9 dicembre forconi: GUERRA! A quella commerciale si risponde con la svalutazione competitiva

lunedì 30 luglio 2018

GUERRA! A quella commerciale si risponde con la svalutazione competitiva


C’era da aspettarselo ma alla fine “carta canta” ed i risultati sono innegabili.
E’ sotto gli occhi di tutti la guerra commerciale che Donald Trump sta studiando in un “tutti contro tutti” che poi si rivelerà un boomerang anche nei suoi confronti.
Un “tutti contro tutti” che secondo il sottoscritto non arriverà mai, perché penso sia esageratamente stupido che gli stessi USA sottovalutino gli effetti che ne potrebbero derivare. Senza poi dimenticare che lo stesso Trump, fanfarone e spesso irritante, proprio stupido non è senza dimenticare che lo stesso è attorniato da molti ex uomini di Goldman Sachs, i quali conoscono molto bene le dinamiche economiche e finanziarie.
Quindi, continuo a pensare che nel momento in cui l’economia USA inizierà ad indebolirsi proprio per colpa dei dazi, il buon Trump chiederà ai potenti del mondo un meeting per trovare degli accordi e stabilire dei nuovi equilibri commerciali.
Intanto però il mondo, che non ha intenzione di subire supinamente le decisioni di Trump, quasi sottovoce, si sta muovendo con interventi che cercano di arginare i dazi commerciali.
Guardate ad esempio questo grafico
Lo Yuan, moneta cinese, sta avendo un comportamento che è la risposta alla guerra commerciale. Si chiama GUERRA VALUTARIA: signori, quanto ve ne ho parlato in passato, ed eccoci qui adesso, a parlare di svalutazione competitiva.
Un cross contro Dollaro USA che in poco più di due mesi ha portato alla svalutazione dello Yuan di oltre l’8%. Siamo quindi ad un passo da quota 10%.
Effetti sui mercati? Minimi.
Forse allora sta bene a tutti. Forse un po’ meno al bilancio della PBoC che ha in pancia una quantità di Treasuries USA come nessuno al mondo. Ma la Cina, si sa, ha le spall.e larghe, molto larghe

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