9 dicembre forconi: Cina: nuovo round di politica espansiva, sia fiscale sia monetaria

lunedì 30 luglio 2018

Cina: nuovo round di politica espansiva, sia fiscale sia monetaria


In vista della guerra commerciale con gli USA e per controbilanciare il rallentamento economico mondiale che pare porsi all’orizzonte la Cina si prepara dal punto di vista monetario e fiscale. Iniziamo con il programma fiscale .
Vediamo come a partire da marzo è stato tutto un susseguirsi di tagli fiscali molto sensibili:
  • taglio delle aliquote IVA di un punto;
  • ampliamento delle politiche di esenzione fiscale  per le aziende con l’area non tassabile che sale da 500 mila ad 1 milioni di yuan (125 mila euro) e defiscalizzazione investimenti in R&S da 1 a 5 milioni;
  • rivalutazione degli acquisti in R&D per ulteriori maggiori ammortamenti;
  • ampliamento del range delle società in completa esenzione fiscale;
  • alleggerimento del carico fiscale anche alle famiglie.
Una politica molto forte, che alla fine se ne infischia del problema del budget, dato che il deficit supera il 3,5 già adesso.
Come si dirà Cottarelli in cinese? Evidentemente non si dice proprio. L’espansione non è solo di carattere fiscale, ma anche di carattere monetario, come abbiamo già visto nei giorni scorsi, con la PBOC  ha abbassato i parametri prudenziali  verso alcune istituzioni finanziare dello 0,5%, per riuscire ad immettere più liquidità nel sistema. Questo sta portando ad un aumento dei titoli in generale, anche di quelli rischiosi (in Cina AA).
Quest’azione giunge quanto mai al momento giusto perchè il finanziamento del sistema privato e parallelo all’economia era ai minimi storici:
Quindi la Cina f politica espansiva, una vera politica Keynesiana anticiclica in previsione del rallentamento 2019-2020 e di una guerra commerciale che si annuncia accesa e viva. Un paese a partito unico capisce meglio l’economia di chi l’ha inventata, l’Europa. Noi, al contraria, ci siamo legati con assurdi piani di programmazione economica di lungo periodo quando, secondo Keynes, saremo tutti morti, ma così accelerando la nostra dipartita. Non si legge una certa ironia in tutto ciò?
Fonte: qui

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