Mosca acquista oro e vende le obbligazioni statunitensi per liberarsi dai diktat del dollaro e proteggersi dalle sanzioni. Lo riporta il quotidiano tedesco Die Welt.
Secondo i dati pubblicati dal Fondo monetario internazionale, a luglio il Cremlino ha aumentato significativamente le sue riserve auree a 26,1 tonnellate. Inoltre di recente i russi hanno venduto la maggior parte delle obbligazioni statunitensi. Queste mosse indicato che Putin sta cercando di liberarsi dai diktat del dollaro per proteggere l'economia russa dalle sanzioni degli Stati Uniti.
"Putin ha un piano strategico… Il presidente russo compra oro, perché il dollaro viene usato come arma contro la Russia", ha osservato l'esperto di finanza James Rickards. Secondo lui, questo è un "investimento ideale" per proteggersi dalle sanzioni.
Negli ultimi dieci anni il Cremlino ha sistematicamente aumentato le sue riserve auree, passando da 457 tonnellate nel 2008 a 1944 tonnellate nel 2018. Per questo indicatore, la Russia ha superato anche la Cina, concentrando nelle proprie mani il 17% delle riserve auree mondiali.
Grazie al suo piano strategico, Putin è persino pronto a correre i rischi economici derivanti dal ribasso del prezzo dell'oro — sottolinea la pubblicazione.
"L'oro non è emesso dallo stato e quindi non è associato a rischi politici", ha spiegato l'economista Steve Hanke. Egli ha anche ricordato le parole del premio Nobel per l'economia Bob Mandela, che nel 1997 disse che nel XXI secolo il ruolo dell'oro nel sistema monetario internazionale aumenterà. E dato che Donald Trump usa il dollaro come arma contro altri stati, questa previsione può diventare realtà — conclude la pubblicazione.
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