L’ANNUNCIO DEL PREMIER CONTE
L’EQUIPAGGIO L’HA SCOPERTO DA TWITTER
MALTA VUOLE CHE I PASSEGGERI SIANO DISTRIBUITI TRA GLI STATI DELL’UE: ITALIA, FRANCIA E PORTOGALLO SONO D’ACCORDO, MA NON C'E' ANCORA IL VIA LIBERA…
Quattro Stati dell'Ue - Italia, Malta, Francia e Portogallo - hanno confermato di essere disposti ad accogliere parte dei migranti salvati dalla nave Lifeline, mentre altri tre paesi - Germania, Paesi Bassi e Spagna - stanno ancora "valutando" il caso.
E' la situazione, aggiornata a oggi pomeriggio, ricostruita dal quotidiano Times of Malta che attribuisce la notizia a proprie fonti. In un comunicato stampa, il governo maltese aveva parlato invece di sei Stati coinvolti nell'accordo
Conte: Lifeline approderà a Malta
Dopo giorni di incertezza e una lunga trattativa che ha coinvolto diversi paesi dell'Unione Europea tra cui l'Italia, oggi il premier Giuseppe Conte ha annunciato che la nave Lifeline attraccherà a Malta. "Ho appena sentito al telefono il presidente Muscat: la nave della Ong Lifeline attraccherà a Malta. Con il presidente maltese abbiamo concordato che l'imbarcazione sara' sottoposta a indagine per accertarne l'effettiva nazionalita' e il rispetto delle regole del diritto internazionale da parte dell'equipaggio".
Lo dichiara il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. "Coerentemente con il principio cardine della nostra proposta sull'immigrazione, secondo cui chi sbarca sulle coste italiane, spagnole, greche o maltesi, sbarca in Europa, l'Italia fara' la sua parte e accogliera' - annuncia - una quota dei migranti che sono a bordo della Lifeline, con l'auspicio - sottolinea il presidente del Consiglio - che anche gli altri Paesi europei facciano lo stesso come in parte gia' preannunciato".
Malta: "Non c'è ancora via libera”
Ma proprio sull'accordo per la redistribuzione dei migranti tra vari paesi ci sono frizioni. E per questo non c'è ancora il via libera di Malta all'approdo della Lifeline sull'isola. Lo riferiscono fonti del governo della Valletta a Malta Today, aggiungendo che il consenso all'attracco della nave dell'Ong è subordinato all'accordo tra 6 Paesi europei per la distribuzione dei migranti a bordo. Al momento, precisa il giornale maltese, manca il sì di altri due Paesi.
"Lo sforzo diplomatico del primo ministro di Malta e delle istituzioni europee sta portando a un accordo ad hoc per la distribuzione dei migranti che si trovano a bordo della Lifeline, tra un certo numero di Stati membri disposti". E' quanto ribadisce su Twitter l'ambasciatore maltese a Roma Vanessa Frazier.
"Nel caso in cui la nave entri nei porti maltesi - conclude in un altro tweet - verranno effettuate indagini ed intraprese possibili azioni nei confronti della Lifeline che ha ignorato le istruzioni impartite dalle autorità italiane, in conformità alle norme internazionali, determinando questa situazione"
La sorpresa di Lifeline: "Lo abbiamo saputo da Twitter" Sembra sorpreso l'equipaggio della nave, che dice di aver appreso la notizia da Twitter, come anche già avvenuto negli ultimi giorni, quando "nessuno ha mandato un messaggio diretto", scrivono. "Grazie per il sostegno di Malta ma ora abbiamo bisogno che i Paesi europei accolgano i migranti".
