolitica nei confronti dell’Europa, all’interno di una sua iniziativa più vasta e volta a modificare l’ordine internazionale in senso più favorevole ai propri interessi nazionali. Gli strumenti di tale offensiva sono insieme commerciali e politici, ovvero quelli tipici di ogni strategia geopolitica ma che nel caso cinese si tengono insieme in modo molto più stringente e interconnesso. È una strategia che non va demonizzata, come pretende di fare la destra sovranista in Europa e negli Stati Uniti mettendo in conto la radicalizzazione dello scontro strategico e persino militare con Pechino, ma di cui dobbiamo essere ben consapevoli. Perché l’obiettivo del regime cinese è anche quello di conquistare il silenzio o la connivenza della comunità internazionale sulle feroci e massicce violazioni dei diritti umani e civili di cui esso è responsabile: all’interno dei confini nazionali cinesi e ovunque arrivi il suo controllo di sicurezza (come nel caso di Hong Kong, dove Pechino sta già violando gli accordi del 1997 ispirati al principio ‘un paese, due sistemi”). Il nostro impegno, sulla base del valore universale che riconosciamo al tema dei diritti umani e guardando all’obiettivo di preservare il dialogo commerciale e politico con Pechino senza alcuna subalternità ai suoi disegni strategici, dev’essere quello di impegnare la potenza cinese sul piano multilaterale a tutti i livelli. Diversamente dalla strategia conflittuale della destra sovranista, è solo l’ingaggio multilaterale con la Cina che rende possibile sia difendere l’autonomia culturale e politica dell’Europa sia lavorare per ottenere miglioramenti concreti nel rispetto dei diritti umani e civili all’interno dei confini cinesi e nelle aree sottoposte ai suoi strumenti di sicurezza.

 

E’ chiaro, tornando alla visione multilaterale, che non potrà esserci nessuna ripresa senza una grande spinta alla cooperazione internazionale e all’integrazione, aumentando risorse e compiti delle istituzioni internazionali, coordinando le attività nel campo sanitario, della ricerca medica, della prevenzione e della cura, condividendo risultati e rimedi, sostenendo la mobilità globale delle persone, delle merci e della conoscenza. Pensate al vaccino di Oxford, come emblema di questa visione, sviluppato in Italia e Gran Bretagna, prodotto dall’azienda anglo-olandese AstraZeneca e distribuita dall’indiana Serum. Detto questo sicuramente le culture e le organizzazioni internazionaliste hanno mostrato anche i loro difetti, così come l’ONU mostra i suoi limiti, cosi come altri organismi regionali come la Lega Araba o il Nafta sembrano paralizzati da tensioni e conflitti

Si è parlato negli ultimi anni, in alcune sedi, di fronte alla crescita delle pulsioni isolazioniste, di fine della globalizzazione; a me non pare affatto, credo invece che la sfida che ci attende sia quella di dare una guida democratica e condivisa alla globalizzazione, un ordine al mondo globale, in una direzione di salvaguardia del multilateralismo, come italiani e come europei.

 

C’è una parola chiave nella tradizione di sinistra della politica internazionale, questa parola è pace, è la seconda parola, la tradizione della sinistra e dei riformismi a cui noi apparteniamo ha sempre frequentato questo termine come stella polare. La pace è sviluppo, promozione dei diritti, dignità della persona umana, regola di convivenza, giustizia, e benessere. La pace richiede strategie globali. Non può essere solo enunciata.

Il mondo, anche quello più vicino a noi conosce invece continui conflitti, conflitti irrisolti, nuovi conflitti, secondo Acled dall’inizio dell’anno abbiamo avuto 46675 eventi di scontro militare e non nel mondo, con 52898 morti, in diminuzione del 28% rispetto all’anno scorso.  In un anno 110.000 eventi e 129.000 morti. Se guardate la cartina dei conflitti in corso, vedrete esclusi dalla mappatura l’Europa, a parte la Grecia, e il continente nord americano, nonché la Cina. Se guardo dunque quella carta, nella quale l’Europa è bianca, ho la dimostrazione lampante che la fondazione dell’Unione europea ha garantito ai suoi paesi, pace e prosperità, e dunque che il ruolo storico di cooperazione ed integrazione viene confermato dalla storia, non il contrario.

Noi crediamo che solo il negoziato, il compromesso, il dialogo tra nemici, possano garantire questo valore, che va difeso anche prendendo parte come l’Italia fa con i propri militari e con le forme di cooperazione alle operazioni di peacekeeping e peaceenforcing guidate dalle istituzioni internazionali, e dall’ONU.

Noi mettiamo nel nostro impegno per la pace tutto quello che riguarda lo sviluppo personale e collettivo dell’essere umano, ciò significa investire nello sviluppo globale e locale, garantire crescita, accessibilità, opportunità, istruzione, tutto questo significa lavorare per la pace. Quando dico dialogo con il nemico, intendo un valore molto chiaramente esplicitato dallo scrittore israeliano Amos Oz. Perché la pace, ad ogni angolo del mondo si fa solo con il nemico, con l’amico è inutile. Per questo noi dobbiamo recuperare l’idea di compromesso, come enunciava Oz come valore positivo, fondante.

Per lo scopo della pace noi dobbiamo promuovere uno sviluppo umano che consenta ad ogni donna e uomo di vivere nella dignità nel rispetto dei suoi diritti e delle sue aspirazioni. Sostenere lo sviluppo economico e sociale dei Paesi che lottano per uscire dalla marginalità. Asserire con forza che ogni uomo e ogni donna sono titolari di diritti irrinunciabili e inalienabili.

Il mondo vive di una pluralità di identità, culture, tradizioni, religioni che devono essere riconosciute e rispettate e le loro specificità non possono, mai, essere invocate o utilizzate per violare o voler annientare la specificità dell’altro, o per giustificare violazioni di diritti che appartengono ad ogni persona in ogni luogo del mondo.

 

Vuol dire allora che noi possiamo accettare qualsiasi forma di pensiero? No, ovviamente, il perseguimento della pace, significa ovviamente anche combattere ogni forma di discriminazione, violenta o meno, di razzismo, di ideologia della separazione e della superiorità razziale, etnica o religiosa, e per l’affermarsi della difesa della libertà secondo le regole consolidate della Democrazia liberale. Lo ribadisco qui, perché la crisi di fiducia nella Democrazia, che indico come terza parola, liberale, guida purtroppo oggi grandi paesi del mondo, e l’appello alla Democrazia illiberale, e in alcuni casi anche a forme pericolose di democrazia diretta,  e dunque ad un restringimento degli strumenti della rappresentanza, della libera espressione del pensiero, della partecipazione popolare delegata, va diffondendosi, purtroppo, come dimostrano le note affermazioni di Vladimir Putin e di Orban per esempio, o la battaglia sull’indipendenza della Magistratura polacca che si sta ancora combattendo proprio alla vigilia di elezioni presidenziali.

Per il mantenimento o il raggiungimento della pace serve però anche e sempre, come dicevamo prima, la battaglia per una guida democratica alla globalizzazione, dunque, visione multilaterale, pace, democrazia e diritti, sono ovviamente legati, ed è questa la strada che contrasta anche la vena di chi vorrebbe assenza di regole comuni, ovvero il protezionismo puro e semplice; per questo, noi con convinzione, appoggiamo la strada che la comunità internazionale ha per esempio intrapreso con il Protocollo di Kyoto e gli Accordi di Parigi per affrontare il climate change; con il Tribunale Penale Internazionale per perseguire genocidi e gravi violazioni dei diritti umani; con il Trattato di non proliferazione nucleare per  fermare la corsa al riarmo; con i Trattati di Libero Scambio – come gli accordi negoziati dalla UE con Giappone, Canada, Mercosul – per evitare guerre commerciali e neoprotezionismi. Nella stessa direzione è indispensabile oggi riformare e potenziare le istituzioni dedicate a grandi questioni globali: l’Organizzazione mondiale del Commercio (WTO/OMC) per garantire regole e standard omogenei, per assicurare mercati aperti e pari accessibilità, per contrastare ogni forma di sleale concorrenza; l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per una tempestiva prevezione e lotta alle pandemie; l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO/OIT) per una effettiva applicazione delle Convenzioni a tutela dei diritti del lavoro e contro le troppe forme di dumping sociale. Non posso però non dire qui, che ogni organismo di governo mondiale necessita con evidenza di una riforma significativa del proprio funzionamento istituzionale. Penso all’ONU, alle sue agenzie, al Consiglio di Sicurezza, e anche alle grandi agenzie di controllo economico come FMI e Banca Mondiale che necessitano di essere investite di un più chiaro e trasparente mandato orientato allo sviluppo nel senso indicato prima.

 

C’è purtroppo una quarta parola che va ricordata per articolare il nostro sguardo. Guerra. Vicino a noi l’instabile mediterraneo allargato, continua ad offrire purtroppo al mondo focolai pericolosi di guerra. Mentre nuovi protagonisti si sono ormai insediati con forza nel quadrante, come Russia e Turchia. Il conflitto in Siria di questi anni ha colpito più di metà della popolazione, altrettanto si può dire per il conflitto in corso nello Yemen, parimenti terribile con maggiori implicazioni dirette per l’Italia il conflitto in Libia, ma uscendo dal Mediterraneo e rimanendo vicino all’Europa non possiamo dimenticare lo scontro Russia/Ucraina, così come anche la minacciosa Iran sempre pronta ad annunciare la volontà di annientamento di Israele, cosi come l’irrisolto conflitto Israelo/Palestinese. (qui permettetemi una nota personale io rimarrò sempre fedele alla storica formula cara agli accordi di Oslo di due stati per due popoli, e due democrazie, con la linea del compromesso situata nello scambio di territori in cambio di sicurezza, il mutuo riconoscimento dei due diritti statuali e la rinuncia ad ogni forma di violenza, nella consapevolezza che in quel territorio si scontrano due diritti e non un diritto ed un torto)

Le guerre civili, le instabilità politiche, che scuotono Mediterraneo e Medio Oriente chiamano l’Europa ma anche noi direttamente, ad assumere un attivo ruolo di pace.

 

Per quanto riguarda la situazione in Libia noi dobbiamo affermare che

– non esiste una soluzione militare alla crisi libica che solo potrà trovare soluzione con gli strumenti del negoziato politico tra tutte le componenti della società libica

– l’Italia si riconosce nelle deliberazioni delle Nazioni Unite e sostiene l’attività dei suoi inviati per una soluzione politica della crisi

– l’Italia sostiene il Governo nazionale presieduto dal Primo ministro Serraj, unico esecutivo riconosciuto dalle Nazioni Unite

– pieno sostegno deve essere assicurato alla missione europea Irini incaricata di garantire il rispetto dell’embargo sulla fornitura di armi e strumenti bellici

– l’assistenza alla Guardia costiera libica deve essere finalizzata alla formazione del personale in funzione del contrasto al traffico di esseri umani, nel rispetto dei diritti umani e delle Convenzioni internazionali, e in coordinamento con le stesse attività in materia affidate alla missione europea Irini;

– In questa direzione, preso atto della disponibilità del Governo libico di accordo nazionale e della possibilità di avviare il negoziato il prossimo 2 luglio, e anche alla luce delle mutate condizioni sul terreno, è per noi non rinviabile la modifica del relativo Memorandum d’intesa stipulato tra Italia e Libia nel 2017.

