L’obiettivo - dice il Presidente USA - è arrivare a zero barriere commerciali. Intanto il vertice tra Trump e Juncker ha portato a un primo accordo sui dazi. Cosa prevede
Si è concluso con un primo accordo sui dazi il vertice Trump-Juncker. Primo perché il Presidente USA, al termine dei negoziati di scena a Washington, ha insistito sulla natura dei colloqui e le relative intese parlando di un semplice preambolo verso l’obiettivo “zero barriere commerciali”.
Per il momento infatti Stati Uniti e Unione europea lavorano di concerto per rimuovere tutte le barriere commerciali e i sussidi sui beni industriali che non siano auto. I negoziati, apparsi del tutto preliminari, hanno comunque visto un clima di parziale accordo tra le due figure politiche, malgrado una vigilia in cui si parlava di tensione alle stelle e punti di vista agli antipodi.
Nuova fase rapporti USA-UE: tregua da guerra commerciale?
Il tycoon statunitense ha parlato di nuova fase dei rapporti tra Usa e Ue, dicendosi soddisfatto dei colloqui così come il capo della Commissione UE Jean-Claude Juncker, che ha ricordato ai giornalisti di essersi recato alla Casa Bianca per trovare un accordo ed è riuscito a farlo.
Sembra quindi sensato parlare di tregua, almeno per il momento, dopo che si era temuto per un vertice che potesse inasprire ulteriormente i tratti di una guerra commerciale che sta condizionato i mercati di tutto il mondo. Dalla Casa Bianca erano arrivate minacce per nuovi dazi alle auto UE fino al 25%, e c’era la concreta preoccupazione che da Washington fossero già pronti a schiacciare il bottone in caso di mancate soddisfazioni in arrivo dai negoziati.
Un primo scontro a distanza c’era già stato prima dell’incontro, quando il tycoon statunitense ha usato il suo social preferito, Twitter, per inquadrare i personalissimi obiettivi della giornata, ovvero un’eliminazione di tutte le tariffe tra USA e UE, per far sì che si abbiano “libero mercato e commercio equo”.
Contestualmente però Trump aveva già messo le mani avanti, dicendosi convinto che il blocco europeo non avrebbe mai aderito alla sua proposta. Da Bruxelles era arrivata puntuale la precisazione: nessun mandato per trattative o proposte. Un vero e proprio muro, che lasciava intravedere una giornata difficilissima in arrivo.
Ma i colloqui di ieri sera, durati molto più del previsto, hanno portato a un congelamento dei dazi sulle auto minacciati da Trump e a un impegno verso un lavoro condiviso verso il futuro, compreso il tentativo di riformare l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), più volte osteggiata da Trump.
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