Fonte: qui
Lifeline, c'è l'accordo: "Permesso per attraccare a Malta nel pomeriggio"
L'annuncio del premier della Valletta Muscat. "Un caso unico". Otto i Paesi coinvolti: oltre a Malta sono Francia, Italia, Olanda, Portogallo, Belgio, Irlanda e Lussemburgo. Disponibile anche la Germania "ma solo se la nave verrà dismessa". L'imbarcazione sarà sequestrata. Salvini: "Un successo italiano"
La Lifeline avrà il permesso di attraccare a Malta questo pomeriggio. Lo ha annunciato il premier maltese Joseph Muscat. Anche l'Olanda ha appena confermato che darà assistenza, fa sapere sempre Muscat: sono così otto i Paesi che collaboreranno per assistere i 234 migranti a bordo, fatto che rende l'accordo raggiunto "un caso unico" per una nave "in cui il capitano ha disobbedito agli ordini".
DISPONIBILITA' DA 8 PAESI
I migranti saranno ricollocati, dopo le cure, in otto Paesi dell'Ue che hanno dato la loro disponibilità. Sono, oltre alla stessa Malta, Francia, Italia, Irlanda, Portogallo, Belgio, Olanda e Lussemburgo. Mentre, ha aggiunto Muscat, "altri Stati membri si sono rifiutati di accogliere i migranti". Anche il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer sarebbe favorevole all'accoglienza dei profughi della Lifeline, ma ad una serie di condizioni, prima fra tutte che la nave non venga più usata successivamente. Lo scrive la Dpa, citando la posizione assunta dal ministro in Commissione.
DISPONIBILITA' DA 8 PAESI
I migranti saranno ricollocati, dopo le cure, in otto Paesi dell'Ue che hanno dato la loro disponibilità. Sono, oltre alla stessa Malta, Francia, Italia, Irlanda, Portogallo, Belgio, Olanda e Lussemburgo. Mentre, ha aggiunto Muscat, "altri Stati membri si sono rifiutati di accogliere i migranti". Anche il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer sarebbe favorevole all'accoglienza dei profughi della Lifeline, ma ad una serie di condizioni, prima fra tutte che la nave non venga più usata successivamente. Lo scrive la Dpa, citando la posizione assunta dal ministro in Commissione.
LA NAVE SARA' SEQUESTRATA
Il premier maltese ha ringraziato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, per aver proposto di ridistribuire i naufraghi. La Lifeline invece, ha spiegato, "sarà sequestrata per l'avvio di un'indagine: il capitano dell'imbarcazione ha ignorato le leggi internazionali, non si è trattato di uno scontro tra due Stati membri". "La nave fuorilegge Lifeline arriverà a Malta e lì verrà bloccata per accertamenti. Altro successo del governo italiano: dopo anni di parole, in un mese arrivano i fatti!", il commento del ministro dell'interno Matteo Salvini.
MARE GROSSO, TRE IN OSPEDALE
Stamattina la Lifeline aveva avuto il permesso di entrare in acque maltesi, e cercare così riparo dalle cattive condizioni meteo, come riferito dalla stessa ong via Twitter. Ancora all'alba dalla nave era partito un ultimo disperato appello alle autorità: "Fateci entrare in porto o fateci almeno riparare dal vento e dalle onde. C'è gente a bordo che ha bisogno di cure intensive. In tre sono già stati portati in ospedale", la richiesta lanciata alle prime ore del mattino dal capitano Carl Peter Reisch. "Molti a bordo stanno soffrendo di mal di mare", scriveva su Twitter la ong. "Chiediamo ora se siamo autorizzati a proteggerci almeno dalle alte onde e dal forte vento al largo della costa maltese".
"SEEHOFER È IL SALVINI TEDESCO"
A ritardare finora l'ingresso a Malta della nave, al sesto giorno dal salvataggio dei 234 migranti, sarebbe stato il no della Germania all'accordo faticosamente raggiunto dai Paesi europei disposti a dividersi i migranti soccorsi. Questa l'accusa è del fondatore della ong, Alex Steier, che punta il dito contro il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer. Seehofer "agisce come una versione tedesca del collega italiano Salvini e rende il governo tedesco complice della mancata assistenza a persone in pericolo", le sue parole. "Se la situazione a bordo della nave subirà un'escalation a causa delle condizioni di sfinimento e debolezza delle persone a bordo, e del peggioramento del tempo, ne avrà piena responsabilità".