– è aspetto imprescindibile il rispetto dei diritti umani verso profughi e migranti presenti in Libia e per questo i centri legali di permanenza devono essere aperti al controllo dell’Unhcr e dell’Oim e I centri illegali devono essere smantellati

– corridoi umanitari vanno attivati immediatamente, con la collaborazione della UE, per l’evacuazione e l’accoglienza di donne e bambini oggi trattenuti nei centri di permanenza

– va sostenuta ogni iniziativa utile ad alleviare le sofferenze della popolazione civile, come lo sminamento di edifici civili e del territorio a cui l’Italia è pronta a concorrere

– l’azione di ONG e organizzazioni umanitarie va riconosciuta come preziosa per il salvataggio di vite umane, superando atteggiamenti e misure di profilo puramente punitivo

Per questo chiediamo al Governo di agire nei rapporti bilaterali, nelle sedi multilaterali e nell’Unione Europea sulla base degli obiettivi sopraindicati.

E dobbiamo altresì, in generale, dichiararci contrari ad atti unilaterali che precludano una soluzione negoziata e condivisa del conflitto israelo-palestinese; sostenere i movimenti di società civile che, dal Libano al Sudan all’Algeria, rivendicano diritti e rigenerazione democratica; promuovere pacificazione e stabilizzazione nel Corno d’Africa; dare stabilità all’Irak e alla sua struttura plurinazionale e plurireligiosa;

questi Conflitti e queste criticità richiedono il rilancio di una strategia euromediterranea che offra ai Paesi del bacino sistemi preferenziali negli scambi commerciali, promozione di investimenti, sostegno alla implementazione di politiche sociali, accompagnamento nel rinnovamento delle istituzioni democratiche e dello stato di diritto. E una politica condivisa dei flussi migratori. In questo ambito va anche inserita la nostra relazione con l’Egitto per il quale tema abbiamo proposto alla Direzione il seguente OdG.

 

Il Partito Democratico,

ribadendo che:

• la difesa dei diritti umani in ogni luogo del mondo fa parte indissolubile della nostra identità politica e dei principi base della nostra visione del mondo

 primaria e irrinunciabile è la ricerca della verità sulla morte di Giulio Regeni

• altrettanto improrogabile è la scarcerazione di Patrick Zaki

• l’Egitto non può sottrarsi alla responsabilità di accertare la verità giudiziaria sull’omicidio di Giulio Regeni e per questo serve un deciso cambio di passo nella collaborazione da parte delle autorità egiziane

· L’Italia ha sin dal primo momento subordinato ogni passo in avanti sul terreno politico diplomatico ad altrettanti passi fatti sul terreno della collaborazione giudiziaria per individuare e colpire i colpevoli.

· Purtroppo con il precedente governo non c’ è stato nessun passo in avanti.

• la ricerca della verità è responsabilità di tutti gli attori che possono contribuire a fare luce sull’omicidio di Giulio Regeni, compreso il governo britannico

 imprescindibile è la ripresa immediata della collaborazione giudiziaria da parte dell’Egitto, implementando le rogatorie internazionali per dar corso agli interrogatori oltre ad ogni altro atto utile all’accertamento dei responsabili dell’omicidio di Giulio Regeni ed al loro possibile giudizio in un regolare processo a partire dall’incontro tra le procure che avverrà il prossimo 1 Luglio

· il rapporto con il Governo di Al Sisi rientra in un quadro più generale di relazioni con l’Egitto, Paese che gioca un ruolo di stabilizzazione del Mediterraneo Orientale, nel contrasto al terrorismo, nelle politiche migratorie ed energetiche.

Noi non rinunceremo mai a qualsiasi atto utile alla consegna dei responsabili dell’omicidio di Giulio Regeni alla giustizia

– il rispetto dei diritti umani è valore fondativo dell’Unione Europea che deve considerare proprio obiettivo l’accertamento della verità sul caso Regeni

– impegna il Governo italiano ad attivarsi con la massima attenzione possibile, anche attraverso il coinvolgimento della UE, per ottenere immediatamente atti concreti per l’accertamento della verità sull’omicidio di Giulio Regeni e la consegna dei suoi responsabili alla giustizia

 impegna il PD a discutere con la maggioranza e il governo la possibile sospensione degli accordi di fornitura militare in assenza di risposte immediate e concrete sull’uccisione di Giulio Regeni.

 

(Emanuele Fiano, Francesco Verducci, Anna Ascani, Nicola Oddati, Alessandro Alfieri, Debora Serracchiani, Maurizio Martina, Mapi Pizzolante, Giuditta Pini)

*******

 

La proiezione mediterranea deve saldarsi ad una innovativa attenzione all’Africa, che a fine secolo raggiungerà 4 miliardi di abitanti: il loro destino è una delle grandi sfide del XXI secolo, resa ben evidente dell’attenzione che Cina, India, Turchia, Brasile, Arabia Saudita e altri players dedicano al continente.

Ad un’Africa percorsa da dinamiche di segno opposto – paesi ricchi di materie prime con alti tassi di crescita e aree afflitte da fame, malattie endemiche, degrado ambientale – l’Europa può offrire non solo i necessari investimenti infrastrutturali, ma anche bisogni altrettanto essenziali: strutture educative per una immensa popolazione giovanile; servizi sanitari e sociali, in primo luogo per infanzia e donne; promozione di sistemi democratici stabili, apparati pubblici affidabili, diritti civili e umani oggi spesso negati o oppressi; sostegno a processi di cooperazione e integrazione regionali.

Così come un Migration Compact Euro-Africano, promosso da Unione Europea e Unione Africana, e accordi bilaterali tra paesi europei e paesi africani, costituirebbero strumenti preziosi per una gestione condivisa dei flussi migratori e per un efficace contrasto al traffico di esseri.

Europa, Mediterraneo e Africa sono sempre più un unico cosmo investito da problemi comuni e da interessi comuni che richiedono soluzioni comuni. A ciò deve dare concretezza e visibilità un forte rafforzamento delle relazioni tra Unione Europea e Unione Africana e una più rapida implementazione dell’Africa Plan lanciato dalla UE.

 

Una forma di conflitto particolarmente difficile da contrastare è quello asimmetrico legato al terrorismo di matrice jihadista, alla vicenda del Daesh o Isis, più in generale ad una riflessione sul rapporto tra Europa e mondo arabo-islamico, o tra occidente e mondo arabo-islamico, riflessione alla quale non voglio sfuggire, ma che volentieri trattereri in una sessione specifica. Non penso di poter oggi trattare un argomento di tale portata anche se non penso si possa omettere un ragionamento  su questo nel nostro Partito.

 

Quinta parola: Europa.

Noi siamo già, coerentemente e coscientemente dentro una nuova fase dell’Europa. Ce lo dicono i risultati già raggiunti in questi mesi di trattative per gli strumenti comuni di risposta alla crisi del Covid e quelli per i quali stiamo lavorando.

Alle spalle abbiamo un cammino di integrazione che ha consentito di realizzare traguardi economici, sociali e politici che nessuna nazione da sola avrebbe potuto realizzare.

L’integrazione europea ci ha consentito i traguardi di cui abbiamo parlato, altrimenti irraggiungibili.

Senza l’euro – la seconda moneta del pianeta, utilizzata da 330 milioni di cittadini di diciannove nazioni – e senza le politiche della Bce le economie dei paesi più fragili, tra cui l’Italia, sarebbero state via via inesorabilmente erose nella loro qualità e solidità dalle svalutazioni competitive.

Ci sono molte cose di cui andare orgogliosi e che dobbiamo rivendicare ogni qualvolta ci viene offerto il miraggio di un neonazionalismo miracoloso. Dobbiamo essere orgogliosi degli accordi di Schengen, di norme comunitarie che pongono l’Europa all’avanguardia nelle politiche ambientali, nel contrasto al climate change, nella promozione delle energie rinnovabili e nella valorizzazione delle biodiversità, dei fondi strutturali hanno consentito a Regioni e a Comuni investimenti e coesione sociale, di Erasmus ha reso 9 milioni di ragazzi protagonisti della costruzione di una comune identità.

Della cultura democratica europea è il principale bastione di tutela dei diritti civili e umani e per il loro rispetto nei  troppi luoghi dove sono negati e repressi.

 

Sono risultati straordinari che tuttavia non corrispondono all’immagine che della UE ha una parte dei cittadini europei.

Una percezione negativa di tipo simile, che questo continente ha già conosciuto, quando la frustrazione di masse ingenti di europei, la loro paura del futuro, la rabbia per la loro condizione li convinse a seguire pericolosi pifferai magici criminali.  Oggi quella percezione è di nuovo legata alla misura della propria condizione materiale, alla ristrettezza del proprio orizzonte, alla fragilità dei propri diritti, legati anche alla rigidità delle politiche finanziarie e di bilancio dell’Unione vissute come causa di bassa crescita e riduzione di lavoro, consentendo a partiti populisti e movimenti antieuropei di accrescere i loro consensi facendo della lotta all’integrazione europea la loro principale bandiera.

Noi sappiamo che non è cosi, ma questo è lo sfondo. Che spiega buna parte del successo dei populismi nazionalistici. Oggi e sempre.

 

Dalle sue difficoltà l’Unione Europea non uscirà con meno Europa, ma soltanto con un rilancio in avanti delle politiche di integrazione e un cambio di passo radicale e visibile. Dopo l’Europa dei Trattati di Roma, dopo l’Europa di Maastricht e dell’euro, serve una “terza fase costituente” dell’Unione Europea ( Stati uniti d’Europa ed elezione diretta del Presidente, da proporre al PSE) che realizzi un salto di qualità nella integrazione, dia all’Unione un suo profilo sovrano, accresca tempestività e efficacia delle sue politiche, conquisti consenso e fiducia dei cittadini. Un salto di qualità che investa ogni aspetto della vita della UE:

coesione e solidarietà siano pietra angolare di ogni azione europea

~ alla centralità degli equilibri di bilancio si sostituisca una politica economica espansiva che promuova investimenti, crei lavoro, riconosca flessibilità finanziaria, allenti vincoli stabiliti in contesti passati

una vera Unione Economica: a euro e mercato unico si accompagnino l’armonizzazione delle politiche fiscali e delle regole di investimento, una vera unione bancaria, una politica europea della ricerca e dell’innovazione tecnologica, un grande piano di modernizzazione infrastrutturale nei trasporti, nell’energia, nel digitale, impegnativi programmi europei di formazione. La riconversione ecologica della produzione e dei consumi costituisca l’asse centrale di un nuovo modello di sviluppo green, sostenibile e equo

l’UE disponga di “risorse proprie”, attinte non solo da un più alto contributo dei paesi membri al bilancio comunitario, ma anche da forme di fiscalità – carbon tax, una web tax, prelievi sulle transazioni finanziarie transnazionali e sulle attività svolte nei paradisi fiscali – e ricorrendo al mercato dei capitali con l’emissione di eurobond finalizzati a finanziare precisi programmi di investimento in Green economy, alta formazione, infrastrutture strategiche, intelligenza artificiale

~ gli effetti recessivi di Covid19 siano affrontati con uno sforzo finanziario straordinario, rafforzando ulteriormente i poteri di iniziativa della BCE e della BEI, utilizzando i Fondi MES senza condizionalita’ e dando vita ad un Recovery Fund dotato di una ampia disponibilità finanziaria

~ promozione di biodiversità, valorizzazione della tipicità dei prodotti, tutela della fertilità e rinnovabilità delle colture caratterizzino la politica agricola comune

~ si dia centralità al pilastro sociale e ai Fondi strutturali si accompagnino strumenti di tutela del lavoro – come Sure – e armonizzazione delle politiche sanitarie, di assistenza sociale e di sostegno a famiglie e persone fragili

~ l’Europa sia all’avanguardia nella ricerca scientifica, nell’innovazione tecnologica e nelle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale

~ la libera circolazione solleciti l’adozione di norme comuni sui diritti di cittadinanza

~ l’immigrazione non può essere affidato soltanto alle singole politiche nazionali e si adottino comuni politiche di asilo, accoglienza e integrazione e si armonizzino le politiche nazionali in materia di cittadinanza e diritti

una effettiva Politica Estera e di Sicurezza Comune, rafforzando il ruolo dell’Alto Rappresentante, superando il vincolo dell’unanimita’, parlando con una sola voce e agendo con una sola mano per essere attore globale e promotore di pace, soluzioni negoziate ai conflitti, cooperazione economica e sociale, stabilità e sicurezza

una Politica comune di Difesa, con la progressiva integrazione dei sistemi logistici, degli apparati militari, dell’industria degli armamenti e dello spazio

~ alle sfide della competizione globale si risponda con una politica commerciale europea – peraltro già oggi comunitarizzata – che contribuisca a scambi e mercati effettivamente aperti e con standard e accessibilità equivalenti.

