Numero del giorno: 256.000 Aumento posti di lavoro a termine in Italia nel terzo trimestre
Speriamo che il Natale faccia il miracolo. Perché a sentire l’Istat, che ha dedicato un tomo poderoso all’analisi degli indici che misurano (dovrebbero?) il nostro benessere, secondo i principi dell’equità e della sostenibilità, gli italiani stanno meglio, ma sono poco soddisfatti.
“Si rileva una maggiore diffusione delle tendenze positive – giura l’Istat ., con il 53,4% degli indicatori confrontabili che presenta variazioni positive (62 su 116)”.
Il benessere è aumentato.
E prima che diciate “eh ma la crisi, l’economia” e tutta la litania, sappiate che l’aumento del benessere riguarda anche l’economia, divenuta d’improvviso la regina delle nostre cronache da quando non abbiamo più denaro pubblico da elargire a mani basse.
Addirittura, “l’indice composito sulle Condizioni economiche minime segnala un deciso miglioramento”, giura l’Istat. Diminuisce pure la diseguaglianza, udite udite.
Il punto saliente è che ci siamo guastati il carattere. “Il dominio Relazioni sociali, con oltre un terzo degli indicatori in peggioramento, è quello che mostra l’andamento più problematico nel breve periodo”. Siamo diventati misantropi E siamo peggiorati pure quanto a istruzione e salute.
Sarà mica l’ossessione per il benessere ad essere insostenibile? Ora chiedo a Istat.
Fonte: qui
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