L'APPELLO DELLE ONG AI LEADER UE
"Chiediamo che tutte le parti permettano lo sbarco immediato delle oltre 230 persone soccorse in mare, tra cui bambini, minori non accompagnati e altri individui vulnerabili", a bordo della Lifeline. A scriverlo questa mattina in un comunicato congiunto numerose ong italiane e maltesi. "Pur comprendendo il bisogno di chiarire le responsabilità legali relative alla situazione, vogliamo sottolineare come la protezione della vita e della dignità umana debbano, in casi come questi, rimanere la priorità".
LA LIBIA: BENE SALVINI SUI PORTI CHIUSI ALLE ONG
Le dichiarazioni di Salvini "sono buone". Così il portavoce della Marina libica, Ayyoub Qasem, che delle parole del ministro dell'Interno apprezza soprattutto "la chiusura dei porti alle ong". Secondo Qasem, "queste dichiarazioni hanno avuto un riscontro positivo, ma noi aspettiamo i risultati", poiché "queste ong sono ancora presenti e ostacolano le attività della Guardia costiera libica". Per Qasem, "nell'ultimo periodo il numero dei migranti è aumentato per più fattori. È la stagione adatta; le attività della Guardia costiera si sono intensificate; i trafficanti hanno la sensazione che quanto accadrà nel prossimo periodo non sarà positivo e vogliono liberarsi dei migranti". Qasem si dice convinto che "l'assenza degli apparati di sicurezza abbia fatto sì che i trafficanti installassero le loro basi a Garabulli, a est di Tripoli". Proprio qui stamattina la Guardia costiera libica ha soccorso almeno 200 migranti su un'imbarcazione in panne diretta verso l'Italia. Nell'ultima settimana, quelli intercettati o salvati dalla Marina di Tripoli sono oltre duemila.
TONINELLI: SEEFUCHS E LIFELINE "IRRESPONSABILI, NON SOCCORRITORI"
Un nuovo atto d'accusa verso le ong attive nel Mediterraneo è arrivato oggi dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. "Ci sono due ong che navigano in maniera illegale. Battono bandiera olandese ma l'Olanda non le riconosce e navigano con una nave da diporto che potrebbe portare 50 persone trasportandone più di 200. Sono irresponsabili, non soccorritori", ha detto.
PRESO LO SCAFISTA DEL BARCONE SOCCORSO DAL CARGO DANESE
Dopo lo sbarco di ieri a Pozzallo, la polizia di Ragusa ha arrestato un presunto scafista, Abdallah Adam El Tayeb, 29enne nato in Sudan. Secondo i testimoni, sarebbe stato lui a condurre l'imbarcazione in legno partita dalle coste libiche con a bordo 113 migranti di varie nazionalità, in prevalenza sudanesi. I migranti sono stati soccorsi in mare dalla nave cargo Alexander Maersk, battente bandiera danese, poi approdata a Pozzallo.
Il premier maltese ha ringraziato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, per aver proposto di ridistribuire i naufraghi. La Lifeline invece, ha spiegato, "sarà sequestrata per l'avvio di un'indagine: il capitano dell'imbarcazione ha ignorato le leggi internazionali, non si è trattato di uno scontro tra due Stati membri". "La nave fuorilegge Lifeline arriverà a Malta e lì verrà bloccata per accertamenti. Altro successo del governo italiano: dopo anni di parole, in un mese arrivano i fatti!", il commento del ministro dell'interno Matteo Salvini.
MARE GROSSO, TRE IN OSPEDALE
Stamattina la Lifeline aveva avuto il permesso di entrare in acque maltesi, e cercare così riparo dalle cattive condizioni meteo, come riferito dalla stessa ong via Twitter. Ancora all'alba dalla nave era partito un ultimo disperato appello alle autorità: "Fateci entrare in porto o fateci almeno riparare dal vento e dalle onde. C'è gente a bordo che ha bisogno di cure intensive. In tre sono già stati portati in ospedale", la richiesta lanciata alle prime ore del mattino dal capitano Carl Peter Reisch. "Molti a bordo stanno soffrendo di mal di mare", scriveva su Twitter la ong. "Chiediamo ora se siamo autorizzati a proteggerci almeno dalle alte onde e dal forte vento al largo della costa maltese".