 

Non meno decisivo è superare la lontananza, e talora la estraneità, dei cittadini, con riforme delle istituzioni europee attraverso relazione permanenti e strutturate tra Parlamenti nazionali e Parlamento Europeo, l’elezione diretta da parte dei cittadini del Presidente della Commissione, l’unificazione in un’unica figura di Presidente della Commissione e Presidente del Consiglio Europeo, la presentazione agli elettori di liste europee transnazionali.

 

Ineludibile è affrontare il nodo della sovranità europea, riducendo la intergovernatività a vantaggio di una maggiore comunitarizzazione e di un ruolo autonomo della Commissione e di piena valorizzazione del Parlamento Europeo.

Un’Unione più tempestiva ed efficace impone una visibile riforma dei suoi meccanismi di decisione – superando il vincolo dell’unanimità -, una riduzione di prescrizioni normative e apparati burocratici, una semplificazione di procedure e un’effettiva attuazione dei principi di sussidiarietà’.

 

L’Eurozona è oggi lo spazio economico e politico per un deciso salto in avanti nella messa in comune di politiche strategiche, dotandolo di organi – quali un ministro europeo dell’Economia – che diano sostanza a politiche comuni e integrate. L’Eurozona sia il primo ampio e forte nucleo di un’Unione Europea che progredisca nella sua unità politica – aperta anche a successive adesioni – e mantenga all’orizzonte la prospettiva federale.

 

Infine, si impone secondo me, una riflessione su di un’ultima parola, Occidente.

Non devo chiarirvi che l’Italia è saldamente radicata nell’Occidente e nei suoi valori di libertà, democrazia, giustizia e nel rapporto transatlantico da più di sessant’anni rappresenta il pilastro fondamentale della comune identità occidentale.

 

Agli Stati Uniti e al Canada ci legano vincoli profondi: la presenza di forti e riconosciute comunità di origine italiana; il sacrificio di migliaia di ragazzi caduti in Europa per la nostra libertà; la comune appartenenza alla NATO, presidio essenziale della libertà e della sicurezza europea; la comune responsabilità, come membri del G7, di assumere insieme politiche concertate per una globalizzazione regolata; l’impegno a ridefinire strategie per far fronte a nuove sfide: il terrorismo, la cybersecurity, gli armamenti spaziali, l’emergenza energetica, i conflitti commerciali.

 

Nonostante l’amministrazione Trump ricorra a barriere protezionistiche, guardi all’Unione Europeo come un concorrente più che come un alleato, manifesti disinteresse verso la NATO, gli Stati Uniti restano partner economico e politico essenziale.

Così come strategici sono i rapporti di collaborazione in campo scientifico, nella ricerca, nelle nuove frontiere della tecnologia.

Un mondo libero e giusto ha bisogno di un’America democratica, che rifugga dalla tentazione di esercitare una leadership solitaria per essere invece attore di politiche di cooperazione e di impegno multilaterale. E l’Italia vuole essere in ciò un sicuro e leale alleato.

Saldi e intensi sono i rapporti con il Canada, la cui multiculturalità consente intensi rapporti economici, culturali e politici, resi oggi più solidi d

all’Accordo di Libero Scambio sottoscritto con l’Unione Europea, che offre nuove e maggiori opportunità di interscambio e maggiori tutele alle esportazioni e agli investimenti italiani nel Paese.

 

Questa nostra stabile ed insostituibile appartenenza non ci deve impedire una riflessione sui limiti dell’azione dell’Occidente nei confronti del mondo. E’ del ruolo dell’Occidente che vorrei parlarvi, c’è un tema di crisi dell’egemonia dell’Occidente di cui bisognerebbe parlare, pur nella saldezza della nostra appartenenza., poco più di un secolo fa l’Europa rappresentava il 25% della popolazione mondiale, oggi meno del 10. Verso il 7%. Verso il 2050 Europa Usa e Canada varranno il 12% della popolazione mondiale, l’Asia il 60%, l’Africa il 20%. La nostra età media si avvicina ai 44 anni, in Asia 30, in Africa 19. Nel 1980 la ricchezza del G7 era pari al alla metà della ricchezza con tutti paesi europei del 65%. Oggi vale la meta e la Cina è passata dal 2 al 20%.

 

Il rischio più grave che io vedo è che l’Occidente viva una vecchiaia ingenerosa e chiusa per cercare di riaffermare la propria potenza senza riuscirci.  Così sarebbe se rinunciassimo ai nostri valori, il mondo occidentale deve fare i conti con le nuove forze in campo in una realtà nella quale non avremo piu un ruolo dominante rilancindo democrazia libertà diritti, dobbiamo essere noi a civilizzare la globalizzazione. Lavorando per una guida democratica del nuovo ordine mondiale.

*****

ODG – Approvato all’unanimità

Fonte: PD


venerdì 7 agosto 2020

LA STORIA DIMENTICATA, GLI EBREI KHAZARI, NAZISMO e Altro

  1. LA STORIA DIMENTICATA DI UN POPOLO - I KHAZARI / CHAZARI

     Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente. Indro Montanelli

    Chi controlla il passato, controlla il futuro.
    Chi controlla il presente, controlla il passato . George Orwell, 1984. 

    Riflettete un pò sulla prossima domanda : se fra mille anni vi dicessero, oppure non scrivessero nei libri di storia che è esistito un paese in Europa che si chiamava Germania ed inoltre che la seconda guerra mondiale è stata combattuta fra Americani e Unione Sovietica per la spartizione dell'Europa in Patto Atlantico ( Europa occidentale ) e Patto di Varsavia ( Europa dell'Est ) come potreste conoscere la germania nazista, Hitler e/o la storia ebrea ? Sarebbe impossibile, no?! 
    Sembra uno scherzo ma questo è quello che è successo per il Popolo Khazaro o Chazaro ( quest'ultimo termine detto all'Italiana ).
    Un impero enorme fatto sparire dai libri di storia, forse perchè verità scomoda di una parte del popolo ebreo.
    Non sono religioso, ma rispetto chi lo è ed ogni ideologia religiosa, questo post è stato creato nell'interesse del genere umano, affinchè si possa avere un quadro chiaro di quanto accaduto.
    Il danno di menzogne così enormi causano il conflitto palestinese e generano un danno anche ai fedeli convinti, sia ebrei che ebrei convertiti, ed a tutti i credenti nel suo complesso.  
    Gli autori del più grande inganno della Storia sono il RE ed un Gruppo di uomini vicini al Re, la nobiltà, che dominavano e regnavano nell'impero KHAZARO.

    Estensione dell'impero Khazaro:


    Per poter comprendere cosa sia in realtà il Sionismo e quali ne siano i reali scopi obbiettivi, è necessario fare un passo indietro nella storia e prendere atto di una verità "scomoda" e troppo a lungo taciuta.
    Come hanno avuto il coraggio di ammettere nei loro studi alcuni intellettuali di fede ebraica, tra cui Arthur Koestler, la stragrande maggioranza di quella che oggi viene considerata la popolazione Ebraica mondiale non ha alcun legame storico con la terra di Israele. Essa non discenderebbe, infatti, dall'Israele Bibblico, bensì dall'antico popolo dei Khazari, stanziato già attorno al VII secolo in quella grande regione oggi corrispondente alla Russia meridionale e all'Ucraina, fino alle montagne del caucaso. Si tratta di una grande verità storica sempre accuratamente taciuta dai vertici sionisti, in quanto, come ha apertamente sottolineato Alfred M. Lilienthal, ex funzionario del dipartimento di stato U.S.A., essa rappresenta di fatto "il tallone di Achille di Israele, perchè dimostrerebbe come le rivendicazioni territoriali sioniste sul territorio della palestina non avrebbero in realtà alcun fondamento storico oggettivo.
    La maggior parte delle informazioni sui khazari in nostro possesso deriva dall'antica storiografia araba, ebraica, armena e bizzantina, da antiche leggende slave e, soprattutto, dalla notevole quantità di reperti archeologici che questo popolo ci ha lasciato e che ci fornisce molte informazioni sul suo sistema socio - economico e sulle sue crescenze religiose. Sappiamo, ad esempio, che veneravano il fallo e che celebravano riti che prevedevano sacrifici umani. link al rito del BOSCO BOEMO
    Come gran parte dei popoli originari delle steppe i Khazari professavano una religione sciamanica basata sul culto di Tingri, il Dio creatore della natura, con alcuni influssi chiaramente derivanti dal confucianesimo. La loro area di stanziamento, però, soprattutto nelle città greche sul Mar Nero e nella zona della crimea era, fin dal periodo precedente alla diaspora, era fortemente abitata da popolazioni ebraiche, tanto che in alcuni distretti, già alla fine del VII° secolo, gli Ebrei formavano la maggioranza della popolazione.
    Il nome "Khazar" sembrerebbe derivare dalla radice turca "qaz", che significa "Vagabondare".
    Come sottolinea Lawrence M. F. Sudbury, come per le loro origini nomadiche, anche per quanto riguarda tutta la iniziale storia Khazara di stanziamento nell'area a sud dell'odierna Russia, le certezze sono molto poche.
    Certamente i Khazari dovevano essere parte dell'impero Gokturk, formato dal clan Ashina dopo la loro vittoria contro gli juan nel 552. Molto probabilmente, quando le guerre tribali portarono alla frantumazione di tale impero e allo sviluppo di numerose confederazioni minori, i Khazari rimasero fedeli agli Ashina, tanto che nel 670 li troviamo in guerra contro i Bulgari, della cui migrazione verso occidente furono probabilmente causa.
    E' in questo periodo che i Khazari divengono indipendenti ( pur mantenendo molte delle istituzioni del vecchio impero ) e fondano un loro canato con capitale prima a Balanjar ( oggi identificata con il sito archeologico di Verkhneye Chir-Yurt ), poi, intorno al 720, a Samandar, città costiera del caucaso settentrionale, infine, verso il 750, a Itil ( oggi Atil ), ai margini del Volga, che rimase il centro amministrativo del loro regno per più di 200 anni.
    I Khazari arrivarono a controllare un impero esteso e potente che si estendeva per buona parte della Russia e che aveva come naturali confini il Mar Nero, il Mar Caspio, i monti Urali e la catena del caucaso, confinando a sud-ovest con l'impero bizzantino, a Nord-Ovest con la Rus' di Kiev, a Nord con le terre abitate dai Bulgari del Volga ed a Sud-Est con la Persia.
    Il khanato di Khazaria era così continuamente attraversato da mercanti norreni, greci, arabi, bulgari e persiani diretti a Nord ed a Ovest e divenne un importante centro economico e politico, luogo di incontro e di reciproco influsso tra lingue, culture e religioni diverse ( Islam, Cristianesimo, Animismo, Ebraismo ).
    In questa prima "fase nazionale" i Khazari dovevano già essere divisi nelle due caste dei Khazari Bianchi, guerrieri e nobili con supremazia territoriale e dei Khazari neri, artigiani e commercianti sottomessi ai primi, dovevano già aver adottato il sistema turcomanno di successione monarchica, che prevedeva la presenza di un potere dualistico, con un Re supremo ( Kargan ) e un comandante dell'esercito ( Bek ), e stavano per compiere quello stranissimo processo storico-religioso che li avrebbe resi un unicum nella storia : la conversione di massa all'Ebraismo.
    Attorno al 740 D.c., infatti, il Khan ( Re ) Khazaro Bulan si convertì all'Ebraismo, imponendo tale religione a tutte le popolazioni dei suoi domini. Ciò determinò una brusca rottura con il passato, in quanto, sino ad allora, il Khanato Khazaro, oltre ad essere rinominato per ricchezza, era noto per la sua tolleranza religiosa. I Kargan del Khanato, infatti, intrattenevano relazioni commerciali e politiche con tutti i paesi circostanti e permettevano libero culto a chiunque, addirittura lasciando che ogni gruppo religioso basasse il proprio sistema giuridico sui propri dettami religiosi.
    Narrano le leggende che BULAN fù spinto a compiere la propria conversione da alcuni sogni e rivelazioni "divine", ma si trattò più verosimilmente, come concordano molti storici, di una mossa politica tesa ad evitare che il suo regno venisse assorbito dal mondo cristiano da una parte e da quello islamico dall'altra. Non dobbiamo dimenticare che l'impero khazaro si trovava chiuso fra due grandi popolazioni in costante crescita: I mussulmani ad est ed i Cristiani ad Ovest.
    Entrambe le religioni, pur con numerosi esempi di intolleranza interna, vedevano nell'Ebraismo un predecessore dei propri culti e l'istituzione di uno stato ebraico poteva dunque rappresentare, agli occhi di Bulan, anche un buon espediente per mantenere una specie di neutralità nel grande scontro che stava sviluppandosi.
    Per meglio comprendere i motivi alla radice della conversione Khazara, dobbiamo anche tener presente la situazione delle comunità ebraiche che a quel tempo vivevano in quella regione. Gli Ebrei, perseguitati a Bisanzio da Eraclio, Giustiniano I, Giustiniano II, Leone III, e Romano I, in persia dai Sassanidi ( soprattutto dopo la rivolta di Mazdak ) e, successivamente, anche se in forme minori, dagli islamici, cercarono rifugio in massa laddove già esistevano ricche comunità di loro correligionari e notevoli possibilità di instaurare fiorenti commerci.
    Questi esuli finirono ben presto per formare, nel contesto del Khanato di Khazaria, una sorta di Elite mercantile che si trovò ad avere stretti contatti con l'aristocrazia locale, favorendone così la conversione.
    Sicuramente verso la fine dell'VIII secolo, le famiglie reali Khazare e la nobiltà si erano già convertite in massa all'ebraismo, seguite da buona parte della popolazione. 
    Dopo l'830, comunque, l'ebraismo divenne sicuramente religione di stato dal momento che numerosi ritrovamenti numismatici riportano nomi ebraici ( Zaccaria, Isacco, Sabriele, Obbadiah, etc.. ) scelti dai re al momento della loro incoronazione. Sicuramente i Khazari instaurarono strette relazioni con tutte le comunità ebraiche del levante e della Persia, ma anche con comunità più lontane, come testimoniano carteggi tra ebrei khazari ed ebrei spagnoli.
    Nell'VIII secolo l'alleanza con Bisanzio divenne sempre più stretta, tanto che quando Giustiniano II, nel 704, venne esiliato a Cherso, scappò in Khazaria e sposò la sorella del Kagan Busir ( sebbene poi, per l'appoggio fornito da questi all'usurpatore Tiberio III, dovette rifugiarsi in Bulgaria ), mentre nel 711 l'imperatore Filippico ebbe proprio i Khazari come maggiori sponsor per la sua ascesa al trono.
    L'imperatore Leone III arrivò addirittura a dare in moglie a suo figlio Costantino ( poi Costantino V copronimo ) la principessa Khazara TziTzak e, non a caso, il loro figlio Leone IV passò alla storia con il soprannome di "Leone il Khazaro".


    Nel ruolo di "stato cuscinetto" fra Europa ed Asia e fra mondo cristiano ed islamico, in questo periodo, la Khazaria diventa sempre più importante ed internazionalmente riconosciuta per la sua ricchezza, produttività ( moltissimi manufatti khazari sono stati trovati in tutte le aree mediorientali ed in numerosi siti archeologici balcanici ) e per la tolleranza verso qualunque popolazione, tanto da instaurare in tutta l'area caspica quella che passò alla storia come "Pax Khazarica".
    Come potè, dunque, accadere che in brevissimo tempo uno stato così potente sparisse praticamente nel nulla ? Le ragioni furono molteplici.
    In primo luogo, già alla fine del IX secolo, una guerra civile interna, mossa da tre clan detti "dei Kabari" in alleanza con alcuni clan magiari e in rivolta contro il Bek dell'epoca devastò intere aree del paese prima di essere sedata.
    Successivamente una guerra contro i Peceneghi, che si erano ribellati contro il vassallaggio che i Khazari facevano sulle merci che passavono dal loro territorio essendo nel mezzo a importanti vie commerciali.
    Ci fù inoltre il distacco sempre più marcato dall'impero romano d'oriente ( Bisanzio ) ed altre guerre, ma la vera causa della vera morte del Khanato ha un nome ben preciso: Rus.
    Per placare diverse rivolte interne i khazari decisero nel 960 circa di modificare le alleanze e chiusero le rotte di navigazione sul Volga per tutti i Rus' .
    A questo punto, Oleg di Novgorod ( che già aveva tentato incursioni in Khazaria intorno al 940, risultando sempre sconfitto ) e Sviatoslav di Kiev cominciarono una serie impressionante di attacchi ai domini Khazari, spesso portati con l'assenso e l'aiuto di Bisanzio.
    Rimasti soli, con continue rivolte di tutti gli alleati ed alcune interne, i Khazari tentarono una disperata resistenza contro le numerosissime bande Rus, ma Sviatoslav riuscì a conquistare le fortezze di Sarkel e Tematarkha nel 965 ed a occupare Itil nel 969, ponendo fine all'impero Khazaro. Un viaggiatore scrisse che ad Itil, dopo l'attacco dei Rus, "non vi rimase neppure un acino d'uva, ne una sola foglia sugli alberi".
    In breve i Khazari si dispersero lungo tutta l'area caspico-caucasica e vennero assorbiti dalle altre popolazioni fino a quel momento loro sottomesse.
    Ma vi è un secondo interrogativo, per certi versi molto più inquietante ed eblematico del primo, al quale è nostro dovere cercare di trovare delle risposte: è possibile per la storia dimenticare quasi completamente l'esistenza di un popolo ?
    Sembrerebbe incredibile, ma per quanto si provi a sfogliare l'indice di un qualsiasi testo scolastico alla ricerca delle vicende del popolo Khazaro e della storia di un impero che, per oltre due secoli, ha influenzato le vicende d'Europa, Asia e Medio Oriente, non se ne trova traccia.
    Sembra quasi che, al di fuori di ristrettissimi ambiti accademici e universitari ( prevalentemente dell'Europa dell'Est ), non si debba parlare della storia dei Khazari.
    Benchè esista una fiorente letteratura a riguardo ( per chi ha la volontà e la pazienza di consultarla ), certi fatti storici sono sempre stati volutamente fatti passare sotto silenzio, soprattutto sui libri di scuola, perfino in ambito universitario. Perchè si può parlare liberamente dell'impero Macedone, dell'Impero Romano, dell'Impero Ottomano, dell'Impero Bizzantino e non dell'Impero Khazaro ?
    La risposta a questo e molti altri interrogativi sta probabilmente nel fatto che le popolazioni del dissolto impero Khazaro, per quanto molte di esse vennero assorbite dall'Orda d'Oro, iniziarono a migrare, diffondendosi principalmente nelle terre slave dell'Europa Centro-Orientale, gettando le basi di quelle che diverranno le principali comunità ebraiche di quelle regioni.
    Ciò che storicamente accadde in quel periodo è che il popolo conosciuto da secoli come "Khazaro" divenne il popolo "Ebreo", e da lì iniziò una vera e propria operazione di occultamento della vera origine degli Ebrei europei e venne diffusa una storia artefatta, basata sull'idea che essi fossero gli Ebrei bibblici.
    E questa credenza erronea vige ancora oggi agli occhi dell'opinione pubblica internazionale, trovando sorprendentemente più critiche e opposizioni in ambito ebraico, piuttosto che nell'ambito della cultura dei "Gentili", ovvero sia dei non Ebrei.
    Vi sono tutti gli elementi per dimostrare che gli Ebrei conosciuti come Askenaziti ( oltre il 90% degli Ebrei del mondo ) discende dai Khazari, mentre gli Ebrei Sefarditi, esigua minoranza ( anche in Israele ), sarebbero gli unici ad avere un origine semitica e medio-orientale.
    E' paradossale quindi constatare come il SIONISMO, un movimento ebraico a forte connotati nazionalistici e razzisti, non sia stato creato dai legittimi eredi di RE-SALOMONE, bensì dagli eredi Askenaziti di tribù turcomanne, la cui patria non era il Mar Morto, ma bensì il Mar Caspio.
    Il sionismo è stato ufficialmente fondato da Teodor Herzl, un giornalista ebreo Askenazita con cittadinanza Austriaca, nel 1897, con l'obbiettivo di instaurare in palestina un prosaico stato ebraico.  Qui sotto in foto il fondatore del sionismo


    Si è però fin dall'inizio dimostrato nei fatti un pericoloso movimento nazionalista Askhenazita, caratterizzato da un marcato razzismo verso le culture dei popoli e delle nazioni non appartenenti alla "civiltà ebraica" in quanto geneticamente e culturalmente non appartenenti al cosiddetto "popolo eletto".
    E' stato il movimento sionista a preparare il terreno per la fondazione dello stato di Israele ed a promuovere ed a finanziare la grande migrazione degli Ebrei Europei e Nord-Americani in Palestina. Ed è sempre e comunque il movimento Sionista che detiene ed ha sempre detenuto il potere in Israele, controllandone di fatto la politica e le istituzioni. E' inutile ricordare come in Israele gli Ebrei Sefarditi siano sovente discriminati e considerati cittadini di serie "B", a totale beneficio degli Askhenaziti di origine Europea e Americana. E' questo sarebbe un paese democratico e meritevole di entrare, secondo l'ottica di certi politicanti purtroppo anche Italiani, nell'unione europea ?
    Dalle ultime fonti la situazione degli Ebrei sefarditi, gli unici che avrebbero diritto di rivendicare la terra d'Israele, sono addirittura imprigionati e talvolta picchiati quando protestano contro il regime Askhenazita.
    Video di forte protesta di Ebrei Sefarditi contro il sionismo qui sotto ;




