9 dicembre forconi: Torino, salta il maxiprocesso ai "Forconi". Un imputato: "Favorevoli al nuovo governo, abbiamo spinto per averlo"

mercoledì 6 giugno 2018

Torino, salta il maxiprocesso ai "Forconi". Un imputato: "Favorevoli al nuovo governo, abbiamo spinto per averlo"

Un momento delle manifestazioni dei Forconi a Torino nel dicembre del 2013 

Tutto da rifare per un errore procedurale, in 45 accusati di interruzione di pubblico servizio



Dopo quasi cinque anni è arrivato in tribunale a Torino il maxiprocesso per gli episodi avvenuti durante la vasta protesta popolare, nel dicembre 2013, del cosiddetto movimento dei Forconi. La causa è a carico di 45 imputati e riguarda le manifestazioni che per tre giorni consecutivi si tennero nella zona di Pinerolo. Il dibattimento però è saltato prima ancora di cominciare perché il giudice, su richiesta degli avvocati difensori, ha restituito gli atti al pubblico ministero: le modalità con cui è stato costruito il capo d'accusa (interruzione di pubblico servizio) non permettevano infatti la citazione diretta a giudizio. Sarà dunque necessario passare al vaglio di un'udienza preliminare.

Torino, la polizia toglie il casco tra gli applausi dei manifestanti

  


Le dimostrazioni dei Forconi si tennero in diverse località italiane. A Torino si ebbero incidenti in piazza Castello, sotto il palazzo della Regione Piemonte. Il processo di oggi riguarda però solo il blocco alla circolazione delle strade di Pinerolo e dintorni, proseguito dal 9 al 11 dicembre 2013. Una automobilista alla quale venne impedito il passaggio si è costituita parte civile: "Le regole sono queste e vanno rispettate. Spiace però che per un fatto così grave non si sia ancora arrivati a un giudizio dopo tanto tempo". Così l'avvocato Mario Incardona, legale dell'unica parte civile del maxiprocesso di Torino per le proteste dei Forconi avvenuta nel 2013 a Pinerolo. L'avvocato chiederà il riconoscimento degli "apprezzabili danni morali" patiti da una automobilista di 51 anni, pinerolese, che il 9 dicembre, a causa dei presidi dei manifestanti, non riuscì a circolare liberamente. "Siamo stati gli unici a costituirci parte civile - commenta Incardona - ma moltissimi altri cittadini avrebbero potuto farlo".


Per contro, ecco le dichiarazioni di un attivista: ""Noi siamo favorevoli al nuovo governo. Abbiamo spinto per averlo. Ora vedremo come si comporterà. L'obiettivo è  riacquistare i nostri diritti di italiani: in primo luogo, il lavoro e la casa. Quando riavremo i nostri diritti potremo parlare di doveri". Lo ha detto oggi in tribunale a Torino uno dei 45 imputati del maxiprocesso per la protesta dei Forconi a Pinerolo, Vincenzo Balestra, 60 anni, che ha aggiunto: "Il movimento 9 dicembre, che impropriamente era stato chiamato dei Forconi, è ancora attivo. Dal 2013 non si è più scesi in piazza in quel modo, anche perché per gente comune che non ha mai fatto nulla di male ma si è limitata a rivendicare i propri diritti in modo pacifico, i ricatti psicologici delle inchieste e dei processi sono stati troppo forti. Ma discutiamo, ancora soprattutto su internet, e portiamo avanti le nostre istanze". Balestra ha spiegato che a manifestare "furono 300 persone che non fecero alcun danno". A suo parere i simpatizzanti sono circa 15mila.

Fonte: qui

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