"SEEHOFER È IL SALVINI TEDESCO"
A ritardare finora l'ingresso a Malta della nave, al sesto giorno dal salvataggio dei 234 migranti, sarebbe stato il no della Germania all'accordo faticosamente raggiunto dai Paesi europei disposti a dividersi i migranti soccorsi. Questa l'accusa è del fondatore della ong, Alex Steier, che punta il dito contro il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer. Seehofer "agisce come una versione tedesca del collega italiano Salvini e rende il governo tedesco complice della mancata assistenza a persone in pericolo", le sue parole. "Se la situazione a bordo della nave subirà un'escalation a causa delle condizioni di sfinimento e debolezza delle persone a bordo, e del peggioramento del tempo, ne avrà piena responsabilità".
L'APPELLO DELLE ONG AI LEADER UE
"Chiediamo che tutte le parti permettano lo sbarco immediato delle oltre 230 persone soccorse in mare, tra cui bambini, minori non accompagnati e altri individui vulnerabili", a bordo della Lifeline. A scriverlo questa mattina in un comunicato congiunto numerose ong italiane e maltesi. "Pur comprendendo il bisogno di chiarire le responsabilità legali relative alla situazione, vogliamo sottolineare come la protezione della vita e della dignità umana debbano, in casi come questi, rimanere la priorità".
LA LIBIA: BENE SALVINI SUI PORTI CHIUSI ALLE ONG
Le dichiarazioni di Salvini "sono buone". Così il portavoce della Marina libica, Ayyoub Qasem, che delle parole del ministro dell'Interno apprezza soprattutto "la chiusura dei porti alle ong". Secondo Qasem, "queste dichiarazioni hanno avuto un riscontro positivo, ma noi aspettiamo i risultati", poiché "queste ong sono ancora presenti e ostacolano le attività della Guardia costiera libica". Per Qasem, "nell'ultimo periodo il numero dei migranti è aumentato per più fattori. È la stagione adatta; le attività della Guardia costiera si sono intensificate; i trafficanti hanno la sensazione che quanto accadrà nel prossimo periodo non sarà positivo e vogliono liberarsi dei migranti". Qasem si dice convinto che "l'assenza degli apparati di sicurezza abbia fatto sì che i trafficanti installassero le loro basi a Garabulli, a est di Tripoli". Proprio qui stamattina la Guardia costiera libica ha soccorso almeno 200 migranti su un'imbarcazione in panne diretta verso l'Italia. Nell'ultima settimana, quelli intercettati o salvati dalla Marina di Tripoli sono oltre duemila.
TONINELLI: SEEFUCHS E LIFELINE "IRRESPONSABILI, NON SOCCORRITORI"
Un nuovo atto d'accusa verso le ong attive nel Mediterraneo è arrivato oggi dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. "Ci sono due ong che navigano in maniera illegale. Battono bandiera olandese ma l'Olanda non le riconosce e navigano con una nave da diporto che potrebbe portare 50 persone trasportandone più di 200. Sono irresponsabili, non soccorritori", ha detto.
PRESO LO SCAFISTA DEL BARCONE SOCCORSO DAL CARGO DANESE
Dopo lo sbarco di ieri a Pozzallo, la polizia di Ragusa ha arrestato un presunto scafista, Abdallah Adam El Tayeb, 29enne nato in Sudan. Secondo i testimoni, sarebbe stato lui a condurre l'imbarcazione in legno partita dalle coste libiche con a bordo 113 migranti di varie nazionalità, in prevalenza sudanesi. I migranti sono stati soccorsi in mare dalla nave cargo Alexander Maersk, battente bandiera danese, poi approdata a Pozzallo.
Fonte: qui
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