    Aggiornamento del 08/08/2013 - Visto l'attuale vicenda dell'abbasciatore kazako in Italia ripropongo e rispecifico le razze ; le razze del popolo kazaro .
    Le razze del popolo kazaro, ai tempi dell'impero, erano due come cito sopra e qui ripropongo : "In questa prima "fase nazionale" i Khazari dovevano già essere divisi nelle due caste dei Khazari Bianchi, guerrieri e nobili con supremazia territoriale e dei Khazari neri, artigiani e commercianti sottomessi ai primi, dovevano già aver adottato il sistema turcomanno di successione monarchica, che prevedeva la presenza di un potere dualistico, con un Re supremo ( Kargan ) e un comandante dell'esercito ( Bek ), e stavano per compiere quello stranissimo processo storico-religioso che li avrebbe resi un unicum nella storia : la conversione di massa all'Ebraismo. Tuttavia dopo il crollo dell'impero e la "diaspora" furono assorbiti dall'orda d'oro di Gengis Khan ..ecco perchè taluni khazari anno anche lineamenti orientali come l'ambasciatore in Italia.
    Comunque, continuiamo....
    Come sappiamo da molti studiosi, ricercatori ed anche economisti  "gli ebrei" , si notino le virgolette, furono in Europa centrale intermediari e prestatori di denaro; Nel Medioevo l’ebreo era considerato un reietto e un diverso, e pertanto emarginato. 
    Era disprezzato dai nobili, che se ne servivano, e odiato dal popolo: in primis, perché la religione identificava in lui il “deicida”, cioè il discendente degli uccisori di Cristo, e poi perché la gente, ignorante e superstiziosa, vedeva in lui l’autore di orrendi misfatti: in tempo di peste l’avvelenatore dei pozzi; il profanatore di ostie consacrate; e l’assassino di bimbi cristiani, il cui sangue si diceva usasse per i suoi riti immondi. 
    Ma la verità è che l’ebreo era detestato soprattutto perché svolgeva l’attività di  usuraio.
     A partire dal XII secolo, si assiste, nell’Europa occidentale, a uno straordinario diffondersi di questa nuova attività fra gli ebrei: l’usuraio è di norma un ebreo, e la parola “ebreo” acquista il significato di “usuraio”. Gli ebrei prestano denaro un po’ a tutti : ai governi per i loro eserciti e le loro funzioni, ai nobili per i loro lussi, ma anche alle classi più modeste, artigiani e contadini e perfino alle abbazie e ai conventi.
    http://www.villaggiomondiale.it/usuramarchioperebrei.htm 

    Nei primi anni del Novecento iniziò a circolare in Europa un misterioso e controverso libro dal titolo “I Protocolli dei Savi Anziani di Sion”. Al suo interno veniva descritto con precisione il piano di conquista del mondo da parte della "comunità ebraica", che si sarebbe dovuto realizzare attraverso il controllo dei punti nevralgici delle moderne società occidentali, quali la finanza, la stampa, l’economia, gli eserciti militari, la morale e la cultura.
    LINK AI PROTOCOLLI

    Famoso è l'ultimo percorso e/o  CICLO del SERPENTE


     

    Questo libro è stato ovviamente contestato e smentito, mentre altri ancora lo ritengono autentico. Io non mi soffermerò su questo concetto ma, dopo più di un secolo, qualsiasi persona può capire se le parole scritte al suo interno fossero corrette o meno, ne mi soffermerò ad incolpare gli ebrei, ne tantomeno ad avvallare stermini e/o ideologie naziste, tanto che le vittime fossero state gli Ebrei e/o i Khazari. 
    Dimostrerò anzi come il Nazismo abbia in realtà Vinto la II guerra mondiale e che dietro tutto questo inganno, non ci sono gli Ebrei o dei fedeli "anche khazari convertiti e/o fedeli convinti", ma un manipolo di famiglie eleitarie sin dai tempi di "BABILONIA la grande",  così come veniva citata nella Bibbia e dove in effetti fù registrata la prima forma di usura della storia. 
    Dimostrerò che il tutto è stato creato e realizzato per un "piatto" molto più grande, l'instaurazione di un ordine mondiale Dittatoriale, nazista, il nuovo ordine mondiale. Volete un ordine mondiale comunista ? sono la stessa cosa per chi leggera' e capira' cio' che questo post intende dire.

    Dopo molti anni viene alla luce un'altro altro fatto inquietante, ossia come Hitler in realtà avesse parte sangue "ebreo", ossia di quella parte di ebrei che io continuerò a chiamare  "Askenaziti - Khazari" per non fare confusione. 
    Questo fatto oramai è assodato e conosciuto alla stragrande maggioranza degli studiosi, ( ricordo addirittura che in prima o seconda superiore, - si parla di 20 anni fa' - ce lo disse anche la prof. di Italiano durante una spiegazione circa il libro "se questo e' un uomo" di primo levi ) .
    Fatto molto più nascosto invece è come Hitler provenisse in realtà dal sangue di una particolare famiglia Khazara,che insieme ad altre controllava e controlla tutt'ora grandi industrie e parte del sistema bancario Americano, i Rothschild.
    I Rothschild, Insieme alla famiglia Rockefeller, finanziarono Hitler fino a guerra inoltrata, le loro aziende produssero sia lo zyklon B, il GAS utilizzato nei campi di sterminio Nazisti, sia un addittivo senza il quale gli aerei Tedeschi non avrebbero potuto Volare. 
    Rothschild...che insieme alla famiglia Morgan e diverse altre all'interno degli Stati Uniti (non solo all'interno degli Stati Uniti) hanno una provenienza khazara e ( tornando ancora più indietro ) Askenazita. 


    Questa sotto è la storia delle origini di Adolf Hitler :

    LA STORIA UFFICIALE E’ UN VELO PER NASCONDERLO : HITLER ERA UN ROTHSCHILD

    LA STORIA UFFICIALE E’ UN VELO PER NASCONDERE LA VERITA’ DI CIO’ CHE REALMENTE ACCADE.
    Quando il velo viene sollevato, ci accorgiamo non solo che la versione ufficiale è sbagliata, ma che lo è al 100%.
    Prendete ad esempio i Rothschild.
    Questa famiglia era anticamente nota, tra i tanti nomi, con quello di Bauer, e fu una delle tante famiglie note che praticavano l’occultismo nel MedioEvo Tedesco.
    Presero il nome di Rothscild, che significa “Scudo Rosso” o esagramma stella di David, che si trovava sulla loro casa-villa a Francoforte.
    La stella di David o Sigillo di Salomone ( prox libro di Dan Brown NdP301) è un antico simbolo esoterico associato poi agli ebrei da quando lo prese Rothschild. Esso non rappresenta alcun riferimento nè a David nè a Salomone, come confermano fonti ebraiche.
    I Rothschild sono una delle famiglie dell’Elite degli Illuminati. A capo vi è Guy Rothschild.
    Guy R. è uno dei più illustri manipolatori mentali del pianeta, come dimostrato da innumerevoli superstiti, tra cui donne e bambini.
    Già sento voci che si levano per accusarmi di “antisemitismo” perchè i Rothschild si proclamano “ebrei”.
    Ma sapete che i Rothschild hanno mosso organizzazioni come la Lega Anti Diffamazioni e la B’nai B’rith letteralmente significa “Figli dell’Alleanza” per mettere a tacere questi voci? Non fatemi ridere. Amo gli ebrei come i negri e tutti gli altri, odio viceversa chi sfrutta queste menzogne.
    Da notare che queste org. sono di proprietà dei Rothschild, la B’B fu fondata dai Roth nel 1843 per distruggere e diffamare a sua volta chiunque avesse osato condurre oneste ricerche.
    Molti dei suoi portavoce hanno apertamente sostenuto che la Guerra civile americana avrebbe portato a condannare i leader neri chiamandoli antisemiti o razzisti. Ogni anno la Lega Antidiffamazioni consegna il premio Torcia della Libertà (tipico simbolo degli Illuminati) a chi ritiene meglio abbia sostenuto il ruolo di suo sostenitore. Un anno fu consegnato a Morris Dalitz, uomo vicino al sindacato del crimine di Mayer Lansky che ha terrorizzato l’America....

