9 dicembre forconi: A sinistra esiste solo l’emergenza razzismo

lunedì 6 agosto 2018

A sinistra esiste solo l’emergenza razzismo

L’ex ministro Delrio ha dato voce al pensiero di tutta la sinistra, politici, giornalisti, economisti, cariche dello Stato. In Italia non esiste un’ emergenza immigrazione, semmai un’ emergenza razzismo. Ricapitolando, secondo questa narrazione: non esiste un’ emergenza immigrazione, gli sbarchi sono diminuiti dell’85%, soprattutto grazie a Minniti. Non c’è emergenza criminalità, visto che i reati sono in calo, quindi non c’è emergenza sicurezza. Non c’è un problema di degrado, visto che non abbiamo banlieue e non ci sono giovani stranieri che mettono a ferro e fuoco le periferie cittadine. Non c’è nemmeno emergenza terrorismo, tra i grandi paesi europei siamo gli unici che non hanno avuto attentati islamici e quindi non c’è emergenza radicalizzazione. 

Allora tutto bene, dopo sette anni di governo del Pd, da Monti, a Letta, a Renzi, a Gentiloni è stato un crescendo di benessere, che è andato di pari passo col diminuire dei problemi. No, scusate, un’ emergenza è cresciuta. Uno pensa alla disoccupazione, sbagliato, è calata, abbiamo avuto il classico milione di posti di lavoro in più. Uno pensa al debito, tranquilli, prima dell’arrivo di Di Maio era sotto controllo, non l’emigrazione dei giovani, non la denatalità, tutte cose compensate dall’arrivo degli immigrati. Neppure le pensioni, a sentire Boeri ce le pagheranno gli immigrati, tipo le badanti pagano le nostre pensioni e noi paghiamo le badanti, temo che i conti non tornino, ma così la raccontano. 

Esiste e cresce ogni giorno la malapianta del razzismo, nata con il governo gialloverde, contro cui Delrio e il Pd chiamano alla mobilitazione. Detta brutalmente la vera emergenza siamo noi italiani, che secondo il rapporto di Pew Research, molto citato dalle anime nobili, siamo il Paese più razzista d’Europa, primi per odio verso rom e musulmani. Siamo un popolo di merda che tira un uovo a Daisy Osakune, l’atleta italiana di colore, che spara pallini al maliano Konate, al grido di Salvini Salvini e che colpisce dal balcone una piccola rom, oltre ad inseguire un marocchino ad Aprilia, fino a causarne la morte. 

E’ vero, abbiamo fatto questo e altro ed è vero come scrive Fiorenza Sarzanini sul Corriere, che assieme ai 95 stranieri arrestati negli ultimi tre mesi, twittati da Salvini, sono stati arrestati 113 italiani, quindi siamo noi i delinquenti. 

Irrilevante il fatto che siamo una sessantina di milioni, contro sei e il numero degli arrestati sia quasi simile. Messa così, non abbiamo difesa, se non esistono emergenze, vuol dire che ci spaventiamo da soli o peggio, fingiamo di essere spaventati per celare la nostra natura di razzisti e cattivi, anche se non sapevo esistessero razzisti buoni. 

Non mendicherò scuse, come il fatto che l’atleta Osakune sia stata colpita dall’uovo mentre attraversava un viale di prostitute, questo non giustifica nessuno,  ma le strade piene di prostitute non sono un’ emergenza? Né mi nasconderò dietro gli stupri operati da immigrati, visto che pure gli italiani stuprano, come rubano e borseggiano. Né tirerò fuori la storia di Pamela Mastropietro, fatta a pezzi da un certo Oseghale, che non era né bianco, né italiano. 

Non ho bisogno di pezze giustificative morali, magari rilasciate da un prelato progressista per dire che questa narrazione, che fa la sinistra, è sbagliata, ingenerosa e razzista. Una roba da razza superiore e non esistono razze superiori, nè per il colore della pelle, né per il censo e neppure per il moralismo d’accatto. 

Esiste invece una tragica realtà, denunciata anche dal Pontefice, questi disperati fuggono dalla padella della miseria e finiscono nella brace della schiavitù, ma pare che questa non sia una emergenza.  Non ho votato per gli attuali governanti, ma rifiuto l’idea che i loro elettori siano un problema, la trovo razzista. 

Rifiuto questa narrazione per cui lo straniero è sempre buono, sempre da accogliere, mentre la vera minaccia siamo noi bianchi,  un po’benestanti e  molto razzisti.

Fonte: qui

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