    MA ALLORA CHI ERA HITLER?
    Naturalmente i sentimenti che animano l’accesa condanna nei confronti dei gruppi antisemiti di oggi risale alla persecuzione ebraica ad opera del nazismo e di Adolf Hitler.
    Basta fare indagini o sollevare le riserve sui Rothschild o su altri ebrei o organizzazioni per essere bollato come Nazi.
    Eppure è stato dimostrato in tanti libri e da un’infinita di studiosi, che Adolf Hitler ed i nazisti sono stati creati e finanziati dai Rothschild.
    Furono loro che organizzarono l’ascesa al potere di Hitler attraverso società segrete a capo degli Illuminati presenti in Germania, come la Società Thule, la Società Vril e altre; furono i Rothschild a finanziare Hitler attraverso la Banca d’Inghilterra e altre fonti sono la Banca Kuhn Loeb, che finanziò anche la Rivoluzione Russa. Il cuore della macchina da guerra di Hitler fu il genio chimico I.G.Farben. Anch’egli controllato dai Rothschild tramite società finanziarie, attraverso i valletti dei Warburg.
    La Standard Oil dei Warburg gestiva Aushwitz, ma era ufficialmente dei Rockefeller ( l’impero Rockefeller era stato creato, tra gli altri, dai Rothschild ). Essi possedevano anche i mezzi di comunicazione, e così controllavano il flusso di notizie date al pubblico.
    Guarda caso le loro proprietà non erano state sfiorate da una bomba in tutta la guerra ! Altre fabbriche lì vicino erano state demolite dai raid aerei.
    Quindi dietro la forza di Hitler vi era la mano sapiente dei Rothschild, proprio coloro che nel mondo sostengono la razza ebraica… Gli ebrei sono per loro, come tutto il resto della popolazione, solo bestiame da usare e muovere a proprio vantaggio. Ma attenti, Hitler non poteva appartenere alla famiglia Rothschild perchè ha massacrato quel popolo, insieme a zingari e comunisti e chi non gli piaceva, mentre i Rothschild difendono quel popolo facendone parte, e quindi, mai avrebbero fatto un orrore del genere.
    Oh, davvero?
    Non solo Hitler fu sostenuto dai Rothschild, ma diverse prove dicono che lui fosse un Rothschild.Tra cui il libro dello psicanalista Walter Langer, The mind of Hitler.
    Questo calza a pennello sulla propaganda organizzata dagli Illuminati per spianare la strada al potere ad Adolf Hitler.
    Egli venne sostenuto anche dai Windsor ( in realtà casata tedesca dei Sassonia-Coburgo- Gotha ), e tra questi figurava Lord Mountbatten, un Rothschild, un satanista. I dati sul legame tra nazisti-britannici devono ancora emergere del tutto, ma uno studioso di nome Langer ha scritto:
    “Il padre di Adolf, Alois Hitler, era figlio illegittimo di Maria Anna Schiklgruber. Si pensava fosse Georg Hiedler. Ma (…)ciò è altamente improbabile(in Austria era saltato fuori un documento)(…)che dimostra che Maria Anna S. fosse a Vienna al momento del concepimento. A quel tempo era la domestica del barone Rothschild. Non appena scoperta la sua gravidanza fu cacciata…e nacque Alois”. Le informazioni di Langer provengono da un alto ufficiale della Gestapo, Hansjurgen Koelher, e furono pubblicate nel 1940 col titolo Inside the Gestapo.
    Quel fascicolo scrisse “provocò tanto scompiglio quanto mai prima”. Egli rivelò anche che:
    “(…)Attraverso quei fascicoli scoprimmo tramite certificato di nascita, scheda di registrazione della polizia, i protocolli ecc, alcune cose che il cancelliere tedesco riuscì a ricomporre come un puzzle, dandogli una coerenza logica”.
    “ Una giovane serva ( la nonna di Hitler ) arrivò a Vienna e divenne domestica presso alcune delle famiglie più potenti e ricche di Vienna. Ma, sfortunata, venne sedotta e abbandonata mentre aspettava un bambino e venne rispedita al villaggio natale…
    Qual era la famiglia viennese presso cui lavorava? Non era una domanda poi così difficile.
    A Vienna era già da tempo in funzione un registratore obbligatorio presso il commissariato di polizia, ella lavorava presso i…Rothschild (ma dai!? ) e il nonno ignoto di Hitler doveva trovarsi in quella casa. Il fascicolo Dolfuss si fermava a questa osservazione”.
    Forse Hitler era così determinato a conquistare l’Austria per distruggere ogni traccia del suo retaggio ?
    “Mi pare che Hitler conoscesse le sue origini ancor prima di diventare Cancelliere"
    Come suo padre, quando il gioco si fece duro, si trasferì a Vienna; poco dopo la morte della madre nel dicembre 1907, Adolf partì per Vienna. Pare che là abbia fatto perdere ogni sua traccia per 10 mesi! Ciò che fece in quel periodo è un mistero, ma noi possiamo presupporre che si fosse intrattenuto a conoscere i suoi cugini e per valutare il suo potenziale in vista di future eventuali imprese”.
    Philip Eugene de Rothschild, sostiene di essere un discendente dei Roth come lo fu Hitler o altre migliaia di persone cresciute e allevate da essi, prima di essere affidati a famiglie di facciata, al fine di ricoprire posizioni di privilegio sotto falso nome e illegittimamente.
    Ma quale dei Rothschild era il nonno di Hitler?
    Alois, il padre nacque nel 1837 nel periodo in cui Salomon Mayer era l’unico Rothschild che viveva a Vienna. Persino la moglie era tornata a Francoforte dopo il fallimento del loro matrimonio.
    Il loro figlio, Anselm Salomon, trascorse la maggior parte della sua vita lavorativa tra Parigi e Francoforte, lontano da Vienna e dal padre.
    Così, il vecchio e solo Salomon Mayer Rothschild è il sospettato numero 1.
    E Hermann von Goldschmidt, figlio di un impiegato di Salomon Mayer, scrisse un libro pubblicato nel 1917, che riporta a proposito si Solomon: “…dal 1840 aveva sviluppato un particolare entusiasmo per le giovinette”…e…”aveva una passione lasciva per le bambine, e le sue avventure con loro furono messe a tacere dalla polizia”.
    La nonna di Hitler era una giovane ragazza che lavorava sotto quello stesso tetto e che divenne ben presto oggetto delle attenzioni e voglie di Mr Salomon. e rimase incinta proprio mentre era in servizio in quella casa.
    Suo nipote divenne cancelliere tedesco, grazie all’appoggio finanziario dei Rothschild, e diede inizio alla Seconda Guerra Mondiale che fu così centrale per il piano globale degli Illuminati.

    Sotto un video già inserito nel post "la moneta come debito"  che qui ripropongo, inizia con il parlare delle guerre di chi le ha create e di chi ci ha giovato in larga parte, ossia "chi emette denaro e non tanto le multinazionali delle armi",  per finire poi ai finanziamenti ed agli aiuti ad Hitler. 

    Se volete inoltre approfondire la questione sotto ho inserito un libro scritto da un autore Argentino, Walter Graziano intitolato HITLER HA VINTO LA GUERRA :


    Il libro di Walter Graziano :

    Hitler ha vinto la guerra è un libro scritto da Walter Graziano, economista argentino, nel 2004, tre anni dopo l’11 settembre 2001.
    Graziano constata come gli stessi gruppi di potere che influenzavano le scelte politiche ed economiche degli Stati durante il Terzo Reich Nazista siano in realtà gli stessi che influenzano le scelte degli Stati odierni. Insomma, settant’anni passati invano. LINK


    Altro libro ed altra cosa sconosciuta alla maggior parte della gente è come durante la seconda guerra mondiale nell'esercito di HITLER, nonostante l'olocausto, vi fosserò 150.000 soldati "ebrei" molti dei quali anche ai vertici militari del III Reich, ebrei Askenaziti ? 
    Penso proprio di si !!
    Il libro Si intitola "Quei 150.000 soldati Ebrei di Hitler". Sconvolgente libro dello storico Ebreo Bryan Mark Rigg. 

    Quello che intendo dire è che dietro la seconda guerra mondiale e dietro soprattutto alla questione ebrea è stata orchestrata una grande truffa da persone, "l'elite dominante" di gran parte di provenienza Khazara, trasversale a qualsiasi religione, nazione e/o credo politico di destra o di sinistra.
    Coloro che hanno organizzato questa truffa e che con tutta probabilità hanno scritto i "Protocolli Dei Savi di Sion" hanno un unico scopo, il dominio sull'intero pianeta, qualsiasi siano i mezzi con il quale raggiungeranno tale scopo.
    In tal senso la religione Ebrea stessa ne è vittima, così come i fedeli convinti anche se convertiti e soprattutto quasi tutti ( almeno il 95%) IGNARI di tutto questo; i carnefici dell'olocausto non sono altro che le famiglie dominanti e/o nobiltà degli Askenaziti ( Khazari ) che hanno usato la religione Ebrea allo scopo di creare confusione e di ottenere la nascita dello stato di ISRAELE e delle NAZIONI UNITE.
    Un piano attentamente orchestrato, Un pò come l'auto-attentato delle Torri Gemelle e/o Twin Towers ( Link al video di Massimo Mazzucco,  11 Settembre Inganno Globale ) che è servito all'elite per inasprire i controlli in tutto il mondo e negli stessi Stati Uniti a tutta la popolazione. Tutto questo per dichiarare guerra al Terrorismo, una guerra che può essere combattuta volendo in qualsiasi paese e che non può mai essere vinta, ma solo appunto combattuta.
    E' il famoso Problema - Reazione - Soluzione di  hegeliana Memoria
    Creare un o IL Problema, Causare una Reazione della gente, "Offrire" una Soluzione , in tal caso una guerra continua ad un nemico "invisibile" che non è circoscritto in un territorio, può essere anche dentro qualsiasi nazione, un nemico che.... puoi essere anche tu ! un nemico per il quale è necessario sempre di più il controllo con telecamere,  passaporto con microchip, leggi proibitive e moltissime limitazioni alle vostre libertà.

    Per capire ciò che intendo dire basta riguardare il video sopra, specialmente nella parte finale, quando Hitler annuncia la GESTAPO .
    Poi, quale copertura migliore per nascondere i propri intenti se non quella di farsi passare per vittime quando i veri carnefici sono stati loro poichè coperti da un inganno storico ?
    Inoltre adesso, dopo la seconda guerra mondiale, vai a toccare gli Ebrei...o MEGLIO, coloro che sono voluti passare per tali dopo l'inganno storico !
    Chi parla contro e/o male di Israele è Nazista, l'accusa che l'elite ed i Media hanno creato ad HoC ... ( Media dall'elite controllati )
    Perchè l'inganno fosse completo, Hitler ed i suoi seguaci si misero anche a stampare denaro, o almeno questo è quello che vollero far passare, "senza prenderlo in prestito dal COMPLOTTO GIUDAICO - MASSONICO" .
    Nella realtà invece, come abbiamo visto, ne erano DENTRO FINO AL COLLO, se non di più...
    Che BRAVI, i SAVI di SION, hanno giocato di anticipo, ( fra l'altro è scritto fra le righe dei PROTOCOLLI che avrebbero fregato il mondo con l'astuzia e lo avrebbero diviso ).
    Probabilmente avevano previsto o meglio, hanno Voluto far sapere in questi ultimi anni circa l'inganno dell'emissione monetaria . Un altra ipotesi è invece che avessero temuto che la verità venisse fuori, tanto da doverne trovare la scappatoia ....
    Secondo il mio parere non è affatto una scappatoia, hanno proprio voluto che ciò si verificasse, ossia che la gente si rendesse conto della truffa sull'emissione monetaria, in modo da "armare il mondo contro gli Ebrei" o almeno per far rifiorire certi Odi Nazionalisti o Nazisti al grido...
    Gli Ebrei SONO USURAI  !!!

    Bravi, veramente bravi, loro.... Hitler = ROTSCHILD, che sono stati finanziati da famiglie "Ebree" ( ops..dell'elite khazara-Askhenazita ), per non parlare degli armamenti e degli addittivi per gli aerei !!! Bell'astuzia e bell'inganno ! ...proprio loro che tutto ciò, hanno voluto...
    Il video che aggiungo sotto la dice lunga di quanto la storia sia da correggere Visto che sembra proprio che siano stati "ebrei massoni askenaziti" ad alimentare ed ha dichiarare il boicottaggio e la guerra alla GERMANIA di HITLER e la dice lunga anche sulla questione che ho appena parlato sopra.
    Gli autori del video infatti ( si evince anche dal filmato sotto ) avvalorano la TESI ....Volutamente PLAGIATA e SOPRATTUTTO VOLUTA dagli stessi responsabili ASKHENAZITI, che Hitler venne boicottato dall'ebraismo internazionale perchè si era messo ad emettere moneta sovrana andando ovviamente contro gli interessi dei BANKSTER "Ebrei" ( ebrei sempre fra virgolette ).
    Ecco il Video, con il riferimento di un giornale Inglese del 1933.





    Volendo narrare tutta la storia, dai Khazari al nazismo e un pò di tutta la seconda guerra mondiale per rivedere, ampliare e/o correggere tutti i dati storici in nostro possesso, credo che dobbiamo sempre più prendere in considerazione ciò che molti studiosi ed infine anche giornalisti e scrittori abbiano scoperto e vadano dicendo da moltissimi anni.
    HITLER non si suicidò insieme ad Eva Braun in un Bunker a fine guerra ma scappò in Argentina e morì circa nel 1962. 

    Ritorniamo al giorno prima della fine. Adolf Hitler e la compagna Eva Braun, divenuta sua moglie il 29 Aprile 1945, attendono la conclusione della guerra nel bunker e pochi mesi dopo, tra il luglio ed agosto dello stesso anno quando le speranze dei nazisti venivano vanificate dalla vasta offensiva alleata, il Führer con non più di sette persone giungono a bordo di un sommergibile che, scortati da latri due, lasciano l’Europa devastata dal conflitto e si dirigono alla piccola baia di Caleta de Los Loros, in Argentina, in cui tutti e tre i sottomarini vennero volutamente affondati per far sparire ogni traccia.
    Il maggior teorico del complotto, lo scrittore Abel Basti, sostiene che dopo i suddetti eventi, Hitler e la Braun una volta raggiunta la costa sudamericana intrapresero un viaggio già da tempo programmato dai maggiori gerarchi nazisti ossia MengeleBormann ed Eichmann, attraverso le province di Cordoba, Buenos Aires, Mendoza e La Roja, per andare ad abitare poi per diversi anni presso una fattoria vicino alla città di Bariloche, sulle sponde di un lago praticamente inaccessibile ai più, una zona in cui si nascosero, questo con assoluta certezza, decine di ex gerarchi nazisti.
    Ma tutta questa storia è il frutto della fantasia dell’autore o il risultato di un’accurata indagine?
    A sostegno di questa inquietante teoria vi sono le testimonianze di persone che lavoravano come domestici o che frequentavano la casa presso la quale Hitler e sua moglie trovarono ospitalità. Per certo si sa infatti che in un piccolo villaggio chiamato La Falda vivevano Walter e Ida Eickhorn, i maggiori diffusori del nazionalsocialismo in territorio argentino; nella loro casa lavorò per tantissimo tempo la domestica Catalina Gamero, la quale sostiene che nel 1949 abbia servito Hitler in persona presso un piccolo albergo in cui il dittatore soggiornò per pochi giorni prima di trasferirsi insieme alla moglie in una nuova casa costruita dagli stessi Eickhorn sulla collina Pan de Asucar. A confermare queste sconvolgenti ed inquietanti affermazioni ci sono le dichiarazioni del giardiniere dei coniugi Eickhorn, in realtà un agente infiltrato dell’FBI il quale sostenne più volte che gli Eickhorn, già nel luglio 1945, si stessero preparando per accogliere il Führer nella propria dimora.
    Quello che è rende possibile pensare alla veridicità di queste ipotesi è la sicura l’accondiscendenza che si sarebbe potuta incontrare presso il dittatore argentino filo-nazista Peron che mirava ad imitare il modello tedesco (proprio vicino alla città di Bariloche, infatti, si trova un sito di studio sul nucleare affidato da Peron ad un ricercatore ex-nazista).
    Proseguendo nella storia, quindi, dopo aver soggiornato nella casa, le possibili varianti si dividono: secondo una prima versione Hitler sarebbe deceduto nella stessa per morte naturale nell’anno 1956, secondo un’altra versione verso la metà degli anni ’60 Hitler si traferì nel vicino Paraguay godendo della protezione del dittatore Alfredo Strenser, noto per la sua fanatica ammirazione nei confronti del capo del Terzo Reich, per poi morire pochi mesi più tardi.

    A sostegno del fatto che Hitler possa essere sopravissuto, inoltre, il fatto praticamente accertato che i Russi, quando irruppero nel presunto bunker in cui il Führer si sarebbe suicidato, trovarono solo un corpo carbonizzato, non facilmente identificabile, che attribuirono ad Hitler per la presunta corrispondenza delle arcate dentarie e la somiglianza dei tratti somatici. A molti, a questo punto, verrà da chiedersi: e se si trattasse di un’enorme bugia e veramente Hitler usò un sosia per la messinscena della sua morte ?
    Ultimamente anche scrittori Inglesi avvallano questa ipotesi : IL LINK

    Non a caso, appena finita la seconda guerra mondiale e più precisamente nel 1948, uscì un libro oggi molto raro, di uno scrittore  chiamato Darius Caasy, intitolato : La distruzione del Mondo ? Hitler Prepara...


    Caasy Darius, La distruzione del mondo? Hitler prepara...collana Servizi Sensazionali, Edizioni Rores, Roma, 1948. 180 pagg. Contiene 12 riproduzioni fotografiche in b/n. 


    "Darius Caasy, giornalista che si è fatto conoscere in Italia per alcuni suoi articoli sensazionali pubblicati su quotidiani, si è dedicato particolarmente allo svolgimento di 'servizi speciali' conducendo inchieste internazionali tra le quali, ultimi in ordine di tempo, quella sulla preparazione bellica russa e americana nelle regioni artiche in previsione di un terzo conflitto mondiale. In questo volume che esce nella collana 'Servizi sensazionali', l'Autore dimostra come nella seconda guerra mondiale le nazioni in lotta abbiano tutte teso allo stesso scopo: imporre una egemonia politico-economica. Dimostra, altresì, come i nazisti, avendo preventivamente comtemplata* la possibilità di una sconfitta nella seconda guerra mondiale, abbiano apprestato uomini e mezzi per preparare, con una adeguata organizzazione, una clamorosa rivincita realizzando un piano che, come annunciato dalle profezie, potrebbe portare alla distruzione del mondo. Dimostrato infine che Hitler è vivo, Darius Caasy ritiene che egli sia il 'capo occulto' dell'azione clandestina. 
    Il passaggio dei bolidi, delle sfere volanti, dei dischi, delle luci azzurre nei cieli d'Europa e d'America, la comparsa misteriosa di aerei e razzi subacquei come pure certi strani fenomeni constatati, sarebbero i segni rivelatori e misteriosi che tengono in allarme le polizie dei vari paesi. Una descrizione dell'attività clandestina, dei piani tenebrosi e delle città segrete, completano il libro con il quale l'Autore si prefigge, con una terrificante descrizione di una apocalittica probabilità, di richiamare l'attenzione sulla necessità di una giusta e definitiva pace fra vinti e vincitori, che impedisca lo sviluppo di desideri di vendetta e uccida l'odio"

    * " secondo me non era stata contemplata la possibilità di una sconfitta, era stata proprio prevista "

    Qui sopra si cita e si entra anche in una vicenda ancora più complessa, quella dei Fliegender Scheiben, i dischi volanti di Hitler, le teorie della  "Svastica sul Sole" che si intrecciano ad altre cose, dichiaratamente CONFERMATE, quali il Progetto PIPERCLIP Americano, con il quale molti scienziati nazisti vennero salvati dai servizi segreti Americani e portati negli Stati Uniti onde sfruttarne le conoscenze. 

    Cose che anticiperò con due miei video, per poi seguire nel ragionamento e nel dibattito.

    Attenzione !! VIDEO BLOCCATO IN TUTTO IL MONDO... DOPO AVER MESSO PER DIVERSO TEMPO SU YOUTUBE IL VIDEO CHE VEDRETE TRAMITE UN LINK ESTERNO QUI SOTTO, TALE VIDEO E' DIVENUTO BLOCCATO PER YOUTUBE . 
    LA SCUSA E' DEL COPYRIGHT PER LA "FOX" PERCHE' ALL'INTERNO DEL VIDEO HO INSERITO UN PICCOLO TRAILER DA " X-FILES" di circa 4/5 minuti. 
    HO PROVATO A RIDURLO A 2 MINUTI , UGUALE !! VIDEO BLOCCATO IN TUTTO IL MONDO !!
    CERCATE SU YOUTUBE..."X-FILES" e VEDRETE QUANTI FILMATI VI ESCONO CHE NON SONO STATI BLOCCATI !
    Cmq IL LINK ESTERNO SU ... VIMEO ECCOLO QUI : FILMATO " AI CONFINI DELLA REALTA' "

    SECONDO VIDEO : Bloccato in alcuni paesi ma per fortuna questo me lo hanno lasciato . Questo video e' da vedere dopo il primo e parla della storia dei Khazari e dei Protocolli dei Savi di Sion . 




    Foto Sotto : La prima foto sotto mostra tutti gli scenziati Nazisti portati in USA dopo la II Guerra Mondiale ( Project PiperClip ) ...mentre la seconda immagine rappresenta una Base Americana ( di S. Diego ) con la forma di Svastica e fù costruita NEL 1963 . Non visibile all'epoca tramite google earth ed ovviamente non visibile dagli aerei civili.
    Le foto sono presenti anche nei filmati .
    Piper Clip Project ( Il 7° da destra in basso è Wernher von Braun )

    Base Americana  S. Diego


    Se avete visto il Video sopra, quello intitolato "Ai Confini della Realtà", verso la fine del filmato un giornalista storico in una trasmissione di Rai 3 di almeno 10 anni fà parla del famoso libro di Darius Caasy, La Distruzione del Mondo ? Hitler prepara.... e di come l'elite / Hitler e/o chi per esso stessero realizzando città e tunnel sotterranei collegati da Velivoli Poco Extra ma Molto Terrestri, ebbene;
    Dopo moltissimi anni David Icke nei suoi libri scritti attorno all'anno 2000 parla di queste città sotterranee di cui una è divenuta per così dire "famosa" ..l'area 51, nonchè dei vari collegamenti che esisterebbero fra città e città.
    Per chi voglia i link per maggiori informazioni eccoli qua sotto; è da tenere presente che ogni riferimento ai siti è puramente casuale e che ci possono essere siti migliori sull'argomento trattato, inoltre sembra che tali basi siano presenti non solo in USA, ma in varie parti del mondo e sono collegate fra di loro ;
    P.s.
    Per il sottoscritto è puro riferimento casuale che nei vari siti e/o video ci sia la data del 2012,non perchè stò scrivendo questo post nel 2013. Su questo argomento credo che nessuno possa sapere IL SE e/o IL Quando, e SOPRATTUTTO IL SE , se accade un evento come quello che era stato ingiustamente paventato per il 21-12- 2012 .
    Dalla mia conoscenza sull'argomento "Apocalisse" sembra che la data del 21/12/2012 fosse solo l'inizio di quel capitolo della bibbia chiamato appunto "Apocalisse"
    Tuttavia Apocalisse significa "Rivelazione" e non necessariamente dovrà essere una fine e/o una distruzione, tutto dipende dal genere umano e/o dalla singola persona; saremo ciò che pensiamo di essere ed andremo nella direzione che vogliamo; discorso lungo che qui evito...
    Ecco qui comunque ecco due link... "si trova anche di meglio" ma è solo per rammentare o far presente la questione dei tunnel e delle basi...
    link...
    http://dioni.altervista.org/DUMB.html
    video...


    Un documento molto inquietante su quanto stavano approntando i nazisti è custodito presso il British world museum di Londra con il titolo : Testimonianza dell'ufficiale James Barret / LA CAMPAGNA DI NEUSCHWABENLAND , si parla di strani velivoli e di una base militare nazista in ANTARTIDE .

    ALCUNI PASSI DAL DOCUMENTO :
    Fonte Marco Dolcetta : libro "Gli spettri del 4° Reich"

    " Non era certo risaputo che i nazisti erano stati in antartide nel 1938 e 1939, nè tantomeno il fatto che, come risposta, la Gran Bretagna aveva cominciato ad installare nella regione basi segrete. Quella che ci apprestavamo a visitare, Maudheim, era la più grande ed importante, nonchè la più segreta delle basi in Antartide; la ragione della sua importanza era che si trovava ad una distanza di 200 miglia dal luogo in cui i nazisti avevano presumibilmente allestito la loro base...."

    " I Nazisti avevano costruito nelle caverne una base enorme e persino degli attracchi per gli U-BOOT, uno dei quali era stato presumibilmente individuato. Ma, tanto più a fondo i nostri uomini si erano addentrati, tanto più strani erano gli scenari che li avevano accolti. Il sopravvissuto riferì che era stata documentata l'esistenza di hangar per strani velivoli e scavi a profusione "

    Tunnel in Antartide...

    Questi sono due pezzi tratti da "PARTE" del documento ufficialmente depositato nel museo, il resto del documento è segregato fino al 2040.
    Evito per adesso la questione dei dischi volanti di HITLER, i Fliegender Scheiben, per concentrarmi su quanto accadde durante la seconda guerra mondiale.
    Abbiamo visto come il 90 % degli ebrei derivano da un popolo di cui si è perso memoria, i Khazari , abbiamo visto come le famiglie regnanti e/o dominanti fossero commercianti e poi Prestatori di Denaro ed anche che i protocolli dei Savi di Sion non siano un falso ma un Vero scritto non dagli ebrei ma da queste famiglie dominanti del popolo khazaro e che la loro stirpe di discendenza è di un gruppo detto "Askhenazita".
    Abbiamo visto e parlato dell'inganno della seconda guerra mondiale, di come Hitler avesse discendenze Khazare, fra l'altro come molti leader e magnati di banche e della finanza adesso; Abbiamo visto che con molta probabilità non sia morto nel 1945 come vorrebbero farci intendere.
    Come parlo anche nel post, LA MONETA COME DEBITO , Hitler fù finanziato dall'interno degli Stati Uniti, come dall'interno dell'Inghilterra, da persone che,come detto anche sopra, non hanno interesse a nessuna nazione, a nessuna religione ed a nessun colore di pelle o politico; hanno solo un credo, La conquista del Pianeta. ( fra l'altro quello che non è riuscito con gli eserciti , Napoleone, Cesare con Romani, etc.. ). 
    Sempre nel post iniziato nel 2008 , LA MONETA COME DEBITO si evince come i finanziamenti dall'interno degli Stati Uniti e non solo, fossero stati anche per far crescere il modello del SOCIALISMO REALE o COMUNISMO in Russia.
    Il link al video di riferimento che ho inserito anche nell'altro post. 
    E Scrivo infatti :

    " L'elite bancaria europea, soprattutto Inglese, ( direi meglio adesso Anglo - Americana ) aveva già ben capito che per espandere sempre di più il dominio sull'intero mondo dovevano creare contrasto, la contrapposizione di due modelli economici a prima vista contrapposti ma di fatto, FACCE OPPOSTE DELLA STESSA MEDAGLIA, tanto che iniziarono a finanziare e costruire all'est il modello del Socialismo Reale o Comunismo che avrebbe dovuto opporsi al capitalismo, due sistemi che avrebbero diviso gran parte del genere umano nei decenni avvenire e che avrebbero dato alle banche centrali la possibilità di aumentare il debito stampando carta-moneta dal nulla per la corsa militare ( GUERRA FREDDA ...testate e missili intercontinentali nucleari, navi, aerei , etc..etc.. ) ".
    Facce opposte della stessa medaglia perchè sono due sistemi che inizialmente sembrano diversi ma dopo, con il tempo, diventano uguali ."

    Quindi i "salvatori Americani" , salvarono anche Hitler e gran parte degli scenziati Nazisti per.... sfruttarli ? ; secondo me era già un piano prestabilito. 
    PS ( Post Scritum ) : Quando parlo di AMERICA si ricordi che ANCHE L'AMERICA E' VITTIMA DI QUESTO RAGGIRO ... L'AMERICA FU' LA PRIMA NEL 1913 CHE CADDE VITTIMA DEL DEBITO INGLESE ( 1694 - Banca D'inghilterra, rivedere post.  LA MONETA COME DEBITO ) .

    Mi fermo per il momento a questo periodo dal 1694 in poi ) per non tornare più indietro agli Orafi e fare altrimenti troppa confusione, sono cose che verranno piano piano.

    Durante la seconda guerra mondiale....
    Dall'altra parte ( EST ) Stalin fece un patto, con Chi ? il patto consisteva nella divisione dell'Europa e fù fatto con.... Hitler 
    Il video sotto dura solo 12 Minuti, è già esaustivo questo video ma consiglio vivamente di guardare tutto il documentario intitolato THE SOVIET STORY del 2008...scioccante, specialmente in alcuni contenuti un pò troppo forti ( campi di sterminio..etc.. ).
    Il TRAILER video, la storia sovietica. The soviet story :


    Hanno preso di mira questo blog...ed adesso non si vede più su youtube neppure questo video sopra, eppure dello stesso filmato, THE SOVIET STORY, si trovano altri CLIP su youtube, non si capisce perchè i miei vengono bloccati e gli altri no .
    Anche in tal caso comunque metto il link esterno a Vimeo.... Eccolo  LA STORIA SOVIETICA'

    Scusate della bassa qualità del filmato ( o meglio delle scritte nel filmato ) . Presto lo migliorerò notevolmente.

    Dopo la guerra infatti si ebbe una divisione, quella fra patto Atlantico e patto di Varsavia


    Eccoci qui, ci ritroviamo con le due facce opposte della stessa medaglia che spiegavo per la questione economica.
    Se qualcuno vuole farsi un quadro ancora più completo della questione allora veda anche i filmati :

    STORIA SEGRETA DELL'AMERICA NAZISTA 

    CARTEGGIO SEGRETO CHURCHILL-MUSSOLINI ( sembra che l'Italia sia stata spronata ad entrare in guerra da Francia ed Inghilterra ). chi sà ? per cadere vittima del DEBITO Anglo-Americano ?

    E...Per chi non lo sapesse .................dopo aver visto come la rivoluzione Russa sia stata finanziata dall'interno degli Stati Uniti dalle solite famiglie :
    Allora per il prox discorso "ebrei" sempre fra virgolette....Khazari )

    Per chi non sapesse, Carlo Marx, il cui vero nome era Mordekkai Levi era "Ebreo".
    A fare la Rivoluzione comunista ci pensarono un grosso gruppo di "ebrei" che costituirono la maggioranza dei 21 membri del Comitato Rivoluzionario capitanato dall'"ebreo" Lenin ( 1870-1924 ).
    Tra i membri più noti di tale Comitato, ci furono gli "ebrei" Zinowiew ( 1883-1936 ) e Trotskij (1879-1940) capo dell’Armata Rossa.
    Il Times, del 10-5-1920, documentava che su 556 principali funzionari della Russia «attuale», 17 erano russi e 541 erano ebrei.
    Sappiamo infine che 80 000 000 di Goyim ( non-ebrei...cosi siamo noi e tutta l'umanità per gli "ebrei" ) vennero massacrati in URSS, sotto un regime politico come detto quasi interamente "ebraico" dagli ideatori Marx e Engels a Jacob Riis, Lassalle, Bauer, Bakunin a Warburg a Kaganovic, Frenkel, Yagoda, ecc....piccolo esempio il boia Josip Broz ( Kumrovec, Croazia 1892 - Lubiana 1980 ) meglio conosciuto col soprannome di Maresciallo Tito, era giudeo, oppure la "pasionaria" spagnola Dolores Ibauri era "ebrea" la "lenin tedesca" Rosa Luxemburg pure....potremmo non finire....e chiudiamo effettivamente qui.

    Un susseguirsi di avvenimenti che per il momento partono dall'impero Khazaro verso la conquista del mondo. Attraverso i secoli le famiglie regnanti dell'elite Khazara "attuali sionisti" hanno preso il potere economico ed il controllo di vastissime aree del mondo occidentale ed orientale ed adesso tramite i discepoli anche non khazari da loro pagati ( emettono la moneta ) controllano moltissime aree del pianeta.
    Abbiamo visto come il nazismo sia stato finanziato dall'elite, abbiamo visto come anche il comunismo sia stato finanziato dalle stesse famiglie dell'elite e che la maggior parte di essi hanno provenienza askenazita-khazara, gli "attuali sionisti".
    Abbiamo visto anche che hanno voluto dare al nazismo una parvenza di democrazia, l'attuale occidente, per far credere al popolo che "il capitalismo" ( dittatura nascosta dall'interesse passivo composto e dalla moneta debito che con il tempo svolge il suo compito ed i suoi effetti nefasti ) , fosse diverso dal comunismo e che i blocchi dovessero armarsi sempre di più ( aumento del debito pubblico in favore dei banchieri privati che stampano moneta a debito ) perchè antitetici.
    In parte è vero che sono in competizione per la conquista del mondo ma dietro i burattini al governo di ogni nazione ci sono i soliti noti che hanno finanziato entrambe le fazioni dalla loro nascita.
    Se per caso dovesse scoppiare una guerra dovremmo chiederci anzichè dare la colpa ai Comunisti o ai finti Capitalisti se l'elite non voglia eliminare metà della popolazione poichè siamo in troppi; ecco ! Questa è la domanda da farsi ! ... non altre...
    Chiunque sia arrivato a comprendere il post può capire che il nazismo od il comunismo non sono in una nazione o in un popolo, ma in un sistema di emissione monetaria che ti fà credere che esista una differenza fra quello e l'altro in modo da dividere il mondo in neri ed in rossi...com'è il detto ? fra i due litiganti il terzo ( creatore della moneta ) gode .
    Ho elaborato queste idee arrivandoci da solo, tramite letture, documentari, libri di molteplici scrittori, video ed informazioni di vario tipo...credevo che in pochi fossero arrivati a capire la verità su molte questioni del mondo attuale quando, cercando in internet, ho trovato un video che, contrariamente a quanto ho fatto per THE SOVIET STORY , non ho ancora tradotto...
    Il video su youtube suddiviso in 12 pezzi è intitolato THE KHAZARIAN CONSPIRACY , non è stato inserito da molto tempo su youtube ed è segno che, dall'altra parte qualcuno in America ha ben capito la questione .
    Vorrei qui ribadire che io non sono contro gli AMERICANI, contro Gli INGLESI, contro Gli EBREI o CONTRO I RUSSI, etc..etc..
    Io sono per la verità, apprezzo e stimo ogni popolazione ed ogni credo religioso. Cerco solo di raccontare l'inganno di un manipolo di famiglie che dalla notte dei tempi cercano di aumentare il loro potere al fine del controllo completo sul genere umano, sia che essi vengono chiamati illuminati, massoni o, in qualsiasi altro modo.
    Vi inserisco il 1° video in inglese di "The Khazarian Conspiracy" , chi mastica anche un medio inglese può ben capirlo...

    Volete altre prove che i sionisti in Israele siano Khazari e che la massoneria nera ( satanista ) sia Khazara ? l'ex territorio khazaro è molto vicino al Khazakistan se non quasi inglobato... Capitale del Khazakistan è ASTANA che anagrammato in italiano dà la parola SATANA....

    Questa sotto invece è un immagine di uno della suprema corte a GERUSALEMME - in Israele...

    Ve la ingrandisco un pò, non "ch'abbiano" a dì ....che da complottisti vediamo piramidi d'appertutto ( la piramide dell'occhio che tutto vede di HORUS ) .



    continua >>>>> ;   

    Voi : ANCORA ?!?!  BASTAAA... UN SE NE PO' PIU' ! 

    IO : ma devo arrivare ancora a BABILONIA ?!?  

    Voi : C'HA rott'i ca..o ! 

    Io: Và bè allora arrivo ad Atlantide !  TIE'



    Cari "ragazzuoli" purtroppo non avendo più tempo non posso proseguire il mio blog e questo post. In questo periodo però sono usciti articoli molto interessanti ed altri invece li ho trovati su internet, che calzano a pennello con il post qui sopra, lo integrano, lo amplificano e lo confermano !

    Eccoli a voi, vi lascio i link ... e poi vi inserisco anche delle foto .





     



    ANSA - Decretati File CIA, Hitler Vivo in Sud America dopo la WW2





     




    ( FOTO DEL 1938 CON BUSH - BORMANN - MENGELE ED ALTRI NAZISTI )









     

    Visualizza commenti

Caricamento in corso...